MUSICA ROM

Adottando talvolta lingua e religione delle nuove residenze gli Tzigani poterono incrociare la propia cultura con quelle dei paesi in adozione e contribuendo, specie per la musica a sviluppi dello stesso patrimonio locale: in parte dal lato creativo, ma specie da quello delle pratiche musicali.Si deve sopratutto alla grande opera di Z.K. Odalj e di B. Bartok un recupero delle fonti musicali autoctone ungheresi, transilvane, etc; la distinzione tra musica di campagna e di città; la constatazione di un modo tzigano di esecuzione.
Comunque sin dal 500 600 abbiamo testimonianze di musiche "alla zingarese" all'interno di certa musica colta. Nel 700, tra i compositori ufficiali si hanno esempi di ispirazioni o di citazioni di fonti musicali ungheresi. Nell''800 grandi nomi quali Schubert e Bheetvoven adottano finali" all'ongarese" e Liszt esprime la sua opinione ammettendo che l'intera musica nazionale ungherese si divesse esclusivamente agli zingari.Persino Stravinsky incorpora motivi della musica tzigana e così pure tutto il novecento con rapsodie e melodie zingare.
I Rom vivono la musica come espressione profonda della propria esistenza, è un mezzo mezzo di liberazionemente. Per capire la musica zingara, quindi, occorre viverla alla maniera zingara, significa capire lo spirito zingaresco e come esso si sia evoluto. Parlare della musica zingara significa parlare essenzialmente della cultura Rom.
La ricchezza ritmica, gli abbellimenti, e gli ornamenti del testo o delle esecuzioni strumentali sono tipici tratti ereditati dall'antica scuola orientale e tramandati fino ai nostri giorni di padre in figlio. Dall'interpretazione zingara escono fuori messaggi commoventi e lamentevoli , carezzevoli e furiosi ma sempre pieni di speranza, d'amore, di fratellanza. Esce fuori quell'intima forza che i Rom hanno e che è il segreto della loro lunga esistenza in un mondo avverso. L'interpretazione zingara è una figura convenzionale dai molteplici aspetti che si legano fra loro, si caratterizzano, si trasformano, si tramandano.