Comitato Cittadino per la Tutela

della Salute e dell'Ambiente

Casaluce(Ce)

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Wwf contrario alla realizzazione della centrale - Il sindaco guarda all’occupazione.

 

Giovedì 2 Novembre 2000
di Livia Fattore
Centrali elettriche, centrali elettriche e, poi, ancora centrali elettriche. Dopo Orta di Atella e Teverola, ora è la volta di Casaluce dove l'Ansaldo Energia dovrebbe realizzare l'ennesima centrale elettrica. «E' assurdo, -afferma il responsabile locale del Wwf Alessandro Gatto- siamo di fronte ad una situazione ormai insostenibile dovuta alla liberalizzazione della produzione dell'energia elettrica, a livello nazionale. Ma è mai possibile che tutti questi gruppi industriali pensino di realizzare enormi centrali elettriche proprio tutte nell'agro aversano?». Ancora una volta gli ambientalisti aversani fanno sentire la propria voce contro le centrali elettriche che dovrebbero insediarsi nell'agro per più di un motivo. Si va, infatti, dalla nocività dei gas rilasciati nell'ambiente nonostante queste centrali siano alimentate a metano oltre all'inquinamento termico ed elettromagnetico (pericoli più tangibili per le popolazioni locali) all'aumento dell'effetto serra (che tocca l'intero pianeta). Ma quello che più sottolineano Gatto e compagni è la mancanza di un piano energetico che detti regole precise in merito agli insediamenti di questo tipo. «Unacarenza -secondo il Wwf- che sta invogliando questa corsa pazza e scriteriata». Da non dimenticare, poi, sempre secondo gli ambientalisti, che queste centrali elettriche andrebbero ad insediarsi in «una delle zone più inquinate d'Italia» come lo stesso ministero dell'ambiente ha definito l'agro aversano per cui«sarebbe un paradosso, alla luce di questa situazione, se il ministero desse il via libera alla realizzazione anche solo di una di queste tre centrali». Pacatissimo, invece, il giudizio del sindaco di Casaluce, Proto Fedele, in merito alla vicenda. «Inutile nascondere -ha affermato il primo cittadino- che la centrale porterebbe occupazione e sviluppo in un paese che non ha risorse. Da parte dell'amministrazione, però, non c'è alcuna posizione preconcetta nè a favore nè contro. Stiamo aspettando la decisione del ministero dell'ambiente che sta effettuando verifiche sulla compatibilità ambientale della centrale ed è a quella che ci atterremo. L'unica cosa certa, al momento, è che il sito individuato è posto a quattro chilometri dal centro abitato in direzione Regi Lagni. In conclusione, io non sono un tecnico nè voglio improvvisarmi tale, per cui non resta che attendere le decisioni della commissione composta da un alto magistrato e da un rappresentante di regione, provincia e comune che valuteranno la situazione». Posizione di equidistanza, quindi, da parte di Proto Fedele al contrario di quanto aveva fatto il suo omologo di Orta di Atella, Angelo Brancaccio che si era schierato, nei giorni scorsi, apertamente contro la centrale elettrica nei confini del proprio territorio.