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Castel Gandolfo

Itinerario

 

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Il Comune di Castel Gandolfo è formato da 7.702 abitanti, 3.701 dei quali sono maschi e 4.001 femmine.

Questi numeri sono più o meno costanti da qualche anno a questa parte in quanto non ci sono stati grossi flussi immigratori in entrata o in uscita.

Le scuole dell'obbligo, uniche presenti nel territorio comunale, sono state frequentate nel 1995 da circa 1.050 studenti equamente ripartiti fra i tre rami materne, elementari e medie.

Storia

Si pensa che l'attuale centro storico, che ha il corso principale coincidente con il bordo del cratere del lago, sia situato sull'arce di Alba Longa, potente città latina che venne distrutta dai Romani nel 650 a.C.

Da allora il suo territorio accomuna la storia con quella di Roma, diventando sede di ville imperiali famose come quella di Domiziano.

castel1.jpg (31253 byte) Con la caduta dell'impero subisce i saccheggi barbarici e assiste alle lotte fratricide per il potere ecclesiastico, dopo che gli abitanti dei villaggi circostanti si erano riuniti sull'Arce Albana, detta allora Cuccuruttus.

Successivamente appartenne ai duchi Gandolfi e quindi divenne feudo dei Principi Savelli e da questi ceduta nel 1604 allo Stato Pontificio. Per volere di Urbano VIII e la regia del Maderno e di Bernini, fu rivoluzionato il sito attraverso la costruzione di opere illustri.

Monumenti storici

Palazzo Apostolico: residenza estiva del Pontefice, è opera del Maderno e nell'ampliamento del castello verso il lago del Bernini. Alessandro VII Chigi vi aggiunse lo Scalone, ideato dal Bernini e la Loggia. Al suo interno dal 1934 viene ospitata la Specola Vaticana, che è un importante osservatorio astronomico.  castel.jpg (15621 byte)

Chiesa di San Tommaso da Villanova: costruzione di forme eleganti ed equilibrate, disegnata dal Bernini insieme alla prospiciente fontana.                       In essa sono ospitati dipinti di Pietro da Cortona.

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Emissario: di epoca repubblicana, scavato nel peperino dagli schiavi ai tempi dell'assedio di Veio. Serve tuttora a mantenere in equilibrio il livello idrico del lago di Albano.

 

 

Resti della Villa di Domiziano e altre ville patrizie.

Ninfeo romano nei bagni di Diana con mosaici raffiguranti la dea.

 

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Ambiente naturale

Villa Torlonia e Villa Barberini: si sono voluti inserire due stupendi parchi in questo paragrafo in quanto la ricchezza della loro vegetazione e la vastità delle aree occupate (la seconda villa citata arriva fino al Albano) ne fanno una riserva di ossigeno e siti di conservazione di essenze che altrimenti andrebbero perdute.

Pur essendo chiuse alle visite pubbliche, tuttavia questi due autentici tesori naturali garantiscono al territorio una vocazione alla conservazione della natura da difendere a tutti i costi.

Passeggiata al lago

E' un percorso breve ma di grande suggestione sia per i panorami naturali che per le interessanti emergenze architettoniche. All'ingresso nord del paese si prende a destra una strada che offre scorci meravigliosi. Camminando tra gli ulivi si vede a sinistra un cancello che chiude il ninfeo del Bergantino, scavato nella roccia (il nome deriva dal "brigantino" che i papi usavano per veleggiare sul lago). Finita la discesa si incontra un sacello di età repubblicana.

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Infine quattro passi sul lungolago che, soprattutto in inverno ed autunno, assume colori intensi e assicura silenzi ormai dimenticati.

Galleria di sopra

Lungo la carrabile che unisce Castello ad Albano una serie continua di olmi e lecci secolari della Villa Pontificia formano con i loro grandi rami una galleria naturale che meriterebbe di essere trasformata in una passeggiata da godere metro per metro.

Ambiente antropico

La particolare storia di Castello, così indissolubilmente legata alla presenza dei Papi, ha permesso al suo territorio di conservare un equilibrio notevole tra l'impianto naturalistico prima descritto e le esigenze della popolazione che d'altronde non è mai cresciuta di numero in modo da creare problemi per la costruzione di nuove abitazioni. Alcune stupende ville, costruite all'inizio del secolo, si inseriscono bene nell'ambiente con la loro eleganza e discrezione di forme.

Le vocazioni

L'attività economica prevalente è quella ortofrutticola, seguita dalla terziaria. Villeggianti, turisti e pellegrini trovano un buon servizio nelle strutture per la ricettività.

Un laboratorio lattiero-caseario ed una fabbrica di materiali per costruzioni rappresentano invece la scarsa attività industriale.

Feste e folklore

Festa patronale di San Sebastiano nella prima domenica di settembre

Sagra delle pesche in luglio

Ricettività alberghiera: n.7 alberghi, dei quali 2 ****, 4  ***, 1 **.

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