Sportello alunni nomadi e stranieri |
Progetto "Nomadi" |
Criteri generali e indicazioni teorico - operative per l'alfabetizzazione degli alunni nomadi stanziali o no |
Indicazioni teorico - operative |
Attese e aspettative delle famiglie |
Nelle famiglie zingare é gradualmente maturata la consapevolezza che l’istituzione scolastica può offrire ai loro ragazzi l’opportunità d’istruirsi e di praticare un’esperienza molto diversa da quella condotta al campo nomadi, esperienza che in futuro potrà aiutare i ragazzi a trovare un inserimento nella società dei "non zingari" meno traumatico e contrapposto. |
In sintesi, aspettative e attese delle famiglie zingare si possono sintetizzare in |
À
assistenza Á accoglienza  istruzione
Per quanto riguarda l’educazione, la famiglia zingara mantiene un ruolo forte che non demanda ad altri, nemmeno alla scuola. Tuttavia le famiglie ROM si aspettano che i loro figli, a scuola, oltre ad istruirsi sviluppino capacità di impegno e di autocontrollo che difficilmente essi acquisiscono al campo, dove conducono una vita molto libera, indipendente, ma istintiva, in cui le regole hanno senso ben diverso da quelle scolastiche. |
Nella comunità zingara la regola non nasce da un accordo comune per la convivenza, ma da un continuo processo di adattamento a realtà che mutano. |
I bambini crescono inventandosi la vita sulla base degli impulsi, degli istinti, dei bisogni, dei piaceri. Appare evidente che l’incontro con la nostra società e con la scuola sia per loro difficile perché richiede l’adattamento ad una realtà completamente fondata e strutturata sulle regole e sul loro rispetto. Il bambino zingaro, quando viene a scuola, vive questo dualismo. |
La famiglia quando ricerca un dialogo con l’istituzione si aspetta di riscontrare un atteggiamento fermo, ma comprensivo e flessibile. L’imposizione di una disciplina rigida viene rifiutata, apprezzate sono invece la chiarezza nelle richieste e la coerenza. |
Osservazioni degli operatori scolastici |
Solitamente, questi bambini manifestano difficoltà a collaborare spontaneamente con compagni e insegnanti, non sono abituati all'autocontrollo, sono demotivati all'apprendimento non trovando alcun tipo di riscontro effettivo in ambito familiare o comunitario e non hanno possibilità di scambi con i compagni in momenti extra-scolastici. |
La frequenza, anche per i nomadi stanziali, risulta a volte saltuaria e sempre poco puntuale (non frequentano abitualmente le lezioni pomeridiane). |
I nuclei familiari raramente sono ben definiti e questo limita la possibilità di instaurare con le famiglie rapporti di collaborazione proficui: gli adulti che si occupano di loro rispondono alle chiamate, ma la loro |
disponibilità è più apparente che fattiva dal momento che essi stessi non possiedono gli strumenti culturali, né la volontà, per affiancare il lavoro degli insegnanti e, soprattutto, rivolgono ai propri figli richieste e assegnano compiti che li distolgono, allontanandoli gradualmente e in modo definitivo, dal mondo scolastico e dagli interessi dei loro coetanei. |
La scuola inoltre non ha nessun punto di riferimento certo sul territorio (assistenti sociali, ....) cui rivolgersi in caso di necessità o per concordare eventuali interventi. |
Dal punto di vista cognitivo la maggior parte dei bambini nomadi presenta una preparazione molto approssimativa, frammentaria e spesso inadeguata, data la frequenza irregolare e limitata della scuola. |
Questi alunni hanno spesso gravi difficoltà nella comprensione e nell'uso della lingua, possiedono abilità di base non sufficientemente affrancate e non sono autonomi nella gestione del lavoro. |
Alcuni non riescono a consolidare le abilità di base (leggere e scrivere, ....) nemmeno a livello strumentale. Di conseguenza non sono in grado di seguire con attenzione prolungata la lezione dialogica collettiva e tantomeno interpretare, da soli, testi o istruzioni scritte. |
Raramente chiedono l'aiuto dell'insegnante, ma accettano e il lavoro differenziato purché non ripetitivo e puramente nozionistico. |
L'intervento educativo-didattico finalizzato all'integrazione di questi alunni deve, quindi, necessariamente: |
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Indicazioni metodologiche |
Accertarsi di ciò che l'alunno sa, prima di iniziare qualsiasi approccio di percorso didattico |
Rendere l'alunno consapevole della possibilità di utilizzare quel che già sa, per sostenere la motivazione e per meglio "dimensionare" il conflitto cognitivo |
Usare il vocabolario standard della lingua italiana |
Aiutare a capire che cosa vuol dire scrivere e creare motivazioni verso questa attività |
Partire dal pensiero del b/no liberamente espresso per la formulazione orale collettiva e/o individuale e la scrittura globale dei primi testi |
Presentare i tre caratteri da adottare nella scrittura, ma permettere al b/no di utilizzare quello che preferisce |
Proporre attività varie con l'uso di materiali diversi(non solo il quaderno o la scheda) tipo cartoncini, album, fogli di grande formato …) |
Permettere e invogliare all'uso di tutto il materiale (pennarelli, pastelli, evidenziatori …) anche per scrivere (comporre parole ritagliando lettere dai giornali disegnandole direttamente per poi ritagliarle per comporre parole, frasi …) |
Programmazione minima spazio-temporale e logico matematica |
I° e II ° ciclo scuola elementare |
Prerequisiti logici I° e II° ciclo |
Logica funzionale |
corrispondenza d'uso a cosa serve - chi o cosa fa - chi lo utilizza |
quotidiano |
occasionale |
straordinario |
fantastico |
relazione di appartenenza quali metteresti insieme - a chi appartiene - con chi è - di chi è |
insiemi |
sottoinsiemi |
unione |
intersezione |
connettivi logici e/o |
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similitudine percettiva cosa sembra - a cosa è simile |
colore |
forma |
dimensioni spaziali |
assonanza di parole (pane - cane) |
immagini simboliche (semicerchi - sorriso) |
Logica strutturale |
strutturazione causale perché succede?- qual è la causa?- che cosa ne deriva? |
persone |
oggetti |
movimenti spaziali |
cambiamenti temporali |
modificazioni spazio - temporali |
strutturazione analitica che cosa è necessario? |
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strutturazione sintetica che cosa è importante?- qual è la sintesi? |
uguale |
simile |
diverso |
diseguale per una proprietà |
uguale per una proprietà |
uguale o diseguale per due o più proprietà |
strutturazione ipotetica cosa accadrà?- cosa potrebbe succedere? |
ciò che manca |
ciò che dovrebbe esserci |
ciò che dovrà avvenire |
ciò che potrà avvenire |
tutte le possibilità di soluzione |
strutturazione formale qual è la regola?- che cosa si vuole ottenere? |
semplicità |
chiarezza |
codificazione |
Orientarsi e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi |
Osservare, descrivere e confrontare paesaggi con l'uso di carte e rappresentazioni |
Spazio |
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deformazione di oggetti |
trasformazione di oggetti |
Indicatori spaziali dove? |
orientamento |
riconoscimento della direzione |
riconoscimento e coordinazione di due attributi spaziali alla volta (in alto a sx, dentro e avanti a |
dx, ecc.) |
uso contemporaneo di due indicatori spaziali opposti (se è a dx, allora non vado a sx, se non è |
sopra allora è sotto, ecc.) |
avanti |
acquisizione delle 4 coordinate spaziali (sx É dx) |
dietro |
nord |
acquisizione delle 4 coordinate polari (ovest É est) |
sud |
quantificatori spaziali quanto è?- come è? |
riconoscimento e coordinazione di due attributi spaziali alla volta (piccolo piccolo, grande e a sx, |
alto e fino, piccolo e lungo) |
uso contemporaneo dei due quantificatori spaziali opposti (se sono grande allora non sono |
piccolo, se non è alto allora è basso) |
uso di una scala di identificazione e di valutazione basata su tre quantificatori spaziali |
(alto- medio - basso) |
Ricostruire e comprendere eventi e trasformazioni storiche |
Tempo |
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riconoscimento della permanenza e dell’andamento del tempo in successione sequenziale (veloce-lento, improvvisamente, ...) e simultanea (contemporaneamente, nello stesso momento, durante, mentre, ...) |
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- come sensazione soggettiva |
- come unità di misura convenzionale |
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Riconoscere, rappresentare e risolvere problemi |
Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto |
Aritmetica |
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Matematica |
Operare con figure geometriche, grandezze e misure |
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Utilizzare semplici linguaggi logici e procedure informatiche |
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da La didattica della logica e della matematica, di F.Presutti, ALEPH |
Programmazione area linguistica
I° e II
° ciclo scuola elementare
ITALIANO |
Obiettivi didattici specifici |
Attività |
Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente |
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Leggere e comprendere testi di tipo diverso |
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Produrre e rielaborare testi scritti |
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Riconoscere le strutture della lingua e arricchire il lessico
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Programmazione area linguistica e antropologica |
II ° ciclo scuola elementare e scuola media |
Sulla base delle considerazioni fatte in precedenza, si ritiene che la programmazione debba, in primo luogo, privilegiare obiettivi atti a soddisfare i bisogni funzionali degli alunni, cioè quelli che riguardano le diverse necessità della vita al di fuori della scuola: |
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ITALIANO |
Obiettivi didattici specifici |
Attività |
LETTURA |
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RIFLESSIONE LINGUISTICA |
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COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE (ASCOLTO) |
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COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA |
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PRODUZIONE ORALE |
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PRODUZIONE SCRITTA |
descrizioni cronache relazioni istruzioni racconti |
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Indicazioni bibliografiche |
Manuale di insegnamento delle abilità sociali per alunno con problemi di comportamento , Mc Ginnis ed Altri, Erickson Trento |
Schede linguistiche graduate , Barbieri, Loescher |
Lingua italiana , Sarchi, CCP |
Didattica dell'educazione linguistica , Signorelli |
Proposte per l'educazione linguistica , Bulgarini |
Lettura come comprensione , Emme |
Schede operative , Benedetti, Principato |
Drizzate le orecchie , Bocci - Masiero, SEI |
Le quattro abilità , Zanichelli |
Le dislessie , Curci Ruggerini, Guerino Studio |
Le difficoltà di apprendimento della lettura e della scrittura , vol primo: la scrittura, Stella Pippo, Moderne Padova |
Incoraggiare a leggere , Lumbelli, La Nuova Italia |
STORIA |
OBIETTIVI |
CONTENUTI |
Orientarsi e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi Ricostruire e comprendere eventi e trasformazioni storiche |
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STUDI SOCIALI |
OBIETTIVI |
CONTENUTI |
Conoscere e comprendere regole e forme della convivenza democratica e della organizzazione sociale, anche in rapporto a culture diverse |
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GEOGRAFIA |
OBIETTIVI |
CONTENUTI E METODOLOGIA |
Orientarsi e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi Osservare, descrivere e confrontare paesaggi goegrafici con l’ uso di carte e rappresentazioni |
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percorsi locali punti cardinali uso della bussola
lucidi di carte geografiche grafici ( istogramma, aerogramma quadrato, diagramma cartesiano)
Italia Europa Paesi extraeuropei |
Tempi di intervento e momenti organizzativi |
Le attività dovranno svolgersi in orario scolastico per almeno18 ore settimanali. |
Per ogni alunno si dovranno prevedere: |
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Verifica e valutazione |
Saranno effettuate frequenti verifiche con: |
a) quesiti a scelta multipla |
b) quesiti di tipo vero/falso |
c) quesiti che richiedono di individuare la correttezza di due affermazioni e del loro collegamento; |
d) quesiti di classificazione e corrispondenza; |
e) prove di integrazione o completamento; |
f) prove di riordino logico e di individuazione di eventuali elementi incoerenti. |
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La valutazione richiede il confronto tra le rilevazioni/osservazioni effettuate dai docenti del team. |