ASGARD (scheda)
Il titolo del lavoro allude al uno dei luoghi per eccellenza mitologici, Asgarde, antico nome con cui si indicava Atlantide, ma non si tratta dell'ennesimo lavoro su quella mitica terra, in quanto qui il nome ha solo valenza simbolica per indicare un luogo distante nel tempo, non importa se futuro o passato, poiché la situazione futuro-passato intende essere volutamente confusa e sovrapposta. Asgard è dunque una metaforica immagine di città.
Chiave di lettura del lavoro sono due miti: il primo è quello greco di Orfeo ed Euridice, rivisitato quale metafora delle tecnologie virtuali per sottolineare l'importanza della MEMORIA nella storia dell'umanità: nessuna civiltà può sopravvivere se questa non viene accuratamente preservata. Le vicende dei personaggi, nonché i miti in oggetto, questo vogliono testimoniare: il recupero della memoria. Per poter sopravvivere, una civiltà non si può fondare sulla sopraffazione o il saccheggio del resto del mondo, mentre invece ad Asgard è questa la regola: anzi i suoi abitanti (i Vogel) vengono tenuti dai sacerdoti Tresviri (dotati di poteri paranormali) in un limbo di piacere e incoscienza i cui confini stanno tra due estremi di progresso e arretratezza: ad esempio, utilizzano una raffinata tecnologia ma tutti credono che la terra sia piatta.
Un secondo mito è desunto dalle leggende andine, e ha per oggetto un Racconto degli Dei creatori del mondo, i quali dopo averlo creato avevano iniziato a litigare tra loro e si erano poi messi d'accordo solo riconoscendo la loro reciproca diversità.
I personaggi sono: 1)Akrut, aspirante alla carica di Tresviro guidato dal maestro e mentore (anzi 'Virgil') Auran; 2)Auran, un affascinante e infido Tresviro che trama per impadronirsi del potere approfittando di una crisi istituzionale nella città ed è dotato di poteri paranormali; Phe-Roos), una sorta di star della musica, iconoclasta e trasgressivo, preda della benzedrina, la droga che imperversa in Asgard; 3) Fisher, un avventuriero cacciato dall'ordine dei Vogel, e che vorrebbe rientrarvi, il quale traffica in droghe e in Outer femmina, sorta di schiave del sesso fatte filtrare nella città fortezza per i piaceri dei Vogel; 4) Eury, una Outer femmina schiava del Fisher che finirà per ribellarsi dopo aver conosciuto Phe-Roos.
Il tempo storico del racconto è collocato in un'epoca indefinita tra passato e futuro, e si svolge appunto ad Asgard, città nella quale gli abitanti Vogel si esprimono sia nell'orwelliana archelingua che in un codice cromatico muto a base di lampi colorati, e le cui istituzioni sembrano un condensato di arcaicità e iper futuro. Simbolo della potenza di Asgard è la mostruosa Piramide, sede del governo dei Tresviri, in seno ai quali sta per avvenire una drammatica frattura.
La vicenda inizia con l'introduzione dei vari personaggi che a poco a poco iniziano a interagire, pur procedendo su binari all'inizio paralleli ma non convergenti: Akrut un po' alla volta prende coscienza che qualcosa sta accadendo in seno al consiglio dei Tresviri; Auran si rivela per un congiurato eversore; Phe-Roos conosce - grazie al Fisher, suo fornitore di benzedrina e da lui amato-odiato - Eury; la ritrova mentre si prostituisce obbligata dal Fisher e fuggono poi in un rifugio segreto dove tra loro scoppia un amore travolgente e inaspettato.
Durante questa fuga temporanea Eury fa in tempo a raccontare a Phe-Roos il secondo dei miti cui si accennava sopra, quello andino del 'Racconto degli Dei', tutto incentrato sulla memoria e sull'armonia tra le razze ma Phe-Roos al momento, stravolto dalla benzedrina, lo rimuove totalmente.
Riportata Eury nella sua postazione (il luogo deputato alla prostituzione legale), Phe-Roos la perde di vista per alcuni giorni preso nel vortice della sua esistenza, mentre anche le vicende di Akrut e Auran si definiscono sempre più: un giorno Auran confida ad Akrut che è stato preparato un sistema segreto, chiamato Memotronic, che permetterà di ridurre determinate vittime predestinate scelte (per ora) tra gli Outer a meri chip di memoria: vale a dire tutta la loro esistenza mentale sarà ridotta a un circuito elettronico che ne permetterà la riproduzione in un mondo completamente virtuale dove queste potranno rivivere una sorta di esistenza immateriale e perfetta, restando per sempre come erano al momento della loro manipolazione elettro-mentale. Del loro corpo non resterà traccia, se non i loro 'circuiti' neuronali, riprodotti appunto in un software virtuale che ne permetterà una vita assolutamente artificiale. Ma il Memotronic ha un unico punto debole, la versione esatta di quel Racconto degli Dei (proprio quello fatto da Eury a Phe-Roos la notte in cui si conobbero e da lui dimenticato): infatti se qualcuno ne introducesse la versione esatta nel Memotronic, tutto il congegno si distruggerebbe per una serie di considerazioni e concause. Quindi è basilare individuare questo testo, e proprio questo dovrebbe essere il compito di Akrut.
La prima vittima di tutta questo progetto - che potrà realizzarsi solo grazie alla caduta del corrotto sistema sociale dei Tresviri, direttamente ereditato dalle strutture del Grande Fratello (quello orwelliano) - è proprio Eury (vale a dire colei che conosce il testo del Racconto). Questa infatti dopo uno scontro con il Fisher fugge, porta con sé una fiala che lei crede essere benzedrina, l'assume e immediatamente perde conoscenza. Era un preparato di Auran destinato a qualche vittima per l'esperimento: il Fisher, evidentemente un agente di Auran che doveva procuragli le vittime per l'esperimento, cogliendo l'occasione, recupera il corpo di Eury e lo consegna ad Auran esigendo il compenso (la reintegrazione nella casta dei Vogel di Asgard): la ricompensa sarà invece la sua eliminazione quale scomodo testimone.
Nel frattempo Phe-Roos non si dà pace perché non riesce a ritrovare la sua amata. Ne risente la sua mente nonché il lavoro come musicista ('Incantatore di androidi' era definito) finché dopo una serie di avventure conosce Akrut (il pupillo di Auran) in un sordido 'Cy-bar', in quanto questi, avendo scoperto la tresca del suo ex-maestro comprende che non può seguirlo nel suo sogno di 'virtualizzare' la città per farle raggiungere una folle perfezione. Completamente sconvolto dalla mostruosità del suo ex maestro comincia ad uscire dalla Piramide, dove Tresviri e Aspiranti Tresviri vivono una vita separata dal resto della città, e inizia a mescolarsi, di nascosto, con i Vogel, alla ricerca di qualcuno che lo aiuti a ribellarsi.
Iniziano nel frattempo anche tutta una serie di mutazioni atmosferiche che sembrano alludere alla rovina di Asgard ma i Vogel attoniti e storditi non riescono a capire quello che stia succedendo al tempo atmosferico, né in seno al consiglio dei Tresviri. Portato da Auran nel cuore del Memotronic per fargli vedere a che punto è il progetto, Akrut capisce che non c'è più da perdere tempo.
Avvisato dal Koda (un ex Tresviro nonché complice della banda del defunto Fisher) il quale dotato dei poteri paranormali dei Tresviri ha capito cosa c'è in ballo, Phe-Roos capisce che Eury è definitivamente morta e che non la ritroverà mai più. In occasione di un ultimo concerto assai riuscito, Akrut e Phe-Roos (anche grazie ai poteri paranormali del primo) si conoscono e Akrut lo mette al corrente di tutto nonché del suo progetto di rivolta. Gli Outer erano stati fatti 'filtrare' a bella posta dentro Asgard proprio con lo scopo di ridurli a meri chip virtuali, inconsapevoli clandestini che dovevano servire a tale esperimento allo scopo di ricreare una Asgard ancora più perfetta: cavie che avrebbero poi permesso la 'virtualizzazione' di tutta la città. Vinta l'ovvia diffidenza di Phe-Roos, Akrut riesce a convincerlo del suo progetto: penetrare dentro il Memotronic per farsi dare la versione completa del famoso 'Racconto degli Dei' da Eury, ormai ridotta a un mero chip grazie al composto assunto erroneamente, in quanto lui è l'unica persona che - avendola vista per ultima, ed essendo loro due legati da una forte carica emotiva - sarebbe in grado di farlo. Con la versione completa del Racconto Akrut potrebbe infatti far saltare tutta la macchina del Memotronic e distruggere Auran e il suo complotto.
Phe-Roos stenta ancora a vincere la diffidenza verso Akrut, ma alla fine si convince e i due decidono che quando la sintetizzazione di Eury sarà completata potranno agire. Ad Asgard continuano gli sconvolgimenti atmosferici e Phe-Roos inizia ad avere disturbi psichici, sognando e vedendo Eury ovunque. Alla fine, all'alba di un giorno di tempesta, pare essere arrivata l'ora di agire. Incontratisi, Akrut dice che dovranno introdursi nel Memotronic, e Phe-Roos dovrà condurre fuori dell'area l'immagine di Eury facendo leva su quella specie di 'impronta' emozionale rimasta nella coscienza, per quanto ormai artificiale, di lei. Dopodiché Eury sarà rimaterializzata all'esterno del Memotronic, ma l'operazione deve essere fatta in due, per riuscire. E' la circolarità del Racconto, confida Akrut, la chiave di tutto: ad Asgard, dove si crede che la terra sia piatta, la circolarità diventerebbe un elemento perturbativo e fatale all'equilibrio del luogo: chi controlla il passato, controlla il futuro. Il segreto di Asgard è la circolarità distrutta, e il suo ripristino equivale alla distruzione del tutto.
I due penetrano prima nella Piramide e quindi nel Memotronic, Phe-Roos con l'istruzione di non voltarsi a guardarla ma solo di attrarre quella specie di ologramma al di fuori del Memotronic per farla rimaterializzare nella dimensione reale. Non bisogna superare il limite di stimolazione neuronale, ecco perché non può fissare Eury: solo così si potrà indurla a rendere la versione completa del Racconto e infatti così avviene, e tra Phe-Roos e la l'ologramma-proiezione di Eury si instaura il contatto e lei inizia a dare la versione completa del Racconto degli Dei. Ma al momento di portare fuori Eury Phe-Roos scopre che in realtà non esiste nessuna Eury: Akrut si tradisce dicendo proprio questo, che si tratta solo di avere la versione di quel racconto non di rimaterializzare la donna, lo scopo di tutto essendo distruggere i piani eversivi di Auran. Al ché Phe-Roos impazzito dal dolore si volta e fa scomparire l'immagine di Eury.
Ma lo scopo della missione è raggiunto. Phe-Roos comprende che Akrut agisce a fin di bene, e che il suo proprio dovere è aiutarlo: il Racconto infatti non è andato perso, era già nella mente di Phe-Roos, lo aveva in mente fin dalla prima notte in cui aveva conosciuto Eury e infine potrà comunicarlo ad Akrut.