Numero Zero

Anno 2 n.2

novembre 97

 

Alunni stranieri.

Un decalogo per l'inserimento?

La realtà nelle scuole del nostro territorio ci mette di fronte a situazioni varie e variegate dove i bambini che si ritrovano sotto la dizione di "immigrati" o "stranieri" sono ancora difficilmente definibili con sicurezza da coloro che si trovano ad agire con loro e per loro.

Il più delle volte bambini con biografie e percorsi d'arrivo differenti sono accomunati nella medesima categoria di "straniero".

In effetti ci troviamo di fronte a situazioni molto diverse: bambini nati in Italia da famiglie immigrate; figli di coppie miste; bambini giunti da paesi africani, arabi, asiatici, latino-americani in seguito ai ricongiungimenti famigliari; ragazzini e ragazzine adottati da paesi dell'est europeo, o semplicemente tornati nel nostro paese con genitori precedentemente emigrati.

Questa diversità di situazioni si traduce in una varietà di risposte anche sul versante scolastico con il quale tutti questi minori vengono inevitabilmente a contatto.

Esperienze in questo campo suggeriscono alcune modalità d'approccio che possono fornire un contributo operativo a chi si sta misurando, qui e ora, con questa realtà.

Un riferimento utile è il Decalogo Aperto indicato da Graziella Favaro, operatrice e studiosa del tema, che propone di andare oltre la descrizione e la segnalazione di problemi e questioni generali per giungere a delineare modalità di comportamento che facilitano l'avvicinamento a queste situazioni.

Eccone tre punti:

  • Tutti i bambini, di qualunque nazionalità essi siano, hanno diritto all'inserimento educativo e scolastico così come affermato dalla Carta dei diritti dell'infanzia (Convenzione ONU 1989). Anche i minori in situazione d'irregolarità giuridica – o la cui famiglia sia irregolare – hanno pieno diritto di essere inseriti nella scuola e nei servizi educativi del paese d'immigrazione.

  • Il ricongiungimento delle famiglie "spezzate" comporta l'arrivo dei minori stranieri in momenti diversi dell'anno. I bambini stranieri devono essere accolti e inseriti nella scuola in qualunque momento dell'anno scolastico essi arrivino.
  • Gli alunni stranieri vengono inseriti nella classe successiva a quella frequentata con esito positivo nel paese d'origine. La non conoscenza della lingua italiana non deve penalizzare il bambino immigrato, mettendolo da subito in una situazione di ritardo scolastico e in una classe inferiore all'età.
  • Poche indicazioni chiare e condivisibili per sapere come fare.

     

    Indicazioni, informazioni, suggerimenti, proposte e … altro

    Parlare con i nostri alunni di intercultura, diversità, pregiudizi, discriminazione, può sembrare ad un primo approccio un'impresa … irrealizzabile.

    A volte però basta un suggerimento, un'idea, una traccia per cominciare a costruire intorno e dentro un argomento, un concetto che a prima vista ci appariva poco proponibile nella nostra attività quotidiana in classe.

    Queste poche righe rappresentano, in effetti, un invito a provare, magari approfittando di alcuni materiali e strumenti disponibili allo Sportello distrettuale Alunni nomadi e stranieri, dove chi è "curioso", può trovare un'idea, un'indicazione, un libro per cominciare.

    Nel frattempo, per chi preferisce cercare qualcosa da subito per riflettere, informarsi o rendersi conto di ciò che si può usare facilmente, ecco un elenco di materiali, libri, iniziative varie.

     

    Materiali Videoeducativi

    Un mondo per giocare – le culture in gioco

    Le culture degli altri – interviste "rubate"

    Tulilem - favola animata universale

    Collana 3600 - unità di lavoro per la scuola di base

    La favela parla

    Il viaggio del cacao

    Dentro la medina

    Il viaggio del tappeto

    Io gioco così

    Se ritorna il dugongo

    Tutti i materiali elencati sono reperibili c/o il CESVI a Bergamo Tel n. 035/243990 - fax 035/229046

    Libri

    Ali Babà e le quaranta ricette – COOP

    L'orologiaio matto + calendario multietnico 1998

    L'Europa delle culture – ISMU

    Scopri l'Africa – Marocco - CESVI

    Iniziative

    Scuola Plurale- per una didattica della differenza

    Corso di aggiornamento – iscrizioni entro il 20 dicembre - telefonando allo 035/692681

    "Gli altri siamo noi"

    Mostra interattiva

    per visitarla, fino al 28/11, telefonare allo 0363/95052

     

    Suggerimenti per il lavoro

    Le fiabe tradizionali così come quelle moderne permettono di trovare spunti e situazione adatte allo sviluppo dei temi tipici della pedagogia interculturale.

    Ogni fiaba, in genere, presenta la possibilità di diversi livelli di lettura, che consentono di far riflettere gli alunni e di abituarli ad esprimere atteggiamenti positivi nei confronti degli altri.

    Un esempio. La Sirenetta è una fiaba classica che si presta ad almeno tre livelli di analisi su cui ci si può soffermare:

    tratti fisici che distinguono riflettere sulla diversità

    sentimenti che uniscono

    aspettative (ciò che si vorrebbe)

    riflettere sul desiderio

    realtà (ciò che si è/possiede)

    difficoltà (situazioni difficili)

    riflettere sulla trasformazione

    empatia (situazioni positive)

    NB: Il corsivo indica la reperibilità c/o lo Sportello distrettuale