CENTRO CULTURALE COSMOPOLITANO


LUGDUNUM PYRENAEM

racconto di Renato Turra

 

A promozione dell’ACCADEMIA ALESSANDRINA COSMOPOLITANA (http://space.tin.it/clubnet/returra/aac/index.htm), viene presentato, ad opera del "CENTRO CULTURALE COSMOPOLITANO©", questo racconto di Renato Turra.
Il racconto ha come sottotitolo "Un Vangelo anche per gli atei!", ma sarebbe più preciso dire anche per credenti in Dio, ma non credenti delle singole religioni, come lo è l’autore di questo racconto. Anzi l’autore tende a precisare che non solo crede in Dio, ma anche in una vita oltremondana promossa da Dio per ogni singolo individuo umano. Pur tuttavia non crede nelle singole religioni, ivi compreso il cristianesimo. Le considera pure creazioni umane.
L’autore ha molta stima per la religione islamica che pensa la più vicina alle proprie idee. Tuttavia, dopo aver scritto questo racconto, in un certo senso sente di maggior possibilità una sua propria e per sé rivalutazione di un credo cristiano.
Ma il Cristo in cui l’autore, per così dire, viene a credere sarebbe finalmente il Cristo di tutti, perché in realtà sarebbe, se il racconto ha ragione, il Cristo di nessuno.
Finalmente, così il Cristo, diventa solo il Cristo di sé stesso, in quanto nessuno può rivendicare una proprietà su questo molto speciale.
L’autore d’altra parte non nemmeno convinto che quanto contenuto nel racconto sia necessariamente vero. Non si vuole dimostrare nulla e nemmeno voler demolire le possibilità di esistere di un Cristo storico.
Tuttavia il racconto presenta un’eventualità possibile e possibile all’interno delle specifiche vicende storiche, anche se, chiaramente, sarebbero necessarie ulteriori indagini.
Altro non vuole che qui si dica, perché non vuole che si tolga al lettore il gusto della sorpresa leggendo il racconto.
Ulteriori osservazioni potrebbero essere aggiunte in seguito.
Una sola cosa resta da dire. L’Autore rimane vivamente in attesa di interventi dei lettori che volessero esprimere pareri, critiche e punti di vista.
Del resto rimane precipuo scopo del C.C.C. appunto la promozione di dibattiti ed è per questo che ha inserito tra le sue iniziative la pubblicazione in rete di questo racconto