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» Per amore di chiarezza e di verità «Con
riferimento all’articolo apparso sul giornalino del Comune di Casaluce,
annotiamo con sorpresa il trattamento riservato dal Sindaco al Comitato
per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente. Un comitato
contro l’inquinamento dovrebbe essere accolto con favore da chi vive a
Casaluce e vuole continuare a viverci con la famiglia senza un aggravio di
rischi per la salute. Siamo
accusati di non interessarci alla costruzione di un elettrodotto
dell’ENEL (che attraverserà parte del nostro territorio) ed al mancato
inserimento dell’agro aversano nel provvedimento del governo che
finanzia i siti da bonificare. Come se, non essendoci occupati di questi
problemi, avessimo perso il diritto ad operare in difesa dell’ambiente. CALMA!
Siamo appena agli inizi. Se ci viene dato il tempo di crescere
allargheremo di sicuro il raggio della nostra azione. Abbiamo cominciato
con le centrali perché è qui che si gioca la partita decisiva per il
futuro del nostro paese. Chiunque
analizzi i fatti senza pregiudizi dovrà riconoscere che la pratica per la
costruzione di una centrale termoelettrica a Casaluce è partita con una
richiesta dell’ANSALDO, prontamente accolta dal Sindaco! È vero che non
c’è ancora niente di definitivo e tutto è in discussione; però dagli
accordi epistolari tra l’Ansaldo e il Comune è nata l’inchiesta
pubblica in base alla normativa vigente (art. 7, allegato IV, DPCM 27
dicembre 1988). Possiamo girarla come vogliamo ma le carte “cantano”. Il
Sindaco afferma che nulla è
stato deciso, nessuna intesa è stata siglata e che siamo soltanto ai
preliminari. Intanto le pratiche vanno avanti. Ma forse è proprio questo
che si vuole: far avanzare le cose fino al punto di non ritorno. E qui
siamo d’accordo con il Sindaco: a pensare male si fa peccato, ma spesso
si indovina. Del
resto cosa pensare degli 8 miliardi per opere pubbliche, dei 7 miliardi
per il recupero del Castello e delle altre agevolazioni offerte
dall’Ansaldo? Sono forse il risarcimento dei danni alla popolazione che
produrrebbe la centrale? E da dove saltano fuori queste cifre se non sono
riportate in nessun atto ufficiale? Ad
ogni modo il Comitato non vuole tenere in piedi una polemica sterile. Né
tantomeno subire strumentalizzazioni fuorvianti sulle finalità da
perseguire. Il ruolo dei comitati, di norma, è fare sentire la voce dei
cittadini su questioni determinate, organizzandosi come forza di pressione
popolare. Noi “Comitato Cittadino per la Tutela della Salute e
dell’Ambiente” abbiamo come scopo costitutivo quello di batterci per
impedire che vengano realizzate centrali termoelettriche a Casaluce o in
altri siti della zona aversana, una terra già devastata dove la prima e
più importante azione di bonifica consiste nell’evitare che si
aggiungano altre fonti di inquinamento alle tante esistenti. In
questa direzione chiediamo un impegno preciso del Sindaco e di tutto il
Consiglio Comunale di Casaluce: si convochi una seduta aperta del
Consiglio e attraverso una deliberazione si dica con chiarezza dove si
vuole andare a parare. I
cittadini di Casaluce firmandosi con nome e cognome hanno già espresso un
chiaro e fermo NO! alla costruzione di centrali termoelettriche nel
territorio comunale e nelle zone circostanti. Casaluce, 20 gennaio 2001 Il Comitato Cittadino per la
tutela
della salute e dell’ambiente |