Numero Zero |
Anno 2 n.2 |
novembre 97 |
Alunni stranieri. |
Un decalogo per l'inserimento? |
La realtà nelle scuole del nostro territorio ci mette di fronte a situazioni varie e variegate dove i bambini che si ritrovano sotto la dizione di "immigrati" o "stranieri" sono ancora difficilmente definibili con sicurezza da coloro che si trovano ad agire con loro e per loro. |
Il più delle volte bambini con biografie e percorsi d'arrivo differenti sono accomunati nella medesima categoria di "straniero". |
In effetti ci troviamo di fronte a situazioni molto diverse: bambini nati in Italia da famiglie immigrate; figli di coppie miste; bambini giunti da paesi africani, arabi, asiatici, latino-americani in seguito ai ricongiungimenti famigliari; ragazzini e ragazzine adottati da paesi dell'est europeo, o semplicemente tornati nel nostro paese con genitori precedentemente emigrati. |
Questa diversità di situazioni si traduce in una varietà di risposte anche sul versante scolastico con il quale tutti questi minori vengono inevitabilmente a contatto. |
Esperienze in questo campo suggeriscono alcune modalità d'approccio che possono fornire un contributo operativo a chi si sta misurando, qui e ora, con questa realtà. |
Un riferimento utile è il Decalogo Aperto indicato da Graziella Favaro, operatrice e studiosa del tema, che propone di andare oltre la descrizione e la segnalazione di problemi e questioni generali per giungere a delineare modalità di comportamento che facilitano l'avvicinamento a queste situazioni. |
Eccone tre punti: |
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Poche indicazioni chiare e condivisibili per sapere come fare. |
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Parlare con i nostri alunni di intercultura, diversità, pregiudizi, discriminazione, può sembrare ad un primo approccio un'impresa … irrealizzabile. |
A volte però basta un suggerimento, un'idea, una traccia per cominciare a costruire intorno e dentro un argomento, un concetto che a prima vista ci appariva poco proponibile nella nostra attività quotidiana in classe. |
Queste poche righe rappresentano, in effetti, un invito a provare, magari approfittando di alcuni materiali e strumenti disponibili allo Sportello distrettuale Alunni nomadi e stranieri, dove chi è "curioso", può trovare un'idea, un'indicazione, un libro per cominciare. |
Nel frattempo, per chi preferisce cercare qualcosa da subito per riflettere, informarsi o rendersi conto di ciò che si può usare facilmente, ecco un elenco di materiali, libri, iniziative varie. |
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Materiali Videoeducativi |
Un mondo per giocare – le culture in gioco |
Le culture degli altri – interviste "rubate" |
Tulilem - favola animata universale |
Collana 3600 - unità di lavoro per la scuola di base |
La favela parla |
Il viaggio del cacao |
Dentro la medina |
Il viaggio del tappeto |
Io gioco così |
Se ritorna il dugongo |
Tutti i materiali elencati sono reperibili c/o il CESVI a Bergamo Tel n. 035/243990 - fax 035/229046 |
Libri |
Ali Babà e le quaranta ricette – COOP |
L'orologiaio matto + calendario multietnico 1998 |
L'Europa delle culture – ISMU |
Scopri l'Africa – Marocco - CESVI |
Iniziative |
Scuola Plurale- per una didattica della differenza |
Corso di aggiornamento – iscrizioni entro il 20 dicembre - telefonando allo 035/692681 |
"Gli altri siamo noi" |
Mostra interattiva |
per visitarla, fino al 28/11, telefonare allo 0363/95052 |
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Suggerimenti per il lavoro |
Le fiabe tradizionali così come quelle moderne permettono di trovare spunti e situazione adatte allo sviluppo dei temi tipici della pedagogia interculturale. |
Ogni fiaba, in genere, presenta la possibilità di diversi livelli di lettura, che consentono di far riflettere gli alunni e di abituarli ad esprimere atteggiamenti positivi nei confronti degli altri. |
Un esempio. La Sirenetta è una fiaba classica che si presta ad almeno tre livelli di analisi su cui ci si può soffermare: |
tratti fisici che distinguono riflettere sulla diversità |
sentimenti che uniscono |
aspettative (ciò che si vorrebbe) |
riflettere sul desiderio |
realtà (ciò che si è/possiede) |
difficoltà (situazioni difficili) |
riflettere sulla trasformazione |
empatia (situazioni positive) |
NB: Il corsivo indica la reperibilità c/o lo Sportello distrettuale |