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VISITA ALLE TRE FONTANE


Questa chiesa dal punto di vista architettonico è la più importante del complesso perchè è l'unica rimasta inalterata.
S.S. Vincenzo ed Anastasio risale al XII° secolo, fu ricostruita per volere del papa di allora su una chiesa già preesistente, molto più antica, del 6-7 secolo; i lavori di rifacimento iniziarono nel 1140, quando ad abitare nel complesso delle Tre Fontane furono chiamati i Circestensi.
Questa congregazione monastica ha lasciato prove importanti per quanto riguarda la vita spirituale, artistica e materiale. Si ispiravano alla vita di San Benedetto da Norcia e anche nelle costruzioni manifestavano la loro sobrietà.
L'Abbazia è molto austera: unico elemento di eleganza, in un complesso che doveva essere assolutamente costruito con precise regole strutturali e funzionali, è il Portico Tetrastico con le quattro colonne di marmo orientale, sormontate da capitelli ionici.
L'intero edificio è stato realizzato in mattoni. Secondo alcuni storici, gli architetti e la manovalanza dovevano essere lombardi. Si è notato infatti una similitudine tra questa chiesa romanica e la chiesa di Chiaravalle a Milano ( Monastero principale dell'ordine dei Circestensi). La particolarità di questa costruzione è che non risulta costruita con materiale di spoglio, come invece era usanza dopo la decadenza dell'impero romano, fino ai primi secoli dell'alto Medioevo.
Questa brutta abitudine fu utilizzata dai papi che concedevano, mediante dei diritti, il diritto di far calcinai, per cui i privati potevano andare livberamente nel Foro Romano, a quel tempo detto Campo Vaccino perchè vi pascolavano le vacche, a prelevare anche dei pezzi particolarmente pregiati per utilizzarli in nuove costruzioni.
S.S. Vincenzo ed Anastasio è il punto d'unione tra lo stile romanico francesizzato, come quello di Chiaravalle, e lo stile gotico.
Dello stile gotico troviamo il rosone, l'altezza e 5 finestre a doppuia strombatura (finestre che nell'architettura ecclesiastica appartengono al XIII° secolo, costituendo un elemento sia decorativo che funzionale).
Questa chiesa è a croce latina, quindi con la navata più lunga del transetti; inoltre è evidente la diferenza tra l'altezza della navata centrale e quelle lateriali. La navata centrale è caratterizzata da archi atutto sesto e non a sesto acuto, ruichiamando così lo strile romanico. Il soffitto della navata è realizzato con capriate in legno, mentre le navate laterali hanno delle volte a crociera.
Il pavimento originale si suppone che risalga ai tempi dell'arte cosmatesca ma ormai è andato perduto.
Come tutte le chiesdi circestensi ha una struttura austera e infatti non vi troviamo mai statue e ornamenti liturgici. Ma ciò che ci consente di risalire all'età della chiesa è proprio il tipo di muratura che è sicuramente di età medievale perchè presenta difformità di elementi ( tufi alternati a laterizi).