METODO SEMPLIFICATO PER RILEVARE
L'INDICE DI BIODIVERSITÀ LICHENICA (I.B.L.)

Obiettivo

Il metodo fornisce "una stima della deviazione dalle condizioni normali" di componenti degli ecosistemi reattivi all'inquinamento atmosferico della propria città o del proprio comune attraverso l'analisi della frequenza con cui compaiono i licheni sulle scorze degli alberi.

Materiali

  • Carta topografica dell'area di studio (da scala 1:10.000 a 1:25.000)
  • Lenti d'ingrandimento (consigliate lenti contafili da 6 - 8 ingrandimenti)
  • Retino di rilevamento cm 50 di altezza e cm 30 di larghezza suddiviso in rettangoli 10 x 15
  • Elastici per fissare il retino all'albero
  • Tavoletta coi licheni più frequenti nella zona
  • Bussola

Scelta degli alberi

Dopo aver perlustrato il territorio, individuare le specie di alberi più frequenti, escludendo platani, betulle, ippocastani e tutte le conifere. Le specie che possono essere usate per l'applicazione del metodo appartengono a due gruppi distinti:

alberi a scorza acida

alberi a scorza basica

  • tiglio (Tilia sp.)
  • quercia (Quercus sp.)
  • acero (Acer sp.)
  • bagolaro (Celtis Australis)
  • frassino (Fraxinus sp.)
  • noce (Juglans sp.)
  • olmo (Ulmus sp.)
  • pioppo (Populus sp.)
  • robinia (Robinia pseudoacacia)
  • salice (Salix sp.)

Gli alberi sui quali si effettua il rilevamento devono presentare le seguenti caratteristiche:
a) debbono appartenere tutti al medesimo gruppo
b) la circonferenza del tronco a 120 cm dal suolo deve essere superiore a 70 cm
c) il tronco deve essere verticale
d) il tronco non deve presentare ferite, scanalature, bitorzoli ecc.
e) il tronco non deve presentare rami bassi
f) non ci devono essere oggetti (es. muri) od altri alberi troppo vicini che li riparino dalla pioggia, dal vento e dal sole.

Scelta dell'area di studio

Si tratta di fare una campionatura distribuita nel modo più omogeneo possibile su tutto il territorio prescelto individuando almeno una decina di stazioni di rilevamento.
Le stazioni sono gruppi di 3 - 4 alberi scelti seguendo i criteri indicati e distanti tra loro non più di 100 m. L'ampiezza dell'area di studio dipende dal tipo di territorio, dalle forze e dai tempi a disposizione e naturalmente dalla disponibilità di alberi adatti.

Metodo d'indagine a quadranti

Suddividere l'area di studio in quadrati o da 0,5 o da 1 Km di lato.
Ogni quadrante dovrebbe contenere una stazione, ma nel caso non ci fossero alberi adatti, uno o più quadranti possono rimanere vuoti.

Rilevamento

Per ogni stazione si effettua il rilevamento scegliendo i 3 - 4 alberi più adatti. Per ogni albero compilare una scheda della BLr ( Biodiversità Lichenica rilievo). Posizionare il retino a 120 cm dal suolo sulla zona della corteccia più ricca di licheni e fissarlo con gli elastici. Leggere l'orientamento del retino con la bussola e annotarlo sulla scheda. Stimare il grado di copertura della corteccia da parte dei licheni all'interno del retino. Cercare di riconoscere le varie specie di licheni usando lente e tavoletta e riportarle sulla scheda. Se non si riconosce qualche specie le si da un nome fittizio, si preleva un piccolo campione e lo si porta a scuola per esaminarlo col microscopio.
Rilevare la frequenza di ogni specie, cioè contare in quanti rettangoli del retino compare e annotare anche questo dato sulla scheda. Se in un rettangolo sono presenti più esemplari della stessa specie, il valore di frequenza è 1; se un lichene è posto tra due rettangoli, vale per entrambi e quindi il valore di frequenza è 2.

Esempio: Stazione A, 1° albero

Disposizione dei licheni nel retino di rilevamento

O OO
O      **
§ #
*
§ # #
*
§ §   **
** ##
§§§§§
*   # # #

Specie

Frequenza

O
2
*
6
§
4
#
5
BLr
=17

Elaborazione dei dati

  • Fare la media delle BLr (Biodiversità Lichenica del rilievo) di tutti gli alberi della stazione.
    BLs (Biodiversità Lichenica della stazione) =( BLr 1° albero + BLr 2° alb. + BLr 3° alb. + BLr 4° alb) : 4

Nel presente lavoro, ai valori di BLs delle stazioni sono state attribuite le classi di Naturalità/alterazione come indicato dal manuale "Introduzione al biomonitoraggio con licheni epifiti" Nimis e Skert, Trieste 1999, ma gli intervalli ed i colori di ogni fascia sono quelli indicati in "Lichens as bioindicators of air pollution by SO2 in the Veneto Region (NE Italy)" Nimis, Lazzarin, Gasparo - Regione Veneto - Dipartimento Ecologia e Tutela dell'Ambiente - 1991. Questa scelta è stata fatta per due motivi:
1. evidenziare meglio le variazioni di BLs in comuni con valori molto simili tra le stazioni
2. poter fare dei confronti col passato.

La seguente tabella riassume e confronta le fasce, i colori e le classi.

Fasce BLs 1999

Colore

Classe di Naturalità/alterazione

Fasce BLs 1991

Colore

BLs > 50
blu
naturalità molto alta
BLs > 50
blu
41 £ BLs £ 50
verde scuro
naturalità alta
40 < BLs £ 50
verde scuro
31 £ BLs £ 40
verde chiaro
naturalità media
35 < BLs £ 40
verde
30 < BLs £ 35
verde chiaro
21 £ BLs £ 30
giallo
naturalità bassa/alterazione bassa
25 < BLs £ 30
verde chiarissimo
20 < BLs £ 25
giallo
11 £ BLs £ 20
arancione
alterazione media
15 < BLs £ 20
arancione
10 < BLs £ 15
rosso
1 £  BLs £ 10
rosso
alterazione alta
BLs £ 10
cremisi
BLs = 0
cremisi
alterazione molto alta

il simbolo " =< " significa minore o uguale

Rappresentazione dei dati

E' possibile ottenere una semplice ma significativa mappa della Biodiversità Lichenica del territorio in analisi colorando i quadranti usati per l'individuazione delle stazioni col colore relativo alla fascia di Naturalità/alterazione corrispondente alla BLs trovata.

Nel presente lavoro per produrre la mappa della Biodiversità Lichenica è stato usato un programma di cartografia che consente di ottenere mappe graficamente molto belle. Nel caso di carenza di dati, le zone prive di stazioni vengono colorate in base ad elaborazioni matematiche che non è detto rispecchino la realtà.

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