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Ariccia

Itinerario

 

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Dati anagrafici


La popolazione residente (1.997) è formata da 18.241 abitanti, 8.941 dei quali sono maschi e 9.300 femmine; essa è in continuo aumento dal 1991 con incrementi che variano dallo 0.4% nel 1995 al 2.3% del 1997.
Dai dati forniti dall'Annuario 1997 del Comune di Ariccia risulta che il movimento migratorio è in attivo dei 343 unità e che il totale degli immigrati da tutti i paesi del mondo, soprattutto europei e nord-africani, è di 359 unità.
Questi numeri, che di solito tastano il polso della vivibilità di una cittadina rispetto ai problemi del lavoro e della ricerca di siti accoglienti per la natura e per la tranquillità in generale, ci confortano nell'affermare che i Castelli Romani sono ancora territori molto ricercati.
La struttura scolastica di Ariccia era costituita nel 1997 da 19 plessi, 103 classi, 191 insegnanti e circa 2.100 alunni. Mentre la scuola dell'obbligo naviga in materia di percentuali di dispersioni secondo la media nazionale, le scuole superiori (Liceo Foscolo e Istituto Copernico) presentano un costo di dispersione piuttosto elevato del 16.8%.
Nella cittadina è organizzato dal Comune un servizio di trasporto (scuola bus) per un totale di circa 200 allievi.


Storia


Ariccia è l'antica Aricia dei latini, che sconfissero gli etruschi guidati da Arunte, figlio di Porsenna. Orgogliosa città della Lega Latina, fu sconfitta da Roma della quale divenne prima "civitas sine suffragio"; in seguito godette della "ius suffragii". Durante il periodo imperiale godette di un notevole sviluppo territoriale dovuto alla presenza della Via Appia, del grandioso viadotto di 200 metri e di importanti ville imperiali.
Dopo aver subito devastazioni da parte dei Barbari divenne feudo dei Conti di Tuscolo intorno all'anno 1000. Dopo aver passato il più brutto periodo della sua esistenza in epoca altomedievale, fu proprietà dei Malabranca che la cedettero alla Santa Sede; quindi divenne proprietà della famiglia romana dei Savelli che posero mano alla costruzione del grande palazzo baronale. Infine i Chigi dettero un importante sviluppo artistico alla città, quando incaricarono il Bernini di riorganizzare completamente il centro abitato.
Ha subito gravi danni durante l'ultima guerra mondiale.


Monumenti storici

1.

Palazzo Chigi: circondato da uno stupendo parco con boschi di latifoglie, conserva la vegetazione originaria del Castelli prima della introduzione del castagno (lecci, carpini, aceri).
Progettato dal Bernini ma realizzato concretamente da Carlo Fontana, ha subito qualche cambiamento nel corso dei secoli senza che si alterasse la struttura imponente ed elegante.

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2. Collegiata Maria SS. in Cielo: il Bernini, nella realizzazione di questo progetto, si ispirò al Pantheon e in essa sono contenute opere del Borgognone e dei Gimignani.
La piazza di Corte: è un'opera grandiosa voluta dalla famiglia Chigi che non lesinò spese per permettere al Bernini di costruire opere di sostegno della piazza molto importanti.
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3.

Il ponte monumentale costruito nell'ottocento sotto il pontificato di Pio IX che in tal modo ridusse di parecchio i tempi di percorrenza interni alla cittadina ma soprattutto quelli di collegamento tra Roma e il sud.

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4. Santuario di Galloro: sito in località omonima, quasi in vista di Genzano, costruito nel '600 porta, per alcuni lavori, la firma del Bernini.
5. Complesso di San Nicola, costruito dal Bernini con la collaborazione del fratello Luigi.

Merita una visita la Locanda Martorelli: suggestivo punto di incontro di artisti e viaggiatori che nel '700 e '800 venivano a conoscere il nostro paese seguendo il Grand Tour d'Italie.

Ambiente naturale


Gli spazi verdi che assicurano ricambio di ossigeno in continuazione per l'uomo comprendono il Parco Chigi che, pur non sempre visitabile, circonda quasi l'intero paese in un abbraccio salutare. Proseguendo lungo il declivio dei crateri castellani ci si inoltra in altre zone a buona densità boschiva, nonostante l'insediamento di alcuni centri residenziali di nuova costruzione. Nel versante occidentale invece il ricco sfruttamento ortofrutticolo del fertile terreno vulcanico ha favorito insediamenti agricoli che creano un panorama suggestivo di ambiente antropizzato non invadente.


Le vocazioni


Le vocazioni di Ariccia rimangono quelle legate alla produzione ortofrutticola e a quella viticola (vini doc Colli Albani). Un consorzio imprenditoriale (CIZAR) coordina altresì lo sviluppo di un centinaio di ditte che operano nei settori alimentare, edilizio, chimico, del legno, dell'abbigliamento.
L'artigianato è rappresentato di circa 300 imprese che producono oggetti di vimini, mobili, botti e tini.


Feste e folklore

Festa della Madonna di Galloro a maggio
Festa patronale di Sant'Apollonia, il 29 luglio
Sagra della porchetta nella prima domenica di settembre
Festa della Madonnina a dicembre

Gastronomia

Il trionfo della gastronomia Aricina è la "porchetta", maialino aromatizzato e arrostito al forno, preparato secondo la ricetta appresa dagli antichi Falisci, un popolo che viveva nella zona tra i Cimini e il Tevere.


Cultura


Concerti di musica classica, convegni e mostre a Palazzo Chigi
Mostra alla Locanda Martorelli
Ricettività alberghiera: 3 alberghi, di cui 2 **, 1 ***.

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