- ...IN CONCERTO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    E' uno strano lavoro
    queste luci invadenti
    questi occhi curiosi
    che ci studiano attenti
    quest'attesa gia' accesa
    che si tocca e la senti
    non conosci nessuno
    ti salutano in tanti.
    Si
    ma tu qui davanti
    ma tu cosa pensi che ci dia
    questa vita di piu'
    quando tutti andate via
    qualche storia in piu'
    qualche sbaglio in piu'.
    La valigia gia' chiusa
    per la prossima scena
    non rimane mai niente
    tante mani e nessuna
    non rimane mai niente
    solo prendere e andare
    e di questo alla gente non ne posso parlare.
    Ma
    se tu sai guardare piu' in la'
    dove noi torniamo noi
    una storia vedrai, quella vera che non sai
    ne parliamo se vuoi
    ne parliamo se vuoi.


   - 1966
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Devo stare attento e so perche'
    rivisitando col pensiero gli anni miei fin qui'
    da un po' di tempo io
    mi difendo segno e'
    che al mio mondo
    nuove ombre da l'eta'.
    Ripercorro a volte certe vie
    di nuovi eroi riveste i suoi silenzi la citta'
    e io non ci credo piu'
    seguo forse solo ormai l'esperienza
    quanti dubbi ho pero'.
    Ho una casa sono un uomo
    fra la gente quanti amici miei
    si sono arresi.
    Gia' vicini
    fino a ieri in cadute
    e in risvegli ormai sono stranieri.
    Piccola donna dieci anni di meno
    con la tua rabbia orgogliosa nel seno
    mentre mi scarti e mi dici "sei fuori"
    credi che i tuoi siano giorni migliori.
    Questa sera hai detto che verrai
    e nella mia esperienza sono certo che verrai
    ma so per altro che
    ti nascondi qui da me
    non mi senti
    solo il corpo tuo mi dai.
    Sei nemica
    mi rinneghi
    qui mi segui
    nel tuo mondo no
    sono nessuno.
    Dalla tua parte
    come una sfida
    mi viene amore
    ed anche se non vuoi
    e' proprio amore.
    Ti sei mai chiesta
    chi inventava
    questo tuo mondo
    nel sessantasei
    che apri la strada.
    Guardami adesso
    senza paura
    odiami solo
    se un giorno tu vedrai
    che io mi arrendo.

    
   - 20.000 LEGHE SOPRA I CIELI
     (Battaglia - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Piu' in alto)

    Ventimila leghe sopra i cieli 
    c'era un mondo con due grandi soli.
    Quando il primo sole tramontava
    c'era l'altro che si illuminava.
    Era sempre giorno e sempre oggi
    e non esistevano orologi.
    Niente cominciava ne finiva
    tutto senza fretta trascorreva.
    Nelle scuole niente da studiare
    c'era poca storia da imparare.
    Qualche verbo, niente congiuntivo
    tutto era al presente indicativo.
    Ma mancando ogni ricorrenza
    era che non era mai vacanza
    niente compleanni ne natali
    e non esistevano regali.
    Gira contento
    quel mondo che va senza tempo.
    Gira cantando
    pero' fuori tempo e stonando.
    Per gli innamorati era normale
    gia' dal primo giorno far l'amore
    che ogni storia stupida o importante
    era sempre come al primo istante.
    Ma per ogni amore che nasceva
    c'era sempre un dubbio che cresceva
    visto che nessuno era sicuro
    di poter contare sul futuro.
    Gira contento
    quel mondo che va senza tempo.
    Gira cantando
    pero' fuori tempo e stonando.
    Noi di questo mondo a un solo sole
    dove il tempo passa puntuale
    forse abbiamo l'unico vantaggio
    di sperare che e' passato il peggio.
    Ventimila leghe sopra i cieli
    c'era un mondo con due grandi soli
    proprio alla meta' dell'universo
    dove si nasconde il tempo perso.
    Ventimila leghe sopra i cieli
    c'era un mondo con due grandi soli
    proprio alla meta' dell'universo
    dove si nasconde il tempo perso.


   - 50 PRIMAVERE
     (D. Battaglia - S. D'Orazio)
   
    Quel venticinque aprile la guerra era di casa   
    pioveva forte fuori dalla chiesa
    La fame era nell'aria  
    la vita una scommessa ma il prete contivuava la sua messa
    tu col vestito bianco  
    tu con le scarpe nuove  
    vi siete detti si davanti a quell'altare
    E insieme per la vita vi siete incamminati 
    tra il tempo le promesse e le speranze
    la guerra che finiva i balli americani 
    l'Italia da rifare con le mani
    Il dieci alla schedina i figli all'improvviso 
    la casa troppo stretta e io che crescevo troppo in fretta.
    MA DIMMI COME SI FA A STARE COME VOI INSIEME PER LA VITA
    A ME L'AMORE QUANDO C'E' MI SEMBRA SEMPRE FUOCO
    E INVECE DURA POCO
    SARA' CHE ANIME DI RAZZA E' UN PO CHE NON NE FANNO PIU'
    QUEL VENTICINQUE APRILE RITORNA TUTTI GLI ANNI
    E TUTTI GLI ANNI VI RITROVA INSIEME.
    Avete visto il mare  
    e il secolo cambiare 
    il papa buono e l'uomo sulla luna
    c'e' chi vi chiama nonni 
    e che ci ha gia' vent'anni 
    il tempo che trascorre ma non passa
    tu coi capelli bianchi tu con gli occhiali nuovi  
    vi dite ancora si davanti al piatto di ogni giorno.
    MA SARA' FATALITA' FORTUNA O CHE NE SO
    MA SIETE ANCORA INSIEME E SEMBRA AMORE NATO IERI
    E INVECE SONO GIA' CINQUANTA PRIMAVERE
    E NOI CON TUTTO DA IMPARARE SIAM QUI A IMPROVVISARE AMORE
    QUEL VENTICINQUE APRILE PIOVEVA E GLI INVITATI
    DICEVANO CHE SPOSI FORTUNATI.


   - A CENT'ANNI NON SI SBAGLIA PIU'
     (R. Canzian - S. D'Orazio)
   
    A vent'anni e' inevitabile
    ogni storia e' sempre l'unica
    e ogni volta che ti capita
    giuri sempre questa e' l'ultima
    e per quanto fai il romantico
    si risolve tutto in macchina.
    A trent'anni e' criticabile
    ma succede spesso e facile
    e fai cose inverosimili
    ma ti piaci e ti giustifichi
    e ti senti tenerissimo
    ma alla fine vai sulpratico 
    ... e allora avanti.
    Navigando e naufragando
    sempre in alto mare
    restando a galla pero'
    sara' che forse saremo
    inaffondabili... chi lo sa ?
    ... E allora ancora
    navigando e naufragando
    sotto al temporale
    restando vivi pero'
    sara' che forse saremo
    invulnerabili... hai visto mai.
    Magari puo' succedere !!
    Cinquant'anni e' imperdonabile !!
    Per fortuna ancora capita.
    Se succede ti rimproveri
    ma poi in fondo ti congratuli.
    Fai propositi platonici
    ma ti durano pochissimo
    ... e allora avanti.
    Navigando e naufragando
    fino a che c'e' mare
    in buono stato pero'
    sara' che forse saremo
    inossidabili... chi lo sa ?
    ... E avanti tutta.
    Navigando e naufragando
    vecchi marinai
    che non si arrendono mai.
    Sara' che forse saremo
    irriducibili.
    C'e' chi predica
    c'e' chi razzola
    c'e' chi dice non lo faccio mai piu'
    tutto inutile
    siamo fatti cosi.
    A cent'anni no !
    A cent'anni non si sbaglia piu'.
   
   
   - A UN MINUTO DALL'AMORE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)
    
    Dorme dopo avermi amato
    nel buio profumato
    lei non mi sente piu'.
    Mi avvicino per guardarla,
    la mano vuol sfiorarla
    ma non ce la fa piu'.
    E' bella questa donna
    che ogni notte mi e' vicina
    e' dolce il suo respiro
    e la sua pelle ancora amore
    chiede gia'.
    Perche' non posso amarla
    e non so piu' desiderarla,
    perche' mi son fermato
    ad un minuto dall'amore
    non lo so.
    A un minuto dall'amore
    mi si e' gelato il cuore
    ma lei non lo sapra'.
    Se per me non c'e' piu' niente
    per lei sono importante
    e non mi perdera'.
    Non e' mai stato facile
    per me sentirmi grande
    e invece lei mi dice
    "non c'e' al mondo un altro uomo
    uguale a te".
    E se non posso amarla
    e non so piu' desiderarla,
    con l'ultima speranza
    sul cammino dell'amore
    andro' con lei.
    E' bella questa donna
    che ogni notte mi e' vicina,
    con l'ultima speranza
    sul cammino dell'amore
    andro' con lei.


   - ACQUA DALLA LUNA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Si nuotava nel mare
    hanno detto alla gente: chissa' cosa naviga
    nella corrente
    mangiavamo di tutto
    ma chissa' cosa cresce nel campo, che pesce risale il torrente.
    Il futuro cammina, non da' niente
    per niente dov'e' andata la luna
    dove sara'.
    Non piu' amori nell'erba, dalle radio hanno detto:
    le siepi di notte non sono sicure
    ci piaceva viaggiare
    han cambiato la terra, la birra
    gli odori del vento e del mare.
    Ma il futuro e' uno scherzo
    e' paura del buio
    dov'e' andata la luna
    io so dov'e'.
    E poi di che ho paura
    quando dopo la giornata piu' impossibile
    ti trovo qui
    profumata e addormentata,
    con la tele accesa e i titoli che corrono
    con la musica.
    Tu sei il mio traguardo,
    il mio colpo da un miliardo
    di piu' della fortuna
    tu sei acqua dalla luna.
    Apri porte e finestre
    ai sapori di aria e di strada, alle voci degli altri, alle nostre.
    Fai bruciare la pelle
    con il sole di giorno
    e la voglia di prendersi sotto le stelle.
    Il futuro e' il passato riveduto e corretto
    non ce l'hanno mai detto
    chissa' perche'?


   - AIR INDIA
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini)

    Profumi d'oriente, souvenir di frontiera
    un soffio imponente, schizza via la pianura,
    trecento caffe' e la luna sulle ali
    di mattino alle tre siamo tutti molto soli.
    Ho voglia di bere, siamo gia' sui deserti,
    la hostess indiana, dice yes, s'allontana
    somiglia un po' a te nel disegno del sorriso
    mi torna di te un bisogno silenzioso.
    Penso a te, all'imbarco in piedi la',
    diecimila miglia fa
    neanche un vero addio,
    perche' l'uomo, di dogana, ti allontana.
    Penso a te, con la mia fotografia
    e la tua malinconia
    come dentro a un film,
    nella folla colorata, sei sparita.
    La spina del sole, graffia gia' l'orizzonte,
    trecento persone, sveglia lentamente
    si truccano un po', le signore spettinate,
    si allineano gia', fra le nubi, le autostrade.
    Penso a te, mentre grigia di foschia
    la citta' di casa mia
    scorre sotto a noi
    dietro al vetro; comandante torna indietro.
    Penso a te, fra valigie e nostalgia
    passaporti e polizia.
    Mi nasconderei
    ma all'uscita, c'e' qualcuno che saluta.


   - ALESSANDRA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Lei mi ha detto poco fa
    che quel dubbio e' realta',
    poi, con gli occhi di una donna,
    mi ha detto: "E' tuo, pero'
    problemi non ti daro'!"
    E soltanto un mese fa,
    lei aveva la mia eta'
    e quel giorno che le ho chiesto
    "L'hai fatto mai l'amore?"
    mentendo disse di si'.
    Per un istante
    non dico niente,
    cado e mi rialzo
    dentro la mente,
    poi so che cosa faro'.
    Che bambino che sarei
    se lasciassi fare a lei;
    nel suo corpo nasce un fiore,
    per sbaglio o per amore,
    che importa: saro' con lei.
    Che bambino che sarei
    se lasciassi fare a lei;
    nel suo corpo nasce un fiore,
    per sbaglio o per amore,
    che importa: saro' con lei.


   - ALI PER GUARDARE, OCCHI PER VOLARE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Svegliai tra i pensieri il sogno,
    entrai nell'idea di te,
    fermai fra le labbra il tempo,
    contai una luna in piu'.
    Non c'e' primavera al mondo
    se tu non ti ascolti dentro;
    la mia luna e' piena,
    cosa fai lontana?
    Passo' sulla fiamma il vento,
    sveglio' molte stelle in piu'.
    Se avrai ali per guardare,
    se avrai occhi per volare
    per confini aperti,
    non dimenticarti
    di me, di me.


   - ALLE NOVE IN CENTRO
     (R. Facchinettiu'V. Negrini)

    Alle nove in centro ma perche'
    questa strana voglia di vedermi
    questa strana cosa che
    ho aspettato tanto tempo.
    Alle nove in centro ma perche'
    sto correndo e mi domando
    se davvero e' proprio vero che
    alle nove in centro vedo te.
    Fuori di me un anno fa
    dissi "basta non ti voglio piu'
    c'e' una vita che mi aspetta
    e non sei tu".
    La malattia non guari'
    c'era l'orgoglio e dopo un po' mori'
    per il tuo perdono
    son venuto fino qui.
    Alle nove in centro chi verra'
    quella ragazzina che piangendo
    se n'e' andata un anno fa
    o una donna sconosciuta.
    Alle nove in centro aspettero'
    come tante volte o questa sera
    arrivi tu prima di me
    sto inventando l'attimo in cui vedo te.
    Fuori di me un anno fa
    dissi "basta non ti voglio piu'
    c'e' una vita che mi aspetta
    e non sei tu".
    La malattia non guari'
    c'era l'orgoglio e dopo un po' mori'
    per il tuo perdono
    son venuto fino qui.
    Alle nove in centro sono gia'
    fra i sorrisi della gente cerco
    quel sorriso strano che
    non poteva esserci e non c'e'...
    Non c'e', non c'e', non c'e', non c'e'....
    non poteva esserci e non c'e'...
    (ripete ad libitum)


   - AMICI PER SEMPRE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Si puo' essere amici per sempre,
    anche quando le vite ci cambiano,
    ci separano e ci oppongono.
    Si puo' essere amici per sempre,
    anche quando le feste finiscono
    e si rompono gli incantesimi.
    Si puo' anche venire alle mani,
    poi dividersi gli ultimi spiccioli,
    non parlarsi piu', non scordarsi mai.
    Gli amici ci riaprono gli occhi,
    ci capiscono meglio di noi
    e ti metton davanti agli specchi
    anche quando non voi.
    E campioni del mondo o in un mare di guai
    per gli amici rimani chi sei,
    sara' il branco che viene a salvarti se ti perdi.
    Puoi alzare barriere, litigare con dio,
    cambiare famiglia e citta',
    strappare anche foto e radici, ma tra amici
    non c'e' mai un addio.
    Si puo' essere amici per sempre,
    anche quando le donne non vogliono
    e per vivere devi scegliere.
    In amore o sei dentro o sei fuori,
    un amico ti lascia anche vivere,
    non ti scredita, no si vendica.
    Gli amici colpiscono duro,
    che neanche una madre e' cosi',
    senza chi mi sbatteva nel muro
    forse non sarei qui.
    E campioni del mondo o in un mare di guai
    per gli amici rimani chi sei,
    sara' il branco che viene a salvarti se ti perdi.
    Puoi alzare barriere, litigare con dio,
    cambiare famiglia e citta',
    strappare anche foto e radici, ma tra amici
    non c'e' mai un addio.
    Si puo' essere amici per sempre.


   - AMORE E DINTORNI
     (R. Canzian - S. D'Orazio)

    Grandi cieli in piccoli pensieri
    ogni giorno e' un giorno piu' di ieri
    e si perdono i contorni
    fortuna e mestieri
    amore e dintorni
    e mi guardo avanti e mi attraverso
    quello che mi aspetta e quel che ho perso
    tentazioni e nuovi giorni
    amici e stagioni
    amore e dintorni
    avro' orizzonti
    e cattivi pensieri
    e corse in alto mare
    e qualche nota tra le mie dita
    e il resto e' vita
    mi confondero'
    nei miei sogni affollati
    di amori involontari
    nelle fantasie
    dei miei giorni speciali
    nei miei solitari
    ma non mi perdero' io nooo, io no
    atterraggi e voli senza rete
    giorni incerti e notti di comete
    di partenze e di ritorni
    valige e traguardi
    amore e dintorni
    avro' colori
    occasioni emozioni
    e qualche falso allarme
    e ancora note
    tra le mie dita
    e il resto e' vita
    mi confondero'
    tra le braccia d'amore
    di gente di fortuna
    mi regalero'
    nelle notti arredate
    da pezzi di luna
    ma non mi perdero' io nooo, io no.


   - ANCORA TRA UN ANNO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    La scena si chiude, andiamo
    su strade diverse da voi
    la tuna e' fuggita dal cielo
    volando vedremo dov'e.
    E il tempo ci chiude
    fra i sogni e le strade
    di altre citta'.
    Fra l'alba e la notte
    le storie mai dette
    ci aspettano gia'.
    La scena si chiude, andiamo
    vicino o lontano, chissa'
    ben poco ci resta in mano
    vi diamo il meglio di noi.
    I fuochi saranno
    riaccesi fra un anno
    ma adesso per voi
    disciolta nell'aria
    fra voci e memoria
    la musica e' qui.


   - ANNI SENZA FIATO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Io non dormo quasi mai
    ma ho fatto un sogno che
    mi ha messo in allegria
    c'e' la nostra batteria
    che va da sola ed io
    mi siedo in mezzo a voi
    stare qui e' un'emozione ma
    e' un'astronave che
    non scende a terra mai
    anche se
    vorrei sbarcare un po'
    sono anni senza fiato
    e non si puo'
    vorrei parlare anch'io
    che nel settantatr'
    sognavo come voi
    poi la macchina parti
    e adesso sono qui
    ma qui che posto e'
    un hotel un'autostrada e poi
    due ore di energia
    e questa faccia mia
    non lo so
    se mi assomigli ormai
    questi anni senza fiato
    sono i miei
    amore come stai
    che anniversario e'
    non mi ricordo mai
    qui si vive dentro a un film
    ma ci ho pensato su
    a quello che tu sei
    non direi che non funziona piu'
    aiutami anche tu
    a non buttarci via
    tu lo sai com'e' la vita mia
    sono anni senza fiato
    e vanno via
    qui tra queste luci io
    ripenso a casa mia
    di tanto tempo fa
    c'e' in me
    di quella gente mia
    l'accento forte che
    non si cancella mai
    non ho piu'
    quel pianoforte ma
    chi mi conosce sa
    che il mio suono e' quello la'.
    Cantero' piu' forte che si puo'
    sono anni senza fiato e io ne ho.
    E tanti auguri a voi
    di non risparmiare mai
    di non barare mai
    che citta' dopo citta'
    nessuno strappi via
    la nostra fantasia
    sotto a noi
    il mondo cambia e va
    ed e' diverso gia'
    da due minuti fa
    bastera' capire il ritmo e poi
    sono anni senza fiato
    finche' vuoi.


   - ARIA Dl MEZZANOTTE
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Era cresciuta in fretta
    piu' di qualche stagione fa.
    Sognava a testa bassa
    tra i respiri della citta'.
    Vorrei, vorrei, chissa' cosa mai vorrei.
    Pregava spegnendo la luce.
    Lui era nato al porto
    ma non era partito mai.
    Sempre col fiato corto
    rimandava il domani a poi.
    Di lei, di lei, diceva non morirei,
    ma poi non ci dormiva la notte.
    Notte improvvisa, domenica spesa
    tra novita'.
    Ridono insieme s'e' arresa l'attesa,
    sara' chissa'.
    Ed eccoli qui giocando a sognare
    a dirsi promesse, a darsi parole,
    a farsi l'amore.
    Aria di mezzanotte
    fra un minuto e' gia' lunedi
    l'alba ha le scarpe rotte
    ma tra poco sara' gia' qui.
    Vedrai, vedrai, accendono la citta'
    e spengono insieme la notte.
    Notte che passa, ma resta la festa
    finche' sara'
    forse per gioco; per sempre per poco
    sara' chissa'.
    E restano qui a darsi parole
    le barche alla corda aspettano il sole,
    e un giorno migliore.
    E restano qui a darsi parole
    le barche alla corda aspettano il sole,
    e un giorno migliore.


   - ASIA NON ASIA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Nella notte elettrica
    l'Asia ha mille suoni
    chiudi il passaporto e poi
    sei nelle sue mani.
    L'aria sa di nafta e temporali
    spiriti nel vento e grattacieli
    io come un bambino
    arrivato da lontano
    sono qui toccare un sogno
    ma che strano
    sembra solo una citta'.
    Portami alle stanze di Saigon
    nei tramonti d'oppio sul Mekong
    fammi tirare a sorte
    sotto la luna di bambu' e di lampi
    per la ragazza dagli occhi d'oro
    e una carta d'imbarco per scappare via.
    Asia non Asia nella notte elettrica
    Asia non Asia cambia e chiama America
    nasce e muore come noi
    e fan l'amore come noi
    si domandano nel domani
    e si scambiano violenza ed allegria.
    L'Asia dei computers e dei gong
    dell'alba di Hiroshima e dei Vietcong
    io la sto toccando
    respirando il suo respiro
    con la fretta di un primo amore
    dietro l'ultima tigre e l'ultimo metro'.
    Asia non Asia dentro un taxi rapido
    Asia non Asia antenne sull'oceano
    un'ultima fotografia
    e l'Asia mi rimanda via
    non le ho visto il cuore
    dietro il loro sorriso dove non si va.
    In frontiera vegliano
    piccoli ufficiali
    per i loro occhi noi
    siamo tutti uguali.


   - BALLIAMO BALLIAMO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    E balliamo balliamo con gli occhi chiusi,
    con le spine dorsali come canne al vento,
    tutti a tempo feroci e veloci,
    usati come macchine,
    sudati come lacrime.
    E balliamo balliamo finche' c'e' fiato,
    noi che abbiamo gia' dato e daremo ancora,
    abbassiamo il volume un momento,
    il grande Novecento muore,
    vediamo come va a finire.
    Rapinando la gente o facendo gli eroi,
    siamo tutti soldati alla guerra;
    i campioni del mondo e i peggiori di noi
    siamo tutti col culo per terra.
    Balliamo, balliamo con gli occhi aperti,
    c'e' un sacco di cose che voglio dirti,
    ma il tempo non da' tempo al tempo,
    gli esami non finiscono mai.
    Balliamo, balliamo alla buona sorte,
    cerchiamo di vivere a porte aperte,
    ognuno e' qualcosa o nessuno,
    dipende soltanto da noi,
    da noi, poi balliamo fin che vuoi.
    E balliamo balliamo, scalmanati cuori
    anche se il pavimento e' dei meno sicuri,
    con la febbre del sabato sera,
    il grande Novecento muore stanco
    e lascia un testamento in bianco.
    Se ballando tremasse la casa di Dio
    balla forte anche sotto la pioggia,
    prima di esser costretti a mangiarci fra noi
    troppo stretti sull'ultima spiaggia.
    Balliamo, balliamo anche sopra i chiodi
    in maniche corte o magari nudi,
    spacchiamo la faccia al destino,
    anche quando e' piu' grosso di noi.
    E balliamo, balliamo col cuore in bocca,
    impariamo a nuotare dove non si tocca,
    ognuno e' qualcosa o nessuno,
    dipende soltanto da noi,
    da noi, poi balliamo fin che vuoi,
    da noi, poi balliamo fin che vuoi.


   - BANDA NEL VENTO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Era quasi estate quasi troppo tempo fa
    l'affitto era un biglietto d'autostrada
    vada come vada deve andare a modo mio
    era sotto carica
    la macchina della musica
    quasi estate qualche estate fa.
    Nel vento di duecento mesi fa
    questa banda e' scesa in pista
    appesa a quattro lune di passaggio
    notti di viaggio, gatti da battaglia
    tamburi rotti per l'ltalia
    e tenere carica
    la macchina della musica
    con un amore a testa ogni citta'.
    Vorrei, vorrei riavvolgere il nastro un po'
    per chi non sa di quel nostro tempo la'
    per me, per noi, per te che non viaggi piu'
    con me, con noi
    nel coro ci sei anche tu.
    Letti da poco, poker da mille lire, dormire mai
    Bari-Torino, espresso del Levante
    alta corrente addosso la prima volta di hit parade
    gente a tenere carica la macchina della musica
    tante persone a testa ogni citta'.
    Vorrei, vorrei riavvolgere il nastro un po'
    per chi non sa di quel nostro tempo la'
    per me, per noi, per te che non viaggi piu'
    con me, con noi
    nel coro ci sei anche tu.
    L'aria e' rimasta giusta addosso a noi
    questa banda e' ancora in pista
    basta tenere carica la macchina della musica
    e ritrovarsi amica, ogni citta'.
    E vorrei, riavvolgere il nastro un po'
    per chi non sa di quel nostro tempo la'
    per me, per noi, per te che non viaggi piu'
    con me, con noi
    nel coro ci sei anche tu.


   - BELLA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Bella
    oggi c'e' il sole e tu sei bella
    il tuo sorriso non affonda
    tra le faccende della gente
    che indifferente intorno a noi
    si muove.
    Bella
    la gente e' triste e tu sei bella
    tutta la noia e' li che balla
    dentro le facce allineate
    alle fermate dei metro'
    ma tu sei bella.
    C'e' sulla citta' un'esplosione di nuvole
    c'e' profumo fra il fumo e le fabbriche
    e' strano
    c'e' che insieme a te passa la voglia di piangere
    e poi la nebbia e' gia' andata a nascondersi
    dentro l'acqua la terra e i fanali di stop
    delle macchine in fila sui viali.
    Senti gia' ti conosco da due ore
    farai l'amore o perdo tempo
    o invece e' tutto un po' diverso
    e tempo perso non sara'
    insieme a te.
    C'e' su casa mia
    un'impressione di luce in piu'
    sulle finestre e' d'argento la polvere
    dentro il sole che sa di energia trasparente
    e tu insisti a esser sempre piu' bella.
    Bella
    la scala e' buia e tu sei bella
    la stanza e' nuda e invece tu
    sei bella.


   - BUONA FORTUNA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Si chiama Buona Fortuna e va
    come puo'
    col futuro a meta'.
    E' della Vergine
    e si sa
    le menate che ha.
    Faccia da Rock
    vive la vita no-stop.
    Ha le sue gatte che
    oramai
    sa pelare da se.
    Compra l'America
    e la da' via
    per un dollaro in piu'.
    Ci beve su
    e fa l'amore da se.
    Naviga la citta'
    ma non si bagna mai se gli piove addosso.
    E la fa facile
    tiene in finestra l'erba di California,
    respira e sogna
    domani va da se.
    Butta via le sue idee
    come se quasi andassero fuori moda.
    Ti dira' unica
    ma s'e' portato a letto anche la fortuna
    Buona Fortuna
    domani va da se.
    Buona Fortuna a te.
    Razza difficile
    cambia idea
    se gli scappa cosi'.
    Giorni a colori poi
    spendera'
    se gli parli di te.
    Fa quel che vuoi
    per un sorriso di piu'.
    Puntera' su di te
    gioca la vita tutta in una partita.
    Ma non sa perdere
    ha sempre un asso addosso, una scusa buona
    e tanta fortuna
    sempre vicino a se.
    Ti dara' mille idee
    per inventarti storie da raccontare.
    Dice che partira'
    in una notte accesa da tanta luna.
    Buona Fortuna
    domani va da se.
    Buona Fortuna a te.


   - BUONANOTTE AI SUONATORI
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - S. D'Orazio - R. Canzian)

    E' finita la serata
    e la voce se n'e' andata
    forse l'ultima canzone 
    raramente viene bene
    c'e' sull'ultima parola
    sempre un nodo nella gola
    una notte che finisce e che va.
    E a pensare che a quest'ora
    c'e' gente che lavora
    le guardie in bicicletta
    e i ladri sull'alfetta
    le suore in ospedale
    e c'e' chi fa l'amore
    magari per mestiere o chissa'.
    E invece noi, a cantar canzoni
    che per quanto sia un mestiere duro
    non e' mai un lavoro, fuori di qui 
    torneremo al mondo
    tra la gente della sera 
    con la faccia forestiera
    e col sonno disegnato dentro agli occhi 
    c'e' chi dorme alla stazione
    chi si bacia in un portone
    e chi una radio come amica della notte.
    E buonanotte allora a tutti
    alle cassiere, ai poliziotti
    a chi si e' divertito poco
    e ai vigili del fuoco
    a chi tra poco sara' a letto
    a chi dovra' smontare tutto
    buonanotte a chi ha cantato con noi.
    E tutti a casa, sotto le coperte
    qualche canzone c'e' rimasta chiusa
    dentro al pianoforte, lasciamo qui 
    gli ultimi pensieri, buonanotte ai sognatori
    agli amori nati ieri
    buonanotte a chi fara' una buonanotte
    anche ai lupi solitari
    a chi scrive contro i muri 
    e alla fine... buonanotte ai suonatori.


   - C'E' BISOGNO DI UN PICCOLO AIUTO
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Padre nostro che sei nei cieli
    o magari anche un po' piu' su,
    quando hai un attimo dammi retta,
    poi ti giuro non chiamo piu',
    io lo so, siamo insopportabili
    e tu da un po' non ci parli piu',
    ma la vita ci ha chiuso fuori
    e hai la chiave soltanto tu.
    C'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    c'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    c'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    quaggiu'.
    Padre nostro si hai troppi figli
    e a mantenerci non ce la fai,
    ti chiedamo soltanto insegnaci
    a cavarcela tra di noi,
    piu' nessuno frecuenta l'anima,
    c'e' chi l'ha chiusa e ci ha aperto un bar
    dove danno emozioni a credito,
    ma sentissi che fredo fa.
    C'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    c'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    c'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    quaggiu'.
    Padre nostro attraverso i secoli
    un pezzo d'inferno e' caduto giu'
    e qualche volta se passi a prendermi,
    ti ci porto e vedrai anche tu
    nelle case di stracci e lacrime,
    negli aereoplani da scorrerie,
    nei bordelli di tutto a un dollaro
    e in chi nasce ed e' buttato via.
    C'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    c'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    c'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    quaggiu'.
    Padre nostro se non esisti
    quello che accade e' soltanto follia,
    ma se ascolti e non muovi un mignolo
    forse allora la colpa e' anche tua,
    se sapevi gia' tutto nei secoli,
    tutto questo non ha un perche',
    ma se invece c'e' qualche ragione
    facci male ma dicci qual'e'.
    C'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    c'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    c'e' bisogno di un piccolo aiuto,
    quaggiu'.


   - C'EST DIFFICILE MAIS C'EST LA VIE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Se avessi per un giorno
    la macchina del tempo
    non cambierei la storia
    cambiando di un minuto
    qualche risposta, qualche addio.
    C'est difficile mais c'est la vie
    Sul ponte di confine
    del Canada francese
    su scale piu' vicine
    direi la stessa frase.
    Grazie per quel che ho avuto qui.
    C'est difficile mais c'est la vie.
    Quanta vita un uomo stringe nella mano
    qualche volta troppo forte
    qualche volta troppo piano.
    Se tornassi in tutti i posti del mio cuore
    quante volte potrei dire a chi mi ha dato un po' di se
    tu sei parte di me!
    Se avessi per un giorno
    la macchina del tempo
    non tradirei nessuno
    tornando indietro a dire
    grazie di aver sognato qui.
    C'est difficile mais c'est la vie.
    Col tempo e le distanze
    io sono quel che ho preso
    dal giorni e dalle stanze
    dal vino e dalle rose
    anche per questo tu sei qui.
    C'est difficile mais c'est la vie.
    Qualche viso forse lo ricordo meno
    qualche corda suona a vuoto in un teatro troppo pieno
    se tornassi in tutti i posti del mio cuore
    quante volte potrei dire a chi mi ha dato un po' di se
    tu sei parte di me...


   - CANTERO' PER TE
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Stella di giorno, frutto d'inverno
    io cantero' per te
    se ti senti un aliante che cade
    strade d'aria avrai da me.
    Segretamente sopra la gente
    io cantero' per te
    per fermarti nel viso il sorriso
    che ora c'e'.
    E cantero' per te
    forse hai bisogno solo di un sogno
    ma io cantero' per te.
    Tu sei la bruciante fantasia
    la corrente che porta via
    confusione in mente, folla e follia.
    Tu sei, fra la gente che non e'
    e io cantero' per te in faccia al mondo.
    Viola di marte, sempre piu' forte
    io cantero' per te
    come onda che viaggia alla spiaggia
    le mie braccia avrai da me.
    Con i tuoi occhi quasi mi tocchi
    io cantero' per te
    per averti domani nel mondo
    via con me.
    E cantero' per te
    forse hai bisogno solo di un sogno
    ma io cantero' per te.
    Tu sei la bruciante fantasia
    la corrente che porta via
    confusione in mente, folla e follia.
    Tu sei, fra la gente che non e'
    e io cantero' per te in faccia al mondo.
    Non si puo' sbagliare sei
    l'altra parte del sole
    sono pronto a farmi male con te
    e via dalla gente che non e'
    e io cantero' per te in faccia al mondo.


   - CANZONE PER L'INVERNO

    NA NA NA.......
    NA NA NA.......
    PER CAMBIARE FACCIA ALLA NOSTRA CITTA'
    PER CAMBIARE L'ACQUA A UN'AMORE CHE VUOI CHE CRESCA
    PER ANDARE A LETTO CONTENTI DI NOI
    PER COMPRARE TUTTO CON QUELLO CHE C'E'IN TASCA
    PER FERMARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU
    PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'.
    APPROFITTEREI DEI VENT'ANNI CHE HAI
    E SVEGLIAMO TUTTA LA GENTE CHE STA NASCOSTA
    MI PROVOCHERAI SE MI SCORDO DI TE
    TI ABBANDONERAI QUANDO L'ARIA PER TE E' GIUSTA
    PER FERMARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU
    PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'.
    E CHE NON POSSA MAI PIU'
    TORNARE INVERNO PER TE
    CI SIA SEMPRE UNA SPIAGGIA DI LUNA SELVAGGIA
    GOCCIA DI MONDO NEL MONDO
    E CHE NON SENTA MAI PIU'
    INDIFFERENZA FRA NOI
    LASCIA SEMPRE SCOPPIARE DOLCEZZA, DOLORE
    CI RESTINO SEMPRE PAROLE DA DIRE.
    PER AVERE SEMPRE ABBASTANZA ALLEGRIA
    DA RIFARE IL MONDO FIN QUANDO NON E' PERFETTO
    PER GIOCARE FORTE SE IL PIATTO TI VA
    PER VIAGGIARE SEMPRE ANCHE QUANDO NON HAI BIGLIETTO
    PER FERMARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU
    PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'.
    E CHE NON POSSA MAI PIU'
    TORNARE INVERNO PER TE
    CI SIA SEMPRE UNA SPIAGGIA DI LUNA SELVAGGIA
    GOCCIA DI MONDO NEL MONDO.
    E CHE NON POSSA MAI PIU'
    TORNARE INVERNO PER TE
    LASCIA SEMPRE SCOPPIARE DOLCEZZA, DOLORE
    NOI NON DOBBIAMO SBAGLIARE.
    NA NA NA....................
    NA NA NA....................


   - CANZONE PER LILLI
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Lilli e' da un pezzo che si innamora
    anche se sedici anni non li ha fatti ancora
    dice: io mi conosco
    dice: sento che cresco
    e tra un po' sono donna.
    Lilli l'ho vista venirmi attorno
    l'ho sentita cambiare giorno per giorno
    dice: non me ne importa,
    dice: la prima volta
    lo faro' solamente con te.
    Lilli che voli
    coi tuoi pensieri piu' in fretta dei miei
    Lilli che sali
    sopra i tuoi sogni piu' in alto che puoi
    Lilli gli amori
    non sono facili mai.
    Lilli ti invidio per quel che piangi
    e per i giorni che ancora devi incontrare
    corri dove ho gia' corso
    corri non mi aspettare
    scappa via dalla mia fantasia.
    Lilli che spari
    la tua incoscienza ad un passo da me
    Lilli che vali
    tutti gli amori che ho avuto fin qui
    Lilli la vita
    non e' mai come nei films.
    Lilli non basta che mi vuoi bene
    c'e' una vita da bere nel tuo bicchiere
    storie, stagioni e mari,
    gente e amori veri
    e vedrai, mi dimenticherai.


   - CARA BELLISSIMA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Ho venduto al mondo
    le mie belle idee
    ed ho fatto bene
    come vedi mi conviene.
    Per due frasi giuste
    dentro una poesia
    ti concedi tutta
    con amore, quale amore?
    Cara bellissima e ancora di piu'
    cos'altro dire di te potrei
    comunque tu sia
    ti meriti un'altra poesia.
    Cara bellissima e ancora di piu'
    cos'altro fare per te potrei
    spiegarti dovrei
    che neanche i miei sguardi sono miei.
    Quando cambia il vento
    so cambiare anch'io
    poi mi siedo e invento
    tanto amore lo so fare.
    Cara bellissima e ancora di piu'
    guarda e' lo stesso anche adesso qui
    per breve che sia
    e' bello che tu sia stata mia.
    Cara bellissima e ancora di piu'
    cos'altro dirti di me potrei
    chiunque tu sia
    non voglio vederti andare via.


   - CARA SCONOSCIUTA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Mangia distratta piu' in fretta che puo',
    la camicetta e' da stringere un po'.
    Questa gravissima pioggia perche'?
    Dio fa che smetta o il concerto non c'e'.
    Pensa a un amore partito a meta'
    che fa il soldato in un'altra citta'
    e si commuove ascoltando un long playing
    c'e' una canzone che parla di lei.
    Lei con in mano un sorriso,
    la penna e uno sguardo indifeso,
    all'uscita di dietro del sogno,
    nella notte affollata di giugno.
    Cara sconosciuta sgualcita e innamorata
    mentre le luci si spengono.
    Lei nella luna stasera,
    lei che domani lavora,
    lei che sei tante e nessuna
    mentre stanno smontando la scena.
    Cara sconosciuta con un bacio sulle dita
    e gli occhi curiosi che brillano.
    Carica di musica tu fai fotografie.
    Pensi ad altre lettere ad altre poesie.
    Stringi il tuo diario a colori
    un po' piu' prezioso di ieri.
    Poi nella fila dei fari
    chiedi un passaggio e scompari.
    Auguri.
    Batte i tamburi l'estate
    nelle citta' abbandonate,
    nuove canzoni alla radio,
    facce di sole allo stadio.
    Cara sconosciuta, piu' bella e colorata
    peccato che il viaggio continua.
    Mettono la musica negli autotreni e via,
    vengono degli uomini che fanno pulizia
    di mezzi biglietti e bicchieri
    di un tuo mezzo dolore di ieri
    che dalle guance e' caduto giu'
    e questa canzone nuovissima
    l'hai scritta tu.
    Punta la sveglia si spoglia e sta li',
    chiss' se e' sciocco sognare cosi':
    son cose che non succedono mai,
    ma quel sorriso era solo per lei.


   - CARO ME STESSO MIO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Tutto mi sembra imperfetto, contatto non c'e'.
    Faccio una doccia, la faccia allo specchio com'e'?
    Non mi somiglio piu', davvero,
    caro me stesso mio:
    cosa e' successo? Adesso ci penso io.
    Telefoniamo a una certa persona che sai
    e recitiamo la scena che ho fretta di lei:
    tempo mezz'ora e, di corsa,
    nostra signora e' qui;
    gli altri problemi vanno a domani.
    Voglio tempo io, voglio aria,
    qui ce l'hanno con me,
    ma io sto attento; e a difendermi come posso
    ci so fare da Dio,
    caro me stesso mio.
    Scatta un riflesso, il mio sguardo si sveglia di gia',
    come un diamante che spacca lo specchio a meta'.
    E ci vediamo gia' piu' chiaro,
    caro me stesso mio:
    tutti i problemi vanno a domani.
    Voglio tempo io, voglio aria,
    qui ce l'hanno con me,
    ma io sto attento; e a difendermi come posso
    ci so fare da Dio,
    caro me stesso mio.
    E a difendermi come posso
    ci so fare da Dio,
    caro me stesso mio.


   - CERCAMI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Cercami io sono nel mondo degli uomini
    cercami nei mari che non traversammo mai.
    Nel vento del primo mattino.
    Cercami nel sole che scoppia di rondini.
    Sul fiume che porta lontano.
    Cercami nel mondo che vive piu' in la' di noi.
    Vorrei farti un ritratto e stamparlo gigante
    e la tua fantasia raccontarla alla gente
    ma e' nascosto agli sguardi questo amore perfetto
    quattro muri e un letto.
    Non diventa piu' amore ma sopravvivenza
    del tuo dolce silenzio non so fare senza
    ma facciamo qualcosa: si puo' anche morire
    stando qui a sognare.
    Cercami io sono nel mondo degli uomini
    cercami nei mari che non traversammo mai.
    Nel sonno dell'erba di sera.
    Cercami nei fuochi d'estate sugli argini.
    Ai margini della pianura
    Cercami negli altri che piangono e ridono.
    Io ti voglio incontrare sulle strade del mondo
    voglio fare un respiro e riempirmi di vento
    ci dobbiamo svegliare e guardare di fuori
    noi non siamo soli.
    Cercami negli uomini in mare che sognano
    Un pesce gigante e un'amante.
    Cercami nell'alba fra il cielo e le fabbriche.
    Nel traffico senza parole.
    Cercami nei mari che non traversammo mai.
    E dopo parliamo di noi.
    Cercami io sono nel mondo degli uomini.
    Na, na, na, na.


   - CERCANDO DI TE
     (R. Canzian - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Blu Notte)

    Cercando di te ho consumato la mia vita
    tra storie in salita e provvisorie verita'
    il tempo e' pieno di sorprese e qualche volta ci assomiglia
    si sogna e si sbaglia e ci si spegne sempre un po'.
    Cercando di te in ogni donna che ho incontrato
    ho sempre inventato passioni grandi piu' di me
    ma son tornato sempre solo a medicarmi le ferite
    convinto ogni volta che non ti avrei trovata mai.
    Capita che poi quando non hai voglia piu' di crederci
    ti cade addosso un'emozione
    cresce prepotente e senza regole e d'un tratto torni a vivere.
    Comincia da qui il secondo tempo della vita mia
    e tutto quello che sara' e' ancora da scrivere.
    Non mi svegliero' con un sorriso sconosciuto accanto
    sempre straniero in ogni letto col mio cuore sconfitto
    cercando di te.
    Cercando di te nelle maree che ho attraversato
    ho sempre incontrato troppe parole e poco amore
    tu parli poco e non prometti ma sai scaldare le mie notti
    e quando mi manco sono sicuro che ci sei.
    Ora che sei qui mi sorprendo a perdere abitudini
    che non avrei cambiato mai
    questa confusione che mi fa sentire vivo me la merito.
    Comincia con te il secondo tempo della vita mia
    e tutto quello che vorro' e' solo pretenderti.
    Svegliarmi con te con questa faccia forse un po' sgualcita
    da notti bianche per amore per fatica o dolore
    ma vivendo con te.


   - CHE FAVOLA SEI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Che favola sei
    sei nata da un minuto
    qui negli occhi miei
    ma t'ho riconosciuto.
    Tu sei la donna che inventai
    tutta per me
    la prima volta che sognai
    di fare l'amor.
    Che favola sei
    peccato che hai gia' un nome
    quanto vorrei
    chiamarti proprio come
    chiamai la donna che inventai
    tutta per me
    la prima volta che sognai
    di fare l'amor.
    Che favola sei
    mi guardi da un minuto
    ecco che tu
    m'hai gia' riconosciuto.
    Sei come quella che inventai
    tutta per me
    la prima volta che sognai
    di fare l'amor.


   - CHE NE FAI Dl TE
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Freddo non fa
    ma da te
    forse nevica di gia'.
    La tua citta'
    troppo al nord
    non t'aiuta a ricordare.
    Qui invece resta
    tutto al posto suo
    solo il tempo passa
    ed ho ancora addosso
    il calore
    delle sere
    quando c'eri tu.
    E mi resta il segno
    troppo in fondo
    di un amore
    speso per meta'.
    Michelle, Michelle.
    Bene non va
    pero' va
    manca un po' di fantasia.
    La notte poi
    su di te
    mi si affollano le idee.
    Che ne fai dei giorni
    che ne fai di te
    dimmi quando torni
    qui la voglia resta
    non mi basto
    sei lontana
    mille notti fa.
    E fa notte presto
    e il tempo e' troppo
    per pensare
    a non pensare a te.
    Michelle, Michelle...


   - CHE VUOI CHE SIA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Che vuoi che sia
    si tratta solo di cambiare la mia vita
    niente di che, niente di niente
    mi bastera' far finta di essere vincente
    e magari, si', buttarmi nel lavoro
    o imbarcarmi in un viaggio inconcludente
    o solamente stare
    semplicemente male
    Che vuoi che sia
    vederti andare e' stato solo un colpo al cuore
    e non so ancora, o non so bene
    se tutto questo e' parte dello stesso amore
    fino a ieri un'abitudine importante
    oggi invece mi ferisce e mi sorprende
    ma a parte le parole
    mi manchi da morire
    Ho provato a non pensarti e a non pensare
    ho cercato un'altra storia da inventare
    ma il mondo continua a girare.
    E vorrei cercare di tornare indietro
    per fermare il tempo e per ricominciare
    ma il mondo continua a girare.
    E mi manca la tua pelle
    e mi manca il tuo sapore
    e mi manchi.....
    Che vuoi che sia, che vuoi che sia ....
    Che vuoi che sia
    questo terribile disordine che ho dentro
    sei andata via, soltanto via
    e solo adesso me ne sto rendendo conto.
    Ma se il tempo cura tutte le ferite
    lascero' che il tempo faccia il suo lavoro
    ma mentre sto aspettando
    mi manchi da morire
    E non basta fare finta di star bene
    o ripetersi che e' tutto regolare
    che il mondo continua a girare
    E' successo certamente a tanta gente
    mi ripeto che non c'e' da starci male
    che il mondo continua a girare
    e mi manca il tuo silenzio
    e mi manca un po' d'amore
    e mi manchi....
    Che vuoi che sia, che vuoi che sia ....


   - CHI FERMERA' LA MUSICA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Ora si respira
    hai travolto la mia barriera
    una polveriera!
    Quante donne che sei stasera
    tastiera che suoni per le mie mani
    luna a cui mando i miei aeroplani
    stai cambiando i suoni alla mia musica.
    Buona primavera
    per chi vola non c'e' frontiera
    bevo per chi e' bravo
    a mangiarsi la vita vivo
    per quelli che vanno in amore spesso
    per te che mi cambi colore addosso
    per me stesso
    cambio pelle e stelle io.
    Chi fermera' la musica
    l'aria diventa elettrica
    e un uomo non si addomestica
    le corde mi suonano forte
    la molla e' carica.
    Chi fermera' la musica
    quelli che non si sbagliano
    quelli che non si svegliano
    stanno nei porti a tagliarsi le vele
    tu parti nel sole con me.
    Ero barricato
    nel mio spazio come un bandito
    brava mi hai colpito
    ti ringrazio non hai sbagliato.
    Mi hai dato contatto alla mia maniera
    sospetto che stai per costarmi cara
    l'aria e' troppo chiara per nascondersi.
    Chi fermera' la musica
    l'aria diventa elettrica
    e un uomo non si addomestica
    le corde mi suonano forte
    la molla e' carica.
    Chi fermera' la musica
    quelli che non si sbagliano
    quelli che non si svegliano
    stanno nei porti a tagliarsi le vele
    tu parti nel sole con me.
    Buona primavera,
    per chi vola non c'e' frontiera
    ora si respira
    quante donne che sei stasera.


   - Cl PENSERO' DOMANI
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Lei entro', sulle scale qualcuno guardo
    i suoi strani vestiti
    appoggio' le spalle alla porta dicendo:
    con lui ci siamo lasciati
    osservai due occhi segnati
    e il viso bagnato dalla pioggia
    non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
    La guardai,
    ed ebbi un momento di pena,
    perche' sembrava smarrita,
    io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cos",
    ma e' proprio finita disse poi
    ritrovando un sorriso a stento:
    comunque l'ho voluta lo sai,
    le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
    Poi mi racconto' la storia che io sapevo gia'
    dall'ultima volta si sentiva
    che era piu' sola, piu' cattiva.
    Si calmo', guardandosi intorno
    e parlammo di me, bevendo piu' volte
    si sdraio' in mezzo ai cuscini e mi disse:
    con te ero io la piu' forte
    disse poi inseguendo un pensiero:
    e' vero, con te io stavo bene
    e se io fossi una donna che torna
    e' qui che tornerei.
    Poi cenammo qui, le chiesi:
    domani cosa fai
    la pioggia batteva sui balconi
    rispose: ci pensero' domani!
    Mi svegliai la mattina
    e sentii la sua voce di la':
    parlava in inglese la guardai:
    aveva il telefono in mano e il caffe'
    e non mi sorprese accettai il breve sorriso
    e il viso di una che non resta.
    Se puoi, mi disse, se puoi,
    non cambiare mai da come sei!
    Poi se ne ando' via nel modo che io sapevo gia',
    passava un tassi, lo prese al volo
    abbi cura di te, pensai da solo.


   - CITTA' DI DONNE
     (R. Canzian - V. Negrini)

    Chi sei che cosa sei
    trasparente al vento e nell'ombra di un collant
    strizzi l'occhio dai semafori
    sei tutta una citta' di donne.
    Chi sei e cosa vuoi
    da che parte dei tuoi sogni tu mi vuoi dentro te
    hai quegli occhi che comandano
    si, facciamo un po' di piu' l'amore.
    Oh oh, ah ah
    quando il corpo non ha fantasia
    c'e' violenza e c'e' malinconia.
    Dimmi dimmi dimmi chi sei
    cosa fai stanotte
    dammi appuntamento con te
    dove il cuore batte,
    dimmi che l'hai fatto con me
    in un'altra vita,
    dimmi dammi tutto di te
    come quando e dove vuoi.
    Chi sei di cosa sai
    cosa dite voi tra donne veramente di noi,
    siamo forti o siamo stupidi,
    sfondiamo sempre porte aperte.
    E dimmi chi sei,
    vuoi dei figli, dei soldi o dei guai
    o vuoi vivere per vivere.
    Dimmi dimmi dimmi chi sei
    cosa fai stanotte
    dammi appuntamento con te
    dove il cuore batte.
    Dimmi dimmi dimmi chi sei
    sui vestiti e sotto
    fammi fare tutto per te.


   - CITTA' PROIBITA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Luna piena a Tien An Men,
    stai con me, di cos'hai paura
    di un soldato che beve il te',
    e si fa le foto,
    sul cannone di un carro armato,
    tutto il mondo ci guarda ormai,
    e il governo non vuole guai,
    fanno i duri ma tremano,
    abbracciami.
    Fra un anno saro' ingegnere,
    portero' mio padre in citta', piangeremo dal ridere,
    lui crede ancora,
    che sia come ventanni fa,
    biciclette e bandiere al sole,
    con la gente vestita uguale,
    noi cambiamo le regole,
    da adesso in poi.
    Giuro che il futuro e' vita,
    questa e' la citta' proibita,
    ma i ragazzi non sbagliano,
    siamo piu' di un miliardo, sai.
    Giuro che non siamo pazzi,
    giuro che non siamo eroi,
    gli eroi muoiono giovani,
    non e' quel che vogliamo noi,
    noi vogliamo volare oltre quella muraglia, prima di essere vecchi
    che ci passi la voglia,
    non piovera' su questa piazza,
    quelli la' sono lampi di caldo,
    temporali che scoppiano,
    che scappano
    sopra il riso e le fabbriche,
    generali e' domani ormai
    e il domani qui siamo noi,
    che cambiamo le regole,
    da adesso in poi.
    Ma quei fari,
    che girano
    come mai, anche i cani han paura, e le radio non suonano.
    perche' i soldati,
    sono in piedi e non ridono piu',
    questo vento di polvere,
    sulla luna di Tien An Men,
    cosa sta per succedere,
    abbracciami.


   - CLASSE '58
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Un biglietto del tram,
    mille lire di film
    e cosi', se ne va,
    la tua libera uscita,
    il tuo colpo di vita in citta',
    se ne va.
    Sotto la luna le donne
    tra i fuochi di gomme di periferia,
    al tuo sguardo di gatto sperduto
    han sorriso e han risposto
    ragazzo fa presto,
    e ora torni a dormire con gli altri,
    col cuore per terra aspettando la guerra.
    Soldato d'ltalia,
    che guardi la notte in silenzio,
    dai vetri del tram.
    Una birra, un juke box,
    la Domenica Sport
    e cosi' se ne va,
    anche il giorno di festa
    e l'angoscia e' rimasta con te,
    piu' che mai.
    Tutta la gente
    li' intorno alla fine del giorno ha il suo letto di casa,
    mentre tu butti un anno di vita
    appoggiato a un fucile di guardia a un cortile.
    La tua casa ha i balconi sul mare,
    c'e' odore di viole nei giorni di sole.
    Un cespuglio di luci
    si specchia nel porto stasera
    che e' giorno di fiera,
    soldato d'Italia,
    che ascolti il silenzio,
    parlando a una fotografia.


   - COL TEMPO, CON L'ETA' E NEL VENTO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Vorrei non avere mai capito ma c'e'
    che ormai non ci riesco piu' a morire per lei.
    Da lei e da niente al mondo mi difendo ormai,
    son tranquillo piu' che mai,
    mi sta bene cosi',
    dico sempre di si'.
    E col tempo, con l'eta'
    e nel vento
    andranno via prima i volti uno per uno
    le voci, i ricordi e tutto quello
    che era mio, compreso io,
    senza darmi un addio.
    Vorrei non pensare a tutto questo perche',
    in fondo, la mia donna e' stata tanto per me,
    cosi' la difendo ad occhi chiusi anche se so
    che ragioni non ne ho,
    mi sta bene cosi',
    dico sempre di si'.
    E col tempo, con l'eta'
    e nel vento
    restero' uomo amato per meta',
    un ribelle e poeta per meta',
    solo con lei che non mi da'
    neanche il poco che ha.


   - COLAZIONE A NEW YORK
     (R. Canzian - V. Negrini)

    Oggi mi festeggio un anno in piu'
    mi organizzo un giorno tutto mio perfetto.
    Qualche lira in tasca ce l'ho anche se
    non ho fatto l'universita'
    io canto.
    Per la strada mi conoscono
    fuori dalla mia citta'
    c'e' chi si innamora con la mia musica.
    Il ragazzo di provincia ormai
    parla americano e poi
    ho una donna fantastica
    e gli anni dell'allegria con me.
    E faccio colazione a New York
    io che sono nato fuori citta'
    fra tradizioni, gatti e juke-box
    fra biciclette fabbriche e sport.
    Ho un visto per volare
    questa e' vita mia
    ma lontano in un soffio di vento
    la mia gente sta pensando che
    questa America e' il posto piu' strano e lontano che c'e.
    Oggi mi fa bene un anno in piu'
    chiamo la ragazza col caffe', c'e' il sole
    siamo di una razza che non sa quasi mai
    rinunciare a un bel sorriso che ti vuole.
    Grattacieli come alberi
    statua della liberta'
    libero come il mio taxi grandissimo.
    Il ragazzo di provincia ormai
    non si fa piu' male ma
    prendo in mano il telefono
    e par lo moltissimo perche':
    io faccio colazione a New York
    che fa da centro e periferia
    da confusione e malinconia
    da far l'amore e andarsene via.
    Ho un visto per volare
    questa e' vita mia
    e lontano in un soffio di vento
    la mia gente chiude gli occhi e poi
    c'e' la luna a due punte e mi sento importante.


   - COME SAREMO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Quando avro' piu' esperienza e meno memoria
    e i giornali di oggi saranno la storia
    chissa' quali canzoni faranno ballare
    quando i nostri bambini faranno l'amore
    cosa si comprera' con mille lire?
    Guariro' dal difetto di sognare?
    Quando i sei continenti saranno piu' uguali
    quando sui documenti avremo gli occhiali
    cosa combineremo noi due da grandi
    chissa' come saremo fra circa vent'anni.
    Chi sara' il presidente americano?
    Crederai finalmente che ti amo?
    Fra vent'anni chissa' se tu sei sempre mia compagna dei pensieri,
    se c'e' ancora il muro di Berlino, il rock 'n' roll e la Ferrari
    e per San Valentino
    ci faremo gli auguri
    nei giorni futuri, nell'anno duemila
    noi come saremo chi lo sa.
    Quando al mondo saremo in dieci miliardi
    forse molti confini saranno riaperti
    e quando avremo le stelle a un tiro di fionda
    avrai meno paura dell'acqua profonda
    avrai meno paura di ingrassare
    restera' nei tuoi occhi quel colore?
    Fra vent'anni chissa' se sarai sempre mia compagna d'avventura,
    se avremo fortuna e intelligenza per viaggiare insieme ancora
    con che macchine andremo
    fuori il sabato sera
    e dopo la pioggia e dietro la luna
    di questi vent'anni cosa c'e'
    e per primavera nell'anno duemila
    chissa' chi saremo io e te.


   - COME Sl FA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    C'era un accordo fra di noi
    che non sbagliava quasi mai
    piu' che fratelli, tu lo sai.
    Io le mie avventure, tu le tue
    c'era una stanza presa in due
    e tirare a sorte chi ci va.
    Poi raccontarsi come fu
    e inventarsi qualche cosa in piu'
    e dirsi "da domani un'altra" e via!
    Sinceramente non lo so
    se cercavamo oppure no
    la donna giusta prima o poi.
    O se solo per spavalderia
    o per stupire la compagnia
    si diceva "da domani un'altra" e via!
    Poi la donna
    che vuol nascondere
    non racconti
    quello che fai con lei
    guai, parlarne a nostro modo, tu non sei piu' tu.
    Cosa dirti,
    tu non mi crederai
    cosa dirti,
    tu non mi ascolterai
    bene quand'e' cosi', amico mio, peggio per te!
    Un giorno lei cerco' di me
    mi chiese piu' o meno se
    non mi ero accorto mai di lei.
    Certo io non l'ho mandata via
    e lei si illude di esser mia
    adesso qui come si fa.
    Certo io non l'ho mandata via
    e lei si illude di esser mia
    adesso qui come si fa.
    (ripete ad libitum)


   - COMPLEANNO DI MAGGIO
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Buonanotte domenica di campagna e malvasia
    metto un filo di musica per la nostra fantasia
    l'autostrada stasera quanti occhi che ha
    l'aria e' fresca e leggera e ci svegliera'.
    C'e' l'Italia sonnambula che ci porta via con se'
    buonanotte alla nuvola e alla luna che non c'e',
    quattro ore di viaggio alla nostra citta'
    compleanno di maggio non mi cambia l'eta'.
    Mezzanotte tra un attimo sento forte il sapore di te
    voglio farti un amore che ti parli di me
    mi fai voglia di esistere e' una bella fortuna lo sai
    la citta' piu' vicina viene a letto con noi.
    Mezzanotte di fragole, poesia di un motel
    sta piovendo su Modena, c'e' bisogno qui di te
    si riparte domani, stiamo bene con noi
    buonanotte autotreni che non dormono mai.
    Mi fai voglia di esistere buonanotte al profumo che sei
    batte l'acqua sui vetri, buonanotte anche a lei
    io nascevo un minuto fa, posso nascere ancora se vuoi
    ma se il sonno ci sfiora buonanotte anche a noi.


   - COMUNI DESIDERI
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Una cuffia per la musica
    un giornale ed un caffe'
    guardo in giro e mi e' simpatica la gente
    aria della mia citta'
    di comuni desideri
    come avere un cane o gli occhi blu
    o un milione in tasca in piu'.
    La bambina guarda il traffico
    grande come un temporale
    come il treno come il cinema ed il mare
    e gli abeti di Natale.
    Il ragazzo di colore
    beve birra e pensa all'Africa
    a che cosa pensi tu?
    Pensi a me qui ad aspettare
    o al parcheggio o alla malinconia
    di uno che scappa via.
    Dove sei
    arriva in fretta qui
    tutti aspettano qualcosa intorno a me
    il week end, la frenata di un taxi
    o le mani di un amore.
    Da che parte del tramonto arriverai
    che cosa ti diro'?
    Ti diro' che stai benissimo
    con le guance un po' piu' piene
    che ho comprato un'altra macchina piu' grande
    che ti voglio ancora bene.
    Senza te e' come non poter fumare
    affondare in gocce di malinconia
    vola via lo scontrino del caffe'
    mentre battono le ore
    da che parte del tramonto arriverai
    che cosa mi dirai?
    Mi dirai che c'era traffico
    che hai cambiato parrucchiera
    o che se ricominciassimo da zero
    tornerebbe primavera.


   - CORRI, CORRI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)
    
    Corri, corri
    sfugge la montagna e si distende innanzi a te
    la strada bianca
    sopra una pianura di silenzio.
    Muore la notte
    nasce il primo figlio tuo.
    Corri, vento contro il vento
    la tua donna vuole averti insieme in quel momento
    ferma la tua mente inquieta
    nella piu' esaltante e lunga ora mai vissuta.
    Guarda, e' l'alba.
    Corri, corri
    gli occhi attenti sul mattino chiaro accendi e poi
    presto, piu' presto
    e' vicina la citta'.
    Corri, vento contro il vento
    la tua donna vuole averti insieme in quel momento.
    Corri, vento contro il vento
    la tua donna vuole averti insieme in quel momento.
    Corri, corri.


   - COSA DICI Dl ME
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Se mi sveglio e voglio te
    dimmi cosa dici di me
    che vedo che hai sonno ma
    non ti lascio stare.
    Quando siamo in compagnia
    dimmi cosa dici di me
    che bevo per gioco e poi
    faccio confusione.
    Dimmi la tua prima impressione
    di questa intimita', con me come si sta?
    Quando non so dove sei
    dimmi cosa dici di me
    all'amica, al dottore, a lui
    al tuo ex amore.
    Quella notte sola in hotel
    dimmi cosa hai detto di me;
    quando ho pianto davanti a te
    ti e' sembrato strano?
    Metti che ci fosse un bambino,
    ti piacerebbe se
    assomigliasse in qualche cosa a me.
    Che non so ballare
    ne' pregare ma per te
    mi faccio attraversare,
    siamo in due intelligenti
    sani e un po' violenti,
    c'e' pigrizia e fantasia;
    c'e' da darsi in faccia l'amore,
    c'e' da star soli un po'
    poi riabbracciare te
    che sei la pulizia
    di questa sorridente vita mia.
    Mentre bevi il tuo caffe'
    dimmi cosa pensi di me,
    che m'inciampo per strada e poi
    voglio il deltaplano.
    Dietro quel sorriso tu
    cosa stai per dire di me,
    che ho parole e parole ma
    resto sempre uguale.
    Tutti i giorni e' un giorno speciale,
    e' un compleanno che
    ti chiedo di passare insieme a me.
    Che non so ballare
    n' pregare ma per te
    mi faccio attraversare,
    siamo in due, c'e' da viaggiare
    c'e' da cucinare
    c'e' da spendere e sognare,
    respirare, telefonare
    c'e' da tornare qui
    per riabbracciare te
    che sei la pulizia
    di questa sorridente vita mia.


   - COSA Sl PUO' DIRE Dl TE?
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Cosa si puo'
    dire di te:
    volevi, non volevi, chi lo sa?
    Cosa si puo'
    dire di me:
    volevo ma aspettavo e...
    quando l'eta' si sveglio'
    e bastava chiudere gli occhi,
    fermai la mia mano.
    Per essere uomo, io
    volevo averti
    nella stagione dei fiori aperti;
    la prima notte dei sogni,
    come un uomo antico, sognavo per noi
    ma il sorriso sul tuo viso non torno'!
    Cosa si puo'
    dire di lui:
    sapeva, non sapeva,
    forse si.
    Lui non parlava,
    lui ti guardava:
    fu un momento e...
    quando l'eta' si calmo',
    non trovasti molti sorrisi
    nell'erba, o sul letto disfatto, o dove fu.
    Cos'hai pensato
    e, piu' di tutto, questo ti chiedo:
    ora che sei una donna,
    fu davvero tutto sbagliato
    fra noi
    cio' che e' stato?
    Ero proprio inutile?


   - COSI' Tl VORREI
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Eri cosi' cosi' ti vorrei
    troppo straniera la tua citta'
    per non sentirti troppo lontana
    se ti penso.
    La pioggia bagna quello che puo'
    scorre sui vetri poi se ne va
    ma quando cade sopra la neve
    lascia il segno.
    Un sorriso appena a tutto il resto pensi tu
    parli la mia lingua dopo un po' ne so di piu'
    e la notte corre e di noia non ce n'e'
    la mattina dopo respiravo come te.
    En cosi' cosi' ti vorrei
    dai miei pensieri non te ne vai
    ti sei aggrappata alla mia pelle
    forte forte.
    Il vento soffia dal cielo in poi
    spaventa vele e marinai
    chi sa volare non si sorprende
    non si arrende.
    Storia gia' decisa la tua casa e io con te
    leggere il futuro nella tazza del caffe'.
    L'innocenza appesa coi vestiti ed eri viva
    e' passato un anno e ti sento sempre mia.
    Eri cosi' cosi' ti vorrei
    e le certezze di un anno fa
    restano chiare anche se i giorni
    fanno tempo.
    Il vento soffia dal cielo in poi
    spaventa vele e marinai
    chi sa volare non si sorprende
    non s'arrende.


   - CREDO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Credo
    negli anni che ci aspettano
    nell'esaltante idea
    di te, di me
    io credo.
    Credo
    che ai limiti piu' limpidi
    del mondo arrivero'
    con chi mi fu vicina
    nel silenzio mio di prima.
    C'era forse amore e finalmente
    la' mi abbandonai
    non saprei se c'era o no
    forse allora solo in te
    poi l'abbraccio della dolce e nuova
    sicurezza tua
    quand'ero inesistente ormai
    e grazie a te mi risvegliai.
    Credo
    da bimbo mi insegnarono
    a non pensare mai
    perche' si vive bene.
    Credo
    pensieri e idee rinascono
    di tutto ho voglia io
    ormai il tempo e' mio sono io che esisto
    e credo.
    Per difendere la nostra intesa
    contro un mondo che
    respinge una come te
    c'e forza ed anche rabbia in me.
    Tutti quanti sono grandi
    nella loro dignita'
    son giusti forse piu' di noi
    ma voglio amore e tu ne hai.


   - DALL'ALTRA PARTE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Dall'altra parte fanno estate i girasoli
    e la vodka nasce nel granai
    e sanno aggiustarsi la macchina da soli
    aspettando la domenica.
    E voi ragazze andate in fila sui boulevard
    per film americani e per ballare nel bar.
    Dall'altra parte hanno gli alberghi dello stato,
    ma si dorme come qui da noi
    e han reggipetti fuori moda e cuori chiari
    da discoteca e da Bolshoj.
    Caffe' alla turca sotto i tigli al Gorky Park
    fotografando il vento mentre il sole va giu'.
    E tu sognavi lontano lontano,
    piu' lontano di me.
    Tu sei dall'altra parte di una riga della vita,
    come suoni a onde corte di una lingua che non so.
    Ricordo i ristoranti zitti come cattedrali
    e il fuoco dei tramonti sulle terre industriali.
    Dormiva il grande Oriente dietro l'alba popolare
    e io ero gia' partito senza il tempo di arrivare,
    ma visto che da un po' non perquisiscono i pensieri
    sarai da questa parte, anche se tu non lo saprai.
    Dall'altra parte ho visto ali per la guerra
    e cicogne che dormivano.
    A tuo fratello regalammo una chitarra
    che quasi andava a letto con lei.
    E la milizia insegue ombre e malinconia
    sui viali senza fine della periferia.
    E tu sognavi lontano
    lontano, piu' lontano di te.
    Dall'altra parte adesso fanno autunno i rampicanti,
    tu leggerai i giornali coi vestiti piu' pesanti,
    sui muri di una piazza dritta sull'arcobaleno
    e sei da questa parte anche se non ci rivedremo
    forse mai.


   - DAMMI SOLO UN MINUTO
     (C. Facchinetti - V. Negrini)

    Lo so
    so tutto non parlare piu'
    lo so che forse e' meglio
    ma crederci non voglio
    non c'ero preparato
    ci vuole fiato a dirti
    Addio
    c'e' fumo e odore caldo qui
    di dolci e di caffe'
    ognuno pensa a se'
    e' il giorno piu' normale
    ma io sto male male
    Dammi solo un minuto
    un soffio di fiato
    un attimo ancora
    stare insieme e' finita
    abbiamo capito
    ma dirselo e' dura
    e' stato un bel tempo il mio tempo
    con te
    Dammi solo un minuto
    un soffio di fiato
    un attimo ancora
    noi tranquilli e lontani
    ognuno per se'
    piangeremo domani
    ma che coraggio che hai
    come fai?
    E poi
    guardo in fondo cosa sei
    un fuoco presto spento
    se tira un po' di vento
    un gioco senza impegno
    ma lasci il segno tu
    Dammi solo un minuto
    un soffio di fiato
    un attimo ancora
    stare insieme e' finita
    abbiamo capito
    ma dirselo e' dura
    svegliati svegliami dai
    cosa fai?
    Ma e' vero
    che sta tremando il tuo respiro
    ma si che e' proprio vero
    Come mai i tuoi occhi ora
    stanno piangendo
    dimmi che era un sogno
    ci stiamo svegliando
    Come mai i tuoi occhi ora
    stanno piangendo
    dimmi che era un sogno
    ci stiamo svegliando.


   - DANZA A DISTANZA
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    La citta' del tango, la citta' del rock, anime miste nei bar,
    un istinto mi dice che ti trovero' o forse mi troverai tu,
    sono qui goccia nell'onda che va desaparecido,
    il cuore afferra quanta piu' notte che puo',
    poi finalmente tu.
    In citta' c'e' un posto che non chiude mai, ti piacera', e' casa mia,
    dove vivo la vita come fosse un film, ma senza la pubblicita',
    come un'amante che se non hai fantasia,
    si veste e scappa via.
    E mi avrai, ma tanto che una festa sembrera',
    questa danza a distanza finira'.
    Tu mi avrai, ma tanto che la stanza scoppiera'
    e nessuno stanotte dormira'.
    La citta' riavvolge trucchi e vanita' non trasformati, anche tu,
    e' questione di pelle e di fidarsi un po', fammi capire chi sei
    io con te fisicamente potrei non dormire mai,
    lavorarei quel tanto per vivere e poi
    basteresti tu.
    E mi avrai, ma tanto che una festa sembrera',
    questa danza a distanza finira'.
    Tu mi avrai, ma tanto che la stanza scoppiera'
    ec nessuno stanotte dormira'.
    E' lunedi mattina, ma tu resti qui,
    non ti lascio andare, non lo chiamo un taxi,
    ti nascondo i vestiti, te li butto via,
    rifacciamo il progetto della vita mia.
    E mi avrai, ma tanto che una festa sembrera',
    questa danza a distanza finira'.


   - DAVANTI AL MARE
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    E tanti auguri davanti al mare,
    con quest'aria da sud
    che non sembra inverno,
    io guardo il nuovo anno,
    cominciare.
    Quanti pensieri davanti al mare,
    in quest'alba leggera
    c'e' gente ancora,
    in abito da sera,
    davanti al mare.
    Cosa faranno,
    nel nuovo anno,
    queste signore con le scarpe in mano,
    e un anno in piu'
    da cancellare.
    Ce la faranno i carabinieri,
    ad arrestare i ladri quelli veri,
    a far dei figli e portarli al mare,
    e mi ricordo un'altra fine dell'anno al mare.
    Bei tempi senza sonno,
    ne' soldi ne' paure,
    dove saranno adesso gli altri,
    se ci ritroviamo ora,
    chissa' quali canzoni
    ci ricordiamo ancora.
    E tanti auguri davanti al mare,
    alla gente che ha tutto
    da festeggiare,
    o ha solo vecchie foto
    da mostrare.
    Ci siamo tutti davanti al mare,
    c'e' chi ha in testa un'azienda
    saltata in aria,
    e chi ha una raversata,
    solitaria.
    E tanti auguri
    a questi signori,
    che stan cercando il primo bar aperto,
    come l'acqua nel deserto.
    Lavati il viso
    tu che stanotte,
    hai fatto a botte invece che all'amore
    e tanti auguri
    davanti al mare.
    Qui tutto arriva e poi si ferma
    davanti al mare,
    chi ha voglia di sognare
    e chi non sa nuotare.
    Era la fine di uno,
    ed uno ad uno siam partiti,
    ma ripensarci bene
    ci siamo divertiti.


   - DIALOGHI
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini)

    Prepotente la sveglia risolve tutti i sogni
    quinto giorno d'estate accettato come gli altri
    esco dalla semioscura stanza
    apro solo una finestra
    entro nei vestiti e torno sui miei passi per un bacio a chi dorme ancora.
    Cara piccola ragazza che mai ti svegli presto
    alla mia colazione per strada pensero'
    io t'ho scelta per amore un giorno ti dissi
    "Siamo un altro mondo quindi non ti chiedo niente
    mi va bene cio' che fai e non fai".
    Un istante e affondo dentro la citta'
    i miei passi ormai sanno dove si va
    vado a rendermi utile a chi nemmeno so chi e'.
    Dentro grandi stanze illuminate io
    fino a questa sera mi rinchiudero'
    ma la mente segnala un pensiero certo insolito.
    Mi hanno detto che in questa citta' invisibilmente
    meridiano o qualcosa, ma passa proprio qui
    se d'un tratto mi ci sento sopra
    a un filo che fa il giro del mondo
    e questo rade i miei pensieri e nasce limpida un'idea dentro me.
    Quanto tempo ho perso fino adesso io
    mi son fatto dunque attraversare anch'io
    dalle nuove stagioni in silenzio senza vivere.
    Ha chinato il capo la mia fantasia
    disperdendo l'ansia che sarebbe mia
    di raccogliere dialoghi d'aria e farne poesia.
    E semplicemente stando al posto mio
    ho dimenticato che respiro anch'io
    e scoprirlo un mattino d'estate puo' pesare un po'.
    (ripete ad libitum)


   - DIETRO LA COLLINA
     (D. Battaglia - V. Negrini)
   
    Dietro la collina, quella laggiu' in fondo,
    la' confina il mondo
    dove son partito, dove sto tornando,
    tutto sta chiamando.
    Ho fatto un gran giro, parlo altre lingue,
    pero' la mia qual'e'
    e' quella del coro o il sangue
    che scorre in me.
    Dietro la collina, li conosco bene,
    io ci sono nato
    comprano i giornali, poi li sfoglia il vento,
    tu mi manchi tanto.
    Qui son tornato, ho portato regali
    per chi amava e no,
    sono un po' a pezzi,
    fammi dormire un po'.
    Poi tornero' migliore, me stesso,
    lo stesso io di prima mi svegliero'
    con le campane, e i treni lontani
    e le tue belle mani su di me.
    Dietro la collina spunta un campanile
    e di dietro il sole.
    Spunta una speranza, che si vive bene
    senza farsi male.
    Ma tu sarai cambiata o uguale
    se hai scelto un'altra vita, sapro' perche'.
    Ma il cuore invece, mi dice
    che e' vero
    che anche se non c'ero,
    o ci saro'.
    Dietro la collina, dietro quella porta
    se mi lasci entrare
    non mi far domande, lasciati guardare
    fammi solo stare con te.
    Dietro la collina... ricomincia il mondo.

   
   - DIMMI DI SI'
     (C. Facchinetti - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Non ti diro' che e' stato subito amore
    che senza te non riesco neanche a dormire
    ma saro' sincero quanto piu' posso:
    con te vorrei, una notte a tutto sesso.
    La tua eleganza non e' un punto cruciale
    la classe poi non mi sembra affatto essenziale
    c'e' che sei un animale da guerra:
    con te vorrei una notte terra-terra.
    Dimmi di si, che si puo' fare
    senza sparare parole d'amore.
    Perche' ci prende e perche' vogliamo.
    Perche' viviamo.
    Tanto l'amore a volte fa un giro strano
    ti prende dal lato umano
    che e' quello che anch'io vorrei adesso....
    ....per prenderti piu' che posso.
    Dentro noi facciamo grandi disegni
    ma se si accende un desiderio lo spegni
    e' cosi' che rinunciando moriamo
    ma noi stavolta no, non ci caschiamo.
    Dimmi di si, senza promesse
    senza studiare le prossime mosse.
    Perche' ci piace, perche' ci incanta.
    Perche' sei tanta.
    Solo per noi, senza limiti ne rispetto
    stanotte qui vale tutto
    facciamo che allora sia speciale.
    Tanto l'amore se passa si fa sentire
    parcheggia dove gli pare
    magari ci caschera' addosso.....
    .....ma intanto ti voglio, adesso.
    Dimmi di si, che si puo' fare
    senza sparare parole d'amore.
    Perche' ci prende, perche' vogliamo.
    Perche' viviamo.
    Dimmi di si, senza promesse
    senza studiare le prossime mosse.
    Perche' ci piace, perche' ci incanta.
    Perche' sei tanta.


   - DIRITTO D'AMARE
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Piegato in un pacco sottile
    c'e' il tuo vestito di qualche anno fa;
    memoria di un'amore che fu primavera
    e adesso e' precaria routine.
    Eppure lo specchio e' gentile,
    non mostra quasi traccia del tempo che va,
    si vedono ragazze coi libri di scuola
    che sembran piu' vecchie di te,
    ma lui si addormenta leggendo,
    e' gia' tanto se c'e'.
    E una donna ha diritto d'amare
    e occasioni ne hai,
    non ti arrendi ai tramonti del cuore,
    eri bella e lo sei.
    E i tuoi figli ormai prendono il largo,
    perche' quella e' la via
    e lui sembra un cliente d'albergo,
    buonanotte poesia.
    E quanto bisogna soffrire
    per ingannare gli anni ed entrare nei jeans,
    e allora ti domandi dov'e' che hai sbagliato,
    cos'hanno le altre e tu no.
    Eppure il tuo frutto maturo
    trattiene tanto amore che scoppia tra un po',
    e lui candidamente non si accorge di niente,
    a parte che e' amaro il caffe',
    sei forte ma intorno c'e' un muro piu' forte di te.
    E una donna ha diritto d'amare
    sei al giro di boa,
    non hai tempo di farti cullare
    dalla malinconia.
    E lasciarti cadere le braccia
    non e' quello che vuoi,
    quanta voglia di sbattergli in faccia
    che non c'e' solo lui.
    Il tempo e' una lama sottile,
    millimetri per volta si porta via te,
    quell'anima un po' zingara e un po' guerrigliera
    e' il solo dottore che hai,
    magari e' influenza d'autunno,
    va via prima o poi.


   - DONNA AL BUIO, BAMBINA AL SOLE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Donna al buio, bambina al sole...
    Far l'amore non ti basta mai,
    ma il segreto resti qui fra noi!
    Padre e madre che non sanno niente,
    l'innocenza messa in faccia alla gente,
    al mondo!
    In silenzio nel tuo silenzio,
    donna al buio, bambina al sole tu sei,
    resta cosi': dici "Non voglio", ma dici di si'.
    E, quando il mondo e' chiuso fuori di qui,
    vivi l'orgoglio del tuo amore un po' piu' di cosi'.
    Non c'e' peccato dentro i grandi occhi tuoi,
    ti hanno mentito e tu lo sai;
    dopo l'amore sei piu' bella che mai:
    dillo al mondo, di noi.
    Far l'amore non ci bastera',
    presto o tardi ci si stanchera'.
    Uomo e donna soli sono niente,
    devi vincere davanti alla gente,
    al mondo!
    Non sfiorire nel tuo silenzio:
    donna al buio, bambina al sole non piu',
    tempo non c'e', bacia i miei occhi, cammina con me.
    E, quando il mondo e' chiuso fuori di qui,
    vivi l'orgoglio del tuo amore un po' piu' di cosi'.
    Non c'e' il peccato dentro i grandi occhi tuoi,
    ti hanno mentito e tu lo sai;
    dopo l'amore sei piu' bella che mai:
    dillo al mondo, di noi.


   - DONNA DAVVERO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Cosi'
    niente piu' parole
    tu m'hai detto si'
    ma non farmi male
    sei li'
    fiore da raccogliere
    bambina che non vuol piu' giocare.
    Sei tu
    che in un gesto solo
    hai voluto me
    fra il tuo corpo e il cielo
    l'eta'
    infinita e fragile
    da un attimo si e' lanciata in volo.
    E tu e tu mi riconosci gia'
    in un sogno fatto mille volte ormai.
    Donna davvero
    senza respiro
    senza innocenza hai vinto tu.
    E se
    anche troppo presto
    ti risveglierai
    fra l'amore e il resto
    potrai
    anche alzarti e andare via
    la parte mia era solo questa.
    E poi se poi mi riconoscerai
    in un certo sguardo a me sorriderai.
    Donna davvero
    senza respiro
    senza innocenza hai vinto tu.
    Donna davvero
    senza respiro
    senza innocenza hai vinto tu.


   - DONNE ITALIANE
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Ti conosco da sempre
    ma sei nuova a ogni passo
    tu sei proprio la donna dell'Italia di adesso.
    Sai riempire la scena raffinata e intrigante
    ma ti ho vista in divisa preparata e decisa.
    Ti diverti ti impegni
    non abbassi mai lo sguardo
    cerchi l'uomo dei sogni
    ma difendi anche la tua
    liberta'.
    E vi ho viste ragazze, giu' al sud che non piove
    colorare le piazze e piu' sexy che altrove
    e i piu' strani mestieri che riuscite a inventarvi
    per mostrare chi siete anche senza spogliarvi.
    Sai parlare col cuore
    di politica e d'amore.
    Se rimani da sola
    prendi i figli e sai che poi
    ce la fai.
    Che belle che sono le donne italiane
    coraggiose e romantiche.
    Su schermi giganti o acqua e sapone
    delicate e fortissime.
    Tu vuoi fare carriera, diventare famosa
    ma ti ho vista allo stadio scalmanata ed accesa
    pilotare aeroplani, vendemmiare in un campo
    e portare con classe anche i segni del tempo.
    Tutto il mondo ci invidia
    queste donne Terra e Mare
    che ora sanno volare
    e combattono per loro
    e per noi.
    Che belle che sono le donne italiane
    scatenate e dolcissime
    viaggiamo con loro nel bene e nel male
    stiamo attenti a non perderle.


   - DOVE STO DOMANI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Terro' la bocca chiusa, cambia la luna e sono in piu'
    non c'e' che da decidersi che non funziona piu'
    faro' una grossa spesa e ricomincero'.
    Saro' di un'altra casa, cambio telefono e citta'
    gli amici da dividerci, sara' una novita'
    la mia valigia pesa ma tutto non ci sta.
    Prendo soltanto la mia vita con me
    cambiano posto i giorni miei
    col resto fanne cio' che vuoi.
    E se domani mi cercassero qui
    non dire a tutti: non lo so
    tu lo sai bene dove sto
    domani .
    Faro' i miei viaggi ancora con la compagnia che tu sai
    da solo non so vivere e non ne ha colpa lei
    ma tu comunque sia non ti buttare via.
    Prendo soltanto la mia vita con me
    sappiamo tutti e due perche'
    prenditi tempo e pensa a te.
    Io questa cosa lo so sempre dov'e'
    anche se il conto e' chiuso ormai
    dimmi ogni tanto cosa fai.
    Prendo soltanto la mia vita con me
    cambiano segno i giorni miei
    ma se hai bisogno tu lo sai che
    da questa casa puoi fidarti di me
    strade diverse da oggi in poi
    ma dimmi sempre come stai.


   - DOVE VAI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Dove vai
    vai soltanto di la' dalla strada
    a comprare il giornale e la cena
    o hai in tasca una chiave lontana.
    Dove vai
    da un'amica a parlare tra donne
    a sfogarti su come eravamo
    a capire se vuoi un bambino
    o la tua liberta'.
    Dove vai
    dove posso mandarti i pensieri
    la tua posta e gli auguri a Dicembre
    o ti porti via tutta per sempre
    quando tu te ne vai.
    Dove vai
    vai per nuove stelle
    o a vecchie domeniche di provincia
    la' dove sognavi sveglia
    di fare la hostess dell'Alitalia.
    Se scivoli giu' dal vento
    su quali labbra riprendi fiato
    chi ti prestera' un maglione
    quando la pioggia ti avra' bagnato.
    Sei nell'elenco in citta'
    o non devo sapere di piu'
    dimmi almeno che sai dove vai.
    Dove vai
    torni a scuola o ti cerchi un lavoro
    vai a casa dai tuoi per pensare
    o piu' in la' della curva del mare.
    Dove vai
    dove non c'e' speranza che torni
    o in un posto che dopo due giorni
    c'e' un telefono e c'e' una stazione
    quando e se mi vorrai.
    Mi vorrai
    a mo' di un viaggio
    di un complimento o di un temporale
    in lacrime trasparenti
    di un capodanno riuscito male.
    Se scivoli giu' dai sogni
    mi chiami subito o ti vergogni
    sulla valigia starai seduta
    a quale uscita dell'autostrada
    che devo fare di noi
    aspettarti o pensare per me
    dimmi almeno che sai dove vai.


   - DUE DONNE
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    T'innamori ogni settimana
    qualche sabato dormi fuori
    ma vuoi sposarti in chiesa.
    Con tua madre c'e' un gran bel feeling
    prende a prestito i tuoi vestiti
    sembra piu' lei la figlia.
    E' stata fuori a cena
    e oggi ha un'aria strana.
    Al telefono e' stata un'ora
    si parlavano stretto stretto
    chi era non te l'ha detto.
    Poi si guarda allo specchio e dice
    un po' ironica e un po' fatale:
    Uomini, chi vi vuole.
    Due donne in controluce
    stregate dalla luna
    due donne-donne al presente, nella corrente
    due rose in fondo alla citta'
    gia' pronte
    al grande amore o a star da sole.
    Che cosa e' meglio chi lo sa?
    In TV tramonta lenta la domenica,
    perche' no due passi in centro e poi un film?
    Vi guardavo in quel ristorante
    due bicchieri di vino chiaro.
    Donne dov'e' il futuro?
    Tu con tutti i tuoi brevi amori
    lei col tempo che si assottiglia
    pero' come ti assomiglia.
    Due donne in controluce
    stregate dalla luna.
    Due donne-donne al presente, nella corrente
    due tempi dello stesso film.
    Due donne
    cuori diversi, l'onda e la sponda
    due mondi dove viaggerei
    tu nella piu' verde della stagioni
    che senti in cuffia le tue canzoni
    prima di addormentarti
    e lei che pensa chiudendo fuori
    un'altra notte verso l'inverno.
    Domani e' un altro giorno.


   - E' BELLO RIAVERTI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Tu non lo sai come si sta
    nell'infinita attesa
    dietro una porta chiusa
    tra oggetti che guardano te.
    Ci dormi su ci bevi su
    vivi cosi' per dire
    e non ne sai uscire
    ma andare via come si fa.
    Qui non c'era molto senza te
    io ho fatto del mio meglio ma
    ci si puo' smarrire
    tra le cose care
    inventate in due.
    Quando vorrai si spieghera'
    che avvenne quella sera
    non l'ho capito ancora
    ma e' hello sai riaverti qui.
    Qui nel petto e nella mente mia
    c'era amore e non e' andato via
    e lo puoi sentire
    dentro me tremare.
    Qui ti prego non giochiamo piu'
    qui con gli occhi e nuove stelle tu
    porti luce ancora
    dove piu' non c'era.


   - E' VERO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    E' vero che le porte del cielo
    sono dure da aprire
    e i sogni non bastano.
    Non e' vero che ti devi ammazzare
    per comprare la luna
    sta benissimo dove sta.
    Puoi guardarla dall'autostrada
    da una barca o dal letto in casa tua
    se l'estate gentile
    si porta la pioggia via da qui.
    E' vero che si vive una volta
    che i bambini han ragione
    piu' spesso degli uomini.
    Non e' vero che i ragazzi son strani
    tra nervi e maglioni
    c'e' moltissima fantasia.
    C'e' una musica che consola
    qualche moto a miscela e qualche dio
    la domenica che
    sta attento se c'e' la polizia.
    Forse e' vero e forse no
    che la vita sfonda e manda via l'amore
    ma non e' mai vero che
    basta separarsi per dimenticarsi se
    quando stiamo lontani un giorno
    perde subito colpi il mondo mio
    torna subito qui
    rompiscatole grande amore mio.
    E' vero che star male fa male
    che in Italia c'e' il sole
    ma le case non bastano.
    Non e' vero che le donne normali
    van tenute per mano
    tu mi aiuti fortissimo.
    Io ti voglio portare fuori
    dove il cielo e' abbondante e buono e dio
    e' un signore gentile
    che ha una casa sul mare per noi due.
    Forse e' vero e forse si
    che non fa mai bene stare troppo insieme
    ma non e' mai vero che
    quando non c'e' piu' l'amore c'e' la liberta'.
    E' verissimo il tempo spara
    ma c'e' un tempo che se lo butti via
    non lo trovi mai piu'
    non parlare e commuoviti anche tu.


   - E NON SERVE CHE SIA NATALE
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)
   
    Quanta polvere fa il mondo mentre va
    copre tutto e non ci fa vedere piu'
    le stagioni i dubbi i figli e le speranze
    e rincorriamo i sogni qua e la.
    Che rumore che fa il mondo mentre va
    tra motori guerre soldi e gelosie
    confondiamo il giorno dopo
    con l'eternita'
    e l'allegria con la felicita'.
    E intanto tra noi scommetiamo la vita
    traversando da soli il mare
    per scoprire cos'e' che vale.
    Facci uscire dal temporale
    prima che ci trascini via.
    Dacci strade per ritornare
    dove non siamo stati mai.
    E non serve che sia Natale
    per scoprire di avere un cuore
    per capire, per sperare un po'.
    Che fatica che fa il mondo mentre va
    tutti in corsa per un posto
    in prima fila.
    O sei primo o sei nessuno.
    Tutto o niente
    e il senso della vita se ne va...
    E intanto tra noi ci aggiustiamo la vita
    con amori e con medicine
    mentre il tempo ci scappa via.
    Facci piangere per qualcuno
    che ci lascia e non tornera'
    dacci braccia per un amico
    che ci prova e non ce la fa.
    Se ogni tanto ci fermassimo a pensare
    se ci fosse tempo per ricominciare
    se vivessimo e lasciassimo campare
    sarebbe tutti i giorni un po' Natale.


   - E VORREI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Siamo gia' sulla porta
    un breve addio nel giardino
    e lo so io quel che sento
    ma non potrei provarci piu'
    l'ho detto gia' discorso chiuso da parte mia.
    E vorrei trascinarti
    nel buio la' come sempre
    dove lo sai tante volte
    abbandonai la rabbia mia
    ma cara mia stasera questo non si fara'.
    Pensa che adesso vorrei far l'amore
    qui una volta, due volte, poi dirti
    no non ci riesco a lasciarti e vorrei
    vorrei che a sbagliare di piu' fossi stato io sempre io.
    E' cosi', inutilmente
    illuderei nuovamente la mente mia
    come sempre, meglio per me
    salvarmi qui, adesso che riesco a guardarti come sei.
    Non ti diro' che vorrei
    e Dio sa se e' vero che ancora
    vorrei far l'amore
    qui una volta, due volte stasera
    no, mi conosco e lo so
    cio' che infine poi io vorrei.
    (ripete ad libitum)


   - ELEONORA MIA MADRE
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Tra le cose vecchie quel vestito lungo dei vent'anni tuoi
    come allora bello coi merletti non piu' bianchi per l'eta'
    donna tu mia madre scopro per la prima volta io a spiarti
    dalla porta tra le vecchie cose tue.
    L'emozione cade nei pensieri della stanca tua realta'
    chiaro quel ricordo si fa strada tra la fantasia e l'eta'
    sul tuo viso stanco un sorriso spento e' quel che resta
    di una vita mai vissuta sempre attesa troppo ormai.
    La tua antica delusione tra le prime rughe appare gia'
    sciogli i tuoi capelli lunghi come mai
    cosi' bella non ti ho vista mai.
   
   
   - ERAVAMO RAGAZZI
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Te lo ricordi che eravamo ragazzi
    e ci facevi tutti un po' innamorare
    e ogni estate era sempre speciale.
    Te lo ricordi il mare la notte tardi
    che avevi freddo ed io venivo a scaldarti
    e con la scusa riuscivo a toccarti.
    Per quale strana ragione
    a un tratto si cambia stagione 
    ma che fine ha fatto la voglia di allora?
    Senza volere, ci si ritrova ad andare.
    Lontano, lontano tra quei ricordi che non ci lasciano piu'.
    Dimmelo tu
    chi ci ha promesso che c'era di meglio.
    E tu, dimmelo tu
    quanto passato e' passato di qui
    per trasformarci cosi'?
    Te la ricordi la mia moto indecente
    che ci salivi e ti guardavo le gambe
    e tu brava a far finta di niente.
    Ho ancora in bocca le tue labbra salate
    in quei saluti di quell'ultima estate
    che poi non ti avrei vista piu'.
    Quante emozioni disperse
    tutte per strade diverse
    ma che fine ha fatto l'estate di allora?
    Senza volere, ci si ritrova ad andare.
    Lontano, lontano
    tra quei ricordi che non ci lasciano piu'.
    Dimmelo tu
    chi ci ha promesso che c'era di meglio.
    E tu, dimmelo tu
    quanto passato e' passato di qui
    per trasformarci cosi'?
    Te lo ricordi che eravamo ragazzi 
    nel bar vicino al nostro solito mare io e te.
    Te lo ricordi che eravamo ragazzi
    che avevi freddo ed io venivo a scaldarti e a toccarti.
    Te lo ricordi che eravamo ragazzi.....


   - FAMMI FERMARE IL TEMPO
     (R. Canzian - V. Negrini)

    Come vola il tempo, ho mezza vita gia' alle spalle,
    anche se faccio finta di no,
    e gli anni puoi tenerli in pugno, ma ti levano la pelle
    bastardo il tempo quando scopri
    stando lontano chi avevi vicino
    magari un padre camionista con un cuore d'artista.
    Che bugiardo il tempo, quanti miti ha scardinato
    dai miei primi sogni fin qui.
    Ho cavalcato in groppa agli anni che han stravolto l'universo,
    che cosa ne resta di serio non so,
    com'e' cambiato il vento della liberta',
    quanta gente ha cambiato dio,
    e io propongo il mio destino ad una donna
    che ha mo' degli anni miei.
    Fammi fermare il tempo, lui che stava fermando me,
    tu spudorato angelo fammi uscire dal coro da' fiato al futuro.
    Fammi fermare il tempo, lui non deve negarmi te
    in questa eta' difficile,
    ha due scelte: il mio cuore fermarsi o fidarsi di te.
    All'inferno il tempo e tutti i suoi comandamenti,
    perche' dovrei dirti di no.
    Fammi giocare nel tuo corpo, lascia che ci sbatta i denti,
    forse e' l'ultima grande occasione che ho,
    tu in fondo hai tempo di sbagliare e riparare
    e segui il cuore comunque sia.
    Dammi i tuoi anni che mi rendono migliore,
    che mi spianino la via.
    Fammi fermare il tempo, lui che stava fermando me,
    tu spudorato angelo fammi uscire dal coro da' fiato al futuro.
    Fammi fermare il tempo, lui non deve negarmi te
    in questa o' difficile,
    ha due scelte: il mio cuore fermarsi o fidarsi di te.


   - FANTASIA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Fantasia
    legna sulla fiamma e ci si scalda un po'.
    Vedrai
    sopra l'acqua il vento argento sciogliera' per te.
    Sul tuo corpo bianco l'ombra mia sara'
    fra un attimo carezza e fuoco e tu vedrai
    con gli occhi semichiusi cio' che c'e' e non c'e'
    la danza della fiamma al vento e su te
    e intorno a te
    e dentro te la liberta'.
    Fantasia
    le stanze della notte in quest'isola mia pero'
    han breve il fuoco e rapido il risveglio e direi
    che sul tuo viso l'alba rende a te di gia'
    la scialba ed immutabile realta' e tu
    con triste tenerezza intorno a noi vedrai
    il mare nell'acquario
    e il fuoco spento ormai
    la stanza di un ragazzo
    e non sorriderai.


   - FARE, SFARE, DIRE, INDOVINARE
     (R. Facchinetti - R. Canzian - S. D'Orazio)

    Se leggessi nel futuro
    ve lo giuro
    qualche cosa inventerei.
    Fossi bello e' un po' discusso
    starei spesso
    sulle pagine di STOP.
    Se per sbaglio fossi santo
    un miracolo ogni tanto
    per salvare i fatti miei lo farei.
    Se credessi alla morale
    bene o male
    bello dentro io sarei.
    Fossi re fossi potente
    la mia gente
    con promesse incanterei.
    Ma se fossi convincente
    io farei sicuramente
    Caroselli del Cynar.
    Fare, sfare, dire, indovinare
    c'e' chi spera e c'e' chi sa aspettare
    chi dei sogni senza non sa fare
    e chi invece sa.
    Fossi forte ed incosciente
    come niente
    farei nero Cassius Clay.
    Se credessi all'innocenza
    con urgenza
    Loredana sposerei.
    Fossi in fondo come sono
    non sarei niente di buono
    ma farei finta di si'.
    Fare, sfare, dire, indovinare
    c'e' chi spera e c'e' chi sa aspettare
    chi dei sogni senza non sa fare
    e chi invece sa.


   - FOTOGRAFIE
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Fotografie, trasparenze di fuori citta', torri spagnole
    le chitarre e le birre in collina, l'eclissi di sole
    fotografie, io e te vagabondi nel porto di Barcellona
    su di giri di prima mattina, navigando l'estate del sud.
    Nelle fotografie, malinconie, colpi di sole
    donne, pugni e poesie
    mentre qui.
    Tutto il vino va via non si sa come
    la tua donna e la mia ridono insieme
    han gia' deciso che han chiuso i confini
    e i nostri treni non partono piu'.
    Fotografie, una piazza di un posto dell'est con le bandiere
    una tazza di grappa di more, senza amori ne' fretta ne' idee.
    Basta fotografie, piccole spie pericolose
    un bicchiere di piu'
    torni tu
    batti i pugni e vedrai, chi siamo ancora
    c'e' un biglietto per noi per l'avventura
    sulla corriera a colori che vola
    chi la perde non parte mai piu'.
    Quante pagine ha la liberta'
    non lo sappiamo
    quante volte dirai
    mi fermo qui
    quanto vento ci sta dentro una vela
    non parliamo di noi alla moviola
    finito il vino facciamo che e' tardi
    non facciamo i bastardi perche'
    la tua luna e la mia fanno canzone
    la tua donna e la mia sono persone
    guidando piano portiamole a casa
    e poi chiediamo anche scusa vedrai
    tutto e' meglio cosi', meglio cosi'
    basta malinconie, fotografie.


   - FUORI STAGIONE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Malinconia di mezza stagione, dammi ragione, come si fa.
    Come si fa a sedersi in un ristorante da soli in questa citta'
    come una sentinella con zero idee
    guardo chi va e chi viene, non mi voglio per niente bene.
    Ora mi faccio dare coraggio dalla signora bionda del bar,
    tra le bottiglie multicolori l'aria di molti amori ce l'ha;
    mette nel conto un mezzo sorriso in piu',
    pesca nei suoi pensieri, si ricorda con chi ero ieri.
    E invece io non voglio pensarci piu',
    fuori stagione in lista non ci sei piu',
    metto le cose in fila che eran cadute un po',
    quella che mi consola la trovero'.
    La mia stazione giusta chissa' qual e',
    fuori stagione costa pensare a te,
    meglio tenersi in tasca
    quello che ancora c'e'
    mangio dell'uva fresca finche' ce n'e'.
    Gusti di vino forte si parte in fretta a parlarsi addosso cosi',
    l'occhio mi fa da spia che le cose dentro non stanno proprio cosi',
    e' un gatto con molte code la vita mia,
    basta tirarne una e poi che fosse la volta buona.
    Tanto sbagliare tutto o sbagliare no
    fuori stagione troppo io non ci sto
    notte di mezza luna, fammi lo sconto tu,
    fuori stagione non ci sto dentro piu'.
    Tanto sbagliare tutto o sbagliare no
    fuori stagione troppo io non ci sto
    notte di mezza luna fammi lo sconto tu
    fuori stagione non ci sto dentro piu'.


   - GATTO Dl STRADA
     (R. Canzian - V. Negrini)

    Punto il dito nel cuore dell'Europa,
    sono qui.
    Dorme al sole il motore,
    risvegliare non si puo'.
    Nel mezzogiorno giallo di grano io
    mi sdraio all'ombra dell'ombra mia.
    Punto i gomiti al cuore della terra,
    sono qui.
    Fresche spine di birra nelle vene:
    penso a me.
    Completamente gatto di strada che,
    dovunque vada resiste e
    conquista un posto per se.
    E viaggia insieme a me la tempesta
    che spettina i pensieri in testa a chi
    pretende di cercarmi dentro
    di sapere il centro mio.
    perche' non siete qui tutte quante
    a spingere il mio carro che non va?
    In mezzo a questo niente strano
    da deserto indiano,
    qui vi vorrei.
    Pianto gli occhi nel cuore del silenzio,
    penso a chi
    mi dovrebbe aspettare
    non si muore, non per me,
    completamente gatto selvaggio che,
    se vale il viaggio, si muove e
    ti trova e arriva da te.
    E viaggia insieme a me la mia pelle
    che accende le tue stelle, se ne hai;
    se non ho fatto in tempo oggi
    domani mi vedrai,
    perche' non basti tu nella mente
    a spingere il mio carro che non va.
    In mezzo a questo niente strano
    da deserto indiano
    non ce la fai.


   - GENTE DELLA SERA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Notte di Luglio feriale, Milano centrale
    un caldo di Dio.
    Persone in stazione a dormire, a rubare, a fumare
    a cambiare citta'
    qui c'e' di tutto, e' il casello del mondo si sa.
    Gente della sera, chi l'ha detto che fate paura
    sarabanda di folletti e bambole
    siamo tutti innocenti a quest'ora.
    Gente della sera, sconosciuto mi siedo e respiro
    benvenuto ad un pensiero insolito
    a quest'ora si e' soli davvero.
    Da un vetro bucato del cielo e' caduta la luna,
    la tengo per me;
    su pattini portafortuna rincorro una strada
    dolcezza perche',
    sui primi scalini dell'alba violenza non c'e'.
    Gente della sera, siamo tutti qualcosa e qualcuno
    solitudini a colori in maschera
    alle porte di un altro mattino.
    Gente della sera, chi l'ha detto che fate paura
    io rispetto i gatti che sorridono
    nella notte curiosa e leggera.
    Senza guardarmi alle spalle in piedi sul mondo
    mi fido e mi va
    compriamo un giornale e vediamo il mondo che fa.
    Gente della sera, chi l'ha detto che fate paura.
    Gente della sera, siamo tutti qualcosa e qualcuno.
    Gente della sera. siamo tutti innocenti a quest'ora.


   - GIORNO PER GIORNO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Giorno per giorno
    ho imparato ad avere pazienza
    sulla mia coscienza e' cresciuta gia' l'erba
    e ogni giorno mi sveglio che tutto va meglio.
    Giorno per giorno
    seguo il vento aspettando la sera
    e non faccio paura e non faccio domande
    in poche parole, sono un uomo normale.
    Giorno per giorno
    ho imparato la vita a memoria
    come un libro di storia dei tempi di scuola
    e di mio non ci lascio una sola parola.
    Giorno per giorno
    ho imparato il mio bene e il mio male
    un minuto di sole mi basta a scaldarmi
    con quale diritto tu vieni a svegliarmi.
    Passo per passo,
    riaprendo finestre gia' chiuse
    precipiti dentro di me
    che cosa ti aspetti;
    questo io dico sapendo che stavo cadendo
    e che l'ultima spiaggia del mondo che valga la pena sei tu.
    Giorno per giorno
    stai riuscendo a toccarmi nel cuore
    a toccarmi nel corpo e ad avere risposta
    inventiamo altre ore se il tempo non basta.
    Giorno per giorno
    sto imparando a combattere ancora
    a puntare i miei occhi negli occhi del mondo
    a esser dentro le cose che stanno cambiando.
    Giorno per giorno
    ogni prossimo giorno.


   - GIORNI INFINITI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Cambia il vento, cambiano i confini
    torna sempre quel che se ne va
    i giorni del futuro
    venuti da lontano
    da mille piogge e compleanni fa.
    Giorni d'aria, giorni di fatica
    ci vuole occhio, cuore e fantasia.
    Abbiamo nelle dita
    gli anelli della vita.
    Abbiamo tutti quanti un senso.
    Sognando, guarendo
    suonando seminando.
    Volando cadendo
    guidando i figli e le citta'.
    Le grandi stelle, piccoli mestieri
    s'incrociano nell'alba sulle vie.
    Le storie della notte
    le sveglie del mattino.
    Cerchiamo tutti di toccarci
    correndo, scalando
    rubando e accarezzando.
    Nel lampo del tempo
    in giorni senza fine mai.
    Quando i giorni sono musica
    fermiamoci a sentire.
    Se sono muri salta di la'
    se sono amori abbracciali.
    E' un ballo che continua
    in mille passi brevi.
    Sul palco della terra non c'e'
    persona grande o piccola
    anche gli ultimi che non vincono mai,
    non si fermano mai.
    Volando, cadendo
    suonando seminando
    segnando il tempo
    per infiniti giorni in piu'...


   - GITANO
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Io sono qui
    non ho piu' il passaporto
    la gente mia
    mi ha dichiarato perso
    e il mio violino l'han spezzato gia'.
    Questa citta'
    non canta intorno al fuoco
    ma sguardi ha
    che vedono nel buio
    e lo straniero ha gli occhi di una spia.
    Voglio entrare
    posso farcela a pagare e poi
    so imparare
    la mia lingua non la parlo piu'
    camminavo sulla tune ed ho coraggio si'
    dite cosa devo fare ed io mi fermo qui.
    E dormire
    nelle case senza ruote e poi
    respirare
    le stagioni e il fumo insieme a voi
    far l'amore soffocando mentre corre via
    la sirena lungo il ponte della ferrovia.
    Io sono qui
    i fuochi sono spenti
    i troppi si'
    son sabbia sotto i denti
    e sono un'ombra dietro a un vetro ormai.
    Voglio uscire
    voglio polvere e chitarre io
    per dormire
    voglio tende colorate io
    voglio sole grida e vino da cadere giu'
    voglio ruote sulla strada e non fermarmi piu'.


   - GIULIA SI SPOSA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Giulia si sposa,
    ma che sorpresa,
    Giulia che
    quand'era insieme a me,
    diventava seria,
    le mancava l'aria,
    se insistevo, vieni a vivere con me,
    diceva: "io do a un uomo tutto,
    ma non accetto che pensi Giulia e' mia".
    Giulia si sposa,
    e' la sola cosa,
    che lei non ha
    mai fatto, insieme a me,
    perche' lei diceva,
    che l'amore e' amore,
    non un contratto o un fido in banca,
    dira' di si perche' e' un po'stanca,
    ma chi la sposa non sa una cosa,
    Giulia, io e te,
    sappiamo invece che,
    nessuno piu' di me al mondo,
    ti conosce fino in fondo,
    sa dirti il fatto tuo,
    sa prenderti se stai cadendo,
    sposarti e' un gioco nuovo,
    pero' non t'assomiglia,
    e Giulia, e' Giulia,
    solo con me.
    Giulia si sposa,
    ha gia' la casa,
    si fara' le foto in chiesa;
    lei, lei che odiava fare,
    quel che fa la gente,
    ma io lo so' che cosa ha in mente,
    arrivera' davanti al prete,
    ma Giulia e' Giulia,
    e li dira' di no.
    Giulia io e te,
    sappiamo bene che,
    nessuno piu' di me al mondo,
    ti conosce fino in fondo,
    sa dirti il fatto tuo,
    sa prenderti se stai cadendo,
    puoi parlo fino in fondo,
    il gioco se ne hai voglia,
    ma Giulia e' Giulia,
    solo con me,
    puoi parlo fino in fondo,
    il gioco se ne hai voglia,
    ma Giulia e' Giulia,
    solo con me.


   - GLI ANNI PIU' IMPORTANTI DELLA NOSTRA VITA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    E un'altra volta buonanotte a questa casa
    alla goccia in bagno e al battito del cuore
    agli anni ottanta dietro la finestra chiusa
    alla mia compagna a quel che mi sa dare
    quel che lei fa per me
    che non so ricambiare.
    E buonanotte ai tuoi capelli sul cuscino
    a quel quadro storto e all'acqua minerale
    a un antifurto d'auto al pianto di un bambino
    e alla vita che ti vivi con piu' amore
    con amore piu' di me
    per le cose che abbiamo.
    E abbiamo amici e appuntamenti con il mondo
    gli anni piu' importanti della nostra vita
    abbiamo tutto dopo aver sognato tanto
    e sei tu che hai rovesciato la partita
    e perdonami se
    non ti ho mai ringraziata
    di esser quello che sei.
    E buonanotte alle tue spalle al tuo respiro
    alla mosca sul soffitto e al campanile
    che batte il tempo della gente e del pensiero
    delle cose belle che ho capito male
    e perdonami se
    non ti so ringraziare.
    Avremo stelle ed atterraggi di fortuna
    gli anni piu' importanti della nostra vita
    abbiamo visto il mondo andare sulla luna
    e dei sogni prender corpo tra le dita
    e perdonami se
    non ti ho mai ringraziata
    di esser quello che sei
    di esser quello che sei.


   - GOODBYE
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Il tempo e' una marea
    ci trascina via
    sommerge i desideri
    spazza via gli amori
    e una volta ancora e' tempo di confonderci
    di guardarci andare e di voltare pagina
    di dirci appena ricordati di me.
    Il tempo e una scommessa
    se lo perdi passa
    ma noi che abbiamo vinto
    ce ne rest a tanto
    per giocarci un altro amore e ancora crederci
    per partire verso incontri lontanissimi
    comunque sia ricordati di me.
    Goodbye goodbye
    goodbye goodbye
    questa notte forse e' l'ultima
    teniamola per noi
    se c'e' un fuoco non lo spegnere
    io ti ritrovero'
    goodbye goodbye...
    Il tempo e' un marinaio
    giura di restare
    ma appena s'alza il vento
    vuole un altro mare
    e noi siamo come il tempo pronti a correre
    a scommettere a scappare a farci prendere
    per dirci poi ricordati di me.


   - GRANDI SPERANZE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    E' finita la domenica
    e le moto si allontanano
    l'appennino e' spettinato
    senza piu' neve fuori.
    Sotto un trucco rock romantico
    la bambina ha detto il primo addio
    e il futuro e' dietro i vetri,
    sa di cioccolata
    e di freddo che va via, va via, via, va via.
    Grandi speranze alle fermate al mattino
    con le guance arrossate dai sogni di mezz'ora fa,
    col foglio rosa in tasca per il destino
    che promette dai televisori e dai muri in citta'.
    Grandi speranze di vacanze straniere
    per le piccole azzurre ragazze alle casse dei bar
    e che qualcuno, mentre sta per pagare,
    riconosca la donna che ha sempre sognato di piu'.
    Con le mani in tasca fra gli spiccioli
    penso alle mie storie che continuano,
    mentre il vento spara in alto i passeri
    e speriamo tutti che non piova piu'.
    Sopra certe isole
    la speranza ha reti e muscoli;
    ti dico a modo mio
    che cosa spero io:
    che nella mia vita affollatissima
    ci sia sempre modo di raggiungerti;
    al lavoro, al cinema o tra gli alberi
    e comunque in tempo per non perderti.
    Grandi speranze sul livello del mare
    coi traghetti, le feste di piazza e i sapori del sud
    quando le donne vanno a farsi guardare
    e si spara nel centro per farsi la fotografia.
    Grandi speranze sotto un pezzo di luna
    per qualcuno che aspetta qualcuna
    per tutti, per me...


   - I BAMBINI Cl GUARDANO
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Camminando vicini
    i bambini ci guardano
    sotto molti capelli
    sopra i pattini gialli
    dietro i vetri degli autobus.
    Nei tramonti d'estate
    i bambini si sposano
    con le labbra salate
    di popcorn e di mare
    e non sai cosa dicono.
    Al di la' delle strade
    i bambini ci guardano
    e ci copiano i suoni
    i baci e le sfide
    le canzoni e le lacrime
    e si chiedono spesso
    se sia meglio capire o andare via
    a viaggiare nel mondo
    con il telecomando
    delle tivu'.
    Aspettando il domani
    i bambini ci guardano
    imparando l'inglese
    con le bocche golose
    fra i gelati e le nuvole
    e in qualunque stagione
    i bambini si svegliano
    con il cuore leggero
    non gli manca il respiro
    quando suona il telefono
    e disegnano gli alberi
    con il sole che ride e guarda giu'
    i bambini si sa
    che non sentono mai
    che tempo fa.
    E la sera li fa dormire
    sotto piccoli grandi pensieri
    che fra un mese e' gia' Natale
    che domani c'e' geografia
    e come fanno a nascere i bambini
    e dove nasce il Po.
    Fanno sogni volanti
    e meno innocenti
    di quel che crediamo noi.
    L'orologio cammina
    e i bambini ci guardano
    han voglia e paura
    di dormire una sera
    e svegliarsi gia' uomini.
    I bambini raccontano
    ai computer le loro fantasie.
    I bambini pero'
    non ci credono piu'
    alle bugie.


   - IL CIELO E' BLU SOPRA LE NUVOLE
     (C. Facchinetti - V. Negrini)

    Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina
    piangi lacrime sottili tra la gente che cammina
    sei incinta e innamorata
    ma sua moglie fortunata
    resta quella la'.
    Tu signora consumata da una vita prepotente
    hai un figlio che ha studiato non lavora ma pretende
    sembra sempre piu' suo padre
    che paura quando suona quel telefono.
    Ma il cielo e' blu sopra le nuvole
    e non e' poi cosi lontano
    dobbiamo arrampicarci e crescere
    senza bisogno di nessuno
    il cielo e' blu sopra le nuvole
    oltre il silenzio ed il rumore
    c'e' chi ha le macchine e gli aerei
    pero' ha paura di volare
    ma il cielo e' blu sopra le nuvole.
    Tu bambino stai giovando a una guerra senza fine
    la tua vita in costruzione sopra travi ballerine
    costera' dei sacrifici
    ma nessuno ha molti amici 
    devi volerti bene tu.
    Ma il cielo e' blu sopra le nuvole
    dietro la rabbia ed il dolore
    la vita e' un pugno nello stomaco
    solo per chi se lo fa dare
    e non e' poi cosi difficile
    amarsi oggi piu' di prima
    la brava gente si disintegra
    quando si sente sola e scema
    ma il cielo e' blu sopra le nuvole...
    il cielo e' blu sopra le nuvole...
    il cielo e' blu sopra le nuvole...


   - IL GIORNO PRIMA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Puo' accadere senza che la sveglia suoni
    a mo' di un sogno o a un tiro di pallone
    a mo' concerto o sull'autostrada
    che la mezzaluna ha il sole sulla coda
    e i carabinieri fanno benzina
    o a mo' del salto di una ballerina.
    Puo' accadere appena ti e' venuto in mente
    che se chiedi scusa non ci perdi niente
    mentre le ragazze asciugano i capelli
    mentre i giocatori studiano i cavalli
    puo' accadere e tu lo sai.
    E se fosse autunno non faremmo in tempo
    a mangiare i funghi nati dalla pioggia
    a finir gli amori nati sulla spiaggia
    e se fosse aprile pensa che peccato
    che non e finito ancora il campionato.
    E se succedesse mentre tu sei sola
    non potrei lasciarti l'ultima parola
    e poi e poi puo' capitare
    anche se stasera
    c'e' un tramonto troppo sano, troppo mio
    per aver paura anch'io.
    E potrebbe essere anche domattina
    coi banditi in banca per una rapina
    coi bambini a scuola ad imparare il mondo
    ed i pescatori ad imparare il fondo.
    Se al di la' del cielo
    nel momento esatto fossero a guardare
    sembrerebbe solo
    lo strizzare d'occhi di una stella
    fuochi da lontano
    poi la notte torna normale
    e non se ne parla piu'.
    Oltre il giardino, oltremare
    sarebbe lontana la realta'
    come piccole nuvole
    come vecchi giocattoli
    e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano.
    Ma guardati, guardami e dimmi
    se dovessimo noi ricominciare
    con le pietre e con gli alberi
    sopra l'ultima isola
    non e' meglio pensare
    che non puo' succedere.
    Non funziona come in certi films minori
    che a salvare il mondo bastano gli amori
    puo' accadere adesso mentre sto cantando
    mentre c'e' poesia
    mentre sto contando
    quanti fogli mancano alla vita mia
    e si va a ballare
    e si va a mangiare o quello che ti pare
    ed e' tutto a posto
    e potrei giurare
    che il resto e' fantasia.
    Ma il bottone selvaggio e' di un bel rosso pulito
    ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato
    con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti
    con la giacca severa, con le croci davanti e noi
    siamo qui, siamo qui, siamo qui.
    A curare i difetti delle case e dei cuori
    a comprare i biglietti per momenti migliori
    a pensare che oggi porta dritto a domani
    a camminare sull'acqua per fermargli le mani e noi
    siamo qui, siamo qui, siamo qui.


   - IL PRIMO E L'ULTIMO UOMO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)
    
    Sono davanti a me stesso
    e vedo un viso qualunque
    e come sempre mi chiedo
    come faccia lei quando ritorno a casa
    avvilito del mondo
    a morire per me.
    E quando queste mie dita stanche
    di aver bussato a troppe porte chiuse
    non ce la fanno nemmeno
    ad accarezzarle il viso
    le sue labbra di rosa non sono mai stanche.
    Son parole bianche come angeli in volo
    quando lei mi dice
    "Tu sei la vita, il primo e l'ultimo uomo
    la casa che amo ogni giorno mi parla, mi parla di te.
    Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
    Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
    "Sono davanti a me stesso
    e vedo un viso qualunque
    e all'improvviso mi chiedo
    cosa mi succede, cosa sto inventando
    nei pensieri miei
    mentre muoio per lei.
    Da ieri in questa casa
    nessuna voce si sente
    lei non vorrebbe nemmeno
    ritornarci un minuto
    le labbra di rosa si sono stancate
    di promesse sbagliate
    le stesse parole un altro fanno felice
    "Tu sei la vita, il primo e l'ultimo uomo
    la casa che amo ogni giorno mi parla, mi parla di te.
    Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
    Tu sei il primo e l'ultimo uomo..."
    "Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
    Tu sei il primo e l'ultimo uomo... "
    (ripete ad libitum)


   - IL PRIMO GIORNO Dl LIBERTA'
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Mentre riconosco il sole della mia citta'
    io respiro il primo giorno di liberta'
    sul tuo viso in un istante
    conto indietro la mia eta'
    peccato che sia
    gia' spesa a meta'.
    Trema il tuo silenzio dolce fra le mani mie
    amo confrontare te con le mie fantasie
    che han difeso la mia mente
    fino ad un minuto fa
    dal sonno che poi piu' sogni non ha.
    Dolcemente serenamente
    bevo l'acqua alla tua sorgente
    io ti leggo dentro e ti viaggio dentro
    e anche se laggiu'
    l'aria entrava a stento
    io sulla pelle sentivo il vento tuo.
    Dolcemente serenamente
    s'asciuga il tempo sulla mia fronte
    tu che mi conosci lo sai
    che non mi nascondero'
    gli occhi non li abbasso
    non devo niente al mondo adesso io.
    Batte il sole sulla strada e ci riscalda gia'
    io respiro il primo giorno mio di liberta'
    guardo in faccia la mia vita
    e di meglio non vorrei
    adesso che tu davvero ci sei.
    Dolcemente serenamente
    s'asciuga il tempo sulla mia fronte
    tu che mi conosci lo sai
    che non mi nascondero'
    gli occhi non li abbasso
    non devo niente al mondo adesso io.


   - IL RAGAZZO DEL CIELO
     (R. Facchinetti - R. Canzian - V. Negrini)

    E, la luna silenziosa,
    fu, stupita fu curiosa,
    ma tu chi sei, perche' tu sai volare?
    Cosi' parlo', la luna all'aviatore.
    Sai, quant'e' lontano il mondo
    sai, quant'e' profondo il mare
    rispose lui: io devo attraversare
    aiutami, non farmi addormentare.
    Sull'Oceano Atlantico, la notizia passo',
    dalle Azzorre, all'Africa, ogni nave sveglio',
    il ragazzo del cielo e' arrivato a meta'
    del suo viaggio da solo
    forse ce la fara'.
    La luna all'orizzonte,
    bagno' di luce bianca la fronte stanca dell'uomo
    finche' a levante apparve il mattino.
    E nell'aria gelida, finalmente scoppio',
    un'aurora magica, che la notte incendio'
    e si accese il mare, sulla porta dell'est
    poi l'Europa nel sole, dietro al porto di Brest.
    Non c'era piu' la luna,
    ma dove in quel momento era notte
    c'e' chi sorpreso,
    vide la luna fare un sorriso.


   - IL SILENZIO DELLA COLOMBA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Ti chiederanno se li hai visti in faccia,
    come ti han spogliata e se hai ceduto in fretta,
    sotto quale tipo di minaccia
    o e' stato un gioco andato troppo in la.
    E anche ammesso che finiscano in galera
    quest'anno non verra' piu' primavera,
    senti addosso quelle mani ancora,
    e' un primo amore che non scorderai.
    E' la fine dell'innocenza in quest'alba gelida di polizia
    e' il silenzio della colomba affogata di pioggia e buttata via.
    E vuoi dimenticare, e vuoi volare via,
    sara' una lunga strada verso casa quando verranno a prenderti.
    Se non lo fa nessuno ti chiedo scusa io
    per quelli che hanno un nome e una faccia che puoi chiamare uomini,
    perche' in questa citta' vigliacca a parole son tuti eroi,
    ma tu hai perso le scarpe e il cuore e non sai piu' chi sei
    e non ci perdonerai.
    E non bastan mille docce per lavarti
    e la gente parla molto con gli sguardi
    sei gia' dall'altra parte della vita
    forse a scuola non ci tornerai.
    E anche ammesso che finiscano in galera,
    quest'anno non verra' piu' primavera,
    li senti addosso a respirare ancora,
    ed e' un respiro che non scorderai.
    E' la fine dell'innocenza carta straccia lacrime e formalita',
    e' il silenzio della colomba che sognava il mare e non ci arriverÿ.
    Come dimenticare, come volare via,
    nel cuore piu' profondo del tuo cuore l'inferno ha fatto i cuccioli.
    Se non lo fa nessuno ti chiedo scusa io
    per quelli che hanno un nome e una faccia che puoi chiamare uomini,
    perche' le donne san stare al mondo molto piu' di noi
    ma non ci perdonerai.


   - IL SUO TEMPO E NOI
     (R. Facchinetti - R. Canzian - V. Negrini)

    Non e' cosi'
    che dicevo io.
    Lo credevo meglio
    aspettare un figlio
    io volevo dividere
    ogni giorno con te.
    Ma tu vuoi solo proteggerlo.
    Bagni la tua mente
    solo in acqua azzurra.
    Il bambino e' l'erba
    e tu sei la terra.
    Non dovrei piu' toccarti io
    e chi l'ha detto mai.
    Tu sei ancora bellissima.
    Lui rischiera', nascera'
    fara' il grande salto da se'
    e poi tutto il resto lo sai
    gli deve arrivare da noi.
    Lui ha tempo, il tuo tempo ancora non e'.
    Ne abbiamo un po' meno io e te.
    Parla con la gente
    non parlare da sola.
    Lui da dentro sente
    ogni tua parola.
    Strappa in mille coriandoli
    i giornali se vuoi
    ma il mondo resta difficile.
    Lui vincera', nascera'
    vorra' tutto il mondo per se'
    che specie di mondo gli dai
    se un fiore nell'acqua tu sei.
    Lui ha tempo, il suo tempo ancora non e'
    ne abbiamo un po' meno io e te.


   - IL TEMPO, UNA DONNA, LA CITTA'
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Polvere
    il vento nella valle scivola
    finestre semiaperte stridono
    sui muri silenzioso il sole
    giace.
    Vastita'
    di strade sconosciute ai passi miei
    che suonano indiscreti come chi
    violasse un mondo mai trovato prima.
    Si avvicina lentamente a me
    resta in ombra il viso per un po'
    e' una donna e sembra sia
    pur presente e viva
    un'immagine sospesa nel tempo
    nata alla mente
    prima che agli occhi miei.
    E' un ritratto della fantasia
    chiedo dove sono e lei chi sia
    lei risponde: Vieni e poi
    tu potrai vedere
    cio' che il vento e il sole sanno da sempre
    cio' che spiegarti
    forse neanch'io saprei.
    Lentamente
    io la seguo, ho gli occhi su di lei
    sto cercando
    di sentire veri i passi miei
    quanto prima lieve e poi via via
    sempre piu' presente scopro intorno
    da rumori e voci la citta'
    prima spenta
    riemergente e viva intorno a me
    anche se oltre noi nessuno c'e'
    anche se oltre noi nessuno c'e'.
    Voci di uomini in allegria
    parlano forte di non so chi
    vantano nel vino ognuno con vivaci accenti
    come il mondo sfiderebbe
    chi non fosse nato vinto
    ma nella citta' si stenta
    e si aspetta chi sa che.
    Chi ha del coraggio nel mondo va
    voce di donna di stanca eta'
    come una preghiera triste a chi si appresta al viaggio
    quando tornerai lo sento
    figlio io saro' nel vento
    possa il mondo risparmiarti
    per colei che in mente hai.
    E solitario un canto di fanciulla in una stanza vuota
    dietro una finestra chiusa in pianto si tramuta
    fra pareti nude che il silenzio consumo'
    e la mente incerta a cosa esiste e cosa no.
    Poi la sconosciuta a un tratto il viso mi rivela
    ne riscopro i tratti dolci gli occhi d'acgua pura
    trasparente contro il sole l'abito di lei
    ricomposta immagine di voci udite gia'.
    Non violata dall'iniquo tempo
    sola e viva dove vive ormai
    fredda l'eco di remote ombre
    cui sottrarla solo io potrei
    prendo le sue mani e breve e intenso e' il suo respiro.
    Tace il vento sulle pietre bianche
    anche il sole sembra attento a noi
    cade il velo che l'attesa antica
    forte e fragile le ricamo'.
    Cade giu' da un muro un sasso rotola e si ferma.
    L'aria si chiude al silenzio e poi
    s'alza la polvere intorno a noi
    io chiudo gli occhi li riapro e...


   - IN DIRETTA NEL VENTO
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Vivo,
    mi piace la notte e ci vivo
    con le mie sigarette
    e il piatto che gira
    e dietro i vetri la citta'.
    Strano
    il microfono e' come un bambino
    gli parlo e non so
    se dorme o mi ascolta
    la luce e' sciolta nel caffe'.
    E ogni notte cosi', questa radio e' il mio mondo
    coi dischi. i giornali e gli scontrini del bar.
    Senti, senti, il telefono ancora
    e' la solita signora, oh no!.
    Ed invece sei tu
    ma senti che sorpresa
    due giorni e due notti per dimenticarti
    metto un disco per te poi vattene a dormire
    no, scusa, aspetta, dimmi dove sei.
    Dimmi
    stasera sei in casa da sola
    o parli nascosta
    fra coperte e cuscino
    la radio e' li vicino a te
    e addosso cos'hai
    voglio saperti tutta
    ti voglio sentire come stando li'
    senti, senti, volevi pensarci
    o allora ci hai pensato o no.
    Metto un disco per te
    e fra pensieri e suono
    mi torna la voglia di due giorni fa.
    Parla ancora con me
    l'antenna e' un'ombra bruna
    contro la luna e sopra la citta'.
    L'alba dietro le case si scalda
    e questo momento
    in diretta nel vento
    lo voglio dedicare a te.


   - IN ITALIA SI PUO'
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    (Siamo i piccoli italiani,
    Ferrari e maccheroni
    ambaraba' cicci cocco',
    in Italia si puo'.)
    Ma dove vai?
    Vieni in Italia che si sta bene.
    E' una tribu'
    che gia' a vent'anni si va in pensione.
    Oltre frontiera, o lavori o ti caccian fuori;
    in Italia no,
    che problema c'e'?
    In Italia si puo'.
    Ma dove vai?
    Questo e' il paese dell'abbondanza.
    Anche in galera,
    anche pagando non c'e' una stanza.
    Bella straniera
    in T.V. qui si fa carriera,
    basta stare zitte, basta aver le tette.
    In Italia si puo' fare quello che vuoi,
    e' l'aereo piu' pazzo del mondo.
    Qui comandano tutti e' la banda bassotti,
    mangiamo e rubiamo cantando.
    Immagina per te e tutti i figli tuoi
    un posto piu' incredibile.
    In Italia si puo' fare quello che vuoi,
    e le mamme ci vogliono bene.
    In Italia si puo'.
    Ma dove vai?
    Vieni in Italia che si respira.
    Siamo i migliori
    a fare i ricchi senza una lira.
    Siam professori della moda e dei terni al lotto
    e negli ospedali ci curiamo da soli.
    In Italia si puo' fare quello che vuoi
    l'importante e' tirare a campare,
    qui le torri pendenti non cascano mai
    basta stringer la cinghia e tirare.
    Immagina per noi e tutti i figli tuoi
    un posto piu' incredibile.
    (Siamo i piccoli italiani,
    cinquantaseimilioni di figli di papa',
    sole, pizza e malandrini,
    polenta e mandolini,
    Ambaraba' cicci cocco'.
    Siamo i piccoli italiani,
    cinquantaseimilioni di figli di papa',
    sole, pizza e malandrini,
    polenta e mandolini,
    Ambaraba' cicci cocco'.)
    In Italia si puo' fare quello che vuoi,
    siamo alpini e picciotti di cuore,
    noi siamo poeti, noi siam marinai,
    anche se non sappiamo nuotare.
    In Italia si puo' fare quello che vuoi,
    siamo alpini e 'picciotti di cuore,
    noi siamo poeti, noi siam marinai,
    anche se non sappiamo nuotare.


   - INCA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Disse il soldato al suo re
    nuovo mondo tu avrai
    dammi tempo e vedrai.
    L'indio il coltello punto' sulle stelle a ponente
    e le navi conto'
    poi disse: oltre il mare c'e' il niente
    chi viene dal niente nemico non e'.
    Dentro la citta' dai muri d'oro
    ai soldati il fiato si fermo'
    sopra l'innocenza del giaguaro
    l'aquila cristiana si getto'.
    L'indio il coltello punto' contro il sole
    tu farmi del male non puoi.
    Abbasso' le braccia ai fianchi e disse: fermati
    mille volte puoi colpirmi e non cadrei
    una strana meraviglia prese gli uomini
    il bandito di Castiglia chiese a lui
    tu paura non hai
    ti fai gioco di noi
    il tuo trucco qual'e'?
    Notte di fortezza e fiamme d'oro
    disse l'indio: uccidimi e vedrai
    vedrai con quei tuoi occhi di sparviero
    il sole aprire ancora gli occhi miei
    l'alba tra un po' spezzera' le tue armi
    tu farmi del male non puoi.
    Ma quel sogno fu silenzio e cadde fragile
    ed il cuore di smeraldo si fermo'
    poi le spalle della notte si incendiarono
    e quel sole il re del sole non sveglio'.
    Le navi il soldato riempi, e con l'oro parti
    col permesso di Dio.


   - INCREDIBILMENTE GIU'
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    -Mi sentivo
    -incredibilmente giu'
    -te ne andavi
    -improvvisamente tu
    -e non c'era
    -assolutamente piu'
    -niente al mondo
    -da fare cosi
    -mi trovai coi
    -vecchi amici a
    -far mattina
    -a festeggiare
    -la fortuna
    -che non mi
    -tormentavi piu'
    -e poi su di te
    -mi raccontarono
    -di tutto
    -che me l'avevan
    -sempre detto che
    -io non ragionavo piu'.
    .E mentendo
    .incredibilmente io
    .dissi forte:
    .da oggi sono mio
    .mi appartengo
    .mi amo, abbasso lei
    .non la voglio
    .vedere mai piu'.
    .Li lasciai
    .che era gia'
    .quasi fuori il sole
    .dissero tutti:
    .meno male che adesso
    .non ci muore piu'
    .per lei
    -mentre io
    -io stavo gia'
    -come mi vedi
    -cosi col cuore
    -sotto i piedi
    -pronto a non
    -farcela gia' piu'.
    Li lasciai
    che era gia'
    quasi fuori il sole
    dissero tutti:
    meno male che adesso
    non ci muore piu'
    per lei mentre io
    io stavo gia'
    come mi vedi
    cosi col cuore
    sotto i piedi
    pronto a non
    farcela gia' piu'.
    Mentre io
    io stavo gia'
    come mi vedi
    cosi col cuore
    sotto i piedi
    pronto a non
    farcela gia' piu'.
   
   
   - INFINITI NOI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Che ti serve ormai
    tormentarti per capire il mondo
    farti soffiare dentro da ogni vento
    niente c'e' che valga il tuo sgomento.
    Guarda invece noi
    piangi per l'amore se si perde
    odiami se sei messa da parte
    grida se l'amore grida forte.
    perche' noi qui, infiniti noi
    siamo il tempo innocente
    che nasce dal silenzio del mondo
    intorno a noi.
    Chi ti ascolta mai
    dolce e disperata tra la gente
    dove le tue mani son respinte
    cio' che non e' tuo non vale niente.
    perche' noi qui, infiniti noi
    siamo il tempo innocente
    che nasce dal silenzio del mondo
    intorno a noi.
    Io ti ascoltero'
    voce di stupito sentimento
    io saro' il tuo tempo in un momento
    con l'orgoglio di dormirti accanto.
    Guarda ancora noi
    piangi per l'amore se si perde
    odiami se sei messa da parte
    grida se l'amore grida forte.
    (ripete ad libitum)


   - INNAMORATI SEMPRE, INNAMORATI MAI
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Innamorati sempre, innamorati mai,
    ma una amica e' un bel compagno
    nel momento del bisogno.
    Quando sono a pezzi cerco solo te,
    che non so se sei una donna
    o un amico con la gonna, e non so mai
    che sentimenti scegliere
    quando ti stringo forte.
    Innamorati sempre, innamorati mai,
    e anche tu mi cerchi spesso
    se ti crolla il mondo addosso.
    Te lo dico sempre, non mi ascolti mai
    che ci credi troppo presto,
    ma sei bella anche per questo, credimi
    anche gli errore servono,
    anche gli amore scemi, vivi.
    Resta cosi', non stancarti di te,
    dai retta all'istinto fintanto che c'e',
    meglio ogni giorno sbagliare un amore
    che chiudere il cuore al primo dolore.
    E intanto chissa', prima che imparerai,
    di quanti fantasmi ti innamorerai
    per ogni emozione che esce di scena,
    c'e' sempre un ricordo che vale la pena
    e ad ogni addio ci sono sempre io.
    Innamorati sempre, innamorati mai,
    sempre pronti a prender fuoco,
    ma ci dura sempre poco.
    Ci vogliamo bene, come due fratelli,
    anche se a dormirci accanto,
    non restiamo mai tranquilli e siamo qui,
    lontani e vicinissimi,
    come la notte e il giorno, vivi.
    Resta cosi' non stancarti di me,
    sara' confusione che provo per te,
    ma piu' della pelle e piu' in la dell'amore,
    un angelo amico e' quel che ci vuole.
    E intanto chissa', quante volte cadrai
    e per quante volte mi consolerai,
    avremo nottate per piangerci addosso
    e per mille volte faremo lo stesso,
    ma intanto poi ci siamo sempre noi.
    Innamorati sempre, innamorati mai.


   - INUTILI MEMORIE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Lascio prendere quel che c'era qui ancora di tuo
    c'e' un signore che si presenta qui in nome tuo
    ne' sa di nomi.
    E' con calma che sta insegnandomi cosa sei
    confusioni che mai risolte qui porti a lui
    mi da' un consiglio, se ne va.
    Pace sia se fossi intelligente
    pace sia per l'anima e la mente
    liberta' sei da recuperare
    tempo fa l'avrei saputo fare.
    Dalla mia la dignita' violata
    facile considerarti odiata
    facile se fossi come ero
    libero su libero sentiero.
    Ma sui vetri rivolti a un dolce sole c'e'
    l'indistinta e sconfitta ombra di me e di te
    m'interroga....
    Al mio viso due mani un'anima noi qui io
    trascinandomi oppure in corsa fui sempre io
    che ne resta non lo so.
    Rifiutai per darti il mio presente
    cio' di me che forse era importante
    e ascoltai per farti ritrovare
    cio' di te che si lasciava andare.
    Restano due strade da seguire
    inutili memorie custodire
    ho di te che niente mi hai lasciato
    fare si che niente sia esistito.
    Possa estinguersi l'inquietante impressione che
    lascio prendere insieme al resto anche il senso a me
    di esistere.
    Un uomo e non di piu', ieri e sempre piu' sono io
    tu lo voglia o no, tu ci creda o no io vivro'
    tu esista o no.


   - IO DA SOLO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)
    
    Io da solo
    vivo in pugno alla mia citta'
    mi do via solo al mio lavoro
    e non mi fermo mai.
    Io da solo
    cerco spiagge e lagune blu
    viaggerei, migrerei davvero
    ferma il mondo e salto giu'.
    Con la pioggia e col sereno
    c'incontriamo tutti piu' o meno da soli
    con le storie nostre personali
    che ci legano coi loro fili sottili.
    A volte non vuoi chi c'e'
    a volte non c'e' chi vuoi.
    Io da solo
    ci sto male, non fa per me
    il silenzio mi fa paura
    non so perche'.
    Io da solo
    questa notte ho un anno in piu'
    sai qual'e' il piu' bel regalo
    torno a casa e ci sei tu.
    Con la pioggia e col sereno
    c'incontriamo tutti piu' o meno da soli
    con la voglia di rifare tutto
    o soltanto di tornare a letto a sognare.
    A volte non vuoi chi c'e'
    a volte non c'e' chi vuoi.
    Con la pioggia e col sereno
    c'incontriamo tutti piu' o meno da soli
    con la voglia di rifare tutto
    o soltanto di tornare a letto a sognare.


   - IO E TE PER ALTRI GIORNI
     (C. Facchinetti - V. Negrini)

    A quest'ora sanno gia' di noi
    i problemi cominciano adesso
    tutto e' fatto ormai
    tu non sai la forza che mi dai
    ma conosco i rimpianti che lasci
    tu conosci i miei.
    C'e' chi si stanca
    di un uomo di una donna
    per amore che manca
    per noia o per solitudine
    delusi dal tempo:
    so bene che per noi non fu cosi'.
    Lascio una donna che crede solo in me
    tu distruggi un uomo che il suo mondo
    ha dato a te.
    Senza rispetto si parlera' di noi
    tutto questo io lo accetto non si vive
    un'altra volta
    Questo per l'orgoglio mio di averti
    basta non potranno mai fermarmi
    dimmi che e' cosi' per te
    chi puo' ridarci gli anni persi
    questo fino all'ultimo dei giorni
    niente del passato puo' sfiorarci
    niente ci offendera'
    nessuno al mondo si permettera'
    appartiene a noi la nostra vita.
    Cena all'alba soli tu ed io
    cio' che resta da fare domani
    devo farlo io...
    Si risveglia in fretta la citta'
    nei tuoi occhi un po' stanchi ritorna
    la tua giusta eta'...
    Questa e' la cosa piu' importante
    vieni, voglio uscire tra la gente
    basta star nascosti qui
    non ha piu' senso fare cosi'
    incomincia qui la nostra vita...
   
   
   - IO IN UNA STORIA
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    "Piano, piano" diceva lei,
    "Piano, piano, ho paura di svegliare i miei:
    chiudiamoci di la', nessuno ci vedra', nessuno sentira'".
    Strano, strano, e' stata lei
    a cercarmi, a dirmi "Questa notte voglio te,
    t'aspetto a casa mia". Ed io non so chi sia,
    ed io non so chi sia. C'e', nella stanza,
    l'ombra tesa di qualcosa che non so;
    lei mi stringe ed io mi chiedo che cosa ho,
    lei mi dice "In casa porto chi mi va,
    nessuno sentira', nessuno ci vedra'".
    Piano, piano, ma cosa c'e'?
    C'e' qualcuno in casa che si muove e viene qui,
    lei dice "Resta li'", sorride strana e poi
    "Abbracciami se vuoi".
    Strano, strano, lei non tremo'
    ma sorrise a chi era entrato li', davanti a noi,
    a chi gridava a lei "Amore cosa fai, amore cosa fai".
    Io, nella stanza,
    era come non ci fossi neanche piu';
    lei diceva "Te la sei voluta tu,
    non credevi che sapessi farlo anch'io:
    sbagliavi, amore mio, sbagliavi amore mio".
    Piano, piano, io me ne andai.
    Nella storia la mia parte ormai finiva li';
    nemmeno mi voltai, nessuno mi fermo', non li ho rivisti mai.


   - IO SONO IL VENTO E QUEL GIORNO ERO LA'
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Io sono il vento e quel giorno ero la'
    c'ero per caso chissa'
    tre giorni e tre notti d'estate restai
    sogni di suono guidai.
    Poi li ho guardati andare via
    addio per sempre a questa gente addio
    li hanno ripresi le citta'
    il grande sogno si e' diviso la'.
    Splendida e strana improvvisa marea
    mille colori e un'idea
    gente venuta dal mare e dal nord
    io sono il vento e lo so.
    Poi li ho guardati andare via
    addio per sempre a questa gente addio
    li hanno ripresi le citta'
    il grande sogno si e' diviso la'.
    L'erba si nutre di quello che ha
    presto cresciuta sara'
    l'ultima traccia sparisce da se'
    il resto lo porto con me.
    E li ho guardati andare via
    addio per sempre a questa gente addio
    li hanno ripresi le citta'
    il grande sogno si e' diviso la'.
    Mille le voci nell'aria con me
    cantano ancora perche'
    io sono il vento e quel giorno ero la'
    c'ero per caso chissa'.


   - IO SONO VIVO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Quando il vento della notte,
    lascia il posto all'aria chiara,
    molto mondo dorme ancora,
    io sono vivo.
    Quando il sole del mattino,
    fruga i tetti piano piano,
    pettinando la citta',
    io sono vivo.
    Quando al buio ci si vede,
    quando la mia donna ride,
    quando la mia donna gode,
    io sono vivo.
    L'inverno va nei pesci a primavera
    il mio segno e un corpo che respira.
    Io correro'
    mi trasformero',
    una goccia, un torrente, l'oceano saro'.
    Stammi vicino volando con me, cadendo con me
    con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
    Navighero', mi trascinero',
    una goccia, un torrente, l'oceano saro'
    stammi vicino volando con me, cadendo con me
    nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
    Quando il sole si distende,
    prepotente sulla strada,
    la mia mente e' forte e nuda,
    io sono vivo.
    Quando un passo di violenza,
    lacera a meta' un sorriso,
    non nascondo il viso mio,
    io sono vivo.
    Quando tra dolcezza e voglia
    ogni cosa ti assomiglia
    il mio sangue si risveglia,
    io sono vivo.
    L'inverno va nei pesci a primavera
    il mio segno e un corpo che respira.
    Io correro',
    mi trasformero',
    una goccia, un torrente, l'oceano saro'.
    Stammi vicino volando con me, cadendo con me
    con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
    Navighero', mi trascinero',
    una goccia, un torrente, l'oceano saro',
    stammi vicino volando con me, cadendo con me,
    nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
    Stammi vicino volando con me, cadendo con me.
    Stammi vicino volando con me, cadendo con me.


   - IO STO CON TE
     (D. Battaglia - S. D'Orazio)

    Io sto con te
    senza guardare piu' lontano del mio cuore
    e non chiedo niente che non sia per ora,
    se un altro fosse al posto mio
    saprebbe farti promesse facili,
    io no.
    Io sto con te
    come la neve sopra a un tetto di dicembre
    che non si chiede quanto durera l'inverno,
    non so da dove mi sei passata
    gli amori veri non hanno itinerario,
    come me.
    Io sto con te
    cosi' com'ero senza cambiare
    senza far finta di volare
    col mio passato, i miei pensieri
    gli amori miei di ieri.
    E non ti chiedo niente di piu'
    di quello che mi sai dare tu.
    Tutto vero
    quello che dico e queste mie contraddizioni
    la verita' dura lo spazio di un momento
    e adesso che e' tempo di questo amore
    prendiamo fiato e lasciamoci tentare
    da noi.
    Io sto con te
    e ti respiro e mi fai bene
    mi prendi e mi sorprendi tu,
    tu sei la voglia e la ragione
    di questa mia stagione.
    Sei l'incoscienza, la rabbia e il sale
    di questa vita da indovinare.
    Io sto con te
    giorno per giorno come fosse il primo giorno
    sapendo sempre di doverti conquistare
    senza promesse da mantenere
    e senza aspettare perche' il futuro e' adesso
    con te,
    io sto con te.


   - IO TI ASPETTERO'
     (Canzian - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Blu notte)

    Siamo stati sempre amici e basta
    ma morivo quando mi guardavi
    ma tu, ma tu, ma tu non lo vedevi.
    Sempre giorni con il mondo attorno
    ed eri sempre in cima ai miei pensieri 
    ma tu, ma tu, ma tu, eri felice con chi eri.
    Sarai, vedrai
    sarai....la mia donna prima o poi
    mi dicevo sottovoce
    quello che sara' domani non lo so
    ma intanto io, io si ti aspettero'.
    Poi la vita c'e' saltata addosso
    e ci ha fatto correre lontano
    e poi, e poi, e poi ci ha cancellato piano piano.
    Poi c'e' il tempo che sa fare il suo mestiere 
    ci regala sempre tutto e niente
    ma tu, ma tu, ma tu mi sei rimasta nella mente.
    Sarai, vedrai
    sarai....ma adesso tu chissa' dove sarai
    ogni tanto attraversavi
    quelle notti che dormire non si puo'
    e mi dicevo ancora: io ti aspettero'.
    Ho provato a non amarti, ma non so come si fa.
    Non si puo' dimenticarti, e io no non lo faro'.
    Un mattino ci cadiamo addosso
    che a guardarci non ci sembra vero
    di te, di me, di noi, ci raccontiamo in un respiro.
    C'era tutto il mondo che io avrei voluto 
    nei tuoi occhi pieni di parole
    e poi, e poi, e poi d'un tratto e' diventato amore.
    Sarai, vedrai
    sarai....l'estate che volevo insieme a te.
    E se per cambiare questa vita
    questa vita non bastasse piu'
    in qualunque tempo io ti aspettero'.
    Ho provato a non amarti, ma non so come si fa.
    Non si puo' dimenticarti, e io no non lo faro'.
    Non si puo' dimenticarti, e io no non lo faro'.


   - IO VICINO IO LONTANO
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Tu mi guardi e sciogli il ghiaccio nel bicchiere,
    coi capelli mossi dal ventilatore,
    ci son barche qua e la' buttate al vento,
    le nuvole al vulcano, io vicino, io lontano
    che ne sai tu di me, che nei sai.
    Tu m'hai chiesto
    con i piedi dentro al mare
    se l'Italia e' a nord o a sud dell'equatore,
    hai la stoffa trasparente sopra il cuore
    e sai quattro parole: come stai, ciao amore,
    che ne sai tu di me, che nei sai.
    Che ne sai della campagna con la brina,
    della nebbia in autostrada la mattina,
    del giorno di Natale con la neve sugli ombrelli
    tu che vivi sui coralli ai piedi dell'arcobaleno,
    senza vetri alle finestre,
    io vicino, io lontano,
    sono qui perche' ci sono, come un'ape sull'atlante
    non far piani su di me.
    Tu sei nata con il sole nei capelli,
    con le palme e i pesci blu nei francobolli,
    il tuo nome sembra un gioco di parole,
    "sto zitto" in italiano,
    io vicino, io lontano,
    che ne so io di te, che ne so.
    Delle tavole sull'onda a scivolare,
    delle favole di un vecchio baleniere,
    su questo meridiano, a due giorni d'aeroplano dai miei fatti personali,
    io vicino, io lontano sulla rotta controvento,
    come un gatto nel tramonto,
    guardo il sole che fa il bagno
    e pescando ho preso un sogno sulle labbra della luna,
    nella corsa di un delfino, in un taxi che va piano
    non c'e' scritto dove andiamo
    ma ricordati di me.


   - L'ALTRA DONNA
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    E' ancora tutto all'aria da ieri sera,
    e' piu' comodo in albergo,
    paghi il conto e te ne vai;
    ma in certe cose tu ci credi ancora,
    far l'amore nel tuo letto,
    prepararmi il tuo caffe';
    e' poi mi lasci andare via, quando e' ora,
    perche' ognuno ha la sua vita,
    e la mia non e' con te.
    Sei l'altra donna,
    la liberta',
    quella che sa e non puo' dir niente,
    quella che all'alba rimane sola,
    e che non puo' mai lasciare impronte,
    con me non puoi cercare casa,
    o uscire insieme a far la spesa,
    sei l'altra donna,
    quella importante,
    quella che ha tutto e non ha niente, di me.
    Mio figlio e' un'altra storia, un altro amore,
    tu non puoi partecipare, Dio lo sa se io vorrei.
    Tu in macchina con me non puoi fumare,
    mozziconi col rossetto. parlerebbero di te;
    ma in fondo tu che colpa hai del mio cuore,
    delle ore che mi manchi, dei problemi che mi dai.
    Sei l'altra donna,
    la liberta',
    quella che sa perche' ritorno,
    e quanta pace tu mi sai dare,
    io diro' tutto a lei un giorno,
    faremo insieme un'altra casa,
    io e te che siamo un'altra cosa.
    Io e te che siamo la stessa cosa,
    faremo insieme la nostra casa;
    prima dell'alba c'e' ancora un'ora,
    stringimi forte e sogna ancora,
    di noi.


   - L'ALTRA PARTE DEL CIELO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    C'e' lei, c'e' lei.
    Lavoro per lei
    e lo faccio bene.
    Lei e' l'altra parte del cielo.
    Non vorrei, ma lei
    sa tutto di me
    sa le mie parole
    anche quando parlo da solo.
    Capita ogni tanto una notte di strada
    per improvvisarmi lontano dal cuore
    ma c'e' lei, c'e' lei
    nei posti piu' miei.
    Quando sto lontano
    manca l'altra parte del cielo.
    Se per lei o per me
    qualcosa non va
    noi non aspettiamo
    che il dolore passi da solo.
    Non e' vero niente che lei m'ha cambiato
    vuole solamente il suo posto con me.
    Se c'e' lei, c'e' lei
    e poco non e'.
    Le stanze della vita sono piene di parole
    di gente troppo insieme e di persone troppo sole.
    Dicevo: crescero' ma non c'e' fretta
    e andavo sempre via
    e non arrivavo mai.
    Ma c'e' lei, c'e' lei
    c'e' sempre piu' lei
    sotto le coperte
    dorme l'altra parte del cielo.
    Se c'e' lei, c'e' lei!...
    Non e' vero niente che lei m'ha cambiato
    so perfettamente chi voglio e perche'.
    Se c'e' lei, c'e' lei
    e resta con me.
    Le stanze della vita sono piene di parole
    di gente troppo insieme e di persone troppo sole.
    Respiro l'aria mia, dei miei pensieri.
    C'e' un prezzo ad ogni eta'.
    Paghero' la mia mo'
    se c'e' lei...


   - L'ANNO, IL POSTO, L'ORA
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini)

    L'anno il settantatre
    il posto il cielo artico
    l'ora che senso ha
    d'estate e' sempre l'alba.
    L'incontro di ogni giorno con l'immensita'
    credo finisca qua.
    Cio' che volava in alto ormai non vola piu'
    e sto cadendo giu'.
    Sui ghiacci azzurri ormai
    la nera ombra di rondine
    e' un punto quasi fermo ma
    che cresce tra le nuvole.
    Goccia d'acciaio inerte alle mie mani gia'
    che si disperdera'.
    Ali negate al vento che ora stride di piu'
    e mi trascina giu'.
    Davanti agli occhi miei
    la folla delle immagini
    vertiginosamente ma
    per ordine in un attimo.
    Colori e visi e voci della vita mia
    passano e vanno via
    suoni di vento e d'acqua che fermare vorrei
    ma non c'e' tempo ormai.
    E non dite a lei
    "non lo rivedrai"
    dite: "non si sa, forse tornera'".
    E non dite a lei
    "non lo rivedrai"
    dite "non si sa, forse tornera'".
    Il bambino dorme gia'
    e la notte e' profumata
    lei richiama il cane e poi
    fra le mani prendera'
    la coperta mai finita.
    La vicina e' andata via
    ma le ha fatto compagnia
    e domani tornera'.
    E' gia' estate a casa mia
    e di notte c'e' la luna
    lei m'ha scritto se potro'
    stare a casa oppure no
    per il nostro anniversario.
    C'e' mia madre che non sa
    se quest'anno riuscira'
    a venire un po' da noi.
    All'orizzonte la'
    il sole e' un occhio immobile.
    + notte ma la notte qui
    d'estate e' solo una parola.
    Milioni di parole lascio dietro di me
    milioni di perche'.
    Affascinata e stanca la mia anima va
    verso la liberta'.
    E se per caso a voi
    giungesse ancora la voce mia
    direte questo a lei
    "un uomo e' vento quando vola".
    E come il vento niente mai lo fermera'
    non si disperdera'.
    E come il vento niente mai lo fermera'
    non si disperdera'.
    E non dite a lei
    "non lo rivedrai"
    dite "non si sa, forse tornera'".
    (ripete ad libitum)


   - L'ULTIMA NOTTE Dl CACCIA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Batte il suo tempo sempre esatto
    il forte tamburo del petto
    cuore di guerra sempre attento
    cuore di quercia nel vento.
    Luna di maggio brucia il legno
    per una donna ed un sogno
    biondi capelli stretti fianchi
    per una donna dei bianchi.
    Occhi di donnola, bocca di fragola
    pelle di nuvola, freccia che penetra.
    Luna di maggio gialla falce
    grido d'amore dell'alce.
    Ombre di carri nella sera
    fuochi di gente straniera.
    Fiamme che ballano, occhi di cenere
    resta invisibile, l'attimo giusto verra'.
    Lei ha detto che verra' e lingua di serpente lei non ha,
    nei suo corpo tiepido la sete del tuo sesso sciogliera'
    per altre notti ancora il frutto si aprira'
    il lupo di frontiera nutrira'.
    Stan giocando gli uomini, la bocca all'acquavite e gli occhi a lei
    si sentono invincibili non sanno che li guardi e che ci sei.
    La luna le sue spalle d'argento vestira'
    l'amante del ribelle lei sara'.
    Notte di corsa senza fiato
    notte di volpe in agguato
    batte coraggio nella pelle
    fra l'agrifoglio e le stelle
    porta la donna tua dentro la terra tua
    dentro la gente tua dentro la storia tua.
    Fuochi nel campo tutti spenti
    mordi l'attesa tra i denti
    vengono passi sul sentiero
    mordi tra i denti il respiro.
    Quella e' la donna tua quella e' la forza tua
    gli uomini pallidi non la vedranno mai piu'.
    Lei ha detto che verra' e lingua di serpente lei non ha
    sul tuo corpo d'albero la seta del suo sesso sciogliera'.
    L'aurora le sue spalle di rosso vestira'
    l'amante del ribelle lei sara'.
    Ultima luna del tuo viaggio
    cuore di puma selvaggio
    vengono passi sul sentiero
    un lampo di luce uno sparo.
    Occhi di donnola, bocca di fragola,
    pelle di nuvola, freddo che penetra.
    Batte il suo tempo strano e stretto
    il forte tamburo del petto
    cielo pesante come roccia
    l'ultima notte di caccia
    luna che scivola dietro una nuvola
    fiato di polvere senza capire perche'.


   - LA CITTA' DEGLI ALTRI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Il primo pane caldo del mattino
    l'inchiostro del giornale sulla mano,
    un caffe' di fretta e una sigaretta
    il treno non aspetta.
    La notte sbianca e il buio si colora
    le case han gli occhi gialli nell'aurora,
    la citta' degli altri suona il suo richiamo
    e conta attenta quanti siamo.
    Non so, se un po' piu' su dei tetti c'e' Dio
    se c'e', e' tanto che non passa di qui
    sta lassu', non sa che in queste strade
    il cielo non si vede.
    Il giorno e' una moneta appena spesa
    il treno sfonda l'aria verso casa
    la citta' degli altri, la citta' di rabbia
    scompare in fretta nella nebbia.
    Non so se sopra il mio paese c'e' Dio
    se c'e', l'incontrero' stasera al bar
    gli diro', bevendo insieme al banco
    "Signore, sono stanco!"


   - LA DONNA DEL MIO AMICO
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Non mi dire niente stammi ad ascoltare
    sono troppe notti che ci dormo male
    tu mi piaci forte tu mi prendi dentro
    e non c'e' bisogno che ti dica quanto
    ma la vita a volte ha i suoi comandamenti
    qualche volta da difendere anche con i denti
    ti vorrei, ma lo so, non si puo'
    tra di noi, questo no, non si puo'.
    Ti sorprendera' che sia proprio io
    che non credo in niente che non credo in dio
    a tirare in ballo questi sentimenti
    e a tirarmi indietro con te qui davanti
    sei la donna del mio amico e a qualunque costo
    non possiamo fargli questo non sarebbe giusto
    dirti si, sarebbe facile, ma io no, non posso farcela.
    Se io fossi in me ti trascinerei qui su questo letto
    non ci penserei neanche per un po' ti farei di tutto
    mi innamorerei come forse io non ho fatto ancora
    ma non e' cosi' noi saremmo noi solo per un'ora.
    Scappa via, scappa via, scappa via
    non mi dare il tempo mai di poter cambiare idea.
    Non si puo', non si puo',
    non si puo' scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia
    non si puo'.
    Ti regalero' tutti i miei silenzi
    perche' sei per lui piu' di quanto pensi
    e' l'amico mio da che sono al mondo
    e non saremo noi a buttarlo a fondo
    quante volte lui per me e' finito a botte
    quante donne abbiam diviso quante ne abbiam fatte
    ma con te, questo no, non si puo'
    tu per lui, sei di piu', tu sei tu.
    Se io fossi in me non ti chiederei di lasciarmi stare
    che ogni volta che ti vedro' con lui mi faro' del male
    non ti perdero' se ti incontrero' in un'altra vita
    ma stavolta no anche se lo so che non e' finita.
    Scappa via, scappa via, scappa via .
    Non si puo', non si puo', non si puo' scivolarci tra le braccia
    e guardarci ancora in faccia non si puo'.


   - LA DONNA INFINITA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Mi e' scoppiato un amore
    che non mi e' mai successo,
    quelli che ti si stampano addosso.
    Ti conosco e ti capita spesso
    e ogni volta mi dici lo stesso.
    No stavolta, lo giuro
    e' un discorso diverso,
    ci scommetto che dura per sempre.
    Siamo grandi, ma ancora non basta,
    ogni volta che arriva un amore
    perdiamo la testa.
    Che cosa sara' che ci fa innamorare
    e rende una donna speciale,
    chissa' come mai da che il mondo cammina,
    il sogno di tutta la vita,
    e' sempre la donna infinita
    infinita.
    C'e' bisogno ogni tanto
    di emozioni speciali,
    quelle che ti rivoltano dentro,
    che ti strappano come un quaderno,
    che se muori finisci all'inferno.
    C'e' bisogno di stare
    abbracciati e sudati
    a spogliarsi con gli occhi e le mani
    tra capelli, bottoni e parole,
    rotolarsi in un prato o in un letto
    a caccia di tutto.
    Che cosa sara' questa voglia improvvisa
    che arriva e ci cambia ogni cosa,
    chissa' come mai in ogni colpo di vita
    c'e' sempre la donna infinita.
    Sa benissimo come prenderci,
    si fa scegliere e non lo sai.
    Ma e' bravissimo a farci credere
    che a decidere siamo noi, sempre noi.
    Che cosa sara' che ci fa stare male
    appena si tratta d'amore,
    chissa' come mai dietro ad ogni conquista
    la luna, la borsa o la vita,
    c'e' sempre la donna infinita,
    infinita.


   - LA LEGGENDA Dl MAUTOA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Era solo e la sua storia
    alla luna racconto',
    l'eco ancora non dormiva
    e la voce gli rubo':
    la bagno' nel fiume
    che la rese chiara
    e dal cielo al monte
    limpida risuono',
    limpida risuono'.
    E sentendo quella voce
    dall'eco trasformata
    gli si accese la speranza
    che lei fosse ritornata;
    grido' forte vieni,
    vieni senti dire:
    per la prima volta
    solo non era piu',
    solo non era piu'.
    Ogni notte, mille notti
    dal monte la chiamo'
    e di lei solo la voce
    non gli bastava piu':
    la cerco' lontano.
    Scese fino al mare
    l'eco senza cuore
    non gli rispose mai piu',
    non gli rispose mai piu'.


   - LA LOCANDA
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    C'e' rumore e musica
    c'e' suono di uomini
    c'e' la stessa compagnia
    che regolarmente poi
    mentre scorre il tempo si scioglie e rifa'
    chi ha portato a casa la donna ritorna
    e si sa beve di piu'
    ridera' di chi e' un po' giu'
    c'e' chi a me chiede di lei
    non diro' la verita'.
    Eccomi a voi
    dondola sui muri tenue la malinconia
    l'aria e' torbida d'euforia.
    Eccomi a voi
    mi riservo di rimpiangerla fuori di qui
    sono forte io ditelo.
    Ho pagato il giro e poi
    gi. ne segue un altro in piu'
    se la voce lega un po'
    ho la mente lucida
    c'e' chi mette in fila i bicchieri per me
    c'e' chi ha sospettato qualcosa e mi chiede
    perche' bevo di piu' gli diro':
    "Pensa per te se ti va fai come me".
    Lo so io quello che c'e'.
    L'alba verra'
    la prima gente del mattino in strada passera'
    tutti vanno via chiudono.
    Eccomi qui
    trascino passi disuguali, verso casa mia
    anche senza lei sopravvivo io.
    Eccomi qui
    trascino passi disuguali, verso casa mia
    anche senza lei sopravvivo io.


   - LA LUNA HA VENT'ANNI
     (R. Canzian - V. Negrini)

    Quella notte di vent'anni fa,
    non ci fu nemmeno una rapina,
    era calda e vuota la citta',
    perche' in TV si andava sulla luna.
    E' la notte che sei nata tu,
    che tuo padre fece nuvolari,
    per vederti subito com'eri,
    piu' eccitato di quelli lassu'.
    Quante lune fino qui,
    quante lenzuola da mordere,
    giorni a scuola e notti di Natale,
    e fantasie da nascondere.
    La luna ha vent'anni,
    e tu assomigli a lei,
    non vuoi soltanto uomini,
    che sbarcano, rubando un po'di te.
    La luna ha vent'anni,
    vent'anni come i tuoi,
    nessuno c'e' riuscito mai,
    a farti fare
    qualcosa, quando tu non vuoi.
    Hai le chiavi del mondo tu,
    e non e' facile,
    cerca di non perderle mai.
    Questa notte di vent'anni dopo,
    c'e' una luna da spaccare il tetto.
    Cappuccetto s'e' mangiata il lupo,
    e il mio cuore e' un orologio matto.
    Cosa fare per meravigliarti,
    come entrare sotto la tua pelle,
    per non ritrovarmi tra le mani,
    solo un po' di polvere di stelle.
    Questa notte tu sei qui,
    inesplorata e bellissima,
    nel tuo mare di tranquillita',
    io vedo i segni di tutti i sogni.
    La luna ha vent'anni,
    e tu assomigli a lei,
    hai un lato indecifrabile,
    che so che c'e',
    ma non si vede mai.
    La luna ha vent'anni,
    piu' o meno la tua o',
    la testa fra le nuvole,
    per sorpassare la quotidianita',
    del cuore.
    Hai le chiavi del mondo tu,
    e non e' facile,
    cerca di non perderle mai.


   - LA MIA DONNA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    La mia donna e' l'amica che non stanca,
    la mia banca, il mio avvocato,
    la mia stella
    della sera;
    non e' un gioco vivere con me,
    mi conosce come le sue mani,
    e' innamorata ma sa sempre quel che fa'.
    La mia donna e' un discorso complicato,
    una canzone che mi toglie tutto il fiato,
    mi assomiglia,
    e' una foglia al vento come me,
    sempre appesa al filo di un pallone
    fa' il nido se e' ferita mi sveglio se n'e' andata.
    Donne immaginate e vere
    clandestine dentro al nostro confine
    che affondano radici tenere
    con il vestito di una notte sola;
    donne d'amore donne d'avventura
    che ti asciugano la pioggia negli occhi,
    quando sei lontano dal tuo cuore
    e sei cattivo e non sai piu' capire
    perche' stai male con te.
    La mia donna e' una palma spettinata,
    sa suonare e cucinare e per giocare
    l'ho tradita,
    lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
    stacci attento perche' poi fa male
    e gli occhi parlano chiaro
    di piu' delle parole.
    Donne in tasca e nei pensieri
    che ci stancano e ci fanno parlare
    due minuti di un amore insegnano
    piu' di una vita a correre e cadere;
    cambiare albergo non ti serve a niente,
    le citta', le stanze son tutte uguali,
    quando schiacci i tasti dei ricordi,
    quando hai capito tutto troppo tardi
    e non puoi fare di piu'.
    La mia donna e' nel suo tempo migliore
    proprio adesso che non e' piu' la mia donna
    ci parliamo,
    mi capisce senza nostalgia,
    solo i tempi erano sbagliati
    potessi riprovare, potessimo rifare....


   - LA MIA FACCIA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Se non fossi io, questo io di adesso,
    io con la mia faccia,
    me lo chiedo spesso sai cosa sarei,
    il meccanico che ha l'anima
    molto piu' pulita delle mani
    o il furbo che non se le sporca mai.
    Se io fossi il Gino che lavora al bar,
    io con la mia faccia,
    dietro al banco e allo scontrino chi sarei,
    un cretino tutto sport e sesso
    o l'amico grosso e intelligente
    che sa tutto delle donne e della gente.
    Io e te, guarda questa faccia mia,
    quel che abbiamo ormai nessuno ce lo puo' portare via.
    Io per te, col sudore sul mio viso,
    saprei far l'impalcatura per portarti in paradiso.
    Se io fossi il mago delle serrature,
    quanti tuoi silenzi riuscirei ad aprire
    e se tu da altre braccia fossi estate presa,
    sarei io con la mia faccia a riportarti a casa.
    Se io fossi un prete, ma di quelli giusti,
    io con la mia faccia,
    di quale Dio in chiesa parlerei
    alla gente che i miracoli
    se li fa da sola tutti i giorni
    aspettando Gesu' Cristo che ritorni.
    Io e te con la faccia tua e mia,
    quel che siamo ormai nessuno ce lo puo' portare via.
    Io per te senza prendere aeroplani,
    anche se non ho le ali, volo con le mani.
    Se io fossi un inventore mai capito,
    a quante macchine il tuo nome avrei gia' dato
    e se tu da altre braccia fossi stata presa
    sarei io con la mia faccia a riportarti a casa,
    a riportarti a casa,
    a riportarti a casa,
    a riportarti a casa.


   - LA NOSTRA ETA' DIFFICILE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Nasce il giorno
    come ieri,
    c'e' piu' gente in citta'.
    L'ho cercata
    come ieri,
    ma lei dove sara'?
    No, qui ti vedono,
    se fai cosi' glielo dicono, lo sai,
    e lei sapra' come vincere
    e passera' su di te come ieri.
    La nostra eta' e' difficile,
    ci spiano dentro l'anima
    ma e' mio quest'attimo che fa uomini:
    si muore un po', passera' come ieri.
    Muore il giorno
    come ieri,
    c'e' silenzio in citta'.
    Hai capito
    cosa fare
    quando lei tornera'?
    La nostra eta' e' difficile
    ci spiano dentro l'anima
    ma e' mio quest'attimo che fa uomini:
    si muore un po', passera' come ieri.


   - LA RAGAZZA CON GLI OCCHI Dl SOLE
     (D. Battaglia - S. D'Orazio)
    
    La ragazza con gli occhi di sole
    cominciava ogni giorno la vita
    su quel treno di folla e di fumo
    che dal mare portava in citta'.
    Tra i giornali malati di noia
    la guardavo guardare il mattino
    con la fronte sul vetro veloce
    che sfiorava le case del sud.
    E chissa' se sentiva il mio cuore
    mentre mi innamoravo di lei.
    Ti portero' con me
    piu' in la' di questo mare
    per tutti i tuoi domani
    staro' con te.
    Ti portero' lontano
    da questi giorni uguali
    per tutti i miei domani
    starai con me.
    La ragazza con gli occhi di sole
    mi cambiava e riempiva d'amore
    quei mattini che avevo vent'anni
    ma non ha mai saputo di me.
    E chissa' se sentiva il mio cuore
    mentre mi innamoravo di lei.
    Ti portero' con me
    piu' in la' da questo amore
    quel treno passa ancora
    ma senza te.
    Io ti ricordero'
    cosi' com'eri allora
    e anche se non lo sai
    sarai con me.


   - LASCIA CHE SIA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Lascia che sia
    questa notte vuole compagnia.
    Carnevale se ne va
    stiamo insieme amica mia.
    Lascia che sia
    se ti aspettano sarai un'idea
    vesti il tuo sorriso e stai
    respirando un po' di noi, e
    Canta
    facciamo finta che il tempo non conta
    spendimi accanto stanotte soltanto
    e' tempo di noi.
    Solo
    batto le ali, ma il cielo e' lontano
    non volo piu'.
    Domani poi
    mascherarti di malinconia
    torneremo ai nostri mari
    senza troppa fantasia, ma
    Canta
    facciamo finta che il tempo non conta
    spegni la luce ti voglio guardare
    lascia che sia.
    Canta
    buona e' la notte lasciamola fare
    e' tempo di noi.


   - LE CANZONI DI DOMANI
     (C. Facchinetti - V. Negrini)
   
    In tanta musica e parole ci han raccontato mille storie,
    ci han fatto piangere e ballare e innamorarci in riva al mare.
    Oggi tutto cambia e continua a cambiare
    cosa canteremo per farci ascoltare.
    Vuoi consolarti con l'amore, piangere i amli della terra.
    Vuoi dondolarti e non pensare o scatenarti e bere birra.
    Canteremo insieme incrociando le dita.
    Basta che non sia una canzone sbagliata.
    Dimmi tu, cosa canterai domani.
    Cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami.
    E se uno stona, poi stoniamo tutti
    e non c'e' piu' musica, solo rumore.
    Non facciamoci fregare.
    Nessuna musica e' finita, la notte e' sogno, il giorno e' vita.
    Se non c'e' un motivo per scappare, ogni galera ha la sua uscita.
    Canteremo insieme incrociando le dita.
    Basta che non sia una canzone sbagliata.
    Dimmi tu, cosa canterai domani.
    Cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami.
    Se ci manca l'aria se la gabbia e' stretta,
    grida la tua voglia, usciamone in fretta.
    Poi si cantera' domani .
    Una chitarra puo' darti la scossa
    a me ha trasformato la vita.
    Sempre incrociando le dita lo so
    che musica e voce ne ho.
    Cantero' con te domani
    cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami.
    E se puoi non lavartene le mani
    falle tu le canzoni di domani.

   
   - LE DONNE MI HANNO DETTO...
     (C. Facchinetti - V. Negrini)

    Le donne mi hanno detto un po' di tutto su di me
    ma l'imbroglio maledetto e' che ogni donna e' un mondo a se
    sono stato un bravo figlio un grande amico e un dolce amante
    poi le donne mi hanno detto tu non hai capito niente
    e ho imparato che si fa cosi' dire no per farsi dire si.
    Poi le donne mi hanno detto con la bocca sulla mia
    che qualcuno bravo a letto vale piu' d'ogni poesia
    ho voluto immaginarvi come macchine d'amore
    ma le donne mi hanno detto sei un mostro senza cuore
    ora qui che siamo io e te
    dillo tu che cosa vuoi da me.
    Dimmi tu come amarti e perche'
    cosa devo affrontare per non perderti mai.
    Dimmi tu chi e' l'uomo che vuoi
    una guardia del corpo o un compagno dell'anima
    ferma l'immagine qui se quell'uomo sono io
    con te forse chiudo il cerchio mio
    perche' in notti come queste forse dio esiste.
    Le donne mi hanno detto da quest'oggi sono mia
    poi usciva dal cassetto la piu' insana gelosia
    ho creduto in quell'amore che altri amori non conosce
    poi le donne mi hanno detto che anche amando si tradisce
    ora qui che siamo io e te
    dillo tu che cosa vuoi da me.
    Dimmi tu come amarti e perche'
    cosa devo affrontare per non perderti mai.
    Dimmi tu chi e' l'uomo che vuoi
    una guardia del corpo o un compagno dell'anima
    ferma l'immagine qui se quell'uomo sono io
    con te forse chiudo il cerchio mio
    perche' in notti come queste forse dio esiste.


   - LE RAGAZZE NORMALI
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Le ragazze normali
    al mattino si sfregano gli occhi,
    poi si pesano e gridano aiuto
    e si affogano di cioccolato.
    Le ragazze normali
    fan l'amore di sabato sera
    dopo aver litigato in famiglia
    e' un mestiere anche fare la figlia.
    E non sai mai che cosa pensano,
    ci guardano le mani,
    fan pensieri erotici
    che un uomo non li fa.
    Le ragazze piu' normali
    sono delle sorprese,
    siamo noi che le vediamo
    solo promesse spose.
    No, queste ragazze han le idee chiare,
    abbiamo molto da imparare,
    dalle ragazze normali.
    Alle otto di sera
    fanno il bagno e si veston da attrici,
    alle nove hanno un sacco di amici
    e poi vanno a dormire alle dieci.
    Lunedi si lavora
    e c'e' il capo, cravatta ed occhiali,
    che ci prova e gli tocca il sedere
    tanto sono ragazze normali.
    Ma non sai mai
    cosa si inventano
    per farci innamorare,
    quanto aspettano un sorriso
    che non sappiamo fare.
    Alle ragazze piu' normali
    non gli pieghi il cuore,
    se le freghi piangono
    poi te la fan pagare.
    No, queste ragazze han le idee chiare
    abbiamo molto da imparare
    dalle ragazze normali.
    No, queste ragazze han le idee chiare
    abbiamo molto da imparare
    dalle ragazze normali.
    Queste ragazze normali.


   - LEI E LEI
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Lei era amica anche mia
    sapeva cosa dirti quando tu
    senza ragione eri contro di me.
    No, non nascondo che io
    a volte ero turbato un po' da lei
    forse la desiderai.
    Ma c'eri tu nella vita mia
    senza riserve avevo scelto te
    la tua trasparente e ostinata ingenuita'
    l'incoscienza dell'eta'.
    Ma immaginai che guardando lei
    temendo fosse il suo confronto in te
    potesse svegliarsi la donna che tu sei
    cio' che mi piaceva in lei
    io sperai fluisse in te.
    Sai, fu l'abisso per me
    la sera che dicesti "vattene"
    en calma piu' che mai.
    Ma cio' che poi mi feri' di piu'
    fu quando chiesi: "Ma perche', per chi?".
    Guardai dietro a te in un sorriso c'era lei
    in silenzio vi guardai
    cio' che vuoi, ma questo mai.


   - LETTERA DA BERLINO EST
     (R. Facchinetti - R. Canzian - S. D'Orazio)

    Sabato sera normale a Berlino est
    e c'e' di bello che e' maggio e non piove piu'
    la radio in F.M. della parte di la' batte musica O.K.
    E' piu' di un po' che non scrivo piu' lettere
    ma va da se' che domani, e' domenica
    e altre novita' qui da noi sono che quel voglio non c'e'.
    Questo cielo in cielo non l'ho scelto io
    e nemmeno questa mia citta'
    e non so se in fondo me la merito
    ma di certo non la cambierei.
    E se vivo forte fa un rumore il tempo mio
    che non sento il tempo dove va
    e la voglia mia di mare e vele
    non riesce a farmi male
    ma cresce insieme a me.
    Sabato notte speciale a Berlino est,
    se vai di sopra ad un tetto a guardare in la'
    s'accende una citta' fatta apposta per noi che restiamo di qua.
    Vista da qui sembrera' quasi America
    e lancera' verso noi i suoi tentacoli
    e forte sentirai respirare le sue cento bocche su e giu'.
    Ma non fanno giorno mille lucciole
    e non sei contento neanche tu
    certo basta un muro per dividerci
    ma non e' cantando che va giu'.
    E che il giorno pende ogni giorno dal suo cielo,
    l'hanno detto troppo tempo fa.
    E la voglia di poter gridare
    non riesce a farmi male
    ma cresce insieme a me.
    Quasi domenica ormai a Berlino est
    la primavera e' arrivata perfino qui
    e il sole in casa mia passaporto non ha ed entra ed esce da se.


   - LETTERA DA MARIENBAD
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Sono contento
    si e' alzato un po' il vento
    la nebbia cadra'
    nasce il mattino
    una notte di meno
    ed eccomi qua.
    Laghi e pianura
    la radio straniera
    si sente da un po'
    non sono stanco
    la guida e' sicura
    ce la faro'.
    Questi anni chiusi in una lettera,
    la tua storia, la tua fuga inutile,
    l'uomo forte che non sa sorriderti,
    il suo mondo che ti annienta.....
    Non ti avranno un giorno di piu'
    se tu vorrai ti aspetta laggiu'
    la nostra citta'.
    La mia casa e' ancora cosi'
    disordinata e piena di sole
    come vuoi tu.
    Strada privata
    villa isolata
    nascosta la'
    nell'ombra quieta
    della pineta
    abiti qua.
    La fontana non e' molto limpida
    anche i fiori sanno d'aria umida.
    Tutto intorno sembra sopravvivere
    mi domando come hai fatto a viverci.
    Dal confine all'alba per telefono
    dissi solo "son venuto a prenderti".
    Eri sola, sola come al solito
    fra un istante tornerai a vivere.
    (ripete ad libitum)


   - LINDA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Linda acqua di sorgente
    Linda calda ed innocente
    ho una donna in mente e non sei tu
    Linda sole dentro gli occhi
    Linda prima che ti tocchi
    prima che succeda tutto ascolta.
    Linda ho un dubbio in mente io
    chi e' che non ne ha pero'
    fa che non possa io
    rubarti la tua prima volta
    pensando a un'altra.
    Dimmi, se mai potrei guardarti
    all'alba quando tu qui
    distesa accanto a me
    mi chiederesti all'improvviso
    cos'ho deciso.
    Linda stemma sorridente
    Linda io non ho che niente
    prima che succeda questo a noi
    Linda fa che il sogno non ci prenda
    che ii mattino non sorprenda il mio silenzio
    addosso a te.
    Dimmi che cos'avresti dentro
    uscendo poi di qui tu
    che cos'avresti in piu'
    un gesto consumato a caso
    e un discorso chiuso.
    Linda stemma sorridente
    Linda io non ho che niente
    prima che succeda questo a noi
    Linda fa che il sogno non ci prenda
    che il mattino non sorprenda il mio silenzio
    addosso a te.
    (ripete ad libitum)


   - LINEA CALDA
     (R. Canzian - V. Negrini)
    
    Ho perduto l'ultimo aeroplano, mezzanotte di stress
    respiro aria di sommossa, intrappolato in hotel
    faccio una scommesa con me stesso e chiamo in camera te
    che rissa ai taxi in aeroporto, ti ricordi di me.
    Ti ho vista aprire la tua stanza
    straniera in questo albergo anche tu
    ora sai come mai ho il tuo numero
    che ci fa qui una come te.
    Anche se tu tu tu non vuoi
    c'e' gia' una linea calda tra noi
    forse e' il vento del sud
    chi cerchi tu tu tu quaggiu'.
    Posto non e'
    per passarci un tranquillo week-end.
    Ecco piano piano passo passo la pressione va su
    io ti bisbiglio quel che voglio e ti rilassi anche tu.
    Dimmi quello che non hai addosso in quella camera li'.
    Sei cosi' chiara nei dettagli che ti vedo da qui
    ti sfiori il dito con le labbra
    e' linea calda sempre di piu'.
    Sento che su di noi passa il tropico
    sussurri e grida giu' in citta'
    e ancora tu tu tu di la'
    su questa linea calda stai li'
    mezza no e mezza si
    e allora tu tu tu che fai
    stai dove sei.
    Sei sola tu tu tu di la'
    la ventola e la radio che va
    proprio come da me
    e allora tu tu tu perche'
    non vieni qua
    questo e' l'ultimo gioco in citta'.


   - MAI DIRE MAI
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Capita che in estate ti alzi e piove
    che le macchine nuove vanno male e non sai perche'
    ma in qualche modo si va.
    Mai dire mai.
    Si puo' smettere di fumare
    ma non di pensare e si cambia anche se non vuoi.
    Tante volte lo sai, per amore si lascia fare
    pero' mai dire mai
    puoi svealiarti e non ne puoi piu'.
    Uno puo' cambiare per soldi o per sesso,
    per aver successo, per monotonia,
    c'e anche chi lo fa per restare se stesso
    e allora mai dire mai.
    Camminero' sulle mani
    magari andro' in prigione per te
    oggi lo farei, ma domani,
    domani forse non dipende da me.
    Capita che un amico ti chieda aiuto
    nel momento sbagliato e non fai neanche quel che puoi.
    Mai dire mai, non c'e' niente di meglio al mondo
    che impararsi ogni giorno
    muore dentro chi non lo fa.
    C'e' chi e' stato zitto per tutta la vita
    e poi quando parla chi lo ferma piu'
    tu puoi far di tutto ed uscirne pulita
    davvero mai dire mai.
    Succede che tu stia male
    e dici non mi svegliate mai piu'.
    Riapri gli occhi e c'e' tutto il sole
    sai quel che vuoi e vuoi quello che sai.
    C'e' chi si da' per un sogno
    c'e' chi si cambia il nome e l'eta'.
    Forse non ne avrai mai bisogno
    comunque sia, mai dire mai,
    dire mai,
    mai dire mai,
    dira mai.


   - MARIA MAREA
     (R. Canzian - V. Negrini)
   
    E Maria guardava fuori e spariva con la mente
    sulla scia dei marinai al di la' dell'orizzonte.
    E Maria guardava dentro nelle tasche ai forestieri
    e sognava ad ogni incontro di attaccarsi al vento
    al vento per andare via.
    E Maria imparo' di tutto, anche come avvelenare
    con la bocca, con il petto, a graffiare come un gatto.
    E Maria lascio' ben poco a quell'uomo che dormiva
    una scia di buon profumo in riva al mare e via.
    E cosi se ne ando' senza idea di dove andare
    prese terra in mille porti, porti da dimenticare.
    Maria marea oltremare c'e' sempre altro mare e di piu'
    Maria marea con le ombre piu' amare nel cuore
    e di piu', e di piu'.
    E Maria non incontro' mai cuori buoni e intelligenti
    solo il petto dei cattivi, tatuato coi serpenti.
    E Maria, la principessa era rosa troppo rossa
    per potersi far toccare da amori senza amore.
    E cosi se ne ando' con l'idea di dove andare
    cammino' sulla marea, prese l'onda e l'abbraccio'.
    Maria marea sotto il mare c'e' sempre piu' mare e di piu'
    Maria marea affondare e' un po' come volare
    e di piu', e di piu'.
    Nelle notti di troppa luna
    quando il passato balla col presente
    sull'isola nella corrente
    c'e' chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia.
    Maria, la sirena regina selvaggia
    pioggia dolce e pungente sul cuore
    allegra sfortunata e veloce come un pesce volante
    stella che sbaglia cielo e cade,
    imbrogliona innocente.
    Maria che sognava tutto e niente.
   
   
   - MEZZANOTTE PER TE
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Mezzanotte per te che lavori al giornale,
    un pensiero e un caffe' correggendo parole,
    mezzanotte per te dieci piani piu' in alto
    della strada di un sabato sera normale.
    Le tue figlie a ballare
    la tua periferia
    le vacanze finite ne' bene ne' male.
    Mezzanotte per te con la penna sul mondo
    e il tuo libro che sta piano piano nascendo,
    mezzanotte per te e la tua barca sul lago
    e l'autunno che sta piano piano arrivando.
    E tuo padre in campagna piu' robusto di te
    che sorride alle donne alla vigna alle stelle.
    E sfogliando i pensieri
    come fosse il giornale di ieri,
    chiudi gli occhi ed e' sera
    in un'altra citta'.
    Primavera di Praga
    le terrazze di musica slava
    e la radio gridava
    ogni ora di piu'.
    E l'alba sui tram fermati per strada
    i carri al confine dell'est
    le braccia di lei, il foglio di via
    e l'ultimo aereo che va via.
    Mezzanotte per te, che volevi capire
    che hai disfatto valigie e passato frontiere,
    mezzanotte per te e la tua donna segreta
    che da quasi due anni ti invade la vita,
    la tua dieta, il tuo cuore
    la tua democrazia
    la tua voglia stanotte di andartene via.
    Come ai tempi migliori
    fuori dove l'Europa non c'e',
    cacciatore di storie e di fotografie.
    Come ai tempi dei tempi
    a Saigon primavera di lampi,
    con i contrabbandieri
    e i soldati nei bar.
    L'attesa in hotel, le malinconie
    i dati e i telefoni chiusi,
    poi l'alba in citta' il foglio di via
    e l'ultimo aereo che va via.
    Mezzanotte per te, la finestra si chiude
    sopra un sogno imprevisto e le solite strade,
    mezzanotte per te con l'inchiostro sul dito
    che hai fumato un po' troppo e hai bisogno di fiato.


   - MI MANCHI
     (Facchinetti - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    E' gia' un mese che mi hai detto per un po' voglio star sola
    che tra noi c'e' qualche cosa che non vola.
    La valigia fatta in fretta, un saluto sottovoce
    non cercarmi mi faro' sentire io
    ma e' da un mese che di te non so piu' niente.
    Ho provato a immaginarti ad amare un altro amore
    non e' vero che non c'e' nessun dolore
    e a girare in questa casa che di te mi parla sempre
    so capire quanto male ci staro'
    se davvero succedesse che non torni.
    Mi manchi, e mi manca il meglio di me
    se penso che forse adesso ti ho persa.
    Mi manchi e a svegliarmi senza di te
    sto male e non so come guarire.
    Mi manca il profumo che ti porti addosso
    l'ho messo nel letto, ma non e' lo stesso.
    Mi manca il coraggio di immaginarti adesso con un altro.
    Mi manchi....ed e' tempo che torni, mi manchi.
    Nei percorsi della vita, solo adesso l'ho imparato
    non c'e' niente che puoi dare per scontato
    e se con il mio torpore ho ammalato il tuo entusiasmo
    ora so che non me lo perdonerei
    ma se torni sara' tutto un altro amore.
    Mi manchi, e mi manca tutto di te.
    Che brutto, non te l'avevo detto mai detto.
    Mi manchi, con la confusione che fai.
    coi dubbi, e con i tuoi piedi freddi.
    Mi manca aspettarti che non sei mai pronta
    la tua bicicletta davanti alla porta.
    Mi manca il segreto per ritornare indietro e per dirti:
    mi manchi.....ed e' tempo che torni, mi manchi.


   - MlO PADRE, UNA SERA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Dopo un anno mi son visto
    con mio padre;
    mi aspettava ieri sera qui,
    nascondendosi un po'.
    "Stasera", mi dice, "io vorrei parlare un po' con te".
    Non gli ho chiesto il perche'.
    Sai che il ponte del silenzio,
    con mio padre,
    l'ho accettato per averti qui,
    per tenerti con me.
    Volevo riuscire, si, riuscire dove lui sbaglio',
    tanto tempo fa.
    Ora lui mi dice che ha capito
    che ora in casa mia non si odiano piu'
    e mi chiede se anch'io sono felice...
    "Oh, si, va bene, tutto bene, sempre bene con lei,
    non c'e' niente per me, solo lei".
    Ho mentito come un bimbo
    con mio padre;
    come avrei potuto dirgli che
    proprio tu te ne vai.
    Diceva, diceva che ha imparato a vivere da me,
    da noi due, da noi due.
    Io credevo di inventare il mondo,
    ora il mondo sta gia' ridendo di me,
    ma bisogna arrivare fino in fondo.
    "Oh, si, va bene, tutto bene, sempre bene con lei,
    non c'e' niente per me, solo lei".
    "Solo lei, solo lei. solo lei".


   - NAPOLI PER NOI
     (R. Canzian - S. D'Orazio)

    Napoli per noi
    gente distratta,
    con gli occhi sempre accesi sul televisore,
    e' solo una citta' di scugnizzi pizza e mare,
    o di notizie nere da telegiornale.
    Napoli pero'
    e' un'altra cosa,
    e' la citta' tradita che sa perdonare,
    grande luna park dell'America invadente,
    e figlia senza amore di un'Italia assente.
    Ma guarda Napoli e poi muori,
    Napoli a colori,
    gente cielo e mare,
    con in mano il cuore.
    Guarda Napoli che aspetta,
    la citta' promessa,
    con l'eterna attesa,
    ma la sperenza sempre accesa,
    Napoli di pane sempre amaro,
    Napoli di giorni appesi al cielo.
    Napoli che canta e non s'arrende.
    Si lecca le ferite e si riinventa sempre,
    stesa su un vulcano solo mezzo addormentato,
    che gioca con la vita e vince il campionato.
    Napoli citta' di terni al lotto,
    di gente che ogni giorno e' sempre una scommessa,
    che arrivano alla sera faticando e improvvisando.
    Che Napoli non e' soltanto contrabbando,
    e guarda Napoli ferita,
    Napoli proibita,
    nuda o travestita,
    presa o abbandonata,
    guarda Napoli futura,
    bianca di paura,
    con la gente vera,
    che ancora sogna e ancora spera.
    Napoli spogliata fino al mare.
    Ma Napoli che sa ricominciare.
    Napoli per noi che ci stupisce,
    che non ne siamo figli ma ci riconosce,
    quando la tocchiamo ci regala un'emozione,
    che non puoi fare a meno di volerle bene.


   - NASCERO' CON TE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    C'e' un respiro in piu'
    stanotte: sei tu
    io vivevo qui
    nel buio cosi'
    ma l'acqua buona
    mi bagno' col suo respiro
    e il primo sogno mi copri.
    La prima volta
    l'amore proprio qui
    in casa mia
    senza quasi conoscerti
    poi domandarti
    chi sei
    non lo so
    nascero' fra un minuto
    con te.
    La prima volta
    l'amore proprio qui
    in casa mia
    senza quasi conoscerti
    poi domandarti
    chi sei
    non lo so
    nascero' fra un minuto
    con te.
    C'e' un respiro in piu'
    nell'alba sei tu
    sei nata qui
    stanotte cosi'
    ed ogni giorno
    nascerai fra le mie braccia
    e come l'acqua mi coprirai.
    La prima volta
    l'amore proprio qui
    in casa mia
    senza quasi conoscerti
    poi domandarti
    chi sei
    non lo so
    nascero' fra un minuto
    con te.


   - NELL'ERBA, NELL'ACQUA, NEL VENTO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Fa parte dei miei tempi
    bruciare in fretta i giorni e l'energia.
    Tu corri e non ti prendi,
    tu cerchi un'oasi e cerco anch'io la mia.
    La vita di oggi ci spreme
    lasciamoci andare un po'.
    Se un giorno vivessimo insieme
    se avessi dei figli, anche questo gl'insegnero'.
    Ha dentro un grande cuore
    in centro, a mezzogiorno, la citta'.
    Le ipotesi future
    facevan piu' paura tempo fa.
    Nell'erba, nell'acqua, nel vento,
    c'e' un grande respiro in piu'.
    Ci cresce di fuori e di dentro,
    da oriente a occidente c'e' un ponte e ci stiamo su.
    Cambiera'
    l'avventura continuera.
    Cambiera'
    rotolando respirera'.
    Questo mondo ha la pelle dura
    ce la fa.
    Vorrei saperlo anch'io
    se un dio che vede tutto c'e' o non c'e'.
    Ma intanto che l'aspetto
    io credo a quel che vedo intorno a me.
    Nell'erba, nell'acqua, nel vento,
    c'e' un grande respiro in piu'.
    Ci cresce di fuori e di dentro,
    lo dico convinto, io che non ci credevo piu'.
    Cambiera'
    l'avventura continuera'.
    Cambiera'
    rotolando respirera'.
    Questo mondo ha la pelle dura.
    Cambiera'
    l'avventura continuera'.
    Cambiera'
    rotolando respirera'
    Questo mondo ha la pelle dura.


   - NIENTE A PARTE L'AMORE
     (C. Facchinetti - V. Negrini)

    Prova solo a pensare
    quante cose non hai fatto mai con me
    si potrebbe anche dire
    niente a parte l'amore
    di te cosa so io davvero.
    Non so come ti svegli nei giorni sbagliati
    non mi hai visto mai sul lavoro
    e a parte l'amore, cos'altro hai scambiato con me
    Io ci proverei, vieni a stare qui, facciamo un anno di week-end
    ti presento i miei, li conquisterai, nessuno ti resiste mai
    Sembri quello che vorrei chissa' se lo sei.
    Niente a parte questo amore sappiamo di noi
    e magari siamo un gioco vincente
    io e te.
    Senza vivere insieme
    non sapro' mai com'e' che si sta con te
    non mi dai per capirti
    niente a parte l'amore.
    E chiamalo niente l'amore
    ci si perde la fame e il sonno pero'
    tu non eri prevista quest'anno.
    Fammi andare a vedere al di la' dell'amore
    chi sei.
    Io ci proverei anche per un po' a far sul serio, e perche' no.
    Con i nostri se, con i nostri ma, coi nostri ex e i nostri guai
    dammi tempo dici tu ma quanto c'e' n'e'?
    E a parte questo amore chi abbiamo io e te
    forse e' vero siamo un gioco vincente
    giochi o no?
    Io ci proverei anche per un po' a far sul serio perche' no
    Non andar piu' via, quel che e' mio e' tuo, credevo di non dirlo mai.
    Cosa abbiamo fatto noi un attimo fa
    niente a parte un po' d'amore e il resto verra'.


   - NINNA NANNA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Apro gli occhi e osservo lei
    lieve sonno e vita che
    si libera
    nell'anima.
    Taci e guarda mente mia
    voglio amore e amore sia
    nel sonno suo
    lieve e silenziosa canta in lei
    la preghiera limpida
    abbracciami
    proteggimi.
    Risvegliarla io potrei
    dare voce a tanta poesia
    ma e' tardi e lei
    sogna gia'.


   - NOI DUE NEL MONDO E NELL'ANIMA
     (C. Facchinetti - V. Negrini)

    E io dovrei comprendere
    se tu da un po' non mi vuoi
    non avrei mai capito che
    ma da capire cosa c'e'
    Dovrei tornare a casa e poi
    se il fiato ce la fa
    parlarti del mio mondo
    fuori dai miei pensieri
    poi scoprire che vuoi dormire
    che non mi senti piu'
    E io dovrei ma spiegami
    contro di me che cosa hai
    come se io non fossi io
    mi dici che te ne vai
    Son quello che respira piano
    per non svegliare te
    che nel silenzio
    fu felice di aspettare
    che il tuo gioco diventasse amore
    che una donna diventassi tu
    Noi due nel mondo e nell'anima
    la verita' siamo noi
    basta cosi e guardami
    chi sono io tu lo sai
    Noi due nel mondo e nell'anima
    la verita' siamo noi
    Noi due nel mondo e nell'anima
    la verita' siamo noi


   - NON HO BISOGNO DI TE
     (C. Facchinetti - V. Negrini)
   
    Io non ho bisogno di te
    mi rifaccio il letto da solo,
    facio entrare il cane bagnato,
    faccio il bagno appena mangiato.
    Cara luce dei miei occhi
    che non ti spegnevi mai
    ricomincio da me,
    non ho bisogno di te.
    Io non ho bisogno di te,
    faccio tutto come mi va.
    Non mi butto dalla finestra,
    adesso vado in palestra.
    Vado al cinema stasera
    mi commuovo sul finale.
    Ho il mio cuore con me,
    non ho bisogno di te.
    No, no, no...
    Cosa serve un grande amore,
    se diventa una progione,
    ma no, no, no...
    Meglio andare a ripescare
    i vecchi amici e stare bene.
    Poi col tempo e con l'anima fresca,
    ridisegni la tua vita,
    ricominci la partita.
    Tutto puo' partire da zero,
    da un sorriso fra la gente,
    di una bella sconosciuta.
    Sto troppo bene da solo.
    Non ho bisogno di te.
    Io non ho bisogno di te,
    e' vero e non ci credevo.
    Capodanno batte alle porte
    e le aprira' un uomo vivo.
    Non annego in un bicchiere,
    vado in giro, vado al mare.
    Io respiro da me, non ho bisogno di te.
    No, no, no...
    Cosa serve un grande amore
    se fa male a due persone.
    Ma no, no, no...
    E' piu' giusto traslocare,
    andare a caccia di emozioni.
    Poi col tempo e con l'anima fresca,
    ridisegni la tua vita,
    ricominci la partita.
    E se resta qualcosa in sospeso
    prima o poi ci rivedremo
    caro amore il tempo aiuta !
    Per il momento e' finita.
    Non ho bisogno di te.
    Sto troppo bene da solo,
    non ho bisogno di te.
   
   
   - NON LASCIARMI MAI PIU'
     (C. Facchinetti - V. Negrini)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Grazie che hai chiamato parla ancora
    dimmi dove sei e come stai...
    io mi so arrangiare
    qui sai non c'e' nessuno
    anche se ho bisogno di qualcuno.
    C'e' un dolore dure da guarire
    certo non e' solo colpa tua
    tu mischiavi troppo il sesso con l'amore
    io puntavo troppo dritto al cuore.
    Non lasciarmi mai piu'
    no, non lasciamoci piu'.
    Grazie per ora, per esistere ancora,
    in questo momento perfetto
    se stai ritornando da me
    sai che mi trovi, hai ancora le chiavi...
    se piangi e non riesci a parlare
    non riattaccare!...
    Non lasciarmi mai piu'
    no, non lasciamoci piu'.
    non potrei fermare queste mani
    quando tra mezz'ora sarai qui
    non avremo il tempo d'uscire dai vestiti
    quel che e' stato e' stato e Dio ci aiuti.
    Non lasciarmi mai piu'
    no, non lasciamoci piu'.
    Grazie per ora, per esistere ancora,
    non sto esagerando ti giuro
    non so fare a meno di te?
    Sai che piangendo non si riesce a parlare
    e' l'alba piu' bella del mondo
    non riattaccare.
    Non lasciarmi mai piu'
    no, non lasciamoci piu'.


   - NON SEI LEI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Tu non sei lei
    tu non esageri e non sbagli mai
    hai degli amici migliori dei miei
    hai meno sonno al mattino
    e forse vivrai piu' di noi.
    E lei e' qui, non era stata mai bene cosi'
    e adesso dice che ha fame di me
    e sbricioliamo sul letto
    guardandoci il nastro di un film.
    Capisce al volo i miei giochi
    invece tu sai poco di me.
    E lei sta bene qui
    e fa star bene me
    e intanto la citta'
    si disfa e si rifa'.
    Tu non sei lei
    perche' non credi importante sognare,
    perche' non sai stare bene ne' male
    se ti addormenti nel sole ti bruci e non cambi colore.
    E lei sta qui
    per questa notte, due mesi o chissa'
    il vino e' freddo e parliamo di noi
    e ci ascoltiamo in silenzio
    e ridiamo facendo l'amore.
    E lei sta bene qui
    e fa star bene me
    e' l'alba e la citta'
    si sveglia e si rida'.


   - NON Sl PUO' RIFARE IL MONDO IN DUE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    E invece si', ho capito quel che dici
    ti conosco come il mio respiro
    quando stai nel palmo di una mano
    quando attacchi forte piu' di un uomo.
    Non cambierei una linea del tuo viso
    ne' un accento delle tue parole
    ma non siamo sempre di noi soli
    e non tutto per amore cambia
    e nessuno ha mai ragione sempre.
    Non si puo' rifare il mondo in due.
    Non si puo' rifare il mondo noi da soli
    ma scappare insieme da prigioni nuove
    e piantare il seme ricordarsi dove
    questo si', che in due soltanto si puo' fare
    noi nel tempo
    noi nel mondo
    io con te.
    E invece si', che mi fido del tuo cuore
    tu le senti a pelle le persone
    io sto bene quando tu stai bene
    sai di me quel che non sa nessuno
    non per questo piover~ di meno.
    Non si puo' rifare il mondo in due.
    Non si puo' rifare il mondo noi da soli
    non rispondermi che ho smesso di sognare
    camminando insieme siamo, si', piu' forti
    voglio solo dire: stiamo ad occhi aperti
    noi nel tempo
    noi nel mondo
    io con te.


   - NON SIAMO IN PERICOLO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Se il mondo assomiglia a te
    non siamo in pericolo
    puo' nascere ancora
    l'imprevista primavera.
    Se il mondo assomiglia a te
    si puo' ancora ridere
    piantare del grano, far bambini se vogliamo
    non siamo in pericolo.
    Stiamo aspettando la fine del mondo
    ma attenti che e' solo un film
    volami in braccio e ti prendo
    e mi salvo la vita soltanto
    in aria insieme a te.
    Fuori la testa che tutto si aggiusta
    se il mondo assomiglia a te
    che non hai mezze parole
    che ci metti un minuto a capire
    da che parte sta
    la sincerita'.
    Se il mondo assomiglia a te
    non siamo in pericolo
    c'e' ancora benzina da bruciare
    per sognare.
    Se il mondo assomiglia a te
    riallaccio il telefono
    mi lascio toccare
    derubare si puo' fare
    non siamo in pericolo.
    Stiamo stringendo le viti del mondo
    chissa' se funziona o no
    c'e' della gente al confine
    e' l'Europa innocente
    che viene al sole insieme a noi.
    Fuori la testa che tutto si aggiusta
    se il mondo assomiglia a te
    torniamo a vivere in centro
    ci saranno piu' luci di notte
    e meno polizia
    in periferia.
    Se il mondo, se il mondo assomiglia a te
    non siamo in pericolo
    puo' nascere ancora
    l'imprevista primavera.
    Se il mondo assomiglia a te
    si puo' ancora ridere
    piantare del grano, far bambini se vogliamo
    non siamo in pericolo.


   - NON SOLO MUSICA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Eravamo in centomila,
    con la voglia di suonare,
    tutti quanti un po famosi,
    per le strade del quartiere,
    poche idee pero' confuse,
    e gli accordi di "Michelle".
    Piu' crescevano i capelli,
    piu' sembravi un musicista,
    niente soldi tanta scena,
    pochi applausi in qualche festa,
    e la musica stonava,
    sotto a tutte le citta'.
    Ma non era facile,
    ci mettevi l'anima,
    e provavi a farcela,
    ma sembrava inutile.
    Non era facile,
    sopravvivevano
    quelli che insistevano
    di piu'.
    Non solo musica,
    ma sudore e polvere,
    speranze facili,
    entusiasmi e lacrime,
    non solo musica,
    ma promesse inutili,
    pochi miracoli,
    e traguardi scomodi,
    ma tu
    che cominci adesso,
    tu
    conta su te stesso,
    tu
    se ci credi e cresci,
    tu
    prima o poi ci riesci.
    Eravamo in centomila,
    ma ogni giorno
    un po' piu' soli,
    e ci aumentavamo gli anni,
    per firmare le cambiali,
    gli strumenti da pagare,
    e un provino al Piper Club.
    E non era facile,
    certi si stancavano,
    altri si arrendevano,
    molti si perdevano.
    Non era facile,
    non bastava crederci,
    ci voleva qualche marcia in piu'.
    Non solo musica,
    ma coraggio e fantasia,
    voglia di farcela,
    incoscienza e qualche idea.
    Non solo musica,
    ogni giorno un giorno in piu',
    comunque musica,
    e fortuna piu' che mai.
    Ma tu
    che cominci adesso,
    tu
    conta su te stesso,
    tu
    che ci credi e cresci,
    tu
    prima o poi ci riesci.


   - NOTTE A SORPRESA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Prendo la strada del centro
    stasera non rientro da te ormai
    lingua di menta fra i denti
    pensieri distanti da te ormai.
    E' dissetante gustarsi la gente
    tranquillamente cosi'.
    Respirero' tutta l'aria che c'e'
    notte a sorpresa lontano da casa
    mi prende e mi da' questa grande citta':
    come una donna mi tenta
    e diventa qua e la'
    malinconia
    poesia e fantasia.
    Piazza spazzata dal vento
    io sono contento di me perche'
    vivo mi basto mi spendo
    nel mondo anche senza di te ormai.
    Luna sorride fra nuvole rade
    traccia le strade per me.
    Respirero' tutta l'aria che c'e'
    notte a sorpresa lontano da casa
    mi prende e mi da' questa grande citta':
    come una donna mi tenta
    e diventa qua e la'
    malinconia
    poesia e fantasia.


   - NUMERO UNO
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Tu grande artista,
    sempre a galla, un po' equilibrista.
    Numero uno,
    dopo te non ce n'e' per nessuno.
    Hai talento da spendere,
    tasche grandi, pazienza corta
    e pochi pero'.
    E appena nato
    la tua culla gia' sembra un teatro
    da dove ti inventi
    per l'attenta platea di parenti.
    Mangi pane e genialita',
    istrione per vocazione:
    ed eccoti qua.
    Venditi venditi subito,
    prima che la fortuna si svaluti.
    Vai che adesso il gioco tocca a te,
    tira su fin che ce n'e'.
    Tu di gran moda,
    vai a ruba dal palco alla strada,
    chissa' se per sbaglio
    con i tuoi riflettori al guinzaglio.
    Faccia sempre probabile,
    occhio buono della domenica,
    aria da re.
    Venditi venditi subito,
    prima che la fortuna si svaluti.
    Vai che adesso il gioco tocca a te,
    tira su fin che ce n'e'.


   - OCEANO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Dietro di me
    terre di uomini
    sopra di me
    mondi di nuvole.
    Infinito e vento ormai
    dentro gli occhi affondano
    nella vela tesa io
    voglio solo esistere.
    Nelle citta'
    devi nasconderti
    finche' l'eta'
    pian piano porti via
    consumati sogni che
    troppo sole chiedono
    ma i vent'anni e l'anima
    li ho tenuti stretti io.
    E' il regalo piu' importante
    al figlio che mi dona lei
    nuove stelle e spiagge bianche
    e orizzonti solo miei.
    Che mai dira'
    lei quando in casa mia
    gente verra'
    per farle dire se
    sono un pazzo o se l'idea
    di quest'avventura mia
    io l'avevo in mente gia'
    nei tranquilli giorni la'.
    Terra non c'e'
    ombre nel sole mai
    l'immensita'
    voci sommerse ha.
    L'alba esausta e lucida
    non riscalda l'anima
    ma il cammino tracciano
    ali bianche e rapide.
    In quel punto c'e' il mio mondo
    la mia gente tu ci sei
    ora esisto fino in fondo
    lo vedrai negli occhi miei.


   - OPERA PRIMA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    (Parlato):
    Ho camminato da solo nel grande bosco dei girasoli di pietra e,
    in una bolla di luce di luna smarrita, stanotte ho risvegliato te.
    Cadono in autunno i girasoli del mio giardino
    e una primavera stanca genera nuove pietre soltanto.
    Ma oggi, amore mio, ho imparato da te il suono vibrante della mia voce,
    ho nella pelle, amore mio, il brivido meraviglioso della mia prima idea.
    La mia mente e' qua
    spezzata in due meta'
    quello che vorrei
    e questa realta'.
    Questa vita che
    mi spegne sempre piu'
    e la fantasia
    che cerca di portarmi via.
    Mondi senza eta'
    fantasmi di citta'
    voci d'acqua chiara di un milione
    di anni fa.
    Poi mi guardo e so
    che ormai non volero',
    sto cadendo giu'
    e il vento non mi vuole piu'.
    Dio senza immagine
    che invadi l'anima
    lasciami un attimo qui
    tra pietre lucide
    di luna giovane
    non ho paura, lo sai.
    Questa terra io,
    io l'ho sognata gia'
    dai vulcani spenti
    della mia citta'.
    E nella foresta
    a piedi nudi correro'
    e al grande girasole
    io so che non mi inchinero'.
    Principessa che
    dormivi senza eta'
    dalla pietra io
    t'ho liberata gia'.
    Libera con te
    la mente se ne va
    verso il sole che
    per lei mai piu' si spegnera'.
    Sono sveglio e c'e'
    la vita dentro me
    e la verita' adesso so cos'e'.
    Ora la mia pagina
    piu' bianca non sara'
    e' l'amore che
    la storia scrivera'
    con me.


   - ORIENT EXPRESS
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini)

    Divise il pane insieme a me
    con un'arancia in mano poi
    mezzo in inglese e a gesti un po'
    del viaggio in India mi racconto'
    vino di datteri mi verso'.
    Parlo' di gente andata via
    cento corone in tasca e
    mio Dio la' in Asia che cos'e'
    c'e' in quella terra una luce in piu'
    c'e' chi ne e' vinto e non torna piu'.
    Nella notte il treno ad un confine fu fermato
    e lei ridendo disse: E' il treno delle spie
    guarda bene quello biondo laggiu' in fondo.
    Poi rimase offesa nel momento
    in cui promosso da uno sguardo
    io da scemo ci provai
    lesse un libro fino all'alba in silenzio.
    Ma all'uomo magro coi caffe'
    lei disse: Due! Sorrise e poi
    stupenda anima del Nord
    nella sua lingua che io non so
    col suo saluto mi risveglio'.
    Diedi allora il meglio di me stesso
    e stava per finire il viaggio
    quando fui sicuro che
    la mia casa avrei rivisto non da solo.
    Quanta folla c'era alla stazione
    quella sera
    fu un istante
    dal suo fianco mi spostai.
    Mi domando ancora adesso:
    dove e' andata?...


   - PADRE DEL FUOCO, PADRE DEL TUONO, PADRE DEL NULLA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Alza la fiamma agli dei
    mostra alla notte chi sei
    tu non sapevi, tu sai
    padre del fuoco sarai
    nulla eri tu
    tutto sei tu.
    Vinto il leone sara'
    davanti a te fuggira'
    ma una compagna hai gia' tu
    cresce il suo ventre di piu'
    e tu sarai
    padre di noi.
    Lance scintillano e pietra non e'
    l'uomo ha creato il suo re
    e i figli dei figli dei figli che avra'
    faranno templi e citta'
    sui figli degli altri cadra'
    la notte che sogni non ha
    su chi grida "no, questo e' mio"
    si abbatte la spada di Dio.
    Le navi e i cavalli han tracciato la via
    ai canti di guerra e poesia
    le torri di Creta e di Roma son la'
    spazzate dal tempo che va
    e il tempo ha l'uomo con se'
    che padre del tuono gia' e'
    e il vento e' gia' rosso pero'
    l'uomo non dice di no.
    Brucia la notte perche'
    l'aria piu' alta non e'
    tu non sapevi tu sai
    padre del nulla sarai
    tutto eri tu
    niente sei piu'.


   - PARSIFAL (I)
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Chiaro e' il mattino che nasce dall'Est
    questa foresta e' tua...
    Nato selvaggio puro nell'anima
    non sai paura cos'e'.
    Quei cavalieri simili a Dei
    non li hai mai visti pero'
    non paura nasce dentro.
    Folle nell'alba tu vuoi conoscere
    cio' che nel bosco non c'e'
    hai scoperto il tuo destino
    il tuo destino nel nome che tu avrai
    re della luce sarai
    corri, corri, corri, corri.
    Parleranno a te di Dio, del Re
    le fanciulle fiore nel viaggio vedrai
    in un grande sogno antico
    la tua nuova vita solitario ti sospingera'
    e un dubbio ti conquistera'.
    L'incantata eta' straniera di lei
    non e' gloria o vento ma dolce realta'
    dentro l'erba alta al fiume
    le tue armi al sole e alla rugiada hai regalato ormai
    sacro non diventerai
    qui si ferma il tuo cammino.


   - PASSAPORTO PER LE STELLE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Era un ragazzo di campagna
    venne un agente e disse:
    e' meglio se vieni via con me.
    Dentro la casa del governo
    vide in persona il presidente che
    volle bere con lui.
    Poi venne gente con gli occhiali
    e macchine viste mai
    eran dottori e generali
    qualcuno disse a lui
    Dio ti aiuti cowboy.
    Era una ragazza di campagna
    agli uomini in divisa domando':
    torno a casa o no?
    Poi nella luce del tramonto
    il vento del deserto la frusto',
    il presidente parlo':
    per uno sbaglio e un tradimento
    siamo alla guerra ormai
    due passaporti per le stelle
    li ho firmati io.
    Dio vi aiuti, addio.
    Trattenendo i muscoli la macchina tremo',
    poi salto' il coperchio e addosso al cielo si scaglio'
    un minuto immenso e via
    come in una sinfonia.
    Sguardi che si toccano e si chiedono chi sei
    forse lui parlo' per primo o forse prima lei,
    mentre il cielo andava via
    piu' veloce del pensiero.
    Era un bellissimo universo
    presero terra di traverso ma
    tutto bene all right.
    C'erano rocce e vegetali
    i fiumi gli animali e un cielo che
    sulla terra non c'e'.
    C'era respiro ed abbondanza
    l'alba del mondo e poi
    una fortissima presenza
    che li attraverso'.
    Benvenuti a voi.
    Benvenuti sulla spiaggia della nuova eta'
    cuccioli di un mondo che si e' cancellato gia'
    non guardate indietro mai,
    non dimenticate mai.
    Fate nuovi amori fate nuove geografie
    senza cattedrali, generali e nostalgie
    senza piu' bandiere mai
    e che questo sole sia con voi.


   - PENSIERO
     (C. Facchinetti - V. Negrini)

    Non restare chiuso qui pensiero
    riempiti di sole e vai nel cielo
    cerca la sua casa e poi sul muro
    scrivi tutto cio' che sai,
    che e' vero
    che e' vero.
    Sono un uomo strano ma sincero,
    cerca di spiegarlo a lei pensiero,
    quella notte giu' in citta'
    non c'ero
    male non le ho fatto mai davvero,
    davvero.
    Solo lei nell'anima
    e' rimasta, lo sai
    questo uomo inutile
    troppo stanco e' ormai.
    Solo tu pensiero
    puoi fuggire se vuoi,
    la sua pelle morbida
    accarezzerai.
    C'e' sulla montagna il suo sentiero,
    vola fin lassu' da lei pensiero,
    dal cuscino ascolta il suo respiro,
    porta il suo sorriso qui vicino,
    vicino.
    Non restare chiuso qui pensiero,
    riempiti di sole e va nel cielo,
    cerca la sua casa e poi sul muro
    scrivi tutto cio' che sai pensiero,
    pensiero...


   - PER CHI MERITA Dl PIU'
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Per quelli che si svegliano
    piu' presto del mattino
    a pesca nell'Atlantico
    o per aprire un bar
    sia tenera la notte
    a seminarvi il cuore
    a sciogliere nel latte
    un dito d'allegria.
    Per chi coltiva gli alberi
    e per chi guida i treni
    per quelli che si cercano
    senza trovarsi mai
    per chi sta sempre in casa
    ad allevare il mondo
    qualcuno attacchi un filo di felicita'.
    Per chi merita di piu'
    quest'anno sia gentile
    per chi suona
    e per chi fa le stanze negli hotel
    per chi ha fretta e se ne va
    per chi oggi nascera' e per me.
    Per quelli che trasmettono
    per chi non sa parlare
    per chi fara' chilometri
    e per chi aspettera'.
    Sia tenero il tramonto
    a riposarvi il cuore
    e che la radio dica che non piovera'.
    Per chi merita di piu'
    per chi ha vent'anni e un giorno
    per chi pensa ai primi amori di vent'anni fa
    possa il tempo darci tempo di volare piano.
    Per chi siede su un domani che non si sa mai
    per chi e' grande e non lo sa
    per chi oggi nascera'
    e per te.
    Per te che sai combattere
    per te che hai capito
    per te che ti desidero
    per te dovunque sei.


   - PER CHI SA CAPIRE
     (C. Facchinetti - V. Negrini)
   
    Questo e' un messaggio
    per chi sa capire
    se ami qualcuno non lo soffocare
    io disperdo i miei sentimenti
    se non so chi mi sta davanti,
    se non so cosa stai pensando
    io ti abbraccio e ti sto perdendo.
    Oggi capisco tanti giorni e sere.
    Eri con me ma con la testa altrove
    far l'amore non e' un dovere,
    e' una magia che diventa festa.
    Se sfiorarti mi fa tremare
    sto imparando a lasciarti stare.
    Per chi sa capire
    a bocca chiusa gridero'
    la mia voglia di riavere indietro
    quel che do.
    Poi si dorme insieme, se si dormira'
    c'e' speranza senza piu' dolore,
    per chi sa capire.
    Sai quanto amore
    c'e' in quattro parole.
    Io te le dico: "Vivi la tua vita"
    Che io ci possa o non possa entrare
    se vedra' tanto il tempo aiuta.
    Questa storia e' un po' complicata,
    non per me perche' l'ho vissuta.
    Per chi sa capire
    a bocca chiusa gridero'
    la mia voglia di riavere indietro
    quel che do.
    Fa brillare gli occhi, che splendore sei,
    vanno in pezzi tutte le barriere,
    per chi sa capire.
    Sto imparandomi, sto cambiando,
    fidati di un uomo.
    Per scoprirmi fino in fondo
    guardami ed ascoltami.
    Per chi sa capire
    la finestra si aprira'
    per guardarci in faccia
    mentre il sole rientrera'.
    Stringi questa mano, senti amore o no ?
    Questo e' quanti io ti posso dare.
    Se mi sai capire.
    
   
   - PER NOI CHE PARTIAMO
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Se fossi in te
    che canti canzoni
    mi affaccerei a paesi piu' lontani
    a un mese di mare
    c'e' un cielo italiano
    per noi che partiamo.
    Se fossi in te
    che cerchi un lavoro
    mi inventerei due braccia ed un futuro
    c'e' terra che ha sete
    di pioggia e di grano
    per noi che partiamo.
    Se fossi in te
    che vendi l'amore
    mi toglierei la maschera dal cuore
    c'e' un posto e ci aspetta
    cosi' come siamo
    per noi che partiamo.
    Per oggi c'e' il settimo cielo
    da raggiungere.
    Spogliare la vita
    e toccarla dove capita.
    Farsi trasportare dall'alta marea
    naufragare la fantasia
    in una tazza di te'.
    Se fossi in te
    che cambi frontiera
    io mi riposerei
    una notte sola.
    Stranieri si nasce
    e ovunque arriviamo
    ancora partiamo.
    Per oggi c'e' il settimo cielo
    da raggiungere.
    Spogliando la vita
    che suona la sua musica
    farla rotolare
    e lasciarla stonare
    ritrovare la fantasia
    in una tazza di te'.


   - PER TE DOMANI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Sara' bellissimo e difficile
    vivere il tempo che verra'
    avrai giornate insopportabili
    con notti di felicita'.
    Per qualcun altro soffrirai
    poi penserai un po' anche a te,
    perche' se no che vita e'?
    La vita e' amarsi per telefono
    svuotare il frigo in compagnia
    innamorarsi per politica
    fregare la malinconia.
    La vita e sogno ed e' realta'
    e' il solo tempo che ci sia
    non e' da regalare via.
    Per te domani
    non solo amore sara'
    c'e' chi ti meritera'
    e gente da cancellare.
    Non solo amore darai
    difenderai le tue idee
    farai del bene e del male
    non siamo mai come i nostri sogni
    spesso siamo molto di piu.
    La vita e' un tuffo nell'oceano
    e' un figlio che non sai cos'ha
    e' un gioco in borsa, un bacio rapido
    qualcuno che non se ne va.
    Combatterai e dormirai
    con le tue braccia e i tuoi perche'
    perche' se no che vita e'?
    Per te domani
    non solo amore sara'
    dovunque ti fermerai
    tieniti sempre una scelta.
    Non solo amore darai
    perche' se vuoi o non vuoi
    si vive solo una volta
    non siamo mai come i nostri sogni
    spesso siamo molto di piu'.


   - PER TE QUALCOSA ANCORA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Casa tua mi piace
    sa di calda pace spesa in due
    un anno in piu' sul viso non hai.
    Tu di me mi chiedi
    sono qui, mi vedi, dimmi tu
    mi trovi un po' cambiato? Non so.
    Ti ringrazio del pensiero
    non credevo che
    fosse giusto rivederci
    l'hai fatto tu per me
    so che lui conosce
    bene chi sia io
    prima che ritorni
    scusa, ma andro' via.
    Vedo che i capelli adesso
    non li tagli piu'
    in quel modo strano in cui tu
    mai sembravi tu
    dolce e piu' serena
    e' la voce tua
    vedo tutto intorno
    nuova fantasia.
    Te lo ricordi com'eri allora
    come non parlavi
    fra gli entusiasmi della mia mente
    solo mi lasciavi.
    Ora ne parli della tua vita
    della vostra intesa
    in questo mondo che ti appartiene
    quanto sei piu' bella adesso.
    Quanto amore dal tuo sonno
    lui sveglio' per se
    cio' che sempre inutilmente
    io chiedevo a te
    sai che cosa scopro
    d'improvviso io
    non ho mai pensato
    di sbagliarmi io.
    Prima che vada per la mia strada
    dimmi, si, che in fondo
    ha avuto un senso nei nuovi giorni
    anche un po' il mio mondo.
    Fammi pensare che potrei darti
    qualche cosa ancora
    fammi pensare di aver paura
    che lui possa rientrare
    adesso...


   - PER UNA DONNA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Per una donna che da' l'amore
    si scende anche in fondo al mare
    poi si conquista il tramonto rosso
    per metterle il sole addosso.
    Per una donna si piange forte
    il giorno che lei
    si stanca e riparte
    dimmi, dimmi perche'.
    Per una donna si inventa il fuoco
    per farla scaldare un poco
    per una donna si va a rubare
    per farla meravigliare.
    Con te pero' e' piu' facile
    piu' giusto, piu' mio e tutto piu' vero.
    Spero, spero
    di farcela cosi'
    per favore si'.
    Tu sei qualcosa in piu'
    tu calda ed eccitata
    dolce e spettinata
    se mi hai capito adesso
    fammi essere me stesso.
    Per te che sembri piccola
    ma piccola poi non sei
    non faccio guerre, non sfido il vento
    e basta il mio sentimento.
    Abbiamo imparato a leggere
    nel fondo del nostro silenzio apparente.
    Dimmi, dimmi
    non e' meglio cosi'
    per favore si'
    c'e' piu' felicita'
    la vita e' un'avventura
    ma tu vai sicura
    tu che ti sei capita
    tu ne uscirai pulita.
    Per una donna si parla piano
    lei dorme, non la svegliamo.


   - PETER JR.
     (D. Battaglia - S. D'Orazio)

    Come mai noi stasera qui
    tu che stai sempre per i fatti tuoi
    e' da un po' che so chi sei
    ma non ci speravo piu'.
    Dietro all'indifferenza tua
    anche tu ne avrai voglia come me
    una cosa da non fare
    ma una volta che cos'e'.
    Fino a un'ora fa
    sconosciuti e poi
    a un tratto qui solo noi
    di certo lui non lo sa.
    Ma che fretta c'e'
    non pensarci piu'
    e spogliati vieni qui
    mi piace se fai cosi'.
    Gia' ti chiama ma che vorra'
    lascia stare vedrai si stanchera'
    e' gia' qui e' venuto su
    cosa c'e' non parli piu'.
    Ma che capira'
    non ne ha l'eta'
    gli scrupoli che ti fai
    inutili sono sai.
    Lui non pensa a noi
    lui fa i giochi suoi
    ho avuto anch'io la sua eta'
    d'amore lui che ne sa?
    Gli scrupoli che ti fai
    (ma che capira')
    inutili sono sai.
    Ho avuto anch'io la sua eta'
    (non ne ha l'eta')
    d'amore lui che ne sa?
    Gli scrupoli che ti fai
    (lui non pensa a noi)
    inutili sono sai.
    Ho avuto anch'io la sua eta'
    (lui fa i giochi suoi)
    d'amore lui che ne sa?


   - PICCOLA KATY

    Oh Oh piccola Katy
    Oh Oh Oh
    Piccola Katy
    stanotte hai bruciato
    tutti i ricordi
    del tuo passato
    tutte le bambole
    con cui dormivi
    ed il tuo diario
    che sempre riempivi
    solo con cio'
    che faceva piacere
    a chi di notte
    l'andava a vedere
    Piccola Katy
    Oh,Oh piccola Katy
    Oh,Oh Oh.
    Piccola Katy
    stanotte hai capito
    che carezzandoti
    hanno tradito
    e le tue mani
    han negato calore
    che si conquista
    in un'ora d'amore
    e in questo mattino
    di grigia foschia
    di colpo hai deciso
    di andartene via
    Piccola Katy vai,vai
    piccola Katy vai,vai
    Oh vai


   - PIERRE
     (C. Facchinetti - V. Negrini)
     (Ed: EMI Songs)

    Penso a te
    nei tempi della scuola con noi
    sottile pallido un po' perso
    tu gia da noi cosi' diverso
    triste...
    Penso a te
    ricordo si rideva tra noi
    di quel tuo sguardo di bambina
    di quella tua dolcezza strana
    triste...
    Pierre ti ho rivisto
    questa sera e tu
    tu abbassi gli occhi
    ti nascondi e poi
    te ne vai...
    Scusami
    se ti ho riconosciuto pero'
    sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
    non ti arrendi a un corpo che non vuoi...
    Pierre sono grande l'ho capito sai
    io ti rispetto, resta quel che sei
    tu che puoi...
    (2 volte)
   
   
   - PIU' AMO PIU' Tl AMO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Un giorno va, avanti il prossimo
    con le sue nuvole e i suoi telefoni.
    Piu' vivo, piu' ho fretta di vivere
    se e' giusto o sbagliato non so!
    Cammino e piu' cammino
    piu' strada ho davanti domani.
    Piu' so, piu' cose cambiano
    piu' ho e piu' vorrei.
    Piu' amo e piu' ti amo
    con tutti i difetti che abbiamo
    le idee che ci dividono
    chi e' che non ne ha.
    Ci son porte nel mondo che vanno sbattute
    e ci sono persone che vanno lasciate
    e sara' capitato anche a te
    di aver dato dolore ma non meno amore
    ma nessuno ha pagato per te.
    Cosi' e' per me.
    Piu' amo e piu' ti amo
    se dormi e se ridi da sola
    se io dovro' proteggerti
    se tu mi cambierai.
    E ti amo ogni volta che torna il mattino
    perche' siamo una scelta e non un destino
    anche quando sei contro di me
    solo a te io permetto di prendermi vivo
    ti rispetto e mi fido di piu'
    anche di me.
    Cammino e piu' cammino
    piu' strade diventano una.
    Vedro' di meritarmela
    la mia felicita'.
    Piu' amo, piu' ti amo...


   - PRONTO BUONGIORNO E' LA SVEGLIA...
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    -Pronto buongiorno e'
    -la sveglia
    -ma di muoversi
    -manca la voglia
    -colazione per
    -modo di dire
    -tutto in fretta
    -bisogna partire
    -ci aspetta
    -gia' un'altra citta'
    .L'auto ci attende
    .pulita
    .e la conta decide
    .chi guida
    .voglio stare
    .seduto davanti
    .che i chilometri
    .oggi son tanti
    .facciamo il pieno e
    .poi via.
    -Mangia la strada
    -il motore
    -e la radio
    -riempie le ore
    -uno legge, uno dorme
    -uno fuma
    -ed intanto
    -s'e' fatta gia' l'una
    -fermiamoci
    -c'e' l'autogrill.
    Pranzo speciale
    alla lista
    e un autografo
    per il barista
    ventimila
    compresa la frutta
    un minuto
    per il caffe'
    si parte.
    Sull'autostrada
    del Sole
    come sempre
    finisce che piove
    vai piu' piano
    che c'e' la stradale
    se ci ferma facciamo
    qui Natale.
    .Io questi qui
    .li conosco
    .al casello
    .ci chiedono un disco
    -dove siete
    -stasera a suonare
    -se non pago vi vengo a sentire
    -ma siete
    -piu' belli in T.V.
    Eccoci quasi arrivati
    ci guardiamo
    sui muri incollati
    e sbagliamo
    la strada e chiediamo
    e poi regolarmente
    ci perdiamo.
    Gente davanti al teatro
    sara' meglio
    passare da dietro
    preoccupato
    qualcuno ci aspetta.
    Si comincia fra poco
    fate in fretta.
   
   
   - QUADERNO Dl DONNA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    E' un po' che non ti vedo piu'
    credevo fossi via
    va meglio o no con lui?
    Gli hai dato il suo bambino?
    Di giorno chi lo tiene?
    Coi soldi state bene?
    E l'universita'?
    Rinunci o ce la fai?
    Io mi ricordo una piazza di donne
    e il mio rischio di essere maschio
    e gridavi: io vivo, non sono
    un oggetto, raccontala adesso la
    libera scelta, che scelta non e'.
    Pero' ti sei difesa bene.
    Io ti rispetto, tu hai fatto di tutto
    tu sei ancora tu
    resisti fino all'ultimo.
    Stretta dal tempo che batte nel petto
    la sua spavalderia.
    L'orgoglio di una tigre
    su quelle spalle magre
    la strada e' quella ormai:
    vai avanti ce la fai.
    Io mi ricordo la piazza di Maggio:
    sei pazza! Ti dissi fra i pezzi di
    carta rimossi dal vento e girata di
    spalle finisti: mi spiace, ragazzo,
    il pazzo sei tu!


   - QUANDO LUI TI CHIEDERA' DI ME
     (Battaglia - S. D'Orazio)
     (Ed: Discorso - Piu' in alto)

    Quando lui ti chiedera' di me
    e del tempo che ci ha visti insieme
    digli quel che vuol sentirsi dire
    non lasciarti andare a raccontare.
    Tanto nessuno potra' mai davvero capire
    quanto un amore finito rimanga un amore.
    Non dirgli mai di quel che e' stato
    del nostro amore esagerato.
    Delle domeniche d'inverno
    a letto fino a mezzogiorno
    di quella notte di Natale
    che l'abbiam fatto in riva la mare
    che ogni silenzio e ogni rumore
    e' stato amore.
    Quando lui ti chiedera' di me
    per sentirsi dopo piu' importante
    lascia che il passato sia banale 
    e' la legge di ogni nuovo amore.
    Parlagli solo dei nostri momenti peggiori 
    quelli che fanno da sempre finire gli amori.
    Non dirgli mai del nostro sogno
    di quando volevamo un figlio.
    Le volte che tu stavi male
    e io ti facevo da mangiare 
    quelle tue foto sul divano
    che solo noi le guardavamo.
    Non dirgli mai che il nostro amore 
    e' stato amore.
    Parlagli solo dei nostri momenti peggiori 
    quelli che fanno da sempre finire gli amori.
    Non dirgli mai, se gli vuoi bene
    quello che facevamo insieme
    se qualche volta che sei sola
    ti viene di pensarci ancora
    se un'emozione da lontano
    ti dice ancora che ti amo
    non dirgli mai che il nostro amore
    .........e' sempre amore.


   - QUANDO UNA LEI VA VIA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Tu
    questa sera stranamente su,
    eccitata piu' che mai,
    vuoi giocare con la verita'
    ma si gioca addosso a me;
    ti confesso cio' che sai
    e' acqua antica e tu che fai,
    ti alzi in piedi e te ne vai, cosi'.
    E pensa questo, amore mio,
    questa serata l'ho voluta io,
    questa allegria che mancava un po'
    nelle sere in casa tra di noi.
    La cosa che ti avrei detto poi
    e' che stasera, piu' che mai,
    sentivo quanto eri grande tu
    e quanto il resto non contasse piu'.
    Io
    so che a casa non ti trovero',
    so persino dove sei
    ma se aspetti che ti cerchi io
    puoi morire insieme a lui;
    mi hai soffiato in faccia addio
    ma la notte e' breve e poi
    con dolcezza troverai, vedrai!
    E pensa questo, amore mio,
    questa serata l'ho voluta io
    questa allegria che mancava un po'
    nelle sere in casa tra di noi.
    La cosa che ti avrei detto poi
    e' che stasera, piu' che mai,
    sentivo quanto eri grande tu
    e quanto il resto non contasse piu'.


   - QUASI CITTA'
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Che malinconia
    provincia di fabbriche e motel
    campagna del nord di quasi citta'
    di treni che passano.
    Che malinconia
    pensavi: mi sto buttando via
    la grande citta' che sonno non ha
    mi aspetta per vivere.
    Dietro gli occhiali da sole
    l'uomo disse: Bella, vieni qui
    io posso farti volare
    farti diventare cio' che vuoi.
    Che malinconia
    Milano che cerca compagnia
    lui disse: tu sei da fotografia
    sei quella che aspettano.
    Caso di sospetta simpatia
    due armi sapienti gli occhi suoi
    american bar di periferia
    un mondo di uomini.
    Sguardi, sorrisi, parole
    vino freddo in gola, liberta'
    sabato sera speciale
    quel che vuole prende la citta'.
    Che malinconia
    Milano che cerca compagnia
    la breve allegria si sbriciola gia'
    sei solo un giocattolo.
    Scale senza luna casa sua
    ti accorgi che sai come sara'
    vuoi dire di no, andartene via
    ma i muri si muovono.
    Che malinconia
    buttare le spalle in un tassi
    e uscire dal film nell'alba che spia
    di treni che partono.
    Viaggio di lentissima agonia
    stazione prigione nostalgia
    di quasi citta', che sia come sia,
    finestra da chiudere
    per provare a non sognare piu'.


   - QUEL CHE NON SI DICE
     (D. Battaglia - V. Negrini)
     (Ed: Discorso - Piu' in alto)

    Stai dormendo e sto abbracciando il tuo respiro
    e ti guardo senza accendere la luce
    nella pausa di riposo dell'amore
    ti diro' in silenzio quel che non si dice
    per esempio che mi sono innamorato
    dal primissimo minuto, non sapendo chi eri tu.
    Noi ci siamo presi al volo tra la gente
    poi ti ho chiesto andiamo fuori a respirare
    la citta' sposava il buio con le luci
    tu mi hai detto: non mi offendo se mi baci
    e io pensai, se questa donna travolgente
    mi ha capito in un istante, forse e' lei la liberta'.
    Poi sai che io non apro facilmente il cuore
    e che con me a volte non si puo' parlare
    ma, per te, mi giocherei qualunque vita
    tu sei tu
    con niente addosso o ben vestita.
    Giuro, tu sei per me la prima attrice
    ma anche questo non si dice
    penseresti a una bugia.
    Stai dormando e sto abbracciando il tuo respiro
    la mia testa col mio cuore han fatto pace
    non mi son sentito mai cosi' sincero.
    Non so dirti che cos'hai che non mi piace
    lo sa il mondo come tu mi hai trasformato
    passo passo mi hai insegnato quanto amore c'era in me.
    Poi so che tu lo apri facilmente il cuore
    e che per me andresti anche a rubare
    senza te sarei un'arma carica e smarrita
    ma non sai
    che in una notte disperata
    ero solo, tu non c'eri e ti ho tradita
    ma e' storia vecchia, acqua passata
    non si dice e non lo sai.
    Stai dormendo e nel silenzio ti confesso
    che avrei voglia di svegliarti e amarti adesso
    vorrei dirti tutto quel che non si dice
    ma potrei farti del male e mi dispiace.


   - QUEL TANTO IN PIU'
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Breve e' il sorriso di questa mia donna
    un po' semplice
    quando la sera le torno vicino
    e le parlo un po'.
    Cerca di farsi piu bella per te
    sopra un giornale ha rubato un'idea.
    Alla finestra guardando giu' in strada
    sognando sta
    raggi di sole, fingendosi al mare
    sul viso ha.
    Dille "stasera mi piaci di piu'"
    portala fuori, da soli voi due.
    Vorrei
    spiegare a lei
    cos'e' per me
    e poi vorrei
    riuscire a dare a lei
    tanto amore in piu'.
    Ma poi
    non ci riesco mai
    Dalle un sorriso nuovo
    vorrei pero'
    Basta una tua dolcezza in piu'
    la vita, sai
    ti toglie tante idee
    tanta forza ma...
    Venga qualcuno a dirmi
    "Eccoti il mondo: voglio in cambio lei"
    l'uomo che sempre e' rimasto nell'ombra
    ora lo vedrai.
    Apri le labbra a parole che sai
    ama e difendi i tuoi giorni con lei.
    Si
    hai ragione tu
    ho una voce in piu'
    vedrai vedrai
    mi sento in alto sai
    non ho paura ormai.
    Sai
    che hai ragione tu
    Sciogli le idee nel vento
    ho una voce in piu'
    Prendi per mano il tempo e lei
    vedrai vedrai
    mi sento in alto e poi
    non ho paura ormai.


   - RAGAZZA OCCIDENTALE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    E' una ragazza occidentale
    conosce i soldi e le occasioni
    il suono dei gettoni
    consumati a farsi dire addio.
    E' una ragazza di quest'anno
    dagli occhi azzurri all'autostop
    dagli spaghetti ai sogni
    dal primo voto all'ultimo long playing.
    Con lei bisogna stare attenti
    e' una ragazza dei nostri tempi
    fisicamente, completamente
    lei non ha mai spalle al muro
    e quel che vuole lo dice chiaro
    fisicamente, completamente.
    E' una ragazza occidentale
    per gli anni atomici, per viaggi in India
    e notti sulla spiaggia o facce calde in birreria.
    E' una ragazza del presente
    conosce il corpo e la citta'
    i buchi fino al cuore
    gli occhi dell'amore che fara'.
    Con lei bisogna stare attenti
    e' una ragazza dei nostri tempi
    fisicamente, completamente
    lei non ha mai le spalle al muro
    e quel che vuole lo dice chiaro
    fisicamente, completamente.


   - RAGAZZI DEL MONDO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Lei corre nella pioggia con i pattini
    e va a ballare in vespa la domenica;
    lui mangia col giornale e sta cercando casa,
    per pensare in pace e farsi la sua spesa
    e dipingersi i muri da se.
    Lei forse va in novembre all'universita',
    lui ha una cinquecento di vent'anni fa,
    fanno un mestiere al giorno per pagarsi il mare
    e magari un posto dove far l'amore
    con dolcezza e con tranquillita'.
    Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano,
    vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica;
    si fanno belli si fanno male,
    ma poco sole li guarira'.
    Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell'oceano,
    con gli occhi aperti per proteggersi,
    con gli occhi chiusi per riceversi.
    Li vedi dirsi in faccia quel che pensano
    o innamorati all'ombra di un telefono,
    lei con la sua paura d'essere imbrogliata,
    lui dall'altra parte con la testa vuota
    e la stanza che parla di lei.
    Li vedi nella pioggia di periferia
    nell'angolo nascosto di una birreria,
    stanno attaccando i sogni a un filo di vacanza
    falli navigare dentro la speranza
    che domani sia sempre di piu'.
    Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano,
    vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica;
    si fanno belli si fanno male
    ma poco sole li guarira'.
    Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell 'oceano
    falli ballare sulle nuvole
    falli sognare falli correre.


   - REPLAY
     (R. Canzian - V. Negrini)

    Un replay, prova a immaginarmi senza dire una parola,
    dammi pochi soldi come ai tempi della scuola;
    treno e sigarette la domenica mattina
    diciassette anni e tanta musica che suona.
    Fermami, sto per ritrovarmi quando stavo ancora solo,
    quando le mie donne le vestivo con il cielo;
    caldo di ragazza dentro un cinema che fuma
    quando si piangeva per non ridere alla luna.
    Vorrei passare il segno con te
    con cinquemila gradi di voglia
    in un torrente di sole.
    Vorrei lasciare il segno di me
    sui muri di una notte d'estate
    scrivendo "gente volate".
    Un replay: sono in una piazza nella neve ad aspettare
    con le chiavi in tasca per un letto di due ore
    con le mie poesie piegate a lettera d'amore
    piene di politica e di nuvole leggere.
    Vorrei passare il segno con te
    riavere la paura di un figlio
    farci arrestare e sognare.
    Ma c'e' stagione a tutto si sa,
    il tempo e' un batterista che tira,
    piedi per terra che e' ora.
    E c'e' stagione a tutto si sa
    il tempo e' un batterista che tira
    piedi per terra che e' ora.


   - RICOMINCIAMO
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    In questo maremoto della vita
    la mia ancora sei tu.
    Fammi parlare lasciami sfogare
    e' un po' che non ti vedo piu'.
    Sono circondato da ogni cosa e non ho niente
    e anche tu si sente che non stai meglio di me.
    Scappano gli anni come dei ladri,
    dammi il tuo cuore fresco che ce l'hai.
    Io ti daro' una barba nuova e dura
    ogni mattina che vorrai.
    Tu mi chiedi come sto, amore mio ti spiego
    stavo molto meglio quando stavo insieme a te.
    Ricominciamo da quando eravamo
    piu' poveri fuori e piu' artisti di dentro.
    Se ricominciamo da quel che eravamo
    saremo senz'altro migliori di adesso io e te.
    Io ti rivoglio come ti conosco
    pane amore e fantasia.
    Io ti rivoglio buffa e stravolgente
    tutta tua e tutta mia.
    Senza missionari quando stiamo litigando
    a far progetti e briciole in un letto di allegria.
    Ricominciamo da quando eravamo
    piu' soli e piu' insieme che ci piacevamo.
    E ricominciamo da quel che ci manca
    tesori che non devi chiudere in banca.
    La nostra vita stringe addosso
    siamo balene dentro a un fosso
    se per miracolo ci amiamo
    dimmelo che ricominciamo.
    Ricominciamo da quel che eravamo
    piu' pazzi e piu' sani, piu' esseri umani.
    E ricominciamo dal punto piu' basso
    che quel che e' successo tra noi
    non succeda mai piu'.


   - RICOSTRUIRE UN AMORE
     (Canzian - Negrini)
     (Ed: Discorso - Blu notte)

    Si che si puo' ricostruire un amore
    basta sapere cosa vuoi, senza nascondersi o scappare
    la vita e' buche e sassi, ma noi giovani elefanti
    nella testa abbiamo un sogno
    ritornare alle sorgenti.
    Si che si puo' ricostruire un amore
    e certe foto un po' sfocate, si potrebbero rifare.
    Tanto siamo quel che siamo ieri oggi e poi domani
    e se il cielo sta cadendo
    puoi fermarlo con le mani.
    No, nessuno se ne va.
    Noi non siamo un gioco da buttare via
    e comunque sia dobbiamo crederci
    forti di passioni grandi, rabbia e poesia.
    Certo che noi non siamo un facile incontro.
    Siamo due frecce in aria che non han trovato ancora il centro.
    Costa molto assomigliarsi fra due cuori intelligenti.
    Ma i miracoli d'amore van difesi anche con i denti.
    Io ti sto parlando parcheggiato controvento
    con la voglia che ho di te, che mancava gia' da tanto.
    No, nessuno se ne va
    Noi non siamo un gioco da buttare via
    e comunque sia dobbiamo crederci 
    forti e complici e mai piu' lontani.
    No, nessuno dice addio
    se succedesse questo, allora non esiste Dio.
    C'e' un futuro a pezzi da ricostruire 
    ma possiamo farlo solo tu e io.
    Si che si puo', ricostruire un amore.
    Si che si puo'....


   - ROCK 'N' ROLL
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Improvvisamente
    vento nella mente
    senso ad un'eta'
    che non contava proprio niente.
    Sempre sorridenti
    dietro gli strumenti
    nuovi strani eroi
    li accettammo in fretta noi.
    Musica di rabbia
    come lampi nella nebbia
    pazzi fin che vuoi
    ma vivi piu' di noi.
    Nasce un'avventura
    a chi e' grande fa paura
    dai vent'anni in su
    nessuno esista piu'.
    Corre breve il tempo
    brividi nel mondo
    quella loro eta'
    pensa ad altro gia' da un po'.
    Quel paese grande
    che hai sognato tante volte
    canta strano ormai
    e non lo segui piu'.
    E da un giorno all'altro
    stai viaggiando controvento
    molto e' andato via
    il passato e' una poesia.


   - ROTOLANDO RESPIRANDO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Il sole e prossimo ormai
    il vento corre con me.
    Tanti piani sopra il mondo
    lei sta bene dove sta
    cosa c'entro io con quella gente e con lei.
    L'autostrada scorre via
    voglio andare a casa mia
    cosa c'entro io con quella donna non so.
    Rotolando verso il mondo
    respirando l'aria e' mia
    giu' in periferia della mia grande citta'.
    Con il vestito aperto e le labbra chiuse
    io l'ho guardata e vista per quel che e'.
    Quand'era notte
    dentro quella stanza
    di cose ne ho fatte
    posso farne senza.
    Il sole e prossimo ormai
    faccio la gara con lui
    vento in faccia e la strada parla con me.
    E il sole sfonda
    l'orizzonte intero
    e come una fionda
    che colpisce il cielo.
    E l'aria fischia
    tra i capelli e il vuoto
    nel sangue che picchia
    dalla pelle al fiato
    e il nuovo giorno e' gia' nato.


   - RUBIAMO UN'ISOLA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Portari via con te
    rubiamo insieme un'isola
    voglio dai piedi all'anima
    sentirmi ancora mio.
    Apro le vele mie
    verso orizzonti facili
    ma il mare e' sempre piccolo
    visto dalla citta'.
    Prima che sia ieri questo mio cantare
    io mi inventero' ali per volare.
    Come un pescatore vivo e so di sale
    voglio e non vorrei
    sogno e mi risveglio sempre sul mio scoglio.
    Portami via con te
    con l'acqua nelle scarpe, ma
    col sole dentro l'anima
    e un po' di tempo in piu'.
    Portami via con te
    rubiamo insieme un'isola
    voglio dai piedi all'anima
    sentirmi ancora mio.
    Basta un po' di noia a tagliarti il fiato
    quando l'entusiasmo muore appena nato.
    Io ti invidio forte nel tuo strano andare
    sei come ti vuoi
    anche senza vento riesci a navigare.
    Domani partirai
    ultimo giorno utile
    per cominciare a vivere
    se vengo via da qui.
    Portami via con te,
    rubiamo insieme un'isola
    voglio dai piedi all'anima
    sentirmi ancora mio.


   - SANTA LUCIA
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    C'e' una strada nel centro della mia citta'
    dove i portici fanno ombra
    ed una volta passava il tram
    e negli anni di piombo
    ci passavano i cortei
    ma in quegli anni a casa io non c'ero mai.
    Siam passati stasera tardi, nevicava
    come dentro le cartoline
    di quel Natale che non c'e' piu'
    non perche' c'e' piu' fretta, piu' soldi in giro o piu' TV
    ma perche' siam piu' grandi sia io che tu.
    Nella notte piu' lunga dell'anno perdonami se
    faccio un passo nel tempo distante da te.
    Pomeriggi lontani di un attimo fa
    Santa Lucia dei miei anni facili
    di una cena in citta' con mio padre una sera.
    Poi un colpo di vita e prendemmo un taxi
    e come a un uomo lui mi parlo' di se
    sembra passato un minuto da quel momento.
    Mi ricordo gli amori grandi piu' di me
    aspettati sotto gli ombrelli
    di fumo dolce malinconia.
    Oggi tutto e' piu' chiaro
    quel che mi manca e quel che ho
    pero' lasciami solo, se io sogno un po'.
    Nella notte piu' lunga dell'anno, perdonami se
    faccio un passo nel tempo e senza di te.
    Mezzanotte lontana di un attimo fa
    Santa Lucia cosa c'e' dietro l'angolo
    chi mi aspetta di la' oltre la neve.
    Quante stelle di zucchero, quante bugie
    citta' per fare figli o per andarmene
    o per cercarmi da capo su strade nuove.


   - SARA NEL SOLE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Sara da sei mesi va in citta'
    la mattina presto prende il treno
    e fra i libri il diario e il finestrino
    nasce il sole forte del mattino.
    E si affanna la gente nei bar
    mentre il cielo e' sereno
    Sara ha in corpo la rabbia e l'eta'
    per amare Milano.
    Sara ha quindici anni e dietro lei
    scorre un vecchio film in bianco e nero
    ne' provincia ne' periferia
    tutto un mondo da buttare via.
    E la scuola non vale di piu'
    meglio starsene in giro
    la stazione ha i suoi treni dal sud
    Sara e' un frutto maturo.
    Sara respira
    dall'asfalto al cielo e' primavera
    e nessuno se n'e' accorto ancora
    Sara nel sole
    col sorriso scalda le parole
    di un ragazzo pallido e gentile.
    Il ragazzo graffia la citta'
    da una radio libera del centro
    per un suo linguaggio un po' speciale
    gi. due volte gli hanno fatto male.
    La stazione e' la casa di chi
    non ha niente da fare
    e un amore comincia cosi'
    non parlando d'amore.
    Sara respira
    dai cortili ai tetti e' primavera
    quest'incontro e' un sogno e un'avventura.
    Sara s'e' accesa
    e un coraggio strano l'ha sorpresa
    la sua pelle ha voglia di qualcosa.


   - SE BALLA DA SOLA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Quando la tua donna non vuole far l'amore
    forse ha cose in mente che non ti sa spiegare
    e subito inventiamo che esiste l'altro uomo
    e invece son messaggi che noi non riceviamo.
    Se ti sembra diversa da ieri
    forse lei ti cercava e non c'eri
    dalle tempo e vedrai.
    Sai che la tua donna non e' bellezza e basta
    lo sguardo che ti incanta arriva dalla testa.
    A volte siamo freddi e cerchiamo del calore
    da un corpo che adoriamo scordandoci il suo cuore.
    Prendi fiato e poi fatti guidare
    forse lei sa la strada migliore
    dalle tempo e vedrai.
    Se balla da sola tu falla ballare
    sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te.
    Se parla da sola tu stalla a sentire
    l'amore sa farsi del male e curarsi da se'
    balla da sola magari in attesa di te.
    Guarda la tua donna se dorme o se si muove
    le cose che conserva e le sue voglie nuove.
    E' stupido giocare con chi non sta giocando
    lei dondola su un ponte perche' ti sta cercando.
    Non confonderla fatti trovare
    tu per lei sei la strada migliore
    dalle tempo e vedrai.
    Se balla da sola tu falla ballare
    sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te.
    Se parla da sola tu stalla a sentire
    l'amore sa farsi del male e curarsi da se'
    balla da sola e magari lei balla per te.


   - SE C'E' UN POSTO NEL TUO CUORE
     (R. Canzian - S. D'Orazio)

    Riposa gli occhi e non pensare
    c'e' la notte che ti aiuta
    e dormi e lasciami giocare
    a quando non sarai piu' qui
    a quando un giorno un nuovo amore
    ti riscaldera' di piu'.
    E dormi stretta alla mia pelle
    che domani non si sa.
    E sogna che il tuo compleanno
    tornera' tra appena un anno
    e avrai volato e navigato
    io chissa' dove saro'
    ma se c'e' un posto nel tuo cuore
    non faro' rumore, tienilo per me.
    Al vento che cambia
    a un cielo bambino
    ai fuochi di festa
    a me che resto qui vicino
    ai nostri pensieri
    ai sogni di ieri
    a tutti gli amori che incontrerai.
    C'e' ancora tutto da inventare
    sulle rive del tuo mare
    avrai bufere e vento e sole
    ed ancora e ancora amore.
    E cambieranno le parole
    sulla musica che sai
    ma se c'e' un posto nel tuo cuore
    non faro' rumore, tienilo per me.
    Al vento che cambia
    e spettina il cuore
    ai piedi del mare
    a tutte quante le parole
    ai cielo di sole
    a come eravamo
    a quelli che siamo adesso noi.
    Al vento che cambia
    e cambia la vita
    a quando mi prendi
    e tocco il cielo con le dita
    e intanto che dormi
    arriva domani
    e ancora ti svegli qui nelle mie mani.


   - SE NASCO UN'ALTRA VOLTA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Non succede quasi mai
    che mi svegli cosi' presto
    e' bello essere un po' normale
    riconoscermi qua e la'
    nelle facce della gente
    seguendo i miei pensieri al sole.
    Dove attacco i miei vestiti
    quella e' casa mia
    se rinasco un'altra volta
    so cosa faro'.
    Imparero' a parlare
    mi graffiero' le ginocchia ed il cuore
    in quel posto del mondo
    che mi tocchera'.
    Incontrero' della pioggia
    delle donne e dei buoni compagni
    mi faro' rispettare
    e di notte sognero'.
    Se nasco un'altra volta
    rifaccio la mia strada
    qualunque nome avremo noi
    e' sempre me che incontrerai.
    Se nasco un'altra volta
    rinasco con due cuori
    col primo faccio a modo mio
    quell'altro tienlo in banca tu
    perche' non si sa mai...
    Imparero' se ci riesco
    a passare a mio figlio il mondo
    con un tiro di palla diritto
    e con fantasia.
    Conquistero' i tuoi occhi
    sui gradini di un treno impaziente
    litigando, suonando
    scappando insieme via.
    Se nasco un'altra volta
    rifaccio la mia strada
    qualunque nome avremo noi
    e' sempre me che incontrerai.
    Se nasco un'altra volta
    non cambio una parola
    un batticuore ne' un addio
    rifaccio quel che ho fatto gia'
    di questa vita mia.


   - SE SAI, SE PUOI, SE VUOI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Tu m'hai chiesto tempo e troppo tempo ti lasciai
    voglio andare in fondo e il fondo e' gia' toccato ormai
    lento ed invadente il tuo silenzio avvolge me
    rende amara l'aria che respiro insieme a te.
    Soli
    quel giorno che tremavi
    in quella stanza, si'
    fu quando gridai
    per dirti di noi
    dicevi a me
    "non ho piu' niente".
    Era per darti un po' d'aiuto
    ed ero come te
    ricordo l'idea
    fu chiara, fu tua
    chiedesti a me
    "facciamo un viaggio".
    "Presto l'acqua
    non piu' confine avra'"
    dicevo, "guarda il mare,
    scenderemo verso le terre antiche
    del sud".
    "La gente negli occhi
    piu' grandi senza eta'
    e nell'istinto avra' colori audaci
    e nuove intense voci
    per te".
    Poi quell'osservarmi
    che non ricordai
    prima nei tuoi occhi
    di aver visto mai
    quasi fosse strano
    cio' che avvenne poi
    cosa abbiamo fatto
    ci chiedemmo noi.
    Se sai
    se puoi
    se vuoi
    domando, spiegami
    cos'e' che ancora fa
    violenza a noi.
    Capisci il senso o no
    la voce, il viso tuo
    da riconoscere
    rivoglio a me.
    Se sai
    se puoi
    se vuoi
    la strana nostalgia
    che puo' distruggerci
    si disperdera'.


   - SEI TUA, SEI MIA
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Ah, ah, ah, ah...
    Noi siamo qui, evidenza e fantasia
    un respiro diverso nel mondo.
    Fiori d'aria siamo noi, due satelliti d'argento
    due falchi protesi nel vento,
    cantero', graffiero', rubero', mi vendero'
    per scaldare, salvare qualcosa che vale
    per te per me.
    Di fuoco, terra e d'aria siamo noi
    non puoi fermare questa forza che vola
    gia' da sola.
    Sei tua, sei mia,
    accettati, proteggiti, sei tua, sei mia,
    bastardo od innocente che sia
    questo amore.
    Ah, ah, ah, ah...
    Noi siamo qui cancellati ed infiniti
    soffiati lontani dal mondo
    quando adesso arrivera'
    scivolando addosso a noi
    il bisogno di uscire dal sogno,
    cantero', graffiero'. rubero', mi vendero'
    per scaldare. salvare qualcosa che vale
    per te per me.
    Di fuoco, terra e d'aria siamo noi
    non puoi fermare questa forza che vola
    gi. da sola.
    Sei tua, sei mia,
    accettati, proteggiti, sei tua, sei mia,
    bastardo od innocente che sia
    questo amore.


   - SELVAGGIO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    In un parcheggio di periferia
    figli di fabbrica e soldi contati
    di pane nel latte e di vetri spaccati
    hanno in mezzo un giornale e si parla di te.
    Dentro le vene di questa citta'
    ogni respiro e' una porta che sbatte
    un posto di blocco una moto di notte
    un calcio al silenzio, un amico che va.
    Te ne vai cavalcando dall'ultimo bar
    con la ruota davanti all'altezza del viso
    per i campi di caccia del tuo paradiso
    dove i cuori selvaggi han la loro citta'.
    Dove a mezzanotte si accende il lunapark
    con bande di ragazze e birra a volonta'
    senza coltello e senza farmacia
    nemmeno un grammo di malinconia.
    Sotto le torri di periferia
    sotto un cappello di nuvole dure
    stasera il bigliardo non riesce a girare
    chissa' se ti batte qualcuno lassu'.
    Chissa' se ti fai riconoscere gia'
    sui nastri diritti di quelle pianure
    col pollice destro e la linea del cuore
    a stringere in pugno la velocita'.
    Le monete e le stelle non mancano mai
    non si va militari, si balla e si vola
    e non perdi ogni giorno un compagno di scuola
    che bel posto ragazzo, se e' vero che c'e', se e' vero che c'e'.


   - SENZA FRONTIERE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Siete qui naufragati fra noi
    da frontiere lontane.
    Siete qui nella libera Europa
    a dormire in stazione.
    La piccola gente vi guarda male
    fa finta di niente ma non vi vuole
    futuro qui non ce n'e'.
    Anche a noi con l'America in faccia
    ci hanno fatti emigrare.
    Anche a noi neri dentro la pioggia
    ci hanno fatti spogliare.
    La piccola gente non ha memoria
    Milano, ragazzi, non e' Pretoria
    facciamo che non lo sia.
    Dammi speranza in un tempo migliore
    con gli occhi aperti ma senza frontiere
    e dove non comandi la pazzia
    di qualunque parte sia.
    Siamo qui col futuro da fare
    e gli sbagli di ieri.
    Siamo qui a guardarci il colore
    che non e' dei pensieri.
    Barriere di lingua, di razza e sesso
    e intanto il duemila ci cade adosso
    e non impariamo mai.
    Dammi speranza in un tempo migliore
    con gli occhi aperti ma senza frontiere
    nel mondo non saremo uguali mai
    ma il mondo e' tutti noi.


   - SENZA MUSICA E SENZA PAROLE
     (D. Battaglia - S. D'Orazio)
   
    E mi ricordo che stavamo bene
    e bene riempivamo i nostri giorni
    ma i giorni messi in fila fanno tempo
    e il tempo fa cambiare.
    Cambiare che neppure lo sappiamo
    e non sappiamo come va a finire
    e va a finire che poi ciperdiamo
    che ci perdiamo tutto... proprio tutto.
    E tutto ci fa voglia di cercare
    cercare tra la gente e in mille strade
    le strade che ci portano lontano
    lontano ma da soli.
    E soli non fa bene e non e' giusto
    e non e' giusto smettere di amare
    amare che ci complica la vita
    ma e' vita da inseguire.
    Siamo una storia che si puo' cambiare
    senza la musica e senza parole
    una canzone che dice piano
    che siamo come siamo.
    Dormiamo con la testa nel futuro
    futuro che spaventa i nostri giorni
    i giorni di fatica e di fortuna
    fortuna da sperare.
    Sperare di imparare a stare al mondo
    nel mondo meridione delle stelle
    le stelle che ci insegnano la strada
    la strada per tornare.
    Siamo una storia che si puo' cambiare
    senza la musica e senza parole
    una canzone che dice piano
    che siamo come siamo.
    
   
   - SIAMO ANCORA SULLA STRADA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Siamo ancora in prima pagina
    musicanti inossidabili
    la valigia e' un'abitudine
    che noi non vorremmo perdere mai.
    E cosi' comunque vada
    siamo ancora sulla strada
    nonostante le occasioni
    nonostante la fortuna,
    scorre tutto come prima
    giusto al massimo
    sempre al massimo.
    Tra un aereo e un innamoramento
    vince chi ci fa volare di piu'
    di aeroplani ne abbiam persi tanti
    tutti quanti senza pentimenti.
    Da un minuto, da una vita
    siamo ancora sulla strada,
    sempre pronti a traslocare
    questa musica leggera,
    che ci schiaccia e non ci pesa,
    sempre al massimo.
    Mille chili di valigie
    geminate in tutto il mondo,
    mille amori appena nati
    persi e mai dimenticati
    e mille canzoni
    per mille emozioni
    e il resto che gira
    sempre al massimo
    giusto al massimo.
    Uno solo fa per tutti noi,
    tutti quanti per ognuno ma poi,
    dalla noia e dalle regole
    ci protegge il palcoscenico.
    Dalla nostra tanta gente
    ed un po' di buona sorte
    e corriamo ancora forte.
    Sempre al massimo.
    E non e' cambiato niente
    se ci ferma la stradale
    ci fa fare qui Natale.
    Sempre al massimo.
    Ai caselli in autostrada
    c'e' lo stesso che conosco
    che ci chiede ancora un disco.
    Sempre al massimo.
    E cosi' comunque vada
    tutto torna tutto quadra
    siamo ancora sulla strada.


   - SIGNORA
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini)

    Tu, buona madre fino a ieri,
    donna che non da' pensieri,
    tu, fra i miei libri e i tuoi vestiti,
    con quegli occhi un po' assonnati, tu,
    prima che venga stasera,
    che venga la fretta di andare,
    tu devi sapere
    che non puoi spogliarti di me come credi!
    Adesso mi spiace, signora,
    non e' piu' il segreto pensiero,
    l'hai fatto davvero,
    e' inutile adesso pensare
    "Il bambino l'ho fatto giocare".
    No, e' una cosa piu' importante,
    ora voglio tutto o niente.
    Mio, cio' che tu mi hai dato e' mio
    e non te l'ho chiesto io, ma,
    prima che venga stasera,
    e prima di averne paura,
    ti stringo ancora
    e spero ti resti negli occhi una traccia
    che dica a quell'uomo che tu,
    tu sei stata mia davvero,
    si', fa ridere il pensiero...
    Se la mia eta' non ti ha fermato,
    perche' dire che hai sbagliato?
    Se la mia eta' non ti ha fermato,
    perche' dire che hai sbagliato?


   - SOGNO A MEZZA ESTATE
     (Facchinetti - Negrini)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Sto viaggiando verso il mare e vedo il sole tramontare
    con in testa sensazioni che e' difficile spiegare.
    Litigando hai detto basta, non ti voglio piu' vedere 
    li' ho deciso che e' da pazzi fare a pezzi un grande amore.
    Ascoltando mille radio sto arrivando a chieder scusa
    fra vestiti stroppicciati e quel che resta di una rosa
    dove sei?
    Sogno a mezza estate
    canzoni mai dimenticate
    te che a Natale hai sapore d'estate
    mi fa volare la voglia di te.
    Sogno di contare
    stelle che cadono leggere 
    con due bicchieri spumanti e sinceri
    prima di fare l'amore con te
    so di cosa tu hai bisogno
    di certezza e tenerezza
    e ne avrei bisogno anch'io.
    Sto sognando di guardare da un balcone il lungomare
    quando tu ti stai vestendo mentre ti vorrei spogliare.
    Le altre vite precedenti ce le siamo raccontate
    e facciamoli avverare questi sogni a mezza estate.
    Guardo il cielo sopra al mondo e se il futuro e' una scommessa
    basta solo la conferma che ami me come te stessa
    sempre piu'.
    Sogno a mezza estate
    canzoni mai dimenticate 
    te che a Natale hai sapore d'estate
    mi fa volare la voglia di te.
    Fatemi arrivare
    dove la terra trova il mare
    sull'onda chiara che spazza dal cuore
    tutti i problemi e le malinconie.
    Se soltanto abbiam bisogno
    di certezza e tenerezza
    ci dobbiamo riprovare.
    Sogno a mezza estate
    canzoni mai dimenticate 
    te che a Natale hai sapore d'estate
    mi fa volare la voglia di te....


   - SOLO CARI RICORDI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    "Quarta scala!"
    "Grazie, lo so".
    "Da settembre e' vuoto pero'".
    "So anche questo, grazie, non dica piu' niente amico,
    mi ha gia' visto, lo sa".
    Hai lasciato in angoli bui
    pochi oggetti inutili e tuoi
    la bottiglia vuota di vino di resina
    comprata in viaggio da noi.
    Non rimane molto del tuo tempo insieme a me
    come un libro letto in fretta, io smarrii di te
    forse il senso giusto o forse qualche cosa in piu'
    non rimane molto per rimpiangerti di piu'.
    Giorni rapidi e strani
    parlare in inglese
    e quei viaggi insieme noi
    le frontiere nell'alba,
    sapore di vento
    e sole addosso a noi.
    Si fingeva di avere
    nemmeno una lira
    per vivere di piu'
    questa casa da poco
    fu parte del gioco
    che un giorno ti stanco'.
    Lessi qui sul muro il tuo messaggio, e ancora c'e'
    scritto in italiano: non cercare piu' di me!
    Desolata, inutile ironia, che mi feri'
    la mia roba in ordine sul letto, tutta li'.
    Non sbagliavo, e' proprio cosi',
    non mi dice niente star qui
    non c'e' proprio l'aria di cari ricordi
    che mi dia bisogno di te.
    La finestra non apriro'
    con la luce non scopriro'
    contro i muri spazi puliti
    lasciati da qualcosa che non c'e' piu'.
    Non rimane molto del mio tempo insieme a te
    non rimane molto da rimpiangere per me.
    Non rimane molto del mio tempo insieme a te
    non rimane molto da rimpiangere per me.


   - SOLO VOCI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Grazie per le mie citta'
    appassionate, esagerate, ma
    col nido comodo di casa mia
    e gli aeroporti per andare via, se vuoi.
    Grazie per la nostra o',
    per questi anni di velocita',
    per i satelliti e gli amori che
    son quelli di un milione d'anni fa e poi...
    Grazie per le donne libere
    compagne colorate e scomode
    e per questa nostra musica
    per chi mi lascia respirare e ridere
    e piangere e vivere a modo mio.


   - STAGIONE Dl VENTO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Tempo per un caffe',
    piove addosso che maggio e'?
    In viaggio per la citta'
    paesaggio di faccia al bar.
    E' peggio per chi sta solo,
    ho il vantaggio che aspetto lei.
    E rido per fatti miei,
    sono spiccioli di poesia.
    Passano i passi miei
    su biglietti buttati via.
    La mia mente e' un congegno a tempo
    se io sogno mi svegliera'.
    Finalmente sta per tornarmi lei,
    pagherei la cena al mondo,
    ma la gente sta negli ombrelli e va,
    si confonde col tramonto.
    E' stagione di vento
    e adesso direi che e' tempo di lei,
    ma se passa il momento
    persona che va un'altra verra':
    e' questione di tempo.
    Sbocciano qua e la'
    conigliette di piano bar.
    Spuntano dai tassi,
    eccitante aspettare qui.
    La mia mente e' un congegno a tempo
    se io sogno mi svegliera'.
    Finalmente sto aspettando lei
    con lo sguardo attento al mondo.
    Non mi chiudero', non mi spegnero'
    al ritardo di un momento.
    E' stagione di vento
    e forse direi che e' tempo di me,
    quando passa il momento
    persona che va, un'altra verra'.
    E' questione di tempo.


   - STARE BENE FA BENE
     (D. Battaglia - V. Negrini)
    
    E' tornata la sera
    dopo un giorno perfetto
    io mi metto un disco e guardo il soffitto.
    Sale un filo di fumo di pensieri leggeri,
    sono solo un giorno piu' vecchio di ieri.
    Stare bene fa bene,
    c'e' chi non ha una lira eppure e' felice,
    ma fan bene anche i soldi
    se sei capace di goderteli un po'.
    Da domani e' domani
    e mi piace la mia eta'
    questa vita e' in diretta
    va imparata mentre va.
    Stare bene fa bene,
    nelle notti di luglio,
    con una ragazza che dice ti voglio.
    E fa bene Natale con la neve e le stelle,
    anche le bugie possono essere belle.
    Stare bene fa bene,
    se nasci spesso resti giovane sempre
    e puoi farmi star bene,
    se con la testa e con il cuore ci sei.
    Da domani e' domani
    e mi piace la mia eta',
    questa vita e' in diretta,
    va imparata e va capita mentre va.
    Stare bene fa bene.


   - STARE SENZA DI TE
     (R. Canzian - S. D'Orazio)

    Gli amici adesso avranno tante cose da parlare e poi
    mi riempiranno di consigli e di rimproveri
    perche' adesso sto con te.
    Noi due avevamo fino a ieri i nostri amori veri
    sembravano per sempre e adesso invece siamo qui
    e nessuno capira' che sto con te
    e nonostante tutto e tutti io corro da te
    controcorrente
    contro la gente.
    C'e' la mia vita che sta cambiando itinerario
    ed io
    fino a un momento fa, lo giuro, neanche lo sapevo
    e adesso sto con te.
    Ci siamo entrati lentamente nella pelle e poi
    ci siamo combattuti fino in fondo, fino a farci male
    e alla fine hai vinto tu e io sto con te
    ed e' solamente amore se corro da te.
    Ci siamo presi
    ci siamo arresi.
    Stare senza di te, io no
    stare senza di te, non si puo'
    anche se poi qualche parte del cuore
    ci scoppia di dolore.
    Stare senza di te, io mai
    stare senza di te, non potrei.
    Noi ci vogliamo
    e non ne ha colpa nessuno.
    Visto da fuori in questa nostra storia io
    faccio la parte di chi appende al chiodo l'anima
    perche' adesso sto con te.
    Ma lo sa Dio quanta fatica ho fatto invece io
    a raccontare a lei tutto di un fiato tutto di noi due.
    Lei che colpa non ne ha, ma io sto con te,
    ma questa vita
    non e' una gita.
    Stare senza di te, io no
    stare senza di te, non si puo'
    aspetteremo che torni il sereno
    da questo cielo in poi.
    Stare senza di te, io mai
    stare senza di te, non potrei
    voglio inventare con queste mie mani
    la vita di domani...
   
   
   - STELLA DEL SUD
     (R. Canzian - S. D'Orazio)

    Stella del sud
    come una colomba ferita
    sei caduta nella mia vita
    lasciandoti proteggere.
    Stella del sud
    ora che mi brilli vicino
    prestami la voglia di andare
    e portami con te
    c'e' ancora un treno
    che soffia lontano.
    Tu come me
    senza un cielo dove pregare
    cerchi tra le pieghe del mare
    un'onda che ti porti via.
    Tu come me
    che respiri forte la vita
    senti quando l'aria ti da'
    sapori di magia
    ti prende forte
    ti trucca le carte.
    E'...
    Africa questo vento che ci soffia sulle idee
    cambia i colori alla citta'
    e disegna la mia musica.
    Africa
    questa voglia di rubarci un po' d'amore
    che ci leggiamo in un sorriso
    se ci brilla dentro l'Africa
    Africa, Africa.
    Stella del sud
    c'e' la vita che e' da vedere
    anche senza un posto a sedere
    non me la voglio perdere.
    Noi come noi
    cavalieri a caccia di vento
    agganciamo i sogni ad un canto
    e li spingiamo via
    e piano piano
    voliamo lontano.
    E'...
    Africa
    il colore delle nostre fantasie
    e l'orizzonte e' piu' vicino
    che riusciamo quasi a prenderlo.
    Africa
    questa corsa che non sa stancarci mai
    e che ci lascia tutto il fiato
    per respirare forte l'Africa.
    Africa, Africa.
    Stella del sud
    c'e' la notte che si colora
    chiudi gli occhi sulla mia bocca
    sentiamo insieme l'Africa.


   - STORIA Dl UNA LACRIMA
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Da una bimba e un pianto nacque lei
    piena di paura e ingenuita'
    trasparente agli occhi si affaccio'
    dalle chiare ciglia venne giu'
    e brillando scese
    lungo quel bel viso
    poi volo' col vento su nel cielo.
    Alta sopra al mondo navigo'
    vide le stagioni da lassu'
    ma la vita in fretta la cambio'
    ora trasparente non e' piu'
    niente piu' ricordi
    niente amore dentro
    fuori dal suo tempo e fuori dalla sua eta' nel cielo lassu'
    quante volte il vento
    le cantava accanto
    lei non l'ascoltava lei volava.
    Sola nel sole e piu' in alto
    come se non ci fosse che lei.
    Lei sempre lei lei soltanto
    ad un passo dai sogni suoi.
    Sfida la luna e le stelle
    niente al mondo la fermera'.
    Ma una nuvola buia la rap?
    mille gocce strette accanto a lei
    ora il suo coraggio non ce piu'
    come pioggia sta scendendo giu':
    cadde sopra un fiore
    aspetto' il sereno
    ora verso il cielo piu' volare non puo finisce cosi'
    lentamente muore
    piu' non sfugge al sole
    non l'aiuta il vento resta sola.
    Sola nemica del sole
    la sua storia finisce qui;
    grida lontane parole
    ma non c'e chi la salvera'.
    Sola piu' sola di sempre
    non e' un sogno non si svegliera'.


   - SUSANNA E BASTA
     (R. Canzian - V. Negrini)

    Io la guardo e poi le chiedo: tornerai?
    Susanna appanna il vetro e scrive: aspetta.
    Qualche volta gia' lei fece il nido qui.
    Susanna se va via non torna in fretta.
    Io non parlo piu', e' tutto deja vu
    Susanna un altro viaggio un'altra attesa
    io non saro' mai randagio come lei
    Susanna se ne va via non chiede scusa.
    Si sente in volo si sente in corsa
    semplicemente ne' per bene ne' diversa
    Susanna e basta cattiva o buona
    e' una persona.
    Lei dipingera' ritratti dentro i bar
    sara' una gatta al sole, una straniera
    c'e' chi la vedra' sorridere tra se'
    passando a piedi un posto di frontiera.
    Si sente in volo, si sente in corsa
    senza biglietto di ritorno nella borsa
    se fa del male non lo fa apposta.
    Susanna e basta.


   - TANTA VOGLIA DI LEI
     (C. Facchinetti - V. Negrini)

    Mi dispiace di svegliarti
    forse un uomo non saro'
    ma ad un tratto
    so che devo lasciarti
    fra un minuto me ne andro'
    E non dici una parola
    sei piu' piccola che mai
    in silenzio morderai le lenzuola
    so che non perdonerai
    Mi dispiace devo andare
    il mio posto e' la'
    il mio amore si potrebbe svegliare
    chi la scaldera'
    Strana amica di una sera
    io ringraziero'
    la tua pelle sconosciuta e sincera
    ma nella mente c'e' tanta
    tanta voglia di lei
    Lei si muove e la sua mano
    dolcemente cerca me
    e nel sonno
    sta abbracciando pian piano
    il suo uomo che non c'e'
    Mi dispiace devo andare
    il mio posto e' la'
    il mio amore si potrebbe svegliare
    chi la scaldera'...
    nella mente c'e' tanta
    tanta voglia di lei
    Chiudo gli occhi un solo istante
    la tua porta e' chiusa gia'
    ho capito che cos'era importante
    il mio posto e' solo la'.


   - TEMPI MIGLIORI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Un caffe' per scaldarti il motore
    lunedi' non e' certo il giorno migliore
    ma il bambino si sta per svegliare
    e lo specchio gentile non e'
    con chi sta in piedi alle sei
    c'e' la radio che canta in inglese
    come ai tempi che scappavi di casa
    disarmata struccata curiosa
    sui gradini di un'altra citta'.
    In piazza si batteva il tamburo
    e lui sembrava un capo guerriero
    e avevi diciott'anni ed un mese
    da spendere viaggiando con lui
    che aveva un passaporto francese
    e si faceva sempre arrestare
    un figlio e due valigie improvvise
    t'hanno fatto guarire di lui.
    Ti assomiglia davvero crescendo
    il tuo piccolo campione del mondo
    e c'e' un uomo gentile, normale
    che ti trova bellissima e tu
    da un po' ti piaci di piu'.
    E i tempi sono caldi e migliori
    puoi prenderti un permesso e sognare
    ci pensi mentre fai da mangiare
    o in centro sui gradini del tram.
    Soldato hai combattuto ed hai pianto
    e hai messo molti fiori al balcone
    ne avessimo di queste persone
    in giro per le nostre citta'.
    Una doccia di sole e un Martini
    mezzogiorno d'estate pieno di suoni
    hai ancora un gettone e lo spendi
    per te stessa per dire di si'.


   - TERRA DESOLATA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Volano
    sopra di noi
    rondini di platino.
    Statue che
    somigliano a noi
    contro il cielo piangono.
    E la gente rimasta
    ponti senza fiumi passera'
    chinando la testa
    che un viso ormai piu' non avra'.
    E' una terra desolata ed e' la mia
    e non c'e' la forza per andare via.
    E la sabbia del silenzio copre ormai
    il diamante stanco che e' negli occhi miei.
    Bruciano
    carri d'argento
    sopra le piramidi.
    Cenere
    vola nel vento
    chiude gli occhi agli angeli.
    E la gente rimasta
    in caverne d'ombra restera'
    chinando la testa
    che le stelle in cielo piu' non sfidera'.
    E' una terra desolata ed e' la mia
    e non c'e' la forza per andare via.
    E la sabbia del silenzio copre ormai
    il diamante stanco che e' negli occhi miei.


   - TERRY B.
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Dicesti tutto in una volta
    Milano esplose dalle dita
    come pezzi della luna
    contro i vetri del mattino
    come lampi in faccia, un anno e mezzo fa.
    Dove hai ballato solo un giorno
    ritorna gia' il secondo inverno.
    La compagna parla strano
    ma t'insegna l'italiano
    per capire, per spiegare come mai.
    Niente scorre via, tutto viene aperto
    come le valigie in un aeroporto.
    Ogni amore andato via
    quelle notti di persone
    e quel rumore che non se ne va.
    In quei tuoi occhi troppo grandi
    come le strade d'oltremare
    c'e' il disordine dei sogni
    degli alberghi senza cielo
    di quell'uomo troppo solo, anche per te.
    Atterrasti qui per cambiare vita
    tua sorella in fondo c'era gia' riuscita.
    Quale vento ti strappo'
    il biglietto di ritorno
    il quinto giorno di un'estate fa.
    Tutto scorre via, tutto si scolora
    da una mano all'altra come te allora
    come i soldi e le bugie
    e i giornali della sera
    chissa' che cosa cambiera' per te...


   - TI DIRO'
     (R. Canzian - V. Negrini)

    Ti diro'
    quando esco da quest'autostrada
    ti diro' chi e' dei due che ha bisogno di crescere.
    Ti diro'
    da che parte di me stai sbagliando
    anche se credi che tu sai tutto degli uomini.
    Ti diro' che mai
    nessuno al mondo possiede mai
    nessuno.
    Poi ti diro' che non siamo parenti e la vita va avanti
    con o senza di te
    se non mi schiacciano i TIR delinquenti
    che come elefanti si sorpassano in tre.
    Con tutti i miei problemi ci mancavi anche tu
    vedrai se io mi faccio imbottigliare mai piu'.
    Ti diro'
    che ho una voglia pazzesca di mare
    di riviste di pesca, di sesso e di musica.
    Ti diro'
    quando e se ti vorro' rivedere
    che mi sento una mosca in un campo di fragole.
    Ti diro' perche'
    non riesci a essere l'unica
    per ora.
    Poi ti diro', ti diro' che non sono un piccolo uomo,
    almeno spero di no
    e anche se sbatto la testa e mi sbaglio so quello che voglio
    e voglio quello che so.
    Stai pronta che ti chiamo appena arrivo in citta'
    speriamo di trovare una cabina che va.
    Ti diro'
    quando sento cadere il gettone
    che puoi essere tu che fai smetter di piovere.
    Ti diro' pero'
    che ho molta paura di crederci
    per ora.
    Poi ti diro' che non voglio legarmi che ho un sacco di allarmi
    che ho bisogno di te.
    E ti diro' che ho una fame da orso e cambiando discorso
    mangerei pure te
    tu dici sei diverso in tutto quello che fai
    ma di una innamorata non fidiamoci mai.


   - TRA LA STAZIONE E LE STELLE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Scende la notte
    e ti siedi davanti allo specchio vestita a meta'
    sciogli i capelli
    e prepari con cura il sorriso.
    Scivola lenta sul ponte
    la grigia corrente di macchine e va
    tutti un milione di piani
    al disotto del cielo.
    Batte il suo tempo la vita
    fra odori di cibo e le carte nei bar.
    Comincia il giorno per te
    attrice senza allegria
    piccola donna senza eta'
    ti aspetta questa citta'
    poi quando l'alba verra'
    nessuno ti conosce piu'.
    Fra la stazione e le stelle
    nascondi quel poco che resta di te
    ma il viale e' pieno di sguardi
    ed il cielo e' lontano.
    Cadono i dadi ed hai perso
    un mattino diverso non nasce per te.
    Comincia un giorno di piu'
    ombra nell'ombra sei tu
    lucciola che non vola piu'
    ti aspetta questa citta'
    poi quando il sole verra'
    nessuno ti conosce piu'
    dall'alba in poi
    per tutti noi
    tu non ci sei.


   - TROPICO DEL NORD
     (R. Facchinetti - S. D'Orazio)

    Vanno via.
    Domani vanno via
    i cento giorni magici sul tropico del nord.
    Vanno via
    le pioggie all'improvviso
    e il sole che ti brucia perfino se non c'e'.
    Telefoni roventi,
    a casa come va
    ma domani...
    Vanno via
    gli amici cioccolato
    campioni di biliardo e di tranquillita'.
    Vanno via
    le reti alle finestre
    il cane che fa festa, ma non parla l'italiano.
    La barca che va piano
    le storie di magia
    stanno andando via.
    Vanno via
    i canti della gente
    a un Dio che non si sente ma che certamente c'e'.
    Vanno via
    Dorina e le sue mele
    piangeva quando le ha detto ricordatevi di me.
    La strada contromano
    la spiaggia coi falo'
    da domani...
    Vanno via,
    ma un po' di azzurro resta
    sui vetri dell'airone che ci strappa da quaggiu'.
    La musica imbrigliata
    nel tropico del nord
    viene via con noi.


   - TU DOV'ERI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    In quei momenti
    che io credevo a tutti quanti
    tu dov'eri.
    Quando in questi miei occhi chiari
    avevo mille futuri
    tu dimmi allora dov'eri
    In quelle notti
    che un uomo impara a stare al mondo
    tu dov'eri,
    quando ero piu' tenero dentro
    e piu' cattivo di fuori
    tu dimmi allora dov'eri.
    Tu dov'eri a parlare, a dormire
    a fidarti e a dire la tua.
    Dov'eri invece del tempo che ho perso
    a parlare da solo e a pensare per due.
    Io ci ho messo il mio corpo e il mio cuore
    anche quando era meglio di no,
    prendimi adesso per quello che sono
    con il corpo ed il cuore che ho.
    In quei momenti
    che non leggevo piu' e dormivo senza sogni.
    Quando erano i giorni peggiori
    dei miei tempi migliori
    tu dimmi allora dov'eri.
    Tu dov'eri a comprare, a sognare
    a incollare le fotografie.
    Dov'eri quando non c'era nessuno
    a riempirmi i pensieri o a portarmeli via.
    Ci son stati dei giorni feriti
    e guariti anche senza di noi,
    apriamo gli occhi per quel che saremo
    e chiudiamoli adesso se vuoi.
    Ma in quei momenti
    che se una donna ha del coraggio ha tutti contro.
    Quando trasformavi i tuoi sogni
    in quel che estate davvero
    chiedimi allora dov'ero.


   - TU DOVE SEI
     (R. Canzian - V. Negrini)
   
    Tu sei sparita all'improvviso
    senza un dove n‚ un perche'
    in quel matino maledetto,
    dimmi dove sei,
    Mi han consolato, ti hanno vista
    o forse no, non eri tu
    nessun telefono ha suonato,
    non esisti piu'.
    Ma perche', perche' tu perche'.
    Vuoi dirmi perche'.
    Sono impazzito per trovarti,
    ho perquisito terra e cielo
    in quale storia sei finita, dimmi dove sei,
    io scherzo e rido conla gente
    e dopo piango di nascosto
    van salvate le apparenze e non e' facile.
    Ma perche', perche' tu perche'.
    Vuoi dirmi perche'.
    Tu dove sei, a chi impedisci di fumare,
    a chi fai sognare
    a chi sbatti porte in faccia adesso,
    li con chi sei 
    di chi e' il pigiama che hai addosso,
    se ce l'hai
    chi ha ilpermesso di spogliarti adesso.
    Li dove sei, ti viziano o ti fan del male,
    e come stai
    sei in gabbia o in paradiso, amore
    chiama se puoi.
    Non ce l'ho con te, lo so si sbaglia sempre in due
    ma perche' di te non so piu' niente?
    Se per conoscere qualcuno
    devi perderlo cosi
    che cosa posso fare adesso per riprenderti
    credevo di essere il piu' forte,
    invece mi sono fatto male.
    Ho il cuore e le valigie pronte,
    dimmi dove sei
    ma perche', perche' tu perche'.
    non sei piu' qui, perche'.
    Tu dove sei, chi ti fa le facce buffe,
    chi ti toglie dai guai
    stai lavando un pavimento o sei regina
    di un re.
    Son domande sceme di chi muore
    senza te.
    Nasce nu giorno nuovo e non ti trovo.
    Ma dove sei, chi e' che chiama,
    chi interrompe i miei pensieri, chi e' ?
    E' un'interferenza, e' uno sbagli parla,
    chi sei ?
    C'e' un respiro adesso al filo
    del telefono
    se sei tu davvero io ti aspetto.
    Ma dimmi, tu dove sei.
                                    
   
   - TU VIVRAI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Se sei nato gia' vincente,
    ma sai essere alla buona,
    se ti fidi della gente,
    ma non credi alla befana,
    se non dai la colpa agli altri,
    degli sbagli che tu fai,
    tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
    tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.
    Se sei forte quando serve,
    ma sai chiedere anche scusa,
    se vai piano en certe curve,
    ma sai vincere in ripresa,
    se sai mettere d'accordo,
    chi non c'e' riuscito mai,
    tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
    tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.
    Se non ti stanchi mai,
    di addormentarti stanco,
    se c'e' un bambino in te
    e te lo porti a fianco,
    se non ti prendi mai
    troppo sul serio,
    comunque tu vivrai,
    vivrai davvero.
    Se ti sai svegliare presto,
    quando vai a letto tardi,
    se rimani quasi onesto,
    in un giro di miliardi,
    se sai piangere di gioia,
    senza vergognardi mai
    tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
    tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.
    Se non ti stanchi mai,
    di cose da imparare,
    se non disprezzi mai,
    quell che non puoi avere,
    se non ti prendi mai
    troppo sul serio,
    comunque tu vivrai
    vivrai davvero.
    Se sai perdere e cadere,
    senza mai toccare il fondo,
    se sai toglierti dal cuore,
    chi ti stave derubando,
    se sai dare tanto amore,
    quanto ne riceverai,
    tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
    tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.


   - TUTTO ADESSO
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Sono stanco di essere buono e percio' vado all'inferno
    sono stanco di vivere in stato di shock giorno per giorno
    da oggi abbiamo smesso
    di chiedere permesso
    io voglio tutto adesso.
    Sono stanco di essere stanco percio' fatemi strada
    sono stanco di facce che dicono: no, stattene in coda
    da oggi abbiamo smesso
    di chiedere permesso
    io vogio tutto adesso.
    Adesso adesso
    e togliersi via
    le mani da addosso, la vita e' la mia
    che prenda o che dia di piu'.
    Sono stanco di prendere il mondo com'e', non si respira
    sono stanco di chiudermi dentro perche' non ho paura
    da oggi abbiamo smesso
    di chiedere permesso
    io voglio tutto adesso.
    Adesso adesso
    e togliersi via
    le mani da addosso, la vita e' la mia
    che prenda o che dia di piu'.
    Sono stanco di farmi rispondere no! E' una prigione
    sono stanco di essere buono percio' fate attenzione
    da oggi abbiamo smesso
    di chiedere permesso
    io voglio tutto adesso.


   - TUTTO ALLE TRE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    La tua valigia e' li' sul pavimento
    ricordo il giorno quando l'hai portata
    settimo piano quante scale eppure quanto ero contento
    mentre scendevo quel mattino per aprirti la mia porta.
    Entrasti come arriva un uragano
    successe come quando passa il vento
    ma io non ti capivo non ho mai capito niente
    quel mondo che creavi intorno a me sembrava solo strano.
    Ma ieri sera quando son tornato
    c'era un silenzio che gelava il cuore
    era un deserto un luogo abbandonato
    piu niente intorno piu nessun rumore
    ed inciampai nell'ombra di me stesso
    in quella casa c'era tutto a posto
    sulla valigia chiusa avevi messo due righe:
    "Vengo a prenderla alle tre eh.
    E' ancora notte ed io mi son svegliato
    e' strano risvegliarsi di traverso
    in questo letto grande troppo grande grande come un prato
    dove mi sento solo come un cane stupido e disperso.
    La tua valigia e' li' sul pavimento
    e odio la sua lunga ombra scura
    e' quasi l'alba nasce dietro le persiane un mondo di cemento
    e questo giorno che ora nasce piano piano si' mi fa paura.
    E quando un uomo scopre sul suo viso
    lacrime calde chiare di bambino
    tutto l'orgoglio muore all'improvviso
    mi alzo ad un tratto vado a un tavolino
    e su quel foglio gocce di sudore
    gocce di pianto pochi segni scuri
    ogni parola e' un grido di dolore
    ti chiedo scusa torna a casa amore.


   - ULTIMA NOTTE DI CACCIA

    Batte il suo tempo sempre esatto
    Il forte tamburo del petto
    Cuore di guerra sempre attento
    Cuore di quercia nel vento.
    Luna di maggio brucia il legno
    Per una donna ed un sogno
    Biondi capelli stretti fianchi
    Per una donna dei bianchi.
    Occhi di donnola bocca di fragola
    Pelle di nuvola, freccia che penetra.
    Luna di maggio gialla falce
    Grido d'amore dell'alce
    Ombre di carri nella sera
    Fuochi di gente straniera.
    Lei ha detto che verra'
    E lingua di serpente lei non ha
    Sul suo corpo tiepido
    La sete del suo sesso sciogliera'
    Per altre notti ancora il frutto si aprira'
    Il lupo di frontiera nutrira'.
    Stan giocando gli uomini
    La bocca all'acquavite e gli occhi a lei
    Si sentono invincibili
    Non sanno che li guardi e che ci sei
    La luna le sue spalle d'argento vestira'
    L'amante del ribelle lei sara'.
    Notte di cosa senza fiato
    Notte di volpe in agguato
    Batte il coraggio nella pelle
    Tra l'agrifoglio e le stelle.
    Porta la donna tua dentro alla terra tua
    Dentro la gente tua dentro la storia tua.
    Fuochi nel campo tutti spenti
    Mordi l'attesa tra i denti
    Vengono passi sul sentiero
    Mordi tra i denti il respiro.
    Quella e' la donna tua, quella e' la forza tua
    Gli uomini pallidi non la vedranno mai piu'.
    Lei ha detto che verra'
    E lingua di serpente lei non ha
    Sul tuo corpo d'albero
    La seta del suo sesso sciogliera'
    L'aurora le sue spalle di rosso vestira'
    L'amante del ribelle lei sara'.
    Ultima luna del tuo viaggio
    Cuore di puma selvaggio
    Vengono passi sul sentiero
    Un lampo di luce uno sparo.
    Occhi di donnola bocca di fragola
    Pelle di nuvola freddo che penetra.
    Batte il suo tempo strano e stretto
    Il forte tamburo del petto
    Cielo pesante come roccia
    L'ultima notte di caccia.
    Luna che scivola dietro a una nuvola
    Fiato di polvere senza capire perche'...


   - UN CAFFE' DA JENNIFER
     (R. Facchinetti - V. Negrini)
    
    Un caffe' da Jennifer
    che sapore avra'
    verso il nostro Atlantico
    questo treno corre, corre e va.
    Nel caffe' di Jennifer
    mi sedetti un d?
    le scogliere ripide
    alla mia tristezza avevan detto si.
    Jennifer corre svelta qua e la'
    non si stanca mai perche'
    pensa sempre a me.
    E' la sua vita quel caffe'
    il suo mondo e' tutto la'
    grigio e magico.
    Dolce e' la mia Jennifer
    mi sorridera'
    e l'Oceano Atlantico
    sale e miele oltre il muro gettera'.
    Jennifer corre svelta qua e la'
    non si stanca mai perche'
    pensa sempre a me.
    E' la sua vita quel caffe'
    il suo mondo e' tutto la' grigio e magico.
    Un caffe' da Jennifer troppo
    amaro e' ormai
    dove c'era Jennifer
    solo un vecchio muro abbandonato c'e'.
    Dove c'era Jennifer...
    (ripete ad libitum)


   - UN LEONE IN PARADISO
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Quanto fiato che ho sprecato
    per non farmi mai ascoltare.
    Forse c'e' piu' gusto a dormir da solo
    che con chi ti fa star male.
    Una o un'altra cambia il viso,
    e' un bersaglio senza poesia.
    e' una caccia all'emozione,
    per sparare alla malinconia.
    Ma un bel giorno arrivi,
    tutta e all'improvviso
    e il leone e' in paradiso.
    Tu sei mia.
    Io ti avro', l'ho deciso
    spezzo i nodi, le catene, lo faro'.
    Mangero' chi ti ha offeso
    c'e' un leone in paradiso.
    Io che ti avro'.
    Io non mangero' il tuo cuore,
    ma di te chi si puo' fidare.
    Staro' sveglio a far la guardia,
    non giurare per poi sbagliare.
    Ero un mascalzone,
    tu mi hai lavato il viso.
    C'e' un leone in paradiso.
    Perche' no.
    Io ti avro', l'ho deciso
    la zampata del mio amore ti daro'
    passero' dentro al fuoco.
    Questa e' vita, non piu' un gioco.
    C'e' un leone in paradiso.
    Chi l'aveva visto mai.
    Io ti avro', l'ho deciso
    con la forza che non c'era
    e adesso c'e'.
    Non staro' piu' rinchiuso
    c'e' un leone in paradiso
    dorme con te.


   - UN POSTO COME TE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Negli ombrelli della pioggia di Settembre
    penso a te che mi fai bene
    come l'aria di montagna, come il vino
    in buona compagnia
    come la notte dell'anno a Rio
    come sentirsi ripetere
    non dimostri gli anni che hai.
    A mo' di un altro giorno della vita
    oggi che non c'e' il giornale
    mi domando come io sarei adesso
    che indirizzo avrei
    chi mi vorrebbe al telefono
    se per un caso impossibile
    non mi fossi accorto di te.
    Un posto come te
    e' la prima notte di quiete.
    Un posto come te
    e' pioggia che toglie la sete,
    io lascio fare a te
    fintanto che posso contare
    su un posto come te.
    Io sono quello che volevo diventare
    nella festa e nel dolore
    dalla prima sigaretta del mattino
    alle tue braccia che
    fanno la terra piu' giovane
    tra i seni caldi dell'allegria
    quando c'e' bisogno di te.
    Un posto come te
    e' un'isola senza bandiera
    un posto come te
    e' un brindisi sulla frontiera,
    io lascio fare a te
    mi basta tornare stasera
    a un posto come te.


   - UN POSTO SULLA STRADA
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    La bambina bionda di citta'
    guarda l'orizzonte e sogna l'Africa
    sulla torre bianca
    e' immobile ad aspettare
    che il rovente sole tocchi il mare.
    Gente sta parlando attorno a me
    rosso il vino forte di montagna e'
    ho accettato un canto
    e un pane che sa di vento
    dicono "Ragazzo non c'e' altro"
    diventano ombre tra i miei occhi ed il tramonto
    mi dispiace se ne stanno andando.
    Nella scia delle stelle
    una donna sta correndo
    l'amore ha scelto proprio questa notte.
    Dentro il buio si accende
    ed un brivido sorprende
    il viso e scende forte sulla pelle.
    L'uomo non ricorda la sua eta'
    ma il racconto nasce e scorre semplice
    fuori dal silenzio
    la storia infinita e breve
    le sue labbra han sciolto come neve.
    Cent'anni di mondo in un sogno bambino
    e lo sguardo intanto va lontano.
    Nella scia delle stelle
    la bambina e il vecchio stanco
    la donna e sempre anch'io stiamo vagando
    per sognare un momento
    presso un fiume o in una stanza
    un posto sulla strada stiam cercando.


   - UNA DOMENICA DA BUTTARE
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini)

    Bene, come sono contento
    non c'e' un filo di vento
    il frigo s'e' spento
    e l'acqua vien giu'
    gi. fusa, in rigagnoli rosa
    s'e' disfatto il gelato, il vino e' finito
    col caldo che fa.
    Le strade
    le ha vuotate l'estate
    dorme il cane contento
    li' sul pavimento
    sta meglio di me.
    E tace ogni oggetto di casa
    non funziona piu' niente
    se manca corrente
    e oggi di piu' manchi tu.
    Dove sei?
    Scende una rabbia tranquilla
    dal soffitto che adesso
    pian piano e' piu' basso
    sopra di me.
    E suona l'orologio in cucina
    pomeriggio bruciato da un sole sfacciato
    che arriva anche qui.
    Qui da me.
    E mi viene la voglia
    di venirti a cercare.
    L'ascensore insiste a non salire.
    E mi passa la voglia.
    Ce la faccio lo stesso
    a aggiustare i pezzi di me stesso.
    Dove sei.
    Sento i vicini di casa
    fa rumore, si danno da fare
    si sente da qui.
    La gente, qualche volta ne ha voglia
    nelle ore piu' strane; Domenica infame
    senza di te.
    E mi viene la voglia
    di morire qui adesso
    ma non saprei mai se ti ho commosso.
    E mi passa la voglia
    e mi passa l'amore
    resta solo un po' di dispiacere.
    Dove sei?


   - UNA DONNA NORMALE
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Era tardi e la gente tornava
    il quartiere fuori ansimava rumori
    di ragazzi in moto su pezzi di prato
    e bambini in gioco e le cene sul fuoco
    e nello strano sole dell'ora legale
    dicevo: sei una donna speciale per me!
    Le radio suonavano.
    Piano piano
    l'aria di giugno si fece piu' viola
    spogliava il sogno ogni nuova parola
    disse e' questo, senti e' un gioco perdente
    toccai fra i denti un dolore impotente
    le finestre di fronte sbattevano al vento
    pensai soltanto: che ne facciamo di noi.
    E le radio suonavano.
    Taglia il tempo come falce
    sembri forte e ti travolge
    lei chino' la voce e disse: mi dispiace
    e' una storia senza testa
    e' un bel sogno che non basta
    sai da solo quel che c'era e quel che resta.
    Dissi piano: dammi una mano
    eravamo in tanti, non c'e' piu' nessuno
    e vado avanti solo in un rovo di gente
    in mezzo alla vita a sognare per niente
    le finestre di fronte occhi nel sole
    lei disse: sono una donna normale ormai.
    Le radio suonavano.
    Taglia il tempo come falce
    sembri forte e ti travolge
    separo' gli sguardi e disse: e' troppo tardi
    prima e' stato quel che e' stato
    e sara' da ricordare
    ma le storie vere non le puoi cambiare.
    Dissi piano: dammi una mano
    a sentirmi ancora come eravamo
    disse io non posso farci piu' niente
    bruciava rosso il cielo a ponente
    e fu del tutto sera e qualcuno tornava
    tornava presto, e il resto fu andare via.


   - UNA STORIA CHE FA RIDERE
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Via di qui per favore via
    non saprei controllarmi piu'
    caro amico guarda ascoltami
    fa che tu, fa che lei non vi veda piu'.
    Pensa un po'
    lo sapevo gia'
    e cosi' non mi importa piu'
    molti errori avete fatto a voi
    lei lo so che cos'e' m'hai stupito tu.
    Se potessi scriverla e' una storia che fa ridere
    c'e' un ragazzo strano senza sangue nelle vene
    ha un amico solo e quello sono io
    che chissa' perche' gli vuole bene.
    Questo amico ha fatto molte cose sempre in vita sua
    molte cose giuste molte no fra queste una.
    Ha una certa donna quella li
    e ha creduto in lei come a nessuna.
    L'altro no, non sorride mai
    forse sa che ha un suo fascino
    l'indifesa sua solitudine.
    Tutti li intorno a lui
    a proteggerlo.
    E ogni giorno io l'amico sempre pieno di allegria
    spargo intorno a lui il sapore buono della vita.
    E l'esempio primo della vita e' lei
    lei che adesso e' li che trema e sta piangendo.
    Si perche' e' magia che piace tanto nelle favole
    il ragazzo fragile un bel giorno s'e' svegliato
    e nel modo in fondo piu' perfetto, si'.
    Cio' che non sopporto e' questa scena adesso.
    Via di qui per favore via
    apriro' le finestre e poi
    se mi viene io ne ridero'.
    Via di qui via di qui per favore via.


   - UNO STRANIERO VENUTO DAL TEMPO
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini)

    Dimmi chi sei.
    Io non lo so.
    Sei gia' stato qui?
    Che posto e'?
    Vieni dall'est?
    Che stella e'?
    La memoria e' piena d'ombra ormai.
    Quanti anni hai?
    Mille dei tuoi.
    Quante armi hai?
    Non so cos'e'.
    Che cosa vuoi?
    Sapere se
    li hai gia' visti gli altri come me.
    L'uomo guarda il fuoco e guarda il mare
    versa il vino e ha smesso di parlare
    son venuti in tanti a domandare
    troppi ormai.
    Ma la notte e' calda, immensa e chiara
    indica le stelle il vecchio ancora
    poi mi guarda in viso e dice:
    "Era come noi".


   - UOMINI SOLI
     (C. Facchinetti - V. Negrini)
     (Ed: Discorso - Babilonia)

    Li incontri dove la gente viaggia
    e va a telefonare
    col dopobarba che sa di pioggia
    e la ventiquattro ore
    perduti nel Corriere della Sera
    nel va e vieni di una cameriera
    me perche' ogni giorno viene sera?
    A volte un uomo e' da solo
    perche' ha in testa strani tarli
    perche' ha paura del sesso
    o per la smania di successo
    per scrivere il romanzo
    che ha di dentro
    perche' la vita
    l'ha gia' messo al muro
    o perche' in in mondo falso
    e' un uomo vero
    Dio delle citta'
    e delle immensita'
    se e' vero che ci sei
    e hai viaggiato piu' di noi
    vediamo se si puo'
    imparare questa vita
    e magari un po' cambiarla
    prima che ci cambi lei
    Vediamo se si puo'
    farci amare come siamo
    senza violentarci piu'
    con nevrosi e gelosie
    perche' questa vita stende
    e chi e' steso o dorme o muore
    oppure fa l'amore
    Ci sono uomini soli
    per la sete di avventura
    perche' han studiato da prete
    o per vent'anni di galera
    per madri
    che non li hanno mai svezzati
    per donne
    che li han rivoltati e persi
    o solo
    perche' sono dei diversi
    Dio delle citta'
    e delle immensita'
    se e' vero che ci sei
    e hai viaggiato piu' di noi
    vediamo se si puo'
    imparare queste donne
    e cambiare un po' per loro
    e cambiarle un po' per noi
    Ma Dio delle citta'
    e delle immensita'
    magari tu ci sei
    e problemi non ne hai
    ma quaggiu' non siamo in cielo
    e se un uomo perde il filo
    e' soltanto un uomo solo

                   
   - VENTI
     (R. Facchinetti - V. Negrini)

    Ho dormito nel sole
    ho guidato di notte
    ho aspettato il mattino
    dal lato sbagliato
    ho speso moltissimo.
    Venti alle spalle
    venti giri di stelle.
    Chi l'avrebbe mai detto
    che la rotta era buona
    e' cambiata la gente, le donne, la scena
    ma c'e' ancora musica.
    Venti di pioggia
    venti giri del sole.
    Venti di terra e di mare
    mi hanno preso, mi hanno fatto passare
    per le porte piu' strette
    per le notti piu' chiare.
    Ho visto gente piu' forte del tempo
    ed altri andarsene in pezzi, soltanto perche'
    non si resta ragazzi per sempre
    eppure mondo ce n'e'
    ogni giorno di piu'.
    Chi l'avrebbe mai detto
    chi ci avrebbe scommesso.
    Son cambiate le strade
    il sesso, le lire
    le nostre inquietudini
    ma funziona lo stesso
    chi l'avrebbe mai detto.
    Si ricomincia da quello che so
    ad altri venti chi dice di no
    che siano raffiche o bassa marea
    o capodanni di piu'.
    Ho attraversato orizzonti, silenzi e rumori
    ho avuto amici e nemici migliori di me
    ti ho risposto, ho raggiunto il tuo cuore
    e forse altri che io non conoscero' mai.
    Venti forti e leggeri.
    Venti mila pensieri.
    Venti giri del campo e ancora c'e' tempo.
    Venti forti e leggeri.
    Venti mila pensieri.
    Venti giri del campo e ancora c'e' tempo.


   - VIA LEI, VIA IO
     (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini)

    La chiami una sera: non c'e', non c'e'!
    Meglio se c'era ma, in fondo, a me...
    a me cosa importa: via lei, via io!
    Se l'anima e' persa, il mondo e' mio.
    La fontana lava da me la notte
    guardami pure, uomo che passi!
    Giu' nell'acqua, la liberta' spesa in fretta!
    Notte in amore e in rabbia, ma lei non sappia
    che si muore senza di lei,
    fa niente se vale meno di niente, meno di me.
    Mio lo sbaglio, sempre con me
    mi stanca, poi se ne va, mi manca, peggio per me!
    Pugni per strada, con chi non so.
    Chiedere scusa: son uomo o no?...
    Guardano male, perche', perche'?
    Sono normale, soltanto che...
    Giorni speciali, addio addio
    siamo rivali, il mondo ed io.
    Ruga nel cielo, vedrai, vedrai.
    Cede la notte all'alba, ormai.
    Frase di ieri: via lei, via io.
    Frase di oggi: dov'e', mio Dio!


   - VIENNA
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Donna sul ponte alla porta dell'est:
    passa un filo di nuvole sugli occhiali di lei.
    Vienna leggera, catturami un'altra volta,
    con i miei nodi da sciogliere
    fra le mani di lei.
    Aria d'argento soffia dall'Ungheria,
    come un serpente domestico il Danubio va via.
    Vienna pastello, cancellami la frontiera,
    con tutti i voli che partono
    e ogni treno che va.
    Fari di sole fragile, occhi di smalto blu
    e il passaporto pesa sempre piu'.
    Giugno dai muri tiepidi dietro le labbra di lei,
    mentre mi prende e mi risponde e mi pretende qui.
    Donna alle spalle alla porta del sud
    ed un riflesso che scivola fra le ciglia di lei.
    Vienna sospesa nel sogno di luna nuova:
    e' una ferita fra gli alberi
    l'autostrada che va.
    Sorsi di buio limpido bagnano gli occhi miei
    ma non so mai fermarmi, come mai?
    Vienna di legno e fragole,
    resta nel sogno con lei;
    c'e' un orizzonte troppo presente che mi pretente gia'.
    Vienna per niente,
    per andarsene come al solito.


   - VORREI

    Vorrei essere un bambino
    che scavalca un vecchio muro
    e si ritrova in faccia il mare.
    Vorrei essere un gradino 
    dove inciampa un impostore
    e si riposa un muratore.
    Vorrei essere pioggia
    per bagnare il deserto.
    Vorrei spegnere il buio,
    rispuntare all'aperto.
    Vorrei essere un amante
    che scatena un temporale
    per sentirsi dire amore.
    Vorrei esser l'elefante
    che ha pazienza, che ha memoria
    e schiaccia chi gli fa del male.
    Fermerei il mio cuore
    per scoprire finalmente
    chi ama solo a parole
    e per chi sono importante.
    Io vorrei fantasia, liberta'.
    Mondi soli che si uniscono
    io vorrei questa felicita'
    che non fosse solamente mia.
    Io vorrei mille amici per casa
    e una donna quando vanno via.
    Ma ora basta parlare d'amore
    rimbocchiamoci le maniche
    per esempio vorrei
    rimanere me stesso.
    E a piccoli passi far di meglio vorrei.
    Vorrei essere una bomba
    che non scoppia sulla gente
    ma fa solo un buco in cielo
    per tirare giu' quel Dio
    dal suo celeste continente
    e ricordargli che ci siamo.
    Vorrei essere un uomo
    che ha soltanto una faccia.
    Vorrei essere il sole
    se la luna mi abbraccia.
    Io vorrei una vita piu' vita,
    pane e vino senza lacrime
    i miei vecchi abbronzati e felici
    e vederli sempre giovani.
    E una banda chiassosa per strada
    che ci dica che e' domenica.
    E vorrei, io vorrei, si vorrei
    non difenderci ma vivere.
    E alla fine del viaggio
    quando il tempo e' scaduto.
    Vorrei andare a dormire
    dove io sono nato.


   - WILD TRACK
     (D. Battaglia - V. Negrini)

    Let's break down the carousel
    keep ridin' alone
    you sparkling world champions
    beware of the sun.
    Dusty rags may suit me better
    your boats don't need a flag
    I jump on my wrong trains
    and wave you goodbye.
    My friends are all over
    there's no need to hide
    are climbing grass pillows
    with colour glassed eyes.
    I've got a monkey
    named Jenny McGee
    she makes out her whisky
    from coconut trees.
    There's a crash
    in half the highway
    a jet plane landed wrong
    some busy godfather was hurring for lunch.
    People come they shoot and scream
    the truck man is in jail
    my monkey takes pictures
    she knows where's the blame.
    The night gently shelters
    weak is the door
    on the next ship to India
    there's one person more.
    The clean lazy lady
    has buned all her dreams
    and makes up too slowly
    she's not good for me.
    With ivory branches
    I play lion skin drums
    l'm a lucky musician
    I love all my songs.