NUMERO Zero

 anno1 n.1- novembre 1996

 

Sportello alunni nomadi e stranieri

Direzione Didattica di Bariano

tel. 0363.95.055 fax 0363.94.10.75

Via Locatelli, 1 24050 BARIANO

 

Identità culturale

L’attuale società, tra i molti aspetti che ne definiscono la complessità presenta i caratteri di pluriculturalità e multietnia. Caratteri non trascurabili poiché spostano l’ asse su cui si fonda la convivenza civile dal principio di omologazione della cultura all’ interno di un gruppo sociale al principio della diversità culturale.

Fenomeno questo che assume veste di necessità indotta dal percorso storico e che l’ incalzare delle tecnologie costringe ad affrontare con passo sempre più veloce. Al di là delle molte posizioni individuali o di alcuni settori sociali il villaggio globale non ammette esclusi.

Il concetto di identità culturale conserva la sua forza e si salvaguarda non per tutelare l’ omologazione delle culture bensì per sottolinearne le diversità.

Una diversità non negata, riconosciuta come valore e perciò una diversità che provoca una interazione costruttiva.

Alle "nuove differenze" come le definisce D. Demetrio non è estranea la scuola, per ovvie ragioni e lo sportello stranieri vuole porsi come strumento dell’ organizzazione scolastica per rispondere alle istanze del sociale attraverso una pedagogia interculturale volta a migliorare il processo di integrazione e di interazione tra le diverse etnie.

Ci preme focalizzare l’ attenzione su queste parole ed in ciò consiste la principale ragione di queste righe perché ci sembra opportuno esplicitare il significato che per noi assumono questi termini e favorire, quindi, l’ economia del discorso non lasciando spazi a fraintendimenti di sorta.

Integrazione - concetto non univoco, processo di scambio poiché anche chi accoglie è chiamato a riflettere sui valori e sui comportamenti dell’ altro e a confrontarsi con il proprio modello culturale.

L’ immigrato non va integrato nel senso di una fagocitazione nel sistema che ne sbiadisca fino alla scomparsa l’ originalità dei caratteri di provenienza, ma va accolto nel rispetto di questi.

Nel contempo, colui che è accolto, dovrà mettere in conto, nel progetto di vita che l’ emigrazione comporta, un adattamento al nuovo contesto ed un contatto aperto verso le nuove realtà che lo coinvolgono.

Interazione - è l’azione continua di scambio tra gli immigrati e gli autoctoni. E’ la relazione di interdipendenza che si sviluppa naturalmente tra le parti in virtù del vivere nello stesso contesto ambientale. Essa può assumere connotazioni più o meno positive a secondo degli schemi di interpretazione dei valori altrui che ogni individuo possiede e della maggiore o minore flessibilità o rigidità con cui aderisce ai modelli normativi del proprio gruppo sociale. L’interazione emerge comunque come fattore praticamente ineludibile e come tale richiede l’ attenzione e la considerazione di tutti, in particolare di chi opera nell’ educazione.

Obiettivo confronto

Rispetto al tema interculturale, molti sono gli aspetti problematici relativi al nostro stile professionale e al nostro habitus culturale.

Il nodo forse è da individuarsi nell’ atteggiamento nei confronti dell’ altro, del diverso, dello straniero.

" Sostanzialmente, suggerisce Hofstede, un insegnante che voglia prepararsi al rapporto interculturale dovrà cominciare da sé stesso. Apprendere il più possibile sulla propria cultura, abituarsi all’ idea che altre culture e società apprendono in modo diverso. Dovrà, in altre parole, fare un passo tutt’ altro che facile: le ricerche in materia dicono infatti che, inconsciamente, tendiamo a favorire le persone di cui condividiamo i valori".

E’ evidente quindi come per poter comprendere e agire in una situazione interculturale sia "utile decentrare i punti di vista e guardare le cose da angoli diversi" e dal momento che "non si impara a nuotare leggendo un manuale" è il confronto, spesso faticoso e sgradevole, con chi non condivide la nostra visione del mondo che ci rende consapevoli delle nostre radici, delle nostre convinzioni e dei nostri punti fermi e ci aiuta a comprenderne il contesto e i limiti.

Un contributo operativo a chi si sta già misurando, qui e ora, con queste realtà può venire dal decalogo aperto del diritto all’ istruzione dei bambini stranieri proposto da G. Favaro:

¨ Gli insegnanti devono prestare un’ attenzione costante al clima e alla relazione in classe: devono favorire l’ incontro e lo scambio ( attraverso l’ educazione interculturale, la conoscenza reciproca, la didattica dei punti di vista...), devono fare emergere eventuali situazioni di conflitto e di distanza per ricercare insieme soluzioni e proposte di mediazione e cooperazione.

© I saperi e le competenze dei bambini di altra lingua e cultura devono venire valorizzati attraverso momenti di scambio, il racconto della propria e dell’ altrui storia, l’ insegnamento reciproco. La valorizzazione delle lingue d’ origine, in particolare, è un’ occasione di arricchimento per tutti; la lingua materna dei bambini immigrati è infatti una chance e non un ostacolo e un problema.

Sono queste le carte vincenti, gli assi nella manica di chi fa educazione in una situazione multiculturale.

Materiali

Temi: Punti di vista - Le apparenze - L’amicizia - Il viaggio.

Titoli per la sc. materna e per il I° ciclo della sc. elementare

  • I berretti da notte rossi

  • Chi è il più forte?
  • Ciò che Lisa vuole
  • Lo straordinario viaggio di Dentone
  • Titoli per il II° ciclo della sc. elementare

    • Saputello e il mangiamaestri

  • Il gigante egoista
  • Angelo Perfetti
  • I viaggi di Gulliver
  • Nel Paese di Bam Bim Bu (poesie)
  • Fiaba del treno (filastrocca)
  • Le fiabe proposte forniscono spunti per il lavoro in classe e permettono una lettura mirata a far emergere aspetti relativi ai temi proposti.

    Per ogni eventuale altra richiesta e/o segnalazione si può contattare l’ ins. responsabile G. Villa.

    Se invece desiderate dire la vostra, scrivete oppure inviate un fax c/o la Direzione Didattica di Bariano, - via Locatelli, 1 al n° tel 0363/941075