Circolo di Rifondazione Comunista di Palata (Cb)
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NO - GLOBAL
Al vertice G8 di Genova si consacra definitivamente lo stato di polizia

Oggi sono in tanti a parlare di progresso, benessere, nuove tecnologie, economia globale.
Ebbene, gli stessi soggetti politici che si vantano di aver offerto al nostro paese questo preteso quadro di prosperità generalizzata, sono ad un tempo quelli che hanno rinnegato uno Stato Sociale di per sé già fragile, preferendogli un "moderno" e sommario Stato di Polizia.
Sabato 21 luglio 2001, anch'io ho partecipato alla pacifica manifestazione internazionale di Genova indetta dal Global Social Forum. Io ed altri miei compagni abbiamo vissuto sulla nostra pelle attimi di terrore: Genova ci è apparsa una città ermetica sotto ogni profilo. Tuttavia, per una stolta ed incivile minoranza di persone è stata usata una strategia di azione drasticamente opposta, o meglio una strategia di lassismo e di non azione che ha consentito alle cosiddette tute nere di mettere a ferro e fuoco una città civile e democratica. Mi domando, come mai a quelle persone sia stato consentito di fare di tutto, e quindi di compiere in maniera indisturbata atti di barbarie e di vandalismo di ogni sorta per tutta la durata del vertice dei potenti signori della globalizzazione capitalistica?
Molto beffardamente le forze dell'Ordine - ma poi quale ordine? - hanno ritenuto più comodo ed efficace sparare lacrimogeni su centinaia di migliaia di manifestanti riuniti sotto le diverse ottocento sigle di associazioni presenti al Social Forum.
Per ore ed ore siamo stati costretti ad ammirare i portentosi elicotteri dei Carabinieri e della Polizia che discrezionalmente sganciavano gas lacrimogeni per impedire che una vasta componente del corteo portasse a termine la manifestazione.
E come se ciò non bastasse, hanno optato per una ulteriore carica di lacrimogeni proprio mentre quella parte del corteo si stava ritirando lungo le posizioni di partenza.
In quei momenti, coloro che ritenevano di aver assistito a tutto quello a cui si poteva assistere, erano costretti a ricredersi ampiamente: nella tarda serata, approfittando del generale rientro dei manifestanti mediante treni speciali giunti da tutta Italia, le pretese forze del preteso vile Ordine facevano irruzione nella sede dell'ufficio stampa del Genoa Social Forum senza alcuna spiegazione logica. Che spasso che deve essere stato impregnare i manganelli col sangue di coloro che erano all'interno dello stabile, che goduria sfasciare computers e sequestrare pellicole e filmati realizzati dal Social Forum. E noi, dovremmo anche cercare di comprendere una tale vergognosa ondata di violenza, magari perché carabinieri e poliziotti cercavano le "tute nere" all'interno del Forum?
Il Social Forum ha sempre isolato le frange violente ed ha sempre condannato l'uso della violenza, ma evidentemente per le forze dell'Ordine anche i manifestanti cattolici della rete Lilliput rappresentano un pericolo, visto che anch'essi hanno assaggiato le imprescindibili manganellate delle supreme uniformi.
In mezzo a questo mare di persecuzione fisica e morale, cosa importa se tre manifestanti hanno perso la vita?
E' vero, uno di essi imbracciava un estintore e cercava di attaccare i carabinieri, ma un carabiniere che spara due colpi a bruciapelo perché ha paura non può avere un'arma in mano. In questo modo i paladini dell'ordine pubblico sono i primi a minarlo!!!
Allo stesso modo, abbiamo appurato che un cadavere può essere anche sfigurato: il carabiniere che col fuoristrada passa due volte sul corpo senza vita del ragazzo abbattuto come fosse una belva è esclusivamente un dettaglio, al punto da poter essere trascurato completamente; in fondo, si è trattato… di legittima difesa da… un estintore!!!
La storia contemporanea ci consegna dunque un paese - l'Italia - che segue sempre più fedelmente l'illusorio modello di sviluppo socio-economico tipico degli U.S.A.
Dal momento che l'attuale Parlamento sta facendo i salti mortali per far tornare in Italia "l'innocente" dinastia dei Savoia - magari qualcuno del casato un bel giorno sarà anche ministro - mi domando come mai non venga decretata ufficialmente la fine della Repubblica italiana: allo stato odierno delle cose, ci avviamo a sposare gli squallidi sistemi di "governo" sudamericani.
Dal nostro canto, siamo e saremo perennemente orgogliosi di essere comunisti: la stragrande maggioranza di noi si considera atea e riteniamo di essere sicuramente e decisamente migliori di tutti quei potenti signori della Terra che vanno in Chiesa, santificano le feste, salvo poi "giustiziare" nel nome di Dio; perciò se siete come questi ultimi, continuate pure a baciare i piedi al Satana bianco statunitense.


Ufficio Stampa
Prc Palata