Linee guida per l’attività didattica

Obiettivo prioritario del Progetto di alfabetizzazione di Io e IIo livello è la conoscenza della lingua italiana come strumento di comunicazione, d’integrazione sociale, di relazioni umane.

L’apprendimento della lingua italiana è pertanto trasversale all’intera esperienza scolastica

( …): la lingua è mezzo per tutte le operazioni mentali, è strumento d’incontro e di dialogo, è manifestazione d’espressione personale, è possibilità di riflessione e ricerca individuale.

Sulla base dell’accertamento de conoscenze possedute dai singoli alunni, sia in lingua che in altri ambiti o settori, sarà possibile individuare il tipo di intervento da praticare, se di primo o di secondo livello, e graduarne ampiezza ed intensità in modo da consolidare le abilità linguistiche di base: parlare, ascoltare, leggere, scrivere.

Il graduale aumento di padronanza linguistica faciliterà l’approccio conoscitivo e di apprendimento nelle aree dell’educazione sociale e civica, matematico-scientifica, artistica, corporea.

Fase 5 – 7/8 anni

 Per i soggetti di questa fascia di età possono essere attivati i seguenti percorsi:

  • psicomotorio-espressivo:

la forma privilegiata è costituita dal gioco libero e dal gioco con regole, dai giochi con materiali e dai giochi simbolici, dai giochi d’esercizio ai giochi da svolgersi in sequenza, dai giochi imitativi a quelli popolari, della tradizione ( …) etnica ed italiana; 

  • ecologico-naturalistico:

particolarmente idonee risultano attività di esplorazione, manipolazione, osservazione dell’ambiente naturale vicino alla scuola, con tutte le possibili integrazioni e connessioni; [S, Loos, L. dell’Aquila, Naturalmente giocando, alla scoperta

dell’ambiente attraverso il gioco, Edizioni Gruppo Abele]

  • sociale-relazionale (il sé e gli altri):

la comunicazione del …chi sono, dove sono nato, dove vivo, dove mi trovo ora, cosa faccio, le persone che incontro ( …) a scuola, i famigliari e i rapporti di parentela, prime norme regolative dei rapporti interpersonali e sociali (igiene personale, alimentazione, conservazione degli oggetti personali e di uso comune).

 Fase 7/8 – 10/11 anni

 Per i soggetti di questa fascia media di età i problemi di insegnamento/apprendimento della lingua sono analoghi a quelli della fase precedente.

Gli insegnanti avranno cura di accertare, ove possibile anche con l’uso di prove strutturate, l’effettiva consapevolezza, competenza e proprietà nell’uso della lingua italiana.

Il contenuto dei percorsi dovrebbe essere articolato, in maniera diversa e a mano a mano più complessa, con l’auspicabile impiego di adulti ( …) mediatori linguistici e culturali capaci ed affidabili, in ordine ai settori:

  •  linguistico:

conversazioni e descrizioni di situazioni di vita pratica con uso della lingua italiana orale e scritta, uso di linguaggio quotidiano e graduale introduzione a codici più elaborati;

  • logico-matematico:

semplici operazioni di calcolo (orale e scritto) su fatti della vita pratica: costi, tariffe, percentuali, calendario e misura del tempo, anche riferiti al confronto tra le altre culture ( …) e l’italiana (ricorrenze, festività, anniversari …), {L’orologiaio matto, calendario + guida] rappresentazione simbolica del paesaggio (mappe e carte topografiche e geografiche), sistema metrico decimale;

  • artistico-comunicativo:

lettura e produzioni disegni, poster, collage e altro con supporto cartaceo e multimediale, lettura critica delle immagini cinematografiche e televisive con l’intento di demistificare i messaggi pubblicitari.

  Fase 10/11 – 14/15

 Anche per i ragazzi e le ragazze di questa fascia d’età i problemi di padronanza nell’uso della lingua italiana sono analoghi a quelli delle fasi precedenti. In questi ( …) contesti la presenza di un adulto parlante la lingua ( …) d’origine diventa fondamentale, soprattutto per l’accesso al complesso mondo dell’informazione.

Facendo leva sugli interessi propri dell’età, gli interventi educativi possono essere focalizzati prevalentemente su tre grandi percorsi:

    • asse linguistico:

  •  lingua italiana parlata e scritta in forme corrette e articolate; passaggio dalla frase semplice al periodo complesso; uso del dizionario, dei libri e dei giornali quotidiani e periodici, conversazioni e letture sui principi generali su cui si fonda lo Stato democratico moderno (esempi di carte costituzionali
  • o di modelli statuali); educazione sociale e civica:

 

l’educazione sociale e civica deve – per questi gruppi d’età – considerare le relazioni che si instaurano nei rapporti interpersonali e sociali; particolare cura dovrà essere posta infatti sui fenomeni dell’amicizia, della vita di gruppo, dei rapporti tra i piccoli gruppi e di valorizzazione e rispetto della parità dei sessi.

Circa i principi regolativi della vita di comunità sarà opportuno considerare i seguenti aspetti:

  1. il clima di convivenza democratica, come condizione per l’affermazione del valore morale della persona e dell’esigenza del suo rispetto;
  2. l’importanza del lavoro, come fondamento della dignità individuale e cardine della società civile;

il valore della solidarietà, sul piano sociale, politico ed economico.

 

 asse matematico-scientifico  

approfondimento dell’uso delle quattro operazioni e del sistema metrico decimale, elementi di geometria piana e solida, avvio alla conoscenza del linguaggio informatico; prime ricognizioni sul mondo fisico e sul mondo biologico e loro relazioni con l‘uomo; osservazioni ed esperienze guidate; fenomeni naturali e risorse ambientali;

 

 

 Indicazioni di educazione interculturale

 Gli insegnanti terranno sempre presente che i loro allievi, pur appartenendo per tratti comuni alla grande cultura (europea), sono portatori di una cultura che ha valori, peculiarità, tradizioni e temi propri. Ne consegue che l’autonomia di pensiero, di azione, di iniziativa degli allievi stessi costituisce al tempo stesso valore irrinunciabile e diritto personale inalienabile. La cultura ( …) degli altri va pertanto salvaguardata, rispettata e valorizzata nel confronto con la cultura italiana, al fine di un reciproco scambio e arricchimento.

 Avvertenze per i docenti

Le modalità e le condizioni di funzionamento del Progetto obbligano i docenti responsabili ( …) ad un’ azione didattica improntata al tempo stesso alla massima semplicità ed alla massima efficacia possibile. La composizione eterogenea della classe ( …), richiede da un lato un’organizzazione del lavoro aperta, flessibile, multiforme, dall’altro impone un marcato utilizzo della oralità sia nell’approccio iniziale, sia negli sviluppi dei processi comunicativi e di apprendimento.

Sul piano strettamente didattico, il docente avrà cura di predisporre un piano settimanale:

  1.  sintetico e mirato;
  2. articolato in unità didattiche semplici;
  3. con obiettivi prefissati e definiti;
  4. con esiti minimi previsti.

 

La brevità dei percorsi di apprendimento e il dimensionamento degli obiettivi, sono talora ( …) consigliati dalle condizioni di instabilità e di mobilità, alle quali è ( …) soggetta la tipologia degli allievi in questione.[Le stesse modalità sono valide anche in caso di inserimento di alunni nomadi o giostrai]

Circa la metodologia per la conduzione ( …) degli interventi sembra utile richiamare l’attenzione dei docenti sulle particolari condizioni psicologiche in cui versano i minori stessi; un’azione didattica ( …) fondata su attività di gruppo, su momenti di coralità, su impegni di carattere ludico-motorio-espressivo, ( …) oltre che sull’esecuzione di compiti individuali ( …) da svolgere in spazi fuori dalla classe ( …), sembra poter meglio garantire la stabilizzazione della dimensione personale emotivo-affettiva e ( …) dell’equilibrio psico-fisico.

Estr. C. M. n. 253 del 15/04/97 (Accoglienza e alfabetizzazione dei minori albanesi ospiti nel territorio italiano)