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VISITA ALLE TRE FONTANE


Chiesa di San Paolo

Dalle chiese di S.S. Vincenzo e Anastasio e S. Maria Scala Coeli si percorre un vialetto alberato per giungere alla Chiesa di San Paolo, nel luogo ove si ritiene sia stato ucciso il martire.
Il santo fu qui decapitato il 29 giugno del 67 d.C., all'ombra di un pino secolare, e la sua testa, rimbalzando, fece scaturire tre sorgenti d'acqua. La veridicità del luogo del martirio è confermata da numerosi studi, documenti e ritrovamenti archeologici.

La Chiesa è opera di Giacomo della Porta su commissione del Cardinale Aldobrandini. La facciata, di notevole eleganza. è in travertino e presenta numerosi elementi decorativi. Sopra il timpano vi sono le statue di S. Pietro e S. Paolo, patroni di Roma, opera dello scultore francese Nicolas Cordier.
All'interno, dopo il breve vestibolo ornato da due bassorilievi raffiguranti il martirio dei santi, si accede alla navata trasversale con due cappelle laterali ed un'abside centrale.

Il pavimento è in parte ricoperto da un antico mosaico preesistente all'attuale chiesa.
Nelle cappelle si trovano la copia della Crocifissione di Guido Reni ( l'originale si trova nella Pinacoteca Vaticana) e la pala della Decapitazone del bolognese Bartolomeo Passarotti (1529-1592).
Particolarmente suggestiva la colonna tronca su cui, secondo tradizione, fu decapitato S. Paolo. Frontalmente, lunbgo la parete della navata, sono allineate tre fonti disposte in edicole, a nicchia a diverso livello, sormontate da tabernacoli disegnati dallo stesso Dalla Porta. Sulla parete dell'abside centrale è rappresentato il martirio di S. Paolo, con sopra raffigurata la sua apoteosi.
Nel pavimento della navata si trova, donato da Pio IX, un grande e pregevole mosaico romano, ritrovato ad Ostia Antica, raffigurante le stagioni.