IL PARCO DEI CASTELLI ROMANI

LA FAUNA

Il bosco è l'ambiente ideale per un gran numero di animali .

- Al suolo, specialmente più in superficie, ci sono i decompositori: batteri, alghe microscopiche, protozoi, funghi, insetti, lombrichi. I batteri saprofiti e simbionti sono molto importanti per la vita e le loro funzione fertilizzante. Tra i batteri ci sono quelli anaerobi (cioè in grado di vivere in mancanza di aria ).

I protozoi sono organismi eterotrofi liberi o parassiti degli animali e dell'uomo; molti sono patogeni.

I funghi sono organismi unicellurali.

- Troviamo quindi: ghiri, moscardini e lepri. Il tasso e l'istrice scavano le loro tane ai piedi degli alberi; piccoli buchi segnalano la presenza di arvicole e topolini.

Ci sono anche i toporagni.

Tra le pietre e le radici ci sono biacchi e saettoni, vipere, lucertole e ramarri predati dal riccio. Tra i predatori ci sono le volpi. E' possibile trovare anche donnole, faine e puzzole.

- Tra gli uccelli, e in particolare tra i rapaci, sono stati individuati il biancone, lo sparviero, lo smeriglio, il grillaio, il gheppio e la poiana.

- In vicinanza di specchi d'acqua è possibile vedere folaghe, germani reali, alzavole e, fra i canneti intorno ai laghi, si trovano porciglioni e gallinelle d'acqua .

Comuni sono la cornacchia e il merlo.

Il Porciglione

E' lungo circa cm. 28 .Le parti superiori sono brune, la gola e il petto grigi e i fianchi barrati di bianco e nero. Il becco è lungo e rosso, le zampe sono bruno- rossicce.

Il Germano reale

Il Germano è l'anatra per eccellenza e di gran lunga la più diffusa in Italia. E' anche l'antenato delle anatre domestiche e non sono rari gli ibridi.

La Volpe

La volpe appartiene alla famiglia dei canidi ed è caratterizzata da zampe corte, muso lungo e affusolato, orecchie triangolari ed erette, folta pelliccia e lunga coda.

Si nutre principalmente di frutta, grossi insetti e carogne. Poiché si tratta di piccole prede la volpe caccia da sola e non in gruppo.

E' veloce e agile: la volpe comune può raggiungere una velocità di 48 km/h. I terreni coltivati con boschi cedui e i campi aperti le forniscono al tempo stesso buoni nascondigli e una grande abbondanza di roditori .

In coppia le volpi comuni occupano un territorio di estensione compresa fra i 3 e gli 8 kmq.

Si accoppiano verso la metà dell'inverno e, dopo una gestazione di 46 - 56 giorni, la femmina dà alla luce da 2 a 8 cuccioli, in una tana sotto terra; i cuccioli sono accuditi da entrambi i genitori, per circa 5 settimane, all'interno della tana.

In autunno i cuccioli vengono allontanati dalla tana.

La Gallinella d'acqua

La gallinella d 'acqua è lunga circa 40 centimetri e pesa intorno ai 300 grammi, ha il piumaggio interamente nero ad eccezione delle piume del sottocoda e dei fianchi che sono bianche. Il becco è rosso con la punta gialla, con uno scudetto frontale anch'esso rosso vivo, mentre le zampe verdi non sono palmate. Frequenta i corsi d'acqua e le zone costiere o interne, purché siano presenti canneti e vegetazione acquatica. All'interno di tale vegetazione, in prossimità dell'acqua, viene costruito il nido, che è un ammasso di vegetali ricoperto da foglie secche ed erbe. Le uova, che possono essere anche dieci, sono marrone chiaro macchiettate di bruno scuro. I piccoli nascono dopo circa venti giorni e vengono allevati per circa un mese o poco più. In genere la Gallinella d'acqua effettua due covate nella stessa stagione. Si possono osservare anche individui nati nella precedente covata che collaborano nella cura e nell'allevamento dei "fratelli minori". L'alimentazione della Gallinella d'acqua si basa su vegetali e invertebrati che vengono presi sia in acqua che sul terreno.

La Folaga

La folaga (Fulica atra) è un uccello acquatico delle dimensioni di un'anatra (circa 40 cm); ha il piumaggio nero con una grande placca bianca sulla fronte.

Il becco è biancastro e gli occhi rosso chiaro; le zampe grigio-verdi, lunghe, e le dita munite di membrane per poter camminare sulla vegetazione acquatica.

Si nutre soprattutto di vegetali acquatici, ma anche di lumache, insetti, larve e piccoli crostacei.

Durante l'inverno forma grossi branchi, spesso con le anatre.

Depone 5-16 uova, incubate da entrambi i genitori per circa 21 giorni. I piccoli dopo pochi giorni sono già in grado di seguire i genitori in acqua.

Se snidata, scappa "camminando" sull'acqua per un buon tratto prima di riuscire a prendere il volo; fugge sempre verso il canneto, dal quale alza le sue vivaci proteste.

Il Gheppio

E' un uccello lungo circa 34cm . Le ali appuntite e la coda stretta lo fanno riconoscere come vero falco; le piccole dimensioni permettono di identificarlo come Gheppio.

Il maschio ha parti superiori castane macchiate, parti inferiori fulve con macchie nere sparse. Testa, groppone e coda sono grigi: La coda ha una larga banda nera vicino alla punta ,che è bianca. La femmina ha le parti superiori bruno ruggine, barrate anziché macchiate, e coda color ruggine, barrata.

Si posa sugli alberi, pali telefonici, rocce, ecc... Vive in colline, coste, terreni coltivati, boschi non fitti, localmente montagne e città. Nidifica in vecchi nidi di cornacchie, gazze, e su rocce scogli, occasionalmente nelle spaccature degli alberi.

Vola con rapide battute d'ala, scivola ogni tanto e scende a picco per afferrare topi e grossi insetti.

L’Alzavola

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E' la più piccola delle anatre europee; il maschio in abito nuziale è grigiastro, con testa marrone e fascia verde scuro dall'occhio alla testa, bordata da una sottile fascia color crema; il sottocoda è nero con due macchie laterali biancastre; le ali presentano una banda per metà verde metallico e per metà nera, presente anche nella femmina; le parti inferiori sono chiare e fittamente macchiettate sul petto; la femmina ha invece un piumaggio anonimo, prevalentemente brunastro.

Preferisce gli specchi d'acqua poco profondi, quali paludi costiere, prati allagati, rive di fiumi a lento corso; si tratta infatti di un'anatra di superficie che si nutre prevalentemente a terra e solo raramente immergendo testa e collo, nella posizione di tipica delle altre anatre di superficie.

Il Riccio: anatomia

L'endoscheletro è costituito da un tessuto osseo, da cartilagine, o da entrambi questi tessuti (è quindi materia vivente dove sono presenti cellule specializzate).

E' formato dalla colonna vertebrale, dal cranio e dallo scheletro degli arti; questa struttura funge da sostegno ma anche da protezione per il cervello, cuore, polmoni, ecc...

L'apparato digerente è formato da un lungo tubo che va dalla bocca all’ano.

E’ costituito da vari organi e comprende parecchie ghiandole che collaborano alla digestione del cibo.

L'apparato respiratorio è formato dai polmoni.

L'apparato circolatorio è formato dal cuore, da un sistema chiuso di vasi sanguigni e dal sangue.

Il cuore è un organo molto complesso: pompa il sangue in una rete di vasi sanguigni che percorrono tutto il corpo.

Il corpo del riccio ha una simmetria bilaterale ed è suddiviso in capo, collo, tronco; presenta quattro appendici che sono zampe. L'apparato escretore è costituito da due reni e da alcuni tuboli. E' adibito alla purificazione del sangue dalle sostanze tossiche e al trasporto di queste all'esterno.

Il riccio ha sessi separati, è viviparo e la fecondazione può essere interna o esterna. L'apparato riproduttivo comprende gonadi (ghiandole sessuali ).

Il Ramarro

Il ramarro è un rettile sauro (della famiglia dei Lacertidi ), lungo sino a 40 cm, che vive nell' Europa centrale e meridionale e in Asia Minore.

Si differenzia dalle lucertole perché ama vivere nei prati con cespugli e siepi. I maschi hanno di solito una colorazione verde intensa e, a volte, una macchia blu o gialla sulla gola; le femmine hanno sul dorso due linee fiancheggiate da macchie chiare e brune; gli esemplari più giovani si presentano con una colorazione meno vivace, verde o marrone. Il ramarro si nutre di insetti, di invertebrati e rispettive larve. Robustissimo, si oppone con coraggio agli assalti di serpenti, piccoli mammiferi carnivori e uccelli che lo predano.

Le femmine, dopo la fecondazione, scavano una cavità sotterranea nella quale depongono sino a venti uova dal guscio membranoso.

Il Moscardino

E' un roditore della famiglia dei Gliridi. E' detto anche nocciolino. E' lungo 8 cm, ha grossi occhi sporgenti, una coda lunga e pelosa; la folta pelliccia è castano-chiara.

Frequenta boschi di latifoglie e zone con cespugli sino a 1500 m di altitudine.

Parzialmente gregario, si costruisce graziosi nidi, molto elaborati, uno per la riproduzione e uno per il letargo invernale.

E' diffuso in Europa e in Asia Minore.

Il Merlo

Col suo impeccabile abito nero e il becco color oro è il più diffuso uccello urbano, più comune ormai in città che in campagna.

La femmina è di color marroncino e ha il becco grigio. Canta nei giardini o anche dalle antenne, come il verzellino.

La Lepre

La lepre ha testa piccola , occhi grandi e orecchie più lunghe del capo; gli arti posteriori sono molto lunghi, la pelliccia è soffice.

La specie più nota in Europa è la lepre comune (Lepus europaeus), lunga 50-70 cm, con pelliccia fulvo-grigiastra, mescolata di nero sul dorso.

Vive sino ai 2000 m ed è prevalentemente notturna; solitaria, si nutre di vegetali e può vivere sino a 12 anni. Corre molto velocemente, spiccando lunghi salti e compiendo frequenti, improvvisi scarti.

La sua prolificità è elevata: la femmina, dopo 43 giorni di gestazione, partorisce 1-4 piccoli, 2-4 volte l'anno, da marzo a ottobre; la fecondazione può avvenire nuovamente subito dopo il parto o anche immediatamente prima, con sovrapposizione di gravidanza.

L’Istrice

L'Istrice fa parte dei cordati, è pluricellulare e si nutre di insetti; esce dalla tana soprattutto di notte, di giorno preferisce starsene nascosto nelle tane profonde dove vive in piccoli gruppi. In molte tane stata riscontrata la convivenza con il tasso.

E' vertebrato, cioè ha le ossa .

Purtroppo oggi questo splendido animale sta scomparendo, infatti è una specie protetta.

Il suo apparato digerente è formato da un lungo tubo che va dalla bocca all'ano. E' costituito da vari organi e comprende parecchie ghiandole che collaborano alla digestione del cibo.

L'apparato respiratorio è formata dai polmoni.

L'Istrice comprende 12 specie. La specie più nota è l'Increstato ed è lungo 50-70 cm, con capo tozzo, occhi vistosi, orecchie piccole, zampe corte con estremità larghe e brevi.

La pelliccia è costituita da ruvide setole ed è munita di aculei sulle parti posteriori del dorso; è di color bruno-nerastro .

La femmina può partorire da 1 a 2 piccoli.

L’istrice è abbastanza comune in tutto l'Appennino occidentale, nei boschi di collina e di bassa montagna fino ai 1000 metri di quota; è possibile trovarlo anche in prossimità di zone coltivate.

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La Faina

La faina (Martes foina) vive, oltre che nelle zone boschive, anche in antichi ruderi, nei fienili, nelle stalle o tra le cataste di legna. Lunga 45-50 centimetri, ha il pelo corto grigio o marrone chiaro sul dorso; più chiaro sul muso, sulla fronte e sulle guance. La coda è lunga e molto pelosa. Le orecchie sono orlate di bianco, e sul collo ha una caratteristica macchia bianca che arriva fino al ventre e alla parte interna delle zampe anteriori.

È molto scaltra .Tradizionale ladra di uova e galline, si nutre anche di frutta e bacche; dove pollai e colombaie sono ben chiusi, è un'accanita sterminatrice di topi e ratti.

Una delle sue caratteristiche è quella di avere una bocca piccola, ma che può essere spalancata fino a che la mandibola e la mascella non formano un angolo retto: questo permette loro di trasportare nella tana le prede più grandi, e soprattutto le uova senza romperle.

La tana è tra le rocce, in cespugli o alberi cavi, ma anche in edifici rurali o abbandonati. Marca il territorio con le feci (sottili e contorte), con l'orina e con il secreto delle ghiandole anali. Lunga 45-50 centimetri, ha il pelo corto grigio o marrone chiaro sul dorso; più chiaro sul muso, sulla fronte sulle guance. La coda è lunga e molto pelosa. Le orecchie sono orlate di bianco, e sul collo ha una caratteristica macchia bianca che arriva fino al ventre e alla parte interna delle zampe anteriori.

Come altri mustelidi, la faina presenta il fenomeno della gestazione differita: lo sviluppo dell'ovulo fecondato a un certo punto si arresta per "sincronizzare" il parto con l'arrivo della stagione favorevole. Nascono di solito 2-4 piccoli.

La Cornacchia

La cornacchia nera (Corvus coronae), lunga 50 cm, ha un piumaggio tutto nero con riflessi metallici, del tutto simile a quello dei corvi; nero è anche il becco, meno robusto di quello del corvo imperiale.

Distribuita in gran parte dell'Europa e dell'Asia centro-settentrionale, frequenta le coltivazioni, le praterie alberate, le montagne, mantenendosi solitaria o a coppie. Si ciba di rifiuti di ogni genere, di invertebrati, di piccoli vertebrati e frutta; intelligentissima, è addomesticabile; costruisce sugli alberi un nido di ramoscelli e paglia, in cui depone 4-5 uova.

Del tutto simile come forme e abitudini è la cornacchia grigia (Corpus cornix), che si distingue per il colore grigio del dorso e del ventre.

Il Biacco

Il biacco è una specie di serpente lungo 1,2 m. Questo serpente al contrario degli altri non emana veleno dai denti e quindi è innocuo per l' uomo .

Il biacco d' inverno nelle zone temperate cade in un lungo sonno.

Il biacco fa parte del subphyfila composta da polmoni ricchi di capillari rivestiti da membrane umide; ha un'epidermide cheratinizzata composto dalla cheratina che è una sostanza proteica ricca di zolfo presente nelle strutture di rivestimento e protettive di diversi vertebrati; può muoversi strisciando o serpeggiando, ha una fecondazione interna; è un oviparo; ha una circolazione doppia.

L’arvicola

L'arvicola è un roditore che si nutre di erbe e radici .Ci sono due tipi di arvicole: una è l'arvicola delle Alpi e l'altra è l'arvicola delle nevi. Quest'ultima è una specie di topo che vive nelle praterie alpine, tra i 1200 e i 3000 metri di altitudine. E' lunga, compresa la coda, circa 17 - 18 cm. Le arvicole hanno di solito mole piccola o comunque modesta, con muso ottuso, coda corta e costumi scavatori.

L'arvicola acquatica o ratto d'acqua è lunga da 12 a 22 cm, con coda lunga un po' più della metà del corpo, ha corporatura pesante e robusta, vagamente simile a quella di un ratto, con capo tondeggiante, pelliccia bruna, variabile. Frequenta pianure e vallate umide, spesso vicino ai corsi d'acqua. Si nutre di radici, tuberi, svariate piante e anche piccoli animali. Si scava una tana con complesse gallerie.

Le femmine partoriscono da 2 a 6 piccoli 3-4 volte l'anno. Tutte le arvicole, in genere, possono risultare molto dannose all'agricoltura: la lotta dell'uomo alle arvicole è condotta con esche avvelenate e con l'immissione di cianuro di sodio nelle gallerie.

Rapaci diurni e soprattutto notturni, nonché carnivori vari e serpenti si nutrono di questi prolifici roditori.

Il Toporagno

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Il toporagno è uno dei mammiferi più piccoli d'Europa, ha il muso molto allungato e aguzzo, è un animaletto che divora tutto ciò che capita a portata dei suoi denti. E' un solitario e non sopporta la presenza di altri toporagni nelle sue vicinanze.

In superficie lo si vede raramente, dal momento che vive nelle gallerie dei topi campagnoli e delle talpe: fugge la luce ed i raggi del sole lo uccidono.

Mangia in continuazione: in un giorno divora una quantità di prede pari al suo peso, o anche maggiore. La fame insaziabile lo costringe a frequenti periodi di attività interrotti da brevi pisolini. Il suo ciclo di attività è di circa tre ore. Il suo cuore batte così velocemente che uno spavento improvviso può farlo morire di un colpo apoplettico. Mentre si muove in cerca di prede nelle gallerie sotterranee, il toporagno lancia continuamente flebili grida, simili a un debole pigolio: in realtà il nostro orecchio percepisce soltanto una parte del richiamo dell'animale, che è composto prevalentemente di ultrasuoni, analogamente ai suoni emessi dai pipistrelli.

Esistono numerose specie di toporagno, diffuse in tutti i continenti ad eccezione dell'Australia.

Sono assai difficili da classificare anche perché ogni anno si scopre qualche specie nuova.

Lo Scoiattolo

Presenta una lunghezza variabile da 20 a 50 cm., lunga coda piuttosto appiattita e coperta da un abbondante pelo. Elegante abitatore dei boschi, ha tronco flessuoso e grandi orecchie sormontate da un ciuffo di peli sulla punta, arti anteriori più corti dei posteriori, che sono adatti al salto.

Il manto è di colore variabile, esistendo esemplari piuttosto rossicci e altri scuri e nerastri; spesso presentano una colorazione bruno rossastra in estate e una grigia in inverno.

Vive nelle foreste di conifere e anche di latifoglie, spingendosi in montagna sino a 2000 m. In inverno non va in letargo, ma trascorre periodi di sonno prolungato, intercalati ad altri di intensa attività per la ricerca del cibo, quando il tempo migliora .

Si costruisce il nido sugli alberi oppure occupa quelli dei Corvidi. Si nutre di frutta, di semi, di gemme e anche di uova di uccelli. Solitario, si riproduce a un anno di età, ha 38 giorni di gestazione e 3 - 6 piccoli per parto 2 - 4 volte l'anno.

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