"Ancora nulla?"

Il sorriso venne sorprendentemente spontaneo.

Un tempo aveva immaginato, giocando con la fantasia, di poter essere una vera signora...ma da allora tutto era cambiato, ...non era ancora accaduto…

Scendeva dallo scalone centrale a piedi nudi, osservando di sfuggita i riflessi della luce delle due lune penetrare fra le fessure degli infissi, filtrata dalla pioggia incessante.Avvolta solo in un drappo semitrasparente, che un tempo aveva svolto la funzione di tendaggio in una delle camere superiori, percepì la voglia di cantare e, in tutto quel silenzio, cominciò a farlo… prima sommessamente e fino a che l'eco di quel brusio prese a ripetersi troppo tetramente.

Spinse i battenti della porta che si trovò dinanzi e rimase per lunghi attimi ad osservarlo mentre si dava da fare alla tastiera.

Il viso fu illuminato fugacemente dal riflesso di parole e di numeri in tempo reale…solo simboli, solo caratteri...

"Ancora nulla?" La riposta non venne.

"Bisogna che trovi qualcosa da mangiare" - pensò e, sempre cantando sommessa, si spostò verso un altro ambiente chiuso ed opaco.

Fu stranamente facile immaginare un'orchestra classica e fu facile lasciarsi andare al ricordo della musica…improvvisare un ballo…finché il marmo non si fece troppo freddo, uccidendo gli orchestrali.

Il solo rumore rimasto era l'eco della tastiera su cui lui si accaniva con progressiva angoscia .

"Ancora nulla?", ripeté curvandosi su quella figura che aveva reclinato il capo dinanzi alla superficie ora opaca ed inanimata. "Niente…"…fu un mormorio.

Lo afferrò per la mano e lo condusse di sopra.

La fatica ed il dolore cominciavano a mostrarsi nei loro sguardi e i loro sussurri non parevano più musica.

Si lasciarono cadere su quel letto che, solo poche ore prima, era una cosa per pochi ma che ora non aveva più alcun valore o senso.

Lo strinse per i fianchi, fino al Sonno.

Era mezzanotte ormai, ed il primo ed ultimo allarme era risuonato alle sei…

 

© Fox 1979