- A MUSO DURO
     (P. Bertoli - Urzino)

    E adesso che faro', non so che dire
    e ho freddo come quando stavo solo.
    Ho sempre scritto i versi con la penna
    non ordini precisi di lavoro.
    Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
    e quelli che rubavano un salario,
    i falsi che si fanno una carriera
    con certe prestazioni fuori orario.
    Cantero' le mie canzoni per la strada
    ed affrontero' la vita a muso duro
    un guerriero senza patria e senza spada
    con un piede nel passato
    e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
    Ho speso quattro secoli di vita
    e ho fatto mille viaggi nei deserti
    perche' volevo dire cio' che penso
    volevo andare avanti ad occhi aperti,
    adesso dovrei fare le canzoni
    con i dosaggi esatti degli esperti,
    magari poi vestirmi come un fesso
    per fare il deficiente nei concerti.
    Cantero' le mie canzoni per la strada
    ed affrontero' la vita a muso duro
    un guerriero senza patria e senza spada
    con un piede nel passato
    e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
    Non so se sono stato mai poeta
    e non m'importa niente di saperlo
    riempiero' i bicchieri del mio vino.
    Non so com'e' pero' vi invito a berlo
    e le masturbazioni cerebrali
    le lascio a chi e' maturo al punto giusto
    le mie canzoni voglio raccontarle
    a chi sa masturbarsi per il gusto.
    Cantero' le mie canzoni per la strada
    ed affrontero' la vita a muso duro
    un guerriero senza patria e senza spada
    con un piede nel passato
    e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
    Non so se avro' gli amici a farmi il coro
    o se avro' soltano volti sconosciuti:
    cantero' le mie canzoni a tutti loro
    e alla fine della strada
    potro' dire che i miei giorni li ho vissuti.


   - CACCIA ALLA VOLPE
     (M. Piccoli)

    Suoni di passi nella via lui bussa alla porta
    ed entra in fretta dentro al cuore della notte
    fuori che importa che ora e' c'e' un buco nel tempo
    quando una certezza lo fa vivere due volte
    a volte si cambia lo scenario
    per acquistare un pezzo di inutilita'
    dimenticando il tempo che non tornera'
    L'aveva conosciuta quando il treno parte
    e ci si sente liberi di impomatarsi il cuore
    di liberare uno sguardo forte
    lei raccoglieva il duello e le schermaglie
    giocava molto bene e come una volpe
    nascondeva il suo tesoro tra le sterpaglie
    lui fuori dalla tana ad aspettare che uscisse
    con quella testa bionda tra le foglie rosse
    desiderando forte che non gli sfuggisse
    coi sensi appesi al vento la sente gia' accanto
    fra le betulle e il sole e' un'altra sera che viene
    e sempre l'ultima occasione che perdi e allora
    Fuoco le mira alla fronte
    fuoco si spara alla volpe
    si apre la caccia questa notte
    fuoco agli occhi di ghiaccio
    fuoco tra i rami di vischio
    col cuore non perde le sue tracce
    La trova la perde la ritrova
    ci lascia la carne e la paura
    ma sa che non bastera' una notte
    per avere la sua pelle o le sue trecce
    ripensa ai suoi anni spesi male
    a guardare la luna col cannocchiale
    distante dal gusto della vita
    adesso lei gli canta tra le dita
    Scende la nebbia che silenzio
    come se il bosco fosse spento
    una manciata di nevischio
    copre le tracce sul percorso
    meglio tornare meglio andare
    mette alle spalle il suo fucile
    eppure quegli occhi di nascosto
    seguono sempre le sue mosse
    e sente che il vuoto torna ancora
    col tempo diventa una preghiera
    e piu' che sparare a lei che ama
    spara la rabbia d'esser solo
    e torna di nuovo il tempo
    che il tuono si fa violento
    e vuol sentire cantare un'altra eta' dalla sua gola
    e il suo profumo nella notte gli fa strada
    ricarica ancora prende la mira e
    Fuoco fuoco
    si apre la caccia questa notte
    fuoco agli occhi di ghiaccio
    fuoco tra i rami di vischio
    col cuore non perde le sue tracce
    Fuoco le mira alla fronte
    fuoco si spara alla volpe
    si apre la caccia questa notte
    fuoco agli occhi di ghiaccio
    fuoco tra i rami di vischio
    col cuore non perde le sue tracce


   - CENT'ANNI DI MENO
     (P. Bertoli)

    Stesi nell'erba tra i fiori di campo
    persi a narrarci future fortune
    coi sensi colmi di voglia di vita
    in tasca solo speranza infinita
    e una fiducia infinita nel seno
    quando avevamo cent'anni di meno.
    Quando una donna era fatta di nebbia
    e dalle labbra stillava rugiada
    da quella bocca spandeva all'intorno
    inni alla nascita nuova del giorno
    e i suoi capelli odoravan di fieno
    quando avevamo cent'anni di meno.
    Mille cannoni perduti da un bacio
    noi credevamo alla pace nel mondo
    bastava un dolce sorriso uno sguardo
    tutti abbracciati in un bel girotondo
    anche al diluvio davamo il suo freno
    quando avevamo cent'anni di meno.
    Oltre i confini di un chiaro orizzonte
    nascevan solo mattini di pace
    la fame, il freddo, la tetra miseria
    o il malgoverno di qualche incapace
    tutto sfumava in un cielo sereno
    quando avevamo cent'anni di meno.
    Luce accecante ci entrava negli occhi
    e dipingeva di rosa il cammino
    gli sfruttatori gli schiavi del vizio
    o i giustizieri di un vecchio ronzino
    li lasciavamo di fuori dal treno
    quando avevamo cent'anni di meno.
    Sopra alle sponde di un lago di pane
    noi portavamo l'intero creato
    poi cantavamo canzoni all'amore
    nudi tra gli alberi ai bordi di un prato
    paghi d'amore col cuore ripieno
    quando avevamo cent'anni di meno.
    Sotto alle stelle in un bar dentro casa
    senza deciderci ad andare a dormire
    noi volavamo su Marte o la Luna
    felici solo di starci a sentire
    e credevamo a un domani sereno
    quando avevamo cent'anni di meno.


   - C'ERA UN TEMPO
     (P. Bertoli - Borghi)

    C'era un tempo che i miei occhi
    non vedevano che te
    c'era un tempo che dormivi accanto a me
    senza pensare io credevo tu potessi
    dedicare la tua vita solo a me.
    Eri bellissima quando mi amavi
    Non ho mai capito bene
    come fosse cominciato
    so soltano che sei tu che l'hai voluto
    certo pero' non era un caso tu volessi
    far cambiare l'operaio ch'era in me.
    Non ti bastano le mie canzoni.
    Dicevi che l'amore e' una strada senza uscita
    ho spostato le frecce ai crocicchi della vita
    la strada si distende e mi porta ad andar via
    non c'e' posto per l'amore nel tuo mondo di magia.
    C'era un tempo che parlavi
    della forza del destino
    degli ostacoli che getta sul cammino
    ma io non ho creduto alle leggende
    che tuo nonno ti cantava
    intorno al fuoco.
    Non sono stato al gioco non ho accettato.
    C'era un tempo che credevo
    che il tuo amore fosse vero
    ma il tuo amore e' troppo chiuso tra te e me
    perche' non sai capire che la gente
    puo' morire senza avere amato te.
    Com'e' difficile farti capire.
    Dicevi che son pazzo perche' amo la gente
    mille anni piu' saggia e' invece la mia mente
    chiarisco tutto quando pensando ai miei ricordi
    avevi troppo amore nei tuoi dannati soldi.
    Voglio stare in questo mondo
    dare un senso alla mia vita
    e riempirla di sorrisi nuovi e veri
    cosi non posso piu' restare a fingere
    l'amore che non c'e' tra te e me.
    Non e' possibile restare insieme.


   - CERTI MOMENTI
     (P. Bertoli - M. Dieci)

    Anna che hai scavalcato le montagne
    che hai preso a pugni le tue tradizioni
    lo so che non e' facile il tuo giorno
    ma il tuo sentiero e' fatto di ragioni,
    i padri han biasimato la tua azione
    la chiesa ti ha bollato d'eresia
    il cambiamento impone la reazione
    e adesso sei il nemico e cosi sia.
    Credo che in certi momenti
    il cervello non sa piu' pensare
    e corre in rifugi da pazzi
    e non vuole tornare
    poi cado coi piedi per terra
    e scoppiano folgore e tuono
    non credo alla vita pacifica
    non credo al perdono.
    Adesso quando i medici di turno
    rifiuteranno di esserti d'aiuto
    perche' venne un polacco ad insegnargli
    che e' pił cristiano imporsi col rifiuto
    pretenderanno che torni indietro
    e ti costringeranno a partorire
    per poi chiamarlo figlio della colpa
    e tu Maddalena da pentire.
    Credo che in certi momenti
    il cervello non sa piu' pensare
    e corre in rifugi da pazzi
    e non vuole tornare
    poi cado coi piedi per terra
    e scoppiano folgore e tuono
    non credo alla vita pacifica
    non credo al perdono.
    Volevo dedicarti quattro righe
    per quanto puo' valere una canzone
    credo che tu abbia fatto qualche cosa
    anche se questa e' solo un'opinione
    che lascera' il tuo segno nella vita
    e i poveri bigotti reazionari
    dovranno fare senza peccatrici
    saranno senza scopi umanitari.
    Credo che in certi momenti
    il cervello non sa piu' pensare
    e corre in rifugi da pazzi
    e non vuole tornare
    poi cado coi piedi per terra
    e scoppiano folgore e tuono
    non credo alla vita pacifica
    non credo al perdono.


   - COSI'
     (P. Bertoli - G. Brandolini)

    Non amo trincerarmi in un sorriso
    detesto chi non vince e chi non perde
    non credo nelle sacre istituzioni
    di gente che e' al potere e se ne serve
    giocattoli di carta in mano ai pazzi
    puntati su milioni di persone
    tu ascolti tutto e cerchi di capirmi
    finendo poi per fare confusione
    e dici che per te non sono in pace
    certo che almeno in questo mi conosci
    nell'attimo che brucia la ragione
    io butto al fuoco tutte le mie croci
    e semino i miei fatti personali
    mischiati a tutto quello che e' sociale
    e vivo con la stessa dipendenza
    gli scandali le guerre o la spirale
    Perche' son fatto cosi e non ci posso far niente
    prendimi pure cosi come mi accetta la gente
    che mi sorride e che mi lascia parlare pero' non mi sente
    Mi dici che una regola ci vuole
    qualcuno deve pure aver ragione
    sara' forse che son diffidente
    ma i capi non sono altro che persone
    e trattano le masse come capre
    tosando e macellando l'eccedenza
    sacrificando al fatto personale
    le madri i figli i padri e la decenza
    Perche' son fatto cosi e non ci posso far niente
    prendimi pure cosi come mi accetta la gente
    che mi sorride e che mi lascia parlare pero' non mi sente
    Si macchiano dei crimini piu' bassi
    per conservare il posto da sedere
    le chiese il parlamento i sindacati
    le banche e gli altri centri del potere
    gli amici sai gli amici tante volte
    mi dicono che sono un piantagrane
    che parlo senza un poco di rispetto
    che amo piu' gli oppressi o le puttane.


   - EPPURE SOFFIA
     (P. Bertoli - Borghi)

    E l'acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
    la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
    uccelli che volano a stento malati di morte
    il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte
    un'isola intera ha trovato nel mare una tomba
    il falso progresso ha voluto provare una bomba
    poi pioggia che toglie la sete alla terra ch'e' viva
    invece le porta la morte perche' e' radioattiva.
    Eppure il vento soffia ancora
    spruzza l'acqua alle navi sulla prora
    e sussurra canzoni tra le foglie
    bacia i fiori li bacia e non li coglie
    Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
    ha dato il suo putrido segno all'istinto bestiale
    ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
    e tutta la terra si e' avvolta di un nero sudario
    e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
    cosi' copriranno di fango persino i pianeti
    vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
    i crimini contro la vita li chiamano errori.
    Eppure il vento soffia ancora
    spruzza l'acqua alle navi sulla prora
    e sussurra canzoni tra le foglie
    bacia i fiori li bacia e non li coglie
    eppure sfiora le campagne
    accarezza sui fianchi le montagne
    e scompiglia le donne tra i capelli
    corre a gara in volo con gli uccelli
    eppure il vento soffia ancora!!!


   - FAVOLA
     (P. Bertoli)

    Sognai per me un mondo con te
    un fragile sogno che forse non c'e'
    sperai che tu nei tuoi occhi blu
    avessi i pensieri che non trovo piu'
    amai in te un re che non c'e'
    e solo la mente risveglia per me
    pensai che tu coi tuoi occhi blu
    venissi e non te ne andassi mai piu'
    Cantai perche' cantassi con me
    e il canto era dolce cantato da te
    scherzai perche' ridessi di me
    e un caldo sorriso sgorgasse da te
    parlai di te parlando con me
    al mondo discorso piu' bello non c'e'
    scoprii che tu coi tuoi occhi blu
    parevi una stella caduta quaggiu'
    Infine tu tornasti lassu'
    e non ho piu' visto quei tuoi occhi blu
    Rimase a me un mucchio di se
    se avesse se fosse se disse se c'e'
    amai cantai pensai e parlai
    e adesso ho soltanto un ricordo oramai
    scoprii sognai scherzai e pregai
    ricordi di un tempo piu' morto che mai.


   - GENNAIO

    Giorni di Gennaio, le sette o giu di li
    con la notte negli occhi ed il vento, viene dal nord
    che mi fa sentire vivo e mi canta ancora una canzone dolce.
    Giorni di Gennaio con i passeri appena svegli
    e la mente che sembra ora cosi libera
    ed il vento del nord che mi porta le voci dall' Europa.
    Giorni di gennaio con la neve appena caduta
    e dietro ai vetri delle case ancora luci di Natale
    E mi sento un po' triste mentre bevo il mio caffe' solo.
    Ma la fuori il vento del nord
    vero amico, un intesa tra noi due forte forte
    e ascoltando il vento del nord,
    ti cerchero' sospesa nella mia ragione
    verro' tra i ricordi che ho di te
    per ritrovarti ancora mia.
    Giorni di Gennaio, quando il tempo si e' fermato
    e la natura sembra non svegliarsi mai ed anch'io come lei
    vorrei dormire per non pensare piu'
    Ma la fuori il vento del nord,
    vero amico, un intesa tra noi due forte forte
    e ascoltando il vento del nord,
    ti cerchero' sospesa nella mia ragione
    verro' tra i ricordi che ho di te
    per ritrovarti ancora mia.
    Ma la fuori il vento del nord...
   
   
   - GIULIO

    Non mi risultare innocente per carita'
    credo che sia molto importante la serieta'
    certo sembri tanto convinto
    come non so
    dietro quegli amici e parenti tuoi
    vescovi o no
    Sai la verita'?
    Dietro i monumenti tutto il marcio puzza gia'!
    Se tu ti dici puro
    noi saremmo davanti a un caso di spergiuro
    Faccia come acqua stagnante alla TV
    mostro di cinismo imperante, quello sei tu
    Parli consumando le labbra che gia' non hai
    ............................ ti accoppierai
    Sai la verita'?
    Dietro i monumenti qualche tomba aspetta gia'!
    Se tu non chiedi urgenza
    e' sicuro solo chi ha la connivenza
    Sai la verita'?
    Dietro i monumenti qualche banca scoppiera'!
    Se tu ti senti eterno, 
    hai truccato persino i conti dell'inferno
    Nutri il parassita che hai dentro con fantasia
    vendi i tuoi amici morenti come un'arpia
    dici qualche frase insolente senza pieta'
    pensi che la gente ignorante non capira'
    Sai la verita'?
    Nelle case a volte si conosce la realta'!
    Se tu ti guardi intorno
    sotto il mare di merda cresce un altro giorno.


   - I MIEI PENSIERI SONO TUTTI LI'
     (P. Bertoli - M. Negri)

    Fingo di stare calmo ma sono gia' le sei
    se avessi piu' buonsenso magari me ne andrei
    cerco di stare fermo in mezzo al via vai
    t'aspetto per fermarti tra poco scenderai
    forse se tu volessi forse tu non puoi
    forse mi aspetti ancora o forse non mi vuoi
    certo che i miei pensieri sono tutti li
    e' stato inutile mandarli via
    io vorrei dirti
    Ciao come stai come sei bella stasera
    piu' bella del sole piu' dolce della primavera
    ma chissa' poi se lei mi vorra' ancora ancora
    dopo tanto tempo adesso ancora come allora
    ancora come allora
    Vorrei vederti dentro quando ricorderai
    in tutti questi anni non ti ho cercata mai
    certo se tu volessi allora tornerei
    a testa bassa come oggi non si fa piu'
    forse se tu volessi forse cambierei
    forse tu aspetti un altro e sono gia' le sei
    certo che i miei pensieri sono tutti li
    non so decidermi ad andare via
    io vorrei dirti
    Ciao come stai come sei bella stasera
    piu' bella del sole piu' dolce della primavera
    ma chissa' poi se lei mi vorra' ancora ancora
    dopo tanto tempo adesso ancora come allora
    ancora come allora
    Forse se tu volessi forse cambierei
    ci ho ripensato tante e tante volte ormai
    tanto che i miei pensieri sono tutti li
    non e' possibile mandarli via
    io ti diro'
    ciao come stai come sei bella stasera
    piu' bella del sole piu' dolce della primavera
    ma chissa' poi se lei mi vorra' ancora ancora
    dopo tanto tempo adesso ancora come allora
    ancora come allora.


   - I POETI

    I poeti son poeti perche' scrivono poesie
    fanno a gara nei concorsi dove vincono bugie
    quei concorsi col salame, con la medaglietta d'oro
    hanno il vizio di spiegarti che i poeti sono loro.
    Il poeta e' un uomo stanco che si sveglia a mezzogiorno
    che si affaccia dal balcone e si guarda appena intorno
    insicuro e sempre incerto si trascina alla sua tana
    caffelatte con le uova che la mamma gli prepara.
    I poeti son dei matti che non pagano il pedaggio
    fanno finta di capire quando scrivono "coraggio"
    ma se c'e' da far la guerra il poeta e' giu' in cantina
    fa l'amore con la serva e si scopa la regina.
    Il poeta ha dei segreti che non dice con nessuno
    sono formule di sogno che gli fan vendere fumo
    con quell'aria un po' sorniona, privilegio dell'artista
    ama i gatti, beve vino, scorda il conto del dentista.
    I poeti sono il sole che riscalda le speranze
    della gente disperata che si nutre di bestemmie
    i poeti sono il mare che circonda tutto quanto
    ma han la pelle troppo chiara e non fanno piu' di un tanto.
    I poeti son poeti perche' scrivono poesie
    fanno a gara nei concorsi dove vincono bugie
    quei concorsi col diploma, coi discorsi culturali
    dove vincono il diritto di non essere normali.
   
   
   - ITALIA D'ORO
     (P. Bertoli - M. Negri)
     (Ed: Fado - Getar)

    Racconteranno che adesso e' piu' facile
    che la giustizia si rafforzara'
    che la ragione e' servire il piu' forte
    e un calcio in culo all'umanita'
    ditemi ora se tutto e' mutevole
    se il criminale fu chi assassino'
    poi l'interesse cosi' prepotente
    che conta solo chi piu' stermino'
    romba il potere che detta le regole
    cade la voce della liberta'
    mentre sui conti dei lupi economici
    non resta il sangue di chi paghera'
    Italia d'oro frutto del lavoro cinta dall'alloro
    trovati una scusa tu se lo puoi
    Italia nera sotto la bandiera vecchia vivandiera
    te ne sbatti di noi mangiati quel che vuoi
    fin quando lo potrai tanto non paghi mai
    tutto si perde in un suono di missili
    mentre altri spari risuonano gia'
    sopra alle strade viaggiate dai deboli
    la nostra guerra non si spegnera'
    e torneranno a parlarci di lacrime
    dei risultati della poverta'
    delle tangenti e dei boss tutti liberi
    di un'altra bomba scoppiata in citta'
    spero soltanto di stare tra gli uomini
    che l'ignoranza non la spuntera'
    che smetteremo di essere complici
    che cambieremo chi decidera'
    Italia d'oro frutto del lavoro cinta dall'alloro
    trovati una scusa tu se lo puoi
    Italia nera sotto la bandiera vecchia vivandiera
    te ne sbatti di noi mangiati quel che vuoi
    fin quando lo potrai tanto non paghi mai.


   - LA LUNA SOTTO CASA
     (P. Bertoli - Borghi)

    La luna e' sotto casa, ma non la prendero'
    non cerco la fortuna che un giorno mi lascio'
    non mi appartiene il sogno, non cerco falsita'
    ma vita e' una battaglia fatta per la verita'
    Ti lascio ai tuoi pensieri, ai tuoi santoni indu'
    ai mondi di parole al vuoto che vuoi tu
    ai tuoi guerrieri pazzi che dormono con te
    che corrono sull'erba di un giardino che non c'e'
    Mi hai chiesto di venire nel tuo castello blu
    con gli occhi nelle tasche, coi piedi sotto in su'
    ho fatto del mio meglio per stare insieme a te
    ma tu facevi tutto per non stare insieme a me
    La tua foresta muta non da' la liberta'
    la voce si e' smarrita ma un giorno parlera'
    e sopra alle tue spalle la polvere cadra'
    vorrai tornare indietro ma ritorno non sara'
    La luna e' sotto casa ed io la lascio a te
    se cerco qualche cosa la voglio perche' c'e'
    ti lascio ai tuoi guerrieri, ai tuoi santoni indu'
    ai dogmi di una fede tra il suicidio e la virtu'
    E non m'importa niente se un giorno soffrirai
    se a furia di sognare tu ti distruggerai
    sei polvere, sei neve, hai solo falsita'
    io ho una cosa grande, lotto per la liberta'.


   - MARIA TERESA
     (P. Bertoli - M. Dieci)

    Maria Teresa forse troppa fantasia
    giornate uguali poche notti di follia
    fragili ricordi
    sulla fronte qualche ruga in piu'
    volti appena scorti
    poco amore nella gioventu'
    Giovanni ha gli occhi come un cielo a primavera
    e i suoi vent'anni sono un varco alla frontiera
    soffre d'innocenza
    prende dalla vita quel che c'e'
    come in una danza
    lui si aspetta che con te
    Non resteranno giorni bui
    se solo tu sarai con lui
    fin quando tu lo cercherai
    finche' al suo amore crederai
    finche' vincerai
    fino a quando sulle soglie del suo mondo
    lui vorra' sapere che ci sei
    Maria Teresa quanta gente non approva
    quell'espressione quella faccia quasi nuova
    frugano i tuoi sogni
    alzando le barriere dell'eta'
    contano i tuoi giorni
    pesano la tua diversita'
    Maria Teresa quanta voglia di poesia
    convalescente di una eterna malattia
    la tua strada aperta
    mostra della vita quel che c'e'
    fuori dalla porta
    lui si aspetta che con te
    Non resteranno giorni bui
    se solo tu sarai con lui
    fin quando tu lo cercherai
    finche' al suo amore crederai
    finche' vincerai
    fino a quando sulle soglie del suo mondo
    lui vorra' sapere che ci sei


   - PESCATORE     [F. MANNOIA]
     (M. Negri)

    Getta le tue reti
    buona pesca ci sara'
    canta le tue canzoni
    che burrasca calmera'
    pensa pensa al tuo bambino
    al saluto che ti mando'
    e tua moglie veglia di buon mattino
    con Dio di te parlo'
    con Dio di te parlo'.
    Dimmi dimmi mio Signore
    dimmi che tornera'
    l'uomo mio difendi dal male
    dai pericoli che trovera'
    troppo giovane son io
    ed il nero e' triste colore
    la mia pelle bianca e profumata
    ha bisogno di carezze ancora
    ha bisogno di carezze ora.
    Pesca forza tira pescatore
    pesca non ti fermare
    poco pesce nella rete
    lunghi giorni in mezzo al mare
    mare che non t'ha mai dato tanto
    mare che fa bestemmiare
    quando la sua furia diventa grande
    e la sua onda e' un gigante
    la sua onda e' un gigante.
    Dimmi dimmi mio Signore
    dimmi se tornera'
    quell'uomo che sento meno mio
    ed un altro mi sorride gia'
    scaccialo dalla mia mente
    non indurmi nel peccato
    un brivido sento quando mi guarda
    e una rosa egli m'ha dato
    una rosa lui m'ha dato.
    Rosa rossa pegno d'amore
    rossa rossa dalla spina
    nel silenzio della notte ora
    la mia bocca gli e' vicina
    no per Dio non farlo tornare
    dillo tu al mare
    e' troppo forte questa catena
    io non la voglio spezzare
    io non la voglio spezzare
    Pesca forza tira pescatore
    pesca non ti fermare
    anche quando l'onda ti solleva forte
    e ti toglie dal tuo pensare
    e ti spazza via come una foglia al vento
    che vien voglia di lasciarsi andare
    giu' leggero nel suo braccio forte
    ma e' cosi cattiva poi la morte
    e' cosi cattiva poi la morte ?
    Dimmi dimmi mio Signore
    dimmi che tornera'
    quell'uomo che sento l'uomo mio
    quell'uomo che non sapra'
    che non sapra' di me e di lui
    delle sue promesse vane
    di una rosa rossa qui tra le mie dita
    di una storia nata gia' finita
    di una storia nata gia' finita.
    Pesca forza tira pescatore
    pesca non ti fermare
    poco pesce nella rete
    lunghi giorni in mezzo al mare
    mare che non t'ha mai dato tanto
    mare che fa bestemmiare
    e si placa e tace senza resa
    e ti aspetta per ricominciare
    e ti aspetta per ricominciare.


   - PER DIRTI T'AMO
     (P. Bertoli - Borghi)

    Avrei voluto dedicarti una canzone
    con le parole della televisione
    tutti quei fiori e quei discorsi complicati
    che al cine fanno nei locali raffinati
    ma mi sembra di commettere un reato
    perche' per dirti che sono innamorato
    perche' per dirti cosa sento in fondo al cuore
    non c'e' motivo che mi finga un grande attore.
    Per dirti t'amo amo te
    bastava solo che guardassi intorno a me
    per dirti ti vorrei sposare
    e' giusto dirlo, dirlo in modo naturale.
    Non voglio chiuderti in nessun mondo fatato
    e non ho voglia di tornare nel passato
    io so potremmo avere il mondo nelle mani
    se siamo forti e fiduciosi nel domani
    avremo un posto dove andare a lavorare
    e avremo figli da allevare e da curare
    e tanto amore dalla gente come noi
    e avremo un mondo, un mondo nuovo accanto a noi.
    Per dirti t'amo amo te
    bastava solo che guardassi intorno a me
    per dirti ti vorrei sposare
    e' giusto dirlo, dirlo in modo naturale.
    La vera vita non si alleva in una serra
    chiedo il tuo amore ch'e' nutrito dalla terra
    perche' e' cresciuto con la pioggia e con il sole
    e sa capire anche queste mie parole.
    Per dirti t'amo amo te
    bastava solo che guardassi intorno a me
    per dirti ti vorrei sposare
    e' giusto dirlo, dirlo in modo naturale.


   - ROSSO COLORE

    Caro amico la mia lettera ti giunge da lontano
    dal paese dove sono a lavorare
    dove son stato cacciato da un governo spaventoso
    che non mi forniva i mezzi per campare
    ho passato la frontiera con un peso in fondo al cuore
    e una voglia prepotente di tornare
    di tornare nel paese dove son venuto al mondo
    dove lascio tante cose da cambiare.
    E mi sono venute in mente le avventure del passato
    tante donne, tanti uomini e bambini
    e le lotte che ho vissuto per il posto di lavoro
    i sorrisi degli amici e dei vicini
    e mi sono ricordato quando giovani e felici
    andavamo lungo il fiume per nuotare
    E Marino il pensionato ci parlava con pazienza
    aiutandoci e insegnandoci a pescare.
    Caro amico ti ricordi quando andavo a lavorare
    e pensavo di potermi gia' sposare
    E Marisa risparmiava per comprarsi il suo corredo
    e mia madre l'aiutava a preparare
    ed invece di sposarsi tra gli amici ed i parenti
    l'ho sposata l'anno dopo per procura
    perche' chiusero la fabbrica e ci tolsero il lavoro
    e ci resero la vita molto dura.
    Noi ci unimmo e poi scendemmo per le strade per lottare
    per respingere l'attacco del padrone
    arrivati da lontano poliziotti e celerini
    caricarono le donne col bastone
    respingemmo i loro attacchi con la forza popolare
    ma convinti da corrotti delegati
    ci facemmo intrappolare da discorsi vuoti e falsi
    e da quelli che eran stati comperati
    E mi viene da pensare che la lotta col padrone
    e' una lotta tra l'amore e l'egoismo
    e' una lotta con il ricco che non ama che i suoi soldi
    ed il popolo che vuole l'altruismo
    e non contan le parole che si possono inventare
    se ti guardi intorno scopri il loro giuoco
    con la bocca ti raccontano che vogliono il tuo bene
    con le mani ti regalan ferro e fuoco.
    Caro amico per favore tu salutami gli amici
    ed il popolo che e' tutta la mia gente
    sono loro il vero cuore che mi preme ricordare
    che rimpiango e che mi ha amato veramente
    verra' un giorno nel futuro che potremo ritornare
    e staremo finalmente al nostro posto
    finiremo di patire non dovremo piu' emigrare
    perche' un tale ce lo impone ad ogni costo.
    E salutami tua madre, dai un abbraccio a tua sorella
    chissa' come sara' grande e signorina
    e lo so sara' bellissima come son le nostre donne
    sanno vivere con  forza che trascina
    ma le hai mai guardate bene, ti sorridono col cuore
    e gli sguardi non nascondono timori
    dove sono pero' uniche e' sul posto di lavoro
    son con gli uomini e si battono con loro.
    Ho pensato tante volte che c'e' un senso a tutto questo
    questo amore non ci cade gia' dal cielo
    ma parlando della vita e pensando al mio paese
    mi e' sembrato che mi fossi tolto un peso
    e mi pare di sapere e mi pare di capire
    nella vita ogni cosa ha un suo colore.
    E l'azzurro sta nel cielo
    ed il verde sta nei prati
    ed il rosso e' il colore dell'amore.
    E l'azzurro sta nel cielo
    ed il verde sta nei prati
    ed il rosso e' il colore dell'amore.
    E l'azzurro sta nel cielo
    ed il verde sta nei prati
    ed il rosso e' il colore dell'amore.


   - SERA DI GALLIPOLI
     (Degola - Borghi)

    Cosi e' passata la domenica
    sul mare sugli scogli fino a che
    il sole non si e' deciso ad andar giu'
    sulla pelle ci rimane il sale del mare.
    Giriamo per le vie di Gallipoli
    Rolando, Sandro ed io in liberta'
    liberamente qui possiamo star noi
    soli, tra le vecchie mura bianche di calce.
    Porto di pescatori e gente povera
    che invecchia sull'uscio di una sola stanza
    che mai sara' di questo nostro restar insieme
    Sandro, quando finira' la nostra attesa?
    Quando chetato il mare
    senza piu' una parola
    le spalle curve, andremo in cerca della luna.
    Scalzi giocano a calcio sulla strada
    bambini che crescono solo per andarsene
    che mai sara' di questo nostro restar insieme
    Rolando, quando ce ne andremo tutti via di qua?
    Quando chetato il mare
    senza piu' una parola
    le spalle curve, andremo in cerca della luna.
    Un volto appare ad una finestra ed e'
    un volto senza sesso e senza eta'
    amici, amici miei dev'essere cosi
    scorderemo il nostro stare insieme di adesso.


   - SPUNTA LA LUNA DAL MONTE (DISAMPARADOS)  [TAZENDA]
     (P. Bertoli - L. Marielli)
     (Ed: Fado - Getar - De Lucia)

    Notte scura, notte senza la sera
    notte impotente, notte guerriera
    per altre vie con le mani le mie
    cerco le tue, cerco noi due.
    Spunta la luna dal monte
    Spunta la luna dal monte
    Tra volti di pietra, tra strade di fango
    cercando la luna, cercando
    danzandoti nella mente, sfiorando tutta la gente
    a volte sciogliendosi in pianto.
    Un canto di sponde sicure, ben presto dimenticato
    voce di poveri resti di un sogno mancato.
    In sos muntonarzos, sos disamparados
    chirchende ricattu, chirchende
    in mesu a sa zente, in mesu
    a s'istrada dimandende;
    Sa vida s'ischidat pranghende
    bois fizos 'e niunu
    in sos annos irmenticados
    tue n'dhas solu chimbantunu
    ma paren'chent'annos
    Coro meu (cuore mio) fonte 'ia, gradessida (fonte chiara e di vita)
    gai puro deo (dove anch'io), potho bier'sa vida (posso bere alla vita).
    Dovunque cada, l'alba sulla mia strada
    senza catene, vi andremo insieme
    Spunta la luna dal monte
    beni intonende unu dillu
    spunta la luna dal monte
    spunta la luna dal monte
    beni intonende unu dillu
    spunta la luna dal monte
    In sos muntonarzos, sos disamparados
    chirchende ricattu, chirchende
    in mesu a sa zente, in mesu
    a s'istrada dimandende;
    sa vida s'ischidat pranghende
    Tra volti di pietra, tra strade di fango
    cercando la luna, cercando
    danzandoti nella mente, sfiorando tutta la gente
    a volte sedendoti accanto.
    Un canto di sponde sicure, di bimbi festanti in un prato
    voce voce che sale piu' in alto di un sogno mancato.
    Spunta la luna dal monte
    beni intonende unu dillu.
   
   
   - VARSAVIA
     (P. Bertoli - G. Brandolini)

    Mentre e' notte a Varsavia piove forte
    lampi e tuoni che spaccano il cielo
    ch'e' piu' nero del velo che copre la morte
    a Varsavia hanno chiuso le porte
    dentro casa qualcuno sta piangendo
    qualcun'altro vorrebbe far l'amore
    come posso tesoro tenerti sul cuore
    se stanotte a Varsavia si muore.
    Come posso tesoro tenerti sul cuore
    se stanotte a Varsavia si muore.
    Hanno ucciso un ragazzo di vent'anni
    l'hanno ucciso per rabbia o per paura
    perche' aveva negli occhi quell'aria sincera
    perche' era una forza futura
    sulla piazza ho visto tanti fiori
    calpestati e dispersi con furore
    da chi usa la legge e si serve del bastone
    e sugli altri ha pretese di padrone.
    Da chi usa la legge e si serve del bastone
    e sugli altri ha pretese di padrone.
    Sull'altare c'e' una Madonna nera
    ma e' la mano del minatore bianco
    che ha firmato cambiali alla fede di un mondo
    sulla pelle di un popolo gia' stanco
    stanco marcio di chiese e di profeti
    da una parte e dall'altra tutti uguali
    perche' a stare in trincea sono gli uomini normali
    non i capi di Stato o i generali.
    Perche' a stare in trincea sono gli uomini normali
    non i Vescovi e neanche i Cardinali.
    Ci han traditi e lo han fatto molte volte
    con cinismo e determinazione
    han portato fratelli e compagni in prigione
    e hanno messo un guinzaglio all'illusione
    non esiste un popolo padrone
    non esiste ancora un popolo vincente
    ma soltanto una massa di povera gente
    da umiliare e da rendere ubbidiente.
    Ma soltanto una massa di povera gente
    da umiliare e da rendere ubbidiente.
    E per tutti oggi e' un giorno brutto
    troppe coda di paglia stan bruciando
    troppa rabbia per chi vive ancora sperando
    in un mondo che vedi sta crollando
    e' una notte e a Varsavia piove forte
    una pioggia che scende sul dolore
    come posso tesoro tenerti sul cuore
    se stanotte a Varsavia si muore.
    Come posso tesoro tenerti sul cuore
    se stanotte a Varsavia si muore.


   - VOGLIA DI LIBERTA'

    Vorrei poter suonare ancora un po'
    e poi seguirti fino in capo al mondo
    mi vestirei di stracci come so
    e sarei pronto a fare il vagabondo
    e a raccontare a tutti il mio passato
    che e' un campionario di mediocrita'
    ad accettare tutto mi e' costato
    e ho perso te che amo liberta'
    per te io vincerei questa paura
    di uscire nudo e stanco dalle mura
    di questo mondo piccolo e banale
    dove regna chi bara e non chi vale
    mi specchierei ma senza ipocrisia
    nell'acqua dove affonda la bugia
    e laverei dal cuore la vergogna
    dei compromessi fatti in questa fogna.
    Mi vedi un po' indeciso ma che importa
    mi bastera' varcare quella porta
    e un mondo nuovo si aprira' davanti
    incerto ma pulito dagli inganni
    e non avro' nessuno a cui badare
    nessuno che mi chiamera' papa'
    non una donna da dovere amare
    ma solo amore la mia liberta'
    pero' dovrei buttare la paura
    di uscire nudo e stanco dalle mura
    di questo mondo piccolo e banale
    dove regna chi bara e non chi vale
    specchiarmi e farlo senza ipocrisia
    nell'acqua dove affonda la bugia
    lavare dal mio cuore la vergogna
    dei compromessi fatti in questa fogna.
    E' facile parlare ma il coraggio
    se non l'hai dentro non lo puoi trovare
    non e' come un pezzetto di formaggio
    che quando hai voglia te lo puoi comprare
    se liberta' vuol dire rinunciare
    a tutto cio' che offre la realta'
    allora cara amica mi dispiace
    mi spiace tanto ma io rimango qua
    a sopportare ancora la paura
    a vivere ogni giorno tra le mura
    di questo mondo piccolo e banale
    dove regna chi bara e non chi vale
    a volte servira' l'ipocrisia
    a volte qualche piccola bugia
    ma non si sta poi tanto male in questa fogna
    se sai nascondere bene la vergogna.