IL PARCO DEI CASTELLI ROMANI
LA FLORA
La vegetazione del Parco dei Castelli Romani è formata da una grande varietà di alberi, arbusti e piante erbacee.
Un tempo gran parte del territorio era occupato dal bosco misto di latifoglie, a foglia caduca, oggi, invece, dal bosco ceduo di castagno. Le piante caratteristiche sono le querce, i tigli, gli aceri. Si possono trovare anche olmi e carpini. Tra le specie arbustive ed erbacee, troviamo il nocciolo, l'agrifoglio, il biancospino, il viburno, il berretto da prete, il pungitopo, l'edera, la fragola, gli anemoni, i ranuncoli, il ciclamino, la pervinca.
In alcune zone del Parco, come ad esempio su Monte Cavo, si trovano boschi di faggio, mentre leccete si trovano nel Bosco Chigi di Ariccia (dove è presente anche l'alloro allo stato spontaneo), nel Bosco Comunale di Albano e altrove.
Il passaggio dal bosco misto alla lecceta è costituito dalla boscaglia a roverella.
La Roverella (Fagaceae)
L'albero della roverella può raggiungere e superare i 15-20 metri di altezza. Il fusto è contorto e breve, la chioma molto ampia, irregolare e non molto densa. Le foglie sono semplici, con lobi poco numerosi, densamente vellutate nella pagina inferiore.
Fiorisce in primavera inoltrata .
I frutti sono ghiande sessili, protette sino a metà da una cupola emisferica. Si può trovare nella parte meridionale del continente europeo e, in Italia, dal settore prealpino alle isole.
ci sono esemplari di roverella nella cerreta attraversata dalla strada provinciale 72/b
Cappuccini in Albano, al M.Tuscolo e nel bacino del lago di Castelgandolfo.
LAlloro
E' un piccolo albero o arbusto sempreverde, alto 1-10 m., eccezionalmente anche 20 m.
E una specie dioica, con individui maschili e femminili separati.
Il fusto ha una corteccia liscia, prima verde e poi grigio scuro o bruna.
Le foglie sono semplici, alterne, intere, molto aromatiche, dure, lucenti, oblunghe e lanceolate, di colore verde intenso.
Fiorisce all'inizio della primavera ed i fiori, gialli, sono piccoli, profumati e disposti in gruppetti allascella delle foglie.
Il frutto è una drupa con un solo seme, prima verde e poi nera.
Si trova nelle macchie sempreverdi e dove crescono vite e olivo. Preferisce terreni freschi e profondi.
Il Castagno
E' un albero molto longevo (400-500 anni) con portamento maestoso: può raggiungere anche i 30-35 metri di altezza.
Ha una chioma espansa e rotondeggiante ed un apparato radicale robusto, ma poco profondo.
Il fusto tozzo è diritto; presenta una corteccia prima bruno rossastra poi grigio olivastra, lucida, liscia in gioventù.
Le foglie sono caduche, semplici, opposte, elittico- lanceolate, a bordo dentato e lunghe fino a 20 cm.
Fiorisce in giugno ed i fiori sono amenti di due tipi :maschili e misti.
Gli amenti maschili sono eretti lunghi 10 15 cm. I frutti (castagne) sono degli acheni, contenuti, in numero di 2-3, nel riccio. Il castagno viene governato a ceduo matricinato.
Secondo le norme di polizia devono restare in piedi almeno 20 piante per ettaro dette "matricine".
Il Faggio
E' un albero alto fino a 30-40 metri con chioma ampia e globosa e fusto slanciato e diritto.
La corteccia è sottile, liscia di colore grigio chiaro e frequentemente con macchie biancastre per la presenza di licheni.
Le foglie sono semplici, alterne e caduche con lamina ovale e margine intero e leggermente ondulato. In autunno le foglie assumono un colore giallo-rosso.
I fiori sono riuniti in infiorescenze.
Fiorisce da Aprile a Maggio.
Il frutto è piccolo, contiene un solo seme rivestito da un tessuto di consistenza simile al cuoio (achenio), liscio e lucido, chiamato faggiola, racchiuso in gruppi di due o tre all'interno di un involucro bruno e spinoso che, a maturazione, si apre in quattro spicchi.
La sua distribuzione
Il faggio ha un'area di distribuzione che si estende in quasi tutta l'Europa fino al Caucaso e all'Asia occidentale. In Italia è la specie che caratterizza i boschi montani. E' una specie che generalmente, a seguito dell'attività dell'uomo, non si accompagna in bosco ad altre specie. Tuttavia in alcuni boschi possiamo trovare il faggio insieme ad esempio all'abete bianco, all'acero di monte, al frassino maggiore e al sorbo degli Uccellatori.
LAgrifoglio
E' una pianta sempreverde, alta fino a 10 metri e più, ma che troviamo comunemente nella forma arbustiva.
Il fusto è liscio, la corteccia verde scura, la chioma densa ed eretta, le radici forti e pollonifere.
I rami sono eretti, i più giovani di un colore verde anche molto chiaro e pelosi.
Le foglie sono semplici, alterne, brevemente picciolate, molto dure, ovali od ellittiche, ondulate e, specie quelle più giovani e più basse, riccamente dentate e spinose.
Fiorisce in primavera inoltrata ed i fiori sono unisessuali, piccoli, bianchi e raggruppati in mazzetti su brevi peduncoli. Il frutto è una drupa subsferica, grossa come un pisello, di colore rosso lacca a maturità.
Il Viburno
E' un arbusto cespuglioso sempreverde , alto 3 o 4 metri , molto ramificato.
Ha foglie persistenti, coriacee, col margine intero e cigliato, di forma ovale. I fiori, profumati, sono disposti in corimbo di colore bianco e, a volte, rosei all'esterno. Il frutto è una drupa quasi sferica di colore blu metallico.
Fiorisce da gennaio a Giugno e, in inverno inoltrato, è possibile vedere la pianta con fiori e frutti contemporaneamente.
E' uno degli arbusti da ornamento più diffusi ed è impiegato essenzialmente per formare siepi.