Ti cercherņ

Ai confini del tempo

ti cercherņ

amore mio.

Dove lo spazio muore

e pallida si dissolve la luce.

Ti cercherņ

dove le antiche stanze

illudono fantasmi

e la tua voce č muta.

Smarrita, la memoria

naviga su laghi d'ombra

effimero riflesso

di foreste oscure

prive di canti e d'ali

dove neri alberi

nudi di foglie,

fingono adunche mani

di giganti morenti

Per sempre amore mio

ti cercherņ

e ormai senza respiro

finirņ forse per trovarti.

Dove?

Arturo Moccia