Nemi
Dati anagrafici
Nel 1995 il paese contava 1.721 abitanti, 853 dei quali sono maschi e
868 femmine.
Il movimento naturale, cioè la differenza fra nati e morti denunciata all'anagrafe, è
stato negativo; il movimento migratorio invece, inteso come differenza tra iscritti e
cancellati, è stato positivo. La sintesi delle due informazioni, ovvero il saldo totale,
chiarisce che la popolazione di Nemi è ormai stabile da qualche anno.
Anche la popolazione scolastica, limitata alla frequenza dell'obbligo, segue la stessa
regola del numero di abitanti.
Storia
Il rinvenimento in località San Nicola di una necropoli testimonia che
il sito era già abitato in epoca protostorica. Il toponimo deriva da Nemus (bosco) per la
fitta vegetazione che spadroneggia nella zona e il territorio fu per questo dedicato dalle
genti latine a Diana.
Nel IV secolo Nemi divenne "masseria" agricola e centro di coltivazione
vitifrutticola.
In epoca medioevale la vita si spostò sullo sperone di lava dove sorse il primo castello,
probabilmente dei conti di Tuscolo.
Dopo lunghe e complesse vicende fra le nobili famiglie che allora dominavano l'agro romano
(i Colonna soprattutto e poi i Cenci, i Rospigliosi e gli Orsini) finalmente nel 1901 il
principe Ruspoli fece ristrutturare profondamente il borgo medioevale per armonizzarlo col
castello.
Monumenti e manifestazioni
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Una panoramica del Lago con il settecentesco Castello Ruspoli e ....... |
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all'interno un affresco del palazzo più volte ampliato e modificato. |
Fontana della ninfa Egeria in sito incantevole (sotto il
belvedere della Portella) con la leggenda straziante della ninfa rimasta sola dopo la morte dell'amante Numa Pompilio. |
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La Sagra delle fragole |
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Quanto rimasto di 2 imbarcazioni risalenti, presumibilmente, al periodo dell'imperatore Caligola, è raccolto nella parte ricostruita del museo delle Navi Romane dove 2 modelli riproducono fedelmente le imbarcazioni distrutte durante la 2^ guerra mondiale. |
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Si possono, inoltre, ammirare:
S.Maria Assunta: del XVII secolo con uno stupendo trittico
cinquecentesco di Antoniazzo Romano.
Santuario del Crocifisso: che la leggenda vuole terminato prodigiosamente per intervento
divino.
I resti del santuario di Diana Aricina, in fase di recupero a cura della Sopraintendenza
alle Belle Arti di Roma.
Ambiente naturale
I bordi del cratere su cui è impostato il lago di Nemi conservano
interessanti scorci naturalistici.
Oltre a fitti boschi di castagno, l'essenza introdotta nel territorio per fini economici
nel XVIII secolo, si possono registrare alcuni residui di antiche leccete.
Le passeggiate nei dintorni del paese possono essere organizzate in modo da far combinare
natura e leggenda, archeologia e geologia.
Le passeggiate alla fonte Egeria o alla località delle Mole, antichi resti di mulini, la
fonte Tempesta col mistero della sua scomparsa danno tutte l'effetto di vivere esperienze
di altre epoche.
Ambiente antropico
L'unico luogo che presenta un aspetto discretamente antropizzato è
il declivio che dal bordo del cratere scende alle rive del lago.
Questi terreni sono occupati quasi totalmente da una serie di coltivazioni che riguardano
soprattutto fragole e fiori. La discrezione della loro disposizione non è comunque motivo
di disturbo per il paesaggio.
Altre nuove costruzioni (tra cui una grande clinica) sono state realizzate sulla strada
che collega Nemi a Genzano.
Vocazioni
L'attività economica prevalente nel comune è la coltivazione di
fiori e fragole alla quale si dedica la maggior parte della popolazione attiva.
Soprattutto la produzione dei fiori in serra ha raggiunto livelli di alta tecnologia,
tanto che essi vengono esportati in tutta Europa.
Circa un terzo della popolazione si dedica al turismo, alla ristorazione e alla
ricettività alberghiera.
Feste e folklore
Festa patronale dei Santi Filippo e Giacomo: 3 maggio
Sacra delle fragole in giugno
Cultura
Museo nazionale delle navi romane.
2 alberghi ****
1 albergo ***
2 alberghi **