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Lanuvio

Itinerario

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Dati anagrafici

Il comune di Lanuvio ha (anno 1995) una popolazione di 8812 abitanti, 4410 dei quali sono maschi e 4402 femmine.
La variazione totale rispetto l'anno precedente è stata dell'1.6%, una delle più alte di tutti i paesi esaminati. Questo dato è confermato anche dal saldo del movimento naturale che è in attivo di 50 unità.
Il saldo totale, che è del 15.4 per mille, denuncia una crescita della popolazione residente dovuta ad una forte richiesta di tranquillità di vita, di aria ben ossigenata e di relativa vicinanza ai grandi agglomerati urbani (Roma) e ai centri industriali circostanti (Pomezia).

Storia

Gli storici antichi danno due versioni diverse dell'origine di questo paese, ma ambedue egualmente affascinanti come tutte le leggende.
La prima attribuisce la fondazione di Lanuvio a Diomede che, dopo la guerra di Troia, errava per il Mediterraneo. L'altra introduce come protagonista Lanoio che fu compagno di avventure di Enea.
La popolazione, dopo un periodo dedicato all'agricoltura durante il quale si originò il culto della Dea Giunone Sospita, si riunì in un solo abitato che fu cinto di mura.
In seguito divenne cerniera tra il Vetus Latium e i territori Volsci, fece parte della Lega Latina della quale seguì i destini fino alla sconfitta totale contro i Romani.
Per la sua posizione strategica ebbe ben presto il titolo di Municipio con diritto di suffragio.
Nel frattempo crebbe a dismisura il culto per Giunone Sospita che attirava grandi folle per la sua fama di guaritrice.
Questi fattori accrebbero la sua fama e la sua ricchezza, tanto che diede i natali ad un Imperatore illustre come Antonino Pio.
Con l'avvento del Cristianesimo e il divieto dei culti pagani, iniziò la sua decadenza; le invasioni barbariche, come in tutta la zona, fecero tabula rasa di quasi tutti i centri abitati.
La rinascita di Lanuvio avvenne nell'XI° secolo con l'avvento dei Monaci benedettini e con l'intervento delle famiglie Orsini, Colonna e Frangipane.
Nel XIII° secolo fu costruito il borgo con le mura merlate e turrite cui fu dato il nome di Civita Lavinia.


Monumenti storici

Fontana degli scogli di Carlo Fontana, del 1670 opera di disegno ardito e di ispirazione controcorrente rispetto agli schemi barocchi imperanti. Si presenta a forma di ghiera rocciosa, con due serpenti che bevono acqua. Nelle intenzioni dell’artista, simboleggia l’antro del serpente sacro a Giunone Sospita.  fontsco.gif (71130 byte)
lanuvio1.gif (48034 byte) La torre Medioevale è uno splendido esempio di architettura quattrocentesca. Eretta sulle rovine di una torre Benedettina del XII sec., fu utilizzata come carcere fino alla fine del XVII sec. Oggi la torre ospita l’enoteca comunale.
Collegiata dell'Assunta o chiesa di S. Maria Maggiore, fu realizzata nel 1675 dal duca Filippo Cesarini sui resti di una chiesa Romanica del 1240, della quale conserva la navata centrale. wpe2.jpg (24271 byte)
wpe4.jpg (26988 byte) La parte più caratteristica del paese conserva ancora l’aspetto medioevale con le vie tortuose fiancheggiate da scalette esterne, porte a sesto acuto ed architravi sorrette da mensole.

Sull’alto del colle di S. Lorenzo, nel 1914, furono scoperti i resti di un tempio Italico. Si tratta di un tempio del quale si possono individuare almento tre costruzioni. Oggi ne sono visibili i livelli di fondazione. Secondo alcuni studiosi il tempio originario era formato da una cella circondata da un portico su tre lati, che a sua volta, sulla facciata aveva una doppia fila di colonne.

Non senza fondamento è stato identificato con il tempio di Giunone Sospita.

 

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Notevoli i resti di basolato romano verso Ponte Loreto e il palazzo Colonna del 1400.

Ambiente naturale

A parte il prezioso terreno dei colli lanuvini, di origine vulcanica, ricco di ferro, calcio, fosforo e potassio e quindi molto adatto all'agricoltura, tutto il territorio insiste sul Parco dei Castelli romani che è considerato il denominatore comune di tutti i centri del ramo albano.

Ambiente antropico

I territori circostanti il nucleo abitato risultano ancora abbastanza equilibrati nel rapporto natura/intervento dell'uomo.
La parcellizzazione delle tenute agricole non è così fitta da creare confusione. Alcuni nuovi quartieri sono stati costruiti senza invadere il complesso paesaggistico.


Vocazioni

Tra i prodotti agricoli particolare importanza riveste la coltivazione della vite dalle uve della quale si ottiene il vino DOC dei Colli Lanuvini.
I gravi danni portati dalla guerra al paese hanno costretto gli abitanti ad una ricostruzione quasi completa delle case, che ha portato un incremento produttivo nel settore edilizio con imprese di carpenteria metallica, di chimica, della estrazione di sabbia e pietrisco e della lavorazione del marmo.
Il settore alimentare è famoso per la tradizionale produzione dell'olio e per la lavorazione delle carni.


Feste e folklore

Festa dei Santi Filippo e Giacomo martiri: 3 maggio

Festa della Madonna delle Grazie: 2° sabato di maggio

Estate Lanuvina

La Sagra dell'uva: ultima domenica di settembre

 

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