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Praga:
Inpeg denuncia gli abusi sessuali e le torture della polizia ceca contro i dimostranti


Sono notizie allarmanti quelle che arrivano da Praga, a tre giorni dalla fine della Global Action, la protesta contro il summit del Fondo monetario e della Banca mondiale. In una conferenza stampa convocata ieri dall'Inpeg, la piattaforma che ha organizzato il controsummit, alcuni degli oltre mille fermati hanno raccontato le sevizie subite dalla polizia della Repubblica ceca. L'episodio più grave è stato subito dalle ragazze fermate dai gendarmi, che in maggioranza sono state costrette a denudarsi, subire perquisizioni nelle parti intime, e a fare esercizi ginnici per ore e ore, di fronte ai poliziotti (tutti uomini). A molti dei fermati invece sono stati rubati tutti i soldi, centinaia di questi sono usciti dalle galere con ossa fratturate, denti rotti, visi pesti e senza aver ricevuto nessun aiuto medico (oltre 500 sono ancora rinchiusi, sulla loro sorte le autorità si rifiutano di fornire informazioni), molti sono stati lasciati 48 ore senza bere né mangiare, a tutti è stato imposto di rimanere sempre svegli (pena sevizie fisiche e pestaggi), decine di testimoni, che hanno fornito nome e cognome, hanno raccontato storie inquietanti. ''La gente rinchiusa non aveva nessun diritto, alle persone fermate è stato sistematicamente negato il diritto a comunicare con legali, il diritto a un interprete, ad avere acqua e cibo e cure mediche se necessario, a fare telefonate - ha raccontato Paul Rosenthal di Seattle, uno dei fermati uscito dalla prigione dopo essere stato pestato a sangue - molti sono stati picchiati con violenza inaudita, e quelli ridotti peggio sono scomparsi''. Altri hanno raccontato di essere stati pestati anche prima del rilascio, due norvegesi che si sono recati al commissariato hanno intravisto decine di persone con la faccia al muro costretti a subire torture e violenza. Una trentina di persone sono state tenute per un'intera notte all'aperto nel carcere di Olsanska, senza cibo e senza coperte. Due tedeschi detenuti a Lupacova, nella zona di Praga 3, riferiscono di aver visto picchiare con particolare violenza i cechi e gli israeliani. Tra quelli ridotti peggio, ci sarebbe anche un italiano di cui non È stato fornito il nome, mentre un ragazzo israeliano È uscito dalle 48 ore di detenzione con le gambe rotte raccontando che quando ha chiesto cure mediche le guardie gli ridevano in faccia. A Madrid, Atene ed altre capitali alcuni manifestanti hanno protestato sotto le ambasciate ceche, mentre oggi in Italia sono previste manifestazioni di fronte a tutte le rappresentanze diplomatiche della Repubblica ceca. Silvya Jolanda Machova, la ragazza americana che secondo la polizia sarebbe ''caduta'' dalla finestra del commissariato, È stata operata ieri, ma non si ha nessuna notizia sulle sue condizioni. Il numero dei fermati è poi di gran lunga superiore agli 859 ufficiali, e gli stranieri sarebbero oltre 600. Ieri la polizia ha ''liberato'' 500 prigionieri, lasciandoli in mezzo alla campagna desolata alla frontiera nord verso Dresda. Le notizie relative alla conferenza stampa di Inpeg, in Italia sono state riprese da Il manifesto e Liberazione. Sulla Repubblica ceca si può consultare il rapporto di Amnesty, che evidenzia il problema degli abusi della polizia.
(fonte Puntorosso)


Alcuni rapporti confermati sulla brutalità della polizia dagli Osservatori legali
30 settembre
Donne sono state spogliate a scopo di perquisizione da agenti uomini e forzate a compiere esercizi per il loro divertimento. Detenuti sono stati continuativamente privati di cibo, acqua e sonno. Solo alle donne e ai fascisti (skinheads) è stata fornita acqua. Uomini sono stati costretti a pagare agenti di polizia per avere acqua. Detenuti sono stati prima ristretti in aree isolate e duramente percossi prima di arrivare alla stazione di polizia. Due norvegesi riferiscono il furto di un telefono cellulare nella stazione di polizia di Prisparni. Testimoniano, in quella stazione, di gente ammanettata addosso a un muro che veniva duramente percossa. Numerosi detenuti sono stati ammanettati e duramente percossi, messi su un tavolo e incatenati con le gambe aperte. Gli uomini sono stati colpiti all'inguine. Detenuti sono stati ammanettati e gettati dalle scale. Ventidue detenuti sono stati messi a forza in una cella di quattro metri quadrati. Trenta prigionieri sono stati detenuti durante la notte in un cortile all'aperto senza coperte o cibo. Due tedeschi testimoniano che un israeliano duramente battuto, che ha avuto una frattura a una gamba e una possibile frattura a una costola, ma a cui è stato negato soccorso medico. Detenuti diabetici non hanno ottenuto cure mediche. A detenuti sono stati rifiutati farmaci. Attivisti cèchi sono stati percossi più duramente e detenuti più a lungo. Almeno due sono scomparsi. Gli israeliani hanno subìto più brutalità di altri attivisti internazionali. Secondo la legge cèca, ai detenuti è assicurato: un avvocato, un interprete, cibo e acqua, cure mediche di base, una telefonata. A molti dei detenuti sono stati negati questi diritti.