Provveditorato agli Studi di Napoli

COMUNICATO STAMPA DEL 22 ottobre 1999

L'amministrazione scolastica risponde istituzionalmente alle esigenze di cultura e formazione dei ragazzi

E' attenta ad individuare strategie opportune per favorire l'integrazione a pieno titolo dei ragazzi più svantaggiati culturalmente e socialmente

Opera quotidianamente nelle situazioni più difficili, o cosiddette a rischio mettendo in campo professionalità e passione di dirigenti, Docenti e personale tutto.

Senza un intervento corale e globale non sarebbe immaginabile un approccio efficace ai problemi che abbiamo di fronte.

Riesco a comprendere come la scelta di individuare delle zone 'a rischio' ed, all'interno di queste, delle scuole alle quali assegnare, per il personale, risorse aggiuntive, come del resto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Integrativo (sottoscritto, firmato e diffuso fin dal mese di Agosto) abbia determinato qualche disappunto da chi si é sentito 'non incluso'.

E' nella logica delle cose che un intervento previsto per 30 scuole, in una realtà come quella napoletana, non avrebbe potuto far fronte al complesso delle esigenze.

Ecco però perché l'Amministrazione nell'applicare la Direttiva nazionale ha voluto puntigliosamente concordare procedure e scelte trasparenti con le OO.SS. firmatarie del contratto. Nell'operare le scelte, la linea guida é stata quella di garantire nell'elenco sottoscritto la presenza di realtà indiscutibilmente a rischio.

D'altronde l'amministrazione ha una visione complessiva dei problemi, ben conoscendo anche la realtà di quelle scuole, che, pur non usufruendo dei fondi specifici di cui si parla, hanno potuto ottenere, grazie ad un preciso intervento del Provveditore, prima ancora che fosse emanata la direttiva in questione, interventi diversificati (basti pensare ai progetti sulla dispersione scolastica che utilizzano risorse professionali anche al di fuori del normale ambito di insegnamento)

Ciò non toglie che si possano avanzare nuove proposte, dopo l'applicazione sperimentale di questo intervento.

Al di fuori del franco pubblico dibattito, ogni attacco all'operato dell'Amministrazione concordato, peraltro, con le OO.SS, appare strumentale ed effettuato in un'ottica particolaristica, che mette solo al centro la propria realtà ed é perciò stesso, francamente inaccettabile.

Anna Maria Dominici

Provveditore agli studi di Napoli

 

 Ministero della Pubblica Istruzione

PROVVEDITORATO AGLI STUDI DI NAPOLI

Prot. n. 34735

Circ. n. 458 Napoli, 26 ottobre 1999
                                                                             Ai Dirigenti Scolastici
                                                             delle Scuole ed Istituti di ogni ordine e grado
                                                                                Napoli e Provincia

OGGETTO: Scuole a rischio -

                   Trasmissione intesa con le OO.SS.- Scuola firmatarie del CCNI del 31.8.1999.

Per opportuna conoscenza di tutte le istituzioni scolastiche ed al fine di fare chiarezza su una vicenda, che ha generato tensioni e malessere nei vari operatori scolastici di questa provincia, si trasmette in allegato l'intesa intervenuta in data 18.10.1999 fra questa Amministrazione scolastica provinciale e le OO.SS. scuola firmatarie del CCNI del 31.8.1999, relativamente all'individuazione delle scuole a rischio, ai sensi dell'art. 4 del contratto citato.

Giova qui rappresentare che lo scrivente Ufficio ha dovuto individuare 30 scuole a rischio, nel rispetto della C.M. n. 224 del 24.9.1999, a fronte di molte centinaia di scuole che affrontano, nel quotidiano, situazioni di disagio ambientale e sociale.
E' ovvio, quindi, come l'individuazione delle sole 30 scuole sia stata particolarmente sofferta, da parte di questa Amministrazione di concerto con le OO.SS., che nello spirito di servizio ha comunque operato la scelta.
Tra l'altro neanche va sottaciuta la circostanza che questa prima iniziativa ha carattere sperimentale e, pertanto, per l'anno scolastico 2000/2001 l'Amministrazione potrà' avvalersi dell'apporto di più' professionalità' anche di altre istituzioni pubbliche, nella certezza che i finanziamenti, provenienti da diverse fonti, saranno piu' congrui in relazione alle condizioni della provincia di Napoli ed anche in conseguenza delle pressanti richieste avanzate dallo scrivente.
Dall'intesa si evincono i criteri che hanno guidato sia l'Amministrazione che le OO.SS. scuola nello scegliere le 30 scuole, come stabilito dall'Amministrazione centrale e non certamente per operare l'esclusione delle tante centinaia di scuole che altrettanto si impegnano con indiscusso spirito di abnegazione; in particolare e' stato concordato con le OO.SS. la definizione di 30 zone a rischio e nell'ambito di ciascuna zona e' stata individuata una istituzione scolastica.
Infine e non per ultimo, appare doveroso far notare come sia lo scrivente Ufficio sia le OO.SS. scuola non hanno proceduto alla graduazione delle 30 scuole, ancorché' richiesto dal Ministero della Pubblica Istruzione, per sottolineare che le scuole prescelte versano tutte in egual modo in condizioni di disagio non graduabile.
Si confida che il contenuto della presente possa partecipare al ripristino della serenità' e della fiducia e si spera che nel futuro prossimo la scrivente possa dimostrare la concretezza di quanto auspicato.

 

                                                                           Il Provveditore agli Studi
                                                                            Anna Maria Dominici