Circolo di Rifondazione Comunista di Palata (Cb)
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Di tutto un po'
Rassegna stampa
Vi riportiamo alcuni degli articoli apparsi sui giornali, locali e non, in merito alle vicende delle ultime settimane. E' però necessario, prima, puntualizzare la situazione. Il tentativo dell'Amministrazione è stato quello di mettere insieme fatti assolutamente incongruenti tra di loro, cercando di addebitarne la colpa al nostro Circolo. In particolare, i fatti di cui parlano i quotidiani riguardano la scritta a firma BR (?), il danneggiamento di un trattore di un consigliere della maggioranza, l' "aggressione" che un assessore, sempre della maggioranza, ha subito (fatto avvenuto in strada, davanti a testimoni, e che si è risolto come ogni discussione si risolve). L'ultimo fatto è di questi giorni: un cittadino di Palata affetto da problemi depressivi, impossibilitato a lavorare e che "gode" di una pensione di 400.000 lire, aveva iniziato una raccolta di firme per ottenere un'altra farmacia in paese, oltre all'unica esistente, data la difficoltà che incontra a reperire i medicinali di cui necessita per problemi che . Fatto stà che in 2 giorni aveva raccolto quasi 200 firme in paese! Una sera ha fatto un paio di scritte sui marciapiedi, chiedendo alla popolazione di firmare la sua petizione. E' stato il suo atto di ribellione, il modo che ha trovato per sensibilizzare riguardo alla difficile situazione fisica ed economica che vive. Questo fatto gli è costato un ricovero coatto!!! Ma allora siamo noi che strumentalizziamo le vicende, come afferma il sindaco, o la sua Amministrazione (che non ha piano sociale per il paese, oltre a non avere nessun altro progetto di sviluppo neppure abbozzato) sa rispondere solo con l'intolleranza e la repressione alle istanze dei cittadini "scomodi"?


"Sindaco, sarai punito..."


PALATA
"Un fiore é sbocciato e questo fiore le BR continueranno a coltivarlo fino alla vittoria. Sindaco sarai punito". Non é il ricordo di un'espressione degli anni di piombo che hanno segnato l'Italia con omicidi ed attentati ma la frase scritta da una mano, rimasta per il momento ignota, su di un muro all'ingresso del paese. Non mancano gli stemmi della falce e del martello e la stella delle Brigate Rosse, disegnati con mano incerta. E' eloquente che il messaggio sia indirizzato al primo cittadino del paese, Antonio Staniscia che é a capo di un'amministrazione di centro destra. Una scritta che é ancora lì, in bella mostra, da circa due settimane e che nessuno si prende la briga di cancellare. Perché un attacco di questo tipo al Sindaco? E' la domanda che lo stesso si é posto, e si sono posti molti cittadini e gli stessi carabinieri di Palata e della Compagnia di Termoli che stanno indagando sull'episodio. Ma non é solo questo l'atto intimidatorio che si registra nel paese perché altri due amministratori della maggioranza hanno ricevuto delle "attenzioni" particolari. Ad uno é stato messo fuori uso un mezzo agricolo ricoverato in un capannone in campagna, l'altro, addirittura, é stato apostrofato in malo modo mentre percorreva una piazza del centro: anche per questi due casi stanno indagando i carabinieri del luogo. Ma quale può essere altro motivo conduttore dei tre episodi se non il diniego da parte del Sindaco a far svolgere la "Festa Rossa" in Vico San Rocco? Sia la scritta che gli altri due episodi sono avvenuti pochi giorni dopo il 9 agosto, giorno in cui bisognava fare la festa che comunque ha visto lo stesso sfilare civilmente in corteo iscritti e simpatizzanti di RC e del centrosinistra. In merito nè il Sindaco, tantomeno i due amministratori, si sono pronunciati e solo il primo cittadino non vuol credere che ad "imbrattare" il muro con la scritta possa essere qualche residente del paese. I militari dell'Arma hanno aperto un voluminoso fascicolo, ascoltato alcune persone e stanno seguendo due piste distinte, una sull'atto di "vandalismo" al mezzo agricolo, il secondo sulla scritta sul muro, anche se entrambe condurrebbero allo stesso scopo intimidatorio.

(Nuovo Oggi Molise, 30/08/2000)



Minacce Br, arriva il perito

PALATA
Continuano le indagini da parte dei carabinieri di Palata e della Compagnia di Termoli per fare piena luce sugli episodi di minaccia nei confronti del sindaco, Antonio Staniscia, una scritta su un muro all'ingresso del paese a firma Brigate Rosse e il danneggiamento ad un mezzo agricolo di proprietà di un altro amministratore comunale. Ma le attenzioni maggiori degli inquirenti sono rivolte proprio nei confronti della scritta: "Un fiore é sbocciato e questo fiore le BR continueranno a coltivarlo fino alla vittoria. Sindaco sarai punito", la scritta é anche corredata dal simbolo della falce e del martello. I militari dell'Arma, grazie anche ad un ennesimo sopralluogo accompagnati da un perito calligrafico, sono certi che la scritta sia stata riportata sul muro in due tempi distinti e da due mani diverse. Infatti la vernice della prima, quella a firma BR, ha un colore tenue mentre la seconda "Sindaco sarai punito" e lo stemma della falce e del martello é molto più marcato. Gli inquirenti hanno anche riscontrato diversità nella calligrafia notando dei particolari molto significativi specialmente in alcune lettere dell'alfabeto. Sono state prese ad esempio le lettere S, N, O e la I. Sulla scritta più lunga (quella a firma BR) la S é molto piena mentre nella seconda scritta ha la testa serpeggiante; la N, nel primo caso, ha delle svirgolettature in cima e in coda, mentre nel secondo risulta molto compressa; la O, nella scritta più lunga é a forma di uovo, mentre la seconda é tonda e piena; infine la I nel primo caso presenta una piega in basso che tende a sinistra, mentre nel secondo caso é retta e piena. Inoltre il perito sarebbe certo che la prima scritta é opera di una mano delicata giovanile (forse femminile), mentre la seconda appartiene ad una mano maschile adulta. Ci sarà una svolta nelle indagini? Difficile dirlo anche se l'inchiesta prosegue.

(Nuovo Oggi Molise, 01/09/2000)


Danneggiato un trattore

PALATA
Continuano senza sosta le indagini dei carabinieri della Compagnia di Termoli per fare piena luce sugli episodi di intimidazione avvenuti negli ultimi giorni e sulla scritta minacciosa nei confronti del sindaco, Antonio Staniscia, riportata sul muro all'ingresso del paese a firma Brigate Rosse e corredata anche dallo stemma della falce e del martello. Una scritta che non ha allarmato più di tanto il primo cittadino e nemmeno gli inquirenti che ritengono sia un atto messo in opera sicuramente non da una persona di Palata. Infatti, anche se si é agito di notte, sarebbe stato troppo alto il rischio di essere riconosciuti dai paesani mentre uno sconosciuto, anche se sorpreso, poteva sempre darsi alla fuga. Ben diverso invece l'aspetto del vandalismo nei confronti di un amministratore comunale sempre di maggioranza al quale é stato danneggiato un trattore agricolo. In questo episodi i carabinieri non avrebbero dubbi che ad agire sia stata gente del posto e che conoscesse molto bene le abitudini dell'amministratore e il tipo del trattore, oltre al sito dove veniva ricoverato. Chi ha agito lo ha fatto in tutta tranquillità volendo appositamente arrecare un danno che sfiora i 10 milioni di lire. Una volta all'interno della rimessa "i vandali" hanno svuotato il serbatoio dell'olio, tolto il filtro, tagliato la cinghia di raffreddamento e rotto tutti i fanali. Non contenti hanno depositato sul tubo di scarico (che é in posizione verticale) una vasca di zinco e poi hanno messo in moto allontanandosi: indubbia la volontà di fondere il motore così come hanno accertato l'amministratore e un meccanico. Perché tanto accanimento sul mezzo e, di riflesso, nei confronti del suo proprietario? Quale motivo c'é dietro ad un episodio che più che un atto di vandalismo é una vera e propria spedizione punitiva? Proprio su questi interrogativi stanno indagando i carabinieri e in questi giorni saranno ascoltate alcune persone. Nel frattempo si continua a percorrere anche una pista per risalire a colui, o coloro, che hanno scritto la frase intimidatoria al Sindaco a firma BR e dalle foto scattate il giorno in cui si é svolto il corteo per accertare se tra i manifestanti non ci sia stato qualche infiltrato che nulla aveva a che fare con la manifestazione che si é svolta in modo civile.

(Nuovo Oggi Molise, 31/08/2000)