Visita alle catacombe di Generosa |
I NOSTRI DISEGNI |
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Avevo il terrore che crollasse qualche cosa. |
Non ho avuto paura perché stavo vicino alla guida. Ero felice perché non c’ero mai stato. Mirko mi ha fatto paura quando ha detto che sarebbe sbucato un morto alle spalle. |
Ho avuto paura quando stavo passando davanti alle gallerie perché erano buie. |
C’erano due gallerie. Avevo paura. Ho pensato: ora dove vado? |
Quando si è spenta la luce ho avuto paura anch’io! |
Avevo sempre paura di cadere perché il terreno era a bozzi. Avevo paura quando Lorenzo si è fermato davanti e c’erano le gallerie. Poi la maestra ci ha chiamato e ci siamo soffermati in un’altra galleria. |
Io non ho avuto paura di niente, però ho provato forti emozioni e perché non vi ero mai stata. |
Quando siamo entrati c’erano quei gradini bui e io avevo paura di cascare. |
Avevo paura di cascare in terra perché non vedevo. |
Davanti all’affresco il prof. Venditti ci ha fatto poggiare. Avevo paura che sbucasse qualche morto alle spalle. |
Quando qualcuno si è fermato, gli altri sono andati avanti e io sono rimasta indietro. Ho avuto paura di perdermi. |
Mi è piaciuto tanto. Poi Vincenzo alla fine si è nascosto e mi ha fatto paura perché mi ha fatto BUH! Io mi ero preso un colpo alle due gallerie non vedevo gli altri. Poi li ho visti e mi sono avvicinato. Ho pensato che fossero andati avanti e avevo paura di rimanere indietro. |
C’era una galleria molto buia ed io ho avuto paura di cascare |
Non ho avuto paura e non ho provato nessuna sensazione |
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LE NOSTRE EMOZIONI GIORGIA CONTENTA: Ho avuto paura di inciampare all’entrata e mi sono sorretta alle pareti. Martina si è fatta male e sono scesa più velocemente per farla passare. MARTINA VERDENELLI: Ad un certo punto non vedevo nulla; una porta della galleria era bassa. Ho battuto la testa e ho pensato: “Se ci fosse stata la maestra Paola!”. Avevo paura di perdermi perché non vedevo molto bene. ROBERT FLORIN: Vincenzo si è nascosto in una galleria. Silvia F. e Ilaria correvano e Vincenzo le ha spaventate e mi sono spaventato anch’io. SILVIA TRICASE: Ci siamo tenuti per mano quando il prof. Venditti ci ha indicato gli scheletri.
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I NOSTRI TESTI Le Catacombe di Generosa consistono in tantissime gallerie. La parola
Catacombe significa cimitero. Io ricordo che all'inizio sul soffitto
c'era, in alcune parti, il cemento perché c'era il rischio
che potesse cadere. Il primo resto consisteva in un cippo che è
una pietra a forma di piccola colonna e c'era scritto HIC REQUIESCIT.
Successivamente il professore ci ha fatto vedere una tavola di marmo
dove sopra c'era scritto il nome di una signora romana che è
vissuta più o meno ottant'anni fa. Dopo alcune gallerie abbiamo
visto un affresco con i quattro Martiri Portuensi e al centro Gesù.
Alla sua destra c'erano Rufo e Simplicio, invece a sinistra Faustino
e Beatrice. Dopo il professore ci ha mostrato dei resti di alcuni
cristiani e io ho provato un po' di paura. Quando il professore ha
indicato uno scheletro, io ho dato la mano alla maestra Giovanna e
mi sono calmata. E' stata la mia prima gita con un po' di paura ed
di emozioni molto forti. Alle ore 9.30 siamo usciti da scuola: il mio cuore batteva forte
perché non vedevo l'ora di andare alle Catacombe di Generosa. |
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LE NOSTRE LETTERE Caro Prof. Venditti, la vogliamo ringraziare di averci fatto fare la
gita e averci fatto conoscere la storia del Trullo. Caro Professore Emilio Venditti, Caro Professor Venditti, Caro Professore, Caro Professor Venditti, Caro Professor Venditti, Caro Professore, Caro Professore, Caro Professor Venditti, |
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LE INSEGNANTI SCRIVONO Abbiamo ricevuto la visita di una persona molto speciale: Emilio Venditti Questo signore, che tutti chiamano professore, ci ha raccontato
con l’aiuto di alcune diapositive, la storia del nostro quartiere:
Il Trullo. LE CATACOMBE Le catacombe dal greco” Presso, oltre la grotta” erano dei
complessi cimiteriali cristiani,dell’antica Roma, che si trovavano
sottoterra, in grandi caverne, in cui i primi cristiani seppellivano i
loro morti. Insegnante Mancini Giovanna |