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FIABA ITALIANA (PALERMO) RACCONTATA DA PATRIZIA ROSSETTI, MAMMA DI LORENZO |
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Una volta c’era un Re e una Regina che non avevano figli. Passeggiando nell’orto la Regina vide una pianta di rosmarino con tante pianticine figlie intorno. E disse: |
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Venne a trovarli un nipote, che era Re di Spagna, e chiese: - Maestà zia, che cos’ è questa pianta? |
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Questo giovane Re di Spagna aveva la gran passione di suonare lo zufolo, e tutti i giorni girava per il giardino zufolando e ballando. Zufolava e ballava, e tra le fronde del rosmarino compare una bella fanciulla dai capelli lunghi, e si mette a danzare accanto a lui.
E finita al danza tornò tra le fronde del rosmarino e non si vide più. Da quel giorno il Re sbrigava in fretta gli affari dello Stato e andava in giardino con lo zufolo, suonava e la bella fanciulla usciva di tra le foglie, e insieme ballavano e discorrevano tenendosi per mano. |
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Sul più bello, al Re fu intimata una guerra, e dovette partire. Disse alla fanciulla: - Rosmarina mia, non uscire dalla tua pianta fin quando non sarò tornato. Quando tornerò suonerò sullo zufolo tre note, e allora tu uscirai. Chiamò il giardiniere e gli disse che la pianta di rosmarino andava innaffiata con il latte quattro volte al giorno; e se al ritorno la trovava avvizzita, l’avrebbe fatto decapitare: e partì. Bisogna sapere che il Re aveva tre sorelle, ragazze curiose, che da un pezzo si chiedevano cosa faceva il loro fratello per tante ore in giardino con lo zufolo. Lo presero e andarono in giardino. La più grande si provò a suonarlo e le uscì una nota, la seconda glielo tolse di mano, soffiò e fece un’altra nota, e la più piccina a sua volta suonò una nota lei pure. Sentendo le tre note e pensando che il Re fosse tornato, Rosmarina saltò fuori di tra le foglie. Le sorelle – Ah! Ora capiamo perché nostro fratello non usciva più dal giardino!- e, malevole com’erano, acciuffarono la fanciulla e gliele diedero quante poterono. Quella meschina, più morta che viva, scappò nel suo rosmarino e sparì. |
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Quando arrivò il giardiniere trovò la pianta mezz’avvizzita , con le foglie tutte gialle e tutte giù.
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Il giardiniere camminò e camminò per la campagna. Era in un bosco quando viene sera. Per paura delle bestie feroci s’arrampicò su un albero. A mezzanotte sotto quell’albero s’erano dati appuntamento una Mamma–draga e un Mammo-drago. |
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Svegliò la moglie e:
Il Re entrò e trovò Rosmarina coricata perché era ancora convalescente. Alzò il capo e gli disse, con i lucciconi agli occhi: |
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Il Re era pieno di felicitàper aver ritrovato Rosmarina, pieno di odio per le sorelle, pieno di riconoscenza per il giardiniere. Appena la ragazza si fu ristabilita, volle sposarla, e scrisse al Re suo zio che il rosmarino da luirapito era diventato una giovane bellissima e lo invitava con la Regina per il giorno delle nozze. Il Re e la Regina che erano disperati non sapendo più nulla della pianta, quando l’ambasciatore portò loro quella lettera, e seppero che la pianta era in realtà una bella ragazza loro figlia, divennero come pazzi dalla contentezza. Si misero subito in viaggio e << bum! bum!>> spararono i cannoni a salve arrivando al porto, e Rosmarina era gia lì ad aspettare i genitori.Si fece il matrimonio e ci fu un banchetto con una tavola lunga per tutta la Spagna. |
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