Nell'autunno del
1973 si annunciò quello che doveva essere il più grande concerto di
Salsa a New York: la presentazione delle Stelle della Fania nello
Yankee Stadium. Inoltre si annunciava anche la presenza della
Tipica
73, il Gran Combo di Puerto Rico e Mongo Santamaría. Più di 40.000
spettatori assistettero alla prima parte del concerto che si sviluppò
in perfetto ordine con l'esibizione dai gruppi ospiti menzionati.
Dietro il primo numero che interpretarono le Stelle di Fania, il
pubblico invase il prato, la polizia intervenne ed il concerto fu
sospeso.
Fania realizzò un nuovo film intitolato "Salsa" che che fu proiettato
nel 1976. Del concerto potè approfittare solo della presentazione. La
storia che si raccontava in questa pellicola aveva l'intento di dare
una nuova immagine della Salsa, falsificando la sua storia. Si
pretendeva di togliere la Salsa dalla sua origine
ispanico-afro-caraibica e la sua introduzione nei quartieri di New
York, per dargli un'aria più americana. Con questo pensavano di
arrivare più direttamente al pubblico angloamericano che, in una certa
maniera, classificava la Salsa come una musica del ghetto, non
avvicinabile a quello che era lo splendore nordamericano. Si raccontò
quindi che il tamburo africano arrivò direttamente dalla Nordamerica e
così nacque la Salsa. Certamente il tentativo di falsificare la storia
ebbe alcuni risultati positivi a breve termine e la Salsa ebbe un boom
industriale momentaneo conquistando mercati nordamericani che fino ad
allora non avevano prestato attenzione ad una musica marginale di
minoranze ispaniche e immigranti con residenza in quartieri piagati di
ripugnante miseria.
In 1974 la Fania pubblica "Latino, Soul, Rock" registrato dalle Stelle
della Fania col il quale si vuole conquistare nuovi mercati, come
indica il titolo di questo album. Il successo di Carlos Santana col
suo rock latino volle essere sfruttato dalla Fania ed invitò musicisti
di rock e jazz a partecipare a questa registrazione, così mise la
batteria americana nel mondo della Salsa. Il disco non convinse
nessuno, né latini né anglo-americani accettarono l'autentico
pasticcio che pretendeva di dare un'aria nuova all'espressione salsera.
L'unico tema che piacque al pubblico fu un vecchio Son che interpretò
Cheo Feliciano con il sestetto di Joe Cuba intitolato "El Raton", con
alcuni arrangiamenti moderni che includevano un assolo di chitarra
elettrica rocanrolero del mediocre fratello di Carlos Santana. Questa
canzone riuscì ad entrare nelle programmazioni radiofoniche che fino
ad allora erano state chiuse alla Salsa e ciò fu il presupposto per
creare il primo successo nel boom industriale che a partire da lì
avrebbe vissuto la salsa la Salsa.
|