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Introduzione
La Tradizione musicale del
subcontinente indiano comprende la
produzione dell'India, del Nepal e dello Sri Lanka. La varietà degli stili e
delle tradizioni musicali del subcontinente è proporzionale alla sua estensione
geografica e alla sua densità di popolazione. Pertanto, così come non esiste
una lingua indiana in senso stretto, è possibile affermare che anche la
definizione di musica indiana viene utilizzata empiricamente per definire una
realtà complessa e variegata. La musica indiana è caratterizzata da melodie
solistiche o all'unisono, molto spesso accompagnate da un bordone, e dai cicli
ritmici. Ricchissima è la varietà delle tipologie ritmiche e melodiche, e
degli strumenti musicali.
Tradizione Popolare e Classica
Nonostante il carattere
prevalentemente rurale dell'India, il rapido sviluppo delle comunicazioni e
l'accesso ai mass media hanno contribuito a creare una forma di musica popolare
panindiana del tutto estranea alle profonde differenze linguistiche presenti nel
subcontinente. In buona misura ciò è dovuto all'industria cinematografica
indiana, la più grande del mondo, che genera un'altrettanto diffusa produzione
musicale fortemente influenzata da fonti autoctone e apporti occidentali.
Ma al di là delle forme
popolari, è la tradizione classica a occupare un posto di rilievo nella musica
indiana. Basata sul sistema melodico dei raga e su quello ritmico dei tala ,
questa musica ebbe origine dai canti vedici dei primi colonizzatori indù, ma
raggiunse la sua forma attuale negli ultimi quattro o cinque secoli. Il suo
sviluppo millenario è documentato in una serie di trattati teorici, scritti
perlopiù in sanscrito. Le origini della musica indiana giustificano dunque il
primato della musica vocale, dalla quale derivò in buona misura la produzione
strumentale seguita, come elemento integrante, dalla danza.
Strumenti musicali
Tra gli strumenti utilizzati dalla musica
indiana occupano un posto di rilievo gli strumenti a corda come la vina e alcuni
suoi derivati, tra cui il sarod e il sitar; tra gli strumenti a percussione,
fondamentali per mantenere i cicli dei tala, vi sono il pakhawaj e il tabla, che
accompagna quasi tutti gli stili vocali e strumentali; numerosi anche gli
strumenti a fiato (srnga, shahnai, bansri). In Occidente, il rappresentante più
noto della musica indiana è il compositore e sitarista Ravi Shankar.
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