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RECENSIONE LIBRI


L'amico ritrovato

Chissà perché quando si pensa a un bel libro la mente corre subito a narrazioni lunghe e noiose. In realtà ci sono libri brevi e molto belli. Forse sono meno conosciuti ma meritano di essere letti.
Uno di questi libri è L'amico ritrovato di Fred Uhlman. Questo racconto unisce la dura realtà dei cambiamenti che porta la guerra alla forza della amicizia.
La storia inizia con l'arrivo in classe di un nuovo alunno, Konradin, un ragazzo aristocratico, che suscita subito l'ammirazione di tutta la classe; soprattutto quella di Hans, un giovane ragazzo ebreo.
Quest'ultimo tenterà con tutti i mezzi di attirare l'attenzione di Konradin che sembra molto timido e, nello stesso tempo, a fare amicizie. Dopo un po' i due inizieranno a frequentarsi e diventeranno grandi amici. Ma tutto sta per cambiare: Hitler diventa sempre più popolare e la guerra è alle porte.

Il racconto è avvincente anche se è scritto con semplicità: proprio grazie a queste sue caratteristiche coinvolge il lettore che, una volta iniziato, non riesce più a chiudere il libro.
Oltre ad essere una lettura rilassante e piacevole è anche molto interessante dal punto di vista storico. Aiuta infatti a capire come la vita cambi durante la guerra e come pregiudizi, razzismo e odio possano rovinare sentimenti e rapporti bellissimi come l'amicizia.
In conclusione, si può definire un libro non solo bello da leggere ma anche istruttivo, che fa capire l'importanza dell'amicizia e insegna anche cosa è davvero la guerra, oltre a ciò che si studia sui libri di storia, e come viene vissuta realmente la gente comune.

Francesca Testa - L.S. CANNIZZARO