Visita alle Catacombe di Generosa
La mattina dell'11 Novembre 2003 la maestra
Lia, Dora, Emiliana ed Anna ci hanno portato a visitare le Catacombe di
Generosa, che sono così grandi che sembrano "città
sotterranee", dove furono seppelliti i santi martiri: Semplicio,
Faustino, Beatrice e Rufo o Rufiniano. Furono messi nei loculi che sono
delle nicchie dove ora ci sono resti umani. Il periodo storico in cui
ci troviamo è il CCCIII d.C. Si ipotizza che Rufo sia stato il
soldato che abbia martorizzato Semplicio e Faustino. In segno di disprezzo
gettarono i corpi dei poveri giovani nel fiume Tevere. Furono trasportati
dalla corrente in un'insenatura vicino alla Magliana. Furono trovati,
li trasportarono nelle terre di una matrona di nome Generosa e lì
furono seppelliti di nascosto. Per visitare le catacombe il professore
Emilio Venditti (storico) ci ha divisi in due gruppi di nove bambini ciascuno.
Mancava solo un nostro compagno, Emiliano, che era assente perché
aveva una visita medica. Siamo entrati dentro il cimitero antico ed abbiamo
visto subito l'immagine del Buon Pastore; siamo avanzati molto velocemente
ed abbiamo visto tanti resti umani, ma non mettevano paura. Al centro
del cunicolo c'era un affresco di Gesù insieme a Simplicio, Faustino,
Beatrice e Rufo. Infine siamo usciti ed è entrato il secondo gruppo.
Non dimenticherò mai questo giorno!
Davide Verdenelli Classe IV A
Scuola Carlo Collodi

"Ingresso della Catacomba"
Rappresentazione personalizzata di Giordana Pellegrino
Tecnica mista: tempere e acquerello
I Martiri Portuensi
L'11 Novembre siamo andati a visitare le Catacombe di Generosa.
Il professore Emilio Venditti ci ha raccontato che nel 303 d.C. l'imperatore
Diocleziano ordinò ad un suo soldato Rufo di uccidere Simplicio
e Faustino, due fratelli cristiani. Lui li uccise, poi si pentì
del suo gesto, si convertì al Cristianesimo e l'imperatore lo fece
uccidere. I corpi dei due fratelli martiri, Faustino e Simplicio, furono
buttati nel Tevere e dopo un lungo percorso si arenarono vicino alla Magliana.
Alcuni cristiani trovarono i loro corpi ed insieme a Beatrice, la loro
sorella, li trasportarono nelle terre di Generosa. Generosa, una matrona
romana, fece costruire delle tombe dove furono seppelliti i due fratelli.
Qualche tempo dopo vicino ai corpi dei martiri furono seppelliti Rufo
il soldato ed anche Beatrice. Il professore Emilio Venditti ci ha detto
che questo cimitero si chiama Catacombe di Generosa in onore di questa
matrona che offrì le proprie terre per la sepoltura. Quando siamo
entrati nelle Catacombe, abbiamo visto un affresco dove erano rappresentati
Simplicio, Faustino, Beatrice e Rufo insieme a Gesù che li premiava
per la loro fede. Lungo il percorso il professor Venditti ci ha fatto
vedere i resti di ossa umane ed io mi sono un po' spaventata. Ad un certo
punto, con la maestra Lia, ci siamo fermate in un cunicolo, abbiamo visto
un uomo che veniva verso di noi e ci siamo messe paura. Però quando
si è avvicinato abbiamo capito che era il custode. Poi siamo usciti.
Che bella visita che è stata!
Valentina Murgia Classe IV A
Scuola Carlo Collodi
Intervento del prof. Venditti: presentazione di diapositive
Che bella esperienza!
Il giorno della visita alle Catacombe non sono
potuto andarci con la mia classe perché avevo una visita medica
ma mia mamma mi ha accompagnato con la macchina fin lì. Quando
sono arrivato alle Catacombe la mia classe stava già andando via,
ma la maestra Lia ha chiesto al professor Emilio Venditti se per cortesia
poteva farmi entrare.Il signor Venditti ha accettato e per questa bella
coincidenza ero molto emozionato. Quando sono entrato ho visto il quadro
del Buon Pastore con delle pecorelle che rappresentano noi tutti mentre
il Buon Pastore rappresenta Gesù. Poi ho visto l'affresco dei santi
martiri, Semplicio, Faustino,Beatrice e Rufo (o Rufiniano). Si suppone
che quest'ultimo sia stato il soldato che li uccise e che gettò
i loro corpi nel fiume Tevere. Le spoglie furono trovate nella zona della
Magliana; alcuni fedeli cristiani li portarono nei terreni della matrona
Generosa, circa nel 303 d.C. Il quadro non è ben visibile perché
dei ladri, alcuni anni fa, hanno cercato di staccarlo dalla parete e lo
hanno rovinato. Poi sono uscito. Anche se è stata una visita breve
è stata comunque molto interessante.
Emiliano Bossoletti Classe IV A
Scuola Carlo Collodi.
PENSIERI POETICI
Le Catacombe, cimiteri sotterranei,
bui, con testimonianze umane.
Tavolette d' argilla con i simboli:
inizio e fine.
Lunghe gallerie
.
Tomba di Martiri e di innocenti bambini.
Valentina Murgia
Nelle Catacombe è nascosto l' amore,
la generosità.
Provo una forte emozione.
Sento la fede dei cristiani vicino a me.
Eleonora Petternella
Nelle Catacombe il mio cuore batteva forte.
Provavo paura e gioia.
Pensavo alla prepotenza dei potenti,
al coraggio della fede.
Marius Jlie Dobrescu
IL NOSTRO QUARTIERE E I MARTIRI PORTUENSI
La storia del nostro quartiere ha radici antiche. Fin dai
tempi di Romolo la zona della Magliana è stata considerata un'area
dal significato religioso.
La zona era caratterizzata dalla presenza di un bosco sacro, di templi
(alla dea Dia)e di un impianto termale.
Dopo tanti anni, anche se questo complesso edilizio cadde in disuso, la
comunità cristiana locale continuò ad usare l' area ai fini
religiosi.
Anche oggi, l'area occupata dalle Catacombe di Generosa, presenta ed è
considerata un'oasi religiosa.
Nel nostro quartiere la presenza del Cristianesimo fu avviata dalla persecuzione
dell' imperatore Diocleziano.
Nell' anno CCCIII due fratelli, Simplicio e Faustino, per non tradire
la loro fede in Gesù, accettarono il martirio.
Dodo la loro morte, i loro corpi vennero gettati nelle acque del Tevere,
e si arenarono, dove il fiume forma un' ampia insenatura. Qui Beatrice,
la loro sorella, aiutata da Crispo e Giovanni, raccolse le loro povere
spoglie e provvide alla loro sepoltura nel terreno di un'agiata matrona
romana di nome Generosa, da cui deriva l'attuale denominazione della Catacomba.
Dopo qualche anno anche Beatrice fu martirizzata e sepolta accanto ai
fratelli.
All'interno della Catacomba, nell' affresco è presente un quarto
martire, Rufo o Rufiniano, vestito in abiti militari della cui storia
non si sa nulla.
Attorno alle tombe dei tre fratelli venne ben presto a formarsi un piccolo
cimitero per la popolazione locale che, spinta dalla devozione, desiderava
essere sepolta nel medesimo luogo. Così nella collina vennero scavate
numerose gallerie sotterranee ove seppellire i defunti.
Nel 382 d. C. papa Damaso fece costruire una piccola basilica, a ridosso
delle tombe dei martiri, a tre navate, molto ampia, chiusa da un' abside
in cui si aprivano sia una piccola porta che conduceva al sottostante
cimitero, sia una finestrella da cui i fedeli potevano affacciarsi e vedere
le tombe dei martiri, senza dover scendere nella Catacomba.
Nel 682 d. C.per motivi di sicurezza, papa Leone II, decise di trasportare
i resti dei martiri portuensi nella chiesa di S. Bibiana all'Esquilino.
Ben presto il cimitero e la soprastante basilica, privato della presenza
dei martiri, che ne costituivano il principale motivo di devozione, vennero
abbandonati e dimenticati.
La scoperta dell' area archeologica avvenne, infatti, nel 1868 casualmente
mentre si cercavano i resti del tempio della dea Dia.
Oggi l' aspetto dell' area è diverso, della basilica sopravvive
solo l' abside.
L' accesso alla Catacomba si ha da una struttura nuova nella parte più
elevata della collina.
Scendendo all' interno del cimitero, è molto suggestivo l' affresco
"Coronatio Martyrum", il quale riproduce Cristo benedicente
al centro, affiancato da Beatrice, Simplicio, Faustino e Rufo.
Testo collettivo di tipo informativo
Classe IV A
Simboli e affreschi all'interno delle catacombe
Per visitare al meglio le Catacombe, la mia classe è
stata divisa in due gruppi. Io sono scesa con il primo gruppo e ho portato
con me anche una lente d'ingrandimento che ho prestato al professore Emilio
Venditti, il quale l'ha utilizzata per leggere le dediche e le spiegazioni
in lingua latina.
Ho visto tanti loculi aperti, nei quali si intravedevano dei resti umani.
Dopo aver percorso molti cunicoli e strette viuzze, ho visto il dipinto
del Buon Pastore.
L' affresco simboleggia la persona di Gesù mentre le pecorelle
siamo noi in ascolto della sua parola.
Nella parte centrale della Catacomba c'era un grande quadro (secondo me
il più bello) dove Gesù premia i martiri Simplicio, Faustino,
Beatrice e Rufo per aver testimoniato con la loro vita la fede che avevano
in Lui. Purtroppo i corpi dei due fratelli vennero gettati nel Tevere;
lentamente i loro corpi furono trasportati dalla corrente e si arenarono
vicino alla zona della Magliana.
Alcuni cristiani trovarono le loro povere spoglie e le portarono, per
dar loro sepoltura, nel terreno messo a disposizione dalla matrona Generosa.
E' stata un' esperienza indimenticabile! Mi sono talmente emozionata !
Penso che non dimenticherò mai questo giorno!
Giordana Pellegrino Classe IV A
Scuola Carlo Collodi
"Coronatio martyrum" - Affresco all'interno
della Catacomba
Realizzato da Gajo Arianne Luise
Tecnica: tempere |
"Il buon pastore" - Affresco all'interno
della Catacomba
Realizzato da Lesslie Anne Langiden
Tecnica mista: pastello e tempere
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Veduta panoramica - Ingresso alla
Catcomba
Realizzato da Martina Murgia
Tecnica mista: cera e pennarello
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