"Sono un animatore teatrale di Roma e lavoro nel mondo del disagio, come comunità terapeutiche e centri di salute mentale.

Scrivere è la passione che ha dato fin ora spazio alla mia voce.

Irrimediabilmente di notte, nei tempi rubati al sonno, vivendo di giorno un ruolo d'attenzione e d'ascolto all'altro.

All'inizio dell'anno scorso, mi sono finalmente deciso a spedire alcuni lavori e devo dire che sono stato fortunato.

In particolare, un mio monologo sul tema del razzismo dal titolo Tramonto, dopo un'intensa vita teatrale e dopo essere uscito in forma ridotta sulle

riviste letterarie Vernice della Genesi Editrice di Torino e Via Oberdan, uscirà quest'anno come libro per ragazzi con la Lapis Edizioni di Roma.

Alcuni miei lavori viaggiano nello spazio di Akkuaria, L'isola del tesoro, Gheminga, Paginenove Firenze, Raccontare, Oltrelanotizia,

Zoomonline, Rivista Prometheus ed altri.

Dovete sapere che chi vi scrive è un nato in mezzo tra due sud.

Quello d'Italia, Napoli e quello del mondo, l'Africa.

Quindi, tra due colori, tra un nome ed un cognome così diversi, tra mente e cuore, soprattutto...

Sono nato lì, su quella linea di confine e da allora ho vissuto camminando su una corda immaginaria, sospeso su un mondo bisognoso

di riconscere e riconoscersi.

Col tempo ho imparato ad amare questa vita perennemente in bilico, con i piedi per terra e la testa persa fra le

stelle.

Ed ho fatto un sogno.

Sì, proprio in quell'ora affascinante in cui il sole e la luna si scambiano il 'cinque'. In quell'attimo fatto a posta

per i nati in mezzo come me.

Esattamente in quel momento, ho sognato che forse siamo in tanti a camminare su quella corda, più di quanti io creda.

Vorrei proporre alla vostra rivista un racconto da leggere come

se si entrasse in una chat"

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