- ...IN CONCERTO (R. Facchinetti - V. Negrini) E' uno strano lavoro queste luci invadenti questi occhi curiosi che ci studiano attenti quest'attesa gia' accesa che si tocca e la senti non conosci nessuno ti salutano in tanti. Si ma tu qui davanti ma tu cosa pensi che ci dia questa vita di piu' quando tutti andate via qualche storia in piu' qualche sbaglio in piu'. La valigia gia' chiusa per la prossima scena non rimane mai niente tante mani e nessuna non rimane mai niente solo prendere e andare e di questo alla gente non ne posso parlare. Ma se tu sai guardare piu' in la' dove noi torniamo noi una storia vedrai, quella vera che non sai ne parliamo se vuoi ne parliamo se vuoi. - 1966 (R. Facchinetti - V. Negrini) Devo stare attento e so perche' rivisitando col pensiero gli anni miei fin qui' da un po' di tempo io mi difendo segno e' che al mio mondo nuove ombre da l'eta'. Ripercorro a volte certe vie di nuovi eroi riveste i suoi silenzi la citta' e io non ci credo piu' seguo forse solo ormai l'esperienza quanti dubbi ho pero'. Ho una casa sono un uomo fra la gente quanti amici miei si sono arresi. Gia' vicini fino a ieri in cadute e in risvegli ormai sono stranieri. Piccola donna dieci anni di meno con la tua rabbia orgogliosa nel seno mentre mi scarti e mi dici "sei fuori" credi che i tuoi siano giorni migliori. Questa sera hai detto che verrai e nella mia esperienza sono certo che verrai ma so per altro che ti nascondi qui da me non mi senti solo il corpo tuo mi dai. Sei nemica mi rinneghi qui mi segui nel tuo mondo no sono nessuno. Dalla tua parte come una sfida mi viene amore ed anche se non vuoi e' proprio amore. Ti sei mai chiesta chi inventava questo tuo mondo nel sessantasei che apri la strada. Guardami adesso senza paura odiami solo se un giorno tu vedrai che io mi arrendo. - 20.000 LEGHE SOPRA I CIELI (Battaglia - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Piu' in alto) Ventimila leghe sopra i cieli c'era un mondo con due grandi soli. Quando il primo sole tramontava c'era l'altro che si illuminava. Era sempre giorno e sempre oggi e non esistevano orologi. Niente cominciava ne finiva tutto senza fretta trascorreva. Nelle scuole niente da studiare c'era poca storia da imparare. Qualche verbo, niente congiuntivo tutto era al presente indicativo. Ma mancando ogni ricorrenza era che non era mai vacanza niente compleanni ne natali e non esistevano regali. Gira contento quel mondo che va senza tempo. Gira cantando pero' fuori tempo e stonando. Per gli innamorati era normale gia' dal primo giorno far l'amore che ogni storia stupida o importante era sempre come al primo istante. Ma per ogni amore che nasceva c'era sempre un dubbio che cresceva visto che nessuno era sicuro di poter contare sul futuro. Gira contento quel mondo che va senza tempo. Gira cantando pero' fuori tempo e stonando. Noi di questo mondo a un solo sole dove il tempo passa puntuale forse abbiamo l'unico vantaggio di sperare che e' passato il peggio. Ventimila leghe sopra i cieli c'era un mondo con due grandi soli proprio alla meta' dell'universo dove si nasconde il tempo perso. Ventimila leghe sopra i cieli c'era un mondo con due grandi soli proprio alla meta' dell'universo dove si nasconde il tempo perso. - 50 PRIMAVERE (D. Battaglia - S. D'Orazio) Quel venticinque aprile la guerra era di casa pioveva forte fuori dalla chiesa La fame era nell'aria la vita una scommessa ma il prete contivuava la sua messa tu col vestito bianco tu con le scarpe nuove vi siete detti si davanti a quell'altare E insieme per la vita vi siete incamminati tra il tempo le promesse e le speranze la guerra che finiva i balli americani l'Italia da rifare con le mani Il dieci alla schedina i figli all'improvviso la casa troppo stretta e io che crescevo troppo in fretta. MA DIMMI COME SI FA A STARE COME VOI INSIEME PER LA VITA A ME L'AMORE QUANDO C'E' MI SEMBRA SEMPRE FUOCO E INVECE DURA POCO SARA' CHE ANIME DI RAZZA E' UN PO CHE NON NE FANNO PIU' QUEL VENTICINQUE APRILE RITORNA TUTTI GLI ANNI E TUTTI GLI ANNI VI RITROVA INSIEME. Avete visto il mare e il secolo cambiare il papa buono e l'uomo sulla luna c'e' chi vi chiama nonni e che ci ha gia' vent'anni il tempo che trascorre ma non passa tu coi capelli bianchi tu con gli occhiali nuovi vi dite ancora si davanti al piatto di ogni giorno. MA SARA' FATALITA' FORTUNA O CHE NE SO MA SIETE ANCORA INSIEME E SEMBRA AMORE NATO IERI E INVECE SONO GIA' CINQUANTA PRIMAVERE E NOI CON TUTTO DA IMPARARE SIAM QUI A IMPROVVISARE AMORE QUEL VENTICINQUE APRILE PIOVEVA E GLI INVITATI DICEVANO CHE SPOSI FORTUNATI. - A CENT'ANNI NON SI SBAGLIA PIU' (R. Canzian - S. D'Orazio) A vent'anni e' inevitabile ogni storia e' sempre l'unica e ogni volta che ti capita giuri sempre questa e' l'ultima e per quanto fai il romantico si risolve tutto in macchina. A trent'anni e' criticabile ma succede spesso e facile e fai cose inverosimili ma ti piaci e ti giustifichi e ti senti tenerissimo ma alla fine vai sulpratico ... e allora avanti. Navigando e naufragando sempre in alto mare restando a galla pero' sara' che forse saremo inaffondabili... chi lo sa ? ... E allora ancora navigando e naufragando sotto al temporale restando vivi pero' sara' che forse saremo invulnerabili... hai visto mai. Magari puo' succedere !! Cinquant'anni e' imperdonabile !! Per fortuna ancora capita. Se succede ti rimproveri ma poi in fondo ti congratuli. Fai propositi platonici ma ti durano pochissimo ... e allora avanti. Navigando e naufragando fino a che c'e' mare in buono stato pero' sara' che forse saremo inossidabili... chi lo sa ? ... E avanti tutta. Navigando e naufragando vecchi marinai che non si arrendono mai. Sara' che forse saremo irriducibili. C'e' chi predica c'e' chi razzola c'e' chi dice non lo faccio mai piu' tutto inutile siamo fatti cosi. A cent'anni no ! A cent'anni non si sbaglia piu'. - A UN MINUTO DALL'AMORE (R. Facchinetti - V. Negrini) Dorme dopo avermi amato nel buio profumato lei non mi sente piu'. Mi avvicino per guardarla, la mano vuol sfiorarla ma non ce la fa piu'. E' bella questa donna che ogni notte mi e' vicina e' dolce il suo respiro e la sua pelle ancora amore chiede gia'. Perche' non posso amarla e non so piu' desiderarla, perche' mi son fermato ad un minuto dall'amore non lo so. A un minuto dall'amore mi si e' gelato il cuore ma lei non lo sapra'. Se per me non c'e' piu' niente per lei sono importante e non mi perdera'. Non e' mai stato facile per me sentirmi grande e invece lei mi dice "non c'e' al mondo un altro uomo uguale a te". E se non posso amarla e non so piu' desiderarla, con l'ultima speranza sul cammino dell'amore andro' con lei. E' bella questa donna che ogni notte mi e' vicina, con l'ultima speranza sul cammino dell'amore andro' con lei. - ACQUA DALLA LUNA (R. Facchinetti - V. Negrini) Si nuotava nel mare hanno detto alla gente: chissa' cosa naviga nella corrente mangiavamo di tutto ma chissa' cosa cresce nel campo, che pesce risale il torrente. Il futuro cammina, non da' niente per niente dov'e' andata la luna dove sara'. Non piu' amori nell'erba, dalle radio hanno detto: le siepi di notte non sono sicure ci piaceva viaggiare han cambiato la terra, la birra gli odori del vento e del mare. Ma il futuro e' uno scherzo e' paura del buio dov'e' andata la luna io so dov'e'. E poi di che ho paura quando dopo la giornata piu' impossibile ti trovo qui profumata e addormentata, con la tele accesa e i titoli che corrono con la musica. Tu sei il mio traguardo, il mio colpo da un miliardo di piu' della fortuna tu sei acqua dalla luna. Apri porte e finestre ai sapori di aria e di strada, alle voci degli altri, alle nostre. Fai bruciare la pelle con il sole di giorno e la voglia di prendersi sotto le stelle. Il futuro e' il passato riveduto e corretto non ce l'hanno mai detto chissa' perche'? - AIR INDIA (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini) Profumi d'oriente, souvenir di frontiera un soffio imponente, schizza via la pianura, trecento caffe' e la luna sulle ali di mattino alle tre siamo tutti molto soli. Ho voglia di bere, siamo gia' sui deserti, la hostess indiana, dice yes, s'allontana somiglia un po' a te nel disegno del sorriso mi torna di te un bisogno silenzioso. Penso a te, all'imbarco in piedi la', diecimila miglia fa neanche un vero addio, perche' l'uomo, di dogana, ti allontana. Penso a te, con la mia fotografia e la tua malinconia come dentro a un film, nella folla colorata, sei sparita. La spina del sole, graffia gia' l'orizzonte, trecento persone, sveglia lentamente si truccano un po', le signore spettinate, si allineano gia', fra le nubi, le autostrade. Penso a te, mentre grigia di foschia la citta' di casa mia scorre sotto a noi dietro al vetro; comandante torna indietro. Penso a te, fra valigie e nostalgia passaporti e polizia. Mi nasconderei ma all'uscita, c'e' qualcuno che saluta. - ALESSANDRA (R. Facchinetti - V. Negrini) Lei mi ha detto poco fa che quel dubbio e' realta', poi, con gli occhi di una donna, mi ha detto: "E' tuo, pero' problemi non ti daro'!" E soltanto un mese fa, lei aveva la mia eta' e quel giorno che le ho chiesto "L'hai fatto mai l'amore?" mentendo disse di si'. Per un istante non dico niente, cado e mi rialzo dentro la mente, poi so che cosa faro'. Che bambino che sarei se lasciassi fare a lei; nel suo corpo nasce un fiore, per sbaglio o per amore, che importa: saro' con lei. Che bambino che sarei se lasciassi fare a lei; nel suo corpo nasce un fiore, per sbaglio o per amore, che importa: saro' con lei. - ALI PER GUARDARE, OCCHI PER VOLARE (R. Facchinetti - V. Negrini) Svegliai tra i pensieri il sogno, entrai nell'idea di te, fermai fra le labbra il tempo, contai una luna in piu'. Non c'e' primavera al mondo se tu non ti ascolti dentro; la mia luna e' piena, cosa fai lontana? Passo' sulla fiamma il vento, sveglio' molte stelle in piu'. Se avrai ali per guardare, se avrai occhi per volare per confini aperti, non dimenticarti di me, di me. - ALLE NOVE IN CENTRO (R. Facchinettiu'V. Negrini) Alle nove in centro ma perche' questa strana voglia di vedermi questa strana cosa che ho aspettato tanto tempo. Alle nove in centro ma perche' sto correndo e mi domando se davvero e' proprio vero che alle nove in centro vedo te. Fuori di me un anno fa dissi "basta non ti voglio piu' c'e' una vita che mi aspetta e non sei tu". La malattia non guari' c'era l'orgoglio e dopo un po' mori' per il tuo perdono son venuto fino qui. Alle nove in centro chi verra' quella ragazzina che piangendo se n'e' andata un anno fa o una donna sconosciuta. Alle nove in centro aspettero' come tante volte o questa sera arrivi tu prima di me sto inventando l'attimo in cui vedo te. Fuori di me un anno fa dissi "basta non ti voglio piu' c'e' una vita che mi aspetta e non sei tu". La malattia non guari' c'era l'orgoglio e dopo un po' mori' per il tuo perdono son venuto fino qui. Alle nove in centro sono gia' fra i sorrisi della gente cerco quel sorriso strano che non poteva esserci e non c'e'... Non c'e', non c'e', non c'e', non c'e'.... non poteva esserci e non c'e'... (ripete ad libitum) - AMICI PER SEMPRE (R. Facchinetti - V. Negrini) (Ed: Discorso - Babilonia) Si puo' essere amici per sempre, anche quando le vite ci cambiano, ci separano e ci oppongono. Si puo' essere amici per sempre, anche quando le feste finiscono e si rompono gli incantesimi. Si puo' anche venire alle mani, poi dividersi gli ultimi spiccioli, non parlarsi piu', non scordarsi mai. Gli amici ci riaprono gli occhi, ci capiscono meglio di noi e ti metton davanti agli specchi anche quando non voi. E campioni del mondo o in un mare di guai per gli amici rimani chi sei, sara' il branco che viene a salvarti se ti perdi. Puoi alzare barriere, litigare con dio, cambiare famiglia e citta', strappare anche foto e radici, ma tra amici non c'e' mai un addio. Si puo' essere amici per sempre, anche quando le donne non vogliono e per vivere devi scegliere. In amore o sei dentro o sei fuori, un amico ti lascia anche vivere, non ti scredita, no si vendica. Gli amici colpiscono duro, che neanche una madre e' cosi', senza chi mi sbatteva nel muro forse non sarei qui. E campioni del mondo o in un mare di guai per gli amici rimani chi sei, sara' il branco che viene a salvarti se ti perdi. Puoi alzare barriere, litigare con dio, cambiare famiglia e citta', strappare anche foto e radici, ma tra amici non c'e' mai un addio. Si puo' essere amici per sempre. - AMORE E DINTORNI (R. Canzian - S. D'Orazio) Grandi cieli in piccoli pensieri ogni giorno e' un giorno piu' di ieri e si perdono i contorni fortuna e mestieri amore e dintorni e mi guardo avanti e mi attraverso quello che mi aspetta e quel che ho perso tentazioni e nuovi giorni amici e stagioni amore e dintorni avro' orizzonti e cattivi pensieri e corse in alto mare e qualche nota tra le mie dita e il resto e' vita mi confondero' nei miei sogni affollati di amori involontari nelle fantasie dei miei giorni speciali nei miei solitari ma non mi perdero' io nooo, io no atterraggi e voli senza rete giorni incerti e notti di comete di partenze e di ritorni valige e traguardi amore e dintorni avro' colori occasioni emozioni e qualche falso allarme e ancora note tra le mie dita e il resto e' vita mi confondero' tra le braccia d'amore di gente di fortuna mi regalero' nelle notti arredate da pezzi di luna ma non mi perdero' io nooo, io no. - ANCORA TRA UN ANNO (R. Facchinetti - V. Negrini) La scena si chiude, andiamo su strade diverse da voi la tuna e' fuggita dal cielo volando vedremo dov'e. E il tempo ci chiude fra i sogni e le strade di altre citta'. Fra l'alba e la notte le storie mai dette ci aspettano gia'. La scena si chiude, andiamo vicino o lontano, chissa' ben poco ci resta in mano vi diamo il meglio di noi. I fuochi saranno riaccesi fra un anno ma adesso per voi disciolta nell'aria fra voci e memoria la musica e' qui. - ANNI SENZA FIATO (R. Facchinetti - V. Negrini) Io non dormo quasi mai ma ho fatto un sogno che mi ha messo in allegria c'e' la nostra batteria che va da sola ed io mi siedo in mezzo a voi stare qui e' un'emozione ma e' un'astronave che non scende a terra mai anche se vorrei sbarcare un po' sono anni senza fiato e non si puo' vorrei parlare anch'io che nel settantatr' sognavo come voi poi la macchina parti e adesso sono qui ma qui che posto e' un hotel un'autostrada e poi due ore di energia e questa faccia mia non lo so se mi assomigli ormai questi anni senza fiato sono i miei amore come stai che anniversario e' non mi ricordo mai qui si vive dentro a un film ma ci ho pensato su a quello che tu sei non direi che non funziona piu' aiutami anche tu a non buttarci via tu lo sai com'e' la vita mia sono anni senza fiato e vanno via qui tra queste luci io ripenso a casa mia di tanto tempo fa c'e' in me di quella gente mia l'accento forte che non si cancella mai non ho piu' quel pianoforte ma chi mi conosce sa che il mio suono e' quello la'. Cantero' piu' forte che si puo' sono anni senza fiato e io ne ho. E tanti auguri a voi di non risparmiare mai di non barare mai che citta' dopo citta' nessuno strappi via la nostra fantasia sotto a noi il mondo cambia e va ed e' diverso gia' da due minuti fa bastera' capire il ritmo e poi sono anni senza fiato finche' vuoi. - ARIA Dl MEZZANOTTE (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Era cresciuta in fretta piu' di qualche stagione fa. Sognava a testa bassa tra i respiri della citta'. Vorrei, vorrei, chissa' cosa mai vorrei. Pregava spegnendo la luce. Lui era nato al porto ma non era partito mai. Sempre col fiato corto rimandava il domani a poi. Di lei, di lei, diceva non morirei, ma poi non ci dormiva la notte. Notte improvvisa, domenica spesa tra novita'. Ridono insieme s'e' arresa l'attesa, sara' chissa'. Ed eccoli qui giocando a sognare a dirsi promesse, a darsi parole, a farsi l'amore. Aria di mezzanotte fra un minuto e' gia' lunedi l'alba ha le scarpe rotte ma tra poco sara' gia' qui. Vedrai, vedrai, accendono la citta' e spengono insieme la notte. Notte che passa, ma resta la festa finche' sara' forse per gioco; per sempre per poco sara' chissa'. E restano qui a darsi parole le barche alla corda aspettano il sole, e un giorno migliore. E restano qui a darsi parole le barche alla corda aspettano il sole, e un giorno migliore. - ASIA NON ASIA (R. Facchinetti - V. Negrini) Nella notte elettrica l'Asia ha mille suoni chiudi il passaporto e poi sei nelle sue mani. L'aria sa di nafta e temporali spiriti nel vento e grattacieli io come un bambino arrivato da lontano sono qui toccare un sogno ma che strano sembra solo una citta'. Portami alle stanze di Saigon nei tramonti d'oppio sul Mekong fammi tirare a sorte sotto la luna di bambu' e di lampi per la ragazza dagli occhi d'oro e una carta d'imbarco per scappare via. Asia non Asia nella notte elettrica Asia non Asia cambia e chiama America nasce e muore come noi e fan l'amore come noi si domandano nel domani e si scambiano violenza ed allegria. L'Asia dei computers e dei gong dell'alba di Hiroshima e dei Vietcong io la sto toccando respirando il suo respiro con la fretta di un primo amore dietro l'ultima tigre e l'ultimo metro'. Asia non Asia dentro un taxi rapido Asia non Asia antenne sull'oceano un'ultima fotografia e l'Asia mi rimanda via non le ho visto il cuore dietro il loro sorriso dove non si va. In frontiera vegliano piccoli ufficiali per i loro occhi noi siamo tutti uguali. - BALLIAMO BALLIAMO (R. Facchinetti - V. Negrini) E balliamo balliamo con gli occhi chiusi, con le spine dorsali come canne al vento, tutti a tempo feroci e veloci, usati come macchine, sudati come lacrime. E balliamo balliamo finche' c'e' fiato, noi che abbiamo gia' dato e daremo ancora, abbassiamo il volume un momento, il grande Novecento muore, vediamo come va a finire. Rapinando la gente o facendo gli eroi, siamo tutti soldati alla guerra; i campioni del mondo e i peggiori di noi siamo tutti col culo per terra. Balliamo, balliamo con gli occhi aperti, c'e' un sacco di cose che voglio dirti, ma il tempo non da' tempo al tempo, gli esami non finiscono mai. Balliamo, balliamo alla buona sorte, cerchiamo di vivere a porte aperte, ognuno e' qualcosa o nessuno, dipende soltanto da noi, da noi, poi balliamo fin che vuoi. E balliamo balliamo, scalmanati cuori anche se il pavimento e' dei meno sicuri, con la febbre del sabato sera, il grande Novecento muore stanco e lascia un testamento in bianco. Se ballando tremasse la casa di Dio balla forte anche sotto la pioggia, prima di esser costretti a mangiarci fra noi troppo stretti sull'ultima spiaggia. Balliamo, balliamo anche sopra i chiodi in maniche corte o magari nudi, spacchiamo la faccia al destino, anche quando e' piu' grosso di noi. E balliamo, balliamo col cuore in bocca, impariamo a nuotare dove non si tocca, ognuno e' qualcosa o nessuno, dipende soltanto da noi, da noi, poi balliamo fin che vuoi, da noi, poi balliamo fin che vuoi. - BANDA NEL VENTO (R. Facchinetti - V. Negrini) Era quasi estate quasi troppo tempo fa l'affitto era un biglietto d'autostrada vada come vada deve andare a modo mio era sotto carica la macchina della musica quasi estate qualche estate fa. Nel vento di duecento mesi fa questa banda e' scesa in pista appesa a quattro lune di passaggio notti di viaggio, gatti da battaglia tamburi rotti per l'ltalia e tenere carica la macchina della musica con un amore a testa ogni citta'. Vorrei, vorrei riavvolgere il nastro un po' per chi non sa di quel nostro tempo la' per me, per noi, per te che non viaggi piu' con me, con noi nel coro ci sei anche tu. Letti da poco, poker da mille lire, dormire mai Bari-Torino, espresso del Levante alta corrente addosso la prima volta di hit parade gente a tenere carica la macchina della musica tante persone a testa ogni citta'. Vorrei, vorrei riavvolgere il nastro un po' per chi non sa di quel nostro tempo la' per me, per noi, per te che non viaggi piu' con me, con noi nel coro ci sei anche tu. L'aria e' rimasta giusta addosso a noi questa banda e' ancora in pista basta tenere carica la macchina della musica e ritrovarsi amica, ogni citta'. E vorrei, riavvolgere il nastro un po' per chi non sa di quel nostro tempo la' per me, per noi, per te che non viaggi piu' con me, con noi nel coro ci sei anche tu. - BELLA (R. Facchinetti - V. Negrini) Bella oggi c'e' il sole e tu sei bella il tuo sorriso non affonda tra le faccende della gente che indifferente intorno a noi si muove. Bella la gente e' triste e tu sei bella tutta la noia e' li che balla dentro le facce allineate alle fermate dei metro' ma tu sei bella. C'e' sulla citta' un'esplosione di nuvole c'e' profumo fra il fumo e le fabbriche e' strano c'e' che insieme a te passa la voglia di piangere e poi la nebbia e' gia' andata a nascondersi dentro l'acqua la terra e i fanali di stop delle macchine in fila sui viali. Senti gia' ti conosco da due ore farai l'amore o perdo tempo o invece e' tutto un po' diverso e tempo perso non sara' insieme a te. C'e' su casa mia un'impressione di luce in piu' sulle finestre e' d'argento la polvere dentro il sole che sa di energia trasparente e tu insisti a esser sempre piu' bella. Bella la scala e' buia e tu sei bella la stanza e' nuda e invece tu sei bella. - BUONA FORTUNA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Si chiama Buona Fortuna e va come puo' col futuro a meta'. E' della Vergine e si sa le menate che ha. Faccia da Rock vive la vita no-stop. Ha le sue gatte che oramai sa pelare da se. Compra l'America e la da' via per un dollaro in piu'. Ci beve su e fa l'amore da se. Naviga la citta' ma non si bagna mai se gli piove addosso. E la fa facile tiene in finestra l'erba di California, respira e sogna domani va da se. Butta via le sue idee come se quasi andassero fuori moda. Ti dira' unica ma s'e' portato a letto anche la fortuna Buona Fortuna domani va da se. Buona Fortuna a te. Razza difficile cambia idea se gli scappa cosi'. Giorni a colori poi spendera' se gli parli di te. Fa quel che vuoi per un sorriso di piu'. Puntera' su di te gioca la vita tutta in una partita. Ma non sa perdere ha sempre un asso addosso, una scusa buona e tanta fortuna sempre vicino a se. Ti dara' mille idee per inventarti storie da raccontare. Dice che partira' in una notte accesa da tanta luna. Buona Fortuna domani va da se. Buona Fortuna a te. - BUONANOTTE AI SUONATORI (R. Facchinetti - D. Battaglia - S. D'Orazio - R. Canzian) E' finita la serata e la voce se n'e' andata forse l'ultima canzone raramente viene bene c'e' sull'ultima parola sempre un nodo nella gola una notte che finisce e che va. E a pensare che a quest'ora c'e' gente che lavora le guardie in bicicletta e i ladri sull'alfetta le suore in ospedale e c'e' chi fa l'amore magari per mestiere o chissa'. E invece noi, a cantar canzoni che per quanto sia un mestiere duro non e' mai un lavoro, fuori di qui torneremo al mondo tra la gente della sera con la faccia forestiera e col sonno disegnato dentro agli occhi c'e' chi dorme alla stazione chi si bacia in un portone e chi una radio come amica della notte. E buonanotte allora a tutti alle cassiere, ai poliziotti a chi si e' divertito poco e ai vigili del fuoco a chi tra poco sara' a letto a chi dovra' smontare tutto buonanotte a chi ha cantato con noi. E tutti a casa, sotto le coperte qualche canzone c'e' rimasta chiusa dentro al pianoforte, lasciamo qui gli ultimi pensieri, buonanotte ai sognatori agli amori nati ieri buonanotte a chi fara' una buonanotte anche ai lupi solitari a chi scrive contro i muri e alla fine... buonanotte ai suonatori. - C'E' BISOGNO DI UN PICCOLO AIUTO (R. Facchinetti - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Babilonia) Padre nostro che sei nei cieli o magari anche un po' piu' su, quando hai un attimo dammi retta, poi ti giuro non chiamo piu', io lo so, siamo insopportabili e tu da un po' non ci parli piu', ma la vita ci ha chiuso fuori e hai la chiave soltanto tu. C'e' bisogno di un piccolo aiuto, c'e' bisogno di un piccolo aiuto, c'e' bisogno di un piccolo aiuto, quaggiu'. Padre nostro si hai troppi figli e a mantenerci non ce la fai, ti chiedamo soltanto insegnaci a cavarcela tra di noi, piu' nessuno frecuenta l'anima, c'e' chi l'ha chiusa e ci ha aperto un bar dove danno emozioni a credito, ma sentissi che fredo fa. C'e' bisogno di un piccolo aiuto, c'e' bisogno di un piccolo aiuto, c'e' bisogno di un piccolo aiuto, quaggiu'. Padre nostro attraverso i secoli un pezzo d'inferno e' caduto giu' e qualche volta se passi a prendermi, ti ci porto e vedrai anche tu nelle case di stracci e lacrime, negli aereoplani da scorrerie, nei bordelli di tutto a un dollaro e in chi nasce ed e' buttato via. C'e' bisogno di un piccolo aiuto, c'e' bisogno di un piccolo aiuto, c'e' bisogno di un piccolo aiuto, quaggiu'. Padre nostro se non esisti quello che accade e' soltanto follia, ma se ascolti e non muovi un mignolo forse allora la colpa e' anche tua, se sapevi gia' tutto nei secoli, tutto questo non ha un perche', ma se invece c'e' qualche ragione facci male ma dicci qual'e'. C'e' bisogno di un piccolo aiuto, c'e' bisogno di un piccolo aiuto, c'e' bisogno di un piccolo aiuto, quaggiu'. - C'EST DIFFICILE MAIS C'EST LA VIE (R. Facchinetti - V. Negrini) Se avessi per un giorno la macchina del tempo non cambierei la storia cambiando di un minuto qualche risposta, qualche addio. C'est difficile mais c'est la vie Sul ponte di confine del Canada francese su scale piu' vicine direi la stessa frase. Grazie per quel che ho avuto qui. C'est difficile mais c'est la vie. Quanta vita un uomo stringe nella mano qualche volta troppo forte qualche volta troppo piano. Se tornassi in tutti i posti del mio cuore quante volte potrei dire a chi mi ha dato un po' di se tu sei parte di me! Se avessi per un giorno la macchina del tempo non tradirei nessuno tornando indietro a dire grazie di aver sognato qui. C'est difficile mais c'est la vie. Col tempo e le distanze io sono quel che ho preso dal giorni e dalle stanze dal vino e dalle rose anche per questo tu sei qui. C'est difficile mais c'est la vie. Qualche viso forse lo ricordo meno qualche corda suona a vuoto in un teatro troppo pieno se tornassi in tutti i posti del mio cuore quante volte potrei dire a chi mi ha dato un po' di se tu sei parte di me... - CANTERO' PER TE (D. Battaglia - V. Negrini) Stella di giorno, frutto d'inverno io cantero' per te se ti senti un aliante che cade strade d'aria avrai da me. Segretamente sopra la gente io cantero' per te per fermarti nel viso il sorriso che ora c'e'. E cantero' per te forse hai bisogno solo di un sogno ma io cantero' per te. Tu sei la bruciante fantasia la corrente che porta via confusione in mente, folla e follia. Tu sei, fra la gente che non e' e io cantero' per te in faccia al mondo. Viola di marte, sempre piu' forte io cantero' per te come onda che viaggia alla spiaggia le mie braccia avrai da me. Con i tuoi occhi quasi mi tocchi io cantero' per te per averti domani nel mondo via con me. E cantero' per te forse hai bisogno solo di un sogno ma io cantero' per te. Tu sei la bruciante fantasia la corrente che porta via confusione in mente, folla e follia. Tu sei, fra la gente che non e' e io cantero' per te in faccia al mondo. Non si puo' sbagliare sei l'altra parte del sole sono pronto a farmi male con te e via dalla gente che non e' e io cantero' per te in faccia al mondo. - CANZONE PER L'INVERNO NA NA NA....... NA NA NA....... PER CAMBIARE FACCIA ALLA NOSTRA CITTA' PER CAMBIARE L'ACQUA A UN'AMORE CHE VUOI CHE CRESCA PER ANDARE A LETTO CONTENTI DI NOI PER COMPRARE TUTTO CON QUELLO CHE C'E'IN TASCA PER FERMARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'. APPROFITTEREI DEI VENT'ANNI CHE HAI E SVEGLIAMO TUTTA LA GENTE CHE STA NASCOSTA MI PROVOCHERAI SE MI SCORDO DI TE TI ABBANDONERAI QUANDO L'ARIA PER TE E' GIUSTA PER FERMARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'. E CHE NON POSSA MAI PIU' TORNARE INVERNO PER TE CI SIA SEMPRE UNA SPIAGGIA DI LUNA SELVAGGIA GOCCIA DI MONDO NEL MONDO E CHE NON SENTA MAI PIU' INDIFFERENZA FRA NOI LASCIA SEMPRE SCOPPIARE DOLCEZZA, DOLORE CI RESTINO SEMPRE PAROLE DA DIRE. PER AVERE SEMPRE ABBASTANZA ALLEGRIA DA RIFARE IL MONDO FIN QUANDO NON E' PERFETTO PER GIOCARE FORTE SE IL PIATTO TI VA PER VIAGGIARE SEMPRE ANCHE QUANDO NON HAI BIGLIETTO PER FERMARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'. E CHE NON POSSA MAI PIU' TORNARE INVERNO PER TE CI SIA SEMPRE UNA SPIAGGIA DI LUNA SELVAGGIA GOCCIA DI MONDO NEL MONDO. E CHE NON POSSA MAI PIU' TORNARE INVERNO PER TE LASCIA SEMPRE SCOPPIARE DOLCEZZA, DOLORE NOI NON DOBBIAMO SBAGLIARE. NA NA NA.................... NA NA NA.................... - CANZONE PER LILLI (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Lilli e' da un pezzo che si innamora anche se sedici anni non li ha fatti ancora dice: io mi conosco dice: sento che cresco e tra un po' sono donna. Lilli l'ho vista venirmi attorno l'ho sentita cambiare giorno per giorno dice: non me ne importa, dice: la prima volta lo faro' solamente con te. Lilli che voli coi tuoi pensieri piu' in fretta dei miei Lilli che sali sopra i tuoi sogni piu' in alto che puoi Lilli gli amori non sono facili mai. Lilli ti invidio per quel che piangi e per i giorni che ancora devi incontrare corri dove ho gia' corso corri non mi aspettare scappa via dalla mia fantasia. Lilli che spari la tua incoscienza ad un passo da me Lilli che vali tutti gli amori che ho avuto fin qui Lilli la vita non e' mai come nei films. Lilli non basta che mi vuoi bene c'e' una vita da bere nel tuo bicchiere storie, stagioni e mari, gente e amori veri e vedrai, mi dimenticherai. - CARA BELLISSIMA (R. Facchinetti - V. Negrini) Ho venduto al mondo le mie belle idee ed ho fatto bene come vedi mi conviene. Per due frasi giuste dentro una poesia ti concedi tutta con amore, quale amore? Cara bellissima e ancora di piu' cos'altro dire di te potrei comunque tu sia ti meriti un'altra poesia. Cara bellissima e ancora di piu' cos'altro fare per te potrei spiegarti dovrei che neanche i miei sguardi sono miei. Quando cambia il vento so cambiare anch'io poi mi siedo e invento tanto amore lo so fare. Cara bellissima e ancora di piu' guarda e' lo stesso anche adesso qui per breve che sia e' bello che tu sia stata mia. Cara bellissima e ancora di piu' cos'altro dirti di me potrei chiunque tu sia non voglio vederti andare via. - CARA SCONOSCIUTA (R. Facchinetti - V. Negrini) Mangia distratta piu' in fretta che puo', la camicetta e' da stringere un po'. Questa gravissima pioggia perche'? Dio fa che smetta o il concerto non c'e'. Pensa a un amore partito a meta' che fa il soldato in un'altra citta' e si commuove ascoltando un long playing c'e' una canzone che parla di lei. Lei con in mano un sorriso, la penna e uno sguardo indifeso, all'uscita di dietro del sogno, nella notte affollata di giugno. Cara sconosciuta sgualcita e innamorata mentre le luci si spengono. Lei nella luna stasera, lei che domani lavora, lei che sei tante e nessuna mentre stanno smontando la scena. Cara sconosciuta con un bacio sulle dita e gli occhi curiosi che brillano. Carica di musica tu fai fotografie. Pensi ad altre lettere ad altre poesie. Stringi il tuo diario a colori un po' piu' prezioso di ieri. Poi nella fila dei fari chiedi un passaggio e scompari. Auguri. Batte i tamburi l'estate nelle citta' abbandonate, nuove canzoni alla radio, facce di sole allo stadio. Cara sconosciuta, piu' bella e colorata peccato che il viaggio continua. Mettono la musica negli autotreni e via, vengono degli uomini che fanno pulizia di mezzi biglietti e bicchieri di un tuo mezzo dolore di ieri che dalle guance e' caduto giu' e questa canzone nuovissima l'hai scritta tu. Punta la sveglia si spoglia e sta li', chiss' se e' sciocco sognare cosi': son cose che non succedono mai, ma quel sorriso era solo per lei. - CARO ME STESSO MIO (R. Facchinetti - V. Negrini) Tutto mi sembra imperfetto, contatto non c'e'. Faccio una doccia, la faccia allo specchio com'e'? Non mi somiglio piu', davvero, caro me stesso mio: cosa e' successo? Adesso ci penso io. Telefoniamo a una certa persona che sai e recitiamo la scena che ho fretta di lei: tempo mezz'ora e, di corsa, nostra signora e' qui; gli altri problemi vanno a domani. Voglio tempo io, voglio aria, qui ce l'hanno con me, ma io sto attento; e a difendermi come posso ci so fare da Dio, caro me stesso mio. Scatta un riflesso, il mio sguardo si sveglia di gia', come un diamante che spacca lo specchio a meta'. E ci vediamo gia' piu' chiaro, caro me stesso mio: tutti i problemi vanno a domani. Voglio tempo io, voglio aria, qui ce l'hanno con me, ma io sto attento; e a difendermi come posso ci so fare da Dio, caro me stesso mio. E a difendermi come posso ci so fare da Dio, caro me stesso mio. - CERCAMI (R. Facchinetti - V. Negrini) Cercami io sono nel mondo degli uomini cercami nei mari che non traversammo mai. Nel vento del primo mattino. Cercami nel sole che scoppia di rondini. Sul fiume che porta lontano. Cercami nel mondo che vive piu' in la' di noi. Vorrei farti un ritratto e stamparlo gigante e la tua fantasia raccontarla alla gente ma e' nascosto agli sguardi questo amore perfetto quattro muri e un letto. Non diventa piu' amore ma sopravvivenza del tuo dolce silenzio non so fare senza ma facciamo qualcosa: si puo' anche morire stando qui a sognare. Cercami io sono nel mondo degli uomini cercami nei mari che non traversammo mai. Nel sonno dell'erba di sera. Cercami nei fuochi d'estate sugli argini. Ai margini della pianura Cercami negli altri che piangono e ridono. Io ti voglio incontrare sulle strade del mondo voglio fare un respiro e riempirmi di vento ci dobbiamo svegliare e guardare di fuori noi non siamo soli. Cercami negli uomini in mare che sognano Un pesce gigante e un'amante. Cercami nell'alba fra il cielo e le fabbriche. Nel traffico senza parole. Cercami nei mari che non traversammo mai. E dopo parliamo di noi. Cercami io sono nel mondo degli uomini. Na, na, na, na. - CERCANDO DI TE (R. Canzian - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Blu Notte) Cercando di te ho consumato la mia vita tra storie in salita e provvisorie verita' il tempo e' pieno di sorprese e qualche volta ci assomiglia si sogna e si sbaglia e ci si spegne sempre un po'. Cercando di te in ogni donna che ho incontrato ho sempre inventato passioni grandi piu' di me ma son tornato sempre solo a medicarmi le ferite convinto ogni volta che non ti avrei trovata mai. Capita che poi quando non hai voglia piu' di crederci ti cade addosso un'emozione cresce prepotente e senza regole e d'un tratto torni a vivere. Comincia da qui il secondo tempo della vita mia e tutto quello che sara' e' ancora da scrivere. Non mi svegliero' con un sorriso sconosciuto accanto sempre straniero in ogni letto col mio cuore sconfitto cercando di te. Cercando di te nelle maree che ho attraversato ho sempre incontrato troppe parole e poco amore tu parli poco e non prometti ma sai scaldare le mie notti e quando mi manco sono sicuro che ci sei. Ora che sei qui mi sorprendo a perdere abitudini che non avrei cambiato mai questa confusione che mi fa sentire vivo me la merito. Comincia con te il secondo tempo della vita mia e tutto quello che vorro' e' solo pretenderti. Svegliarmi con te con questa faccia forse un po' sgualcita da notti bianche per amore per fatica o dolore ma vivendo con te. - CHE FAVOLA SEI (R. Facchinetti - V. Negrini) Che favola sei sei nata da un minuto qui negli occhi miei ma t'ho riconosciuto. Tu sei la donna che inventai tutta per me la prima volta che sognai di fare l'amor. Che favola sei peccato che hai gia' un nome quanto vorrei chiamarti proprio come chiamai la donna che inventai tutta per me la prima volta che sognai di fare l'amor. Che favola sei mi guardi da un minuto ecco che tu m'hai gia' riconosciuto. Sei come quella che inventai tutta per me la prima volta che sognai di fare l'amor. - CHE NE FAI Dl TE (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Freddo non fa ma da te forse nevica di gia'. La tua citta' troppo al nord non t'aiuta a ricordare. Qui invece resta tutto al posto suo solo il tempo passa ed ho ancora addosso il calore delle sere quando c'eri tu. E mi resta il segno troppo in fondo di un amore speso per meta'. Michelle, Michelle. Bene non va pero' va manca un po' di fantasia. La notte poi su di te mi si affollano le idee. Che ne fai dei giorni che ne fai di te dimmi quando torni qui la voglia resta non mi basto sei lontana mille notti fa. E fa notte presto e il tempo e' troppo per pensare a non pensare a te. Michelle, Michelle... - CHE VUOI CHE SIA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Che vuoi che sia si tratta solo di cambiare la mia vita niente di che, niente di niente mi bastera' far finta di essere vincente e magari, si', buttarmi nel lavoro o imbarcarmi in un viaggio inconcludente o solamente stare semplicemente male Che vuoi che sia vederti andare e' stato solo un colpo al cuore e non so ancora, o non so bene se tutto questo e' parte dello stesso amore fino a ieri un'abitudine importante oggi invece mi ferisce e mi sorprende ma a parte le parole mi manchi da morire Ho provato a non pensarti e a non pensare ho cercato un'altra storia da inventare ma il mondo continua a girare. E vorrei cercare di tornare indietro per fermare il tempo e per ricominciare ma il mondo continua a girare. E mi manca la tua pelle e mi manca il tuo sapore e mi manchi..... Che vuoi che sia, che vuoi che sia .... Che vuoi che sia questo terribile disordine che ho dentro sei andata via, soltanto via e solo adesso me ne sto rendendo conto. Ma se il tempo cura tutte le ferite lascero' che il tempo faccia il suo lavoro ma mentre sto aspettando mi manchi da morire E non basta fare finta di star bene o ripetersi che e' tutto regolare che il mondo continua a girare E' successo certamente a tanta gente mi ripeto che non c'e' da starci male che il mondo continua a girare e mi manca il tuo silenzio e mi manca un po' d'amore e mi manchi.... Che vuoi che sia, che vuoi che sia .... - CHI FERMERA' LA MUSICA (R. Facchinetti - V. Negrini) Ora si respira hai travolto la mia barriera una polveriera! Quante donne che sei stasera tastiera che suoni per le mie mani luna a cui mando i miei aeroplani stai cambiando i suoni alla mia musica. Buona primavera per chi vola non c'e' frontiera bevo per chi e' bravo a mangiarsi la vita vivo per quelli che vanno in amore spesso per te che mi cambi colore addosso per me stesso cambio pelle e stelle io. Chi fermera' la musica l'aria diventa elettrica e un uomo non si addomestica le corde mi suonano forte la molla e' carica. Chi fermera' la musica quelli che non si sbagliano quelli che non si svegliano stanno nei porti a tagliarsi le vele tu parti nel sole con me. Ero barricato nel mio spazio come un bandito brava mi hai colpito ti ringrazio non hai sbagliato. Mi hai dato contatto alla mia maniera sospetto che stai per costarmi cara l'aria e' troppo chiara per nascondersi. Chi fermera' la musica l'aria diventa elettrica e un uomo non si addomestica le corde mi suonano forte la molla e' carica. Chi fermera' la musica quelli che non si sbagliano quelli che non si svegliano stanno nei porti a tagliarsi le vele tu parti nel sole con me. Buona primavera, per chi vola non c'e' frontiera ora si respira quante donne che sei stasera. - Cl PENSERO' DOMANI (D. Battaglia - V. Negrini) Lei entro', sulle scale qualcuno guardo i suoi strani vestiti appoggio' le spalle alla porta dicendo: con lui ci siamo lasciati osservai due occhi segnati e il viso bagnato dalla pioggia non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so. La guardai, ed ebbi un momento di pena, perche' sembrava smarrita, io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cos", ma e' proprio finita disse poi ritrovando un sorriso a stento: comunque l'ho voluta lo sai, le strade per farmi del male non le sbaglio mai. Poi mi racconto' la storia che io sapevo gia' dall'ultima volta si sentiva che era piu' sola, piu' cattiva. Si calmo', guardandosi intorno e parlammo di me, bevendo piu' volte si sdraio' in mezzo ai cuscini e mi disse: con te ero io la piu' forte disse poi inseguendo un pensiero: e' vero, con te io stavo bene e se io fossi una donna che torna e' qui che tornerei. Poi cenammo qui, le chiesi: domani cosa fai la pioggia batteva sui balconi rispose: ci pensero' domani! Mi svegliai la mattina e sentii la sua voce di la': parlava in inglese la guardai: aveva il telefono in mano e il caffe' e non mi sorprese accettai il breve sorriso e il viso di una che non resta. Se puoi, mi disse, se puoi, non cambiare mai da come sei! Poi se ne ando' via nel modo che io sapevo gia', passava un tassi, lo prese al volo abbi cura di te, pensai da solo. - CITTA' DI DONNE (R. Canzian - V. Negrini) Chi sei che cosa sei trasparente al vento e nell'ombra di un collant strizzi l'occhio dai semafori sei tutta una citta' di donne. Chi sei e cosa vuoi da che parte dei tuoi sogni tu mi vuoi dentro te hai quegli occhi che comandano si, facciamo un po' di piu' l'amore. Oh oh, ah ah quando il corpo non ha fantasia c'e' violenza e c'e' malinconia. Dimmi dimmi dimmi chi sei cosa fai stanotte dammi appuntamento con te dove il cuore batte, dimmi che l'hai fatto con me in un'altra vita, dimmi dammi tutto di te come quando e dove vuoi. Chi sei di cosa sai cosa dite voi tra donne veramente di noi, siamo forti o siamo stupidi, sfondiamo sempre porte aperte. E dimmi chi sei, vuoi dei figli, dei soldi o dei guai o vuoi vivere per vivere. Dimmi dimmi dimmi chi sei cosa fai stanotte dammi appuntamento con te dove il cuore batte. Dimmi dimmi dimmi chi sei sui vestiti e sotto fammi fare tutto per te. - CITTA' PROIBITA (R. Facchinetti - V. Negrini) Luna piena a Tien An Men, stai con me, di cos'hai paura di un soldato che beve il te', e si fa le foto, sul cannone di un carro armato, tutto il mondo ci guarda ormai, e il governo non vuole guai, fanno i duri ma tremano, abbracciami. Fra un anno saro' ingegnere, portero' mio padre in citta', piangeremo dal ridere, lui crede ancora, che sia come ventanni fa, biciclette e bandiere al sole, con la gente vestita uguale, noi cambiamo le regole, da adesso in poi. Giuro che il futuro e' vita, questa e' la citta' proibita, ma i ragazzi non sbagliano, siamo piu' di un miliardo, sai. Giuro che non siamo pazzi, giuro che non siamo eroi, gli eroi muoiono giovani, non e' quel che vogliamo noi, noi vogliamo volare oltre quella muraglia, prima di essere vecchi che ci passi la voglia, non piovera' su questa piazza, quelli la' sono lampi di caldo, temporali che scoppiano, che scappano sopra il riso e le fabbriche, generali e' domani ormai e il domani qui siamo noi, che cambiamo le regole, da adesso in poi. Ma quei fari, che girano come mai, anche i cani han paura, e le radio non suonano. perche' i soldati, sono in piedi e non ridono piu', questo vento di polvere, sulla luna di Tien An Men, cosa sta per succedere, abbracciami. - CLASSE '58 (R. Facchinetti - V. Negrini) Un biglietto del tram, mille lire di film e cosi', se ne va, la tua libera uscita, il tuo colpo di vita in citta', se ne va. Sotto la luna le donne tra i fuochi di gomme di periferia, al tuo sguardo di gatto sperduto han sorriso e han risposto ragazzo fa presto, e ora torni a dormire con gli altri, col cuore per terra aspettando la guerra. Soldato d'ltalia, che guardi la notte in silenzio, dai vetri del tram. Una birra, un juke box, la Domenica Sport e cosi' se ne va, anche il giorno di festa e l'angoscia e' rimasta con te, piu' che mai. Tutta la gente li' intorno alla fine del giorno ha il suo letto di casa, mentre tu butti un anno di vita appoggiato a un fucile di guardia a un cortile. La tua casa ha i balconi sul mare, c'e' odore di viole nei giorni di sole. Un cespuglio di luci si specchia nel porto stasera che e' giorno di fiera, soldato d'Italia, che ascolti il silenzio, parlando a una fotografia. - COL TEMPO, CON L'ETA' E NEL VENTO (R. Facchinetti - V. Negrini) Vorrei non avere mai capito ma c'e' che ormai non ci riesco piu' a morire per lei. Da lei e da niente al mondo mi difendo ormai, son tranquillo piu' che mai, mi sta bene cosi', dico sempre di si'. E col tempo, con l'eta' e nel vento andranno via prima i volti uno per uno le voci, i ricordi e tutto quello che era mio, compreso io, senza darmi un addio. Vorrei non pensare a tutto questo perche', in fondo, la mia donna e' stata tanto per me, cosi' la difendo ad occhi chiusi anche se so che ragioni non ne ho, mi sta bene cosi', dico sempre di si'. E col tempo, con l'eta' e nel vento restero' uomo amato per meta', un ribelle e poeta per meta', solo con lei che non mi da' neanche il poco che ha. - COLAZIONE A NEW YORK (R. Canzian - V. Negrini) Oggi mi festeggio un anno in piu' mi organizzo un giorno tutto mio perfetto. Qualche lira in tasca ce l'ho anche se non ho fatto l'universita' io canto. Per la strada mi conoscono fuori dalla mia citta' c'e' chi si innamora con la mia musica. Il ragazzo di provincia ormai parla americano e poi ho una donna fantastica e gli anni dell'allegria con me. E faccio colazione a New York io che sono nato fuori citta' fra tradizioni, gatti e juke-box fra biciclette fabbriche e sport. Ho un visto per volare questa e' vita mia ma lontano in un soffio di vento la mia gente sta pensando che questa America e' il posto piu' strano e lontano che c'e. Oggi mi fa bene un anno in piu' chiamo la ragazza col caffe', c'e' il sole siamo di una razza che non sa quasi mai rinunciare a un bel sorriso che ti vuole. Grattacieli come alberi statua della liberta' libero come il mio taxi grandissimo. Il ragazzo di provincia ormai non si fa piu' male ma prendo in mano il telefono e par lo moltissimo perche': io faccio colazione a New York che fa da centro e periferia da confusione e malinconia da far l'amore e andarsene via. Ho un visto per volare questa e' vita mia e lontano in un soffio di vento la mia gente chiude gli occhi e poi c'e' la luna a due punte e mi sento importante. - COME SAREMO (R. Facchinetti - V. Negrini) Quando avro' piu' esperienza e meno memoria e i giornali di oggi saranno la storia chissa' quali canzoni faranno ballare quando i nostri bambini faranno l'amore cosa si comprera' con mille lire? Guariro' dal difetto di sognare? Quando i sei continenti saranno piu' uguali quando sui documenti avremo gli occhiali cosa combineremo noi due da grandi chissa' come saremo fra circa vent'anni. Chi sara' il presidente americano? Crederai finalmente che ti amo? Fra vent'anni chissa' se tu sei sempre mia compagna dei pensieri, se c'e' ancora il muro di Berlino, il rock 'n' roll e la Ferrari e per San Valentino ci faremo gli auguri nei giorni futuri, nell'anno duemila noi come saremo chi lo sa. Quando al mondo saremo in dieci miliardi forse molti confini saranno riaperti e quando avremo le stelle a un tiro di fionda avrai meno paura dell'acqua profonda avrai meno paura di ingrassare restera' nei tuoi occhi quel colore? Fra vent'anni chissa' se sarai sempre mia compagna d'avventura, se avremo fortuna e intelligenza per viaggiare insieme ancora con che macchine andremo fuori il sabato sera e dopo la pioggia e dietro la luna di questi vent'anni cosa c'e' e per primavera nell'anno duemila chissa' chi saremo io e te. - COME Sl FA (R. Facchinetti - V. Negrini) C'era un accordo fra di noi che non sbagliava quasi mai piu' che fratelli, tu lo sai. Io le mie avventure, tu le tue c'era una stanza presa in due e tirare a sorte chi ci va. Poi raccontarsi come fu e inventarsi qualche cosa in piu' e dirsi "da domani un'altra" e via! Sinceramente non lo so se cercavamo oppure no la donna giusta prima o poi. O se solo per spavalderia o per stupire la compagnia si diceva "da domani un'altra" e via! Poi la donna che vuol nascondere non racconti quello che fai con lei guai, parlarne a nostro modo, tu non sei piu' tu. Cosa dirti, tu non mi crederai cosa dirti, tu non mi ascolterai bene quand'e' cosi', amico mio, peggio per te! Un giorno lei cerco' di me mi chiese piu' o meno se non mi ero accorto mai di lei. Certo io non l'ho mandata via e lei si illude di esser mia adesso qui come si fa. Certo io non l'ho mandata via e lei si illude di esser mia adesso qui come si fa. (ripete ad libitum) - COMPLEANNO DI MAGGIO (D. Battaglia - V. Negrini) Buonanotte domenica di campagna e malvasia metto un filo di musica per la nostra fantasia l'autostrada stasera quanti occhi che ha l'aria e' fresca e leggera e ci svegliera'. C'e' l'Italia sonnambula che ci porta via con se' buonanotte alla nuvola e alla luna che non c'e', quattro ore di viaggio alla nostra citta' compleanno di maggio non mi cambia l'eta'. Mezzanotte tra un attimo sento forte il sapore di te voglio farti un amore che ti parli di me mi fai voglia di esistere e' una bella fortuna lo sai la citta' piu' vicina viene a letto con noi. Mezzanotte di fragole, poesia di un motel sta piovendo su Modena, c'e' bisogno qui di te si riparte domani, stiamo bene con noi buonanotte autotreni che non dormono mai. Mi fai voglia di esistere buonanotte al profumo che sei batte l'acqua sui vetri, buonanotte anche a lei io nascevo un minuto fa, posso nascere ancora se vuoi ma se il sonno ci sfiora buonanotte anche a noi. - COMUNI DESIDERI (D. Battaglia - V. Negrini) Una cuffia per la musica un giornale ed un caffe' guardo in giro e mi e' simpatica la gente aria della mia citta' di comuni desideri come avere un cane o gli occhi blu o un milione in tasca in piu'. La bambina guarda il traffico grande come un temporale come il treno come il cinema ed il mare e gli abeti di Natale. Il ragazzo di colore beve birra e pensa all'Africa a che cosa pensi tu? Pensi a me qui ad aspettare o al parcheggio o alla malinconia di uno che scappa via. Dove sei arriva in fretta qui tutti aspettano qualcosa intorno a me il week end, la frenata di un taxi o le mani di un amore. Da che parte del tramonto arriverai che cosa ti diro'? Ti diro' che stai benissimo con le guance un po' piu' piene che ho comprato un'altra macchina piu' grande che ti voglio ancora bene. Senza te e' come non poter fumare affondare in gocce di malinconia vola via lo scontrino del caffe' mentre battono le ore da che parte del tramonto arriverai che cosa mi dirai? Mi dirai che c'era traffico che hai cambiato parrucchiera o che se ricominciassimo da zero tornerebbe primavera. - CORRI, CORRI (R. Facchinetti - V. Negrini) Corri, corri sfugge la montagna e si distende innanzi a te la strada bianca sopra una pianura di silenzio. Muore la notte nasce il primo figlio tuo. Corri, vento contro il vento la tua donna vuole averti insieme in quel momento ferma la tua mente inquieta nella piu' esaltante e lunga ora mai vissuta. Guarda, e' l'alba. Corri, corri gli occhi attenti sul mattino chiaro accendi e poi presto, piu' presto e' vicina la citta'. Corri, vento contro il vento la tua donna vuole averti insieme in quel momento. Corri, vento contro il vento la tua donna vuole averti insieme in quel momento. Corri, corri. - COSA DICI Dl ME (R. Facchinetti - V. Negrini) Se mi sveglio e voglio te dimmi cosa dici di me che vedo che hai sonno ma non ti lascio stare. Quando siamo in compagnia dimmi cosa dici di me che bevo per gioco e poi faccio confusione. Dimmi la tua prima impressione di questa intimita', con me come si sta? Quando non so dove sei dimmi cosa dici di me all'amica, al dottore, a lui al tuo ex amore. Quella notte sola in hotel dimmi cosa hai detto di me; quando ho pianto davanti a te ti e' sembrato strano? Metti che ci fosse un bambino, ti piacerebbe se assomigliasse in qualche cosa a me. Che non so ballare ne' pregare ma per te mi faccio attraversare, siamo in due intelligenti sani e un po' violenti, c'e' pigrizia e fantasia; c'e' da darsi in faccia l'amore, c'e' da star soli un po' poi riabbracciare te che sei la pulizia di questa sorridente vita mia. Mentre bevi il tuo caffe' dimmi cosa pensi di me, che m'inciampo per strada e poi voglio il deltaplano. Dietro quel sorriso tu cosa stai per dire di me, che ho parole e parole ma resto sempre uguale. Tutti i giorni e' un giorno speciale, e' un compleanno che ti chiedo di passare insieme a me. Che non so ballare n' pregare ma per te mi faccio attraversare, siamo in due, c'e' da viaggiare c'e' da cucinare c'e' da spendere e sognare, respirare, telefonare c'e' da tornare qui per riabbracciare te che sei la pulizia di questa sorridente vita mia. - COSA Sl PUO' DIRE Dl TE? (R. Facchinetti - V. Negrini) Cosa si puo' dire di te: volevi, non volevi, chi lo sa? Cosa si puo' dire di me: volevo ma aspettavo e... quando l'eta' si sveglio' e bastava chiudere gli occhi, fermai la mia mano. Per essere uomo, io volevo averti nella stagione dei fiori aperti; la prima notte dei sogni, come un uomo antico, sognavo per noi ma il sorriso sul tuo viso non torno'! Cosa si puo' dire di lui: sapeva, non sapeva, forse si. Lui non parlava, lui ti guardava: fu un momento e... quando l'eta' si calmo', non trovasti molti sorrisi nell'erba, o sul letto disfatto, o dove fu. Cos'hai pensato e, piu' di tutto, questo ti chiedo: ora che sei una donna, fu davvero tutto sbagliato fra noi cio' che e' stato? Ero proprio inutile? - COSI' Tl VORREI (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Eri cosi' cosi' ti vorrei troppo straniera la tua citta' per non sentirti troppo lontana se ti penso. La pioggia bagna quello che puo' scorre sui vetri poi se ne va ma quando cade sopra la neve lascia il segno. Un sorriso appena a tutto il resto pensi tu parli la mia lingua dopo un po' ne so di piu' e la notte corre e di noia non ce n'e' la mattina dopo respiravo come te. En cosi' cosi' ti vorrei dai miei pensieri non te ne vai ti sei aggrappata alla mia pelle forte forte. Il vento soffia dal cielo in poi spaventa vele e marinai chi sa volare non si sorprende non si arrende. Storia gia' decisa la tua casa e io con te leggere il futuro nella tazza del caffe'. L'innocenza appesa coi vestiti ed eri viva e' passato un anno e ti sento sempre mia. Eri cosi' cosi' ti vorrei e le certezze di un anno fa restano chiare anche se i giorni fanno tempo. Il vento soffia dal cielo in poi spaventa vele e marinai chi sa volare non si sorprende non s'arrende. - CREDO (R. Facchinetti - V. Negrini) Credo negli anni che ci aspettano nell'esaltante idea di te, di me io credo. Credo che ai limiti piu' limpidi del mondo arrivero' con chi mi fu vicina nel silenzio mio di prima. C'era forse amore e finalmente la' mi abbandonai non saprei se c'era o no forse allora solo in te poi l'abbraccio della dolce e nuova sicurezza tua quand'ero inesistente ormai e grazie a te mi risvegliai. Credo da bimbo mi insegnarono a non pensare mai perche' si vive bene. Credo pensieri e idee rinascono di tutto ho voglia io ormai il tempo e' mio sono io che esisto e credo. Per difendere la nostra intesa contro un mondo che respinge una come te c'e forza ed anche rabbia in me. Tutti quanti sono grandi nella loro dignita' son giusti forse piu' di noi ma voglio amore e tu ne hai. - DALL'ALTRA PARTE (R. Facchinetti - V. Negrini) Dall'altra parte fanno estate i girasoli e la vodka nasce nel granai e sanno aggiustarsi la macchina da soli aspettando la domenica. E voi ragazze andate in fila sui boulevard per film americani e per ballare nel bar. Dall'altra parte hanno gli alberghi dello stato, ma si dorme come qui da noi e han reggipetti fuori moda e cuori chiari da discoteca e da Bolshoj. Caffe' alla turca sotto i tigli al Gorky Park fotografando il vento mentre il sole va giu'. E tu sognavi lontano lontano, piu' lontano di me. Tu sei dall'altra parte di una riga della vita, come suoni a onde corte di una lingua che non so. Ricordo i ristoranti zitti come cattedrali e il fuoco dei tramonti sulle terre industriali. Dormiva il grande Oriente dietro l'alba popolare e io ero gia' partito senza il tempo di arrivare, ma visto che da un po' non perquisiscono i pensieri sarai da questa parte, anche se tu non lo saprai. Dall'altra parte ho visto ali per la guerra e cicogne che dormivano. A tuo fratello regalammo una chitarra che quasi andava a letto con lei. E la milizia insegue ombre e malinconia sui viali senza fine della periferia. E tu sognavi lontano lontano, piu' lontano di te. Dall'altra parte adesso fanno autunno i rampicanti, tu leggerai i giornali coi vestiti piu' pesanti, sui muri di una piazza dritta sull'arcobaleno e sei da questa parte anche se non ci rivedremo forse mai. - DAMMI SOLO UN MINUTO (C. Facchinetti - V. Negrini) Lo so so tutto non parlare piu' lo so che forse e' meglio ma crederci non voglio non c'ero preparato ci vuole fiato a dirti Addio c'e' fumo e odore caldo qui di dolci e di caffe' ognuno pensa a se' e' il giorno piu' normale ma io sto male male Dammi solo un minuto un soffio di fiato un attimo ancora stare insieme e' finita abbiamo capito ma dirselo e' dura e' stato un bel tempo il mio tempo con te Dammi solo un minuto un soffio di fiato un attimo ancora noi tranquilli e lontani ognuno per se' piangeremo domani ma che coraggio che hai come fai? E poi guardo in fondo cosa sei un fuoco presto spento se tira un po' di vento un gioco senza impegno ma lasci il segno tu Dammi solo un minuto un soffio di fiato un attimo ancora stare insieme e' finita abbiamo capito ma dirselo e' dura svegliati svegliami dai cosa fai? Ma e' vero che sta tremando il tuo respiro ma si che e' proprio vero Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo dimmi che era un sogno ci stiamo svegliando Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo dimmi che era un sogno ci stiamo svegliando. - DANZA A DISTANZA (D. Battaglia - V. Negrini) La citta' del tango, la citta' del rock, anime miste nei bar, un istinto mi dice che ti trovero' o forse mi troverai tu, sono qui goccia nell'onda che va desaparecido, il cuore afferra quanta piu' notte che puo', poi finalmente tu. In citta' c'e' un posto che non chiude mai, ti piacera', e' casa mia, dove vivo la vita come fosse un film, ma senza la pubblicita', come un'amante che se non hai fantasia, si veste e scappa via. E mi avrai, ma tanto che una festa sembrera', questa danza a distanza finira'. Tu mi avrai, ma tanto che la stanza scoppiera' e nessuno stanotte dormira'. La citta' riavvolge trucchi e vanita' non trasformati, anche tu, e' questione di pelle e di fidarsi un po', fammi capire chi sei io con te fisicamente potrei non dormire mai, lavorarei quel tanto per vivere e poi basteresti tu. E mi avrai, ma tanto che una festa sembrera', questa danza a distanza finira'. Tu mi avrai, ma tanto che la stanza scoppiera' ec nessuno stanotte dormira'. E' lunedi mattina, ma tu resti qui, non ti lascio andare, non lo chiamo un taxi, ti nascondo i vestiti, te li butto via, rifacciamo il progetto della vita mia. E mi avrai, ma tanto che una festa sembrera', questa danza a distanza finira'. - DAVANTI AL MARE (D. Battaglia - V. Negrini) E tanti auguri davanti al mare, con quest'aria da sud che non sembra inverno, io guardo il nuovo anno, cominciare. Quanti pensieri davanti al mare, in quest'alba leggera c'e' gente ancora, in abito da sera, davanti al mare. Cosa faranno, nel nuovo anno, queste signore con le scarpe in mano, e un anno in piu' da cancellare. Ce la faranno i carabinieri, ad arrestare i ladri quelli veri, a far dei figli e portarli al mare, e mi ricordo un'altra fine dell'anno al mare. Bei tempi senza sonno, ne' soldi ne' paure, dove saranno adesso gli altri, se ci ritroviamo ora, chissa' quali canzoni ci ricordiamo ancora. E tanti auguri davanti al mare, alla gente che ha tutto da festeggiare, o ha solo vecchie foto da mostrare. Ci siamo tutti davanti al mare, c'e' chi ha in testa un'azienda saltata in aria, e chi ha una raversata, solitaria. E tanti auguri a questi signori, che stan cercando il primo bar aperto, come l'acqua nel deserto. Lavati il viso tu che stanotte, hai fatto a botte invece che all'amore e tanti auguri davanti al mare. Qui tutto arriva e poi si ferma davanti al mare, chi ha voglia di sognare e chi non sa nuotare. Era la fine di uno, ed uno ad uno siam partiti, ma ripensarci bene ci siamo divertiti. - DIALOGHI (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini) Prepotente la sveglia risolve tutti i sogni quinto giorno d'estate accettato come gli altri esco dalla semioscura stanza apro solo una finestra entro nei vestiti e torno sui miei passi per un bacio a chi dorme ancora. Cara piccola ragazza che mai ti svegli presto alla mia colazione per strada pensero' io t'ho scelta per amore un giorno ti dissi "Siamo un altro mondo quindi non ti chiedo niente mi va bene cio' che fai e non fai". Un istante e affondo dentro la citta' i miei passi ormai sanno dove si va vado a rendermi utile a chi nemmeno so chi e'. Dentro grandi stanze illuminate io fino a questa sera mi rinchiudero' ma la mente segnala un pensiero certo insolito. Mi hanno detto che in questa citta' invisibilmente meridiano o qualcosa, ma passa proprio qui se d'un tratto mi ci sento sopra a un filo che fa il giro del mondo e questo rade i miei pensieri e nasce limpida un'idea dentro me. Quanto tempo ho perso fino adesso io mi son fatto dunque attraversare anch'io dalle nuove stagioni in silenzio senza vivere. Ha chinato il capo la mia fantasia disperdendo l'ansia che sarebbe mia di raccogliere dialoghi d'aria e farne poesia. E semplicemente stando al posto mio ho dimenticato che respiro anch'io e scoprirlo un mattino d'estate puo' pesare un po'. (ripete ad libitum) - DIETRO LA COLLINA (D. Battaglia - V. Negrini) Dietro la collina, quella laggiu' in fondo, la' confina il mondo dove son partito, dove sto tornando, tutto sta chiamando. Ho fatto un gran giro, parlo altre lingue, pero' la mia qual'e' e' quella del coro o il sangue che scorre in me. Dietro la collina, li conosco bene, io ci sono nato comprano i giornali, poi li sfoglia il vento, tu mi manchi tanto. Qui son tornato, ho portato regali per chi amava e no, sono un po' a pezzi, fammi dormire un po'. Poi tornero' migliore, me stesso, lo stesso io di prima mi svegliero' con le campane, e i treni lontani e le tue belle mani su di me. Dietro la collina spunta un campanile e di dietro il sole. Spunta una speranza, che si vive bene senza farsi male. Ma tu sarai cambiata o uguale se hai scelto un'altra vita, sapro' perche'. Ma il cuore invece, mi dice che e' vero che anche se non c'ero, o ci saro'. Dietro la collina, dietro quella porta se mi lasci entrare non mi far domande, lasciati guardare fammi solo stare con te. Dietro la collina... ricomincia il mondo. - DIMMI DI SI' (C. Facchinetti - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Babilonia) Non ti diro' che e' stato subito amore che senza te non riesco neanche a dormire ma saro' sincero quanto piu' posso: con te vorrei, una notte a tutto sesso. La tua eleganza non e' un punto cruciale la classe poi non mi sembra affatto essenziale c'e' che sei un animale da guerra: con te vorrei una notte terra-terra. Dimmi di si, che si puo' fare senza sparare parole d'amore. Perche' ci prende e perche' vogliamo. Perche' viviamo. Tanto l'amore a volte fa un giro strano ti prende dal lato umano che e' quello che anch'io vorrei adesso.... ....per prenderti piu' che posso. Dentro noi facciamo grandi disegni ma se si accende un desiderio lo spegni e' cosi' che rinunciando moriamo ma noi stavolta no, non ci caschiamo. Dimmi di si, senza promesse senza studiare le prossime mosse. Perche' ci piace, perche' ci incanta. Perche' sei tanta. Solo per noi, senza limiti ne rispetto stanotte qui vale tutto facciamo che allora sia speciale. Tanto l'amore se passa si fa sentire parcheggia dove gli pare magari ci caschera' addosso..... .....ma intanto ti voglio, adesso. Dimmi di si, che si puo' fare senza sparare parole d'amore. Perche' ci prende, perche' vogliamo. Perche' viviamo. Dimmi di si, senza promesse senza studiare le prossime mosse. Perche' ci piace, perche' ci incanta. Perche' sei tanta. - DIRITTO D'AMARE (D. Battaglia - V. Negrini) Piegato in un pacco sottile c'e' il tuo vestito di qualche anno fa; memoria di un'amore che fu primavera e adesso e' precaria routine. Eppure lo specchio e' gentile, non mostra quasi traccia del tempo che va, si vedono ragazze coi libri di scuola che sembran piu' vecchie di te, ma lui si addormenta leggendo, e' gia' tanto se c'e'. E una donna ha diritto d'amare e occasioni ne hai, non ti arrendi ai tramonti del cuore, eri bella e lo sei. E i tuoi figli ormai prendono il largo, perche' quella e' la via e lui sembra un cliente d'albergo, buonanotte poesia. E quanto bisogna soffrire per ingannare gli anni ed entrare nei jeans, e allora ti domandi dov'e' che hai sbagliato, cos'hanno le altre e tu no. Eppure il tuo frutto maturo trattiene tanto amore che scoppia tra un po', e lui candidamente non si accorge di niente, a parte che e' amaro il caffe', sei forte ma intorno c'e' un muro piu' forte di te. E una donna ha diritto d'amare sei al giro di boa, non hai tempo di farti cullare dalla malinconia. E lasciarti cadere le braccia non e' quello che vuoi, quanta voglia di sbattergli in faccia che non c'e' solo lui. Il tempo e' una lama sottile, millimetri per volta si porta via te, quell'anima un po' zingara e un po' guerrigliera e' il solo dottore che hai, magari e' influenza d'autunno, va via prima o poi. - DONNA AL BUIO, BAMBINA AL SOLE (R. Facchinetti - V. Negrini) Donna al buio, bambina al sole... Far l'amore non ti basta mai, ma il segreto resti qui fra noi! Padre e madre che non sanno niente, l'innocenza messa in faccia alla gente, al mondo! In silenzio nel tuo silenzio, donna al buio, bambina al sole tu sei, resta cosi': dici "Non voglio", ma dici di si'. E, quando il mondo e' chiuso fuori di qui, vivi l'orgoglio del tuo amore un po' piu' di cosi'. Non c'e' peccato dentro i grandi occhi tuoi, ti hanno mentito e tu lo sai; dopo l'amore sei piu' bella che mai: dillo al mondo, di noi. Far l'amore non ci bastera', presto o tardi ci si stanchera'. Uomo e donna soli sono niente, devi vincere davanti alla gente, al mondo! Non sfiorire nel tuo silenzio: donna al buio, bambina al sole non piu', tempo non c'e', bacia i miei occhi, cammina con me. E, quando il mondo e' chiuso fuori di qui, vivi l'orgoglio del tuo amore un po' piu' di cosi'. Non c'e' il peccato dentro i grandi occhi tuoi, ti hanno mentito e tu lo sai; dopo l'amore sei piu' bella che mai: dillo al mondo, di noi. - DONNA DAVVERO (R. Facchinetti - V. Negrini) Cosi' niente piu' parole tu m'hai detto si' ma non farmi male sei li' fiore da raccogliere bambina che non vuol piu' giocare. Sei tu che in un gesto solo hai voluto me fra il tuo corpo e il cielo l'eta' infinita e fragile da un attimo si e' lanciata in volo. E tu e tu mi riconosci gia' in un sogno fatto mille volte ormai. Donna davvero senza respiro senza innocenza hai vinto tu. E se anche troppo presto ti risveglierai fra l'amore e il resto potrai anche alzarti e andare via la parte mia era solo questa. E poi se poi mi riconoscerai in un certo sguardo a me sorriderai. Donna davvero senza respiro senza innocenza hai vinto tu. Donna davvero senza respiro senza innocenza hai vinto tu. - DONNE ITALIANE (R. Facchinetti - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Babilonia) Ti conosco da sempre ma sei nuova a ogni passo tu sei proprio la donna dell'Italia di adesso. Sai riempire la scena raffinata e intrigante ma ti ho vista in divisa preparata e decisa. Ti diverti ti impegni non abbassi mai lo sguardo cerchi l'uomo dei sogni ma difendi anche la tua liberta'. E vi ho viste ragazze, giu' al sud che non piove colorare le piazze e piu' sexy che altrove e i piu' strani mestieri che riuscite a inventarvi per mostrare chi siete anche senza spogliarvi. Sai parlare col cuore di politica e d'amore. Se rimani da sola prendi i figli e sai che poi ce la fai. Che belle che sono le donne italiane coraggiose e romantiche. Su schermi giganti o acqua e sapone delicate e fortissime. Tu vuoi fare carriera, diventare famosa ma ti ho vista allo stadio scalmanata ed accesa pilotare aeroplani, vendemmiare in un campo e portare con classe anche i segni del tempo. Tutto il mondo ci invidia queste donne Terra e Mare che ora sanno volare e combattono per loro e per noi. Che belle che sono le donne italiane scatenate e dolcissime viaggiamo con loro nel bene e nel male stiamo attenti a non perderle. - DOVE STO DOMANI (R. Facchinetti - V. Negrini) Terro' la bocca chiusa, cambia la luna e sono in piu' non c'e' che da decidersi che non funziona piu' faro' una grossa spesa e ricomincero'. Saro' di un'altra casa, cambio telefono e citta' gli amici da dividerci, sara' una novita' la mia valigia pesa ma tutto non ci sta. Prendo soltanto la mia vita con me cambiano posto i giorni miei col resto fanne cio' che vuoi. E se domani mi cercassero qui non dire a tutti: non lo so tu lo sai bene dove sto domani . Faro' i miei viaggi ancora con la compagnia che tu sai da solo non so vivere e non ne ha colpa lei ma tu comunque sia non ti buttare via. Prendo soltanto la mia vita con me sappiamo tutti e due perche' prenditi tempo e pensa a te. Io questa cosa lo so sempre dov'e' anche se il conto e' chiuso ormai dimmi ogni tanto cosa fai. Prendo soltanto la mia vita con me cambiano segno i giorni miei ma se hai bisogno tu lo sai che da questa casa puoi fidarti di me strade diverse da oggi in poi ma dimmi sempre come stai. - DOVE VAI (R. Facchinetti - V. Negrini) Dove vai vai soltanto di la' dalla strada a comprare il giornale e la cena o hai in tasca una chiave lontana. Dove vai da un'amica a parlare tra donne a sfogarti su come eravamo a capire se vuoi un bambino o la tua liberta'. Dove vai dove posso mandarti i pensieri la tua posta e gli auguri a Dicembre o ti porti via tutta per sempre quando tu te ne vai. Dove vai vai per nuove stelle o a vecchie domeniche di provincia la' dove sognavi sveglia di fare la hostess dell'Alitalia. Se scivoli giu' dal vento su quali labbra riprendi fiato chi ti prestera' un maglione quando la pioggia ti avra' bagnato. Sei nell'elenco in citta' o non devo sapere di piu' dimmi almeno che sai dove vai. Dove vai torni a scuola o ti cerchi un lavoro vai a casa dai tuoi per pensare o piu' in la' della curva del mare. Dove vai dove non c'e' speranza che torni o in un posto che dopo due giorni c'e' un telefono e c'e' una stazione quando e se mi vorrai. Mi vorrai a mo' di un viaggio di un complimento o di un temporale in lacrime trasparenti di un capodanno riuscito male. Se scivoli giu' dai sogni mi chiami subito o ti vergogni sulla valigia starai seduta a quale uscita dell'autostrada che devo fare di noi aspettarti o pensare per me dimmi almeno che sai dove vai. - DUE DONNE (D. Battaglia - V. Negrini) T'innamori ogni settimana qualche sabato dormi fuori ma vuoi sposarti in chiesa. Con tua madre c'e' un gran bel feeling prende a prestito i tuoi vestiti sembra piu' lei la figlia. E' stata fuori a cena e oggi ha un'aria strana. Al telefono e' stata un'ora si parlavano stretto stretto chi era non te l'ha detto. Poi si guarda allo specchio e dice un po' ironica e un po' fatale: Uomini, chi vi vuole. Due donne in controluce stregate dalla luna due donne-donne al presente, nella corrente due rose in fondo alla citta' gia' pronte al grande amore o a star da sole. Che cosa e' meglio chi lo sa? In TV tramonta lenta la domenica, perche' no due passi in centro e poi un film? Vi guardavo in quel ristorante due bicchieri di vino chiaro. Donne dov'e' il futuro? Tu con tutti i tuoi brevi amori lei col tempo che si assottiglia pero' come ti assomiglia. Due donne in controluce stregate dalla luna. Due donne-donne al presente, nella corrente due tempi dello stesso film. Due donne cuori diversi, l'onda e la sponda due mondi dove viaggerei tu nella piu' verde della stagioni che senti in cuffia le tue canzoni prima di addormentarti e lei che pensa chiudendo fuori un'altra notte verso l'inverno. Domani e' un altro giorno. - E' BELLO RIAVERTI (R. Facchinetti - V. Negrini) Tu non lo sai come si sta nell'infinita attesa dietro una porta chiusa tra oggetti che guardano te. Ci dormi su ci bevi su vivi cosi' per dire e non ne sai uscire ma andare via come si fa. Qui non c'era molto senza te io ho fatto del mio meglio ma ci si puo' smarrire tra le cose care inventate in due. Quando vorrai si spieghera' che avvenne quella sera non l'ho capito ancora ma e' hello sai riaverti qui. Qui nel petto e nella mente mia c'era amore e non e' andato via e lo puoi sentire dentro me tremare. Qui ti prego non giochiamo piu' qui con gli occhi e nuove stelle tu porti luce ancora dove piu' non c'era. - E' VERO (R. Facchinetti - V. Negrini) E' vero che le porte del cielo sono dure da aprire e i sogni non bastano. Non e' vero che ti devi ammazzare per comprare la luna sta benissimo dove sta. Puoi guardarla dall'autostrada da una barca o dal letto in casa tua se l'estate gentile si porta la pioggia via da qui. E' vero che si vive una volta che i bambini han ragione piu' spesso degli uomini. Non e' vero che i ragazzi son strani tra nervi e maglioni c'e' moltissima fantasia. C'e' una musica che consola qualche moto a miscela e qualche dio la domenica che sta attento se c'e' la polizia. Forse e' vero e forse no che la vita sfonda e manda via l'amore ma non e' mai vero che basta separarsi per dimenticarsi se quando stiamo lontani un giorno perde subito colpi il mondo mio torna subito qui rompiscatole grande amore mio. E' vero che star male fa male che in Italia c'e' il sole ma le case non bastano. Non e' vero che le donne normali van tenute per mano tu mi aiuti fortissimo. Io ti voglio portare fuori dove il cielo e' abbondante e buono e dio e' un signore gentile che ha una casa sul mare per noi due. Forse e' vero e forse si che non fa mai bene stare troppo insieme ma non e' mai vero che quando non c'e' piu' l'amore c'e' la liberta'. E' verissimo il tempo spara ma c'e' un tempo che se lo butti via non lo trovi mai piu' non parlare e commuoviti anche tu. - E NON SERVE CHE SIA NATALE (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Quanta polvere fa il mondo mentre va copre tutto e non ci fa vedere piu' le stagioni i dubbi i figli e le speranze e rincorriamo i sogni qua e la. Che rumore che fa il mondo mentre va tra motori guerre soldi e gelosie confondiamo il giorno dopo con l'eternita' e l'allegria con la felicita'. E intanto tra noi scommetiamo la vita traversando da soli il mare per scoprire cos'e' che vale. Facci uscire dal temporale prima che ci trascini via. Dacci strade per ritornare dove non siamo stati mai. E non serve che sia Natale per scoprire di avere un cuore per capire, per sperare un po'. Che fatica che fa il mondo mentre va tutti in corsa per un posto in prima fila. O sei primo o sei nessuno. Tutto o niente e il senso della vita se ne va... E intanto tra noi ci aggiustiamo la vita con amori e con medicine mentre il tempo ci scappa via. Facci piangere per qualcuno che ci lascia e non tornera' dacci braccia per un amico che ci prova e non ce la fa. Se ogni tanto ci fermassimo a pensare se ci fosse tempo per ricominciare se vivessimo e lasciassimo campare sarebbe tutti i giorni un po' Natale. - E VORREI (R. Facchinetti - V. Negrini) Siamo gia' sulla porta un breve addio nel giardino e lo so io quel che sento ma non potrei provarci piu' l'ho detto gia' discorso chiuso da parte mia. E vorrei trascinarti nel buio la' come sempre dove lo sai tante volte abbandonai la rabbia mia ma cara mia stasera questo non si fara'. Pensa che adesso vorrei far l'amore qui una volta, due volte, poi dirti no non ci riesco a lasciarti e vorrei vorrei che a sbagliare di piu' fossi stato io sempre io. E' cosi', inutilmente illuderei nuovamente la mente mia come sempre, meglio per me salvarmi qui, adesso che riesco a guardarti come sei. Non ti diro' che vorrei e Dio sa se e' vero che ancora vorrei far l'amore qui una volta, due volte stasera no, mi conosco e lo so cio' che infine poi io vorrei. (ripete ad libitum) - ELEONORA MIA MADRE (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Tra le cose vecchie quel vestito lungo dei vent'anni tuoi come allora bello coi merletti non piu' bianchi per l'eta' donna tu mia madre scopro per la prima volta io a spiarti dalla porta tra le vecchie cose tue. L'emozione cade nei pensieri della stanca tua realta' chiaro quel ricordo si fa strada tra la fantasia e l'eta' sul tuo viso stanco un sorriso spento e' quel che resta di una vita mai vissuta sempre attesa troppo ormai. La tua antica delusione tra le prime rughe appare gia' sciogli i tuoi capelli lunghi come mai cosi' bella non ti ho vista mai. - ERAVAMO RAGAZZI (R. Facchinetti - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Babilonia) Te lo ricordi che eravamo ragazzi e ci facevi tutti un po' innamorare e ogni estate era sempre speciale. Te lo ricordi il mare la notte tardi che avevi freddo ed io venivo a scaldarti e con la scusa riuscivo a toccarti. Per quale strana ragione a un tratto si cambia stagione ma che fine ha fatto la voglia di allora? Senza volere, ci si ritrova ad andare. Lontano, lontano tra quei ricordi che non ci lasciano piu'. Dimmelo tu chi ci ha promesso che c'era di meglio. E tu, dimmelo tu quanto passato e' passato di qui per trasformarci cosi'? Te la ricordi la mia moto indecente che ci salivi e ti guardavo le gambe e tu brava a far finta di niente. Ho ancora in bocca le tue labbra salate in quei saluti di quell'ultima estate che poi non ti avrei vista piu'. Quante emozioni disperse tutte per strade diverse ma che fine ha fatto l'estate di allora? Senza volere, ci si ritrova ad andare. Lontano, lontano tra quei ricordi che non ci lasciano piu'. Dimmelo tu chi ci ha promesso che c'era di meglio. E tu, dimmelo tu quanto passato e' passato di qui per trasformarci cosi'? Te lo ricordi che eravamo ragazzi nel bar vicino al nostro solito mare io e te. Te lo ricordi che eravamo ragazzi che avevi freddo ed io venivo a scaldarti e a toccarti. Te lo ricordi che eravamo ragazzi..... - FAMMI FERMARE IL TEMPO (R. Canzian - V. Negrini) Come vola il tempo, ho mezza vita gia' alle spalle, anche se faccio finta di no, e gli anni puoi tenerli in pugno, ma ti levano la pelle bastardo il tempo quando scopri stando lontano chi avevi vicino magari un padre camionista con un cuore d'artista. Che bugiardo il tempo, quanti miti ha scardinato dai miei primi sogni fin qui. Ho cavalcato in groppa agli anni che han stravolto l'universo, che cosa ne resta di serio non so, com'e' cambiato il vento della liberta', quanta gente ha cambiato dio, e io propongo il mio destino ad una donna che ha mo' degli anni miei. Fammi fermare il tempo, lui che stava fermando me, tu spudorato angelo fammi uscire dal coro da' fiato al futuro. Fammi fermare il tempo, lui non deve negarmi te in questa eta' difficile, ha due scelte: il mio cuore fermarsi o fidarsi di te. All'inferno il tempo e tutti i suoi comandamenti, perche' dovrei dirti di no. Fammi giocare nel tuo corpo, lascia che ci sbatta i denti, forse e' l'ultima grande occasione che ho, tu in fondo hai tempo di sbagliare e riparare e segui il cuore comunque sia. Dammi i tuoi anni che mi rendono migliore, che mi spianino la via. Fammi fermare il tempo, lui che stava fermando me, tu spudorato angelo fammi uscire dal coro da' fiato al futuro. Fammi fermare il tempo, lui non deve negarmi te in questa o' difficile, ha due scelte: il mio cuore fermarsi o fidarsi di te. - FANTASIA (R. Facchinetti - V. Negrini) Fantasia legna sulla fiamma e ci si scalda un po'. Vedrai sopra l'acqua il vento argento sciogliera' per te. Sul tuo corpo bianco l'ombra mia sara' fra un attimo carezza e fuoco e tu vedrai con gli occhi semichiusi cio' che c'e' e non c'e' la danza della fiamma al vento e su te e intorno a te e dentro te la liberta'. Fantasia le stanze della notte in quest'isola mia pero' han breve il fuoco e rapido il risveglio e direi che sul tuo viso l'alba rende a te di gia' la scialba ed immutabile realta' e tu con triste tenerezza intorno a noi vedrai il mare nell'acquario e il fuoco spento ormai la stanza di un ragazzo e non sorriderai. - FARE, SFARE, DIRE, INDOVINARE (R. Facchinetti - R. Canzian - S. D'Orazio) Se leggessi nel futuro ve lo giuro qualche cosa inventerei. Fossi bello e' un po' discusso starei spesso sulle pagine di STOP. Se per sbaglio fossi santo un miracolo ogni tanto per salvare i fatti miei lo farei. Se credessi alla morale bene o male bello dentro io sarei. Fossi re fossi potente la mia gente con promesse incanterei. Ma se fossi convincente io farei sicuramente Caroselli del Cynar. Fare, sfare, dire, indovinare c'e' chi spera e c'e' chi sa aspettare chi dei sogni senza non sa fare e chi invece sa. Fossi forte ed incosciente come niente farei nero Cassius Clay. Se credessi all'innocenza con urgenza Loredana sposerei. Fossi in fondo come sono non sarei niente di buono ma farei finta di si'. Fare, sfare, dire, indovinare c'e' chi spera e c'e' chi sa aspettare chi dei sogni senza non sa fare e chi invece sa. - FOTOGRAFIE (D. Battaglia - V. Negrini) Fotografie, trasparenze di fuori citta', torri spagnole le chitarre e le birre in collina, l'eclissi di sole fotografie, io e te vagabondi nel porto di Barcellona su di giri di prima mattina, navigando l'estate del sud. Nelle fotografie, malinconie, colpi di sole donne, pugni e poesie mentre qui. Tutto il vino va via non si sa come la tua donna e la mia ridono insieme han gia' deciso che han chiuso i confini e i nostri treni non partono piu'. Fotografie, una piazza di un posto dell'est con le bandiere una tazza di grappa di more, senza amori ne' fretta ne' idee. Basta fotografie, piccole spie pericolose un bicchiere di piu' torni tu batti i pugni e vedrai, chi siamo ancora c'e' un biglietto per noi per l'avventura sulla corriera a colori che vola chi la perde non parte mai piu'. Quante pagine ha la liberta' non lo sappiamo quante volte dirai mi fermo qui quanto vento ci sta dentro una vela non parliamo di noi alla moviola finito il vino facciamo che e' tardi non facciamo i bastardi perche' la tua luna e la mia fanno canzone la tua donna e la mia sono persone guidando piano portiamole a casa e poi chiediamo anche scusa vedrai tutto e' meglio cosi', meglio cosi' basta malinconie, fotografie. - FUORI STAGIONE (R. Facchinetti - V. Negrini) Malinconia di mezza stagione, dammi ragione, come si fa. Come si fa a sedersi in un ristorante da soli in questa citta' come una sentinella con zero idee guardo chi va e chi viene, non mi voglio per niente bene. Ora mi faccio dare coraggio dalla signora bionda del bar, tra le bottiglie multicolori l'aria di molti amori ce l'ha; mette nel conto un mezzo sorriso in piu', pesca nei suoi pensieri, si ricorda con chi ero ieri. E invece io non voglio pensarci piu', fuori stagione in lista non ci sei piu', metto le cose in fila che eran cadute un po', quella che mi consola la trovero'. La mia stazione giusta chissa' qual e', fuori stagione costa pensare a te, meglio tenersi in tasca quello che ancora c'e' mangio dell'uva fresca finche' ce n'e'. Gusti di vino forte si parte in fretta a parlarsi addosso cosi', l'occhio mi fa da spia che le cose dentro non stanno proprio cosi', e' un gatto con molte code la vita mia, basta tirarne una e poi che fosse la volta buona. Tanto sbagliare tutto o sbagliare no fuori stagione troppo io non ci sto notte di mezza luna, fammi lo sconto tu, fuori stagione non ci sto dentro piu'. Tanto sbagliare tutto o sbagliare no fuori stagione troppo io non ci sto notte di mezza luna fammi lo sconto tu fuori stagione non ci sto dentro piu'. - GATTO Dl STRADA (R. Canzian - V. Negrini) Punto il dito nel cuore dell'Europa, sono qui. Dorme al sole il motore, risvegliare non si puo'. Nel mezzogiorno giallo di grano io mi sdraio all'ombra dell'ombra mia. Punto i gomiti al cuore della terra, sono qui. Fresche spine di birra nelle vene: penso a me. Completamente gatto di strada che, dovunque vada resiste e conquista un posto per se. E viaggia insieme a me la tempesta che spettina i pensieri in testa a chi pretende di cercarmi dentro di sapere il centro mio. perche' non siete qui tutte quante a spingere il mio carro che non va? In mezzo a questo niente strano da deserto indiano, qui vi vorrei. Pianto gli occhi nel cuore del silenzio, penso a chi mi dovrebbe aspettare non si muore, non per me, completamente gatto selvaggio che, se vale il viaggio, si muove e ti trova e arriva da te. E viaggia insieme a me la mia pelle che accende le tue stelle, se ne hai; se non ho fatto in tempo oggi domani mi vedrai, perche' non basti tu nella mente a spingere il mio carro che non va. In mezzo a questo niente strano da deserto indiano non ce la fai. - GENTE DELLA SERA (R. Facchinetti - V. Negrini) Notte di Luglio feriale, Milano centrale un caldo di Dio. Persone in stazione a dormire, a rubare, a fumare a cambiare citta' qui c'e' di tutto, e' il casello del mondo si sa. Gente della sera, chi l'ha detto che fate paura sarabanda di folletti e bambole siamo tutti innocenti a quest'ora. Gente della sera, sconosciuto mi siedo e respiro benvenuto ad un pensiero insolito a quest'ora si e' soli davvero. Da un vetro bucato del cielo e' caduta la luna, la tengo per me; su pattini portafortuna rincorro una strada dolcezza perche', sui primi scalini dell'alba violenza non c'e'. Gente della sera, siamo tutti qualcosa e qualcuno solitudini a colori in maschera alle porte di un altro mattino. Gente della sera, chi l'ha detto che fate paura io rispetto i gatti che sorridono nella notte curiosa e leggera. Senza guardarmi alle spalle in piedi sul mondo mi fido e mi va compriamo un giornale e vediamo il mondo che fa. Gente della sera, chi l'ha detto che fate paura. Gente della sera, siamo tutti qualcosa e qualcuno. Gente della sera. siamo tutti innocenti a quest'ora. - GIORNO PER GIORNO (R. Facchinetti - V. Negrini) Giorno per giorno ho imparato ad avere pazienza sulla mia coscienza e' cresciuta gia' l'erba e ogni giorno mi sveglio che tutto va meglio. Giorno per giorno seguo il vento aspettando la sera e non faccio paura e non faccio domande in poche parole, sono un uomo normale. Giorno per giorno ho imparato la vita a memoria come un libro di storia dei tempi di scuola e di mio non ci lascio una sola parola. Giorno per giorno ho imparato il mio bene e il mio male un minuto di sole mi basta a scaldarmi con quale diritto tu vieni a svegliarmi. Passo per passo, riaprendo finestre gia' chiuse precipiti dentro di me che cosa ti aspetti; questo io dico sapendo che stavo cadendo e che l'ultima spiaggia del mondo che valga la pena sei tu. Giorno per giorno stai riuscendo a toccarmi nel cuore a toccarmi nel corpo e ad avere risposta inventiamo altre ore se il tempo non basta. Giorno per giorno sto imparando a combattere ancora a puntare i miei occhi negli occhi del mondo a esser dentro le cose che stanno cambiando. Giorno per giorno ogni prossimo giorno. - GIORNI INFINITI (R. Facchinetti - V. Negrini) Cambia il vento, cambiano i confini torna sempre quel che se ne va i giorni del futuro venuti da lontano da mille piogge e compleanni fa. Giorni d'aria, giorni di fatica ci vuole occhio, cuore e fantasia. Abbiamo nelle dita gli anelli della vita. Abbiamo tutti quanti un senso. Sognando, guarendo suonando seminando. Volando cadendo guidando i figli e le citta'. Le grandi stelle, piccoli mestieri s'incrociano nell'alba sulle vie. Le storie della notte le sveglie del mattino. Cerchiamo tutti di toccarci correndo, scalando rubando e accarezzando. Nel lampo del tempo in giorni senza fine mai. Quando i giorni sono musica fermiamoci a sentire. Se sono muri salta di la' se sono amori abbracciali. E' un ballo che continua in mille passi brevi. Sul palco della terra non c'e' persona grande o piccola anche gli ultimi che non vincono mai, non si fermano mai. Volando, cadendo suonando seminando segnando il tempo per infiniti giorni in piu'... - GITANO (D. Battaglia - V. Negrini) Io sono qui non ho piu' il passaporto la gente mia mi ha dichiarato perso e il mio violino l'han spezzato gia'. Questa citta' non canta intorno al fuoco ma sguardi ha che vedono nel buio e lo straniero ha gli occhi di una spia. Voglio entrare posso farcela a pagare e poi so imparare la mia lingua non la parlo piu' camminavo sulla tune ed ho coraggio si' dite cosa devo fare ed io mi fermo qui. E dormire nelle case senza ruote e poi respirare le stagioni e il fumo insieme a voi far l'amore soffocando mentre corre via la sirena lungo il ponte della ferrovia. Io sono qui i fuochi sono spenti i troppi si' son sabbia sotto i denti e sono un'ombra dietro a un vetro ormai. Voglio uscire voglio polvere e chitarre io per dormire voglio tende colorate io voglio sole grida e vino da cadere giu' voglio ruote sulla strada e non fermarmi piu'. - GIULIA SI SPOSA (R. Facchinetti - V. Negrini) Giulia si sposa, ma che sorpresa, Giulia che quand'era insieme a me, diventava seria, le mancava l'aria, se insistevo, vieni a vivere con me, diceva: "io do a un uomo tutto, ma non accetto che pensi Giulia e' mia". Giulia si sposa, e' la sola cosa, che lei non ha mai fatto, insieme a me, perche' lei diceva, che l'amore e' amore, non un contratto o un fido in banca, dira' di si perche' e' un po'stanca, ma chi la sposa non sa una cosa, Giulia, io e te, sappiamo invece che, nessuno piu' di me al mondo, ti conosce fino in fondo, sa dirti il fatto tuo, sa prenderti se stai cadendo, sposarti e' un gioco nuovo, pero' non t'assomiglia, e Giulia, e' Giulia, solo con me. Giulia si sposa, ha gia' la casa, si fara' le foto in chiesa; lei, lei che odiava fare, quel che fa la gente, ma io lo so' che cosa ha in mente, arrivera' davanti al prete, ma Giulia e' Giulia, e li dira' di no. Giulia io e te, sappiamo bene che, nessuno piu' di me al mondo, ti conosce fino in fondo, sa dirti il fatto tuo, sa prenderti se stai cadendo, puoi parlo fino in fondo, il gioco se ne hai voglia, ma Giulia e' Giulia, solo con me, puoi parlo fino in fondo, il gioco se ne hai voglia, ma Giulia e' Giulia, solo con me. - GLI ANNI PIU' IMPORTANTI DELLA NOSTRA VITA (R. Facchinetti - V. Negrini) E un'altra volta buonanotte a questa casa alla goccia in bagno e al battito del cuore agli anni ottanta dietro la finestra chiusa alla mia compagna a quel che mi sa dare quel che lei fa per me che non so ricambiare. E buonanotte ai tuoi capelli sul cuscino a quel quadro storto e all'acqua minerale a un antifurto d'auto al pianto di un bambino e alla vita che ti vivi con piu' amore con amore piu' di me per le cose che abbiamo. E abbiamo amici e appuntamenti con il mondo gli anni piu' importanti della nostra vita abbiamo tutto dopo aver sognato tanto e sei tu che hai rovesciato la partita e perdonami se non ti ho mai ringraziata di esser quello che sei. E buonanotte alle tue spalle al tuo respiro alla mosca sul soffitto e al campanile che batte il tempo della gente e del pensiero delle cose belle che ho capito male e perdonami se non ti so ringraziare. Avremo stelle ed atterraggi di fortuna gli anni piu' importanti della nostra vita abbiamo visto il mondo andare sulla luna e dei sogni prender corpo tra le dita e perdonami se non ti ho mai ringraziata di esser quello che sei di esser quello che sei. - GOODBYE (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Il tempo e' una marea ci trascina via sommerge i desideri spazza via gli amori e una volta ancora e' tempo di confonderci di guardarci andare e di voltare pagina di dirci appena ricordati di me. Il tempo e una scommessa se lo perdi passa ma noi che abbiamo vinto ce ne rest a tanto per giocarci un altro amore e ancora crederci per partire verso incontri lontanissimi comunque sia ricordati di me. Goodbye goodbye goodbye goodbye questa notte forse e' l'ultima teniamola per noi se c'e' un fuoco non lo spegnere io ti ritrovero' goodbye goodbye... Il tempo e' un marinaio giura di restare ma appena s'alza il vento vuole un altro mare e noi siamo come il tempo pronti a correre a scommettere a scappare a farci prendere per dirci poi ricordati di me. - GRANDI SPERANZE (R. Facchinetti - V. Negrini) E' finita la domenica e le moto si allontanano l'appennino e' spettinato senza piu' neve fuori. Sotto un trucco rock romantico la bambina ha detto il primo addio e il futuro e' dietro i vetri, sa di cioccolata e di freddo che va via, va via, via, va via. Grandi speranze alle fermate al mattino con le guance arrossate dai sogni di mezz'ora fa, col foglio rosa in tasca per il destino che promette dai televisori e dai muri in citta'. Grandi speranze di vacanze straniere per le piccole azzurre ragazze alle casse dei bar e che qualcuno, mentre sta per pagare, riconosca la donna che ha sempre sognato di piu'. Con le mani in tasca fra gli spiccioli penso alle mie storie che continuano, mentre il vento spara in alto i passeri e speriamo tutti che non piova piu'. Sopra certe isole la speranza ha reti e muscoli; ti dico a modo mio che cosa spero io: che nella mia vita affollatissima ci sia sempre modo di raggiungerti; al lavoro, al cinema o tra gli alberi e comunque in tempo per non perderti. Grandi speranze sul livello del mare coi traghetti, le feste di piazza e i sapori del sud quando le donne vanno a farsi guardare e si spara nel centro per farsi la fotografia. Grandi speranze sotto un pezzo di luna per qualcuno che aspetta qualcuna per tutti, per me... - I BAMBINI Cl GUARDANO (D. Battaglia - V. Negrini) Camminando vicini i bambini ci guardano sotto molti capelli sopra i pattini gialli dietro i vetri degli autobus. Nei tramonti d'estate i bambini si sposano con le labbra salate di popcorn e di mare e non sai cosa dicono. Al di la' delle strade i bambini ci guardano e ci copiano i suoni i baci e le sfide le canzoni e le lacrime e si chiedono spesso se sia meglio capire o andare via a viaggiare nel mondo con il telecomando delle tivu'. Aspettando il domani i bambini ci guardano imparando l'inglese con le bocche golose fra i gelati e le nuvole e in qualunque stagione i bambini si svegliano con il cuore leggero non gli manca il respiro quando suona il telefono e disegnano gli alberi con il sole che ride e guarda giu' i bambini si sa che non sentono mai che tempo fa. E la sera li fa dormire sotto piccoli grandi pensieri che fra un mese e' gia' Natale che domani c'e' geografia e come fanno a nascere i bambini e dove nasce il Po. Fanno sogni volanti e meno innocenti di quel che crediamo noi. L'orologio cammina e i bambini ci guardano han voglia e paura di dormire una sera e svegliarsi gia' uomini. I bambini raccontano ai computer le loro fantasie. I bambini pero' non ci credono piu' alle bugie. - IL CIELO E' BLU SOPRA LE NUVOLE (C. Facchinetti - V. Negrini) Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina piangi lacrime sottili tra la gente che cammina sei incinta e innamorata ma sua moglie fortunata resta quella la'. Tu signora consumata da una vita prepotente hai un figlio che ha studiato non lavora ma pretende sembra sempre piu' suo padre che paura quando suona quel telefono. Ma il cielo e' blu sopra le nuvole e non e' poi cosi lontano dobbiamo arrampicarci e crescere senza bisogno di nessuno il cielo e' blu sopra le nuvole oltre il silenzio ed il rumore c'e' chi ha le macchine e gli aerei pero' ha paura di volare ma il cielo e' blu sopra le nuvole. Tu bambino stai giovando a una guerra senza fine la tua vita in costruzione sopra travi ballerine costera' dei sacrifici ma nessuno ha molti amici devi volerti bene tu. Ma il cielo e' blu sopra le nuvole dietro la rabbia ed il dolore la vita e' un pugno nello stomaco solo per chi se lo fa dare e non e' poi cosi difficile amarsi oggi piu' di prima la brava gente si disintegra quando si sente sola e scema ma il cielo e' blu sopra le nuvole... il cielo e' blu sopra le nuvole... il cielo e' blu sopra le nuvole... - IL GIORNO PRIMA (R. Facchinetti - V. Negrini) Puo' accadere senza che la sveglia suoni a mo' di un sogno o a un tiro di pallone a mo' concerto o sull'autostrada che la mezzaluna ha il sole sulla coda e i carabinieri fanno benzina o a mo' del salto di una ballerina. Puo' accadere appena ti e' venuto in mente che se chiedi scusa non ci perdi niente mentre le ragazze asciugano i capelli mentre i giocatori studiano i cavalli puo' accadere e tu lo sai. E se fosse autunno non faremmo in tempo a mangiare i funghi nati dalla pioggia a finir gli amori nati sulla spiaggia e se fosse aprile pensa che peccato che non e finito ancora il campionato. E se succedesse mentre tu sei sola non potrei lasciarti l'ultima parola e poi e poi puo' capitare anche se stasera c'e' un tramonto troppo sano, troppo mio per aver paura anch'io. E potrebbe essere anche domattina coi banditi in banca per una rapina coi bambini a scuola ad imparare il mondo ed i pescatori ad imparare il fondo. Se al di la' del cielo nel momento esatto fossero a guardare sembrerebbe solo lo strizzare d'occhi di una stella fuochi da lontano poi la notte torna normale e non se ne parla piu'. Oltre il giardino, oltremare sarebbe lontana la realta' come piccole nuvole come vecchi giocattoli e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano. Ma guardati, guardami e dimmi se dovessimo noi ricominciare con le pietre e con gli alberi sopra l'ultima isola non e' meglio pensare che non puo' succedere. Non funziona come in certi films minori che a salvare il mondo bastano gli amori puo' accadere adesso mentre sto cantando mentre c'e' poesia mentre sto contando quanti fogli mancano alla vita mia e si va a ballare e si va a mangiare o quello che ti pare ed e' tutto a posto e potrei giurare che il resto e' fantasia. Ma il bottone selvaggio e' di un bel rosso pulito ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti con la giacca severa, con le croci davanti e noi siamo qui, siamo qui, siamo qui. A curare i difetti delle case e dei cuori a comprare i biglietti per momenti migliori a pensare che oggi porta dritto a domani a camminare sull'acqua per fermargli le mani e noi siamo qui, siamo qui, siamo qui. - IL PRIMO E L'ULTIMO UOMO (R. Facchinetti - V. Negrini) Sono davanti a me stesso e vedo un viso qualunque e come sempre mi chiedo come faccia lei quando ritorno a casa avvilito del mondo a morire per me. E quando queste mie dita stanche di aver bussato a troppe porte chiuse non ce la fanno nemmeno ad accarezzarle il viso le sue labbra di rosa non sono mai stanche. Son parole bianche come angeli in volo quando lei mi dice "Tu sei la vita, il primo e l'ultimo uomo la casa che amo ogni giorno mi parla, mi parla di te. Tu sei il primo e l'ultimo uomo... Tu sei il primo e l'ultimo uomo... "Sono davanti a me stesso e vedo un viso qualunque e all'improvviso mi chiedo cosa mi succede, cosa sto inventando nei pensieri miei mentre muoio per lei. Da ieri in questa casa nessuna voce si sente lei non vorrebbe nemmeno ritornarci un minuto le labbra di rosa si sono stancate di promesse sbagliate le stesse parole un altro fanno felice "Tu sei la vita, il primo e l'ultimo uomo la casa che amo ogni giorno mi parla, mi parla di te. Tu sei il primo e l'ultimo uomo... Tu sei il primo e l'ultimo uomo..." "Tu sei il primo e l'ultimo uomo... Tu sei il primo e l'ultimo uomo... " (ripete ad libitum) - IL PRIMO GIORNO Dl LIBERTA' (R. Facchinetti - V. Negrini) Mentre riconosco il sole della mia citta' io respiro il primo giorno di liberta' sul tuo viso in un istante conto indietro la mia eta' peccato che sia gia' spesa a meta'. Trema il tuo silenzio dolce fra le mani mie amo confrontare te con le mie fantasie che han difeso la mia mente fino ad un minuto fa dal sonno che poi piu' sogni non ha. Dolcemente serenamente bevo l'acqua alla tua sorgente io ti leggo dentro e ti viaggio dentro e anche se laggiu' l'aria entrava a stento io sulla pelle sentivo il vento tuo. Dolcemente serenamente s'asciuga il tempo sulla mia fronte tu che mi conosci lo sai che non mi nascondero' gli occhi non li abbasso non devo niente al mondo adesso io. Batte il sole sulla strada e ci riscalda gia' io respiro il primo giorno mio di liberta' guardo in faccia la mia vita e di meglio non vorrei adesso che tu davvero ci sei. Dolcemente serenamente s'asciuga il tempo sulla mia fronte tu che mi conosci lo sai che non mi nascondero' gli occhi non li abbasso non devo niente al mondo adesso io. - IL RAGAZZO DEL CIELO (R. Facchinetti - R. Canzian - V. Negrini) E, la luna silenziosa, fu, stupita fu curiosa, ma tu chi sei, perche' tu sai volare? Cosi' parlo', la luna all'aviatore. Sai, quant'e' lontano il mondo sai, quant'e' profondo il mare rispose lui: io devo attraversare aiutami, non farmi addormentare. Sull'Oceano Atlantico, la notizia passo', dalle Azzorre, all'Africa, ogni nave sveglio', il ragazzo del cielo e' arrivato a meta' del suo viaggio da solo forse ce la fara'. La luna all'orizzonte, bagno' di luce bianca la fronte stanca dell'uomo finche' a levante apparve il mattino. E nell'aria gelida, finalmente scoppio', un'aurora magica, che la notte incendio' e si accese il mare, sulla porta dell'est poi l'Europa nel sole, dietro al porto di Brest. Non c'era piu' la luna, ma dove in quel momento era notte c'e' chi sorpreso, vide la luna fare un sorriso. - IL SILENZIO DELLA COLOMBA (R. Facchinetti - V. Negrini) Ti chiederanno se li hai visti in faccia, come ti han spogliata e se hai ceduto in fretta, sotto quale tipo di minaccia o e' stato un gioco andato troppo in la. E anche ammesso che finiscano in galera quest'anno non verra' piu' primavera, senti addosso quelle mani ancora, e' un primo amore che non scorderai. E' la fine dell'innocenza in quest'alba gelida di polizia e' il silenzio della colomba affogata di pioggia e buttata via. E vuoi dimenticare, e vuoi volare via, sara' una lunga strada verso casa quando verranno a prenderti. Se non lo fa nessuno ti chiedo scusa io per quelli che hanno un nome e una faccia che puoi chiamare uomini, perche' in questa citta' vigliacca a parole son tuti eroi, ma tu hai perso le scarpe e il cuore e non sai piu' chi sei e non ci perdonerai. E non bastan mille docce per lavarti e la gente parla molto con gli sguardi sei gia' dall'altra parte della vita forse a scuola non ci tornerai. E anche ammesso che finiscano in galera, quest'anno non verra' piu' primavera, li senti addosso a respirare ancora, ed e' un respiro che non scorderai. E' la fine dell'innocenza carta straccia lacrime e formalita', e' il silenzio della colomba che sognava il mare e non ci arriverÿ. Come dimenticare, come volare via, nel cuore piu' profondo del tuo cuore l'inferno ha fatto i cuccioli. Se non lo fa nessuno ti chiedo scusa io per quelli che hanno un nome e una faccia che puoi chiamare uomini, perche' le donne san stare al mondo molto piu' di noi ma non ci perdonerai. - IL SUO TEMPO E NOI (R. Facchinetti - R. Canzian - V. Negrini) Non e' cosi' che dicevo io. Lo credevo meglio aspettare un figlio io volevo dividere ogni giorno con te. Ma tu vuoi solo proteggerlo. Bagni la tua mente solo in acqua azzurra. Il bambino e' l'erba e tu sei la terra. Non dovrei piu' toccarti io e chi l'ha detto mai. Tu sei ancora bellissima. Lui rischiera', nascera' fara' il grande salto da se' e poi tutto il resto lo sai gli deve arrivare da noi. Lui ha tempo, il tuo tempo ancora non e'. Ne abbiamo un po' meno io e te. Parla con la gente non parlare da sola. Lui da dentro sente ogni tua parola. Strappa in mille coriandoli i giornali se vuoi ma il mondo resta difficile. Lui vincera', nascera' vorra' tutto il mondo per se' che specie di mondo gli dai se un fiore nell'acqua tu sei. Lui ha tempo, il suo tempo ancora non e' ne abbiamo un po' meno io e te. - IL TEMPO, UNA DONNA, LA CITTA' (R. Facchinetti - V. Negrini) Polvere il vento nella valle scivola finestre semiaperte stridono sui muri silenzioso il sole giace. Vastita' di strade sconosciute ai passi miei che suonano indiscreti come chi violasse un mondo mai trovato prima. Si avvicina lentamente a me resta in ombra il viso per un po' e' una donna e sembra sia pur presente e viva un'immagine sospesa nel tempo nata alla mente prima che agli occhi miei. E' un ritratto della fantasia chiedo dove sono e lei chi sia lei risponde: Vieni e poi tu potrai vedere cio' che il vento e il sole sanno da sempre cio' che spiegarti forse neanch'io saprei. Lentamente io la seguo, ho gli occhi su di lei sto cercando di sentire veri i passi miei quanto prima lieve e poi via via sempre piu' presente scopro intorno da rumori e voci la citta' prima spenta riemergente e viva intorno a me anche se oltre noi nessuno c'e' anche se oltre noi nessuno c'e'. Voci di uomini in allegria parlano forte di non so chi vantano nel vino ognuno con vivaci accenti come il mondo sfiderebbe chi non fosse nato vinto ma nella citta' si stenta e si aspetta chi sa che. Chi ha del coraggio nel mondo va voce di donna di stanca eta' come una preghiera triste a chi si appresta al viaggio quando tornerai lo sento figlio io saro' nel vento possa il mondo risparmiarti per colei che in mente hai. E solitario un canto di fanciulla in una stanza vuota dietro una finestra chiusa in pianto si tramuta fra pareti nude che il silenzio consumo' e la mente incerta a cosa esiste e cosa no. Poi la sconosciuta a un tratto il viso mi rivela ne riscopro i tratti dolci gli occhi d'acgua pura trasparente contro il sole l'abito di lei ricomposta immagine di voci udite gia'. Non violata dall'iniquo tempo sola e viva dove vive ormai fredda l'eco di remote ombre cui sottrarla solo io potrei prendo le sue mani e breve e intenso e' il suo respiro. Tace il vento sulle pietre bianche anche il sole sembra attento a noi cade il velo che l'attesa antica forte e fragile le ricamo'. Cade giu' da un muro un sasso rotola e si ferma. L'aria si chiude al silenzio e poi s'alza la polvere intorno a noi io chiudo gli occhi li riapro e... - IN DIRETTA NEL VENTO (D. Battaglia - V. Negrini) Vivo, mi piace la notte e ci vivo con le mie sigarette e il piatto che gira e dietro i vetri la citta'. Strano il microfono e' come un bambino gli parlo e non so se dorme o mi ascolta la luce e' sciolta nel caffe'. E ogni notte cosi', questa radio e' il mio mondo coi dischi. i giornali e gli scontrini del bar. Senti, senti, il telefono ancora e' la solita signora, oh no!. Ed invece sei tu ma senti che sorpresa due giorni e due notti per dimenticarti metto un disco per te poi vattene a dormire no, scusa, aspetta, dimmi dove sei. Dimmi stasera sei in casa da sola o parli nascosta fra coperte e cuscino la radio e' li vicino a te e addosso cos'hai voglio saperti tutta ti voglio sentire come stando li' senti, senti, volevi pensarci o allora ci hai pensato o no. Metto un disco per te e fra pensieri e suono mi torna la voglia di due giorni fa. Parla ancora con me l'antenna e' un'ombra bruna contro la luna e sopra la citta'. L'alba dietro le case si scalda e questo momento in diretta nel vento lo voglio dedicare a te. - IN ITALIA SI PUO' (R. Facchinetti - V. Negrini) (Siamo i piccoli italiani, Ferrari e maccheroni ambaraba' cicci cocco', in Italia si puo'.) Ma dove vai? Vieni in Italia che si sta bene. E' una tribu' che gia' a vent'anni si va in pensione. Oltre frontiera, o lavori o ti caccian fuori; in Italia no, che problema c'e'? In Italia si puo'. Ma dove vai? Questo e' il paese dell'abbondanza. Anche in galera, anche pagando non c'e' una stanza. Bella straniera in T.V. qui si fa carriera, basta stare zitte, basta aver le tette. In Italia si puo' fare quello che vuoi, e' l'aereo piu' pazzo del mondo. Qui comandano tutti e' la banda bassotti, mangiamo e rubiamo cantando. Immagina per te e tutti i figli tuoi un posto piu' incredibile. In Italia si puo' fare quello che vuoi, e le mamme ci vogliono bene. In Italia si puo'. Ma dove vai? Vieni in Italia che si respira. Siamo i migliori a fare i ricchi senza una lira. Siam professori della moda e dei terni al lotto e negli ospedali ci curiamo da soli. In Italia si puo' fare quello che vuoi l'importante e' tirare a campare, qui le torri pendenti non cascano mai basta stringer la cinghia e tirare. Immagina per noi e tutti i figli tuoi un posto piu' incredibile. (Siamo i piccoli italiani, cinquantaseimilioni di figli di papa', sole, pizza e malandrini, polenta e mandolini, Ambaraba' cicci cocco'. Siamo i piccoli italiani, cinquantaseimilioni di figli di papa', sole, pizza e malandrini, polenta e mandolini, Ambaraba' cicci cocco'.) In Italia si puo' fare quello che vuoi, siamo alpini e picciotti di cuore, noi siamo poeti, noi siam marinai, anche se non sappiamo nuotare. In Italia si puo' fare quello che vuoi, siamo alpini e 'picciotti di cuore, noi siamo poeti, noi siam marinai, anche se non sappiamo nuotare. - INCA (R. Facchinetti - V. Negrini) Disse il soldato al suo re nuovo mondo tu avrai dammi tempo e vedrai. L'indio il coltello punto' sulle stelle a ponente e le navi conto' poi disse: oltre il mare c'e' il niente chi viene dal niente nemico non e'. Dentro la citta' dai muri d'oro ai soldati il fiato si fermo' sopra l'innocenza del giaguaro l'aquila cristiana si getto'. L'indio il coltello punto' contro il sole tu farmi del male non puoi. Abbasso' le braccia ai fianchi e disse: fermati mille volte puoi colpirmi e non cadrei una strana meraviglia prese gli uomini il bandito di Castiglia chiese a lui tu paura non hai ti fai gioco di noi il tuo trucco qual'e'? Notte di fortezza e fiamme d'oro disse l'indio: uccidimi e vedrai vedrai con quei tuoi occhi di sparviero il sole aprire ancora gli occhi miei l'alba tra un po' spezzera' le tue armi tu farmi del male non puoi. Ma quel sogno fu silenzio e cadde fragile ed il cuore di smeraldo si fermo' poi le spalle della notte si incendiarono e quel sole il re del sole non sveglio'. Le navi il soldato riempi, e con l'oro parti col permesso di Dio. - INCREDIBILMENTE GIU' (R. Facchinetti - V. Negrini) -Mi sentivo -incredibilmente giu' -te ne andavi -improvvisamente tu -e non c'era -assolutamente piu' -niente al mondo -da fare cosi -mi trovai coi -vecchi amici a -far mattina -a festeggiare -la fortuna -che non mi -tormentavi piu' -e poi su di te -mi raccontarono -di tutto -che me l'avevan -sempre detto che -io non ragionavo piu'. .E mentendo .incredibilmente io .dissi forte: .da oggi sono mio .mi appartengo .mi amo, abbasso lei .non la voglio .vedere mai piu'. .Li lasciai .che era gia' .quasi fuori il sole .dissero tutti: .meno male che adesso .non ci muore piu' .per lei -mentre io -io stavo gia' -come mi vedi -cosi col cuore -sotto i piedi -pronto a non -farcela gia' piu'. Li lasciai che era gia' quasi fuori il sole dissero tutti: meno male che adesso non ci muore piu' per lei mentre io io stavo gia' come mi vedi cosi col cuore sotto i piedi pronto a non farcela gia' piu'. Mentre io io stavo gia' come mi vedi cosi col cuore sotto i piedi pronto a non farcela gia' piu'. - INFINITI NOI (R. Facchinetti - V. Negrini) Che ti serve ormai tormentarti per capire il mondo farti soffiare dentro da ogni vento niente c'e' che valga il tuo sgomento. Guarda invece noi piangi per l'amore se si perde odiami se sei messa da parte grida se l'amore grida forte. perche' noi qui, infiniti noi siamo il tempo innocente che nasce dal silenzio del mondo intorno a noi. Chi ti ascolta mai dolce e disperata tra la gente dove le tue mani son respinte cio' che non e' tuo non vale niente. perche' noi qui, infiniti noi siamo il tempo innocente che nasce dal silenzio del mondo intorno a noi. Io ti ascoltero' voce di stupito sentimento io saro' il tuo tempo in un momento con l'orgoglio di dormirti accanto. Guarda ancora noi piangi per l'amore se si perde odiami se sei messa da parte grida se l'amore grida forte. (ripete ad libitum) - INNAMORATI SEMPRE, INNAMORATI MAI (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Innamorati sempre, innamorati mai, ma una amica e' un bel compagno nel momento del bisogno. Quando sono a pezzi cerco solo te, che non so se sei una donna o un amico con la gonna, e non so mai che sentimenti scegliere quando ti stringo forte. Innamorati sempre, innamorati mai, e anche tu mi cerchi spesso se ti crolla il mondo addosso. Te lo dico sempre, non mi ascolti mai che ci credi troppo presto, ma sei bella anche per questo, credimi anche gli errore servono, anche gli amore scemi, vivi. Resta cosi', non stancarti di te, dai retta all'istinto fintanto che c'e', meglio ogni giorno sbagliare un amore che chiudere il cuore al primo dolore. E intanto chissa', prima che imparerai, di quanti fantasmi ti innamorerai per ogni emozione che esce di scena, c'e' sempre un ricordo che vale la pena e ad ogni addio ci sono sempre io. Innamorati sempre, innamorati mai, sempre pronti a prender fuoco, ma ci dura sempre poco. Ci vogliamo bene, come due fratelli, anche se a dormirci accanto, non restiamo mai tranquilli e siamo qui, lontani e vicinissimi, come la notte e il giorno, vivi. Resta cosi' non stancarti di me, sara' confusione che provo per te, ma piu' della pelle e piu' in la dell'amore, un angelo amico e' quel che ci vuole. E intanto chissa', quante volte cadrai e per quante volte mi consolerai, avremo nottate per piangerci addosso e per mille volte faremo lo stesso, ma intanto poi ci siamo sempre noi. Innamorati sempre, innamorati mai. - INUTILI MEMORIE (R. Facchinetti - V. Negrini) Lascio prendere quel che c'era qui ancora di tuo c'e' un signore che si presenta qui in nome tuo ne' sa di nomi. E' con calma che sta insegnandomi cosa sei confusioni che mai risolte qui porti a lui mi da' un consiglio, se ne va. Pace sia se fossi intelligente pace sia per l'anima e la mente liberta' sei da recuperare tempo fa l'avrei saputo fare. Dalla mia la dignita' violata facile considerarti odiata facile se fossi come ero libero su libero sentiero. Ma sui vetri rivolti a un dolce sole c'e' l'indistinta e sconfitta ombra di me e di te m'interroga.... Al mio viso due mani un'anima noi qui io trascinandomi oppure in corsa fui sempre io che ne resta non lo so. Rifiutai per darti il mio presente cio' di me che forse era importante e ascoltai per farti ritrovare cio' di te che si lasciava andare. Restano due strade da seguire inutili memorie custodire ho di te che niente mi hai lasciato fare si che niente sia esistito. Possa estinguersi l'inquietante impressione che lascio prendere insieme al resto anche il senso a me di esistere. Un uomo e non di piu', ieri e sempre piu' sono io tu lo voglia o no, tu ci creda o no io vivro' tu esista o no. - IO DA SOLO (R. Facchinetti - V. Negrini) Io da solo vivo in pugno alla mia citta' mi do via solo al mio lavoro e non mi fermo mai. Io da solo cerco spiagge e lagune blu viaggerei, migrerei davvero ferma il mondo e salto giu'. Con la pioggia e col sereno c'incontriamo tutti piu' o meno da soli con le storie nostre personali che ci legano coi loro fili sottili. A volte non vuoi chi c'e' a volte non c'e' chi vuoi. Io da solo ci sto male, non fa per me il silenzio mi fa paura non so perche'. Io da solo questa notte ho un anno in piu' sai qual'e' il piu' bel regalo torno a casa e ci sei tu. Con la pioggia e col sereno c'incontriamo tutti piu' o meno da soli con la voglia di rifare tutto o soltanto di tornare a letto a sognare. A volte non vuoi chi c'e' a volte non c'e' chi vuoi. Con la pioggia e col sereno c'incontriamo tutti piu' o meno da soli con la voglia di rifare tutto o soltanto di tornare a letto a sognare. - IO E TE PER ALTRI GIORNI (C. Facchinetti - V. Negrini) A quest'ora sanno gia' di noi i problemi cominciano adesso tutto e' fatto ormai tu non sai la forza che mi dai ma conosco i rimpianti che lasci tu conosci i miei. C'e' chi si stanca di un uomo di una donna per amore che manca per noia o per solitudine delusi dal tempo: so bene che per noi non fu cosi'. Lascio una donna che crede solo in me tu distruggi un uomo che il suo mondo ha dato a te. Senza rispetto si parlera' di noi tutto questo io lo accetto non si vive un'altra volta Questo per l'orgoglio mio di averti basta non potranno mai fermarmi dimmi che e' cosi' per te chi puo' ridarci gli anni persi questo fino all'ultimo dei giorni niente del passato puo' sfiorarci niente ci offendera' nessuno al mondo si permettera' appartiene a noi la nostra vita. Cena all'alba soli tu ed io cio' che resta da fare domani devo farlo io... Si risveglia in fretta la citta' nei tuoi occhi un po' stanchi ritorna la tua giusta eta'... Questa e' la cosa piu' importante vieni, voglio uscire tra la gente basta star nascosti qui non ha piu' senso fare cosi' incomincia qui la nostra vita... - IO IN UNA STORIA (D. Battaglia - V. Negrini) "Piano, piano" diceva lei, "Piano, piano, ho paura di svegliare i miei: chiudiamoci di la', nessuno ci vedra', nessuno sentira'". Strano, strano, e' stata lei a cercarmi, a dirmi "Questa notte voglio te, t'aspetto a casa mia". Ed io non so chi sia, ed io non so chi sia. C'e', nella stanza, l'ombra tesa di qualcosa che non so; lei mi stringe ed io mi chiedo che cosa ho, lei mi dice "In casa porto chi mi va, nessuno sentira', nessuno ci vedra'". Piano, piano, ma cosa c'e'? C'e' qualcuno in casa che si muove e viene qui, lei dice "Resta li'", sorride strana e poi "Abbracciami se vuoi". Strano, strano, lei non tremo' ma sorrise a chi era entrato li', davanti a noi, a chi gridava a lei "Amore cosa fai, amore cosa fai". Io, nella stanza, era come non ci fossi neanche piu'; lei diceva "Te la sei voluta tu, non credevi che sapessi farlo anch'io: sbagliavi, amore mio, sbagliavi amore mio". Piano, piano, io me ne andai. Nella storia la mia parte ormai finiva li'; nemmeno mi voltai, nessuno mi fermo', non li ho rivisti mai. - IO SONO IL VENTO E QUEL GIORNO ERO LA' (R. Facchinetti - V. Negrini) Io sono il vento e quel giorno ero la' c'ero per caso chissa' tre giorni e tre notti d'estate restai sogni di suono guidai. Poi li ho guardati andare via addio per sempre a questa gente addio li hanno ripresi le citta' il grande sogno si e' diviso la'. Splendida e strana improvvisa marea mille colori e un'idea gente venuta dal mare e dal nord io sono il vento e lo so. Poi li ho guardati andare via addio per sempre a questa gente addio li hanno ripresi le citta' il grande sogno si e' diviso la'. L'erba si nutre di quello che ha presto cresciuta sara' l'ultima traccia sparisce da se' il resto lo porto con me. E li ho guardati andare via addio per sempre a questa gente addio li hanno ripresi le citta' il grande sogno si e' diviso la'. Mille le voci nell'aria con me cantano ancora perche' io sono il vento e quel giorno ero la' c'ero per caso chissa'. - IO SONO VIVO (R. Facchinetti - V. Negrini) Quando il vento della notte, lascia il posto all'aria chiara, molto mondo dorme ancora, io sono vivo. Quando il sole del mattino, fruga i tetti piano piano, pettinando la citta', io sono vivo. Quando al buio ci si vede, quando la mia donna ride, quando la mia donna gode, io sono vivo. L'inverno va nei pesci a primavera il mio segno e un corpo che respira. Io correro' mi trasformero', una goccia, un torrente, l'oceano saro'. Stammi vicino volando con me, cadendo con me con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo. Navighero', mi trascinero', una goccia, un torrente, l'oceano saro' stammi vicino volando con me, cadendo con me nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo. Quando il sole si distende, prepotente sulla strada, la mia mente e' forte e nuda, io sono vivo. Quando un passo di violenza, lacera a meta' un sorriso, non nascondo il viso mio, io sono vivo. Quando tra dolcezza e voglia ogni cosa ti assomiglia il mio sangue si risveglia, io sono vivo. L'inverno va nei pesci a primavera il mio segno e un corpo che respira. Io correro', mi trasformero', una goccia, un torrente, l'oceano saro'. Stammi vicino volando con me, cadendo con me con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo. Navighero', mi trascinero', una goccia, un torrente, l'oceano saro', stammi vicino volando con me, cadendo con me, nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo. Stammi vicino volando con me, cadendo con me. Stammi vicino volando con me, cadendo con me. - IO STO CON TE (D. Battaglia - S. D'Orazio) Io sto con te senza guardare piu' lontano del mio cuore e non chiedo niente che non sia per ora, se un altro fosse al posto mio saprebbe farti promesse facili, io no. Io sto con te come la neve sopra a un tetto di dicembre che non si chiede quanto durera l'inverno, non so da dove mi sei passata gli amori veri non hanno itinerario, come me. Io sto con te cosi' com'ero senza cambiare senza far finta di volare col mio passato, i miei pensieri gli amori miei di ieri. E non ti chiedo niente di piu' di quello che mi sai dare tu. Tutto vero quello che dico e queste mie contraddizioni la verita' dura lo spazio di un momento e adesso che e' tempo di questo amore prendiamo fiato e lasciamoci tentare da noi. Io sto con te e ti respiro e mi fai bene mi prendi e mi sorprendi tu, tu sei la voglia e la ragione di questa mia stagione. Sei l'incoscienza, la rabbia e il sale di questa vita da indovinare. Io sto con te giorno per giorno come fosse il primo giorno sapendo sempre di doverti conquistare senza promesse da mantenere e senza aspettare perche' il futuro e' adesso con te, io sto con te. - IO TI ASPETTERO' (Canzian - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Blu notte) Siamo stati sempre amici e basta ma morivo quando mi guardavi ma tu, ma tu, ma tu non lo vedevi. Sempre giorni con il mondo attorno ed eri sempre in cima ai miei pensieri ma tu, ma tu, ma tu, eri felice con chi eri. Sarai, vedrai sarai....la mia donna prima o poi mi dicevo sottovoce quello che sara' domani non lo so ma intanto io, io si ti aspettero'. Poi la vita c'e' saltata addosso e ci ha fatto correre lontano e poi, e poi, e poi ci ha cancellato piano piano. Poi c'e' il tempo che sa fare il suo mestiere ci regala sempre tutto e niente ma tu, ma tu, ma tu mi sei rimasta nella mente. Sarai, vedrai sarai....ma adesso tu chissa' dove sarai ogni tanto attraversavi quelle notti che dormire non si puo' e mi dicevo ancora: io ti aspettero'. Ho provato a non amarti, ma non so come si fa. Non si puo' dimenticarti, e io no non lo faro'. Un mattino ci cadiamo addosso che a guardarci non ci sembra vero di te, di me, di noi, ci raccontiamo in un respiro. C'era tutto il mondo che io avrei voluto nei tuoi occhi pieni di parole e poi, e poi, e poi d'un tratto e' diventato amore. Sarai, vedrai sarai....l'estate che volevo insieme a te. E se per cambiare questa vita questa vita non bastasse piu' in qualunque tempo io ti aspettero'. Ho provato a non amarti, ma non so come si fa. Non si puo' dimenticarti, e io no non lo faro'. Non si puo' dimenticarti, e io no non lo faro'. - IO VICINO IO LONTANO (D. Battaglia - V. Negrini) Tu mi guardi e sciogli il ghiaccio nel bicchiere, coi capelli mossi dal ventilatore, ci son barche qua e la' buttate al vento, le nuvole al vulcano, io vicino, io lontano che ne sai tu di me, che nei sai. Tu m'hai chiesto con i piedi dentro al mare se l'Italia e' a nord o a sud dell'equatore, hai la stoffa trasparente sopra il cuore e sai quattro parole: come stai, ciao amore, che ne sai tu di me, che nei sai. Che ne sai della campagna con la brina, della nebbia in autostrada la mattina, del giorno di Natale con la neve sugli ombrelli tu che vivi sui coralli ai piedi dell'arcobaleno, senza vetri alle finestre, io vicino, io lontano, sono qui perche' ci sono, come un'ape sull'atlante non far piani su di me. Tu sei nata con il sole nei capelli, con le palme e i pesci blu nei francobolli, il tuo nome sembra un gioco di parole, "sto zitto" in italiano, io vicino, io lontano, che ne so io di te, che ne so. Delle tavole sull'onda a scivolare, delle favole di un vecchio baleniere, su questo meridiano, a due giorni d'aeroplano dai miei fatti personali, io vicino, io lontano sulla rotta controvento, come un gatto nel tramonto, guardo il sole che fa il bagno e pescando ho preso un sogno sulle labbra della luna, nella corsa di un delfino, in un taxi che va piano non c'e' scritto dove andiamo ma ricordati di me. - L'ALTRA DONNA (D. Battaglia - V. Negrini) E' ancora tutto all'aria da ieri sera, e' piu' comodo in albergo, paghi il conto e te ne vai; ma in certe cose tu ci credi ancora, far l'amore nel tuo letto, prepararmi il tuo caffe'; e' poi mi lasci andare via, quando e' ora, perche' ognuno ha la sua vita, e la mia non e' con te. Sei l'altra donna, la liberta', quella che sa e non puo' dir niente, quella che all'alba rimane sola, e che non puo' mai lasciare impronte, con me non puoi cercare casa, o uscire insieme a far la spesa, sei l'altra donna, quella importante, quella che ha tutto e non ha niente, di me. Mio figlio e' un'altra storia, un altro amore, tu non puoi partecipare, Dio lo sa se io vorrei. Tu in macchina con me non puoi fumare, mozziconi col rossetto. parlerebbero di te; ma in fondo tu che colpa hai del mio cuore, delle ore che mi manchi, dei problemi che mi dai. Sei l'altra donna, la liberta', quella che sa perche' ritorno, e quanta pace tu mi sai dare, io diro' tutto a lei un giorno, faremo insieme un'altra casa, io e te che siamo un'altra cosa. Io e te che siamo la stessa cosa, faremo insieme la nostra casa; prima dell'alba c'e' ancora un'ora, stringimi forte e sogna ancora, di noi. - L'ALTRA PARTE DEL CIELO (R. Facchinetti - V. Negrini) C'e' lei, c'e' lei. Lavoro per lei e lo faccio bene. Lei e' l'altra parte del cielo. Non vorrei, ma lei sa tutto di me sa le mie parole anche quando parlo da solo. Capita ogni tanto una notte di strada per improvvisarmi lontano dal cuore ma c'e' lei, c'e' lei nei posti piu' miei. Quando sto lontano manca l'altra parte del cielo. Se per lei o per me qualcosa non va noi non aspettiamo che il dolore passi da solo. Non e' vero niente che lei m'ha cambiato vuole solamente il suo posto con me. Se c'e' lei, c'e' lei e poco non e'. Le stanze della vita sono piene di parole di gente troppo insieme e di persone troppo sole. Dicevo: crescero' ma non c'e' fretta e andavo sempre via e non arrivavo mai. Ma c'e' lei, c'e' lei c'e' sempre piu' lei sotto le coperte dorme l'altra parte del cielo. Se c'e' lei, c'e' lei!... Non e' vero niente che lei m'ha cambiato so perfettamente chi voglio e perche'. Se c'e' lei, c'e' lei e resta con me. Le stanze della vita sono piene di parole di gente troppo insieme e di persone troppo sole. Respiro l'aria mia, dei miei pensieri. C'e' un prezzo ad ogni eta'. Paghero' la mia mo' se c'e' lei... - L'ANNO, IL POSTO, L'ORA (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini) L'anno il settantatre il posto il cielo artico l'ora che senso ha d'estate e' sempre l'alba. L'incontro di ogni giorno con l'immensita' credo finisca qua. Cio' che volava in alto ormai non vola piu' e sto cadendo giu'. Sui ghiacci azzurri ormai la nera ombra di rondine e' un punto quasi fermo ma che cresce tra le nuvole. Goccia d'acciaio inerte alle mie mani gia' che si disperdera'. Ali negate al vento che ora stride di piu' e mi trascina giu'. Davanti agli occhi miei la folla delle immagini vertiginosamente ma per ordine in un attimo. Colori e visi e voci della vita mia passano e vanno via suoni di vento e d'acqua che fermare vorrei ma non c'e' tempo ormai. E non dite a lei "non lo rivedrai" dite: "non si sa, forse tornera'". E non dite a lei "non lo rivedrai" dite "non si sa, forse tornera'". Il bambino dorme gia' e la notte e' profumata lei richiama il cane e poi fra le mani prendera' la coperta mai finita. La vicina e' andata via ma le ha fatto compagnia e domani tornera'. E' gia' estate a casa mia e di notte c'e' la luna lei m'ha scritto se potro' stare a casa oppure no per il nostro anniversario. C'e' mia madre che non sa se quest'anno riuscira' a venire un po' da noi. All'orizzonte la' il sole e' un occhio immobile. + notte ma la notte qui d'estate e' solo una parola. Milioni di parole lascio dietro di me milioni di perche'. Affascinata e stanca la mia anima va verso la liberta'. E se per caso a voi giungesse ancora la voce mia direte questo a lei "un uomo e' vento quando vola". E come il vento niente mai lo fermera' non si disperdera'. E come il vento niente mai lo fermera' non si disperdera'. E non dite a lei "non lo rivedrai" dite "non si sa, forse tornera'". (ripete ad libitum) - L'ULTIMA NOTTE Dl CACCIA (R. Facchinetti - V. Negrini) Batte il suo tempo sempre esatto il forte tamburo del petto cuore di guerra sempre attento cuore di quercia nel vento. Luna di maggio brucia il legno per una donna ed un sogno biondi capelli stretti fianchi per una donna dei bianchi. Occhi di donnola, bocca di fragola pelle di nuvola, freccia che penetra. Luna di maggio gialla falce grido d'amore dell'alce. Ombre di carri nella sera fuochi di gente straniera. Fiamme che ballano, occhi di cenere resta invisibile, l'attimo giusto verra'. Lei ha detto che verra' e lingua di serpente lei non ha, nei suo corpo tiepido la sete del tuo sesso sciogliera' per altre notti ancora il frutto si aprira' il lupo di frontiera nutrira'. Stan giocando gli uomini, la bocca all'acquavite e gli occhi a lei si sentono invincibili non sanno che li guardi e che ci sei. La luna le sue spalle d'argento vestira' l'amante del ribelle lei sara'. Notte di corsa senza fiato notte di volpe in agguato batte coraggio nella pelle fra l'agrifoglio e le stelle porta la donna tua dentro la terra tua dentro la gente tua dentro la storia tua. Fuochi nel campo tutti spenti mordi l'attesa tra i denti vengono passi sul sentiero mordi tra i denti il respiro. Quella e' la donna tua quella e' la forza tua gli uomini pallidi non la vedranno mai piu'. Lei ha detto che verra' e lingua di serpente lei non ha sul tuo corpo d'albero la seta del suo sesso sciogliera'. L'aurora le sue spalle di rosso vestira' l'amante del ribelle lei sara'. Ultima luna del tuo viaggio cuore di puma selvaggio vengono passi sul sentiero un lampo di luce uno sparo. Occhi di donnola, bocca di fragola, pelle di nuvola, freddo che penetra. Batte il suo tempo strano e stretto il forte tamburo del petto cielo pesante come roccia l'ultima notte di caccia luna che scivola dietro una nuvola fiato di polvere senza capire perche'. - LA CITTA' DEGLI ALTRI (R. Facchinetti - V. Negrini) Il primo pane caldo del mattino l'inchiostro del giornale sulla mano, un caffe' di fretta e una sigaretta il treno non aspetta. La notte sbianca e il buio si colora le case han gli occhi gialli nell'aurora, la citta' degli altri suona il suo richiamo e conta attenta quanti siamo. Non so, se un po' piu' su dei tetti c'e' Dio se c'e', e' tanto che non passa di qui sta lassu', non sa che in queste strade il cielo non si vede. Il giorno e' una moneta appena spesa il treno sfonda l'aria verso casa la citta' degli altri, la citta' di rabbia scompare in fretta nella nebbia. Non so se sopra il mio paese c'e' Dio se c'e', l'incontrero' stasera al bar gli diro', bevendo insieme al banco "Signore, sono stanco!" - LA DONNA DEL MIO AMICO (R. Facchinetti - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Babilonia) Non mi dire niente stammi ad ascoltare sono troppe notti che ci dormo male tu mi piaci forte tu mi prendi dentro e non c'e' bisogno che ti dica quanto ma la vita a volte ha i suoi comandamenti qualche volta da difendere anche con i denti ti vorrei, ma lo so, non si puo' tra di noi, questo no, non si puo'. Ti sorprendera' che sia proprio io che non credo in niente che non credo in dio a tirare in ballo questi sentimenti e a tirarmi indietro con te qui davanti sei la donna del mio amico e a qualunque costo non possiamo fargli questo non sarebbe giusto dirti si, sarebbe facile, ma io no, non posso farcela. Se io fossi in me ti trascinerei qui su questo letto non ci penserei neanche per un po' ti farei di tutto mi innamorerei come forse io non ho fatto ancora ma non e' cosi' noi saremmo noi solo per un'ora. Scappa via, scappa via, scappa via non mi dare il tempo mai di poter cambiare idea. Non si puo', non si puo', non si puo' scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia non si puo'. Ti regalero' tutti i miei silenzi perche' sei per lui piu' di quanto pensi e' l'amico mio da che sono al mondo e non saremo noi a buttarlo a fondo quante volte lui per me e' finito a botte quante donne abbiam diviso quante ne abbiam fatte ma con te, questo no, non si puo' tu per lui, sei di piu', tu sei tu. Se io fossi in me non ti chiederei di lasciarmi stare che ogni volta che ti vedro' con lui mi faro' del male non ti perdero' se ti incontrero' in un'altra vita ma stavolta no anche se lo so che non e' finita. Scappa via, scappa via, scappa via . Non si puo', non si puo', non si puo' scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia non si puo'. - LA DONNA INFINITA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Mi e' scoppiato un amore che non mi e' mai successo, quelli che ti si stampano addosso. Ti conosco e ti capita spesso e ogni volta mi dici lo stesso. No stavolta, lo giuro e' un discorso diverso, ci scommetto che dura per sempre. Siamo grandi, ma ancora non basta, ogni volta che arriva un amore perdiamo la testa. Che cosa sara' che ci fa innamorare e rende una donna speciale, chissa' come mai da che il mondo cammina, il sogno di tutta la vita, e' sempre la donna infinita infinita. C'e' bisogno ogni tanto di emozioni speciali, quelle che ti rivoltano dentro, che ti strappano come un quaderno, che se muori finisci all'inferno. C'e' bisogno di stare abbracciati e sudati a spogliarsi con gli occhi e le mani tra capelli, bottoni e parole, rotolarsi in un prato o in un letto a caccia di tutto. Che cosa sara' questa voglia improvvisa che arriva e ci cambia ogni cosa, chissa' come mai in ogni colpo di vita c'e' sempre la donna infinita. Sa benissimo come prenderci, si fa scegliere e non lo sai. Ma e' bravissimo a farci credere che a decidere siamo noi, sempre noi. Che cosa sara' che ci fa stare male appena si tratta d'amore, chissa' come mai dietro ad ogni conquista la luna, la borsa o la vita, c'e' sempre la donna infinita, infinita. - LA LEGGENDA Dl MAUTOA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Era solo e la sua storia alla luna racconto', l'eco ancora non dormiva e la voce gli rubo': la bagno' nel fiume che la rese chiara e dal cielo al monte limpida risuono', limpida risuono'. E sentendo quella voce dall'eco trasformata gli si accese la speranza che lei fosse ritornata; grido' forte vieni, vieni senti dire: per la prima volta solo non era piu', solo non era piu'. Ogni notte, mille notti dal monte la chiamo' e di lei solo la voce non gli bastava piu': la cerco' lontano. Scese fino al mare l'eco senza cuore non gli rispose mai piu', non gli rispose mai piu'. - LA LOCANDA (D. Battaglia - V. Negrini) C'e' rumore e musica c'e' suono di uomini c'e' la stessa compagnia che regolarmente poi mentre scorre il tempo si scioglie e rifa' chi ha portato a casa la donna ritorna e si sa beve di piu' ridera' di chi e' un po' giu' c'e' chi a me chiede di lei non diro' la verita'. Eccomi a voi dondola sui muri tenue la malinconia l'aria e' torbida d'euforia. Eccomi a voi mi riservo di rimpiangerla fuori di qui sono forte io ditelo. Ho pagato il giro e poi gi. ne segue un altro in piu' se la voce lega un po' ho la mente lucida c'e' chi mette in fila i bicchieri per me c'e' chi ha sospettato qualcosa e mi chiede perche' bevo di piu' gli diro': "Pensa per te se ti va fai come me". Lo so io quello che c'e'. L'alba verra' la prima gente del mattino in strada passera' tutti vanno via chiudono. Eccomi qui trascino passi disuguali, verso casa mia anche senza lei sopravvivo io. Eccomi qui trascino passi disuguali, verso casa mia anche senza lei sopravvivo io. - LA LUNA HA VENT'ANNI (R. Canzian - V. Negrini) Quella notte di vent'anni fa, non ci fu nemmeno una rapina, era calda e vuota la citta', perche' in TV si andava sulla luna. E' la notte che sei nata tu, che tuo padre fece nuvolari, per vederti subito com'eri, piu' eccitato di quelli lassu'. Quante lune fino qui, quante lenzuola da mordere, giorni a scuola e notti di Natale, e fantasie da nascondere. La luna ha vent'anni, e tu assomigli a lei, non vuoi soltanto uomini, che sbarcano, rubando un po'di te. La luna ha vent'anni, vent'anni come i tuoi, nessuno c'e' riuscito mai, a farti fare qualcosa, quando tu non vuoi. Hai le chiavi del mondo tu, e non e' facile, cerca di non perderle mai. Questa notte di vent'anni dopo, c'e' una luna da spaccare il tetto. Cappuccetto s'e' mangiata il lupo, e il mio cuore e' un orologio matto. Cosa fare per meravigliarti, come entrare sotto la tua pelle, per non ritrovarmi tra le mani, solo un po' di polvere di stelle. Questa notte tu sei qui, inesplorata e bellissima, nel tuo mare di tranquillita', io vedo i segni di tutti i sogni. La luna ha vent'anni, e tu assomigli a lei, hai un lato indecifrabile, che so che c'e', ma non si vede mai. La luna ha vent'anni, piu' o meno la tua o', la testa fra le nuvole, per sorpassare la quotidianita', del cuore. Hai le chiavi del mondo tu, e non e' facile, cerca di non perderle mai. - LA MIA DONNA (R. Facchinetti - V. Negrini) La mia donna e' l'amica che non stanca, la mia banca, il mio avvocato, la mia stella della sera; non e' un gioco vivere con me, mi conosce come le sue mani, e' innamorata ma sa sempre quel che fa'. La mia donna e' un discorso complicato, una canzone che mi toglie tutto il fiato, mi assomiglia, e' una foglia al vento come me, sempre appesa al filo di un pallone fa' il nido se e' ferita mi sveglio se n'e' andata. Donne immaginate e vere clandestine dentro al nostro confine che affondano radici tenere con il vestito di una notte sola; donne d'amore donne d'avventura che ti asciugano la pioggia negli occhi, quando sei lontano dal tuo cuore e sei cattivo e non sai piu' capire perche' stai male con te. La mia donna e' una palma spettinata, sa suonare e cucinare e per giocare l'ho tradita, lei mi ha detto potrei farlo anch'io, stacci attento perche' poi fa male e gli occhi parlano chiaro di piu' delle parole. Donne in tasca e nei pensieri che ci stancano e ci fanno parlare due minuti di un amore insegnano piu' di una vita a correre e cadere; cambiare albergo non ti serve a niente, le citta', le stanze son tutte uguali, quando schiacci i tasti dei ricordi, quando hai capito tutto troppo tardi e non puoi fare di piu'. La mia donna e' nel suo tempo migliore proprio adesso che non e' piu' la mia donna ci parliamo, mi capisce senza nostalgia, solo i tempi erano sbagliati potessi riprovare, potessimo rifare.... - LA MIA FACCIA (R. Facchinetti - V. Negrini) Se non fossi io, questo io di adesso, io con la mia faccia, me lo chiedo spesso sai cosa sarei, il meccanico che ha l'anima molto piu' pulita delle mani o il furbo che non se le sporca mai. Se io fossi il Gino che lavora al bar, io con la mia faccia, dietro al banco e allo scontrino chi sarei, un cretino tutto sport e sesso o l'amico grosso e intelligente che sa tutto delle donne e della gente. Io e te, guarda questa faccia mia, quel che abbiamo ormai nessuno ce lo puo' portare via. Io per te, col sudore sul mio viso, saprei far l'impalcatura per portarti in paradiso. Se io fossi il mago delle serrature, quanti tuoi silenzi riuscirei ad aprire e se tu da altre braccia fossi estate presa, sarei io con la mia faccia a riportarti a casa. Se io fossi un prete, ma di quelli giusti, io con la mia faccia, di quale Dio in chiesa parlerei alla gente che i miracoli se li fa da sola tutti i giorni aspettando Gesu' Cristo che ritorni. Io e te con la faccia tua e mia, quel che siamo ormai nessuno ce lo puo' portare via. Io per te senza prendere aeroplani, anche se non ho le ali, volo con le mani. Se io fossi un inventore mai capito, a quante macchine il tuo nome avrei gia' dato e se tu da altre braccia fossi stata presa sarei io con la mia faccia a riportarti a casa, a riportarti a casa, a riportarti a casa, a riportarti a casa. - LA NOSTRA ETA' DIFFICILE (R. Facchinetti - V. Negrini) Nasce il giorno come ieri, c'e' piu' gente in citta'. L'ho cercata come ieri, ma lei dove sara'? No, qui ti vedono, se fai cosi' glielo dicono, lo sai, e lei sapra' come vincere e passera' su di te come ieri. La nostra eta' e' difficile, ci spiano dentro l'anima ma e' mio quest'attimo che fa uomini: si muore un po', passera' come ieri. Muore il giorno come ieri, c'e' silenzio in citta'. Hai capito cosa fare quando lei tornera'? La nostra eta' e' difficile ci spiano dentro l'anima ma e' mio quest'attimo che fa uomini: si muore un po', passera' come ieri. - LA RAGAZZA CON GLI OCCHI Dl SOLE (D. Battaglia - S. D'Orazio) La ragazza con gli occhi di sole cominciava ogni giorno la vita su quel treno di folla e di fumo che dal mare portava in citta'. Tra i giornali malati di noia la guardavo guardare il mattino con la fronte sul vetro veloce che sfiorava le case del sud. E chissa' se sentiva il mio cuore mentre mi innamoravo di lei. Ti portero' con me piu' in la' di questo mare per tutti i tuoi domani staro' con te. Ti portero' lontano da questi giorni uguali per tutti i miei domani starai con me. La ragazza con gli occhi di sole mi cambiava e riempiva d'amore quei mattini che avevo vent'anni ma non ha mai saputo di me. E chissa' se sentiva il mio cuore mentre mi innamoravo di lei. Ti portero' con me piu' in la' da questo amore quel treno passa ancora ma senza te. Io ti ricordero' cosi' com'eri allora e anche se non lo sai sarai con me. - LASCIA CHE SIA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Lascia che sia questa notte vuole compagnia. Carnevale se ne va stiamo insieme amica mia. Lascia che sia se ti aspettano sarai un'idea vesti il tuo sorriso e stai respirando un po' di noi, e Canta facciamo finta che il tempo non conta spendimi accanto stanotte soltanto e' tempo di noi. Solo batto le ali, ma il cielo e' lontano non volo piu'. Domani poi mascherarti di malinconia torneremo ai nostri mari senza troppa fantasia, ma Canta facciamo finta che il tempo non conta spegni la luce ti voglio guardare lascia che sia. Canta buona e' la notte lasciamola fare e' tempo di noi. - LE CANZONI DI DOMANI (C. Facchinetti - V. Negrini) In tanta musica e parole ci han raccontato mille storie, ci han fatto piangere e ballare e innamorarci in riva al mare. Oggi tutto cambia e continua a cambiare cosa canteremo per farci ascoltare. Vuoi consolarti con l'amore, piangere i amli della terra. Vuoi dondolarti e non pensare o scatenarti e bere birra. Canteremo insieme incrociando le dita. Basta che non sia una canzone sbagliata. Dimmi tu, cosa canterai domani. Cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami. E se uno stona, poi stoniamo tutti e non c'e' piu' musica, solo rumore. Non facciamoci fregare. Nessuna musica e' finita, la notte e' sogno, il giorno e' vita. Se non c'e' un motivo per scappare, ogni galera ha la sua uscita. Canteremo insieme incrociando le dita. Basta che non sia una canzone sbagliata. Dimmi tu, cosa canterai domani. Cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami. Se ci manca l'aria se la gabbia e' stretta, grida la tua voglia, usciamone in fretta. Poi si cantera' domani . Una chitarra puo' darti la scossa a me ha trasformato la vita. Sempre incrociando le dita lo so che musica e voce ne ho. Cantero' con te domani cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami. E se puoi non lavartene le mani falle tu le canzoni di domani. - LE DONNE MI HANNO DETTO... (C. Facchinetti - V. Negrini) Le donne mi hanno detto un po' di tutto su di me ma l'imbroglio maledetto e' che ogni donna e' un mondo a se sono stato un bravo figlio un grande amico e un dolce amante poi le donne mi hanno detto tu non hai capito niente e ho imparato che si fa cosi' dire no per farsi dire si. Poi le donne mi hanno detto con la bocca sulla mia che qualcuno bravo a letto vale piu' d'ogni poesia ho voluto immaginarvi come macchine d'amore ma le donne mi hanno detto sei un mostro senza cuore ora qui che siamo io e te dillo tu che cosa vuoi da me. Dimmi tu come amarti e perche' cosa devo affrontare per non perderti mai. Dimmi tu chi e' l'uomo che vuoi una guardia del corpo o un compagno dell'anima ferma l'immagine qui se quell'uomo sono io con te forse chiudo il cerchio mio perche' in notti come queste forse dio esiste. Le donne mi hanno detto da quest'oggi sono mia poi usciva dal cassetto la piu' insana gelosia ho creduto in quell'amore che altri amori non conosce poi le donne mi hanno detto che anche amando si tradisce ora qui che siamo io e te dillo tu che cosa vuoi da me. Dimmi tu come amarti e perche' cosa devo affrontare per non perderti mai. Dimmi tu chi e' l'uomo che vuoi una guardia del corpo o un compagno dell'anima ferma l'immagine qui se quell'uomo sono io con te forse chiudo il cerchio mio perche' in notti come queste forse dio esiste. - LE RAGAZZE NORMALI (D. Battaglia - V. Negrini) Le ragazze normali al mattino si sfregano gli occhi, poi si pesano e gridano aiuto e si affogano di cioccolato. Le ragazze normali fan l'amore di sabato sera dopo aver litigato in famiglia e' un mestiere anche fare la figlia. E non sai mai che cosa pensano, ci guardano le mani, fan pensieri erotici che un uomo non li fa. Le ragazze piu' normali sono delle sorprese, siamo noi che le vediamo solo promesse spose. No, queste ragazze han le idee chiare, abbiamo molto da imparare, dalle ragazze normali. Alle otto di sera fanno il bagno e si veston da attrici, alle nove hanno un sacco di amici e poi vanno a dormire alle dieci. Lunedi si lavora e c'e' il capo, cravatta ed occhiali, che ci prova e gli tocca il sedere tanto sono ragazze normali. Ma non sai mai cosa si inventano per farci innamorare, quanto aspettano un sorriso che non sappiamo fare. Alle ragazze piu' normali non gli pieghi il cuore, se le freghi piangono poi te la fan pagare. No, queste ragazze han le idee chiare abbiamo molto da imparare dalle ragazze normali. No, queste ragazze han le idee chiare abbiamo molto da imparare dalle ragazze normali. Queste ragazze normali. - LEI E LEI (D. Battaglia - V. Negrini) Lei era amica anche mia sapeva cosa dirti quando tu senza ragione eri contro di me. No, non nascondo che io a volte ero turbato un po' da lei forse la desiderai. Ma c'eri tu nella vita mia senza riserve avevo scelto te la tua trasparente e ostinata ingenuita' l'incoscienza dell'eta'. Ma immaginai che guardando lei temendo fosse il suo confronto in te potesse svegliarsi la donna che tu sei cio' che mi piaceva in lei io sperai fluisse in te. Sai, fu l'abisso per me la sera che dicesti "vattene" en calma piu' che mai. Ma cio' che poi mi feri' di piu' fu quando chiesi: "Ma perche', per chi?". Guardai dietro a te in un sorriso c'era lei in silenzio vi guardai cio' che vuoi, ma questo mai. - LETTERA DA BERLINO EST (R. Facchinetti - R. Canzian - S. D'Orazio) Sabato sera normale a Berlino est e c'e' di bello che e' maggio e non piove piu' la radio in F.M. della parte di la' batte musica O.K. E' piu' di un po' che non scrivo piu' lettere ma va da se' che domani, e' domenica e altre novita' qui da noi sono che quel voglio non c'e'. Questo cielo in cielo non l'ho scelto io e nemmeno questa mia citta' e non so se in fondo me la merito ma di certo non la cambierei. E se vivo forte fa un rumore il tempo mio che non sento il tempo dove va e la voglia mia di mare e vele non riesce a farmi male ma cresce insieme a me. Sabato notte speciale a Berlino est, se vai di sopra ad un tetto a guardare in la' s'accende una citta' fatta apposta per noi che restiamo di qua. Vista da qui sembrera' quasi America e lancera' verso noi i suoi tentacoli e forte sentirai respirare le sue cento bocche su e giu'. Ma non fanno giorno mille lucciole e non sei contento neanche tu certo basta un muro per dividerci ma non e' cantando che va giu'. E che il giorno pende ogni giorno dal suo cielo, l'hanno detto troppo tempo fa. E la voglia di poter gridare non riesce a farmi male ma cresce insieme a me. Quasi domenica ormai a Berlino est la primavera e' arrivata perfino qui e il sole in casa mia passaporto non ha ed entra ed esce da se. - LETTERA DA MARIENBAD (R. Facchinetti - V. Negrini) Sono contento si e' alzato un po' il vento la nebbia cadra' nasce il mattino una notte di meno ed eccomi qua. Laghi e pianura la radio straniera si sente da un po' non sono stanco la guida e' sicura ce la faro'. Questi anni chiusi in una lettera, la tua storia, la tua fuga inutile, l'uomo forte che non sa sorriderti, il suo mondo che ti annienta..... Non ti avranno un giorno di piu' se tu vorrai ti aspetta laggiu' la nostra citta'. La mia casa e' ancora cosi' disordinata e piena di sole come vuoi tu. Strada privata villa isolata nascosta la' nell'ombra quieta della pineta abiti qua. La fontana non e' molto limpida anche i fiori sanno d'aria umida. Tutto intorno sembra sopravvivere mi domando come hai fatto a viverci. Dal confine all'alba per telefono dissi solo "son venuto a prenderti". Eri sola, sola come al solito fra un istante tornerai a vivere. (ripete ad libitum) - LINDA (R. Facchinetti - V. Negrini) Linda acqua di sorgente Linda calda ed innocente ho una donna in mente e non sei tu Linda sole dentro gli occhi Linda prima che ti tocchi prima che succeda tutto ascolta. Linda ho un dubbio in mente io chi e' che non ne ha pero' fa che non possa io rubarti la tua prima volta pensando a un'altra. Dimmi, se mai potrei guardarti all'alba quando tu qui distesa accanto a me mi chiederesti all'improvviso cos'ho deciso. Linda stemma sorridente Linda io non ho che niente prima che succeda questo a noi Linda fa che il sogno non ci prenda che ii mattino non sorprenda il mio silenzio addosso a te. Dimmi che cos'avresti dentro uscendo poi di qui tu che cos'avresti in piu' un gesto consumato a caso e un discorso chiuso. Linda stemma sorridente Linda io non ho che niente prima che succeda questo a noi Linda fa che il sogno non ci prenda che il mattino non sorprenda il mio silenzio addosso a te. (ripete ad libitum) - LINEA CALDA (R. Canzian - V. Negrini) Ho perduto l'ultimo aeroplano, mezzanotte di stress respiro aria di sommossa, intrappolato in hotel faccio una scommesa con me stesso e chiamo in camera te che rissa ai taxi in aeroporto, ti ricordi di me. Ti ho vista aprire la tua stanza straniera in questo albergo anche tu ora sai come mai ho il tuo numero che ci fa qui una come te. Anche se tu tu tu non vuoi c'e' gia' una linea calda tra noi forse e' il vento del sud chi cerchi tu tu tu quaggiu'. Posto non e' per passarci un tranquillo week-end. Ecco piano piano passo passo la pressione va su io ti bisbiglio quel che voglio e ti rilassi anche tu. Dimmi quello che non hai addosso in quella camera li'. Sei cosi' chiara nei dettagli che ti vedo da qui ti sfiori il dito con le labbra e' linea calda sempre di piu'. Sento che su di noi passa il tropico sussurri e grida giu' in citta' e ancora tu tu tu di la' su questa linea calda stai li' mezza no e mezza si e allora tu tu tu che fai stai dove sei. Sei sola tu tu tu di la' la ventola e la radio che va proprio come da me e allora tu tu tu perche' non vieni qua questo e' l'ultimo gioco in citta'. - MAI DIRE MAI (D. Battaglia - V. Negrini) Capita che in estate ti alzi e piove che le macchine nuove vanno male e non sai perche' ma in qualche modo si va. Mai dire mai. Si puo' smettere di fumare ma non di pensare e si cambia anche se non vuoi. Tante volte lo sai, per amore si lascia fare pero' mai dire mai puoi svealiarti e non ne puoi piu'. Uno puo' cambiare per soldi o per sesso, per aver successo, per monotonia, c'e anche chi lo fa per restare se stesso e allora mai dire mai. Camminero' sulle mani magari andro' in prigione per te oggi lo farei, ma domani, domani forse non dipende da me. Capita che un amico ti chieda aiuto nel momento sbagliato e non fai neanche quel che puoi. Mai dire mai, non c'e' niente di meglio al mondo che impararsi ogni giorno muore dentro chi non lo fa. C'e' chi e' stato zitto per tutta la vita e poi quando parla chi lo ferma piu' tu puoi far di tutto ed uscirne pulita davvero mai dire mai. Succede che tu stia male e dici non mi svegliate mai piu'. Riapri gli occhi e c'e' tutto il sole sai quel che vuoi e vuoi quello che sai. C'e' chi si da' per un sogno c'e' chi si cambia il nome e l'eta'. Forse non ne avrai mai bisogno comunque sia, mai dire mai, dire mai, mai dire mai, dira mai. - MARIA MAREA (R. Canzian - V. Negrini) E Maria guardava fuori e spariva con la mente sulla scia dei marinai al di la' dell'orizzonte. E Maria guardava dentro nelle tasche ai forestieri e sognava ad ogni incontro di attaccarsi al vento al vento per andare via. E Maria imparo' di tutto, anche come avvelenare con la bocca, con il petto, a graffiare come un gatto. E Maria lascio' ben poco a quell'uomo che dormiva una scia di buon profumo in riva al mare e via. E cosi se ne ando' senza idea di dove andare prese terra in mille porti, porti da dimenticare. Maria marea oltremare c'e' sempre altro mare e di piu' Maria marea con le ombre piu' amare nel cuore e di piu', e di piu'. E Maria non incontro' mai cuori buoni e intelligenti solo il petto dei cattivi, tatuato coi serpenti. E Maria, la principessa era rosa troppo rossa per potersi far toccare da amori senza amore. E cosi se ne ando' con l'idea di dove andare cammino' sulla marea, prese l'onda e l'abbraccio'. Maria marea sotto il mare c'e' sempre piu' mare e di piu' Maria marea affondare e' un po' come volare e di piu', e di piu'. Nelle notti di troppa luna quando il passato balla col presente sull'isola nella corrente c'e' chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia. Maria, la sirena regina selvaggia pioggia dolce e pungente sul cuore allegra sfortunata e veloce come un pesce volante stella che sbaglia cielo e cade, imbrogliona innocente. Maria che sognava tutto e niente. - MEZZANOTTE PER TE (D. Battaglia - V. Negrini) Mezzanotte per te che lavori al giornale, un pensiero e un caffe' correggendo parole, mezzanotte per te dieci piani piu' in alto della strada di un sabato sera normale. Le tue figlie a ballare la tua periferia le vacanze finite ne' bene ne' male. Mezzanotte per te con la penna sul mondo e il tuo libro che sta piano piano nascendo, mezzanotte per te e la tua barca sul lago e l'autunno che sta piano piano arrivando. E tuo padre in campagna piu' robusto di te che sorride alle donne alla vigna alle stelle. E sfogliando i pensieri come fosse il giornale di ieri, chiudi gli occhi ed e' sera in un'altra citta'. Primavera di Praga le terrazze di musica slava e la radio gridava ogni ora di piu'. E l'alba sui tram fermati per strada i carri al confine dell'est le braccia di lei, il foglio di via e l'ultimo aereo che va via. Mezzanotte per te, che volevi capire che hai disfatto valigie e passato frontiere, mezzanotte per te e la tua donna segreta che da quasi due anni ti invade la vita, la tua dieta, il tuo cuore la tua democrazia la tua voglia stanotte di andartene via. Come ai tempi migliori fuori dove l'Europa non c'e', cacciatore di storie e di fotografie. Come ai tempi dei tempi a Saigon primavera di lampi, con i contrabbandieri e i soldati nei bar. L'attesa in hotel, le malinconie i dati e i telefoni chiusi, poi l'alba in citta' il foglio di via e l'ultimo aereo che va via. Mezzanotte per te, la finestra si chiude sopra un sogno imprevisto e le solite strade, mezzanotte per te con l'inchiostro sul dito che hai fumato un po' troppo e hai bisogno di fiato. - MI MANCHI (Facchinetti - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Babilonia) E' gia' un mese che mi hai detto per un po' voglio star sola che tra noi c'e' qualche cosa che non vola. La valigia fatta in fretta, un saluto sottovoce non cercarmi mi faro' sentire io ma e' da un mese che di te non so piu' niente. Ho provato a immaginarti ad amare un altro amore non e' vero che non c'e' nessun dolore e a girare in questa casa che di te mi parla sempre so capire quanto male ci staro' se davvero succedesse che non torni. Mi manchi, e mi manca il meglio di me se penso che forse adesso ti ho persa. Mi manchi e a svegliarmi senza di te sto male e non so come guarire. Mi manca il profumo che ti porti addosso l'ho messo nel letto, ma non e' lo stesso. Mi manca il coraggio di immaginarti adesso con un altro. Mi manchi....ed e' tempo che torni, mi manchi. Nei percorsi della vita, solo adesso l'ho imparato non c'e' niente che puoi dare per scontato e se con il mio torpore ho ammalato il tuo entusiasmo ora so che non me lo perdonerei ma se torni sara' tutto un altro amore. Mi manchi, e mi manca tutto di te. Che brutto, non te l'avevo detto mai detto. Mi manchi, con la confusione che fai. coi dubbi, e con i tuoi piedi freddi. Mi manca aspettarti che non sei mai pronta la tua bicicletta davanti alla porta. Mi manca il segreto per ritornare indietro e per dirti: mi manchi.....ed e' tempo che torni, mi manchi. - MlO PADRE, UNA SERA (R. Facchinetti - V. Negrini) Dopo un anno mi son visto con mio padre; mi aspettava ieri sera qui, nascondendosi un po'. "Stasera", mi dice, "io vorrei parlare un po' con te". Non gli ho chiesto il perche'. Sai che il ponte del silenzio, con mio padre, l'ho accettato per averti qui, per tenerti con me. Volevo riuscire, si, riuscire dove lui sbaglio', tanto tempo fa. Ora lui mi dice che ha capito che ora in casa mia non si odiano piu' e mi chiede se anch'io sono felice... "Oh, si, va bene, tutto bene, sempre bene con lei, non c'e' niente per me, solo lei". Ho mentito come un bimbo con mio padre; come avrei potuto dirgli che proprio tu te ne vai. Diceva, diceva che ha imparato a vivere da me, da noi due, da noi due. Io credevo di inventare il mondo, ora il mondo sta gia' ridendo di me, ma bisogna arrivare fino in fondo. "Oh, si, va bene, tutto bene, sempre bene con lei, non c'e' niente per me, solo lei". "Solo lei, solo lei. solo lei". - NAPOLI PER NOI (R. Canzian - S. D'Orazio) Napoli per noi gente distratta, con gli occhi sempre accesi sul televisore, e' solo una citta' di scugnizzi pizza e mare, o di notizie nere da telegiornale. Napoli pero' e' un'altra cosa, e' la citta' tradita che sa perdonare, grande luna park dell'America invadente, e figlia senza amore di un'Italia assente. Ma guarda Napoli e poi muori, Napoli a colori, gente cielo e mare, con in mano il cuore. Guarda Napoli che aspetta, la citta' promessa, con l'eterna attesa, ma la sperenza sempre accesa, Napoli di pane sempre amaro, Napoli di giorni appesi al cielo. Napoli che canta e non s'arrende. Si lecca le ferite e si riinventa sempre, stesa su un vulcano solo mezzo addormentato, che gioca con la vita e vince il campionato. Napoli citta' di terni al lotto, di gente che ogni giorno e' sempre una scommessa, che arrivano alla sera faticando e improvvisando. Che Napoli non e' soltanto contrabbando, e guarda Napoli ferita, Napoli proibita, nuda o travestita, presa o abbandonata, guarda Napoli futura, bianca di paura, con la gente vera, che ancora sogna e ancora spera. Napoli spogliata fino al mare. Ma Napoli che sa ricominciare. Napoli per noi che ci stupisce, che non ne siamo figli ma ci riconosce, quando la tocchiamo ci regala un'emozione, che non puoi fare a meno di volerle bene. - NASCERO' CON TE (R. Facchinetti - V. Negrini) C'e' un respiro in piu' stanotte: sei tu io vivevo qui nel buio cosi' ma l'acqua buona mi bagno' col suo respiro e il primo sogno mi copri. La prima volta l'amore proprio qui in casa mia senza quasi conoscerti poi domandarti chi sei non lo so nascero' fra un minuto con te. La prima volta l'amore proprio qui in casa mia senza quasi conoscerti poi domandarti chi sei non lo so nascero' fra un minuto con te. C'e' un respiro in piu' nell'alba sei tu sei nata qui stanotte cosi' ed ogni giorno nascerai fra le mie braccia e come l'acqua mi coprirai. La prima volta l'amore proprio qui in casa mia senza quasi conoscerti poi domandarti chi sei non lo so nascero' fra un minuto con te. - NELL'ERBA, NELL'ACQUA, NEL VENTO (R. Facchinetti - V. Negrini) Fa parte dei miei tempi bruciare in fretta i giorni e l'energia. Tu corri e non ti prendi, tu cerchi un'oasi e cerco anch'io la mia. La vita di oggi ci spreme lasciamoci andare un po'. Se un giorno vivessimo insieme se avessi dei figli, anche questo gl'insegnero'. Ha dentro un grande cuore in centro, a mezzogiorno, la citta'. Le ipotesi future facevan piu' paura tempo fa. Nell'erba, nell'acqua, nel vento, c'e' un grande respiro in piu'. Ci cresce di fuori e di dentro, da oriente a occidente c'e' un ponte e ci stiamo su. Cambiera' l'avventura continuera. Cambiera' rotolando respirera'. Questo mondo ha la pelle dura ce la fa. Vorrei saperlo anch'io se un dio che vede tutto c'e' o non c'e'. Ma intanto che l'aspetto io credo a quel che vedo intorno a me. Nell'erba, nell'acqua, nel vento, c'e' un grande respiro in piu'. Ci cresce di fuori e di dentro, lo dico convinto, io che non ci credevo piu'. Cambiera' l'avventura continuera'. Cambiera' rotolando respirera'. Questo mondo ha la pelle dura. Cambiera' l'avventura continuera'. Cambiera' rotolando respirera' Questo mondo ha la pelle dura. - NIENTE A PARTE L'AMORE (C. Facchinetti - V. Negrini) Prova solo a pensare quante cose non hai fatto mai con me si potrebbe anche dire niente a parte l'amore di te cosa so io davvero. Non so come ti svegli nei giorni sbagliati non mi hai visto mai sul lavoro e a parte l'amore, cos'altro hai scambiato con me Io ci proverei, vieni a stare qui, facciamo un anno di week-end ti presento i miei, li conquisterai, nessuno ti resiste mai Sembri quello che vorrei chissa' se lo sei. Niente a parte questo amore sappiamo di noi e magari siamo un gioco vincente io e te. Senza vivere insieme non sapro' mai com'e' che si sta con te non mi dai per capirti niente a parte l'amore. E chiamalo niente l'amore ci si perde la fame e il sonno pero' tu non eri prevista quest'anno. Fammi andare a vedere al di la' dell'amore chi sei. Io ci proverei anche per un po' a far sul serio, e perche' no. Con i nostri se, con i nostri ma, coi nostri ex e i nostri guai dammi tempo dici tu ma quanto c'e' n'e'? E a parte questo amore chi abbiamo io e te forse e' vero siamo un gioco vincente giochi o no? Io ci proverei anche per un po' a far sul serio perche' no Non andar piu' via, quel che e' mio e' tuo, credevo di non dirlo mai. Cosa abbiamo fatto noi un attimo fa niente a parte un po' d'amore e il resto verra'. - NINNA NANNA (R. Facchinetti - V. Negrini) Apro gli occhi e osservo lei lieve sonno e vita che si libera nell'anima. Taci e guarda mente mia voglio amore e amore sia nel sonno suo lieve e silenziosa canta in lei la preghiera limpida abbracciami proteggimi. Risvegliarla io potrei dare voce a tanta poesia ma e' tardi e lei sogna gia'. - NOI DUE NEL MONDO E NELL'ANIMA (C. Facchinetti - V. Negrini) E io dovrei comprendere se tu da un po' non mi vuoi non avrei mai capito che ma da capire cosa c'e' Dovrei tornare a casa e poi se il fiato ce la fa parlarti del mio mondo fuori dai miei pensieri poi scoprire che vuoi dormire che non mi senti piu' E io dovrei ma spiegami contro di me che cosa hai come se io non fossi io mi dici che te ne vai Son quello che respira piano per non svegliare te che nel silenzio fu felice di aspettare che il tuo gioco diventasse amore che una donna diventassi tu Noi due nel mondo e nell'anima la verita' siamo noi basta cosi e guardami chi sono io tu lo sai Noi due nel mondo e nell'anima la verita' siamo noi Noi due nel mondo e nell'anima la verita' siamo noi - NON HO BISOGNO DI TE (C. Facchinetti - V. Negrini) Io non ho bisogno di te mi rifaccio il letto da solo, facio entrare il cane bagnato, faccio il bagno appena mangiato. Cara luce dei miei occhi che non ti spegnevi mai ricomincio da me, non ho bisogno di te. Io non ho bisogno di te, faccio tutto come mi va. Non mi butto dalla finestra, adesso vado in palestra. Vado al cinema stasera mi commuovo sul finale. Ho il mio cuore con me, non ho bisogno di te. No, no, no... Cosa serve un grande amore, se diventa una progione, ma no, no, no... Meglio andare a ripescare i vecchi amici e stare bene. Poi col tempo e con l'anima fresca, ridisegni la tua vita, ricominci la partita. Tutto puo' partire da zero, da un sorriso fra la gente, di una bella sconosciuta. Sto troppo bene da solo. Non ho bisogno di te. Io non ho bisogno di te, e' vero e non ci credevo. Capodanno batte alle porte e le aprira' un uomo vivo. Non annego in un bicchiere, vado in giro, vado al mare. Io respiro da me, non ho bisogno di te. No, no, no... Cosa serve un grande amore se fa male a due persone. Ma no, no, no... E' piu' giusto traslocare, andare a caccia di emozioni. Poi col tempo e con l'anima fresca, ridisegni la tua vita, ricominci la partita. E se resta qualcosa in sospeso prima o poi ci rivedremo caro amore il tempo aiuta ! Per il momento e' finita. Non ho bisogno di te. Sto troppo bene da solo, non ho bisogno di te. - NON LASCIARMI MAI PIU' (C. Facchinetti - V. Negrini) (Ed: Discorso - Babilonia) Grazie che hai chiamato parla ancora dimmi dove sei e come stai... io mi so arrangiare qui sai non c'e' nessuno anche se ho bisogno di qualcuno. C'e' un dolore dure da guarire certo non e' solo colpa tua tu mischiavi troppo il sesso con l'amore io puntavo troppo dritto al cuore. Non lasciarmi mai piu' no, non lasciamoci piu'. Grazie per ora, per esistere ancora, in questo momento perfetto se stai ritornando da me sai che mi trovi, hai ancora le chiavi... se piangi e non riesci a parlare non riattaccare!... Non lasciarmi mai piu' no, non lasciamoci piu'. non potrei fermare queste mani quando tra mezz'ora sarai qui non avremo il tempo d'uscire dai vestiti quel che e' stato e' stato e Dio ci aiuti. Non lasciarmi mai piu' no, non lasciamoci piu'. Grazie per ora, per esistere ancora, non sto esagerando ti giuro non so fare a meno di te? Sai che piangendo non si riesce a parlare e' l'alba piu' bella del mondo non riattaccare. Non lasciarmi mai piu' no, non lasciamoci piu'. - NON SEI LEI (R. Facchinetti - V. Negrini) Tu non sei lei tu non esageri e non sbagli mai hai degli amici migliori dei miei hai meno sonno al mattino e forse vivrai piu' di noi. E lei e' qui, non era stata mai bene cosi' e adesso dice che ha fame di me e sbricioliamo sul letto guardandoci il nastro di un film. Capisce al volo i miei giochi invece tu sai poco di me. E lei sta bene qui e fa star bene me e intanto la citta' si disfa e si rifa'. Tu non sei lei perche' non credi importante sognare, perche' non sai stare bene ne' male se ti addormenti nel sole ti bruci e non cambi colore. E lei sta qui per questa notte, due mesi o chissa' il vino e' freddo e parliamo di noi e ci ascoltiamo in silenzio e ridiamo facendo l'amore. E lei sta bene qui e fa star bene me e' l'alba e la citta' si sveglia e si rida'. - NON Sl PUO' RIFARE IL MONDO IN DUE (R. Facchinetti - V. Negrini) E invece si', ho capito quel che dici ti conosco come il mio respiro quando stai nel palmo di una mano quando attacchi forte piu' di un uomo. Non cambierei una linea del tuo viso ne' un accento delle tue parole ma non siamo sempre di noi soli e non tutto per amore cambia e nessuno ha mai ragione sempre. Non si puo' rifare il mondo in due. Non si puo' rifare il mondo noi da soli ma scappare insieme da prigioni nuove e piantare il seme ricordarsi dove questo si', che in due soltanto si puo' fare noi nel tempo noi nel mondo io con te. E invece si', che mi fido del tuo cuore tu le senti a pelle le persone io sto bene quando tu stai bene sai di me quel che non sa nessuno non per questo piover~ di meno. Non si puo' rifare il mondo in due. Non si puo' rifare il mondo noi da soli non rispondermi che ho smesso di sognare camminando insieme siamo, si', piu' forti voglio solo dire: stiamo ad occhi aperti noi nel tempo noi nel mondo io con te. - NON SIAMO IN PERICOLO (R. Facchinetti - V. Negrini) Se il mondo assomiglia a te non siamo in pericolo puo' nascere ancora l'imprevista primavera. Se il mondo assomiglia a te si puo' ancora ridere piantare del grano, far bambini se vogliamo non siamo in pericolo. Stiamo aspettando la fine del mondo ma attenti che e' solo un film volami in braccio e ti prendo e mi salvo la vita soltanto in aria insieme a te. Fuori la testa che tutto si aggiusta se il mondo assomiglia a te che non hai mezze parole che ci metti un minuto a capire da che parte sta la sincerita'. Se il mondo assomiglia a te non siamo in pericolo c'e' ancora benzina da bruciare per sognare. Se il mondo assomiglia a te riallaccio il telefono mi lascio toccare derubare si puo' fare non siamo in pericolo. Stiamo stringendo le viti del mondo chissa' se funziona o no c'e' della gente al confine e' l'Europa innocente che viene al sole insieme a noi. Fuori la testa che tutto si aggiusta se il mondo assomiglia a te torniamo a vivere in centro ci saranno piu' luci di notte e meno polizia in periferia. Se il mondo, se il mondo assomiglia a te non siamo in pericolo puo' nascere ancora l'imprevista primavera. Se il mondo assomiglia a te si puo' ancora ridere piantare del grano, far bambini se vogliamo non siamo in pericolo. - NON SOLO MUSICA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Eravamo in centomila, con la voglia di suonare, tutti quanti un po famosi, per le strade del quartiere, poche idee pero' confuse, e gli accordi di "Michelle". Piu' crescevano i capelli, piu' sembravi un musicista, niente soldi tanta scena, pochi applausi in qualche festa, e la musica stonava, sotto a tutte le citta'. Ma non era facile, ci mettevi l'anima, e provavi a farcela, ma sembrava inutile. Non era facile, sopravvivevano quelli che insistevano di piu'. Non solo musica, ma sudore e polvere, speranze facili, entusiasmi e lacrime, non solo musica, ma promesse inutili, pochi miracoli, e traguardi scomodi, ma tu che cominci adesso, tu conta su te stesso, tu se ci credi e cresci, tu prima o poi ci riesci. Eravamo in centomila, ma ogni giorno un po' piu' soli, e ci aumentavamo gli anni, per firmare le cambiali, gli strumenti da pagare, e un provino al Piper Club. E non era facile, certi si stancavano, altri si arrendevano, molti si perdevano. Non era facile, non bastava crederci, ci voleva qualche marcia in piu'. Non solo musica, ma coraggio e fantasia, voglia di farcela, incoscienza e qualche idea. Non solo musica, ogni giorno un giorno in piu', comunque musica, e fortuna piu' che mai. Ma tu che cominci adesso, tu conta su te stesso, tu che ci credi e cresci, tu prima o poi ci riesci. - NOTTE A SORPRESA (R. Facchinetti - V. Negrini) Prendo la strada del centro stasera non rientro da te ormai lingua di menta fra i denti pensieri distanti da te ormai. E' dissetante gustarsi la gente tranquillamente cosi'. Respirero' tutta l'aria che c'e' notte a sorpresa lontano da casa mi prende e mi da' questa grande citta': come una donna mi tenta e diventa qua e la' malinconia poesia e fantasia. Piazza spazzata dal vento io sono contento di me perche' vivo mi basto mi spendo nel mondo anche senza di te ormai. Luna sorride fra nuvole rade traccia le strade per me. Respirero' tutta l'aria che c'e' notte a sorpresa lontano da casa mi prende e mi da' questa grande citta': come una donna mi tenta e diventa qua e la' malinconia poesia e fantasia. - NUMERO UNO (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Tu grande artista, sempre a galla, un po' equilibrista. Numero uno, dopo te non ce n'e' per nessuno. Hai talento da spendere, tasche grandi, pazienza corta e pochi pero'. E appena nato la tua culla gia' sembra un teatro da dove ti inventi per l'attenta platea di parenti. Mangi pane e genialita', istrione per vocazione: ed eccoti qua. Venditi venditi subito, prima che la fortuna si svaluti. Vai che adesso il gioco tocca a te, tira su fin che ce n'e'. Tu di gran moda, vai a ruba dal palco alla strada, chissa' se per sbaglio con i tuoi riflettori al guinzaglio. Faccia sempre probabile, occhio buono della domenica, aria da re. Venditi venditi subito, prima che la fortuna si svaluti. Vai che adesso il gioco tocca a te, tira su fin che ce n'e'. - OCEANO (R. Facchinetti - V. Negrini) Dietro di me terre di uomini sopra di me mondi di nuvole. Infinito e vento ormai dentro gli occhi affondano nella vela tesa io voglio solo esistere. Nelle citta' devi nasconderti finche' l'eta' pian piano porti via consumati sogni che troppo sole chiedono ma i vent'anni e l'anima li ho tenuti stretti io. E' il regalo piu' importante al figlio che mi dona lei nuove stelle e spiagge bianche e orizzonti solo miei. Che mai dira' lei quando in casa mia gente verra' per farle dire se sono un pazzo o se l'idea di quest'avventura mia io l'avevo in mente gia' nei tranquilli giorni la'. Terra non c'e' ombre nel sole mai l'immensita' voci sommerse ha. L'alba esausta e lucida non riscalda l'anima ma il cammino tracciano ali bianche e rapide. In quel punto c'e' il mio mondo la mia gente tu ci sei ora esisto fino in fondo lo vedrai negli occhi miei. - OPERA PRIMA (R. Facchinetti - V. Negrini) (Parlato): Ho camminato da solo nel grande bosco dei girasoli di pietra e, in una bolla di luce di luna smarrita, stanotte ho risvegliato te. Cadono in autunno i girasoli del mio giardino e una primavera stanca genera nuove pietre soltanto. Ma oggi, amore mio, ho imparato da te il suono vibrante della mia voce, ho nella pelle, amore mio, il brivido meraviglioso della mia prima idea. La mia mente e' qua spezzata in due meta' quello che vorrei e questa realta'. Questa vita che mi spegne sempre piu' e la fantasia che cerca di portarmi via. Mondi senza eta' fantasmi di citta' voci d'acqua chiara di un milione di anni fa. Poi mi guardo e so che ormai non volero', sto cadendo giu' e il vento non mi vuole piu'. Dio senza immagine che invadi l'anima lasciami un attimo qui tra pietre lucide di luna giovane non ho paura, lo sai. Questa terra io, io l'ho sognata gia' dai vulcani spenti della mia citta'. E nella foresta a piedi nudi correro' e al grande girasole io so che non mi inchinero'. Principessa che dormivi senza eta' dalla pietra io t'ho liberata gia'. Libera con te la mente se ne va verso il sole che per lei mai piu' si spegnera'. Sono sveglio e c'e' la vita dentro me e la verita' adesso so cos'e'. Ora la mia pagina piu' bianca non sara' e' l'amore che la storia scrivera' con me. - ORIENT EXPRESS (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini) Divise il pane insieme a me con un'arancia in mano poi mezzo in inglese e a gesti un po' del viaggio in India mi racconto' vino di datteri mi verso'. Parlo' di gente andata via cento corone in tasca e mio Dio la' in Asia che cos'e' c'e' in quella terra una luce in piu' c'e' chi ne e' vinto e non torna piu'. Nella notte il treno ad un confine fu fermato e lei ridendo disse: E' il treno delle spie guarda bene quello biondo laggiu' in fondo. Poi rimase offesa nel momento in cui promosso da uno sguardo io da scemo ci provai lesse un libro fino all'alba in silenzio. Ma all'uomo magro coi caffe' lei disse: Due! Sorrise e poi stupenda anima del Nord nella sua lingua che io non so col suo saluto mi risveglio'. Diedi allora il meglio di me stesso e stava per finire il viaggio quando fui sicuro che la mia casa avrei rivisto non da solo. Quanta folla c'era alla stazione quella sera fu un istante dal suo fianco mi spostai. Mi domando ancora adesso: dove e' andata?... - PADRE DEL FUOCO, PADRE DEL TUONO, PADRE DEL NULLA (R. Facchinetti - V. Negrini) Alza la fiamma agli dei mostra alla notte chi sei tu non sapevi, tu sai padre del fuoco sarai nulla eri tu tutto sei tu. Vinto il leone sara' davanti a te fuggira' ma una compagna hai gia' tu cresce il suo ventre di piu' e tu sarai padre di noi. Lance scintillano e pietra non e' l'uomo ha creato il suo re e i figli dei figli dei figli che avra' faranno templi e citta' sui figli degli altri cadra' la notte che sogni non ha su chi grida "no, questo e' mio" si abbatte la spada di Dio. Le navi e i cavalli han tracciato la via ai canti di guerra e poesia le torri di Creta e di Roma son la' spazzate dal tempo che va e il tempo ha l'uomo con se' che padre del tuono gia' e' e il vento e' gia' rosso pero' l'uomo non dice di no. Brucia la notte perche' l'aria piu' alta non e' tu non sapevi tu sai padre del nulla sarai tutto eri tu niente sei piu'. - PARSIFAL (I) (R. Facchinetti - V. Negrini) Chiaro e' il mattino che nasce dall'Est questa foresta e' tua... Nato selvaggio puro nell'anima non sai paura cos'e'. Quei cavalieri simili a Dei non li hai mai visti pero' non paura nasce dentro. Folle nell'alba tu vuoi conoscere cio' che nel bosco non c'e' hai scoperto il tuo destino il tuo destino nel nome che tu avrai re della luce sarai corri, corri, corri, corri. Parleranno a te di Dio, del Re le fanciulle fiore nel viaggio vedrai in un grande sogno antico la tua nuova vita solitario ti sospingera' e un dubbio ti conquistera'. L'incantata eta' straniera di lei non e' gloria o vento ma dolce realta' dentro l'erba alta al fiume le tue armi al sole e alla rugiada hai regalato ormai sacro non diventerai qui si ferma il tuo cammino. - PASSAPORTO PER LE STELLE (R. Facchinetti - V. Negrini) Era un ragazzo di campagna venne un agente e disse: e' meglio se vieni via con me. Dentro la casa del governo vide in persona il presidente che volle bere con lui. Poi venne gente con gli occhiali e macchine viste mai eran dottori e generali qualcuno disse a lui Dio ti aiuti cowboy. Era una ragazza di campagna agli uomini in divisa domando': torno a casa o no? Poi nella luce del tramonto il vento del deserto la frusto', il presidente parlo': per uno sbaglio e un tradimento siamo alla guerra ormai due passaporti per le stelle li ho firmati io. Dio vi aiuti, addio. Trattenendo i muscoli la macchina tremo', poi salto' il coperchio e addosso al cielo si scaglio' un minuto immenso e via come in una sinfonia. Sguardi che si toccano e si chiedono chi sei forse lui parlo' per primo o forse prima lei, mentre il cielo andava via piu' veloce del pensiero. Era un bellissimo universo presero terra di traverso ma tutto bene all right. C'erano rocce e vegetali i fiumi gli animali e un cielo che sulla terra non c'e'. C'era respiro ed abbondanza l'alba del mondo e poi una fortissima presenza che li attraverso'. Benvenuti a voi. Benvenuti sulla spiaggia della nuova eta' cuccioli di un mondo che si e' cancellato gia' non guardate indietro mai, non dimenticate mai. Fate nuovi amori fate nuove geografie senza cattedrali, generali e nostalgie senza piu' bandiere mai e che questo sole sia con voi. - PENSIERO (C. Facchinetti - V. Negrini) Non restare chiuso qui pensiero riempiti di sole e vai nel cielo cerca la sua casa e poi sul muro scrivi tutto cio' che sai, che e' vero che e' vero. Sono un uomo strano ma sincero, cerca di spiegarlo a lei pensiero, quella notte giu' in citta' non c'ero male non le ho fatto mai davvero, davvero. Solo lei nell'anima e' rimasta, lo sai questo uomo inutile troppo stanco e' ormai. Solo tu pensiero puoi fuggire se vuoi, la sua pelle morbida accarezzerai. C'e' sulla montagna il suo sentiero, vola fin lassu' da lei pensiero, dal cuscino ascolta il suo respiro, porta il suo sorriso qui vicino, vicino. Non restare chiuso qui pensiero, riempiti di sole e va nel cielo, cerca la sua casa e poi sul muro scrivi tutto cio' che sai pensiero, pensiero... - PER CHI MERITA Dl PIU' (R. Facchinetti - V. Negrini) Per quelli che si svegliano piu' presto del mattino a pesca nell'Atlantico o per aprire un bar sia tenera la notte a seminarvi il cuore a sciogliere nel latte un dito d'allegria. Per chi coltiva gli alberi e per chi guida i treni per quelli che si cercano senza trovarsi mai per chi sta sempre in casa ad allevare il mondo qualcuno attacchi un filo di felicita'. Per chi merita di piu' quest'anno sia gentile per chi suona e per chi fa le stanze negli hotel per chi ha fretta e se ne va per chi oggi nascera' e per me. Per quelli che trasmettono per chi non sa parlare per chi fara' chilometri e per chi aspettera'. Sia tenero il tramonto a riposarvi il cuore e che la radio dica che non piovera'. Per chi merita di piu' per chi ha vent'anni e un giorno per chi pensa ai primi amori di vent'anni fa possa il tempo darci tempo di volare piano. Per chi siede su un domani che non si sa mai per chi e' grande e non lo sa per chi oggi nascera' e per te. Per te che sai combattere per te che hai capito per te che ti desidero per te dovunque sei. - PER CHI SA CAPIRE (C. Facchinetti - V. Negrini) Questo e' un messaggio per chi sa capire se ami qualcuno non lo soffocare io disperdo i miei sentimenti se non so chi mi sta davanti, se non so cosa stai pensando io ti abbraccio e ti sto perdendo. Oggi capisco tanti giorni e sere. Eri con me ma con la testa altrove far l'amore non e' un dovere, e' una magia che diventa festa. Se sfiorarti mi fa tremare sto imparando a lasciarti stare. Per chi sa capire a bocca chiusa gridero' la mia voglia di riavere indietro quel che do. Poi si dorme insieme, se si dormira' c'e' speranza senza piu' dolore, per chi sa capire. Sai quanto amore c'e' in quattro parole. Io te le dico: "Vivi la tua vita" Che io ci possa o non possa entrare se vedra' tanto il tempo aiuta. Questa storia e' un po' complicata, non per me perche' l'ho vissuta. Per chi sa capire a bocca chiusa gridero' la mia voglia di riavere indietro quel che do. Fa brillare gli occhi, che splendore sei, vanno in pezzi tutte le barriere, per chi sa capire. Sto imparandomi, sto cambiando, fidati di un uomo. Per scoprirmi fino in fondo guardami ed ascoltami. Per chi sa capire la finestra si aprira' per guardarci in faccia mentre il sole rientrera'. Stringi questa mano, senti amore o no ? Questo e' quanti io ti posso dare. Se mi sai capire. - PER NOI CHE PARTIAMO (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Se fossi in te che canti canzoni mi affaccerei a paesi piu' lontani a un mese di mare c'e' un cielo italiano per noi che partiamo. Se fossi in te che cerchi un lavoro mi inventerei due braccia ed un futuro c'e' terra che ha sete di pioggia e di grano per noi che partiamo. Se fossi in te che vendi l'amore mi toglierei la maschera dal cuore c'e' un posto e ci aspetta cosi' come siamo per noi che partiamo. Per oggi c'e' il settimo cielo da raggiungere. Spogliare la vita e toccarla dove capita. Farsi trasportare dall'alta marea naufragare la fantasia in una tazza di te'. Se fossi in te che cambi frontiera io mi riposerei una notte sola. Stranieri si nasce e ovunque arriviamo ancora partiamo. Per oggi c'e' il settimo cielo da raggiungere. Spogliando la vita che suona la sua musica farla rotolare e lasciarla stonare ritrovare la fantasia in una tazza di te'. - PER TE DOMANI (R. Facchinetti - V. Negrini) Sara' bellissimo e difficile vivere il tempo che verra' avrai giornate insopportabili con notti di felicita'. Per qualcun altro soffrirai poi penserai un po' anche a te, perche' se no che vita e'? La vita e' amarsi per telefono svuotare il frigo in compagnia innamorarsi per politica fregare la malinconia. La vita e sogno ed e' realta' e' il solo tempo che ci sia non e' da regalare via. Per te domani non solo amore sara' c'e' chi ti meritera' e gente da cancellare. Non solo amore darai difenderai le tue idee farai del bene e del male non siamo mai come i nostri sogni spesso siamo molto di piu. La vita e' un tuffo nell'oceano e' un figlio che non sai cos'ha e' un gioco in borsa, un bacio rapido qualcuno che non se ne va. Combatterai e dormirai con le tue braccia e i tuoi perche' perche' se no che vita e'? Per te domani non solo amore sara' dovunque ti fermerai tieniti sempre una scelta. Non solo amore darai perche' se vuoi o non vuoi si vive solo una volta non siamo mai come i nostri sogni spesso siamo molto di piu'. - PER TE QUALCOSA ANCORA (R. Facchinetti - V. Negrini) Casa tua mi piace sa di calda pace spesa in due un anno in piu' sul viso non hai. Tu di me mi chiedi sono qui, mi vedi, dimmi tu mi trovi un po' cambiato? Non so. Ti ringrazio del pensiero non credevo che fosse giusto rivederci l'hai fatto tu per me so che lui conosce bene chi sia io prima che ritorni scusa, ma andro' via. Vedo che i capelli adesso non li tagli piu' in quel modo strano in cui tu mai sembravi tu dolce e piu' serena e' la voce tua vedo tutto intorno nuova fantasia. Te lo ricordi com'eri allora come non parlavi fra gli entusiasmi della mia mente solo mi lasciavi. Ora ne parli della tua vita della vostra intesa in questo mondo che ti appartiene quanto sei piu' bella adesso. Quanto amore dal tuo sonno lui sveglio' per se cio' che sempre inutilmente io chiedevo a te sai che cosa scopro d'improvviso io non ho mai pensato di sbagliarmi io. Prima che vada per la mia strada dimmi, si, che in fondo ha avuto un senso nei nuovi giorni anche un po' il mio mondo. Fammi pensare che potrei darti qualche cosa ancora fammi pensare di aver paura che lui possa rientrare adesso... - PER UNA DONNA (R. Facchinetti - V. Negrini) Per una donna che da' l'amore si scende anche in fondo al mare poi si conquista il tramonto rosso per metterle il sole addosso. Per una donna si piange forte il giorno che lei si stanca e riparte dimmi, dimmi perche'. Per una donna si inventa il fuoco per farla scaldare un poco per una donna si va a rubare per farla meravigliare. Con te pero' e' piu' facile piu' giusto, piu' mio e tutto piu' vero. Spero, spero di farcela cosi' per favore si'. Tu sei qualcosa in piu' tu calda ed eccitata dolce e spettinata se mi hai capito adesso fammi essere me stesso. Per te che sembri piccola ma piccola poi non sei non faccio guerre, non sfido il vento e basta il mio sentimento. Abbiamo imparato a leggere nel fondo del nostro silenzio apparente. Dimmi, dimmi non e' meglio cosi' per favore si' c'e' piu' felicita' la vita e' un'avventura ma tu vai sicura tu che ti sei capita tu ne uscirai pulita. Per una donna si parla piano lei dorme, non la svegliamo. - PETER JR. (D. Battaglia - S. D'Orazio) Come mai noi stasera qui tu che stai sempre per i fatti tuoi e' da un po' che so chi sei ma non ci speravo piu'. Dietro all'indifferenza tua anche tu ne avrai voglia come me una cosa da non fare ma una volta che cos'e'. Fino a un'ora fa sconosciuti e poi a un tratto qui solo noi di certo lui non lo sa. Ma che fretta c'e' non pensarci piu' e spogliati vieni qui mi piace se fai cosi'. Gia' ti chiama ma che vorra' lascia stare vedrai si stanchera' e' gia' qui e' venuto su cosa c'e' non parli piu'. Ma che capira' non ne ha l'eta' gli scrupoli che ti fai inutili sono sai. Lui non pensa a noi lui fa i giochi suoi ho avuto anch'io la sua eta' d'amore lui che ne sa? Gli scrupoli che ti fai (ma che capira') inutili sono sai. Ho avuto anch'io la sua eta' (non ne ha l'eta') d'amore lui che ne sa? Gli scrupoli che ti fai (lui non pensa a noi) inutili sono sai. Ho avuto anch'io la sua eta' (lui fa i giochi suoi) d'amore lui che ne sa? - PICCOLA KATY Oh Oh piccola Katy Oh Oh Oh Piccola Katy stanotte hai bruciato tutti i ricordi del tuo passato tutte le bambole con cui dormivi ed il tuo diario che sempre riempivi solo con cio' che faceva piacere a chi di notte l'andava a vedere Piccola Katy Oh,Oh piccola Katy Oh,Oh Oh. Piccola Katy stanotte hai capito che carezzandoti hanno tradito e le tue mani han negato calore che si conquista in un'ora d'amore e in questo mattino di grigia foschia di colpo hai deciso di andartene via Piccola Katy vai,vai piccola Katy vai,vai Oh vai - PIERRE (C. Facchinetti - V. Negrini) (Ed: EMI Songs) Penso a te nei tempi della scuola con noi sottile pallido un po' perso tu gia da noi cosi' diverso triste... Penso a te ricordo si rideva tra noi di quel tuo sguardo di bambina di quella tua dolcezza strana triste... Pierre ti ho rivisto questa sera e tu tu abbassi gli occhi ti nascondi e poi te ne vai... Scusami se ti ho riconosciuto pero' sotto il trucco gli occhi sono i tuoi non ti arrendi a un corpo che non vuoi... Pierre sono grande l'ho capito sai io ti rispetto, resta quel che sei tu che puoi... (2 volte) - PIU' AMO PIU' Tl AMO (R. Facchinetti - V. Negrini) Un giorno va, avanti il prossimo con le sue nuvole e i suoi telefoni. Piu' vivo, piu' ho fretta di vivere se e' giusto o sbagliato non so! Cammino e piu' cammino piu' strada ho davanti domani. Piu' so, piu' cose cambiano piu' ho e piu' vorrei. Piu' amo e piu' ti amo con tutti i difetti che abbiamo le idee che ci dividono chi e' che non ne ha. Ci son porte nel mondo che vanno sbattute e ci sono persone che vanno lasciate e sara' capitato anche a te di aver dato dolore ma non meno amore ma nessuno ha pagato per te. Cosi' e' per me. Piu' amo e piu' ti amo se dormi e se ridi da sola se io dovro' proteggerti se tu mi cambierai. E ti amo ogni volta che torna il mattino perche' siamo una scelta e non un destino anche quando sei contro di me solo a te io permetto di prendermi vivo ti rispetto e mi fido di piu' anche di me. Cammino e piu' cammino piu' strade diventano una. Vedro' di meritarmela la mia felicita'. Piu' amo, piu' ti amo... - PRONTO BUONGIORNO E' LA SVEGLIA... (R. Facchinetti - S. D'Orazio) -Pronto buongiorno e' -la sveglia -ma di muoversi -manca la voglia -colazione per -modo di dire -tutto in fretta -bisogna partire -ci aspetta -gia' un'altra citta' .L'auto ci attende .pulita .e la conta decide .chi guida .voglio stare .seduto davanti .che i chilometri .oggi son tanti .facciamo il pieno e .poi via. -Mangia la strada -il motore -e la radio -riempie le ore -uno legge, uno dorme -uno fuma -ed intanto -s'e' fatta gia' l'una -fermiamoci -c'e' l'autogrill. Pranzo speciale alla lista e un autografo per il barista ventimila compresa la frutta un minuto per il caffe' si parte. Sull'autostrada del Sole come sempre finisce che piove vai piu' piano che c'e' la stradale se ci ferma facciamo qui Natale. .Io questi qui .li conosco .al casello .ci chiedono un disco -dove siete -stasera a suonare -se non pago vi vengo a sentire -ma siete -piu' belli in T.V. Eccoci quasi arrivati ci guardiamo sui muri incollati e sbagliamo la strada e chiediamo e poi regolarmente ci perdiamo. Gente davanti al teatro sara' meglio passare da dietro preoccupato qualcuno ci aspetta. Si comincia fra poco fate in fretta. - QUADERNO Dl DONNA (R. Facchinetti - V. Negrini) E' un po' che non ti vedo piu' credevo fossi via va meglio o no con lui? Gli hai dato il suo bambino? Di giorno chi lo tiene? Coi soldi state bene? E l'universita'? Rinunci o ce la fai? Io mi ricordo una piazza di donne e il mio rischio di essere maschio e gridavi: io vivo, non sono un oggetto, raccontala adesso la libera scelta, che scelta non e'. Pero' ti sei difesa bene. Io ti rispetto, tu hai fatto di tutto tu sei ancora tu resisti fino all'ultimo. Stretta dal tempo che batte nel petto la sua spavalderia. L'orgoglio di una tigre su quelle spalle magre la strada e' quella ormai: vai avanti ce la fai. Io mi ricordo la piazza di Maggio: sei pazza! Ti dissi fra i pezzi di carta rimossi dal vento e girata di spalle finisti: mi spiace, ragazzo, il pazzo sei tu! - QUANDO LUI TI CHIEDERA' DI ME (Battaglia - S. D'Orazio) (Ed: Discorso - Piu' in alto) Quando lui ti chiedera' di me e del tempo che ci ha visti insieme digli quel che vuol sentirsi dire non lasciarti andare a raccontare. Tanto nessuno potra' mai davvero capire quanto un amore finito rimanga un amore. Non dirgli mai di quel che e' stato del nostro amore esagerato. Delle domeniche d'inverno a letto fino a mezzogiorno di quella notte di Natale che l'abbiam fatto in riva la mare che ogni silenzio e ogni rumore e' stato amore. Quando lui ti chiedera' di me per sentirsi dopo piu' importante lascia che il passato sia banale e' la legge di ogni nuovo amore. Parlagli solo dei nostri momenti peggiori quelli che fanno da sempre finire gli amori. Non dirgli mai del nostro sogno di quando volevamo un figlio. Le volte che tu stavi male e io ti facevo da mangiare quelle tue foto sul divano che solo noi le guardavamo. Non dirgli mai che il nostro amore e' stato amore. Parlagli solo dei nostri momenti peggiori quelli che fanno da sempre finire gli amori. Non dirgli mai, se gli vuoi bene quello che facevamo insieme se qualche volta che sei sola ti viene di pensarci ancora se un'emozione da lontano ti dice ancora che ti amo non dirgli mai che il nostro amore .........e' sempre amore. - QUANDO UNA LEI VA VIA (R. Facchinetti - V. Negrini) Tu questa sera stranamente su, eccitata piu' che mai, vuoi giocare con la verita' ma si gioca addosso a me; ti confesso cio' che sai e' acqua antica e tu che fai, ti alzi in piedi e te ne vai, cosi'. E pensa questo, amore mio, questa serata l'ho voluta io, questa allegria che mancava un po' nelle sere in casa tra di noi. La cosa che ti avrei detto poi e' che stasera, piu' che mai, sentivo quanto eri grande tu e quanto il resto non contasse piu'. Io so che a casa non ti trovero', so persino dove sei ma se aspetti che ti cerchi io puoi morire insieme a lui; mi hai soffiato in faccia addio ma la notte e' breve e poi con dolcezza troverai, vedrai! E pensa questo, amore mio, questa serata l'ho voluta io questa allegria che mancava un po' nelle sere in casa tra di noi. La cosa che ti avrei detto poi e' che stasera, piu' che mai, sentivo quanto eri grande tu e quanto il resto non contasse piu'. - QUASI CITTA' (R. Facchinetti - V. Negrini) Che malinconia provincia di fabbriche e motel campagna del nord di quasi citta' di treni che passano. Che malinconia pensavi: mi sto buttando via la grande citta' che sonno non ha mi aspetta per vivere. Dietro gli occhiali da sole l'uomo disse: Bella, vieni qui io posso farti volare farti diventare cio' che vuoi. Che malinconia Milano che cerca compagnia lui disse: tu sei da fotografia sei quella che aspettano. Caso di sospetta simpatia due armi sapienti gli occhi suoi american bar di periferia un mondo di uomini. Sguardi, sorrisi, parole vino freddo in gola, liberta' sabato sera speciale quel che vuole prende la citta'. Che malinconia Milano che cerca compagnia la breve allegria si sbriciola gia' sei solo un giocattolo. Scale senza luna casa sua ti accorgi che sai come sara' vuoi dire di no, andartene via ma i muri si muovono. Che malinconia buttare le spalle in un tassi e uscire dal film nell'alba che spia di treni che partono. Viaggio di lentissima agonia stazione prigione nostalgia di quasi citta', che sia come sia, finestra da chiudere per provare a non sognare piu'. - QUEL CHE NON SI DICE (D. Battaglia - V. Negrini) (Ed: Discorso - Piu' in alto) Stai dormendo e sto abbracciando il tuo respiro e ti guardo senza accendere la luce nella pausa di riposo dell'amore ti diro' in silenzio quel che non si dice per esempio che mi sono innamorato dal primissimo minuto, non sapendo chi eri tu. Noi ci siamo presi al volo tra la gente poi ti ho chiesto andiamo fuori a respirare la citta' sposava il buio con le luci tu mi hai detto: non mi offendo se mi baci e io pensai, se questa donna travolgente mi ha capito in un istante, forse e' lei la liberta'. Poi sai che io non apro facilmente il cuore e che con me a volte non si puo' parlare ma, per te, mi giocherei qualunque vita tu sei tu con niente addosso o ben vestita. Giuro, tu sei per me la prima attrice ma anche questo non si dice penseresti a una bugia. Stai dormando e sto abbracciando il tuo respiro la mia testa col mio cuore han fatto pace non mi son sentito mai cosi' sincero. Non so dirti che cos'hai che non mi piace lo sa il mondo come tu mi hai trasformato passo passo mi hai insegnato quanto amore c'era in me. Poi so che tu lo apri facilmente il cuore e che per me andresti anche a rubare senza te sarei un'arma carica e smarrita ma non sai che in una notte disperata ero solo, tu non c'eri e ti ho tradita ma e' storia vecchia, acqua passata non si dice e non lo sai. Stai dormendo e nel silenzio ti confesso che avrei voglia di svegliarti e amarti adesso vorrei dirti tutto quel che non si dice ma potrei farti del male e mi dispiace. - QUEL TANTO IN PIU' (R. Facchinetti - V. Negrini) Breve e' il sorriso di questa mia donna un po' semplice quando la sera le torno vicino e le parlo un po'. Cerca di farsi piu bella per te sopra un giornale ha rubato un'idea. Alla finestra guardando giu' in strada sognando sta raggi di sole, fingendosi al mare sul viso ha. Dille "stasera mi piaci di piu'" portala fuori, da soli voi due. Vorrei spiegare a lei cos'e' per me e poi vorrei riuscire a dare a lei tanto amore in piu'. Ma poi non ci riesco mai Dalle un sorriso nuovo vorrei pero' Basta una tua dolcezza in piu' la vita, sai ti toglie tante idee tanta forza ma... Venga qualcuno a dirmi "Eccoti il mondo: voglio in cambio lei" l'uomo che sempre e' rimasto nell'ombra ora lo vedrai. Apri le labbra a parole che sai ama e difendi i tuoi giorni con lei. Si hai ragione tu ho una voce in piu' vedrai vedrai mi sento in alto sai non ho paura ormai. Sai che hai ragione tu Sciogli le idee nel vento ho una voce in piu' Prendi per mano il tempo e lei vedrai vedrai mi sento in alto e poi non ho paura ormai. - RAGAZZA OCCIDENTALE (R. Facchinetti - V. Negrini) E' una ragazza occidentale conosce i soldi e le occasioni il suono dei gettoni consumati a farsi dire addio. E' una ragazza di quest'anno dagli occhi azzurri all'autostop dagli spaghetti ai sogni dal primo voto all'ultimo long playing. Con lei bisogna stare attenti e' una ragazza dei nostri tempi fisicamente, completamente lei non ha mai spalle al muro e quel che vuole lo dice chiaro fisicamente, completamente. E' una ragazza occidentale per gli anni atomici, per viaggi in India e notti sulla spiaggia o facce calde in birreria. E' una ragazza del presente conosce il corpo e la citta' i buchi fino al cuore gli occhi dell'amore che fara'. Con lei bisogna stare attenti e' una ragazza dei nostri tempi fisicamente, completamente lei non ha mai le spalle al muro e quel che vuole lo dice chiaro fisicamente, completamente. - RAGAZZI DEL MONDO (R. Facchinetti - V. Negrini) Lei corre nella pioggia con i pattini e va a ballare in vespa la domenica; lui mangia col giornale e sta cercando casa, per pensare in pace e farsi la sua spesa e dipingersi i muri da se. Lei forse va in novembre all'universita', lui ha una cinquecento di vent'anni fa, fanno un mestiere al giorno per pagarsi il mare e magari un posto dove far l'amore con dolcezza e con tranquillita'. Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano, vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica; si fanno belli si fanno male, ma poco sole li guarira'. Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell'oceano, con gli occhi aperti per proteggersi, con gli occhi chiusi per riceversi. Li vedi dirsi in faccia quel che pensano o innamorati all'ombra di un telefono, lei con la sua paura d'essere imbrogliata, lui dall'altra parte con la testa vuota e la stanza che parla di lei. Li vedi nella pioggia di periferia nell'angolo nascosto di una birreria, stanno attaccando i sogni a un filo di vacanza falli navigare dentro la speranza che domani sia sempre di piu'. Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano, vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica; si fanno belli si fanno male ma poco sole li guarira'. Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell 'oceano falli ballare sulle nuvole falli sognare falli correre. - REPLAY (R. Canzian - V. Negrini) Un replay, prova a immaginarmi senza dire una parola, dammi pochi soldi come ai tempi della scuola; treno e sigarette la domenica mattina diciassette anni e tanta musica che suona. Fermami, sto per ritrovarmi quando stavo ancora solo, quando le mie donne le vestivo con il cielo; caldo di ragazza dentro un cinema che fuma quando si piangeva per non ridere alla luna. Vorrei passare il segno con te con cinquemila gradi di voglia in un torrente di sole. Vorrei lasciare il segno di me sui muri di una notte d'estate scrivendo "gente volate". Un replay: sono in una piazza nella neve ad aspettare con le chiavi in tasca per un letto di due ore con le mie poesie piegate a lettera d'amore piene di politica e di nuvole leggere. Vorrei passare il segno con te riavere la paura di un figlio farci arrestare e sognare. Ma c'e' stagione a tutto si sa, il tempo e' un batterista che tira, piedi per terra che e' ora. E c'e' stagione a tutto si sa il tempo e' un batterista che tira piedi per terra che e' ora. - RICOMINCIAMO (D. Battaglia - V. Negrini) In questo maremoto della vita la mia ancora sei tu. Fammi parlare lasciami sfogare e' un po' che non ti vedo piu'. Sono circondato da ogni cosa e non ho niente e anche tu si sente che non stai meglio di me. Scappano gli anni come dei ladri, dammi il tuo cuore fresco che ce l'hai. Io ti daro' una barba nuova e dura ogni mattina che vorrai. Tu mi chiedi come sto, amore mio ti spiego stavo molto meglio quando stavo insieme a te. Ricominciamo da quando eravamo piu' poveri fuori e piu' artisti di dentro. Se ricominciamo da quel che eravamo saremo senz'altro migliori di adesso io e te. Io ti rivoglio come ti conosco pane amore e fantasia. Io ti rivoglio buffa e stravolgente tutta tua e tutta mia. Senza missionari quando stiamo litigando a far progetti e briciole in un letto di allegria. Ricominciamo da quando eravamo piu' soli e piu' insieme che ci piacevamo. E ricominciamo da quel che ci manca tesori che non devi chiudere in banca. La nostra vita stringe addosso siamo balene dentro a un fosso se per miracolo ci amiamo dimmelo che ricominciamo. Ricominciamo da quel che eravamo piu' pazzi e piu' sani, piu' esseri umani. E ricominciamo dal punto piu' basso che quel che e' successo tra noi non succeda mai piu'. - RICOSTRUIRE UN AMORE (Canzian - Negrini) (Ed: Discorso - Blu notte) Si che si puo' ricostruire un amore basta sapere cosa vuoi, senza nascondersi o scappare la vita e' buche e sassi, ma noi giovani elefanti nella testa abbiamo un sogno ritornare alle sorgenti. Si che si puo' ricostruire un amore e certe foto un po' sfocate, si potrebbero rifare. Tanto siamo quel che siamo ieri oggi e poi domani e se il cielo sta cadendo puoi fermarlo con le mani. No, nessuno se ne va. Noi non siamo un gioco da buttare via e comunque sia dobbiamo crederci forti di passioni grandi, rabbia e poesia. Certo che noi non siamo un facile incontro. Siamo due frecce in aria che non han trovato ancora il centro. Costa molto assomigliarsi fra due cuori intelligenti. Ma i miracoli d'amore van difesi anche con i denti. Io ti sto parlando parcheggiato controvento con la voglia che ho di te, che mancava gia' da tanto. No, nessuno se ne va Noi non siamo un gioco da buttare via e comunque sia dobbiamo crederci forti e complici e mai piu' lontani. No, nessuno dice addio se succedesse questo, allora non esiste Dio. C'e' un futuro a pezzi da ricostruire ma possiamo farlo solo tu e io. Si che si puo', ricostruire un amore. Si che si puo'.... - ROCK 'N' ROLL (D. Battaglia - V. Negrini) Improvvisamente vento nella mente senso ad un'eta' che non contava proprio niente. Sempre sorridenti dietro gli strumenti nuovi strani eroi li accettammo in fretta noi. Musica di rabbia come lampi nella nebbia pazzi fin che vuoi ma vivi piu' di noi. Nasce un'avventura a chi e' grande fa paura dai vent'anni in su nessuno esista piu'. Corre breve il tempo brividi nel mondo quella loro eta' pensa ad altro gia' da un po'. Quel paese grande che hai sognato tante volte canta strano ormai e non lo segui piu'. E da un giorno all'altro stai viaggiando controvento molto e' andato via il passato e' una poesia. - ROTOLANDO RESPIRANDO (R. Facchinetti - V. Negrini) Il sole e prossimo ormai il vento corre con me. Tanti piani sopra il mondo lei sta bene dove sta cosa c'entro io con quella gente e con lei. L'autostrada scorre via voglio andare a casa mia cosa c'entro io con quella donna non so. Rotolando verso il mondo respirando l'aria e' mia giu' in periferia della mia grande citta'. Con il vestito aperto e le labbra chiuse io l'ho guardata e vista per quel che e'. Quand'era notte dentro quella stanza di cose ne ho fatte posso farne senza. Il sole e prossimo ormai faccio la gara con lui vento in faccia e la strada parla con me. E il sole sfonda l'orizzonte intero e come una fionda che colpisce il cielo. E l'aria fischia tra i capelli e il vuoto nel sangue che picchia dalla pelle al fiato e il nuovo giorno e' gia' nato. - RUBIAMO UN'ISOLA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Portari via con te rubiamo insieme un'isola voglio dai piedi all'anima sentirmi ancora mio. Apro le vele mie verso orizzonti facili ma il mare e' sempre piccolo visto dalla citta'. Prima che sia ieri questo mio cantare io mi inventero' ali per volare. Come un pescatore vivo e so di sale voglio e non vorrei sogno e mi risveglio sempre sul mio scoglio. Portami via con te con l'acqua nelle scarpe, ma col sole dentro l'anima e un po' di tempo in piu'. Portami via con te rubiamo insieme un'isola voglio dai piedi all'anima sentirmi ancora mio. Basta un po' di noia a tagliarti il fiato quando l'entusiasmo muore appena nato. Io ti invidio forte nel tuo strano andare sei come ti vuoi anche senza vento riesci a navigare. Domani partirai ultimo giorno utile per cominciare a vivere se vengo via da qui. Portami via con te, rubiamo insieme un'isola voglio dai piedi all'anima sentirmi ancora mio. - SANTA LUCIA (D. Battaglia - V. Negrini) C'e' una strada nel centro della mia citta' dove i portici fanno ombra ed una volta passava il tram e negli anni di piombo ci passavano i cortei ma in quegli anni a casa io non c'ero mai. Siam passati stasera tardi, nevicava come dentro le cartoline di quel Natale che non c'e' piu' non perche' c'e' piu' fretta, piu' soldi in giro o piu' TV ma perche' siam piu' grandi sia io che tu. Nella notte piu' lunga dell'anno perdonami se faccio un passo nel tempo distante da te. Pomeriggi lontani di un attimo fa Santa Lucia dei miei anni facili di una cena in citta' con mio padre una sera. Poi un colpo di vita e prendemmo un taxi e come a un uomo lui mi parlo' di se sembra passato un minuto da quel momento. Mi ricordo gli amori grandi piu' di me aspettati sotto gli ombrelli di fumo dolce malinconia. Oggi tutto e' piu' chiaro quel che mi manca e quel che ho pero' lasciami solo, se io sogno un po'. Nella notte piu' lunga dell'anno, perdonami se faccio un passo nel tempo e senza di te. Mezzanotte lontana di un attimo fa Santa Lucia cosa c'e' dietro l'angolo chi mi aspetta di la' oltre la neve. Quante stelle di zucchero, quante bugie citta' per fare figli o per andarmene o per cercarmi da capo su strade nuove. - SARA NEL SOLE (R. Facchinetti - V. Negrini) Sara da sei mesi va in citta' la mattina presto prende il treno e fra i libri il diario e il finestrino nasce il sole forte del mattino. E si affanna la gente nei bar mentre il cielo e' sereno Sara ha in corpo la rabbia e l'eta' per amare Milano. Sara ha quindici anni e dietro lei scorre un vecchio film in bianco e nero ne' provincia ne' periferia tutto un mondo da buttare via. E la scuola non vale di piu' meglio starsene in giro la stazione ha i suoi treni dal sud Sara e' un frutto maturo. Sara respira dall'asfalto al cielo e' primavera e nessuno se n'e' accorto ancora Sara nel sole col sorriso scalda le parole di un ragazzo pallido e gentile. Il ragazzo graffia la citta' da una radio libera del centro per un suo linguaggio un po' speciale gi. due volte gli hanno fatto male. La stazione e' la casa di chi non ha niente da fare e un amore comincia cosi' non parlando d'amore. Sara respira dai cortili ai tetti e' primavera quest'incontro e' un sogno e un'avventura. Sara s'e' accesa e un coraggio strano l'ha sorpresa la sua pelle ha voglia di qualcosa. - SE BALLA DA SOLA (R. Facchinetti - V. Negrini) (Ed: Discorso - Babilonia) Quando la tua donna non vuole far l'amore forse ha cose in mente che non ti sa spiegare e subito inventiamo che esiste l'altro uomo e invece son messaggi che noi non riceviamo. Se ti sembra diversa da ieri forse lei ti cercava e non c'eri dalle tempo e vedrai. Sai che la tua donna non e' bellezza e basta lo sguardo che ti incanta arriva dalla testa. A volte siamo freddi e cerchiamo del calore da un corpo che adoriamo scordandoci il suo cuore. Prendi fiato e poi fatti guidare forse lei sa la strada migliore dalle tempo e vedrai. Se balla da sola tu falla ballare sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te. Se parla da sola tu stalla a sentire l'amore sa farsi del male e curarsi da se' balla da sola magari in attesa di te. Guarda la tua donna se dorme o se si muove le cose che conserva e le sue voglie nuove. E' stupido giocare con chi non sta giocando lei dondola su un ponte perche' ti sta cercando. Non confonderla fatti trovare tu per lei sei la strada migliore dalle tempo e vedrai. Se balla da sola tu falla ballare sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te. Se parla da sola tu stalla a sentire l'amore sa farsi del male e curarsi da se' balla da sola e magari lei balla per te. - SE C'E' UN POSTO NEL TUO CUORE (R. Canzian - S. D'Orazio) Riposa gli occhi e non pensare c'e' la notte che ti aiuta e dormi e lasciami giocare a quando non sarai piu' qui a quando un giorno un nuovo amore ti riscaldera' di piu'. E dormi stretta alla mia pelle che domani non si sa. E sogna che il tuo compleanno tornera' tra appena un anno e avrai volato e navigato io chissa' dove saro' ma se c'e' un posto nel tuo cuore non faro' rumore, tienilo per me. Al vento che cambia a un cielo bambino ai fuochi di festa a me che resto qui vicino ai nostri pensieri ai sogni di ieri a tutti gli amori che incontrerai. C'e' ancora tutto da inventare sulle rive del tuo mare avrai bufere e vento e sole ed ancora e ancora amore. E cambieranno le parole sulla musica che sai ma se c'e' un posto nel tuo cuore non faro' rumore, tienilo per me. Al vento che cambia e spettina il cuore ai piedi del mare a tutte quante le parole ai cielo di sole a come eravamo a quelli che siamo adesso noi. Al vento che cambia e cambia la vita a quando mi prendi e tocco il cielo con le dita e intanto che dormi arriva domani e ancora ti svegli qui nelle mie mani. - SE NASCO UN'ALTRA VOLTA (R. Facchinetti - V. Negrini) Non succede quasi mai che mi svegli cosi' presto e' bello essere un po' normale riconoscermi qua e la' nelle facce della gente seguendo i miei pensieri al sole. Dove attacco i miei vestiti quella e' casa mia se rinasco un'altra volta so cosa faro'. Imparero' a parlare mi graffiero' le ginocchia ed il cuore in quel posto del mondo che mi tocchera'. Incontrero' della pioggia delle donne e dei buoni compagni mi faro' rispettare e di notte sognero'. Se nasco un'altra volta rifaccio la mia strada qualunque nome avremo noi e' sempre me che incontrerai. Se nasco un'altra volta rinasco con due cuori col primo faccio a modo mio quell'altro tienlo in banca tu perche' non si sa mai... Imparero' se ci riesco a passare a mio figlio il mondo con un tiro di palla diritto e con fantasia. Conquistero' i tuoi occhi sui gradini di un treno impaziente litigando, suonando scappando insieme via. Se nasco un'altra volta rifaccio la mia strada qualunque nome avremo noi e' sempre me che incontrerai. Se nasco un'altra volta non cambio una parola un batticuore ne' un addio rifaccio quel che ho fatto gia' di questa vita mia. - SE SAI, SE PUOI, SE VUOI (R. Facchinetti - V. Negrini) Tu m'hai chiesto tempo e troppo tempo ti lasciai voglio andare in fondo e il fondo e' gia' toccato ormai lento ed invadente il tuo silenzio avvolge me rende amara l'aria che respiro insieme a te. Soli quel giorno che tremavi in quella stanza, si' fu quando gridai per dirti di noi dicevi a me "non ho piu' niente". Era per darti un po' d'aiuto ed ero come te ricordo l'idea fu chiara, fu tua chiedesti a me "facciamo un viaggio". "Presto l'acqua non piu' confine avra'" dicevo, "guarda il mare, scenderemo verso le terre antiche del sud". "La gente negli occhi piu' grandi senza eta' e nell'istinto avra' colori audaci e nuove intense voci per te". Poi quell'osservarmi che non ricordai prima nei tuoi occhi di aver visto mai quasi fosse strano cio' che avvenne poi cosa abbiamo fatto ci chiedemmo noi. Se sai se puoi se vuoi domando, spiegami cos'e' che ancora fa violenza a noi. Capisci il senso o no la voce, il viso tuo da riconoscere rivoglio a me. Se sai se puoi se vuoi la strana nostalgia che puo' distruggerci si disperdera'. - SEI TUA, SEI MIA (D. Battaglia - V. Negrini) Ah, ah, ah, ah... Noi siamo qui, evidenza e fantasia un respiro diverso nel mondo. Fiori d'aria siamo noi, due satelliti d'argento due falchi protesi nel vento, cantero', graffiero', rubero', mi vendero' per scaldare, salvare qualcosa che vale per te per me. Di fuoco, terra e d'aria siamo noi non puoi fermare questa forza che vola gia' da sola. Sei tua, sei mia, accettati, proteggiti, sei tua, sei mia, bastardo od innocente che sia questo amore. Ah, ah, ah, ah... Noi siamo qui cancellati ed infiniti soffiati lontani dal mondo quando adesso arrivera' scivolando addosso a noi il bisogno di uscire dal sogno, cantero', graffiero'. rubero', mi vendero' per scaldare. salvare qualcosa che vale per te per me. Di fuoco, terra e d'aria siamo noi non puoi fermare questa forza che vola gi. da sola. Sei tua, sei mia, accettati, proteggiti, sei tua, sei mia, bastardo od innocente che sia questo amore. - SELVAGGIO (R. Facchinetti - V. Negrini) In un parcheggio di periferia figli di fabbrica e soldi contati di pane nel latte e di vetri spaccati hanno in mezzo un giornale e si parla di te. Dentro le vene di questa citta' ogni respiro e' una porta che sbatte un posto di blocco una moto di notte un calcio al silenzio, un amico che va. Te ne vai cavalcando dall'ultimo bar con la ruota davanti all'altezza del viso per i campi di caccia del tuo paradiso dove i cuori selvaggi han la loro citta'. Dove a mezzanotte si accende il lunapark con bande di ragazze e birra a volonta' senza coltello e senza farmacia nemmeno un grammo di malinconia. Sotto le torri di periferia sotto un cappello di nuvole dure stasera il bigliardo non riesce a girare chissa' se ti batte qualcuno lassu'. Chissa' se ti fai riconoscere gia' sui nastri diritti di quelle pianure col pollice destro e la linea del cuore a stringere in pugno la velocita'. Le monete e le stelle non mancano mai non si va militari, si balla e si vola e non perdi ogni giorno un compagno di scuola che bel posto ragazzo, se e' vero che c'e', se e' vero che c'e'. - SENZA FRONTIERE (R. Facchinetti - V. Negrini) Siete qui naufragati fra noi da frontiere lontane. Siete qui nella libera Europa a dormire in stazione. La piccola gente vi guarda male fa finta di niente ma non vi vuole futuro qui non ce n'e'. Anche a noi con l'America in faccia ci hanno fatti emigrare. Anche a noi neri dentro la pioggia ci hanno fatti spogliare. La piccola gente non ha memoria Milano, ragazzi, non e' Pretoria facciamo che non lo sia. Dammi speranza in un tempo migliore con gli occhi aperti ma senza frontiere e dove non comandi la pazzia di qualunque parte sia. Siamo qui col futuro da fare e gli sbagli di ieri. Siamo qui a guardarci il colore che non e' dei pensieri. Barriere di lingua, di razza e sesso e intanto il duemila ci cade adosso e non impariamo mai. Dammi speranza in un tempo migliore con gli occhi aperti ma senza frontiere nel mondo non saremo uguali mai ma il mondo e' tutti noi. - SENZA MUSICA E SENZA PAROLE (D. Battaglia - S. D'Orazio) E mi ricordo che stavamo bene e bene riempivamo i nostri giorni ma i giorni messi in fila fanno tempo e il tempo fa cambiare. Cambiare che neppure lo sappiamo e non sappiamo come va a finire e va a finire che poi ciperdiamo che ci perdiamo tutto... proprio tutto. E tutto ci fa voglia di cercare cercare tra la gente e in mille strade le strade che ci portano lontano lontano ma da soli. E soli non fa bene e non e' giusto e non e' giusto smettere di amare amare che ci complica la vita ma e' vita da inseguire. Siamo una storia che si puo' cambiare senza la musica e senza parole una canzone che dice piano che siamo come siamo. Dormiamo con la testa nel futuro futuro che spaventa i nostri giorni i giorni di fatica e di fortuna fortuna da sperare. Sperare di imparare a stare al mondo nel mondo meridione delle stelle le stelle che ci insegnano la strada la strada per tornare. Siamo una storia che si puo' cambiare senza la musica e senza parole una canzone che dice piano che siamo come siamo. - SIAMO ANCORA SULLA STRADA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Siamo ancora in prima pagina musicanti inossidabili la valigia e' un'abitudine che noi non vorremmo perdere mai. E cosi' comunque vada siamo ancora sulla strada nonostante le occasioni nonostante la fortuna, scorre tutto come prima giusto al massimo sempre al massimo. Tra un aereo e un innamoramento vince chi ci fa volare di piu' di aeroplani ne abbiam persi tanti tutti quanti senza pentimenti. Da un minuto, da una vita siamo ancora sulla strada, sempre pronti a traslocare questa musica leggera, che ci schiaccia e non ci pesa, sempre al massimo. Mille chili di valigie geminate in tutto il mondo, mille amori appena nati persi e mai dimenticati e mille canzoni per mille emozioni e il resto che gira sempre al massimo giusto al massimo. Uno solo fa per tutti noi, tutti quanti per ognuno ma poi, dalla noia e dalle regole ci protegge il palcoscenico. Dalla nostra tanta gente ed un po' di buona sorte e corriamo ancora forte. Sempre al massimo. E non e' cambiato niente se ci ferma la stradale ci fa fare qui Natale. Sempre al massimo. Ai caselli in autostrada c'e' lo stesso che conosco che ci chiede ancora un disco. Sempre al massimo. E cosi' comunque vada tutto torna tutto quadra siamo ancora sulla strada. - SIGNORA (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini) Tu, buona madre fino a ieri, donna che non da' pensieri, tu, fra i miei libri e i tuoi vestiti, con quegli occhi un po' assonnati, tu, prima che venga stasera, che venga la fretta di andare, tu devi sapere che non puoi spogliarti di me come credi! Adesso mi spiace, signora, non e' piu' il segreto pensiero, l'hai fatto davvero, e' inutile adesso pensare "Il bambino l'ho fatto giocare". No, e' una cosa piu' importante, ora voglio tutto o niente. Mio, cio' che tu mi hai dato e' mio e non te l'ho chiesto io, ma, prima che venga stasera, e prima di averne paura, ti stringo ancora e spero ti resti negli occhi una traccia che dica a quell'uomo che tu, tu sei stata mia davvero, si', fa ridere il pensiero... Se la mia eta' non ti ha fermato, perche' dire che hai sbagliato? Se la mia eta' non ti ha fermato, perche' dire che hai sbagliato? - SOGNO A MEZZA ESTATE (Facchinetti - Negrini) (Ed: Discorso - Babilonia) Sto viaggiando verso il mare e vedo il sole tramontare con in testa sensazioni che e' difficile spiegare. Litigando hai detto basta, non ti voglio piu' vedere li' ho deciso che e' da pazzi fare a pezzi un grande amore. Ascoltando mille radio sto arrivando a chieder scusa fra vestiti stroppicciati e quel che resta di una rosa dove sei? Sogno a mezza estate canzoni mai dimenticate te che a Natale hai sapore d'estate mi fa volare la voglia di te. Sogno di contare stelle che cadono leggere con due bicchieri spumanti e sinceri prima di fare l'amore con te so di cosa tu hai bisogno di certezza e tenerezza e ne avrei bisogno anch'io. Sto sognando di guardare da un balcone il lungomare quando tu ti stai vestendo mentre ti vorrei spogliare. Le altre vite precedenti ce le siamo raccontate e facciamoli avverare questi sogni a mezza estate. Guardo il cielo sopra al mondo e se il futuro e' una scommessa basta solo la conferma che ami me come te stessa sempre piu'. Sogno a mezza estate canzoni mai dimenticate te che a Natale hai sapore d'estate mi fa volare la voglia di te. Fatemi arrivare dove la terra trova il mare sull'onda chiara che spazza dal cuore tutti i problemi e le malinconie. Se soltanto abbiam bisogno di certezza e tenerezza ci dobbiamo riprovare. Sogno a mezza estate canzoni mai dimenticate te che a Natale hai sapore d'estate mi fa volare la voglia di te.... - SOLO CARI RICORDI (R. Facchinetti - V. Negrini) "Quarta scala!" "Grazie, lo so". "Da settembre e' vuoto pero'". "So anche questo, grazie, non dica piu' niente amico, mi ha gia' visto, lo sa". Hai lasciato in angoli bui pochi oggetti inutili e tuoi la bottiglia vuota di vino di resina comprata in viaggio da noi. Non rimane molto del tuo tempo insieme a me come un libro letto in fretta, io smarrii di te forse il senso giusto o forse qualche cosa in piu' non rimane molto per rimpiangerti di piu'. Giorni rapidi e strani parlare in inglese e quei viaggi insieme noi le frontiere nell'alba, sapore di vento e sole addosso a noi. Si fingeva di avere nemmeno una lira per vivere di piu' questa casa da poco fu parte del gioco che un giorno ti stanco'. Lessi qui sul muro il tuo messaggio, e ancora c'e' scritto in italiano: non cercare piu' di me! Desolata, inutile ironia, che mi feri' la mia roba in ordine sul letto, tutta li'. Non sbagliavo, e' proprio cosi', non mi dice niente star qui non c'e' proprio l'aria di cari ricordi che mi dia bisogno di te. La finestra non apriro' con la luce non scopriro' contro i muri spazi puliti lasciati da qualcosa che non c'e' piu'. Non rimane molto del mio tempo insieme a te non rimane molto da rimpiangere per me. Non rimane molto del mio tempo insieme a te non rimane molto da rimpiangere per me. - SOLO VOCI (R. Facchinetti - V. Negrini) Grazie per le mie citta' appassionate, esagerate, ma col nido comodo di casa mia e gli aeroporti per andare via, se vuoi. Grazie per la nostra o', per questi anni di velocita', per i satelliti e gli amori che son quelli di un milione d'anni fa e poi... Grazie per le donne libere compagne colorate e scomode e per questa nostra musica per chi mi lascia respirare e ridere e piangere e vivere a modo mio. - STAGIONE Dl VENTO (R. Facchinetti - V. Negrini) Tempo per un caffe', piove addosso che maggio e'? In viaggio per la citta' paesaggio di faccia al bar. E' peggio per chi sta solo, ho il vantaggio che aspetto lei. E rido per fatti miei, sono spiccioli di poesia. Passano i passi miei su biglietti buttati via. La mia mente e' un congegno a tempo se io sogno mi svegliera'. Finalmente sta per tornarmi lei, pagherei la cena al mondo, ma la gente sta negli ombrelli e va, si confonde col tramonto. E' stagione di vento e adesso direi che e' tempo di lei, ma se passa il momento persona che va un'altra verra': e' questione di tempo. Sbocciano qua e la' conigliette di piano bar. Spuntano dai tassi, eccitante aspettare qui. La mia mente e' un congegno a tempo se io sogno mi svegliera'. Finalmente sto aspettando lei con lo sguardo attento al mondo. Non mi chiudero', non mi spegnero' al ritardo di un momento. E' stagione di vento e forse direi che e' tempo di me, quando passa il momento persona che va, un'altra verra'. E' questione di tempo. - STARE BENE FA BENE (D. Battaglia - V. Negrini) E' tornata la sera dopo un giorno perfetto io mi metto un disco e guardo il soffitto. Sale un filo di fumo di pensieri leggeri, sono solo un giorno piu' vecchio di ieri. Stare bene fa bene, c'e' chi non ha una lira eppure e' felice, ma fan bene anche i soldi se sei capace di goderteli un po'. Da domani e' domani e mi piace la mia eta' questa vita e' in diretta va imparata mentre va. Stare bene fa bene, nelle notti di luglio, con una ragazza che dice ti voglio. E fa bene Natale con la neve e le stelle, anche le bugie possono essere belle. Stare bene fa bene, se nasci spesso resti giovane sempre e puoi farmi star bene, se con la testa e con il cuore ci sei. Da domani e' domani e mi piace la mia eta', questa vita e' in diretta, va imparata e va capita mentre va. Stare bene fa bene. - STARE SENZA DI TE (R. Canzian - S. D'Orazio) Gli amici adesso avranno tante cose da parlare e poi mi riempiranno di consigli e di rimproveri perche' adesso sto con te. Noi due avevamo fino a ieri i nostri amori veri sembravano per sempre e adesso invece siamo qui e nessuno capira' che sto con te e nonostante tutto e tutti io corro da te controcorrente contro la gente. C'e' la mia vita che sta cambiando itinerario ed io fino a un momento fa, lo giuro, neanche lo sapevo e adesso sto con te. Ci siamo entrati lentamente nella pelle e poi ci siamo combattuti fino in fondo, fino a farci male e alla fine hai vinto tu e io sto con te ed e' solamente amore se corro da te. Ci siamo presi ci siamo arresi. Stare senza di te, io no stare senza di te, non si puo' anche se poi qualche parte del cuore ci scoppia di dolore. Stare senza di te, io mai stare senza di te, non potrei. Noi ci vogliamo e non ne ha colpa nessuno. Visto da fuori in questa nostra storia io faccio la parte di chi appende al chiodo l'anima perche' adesso sto con te. Ma lo sa Dio quanta fatica ho fatto invece io a raccontare a lei tutto di un fiato tutto di noi due. Lei che colpa non ne ha, ma io sto con te, ma questa vita non e' una gita. Stare senza di te, io no stare senza di te, non si puo' aspetteremo che torni il sereno da questo cielo in poi. Stare senza di te, io mai stare senza di te, non potrei voglio inventare con queste mie mani la vita di domani... - STELLA DEL SUD (R. Canzian - S. D'Orazio) Stella del sud come una colomba ferita sei caduta nella mia vita lasciandoti proteggere. Stella del sud ora che mi brilli vicino prestami la voglia di andare e portami con te c'e' ancora un treno che soffia lontano. Tu come me senza un cielo dove pregare cerchi tra le pieghe del mare un'onda che ti porti via. Tu come me che respiri forte la vita senti quando l'aria ti da' sapori di magia ti prende forte ti trucca le carte. E'... Africa questo vento che ci soffia sulle idee cambia i colori alla citta' e disegna la mia musica. Africa questa voglia di rubarci un po' d'amore che ci leggiamo in un sorriso se ci brilla dentro l'Africa Africa, Africa. Stella del sud c'e' la vita che e' da vedere anche senza un posto a sedere non me la voglio perdere. Noi come noi cavalieri a caccia di vento agganciamo i sogni ad un canto e li spingiamo via e piano piano voliamo lontano. E'... Africa il colore delle nostre fantasie e l'orizzonte e' piu' vicino che riusciamo quasi a prenderlo. Africa questa corsa che non sa stancarci mai e che ci lascia tutto il fiato per respirare forte l'Africa. Africa, Africa. Stella del sud c'e' la notte che si colora chiudi gli occhi sulla mia bocca sentiamo insieme l'Africa. - STORIA Dl UNA LACRIMA (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Da una bimba e un pianto nacque lei piena di paura e ingenuita' trasparente agli occhi si affaccio' dalle chiare ciglia venne giu' e brillando scese lungo quel bel viso poi volo' col vento su nel cielo. Alta sopra al mondo navigo' vide le stagioni da lassu' ma la vita in fretta la cambio' ora trasparente non e' piu' niente piu' ricordi niente amore dentro fuori dal suo tempo e fuori dalla sua eta' nel cielo lassu' quante volte il vento le cantava accanto lei non l'ascoltava lei volava. Sola nel sole e piu' in alto come se non ci fosse che lei. Lei sempre lei lei soltanto ad un passo dai sogni suoi. Sfida la luna e le stelle niente al mondo la fermera'. Ma una nuvola buia la rap? mille gocce strette accanto a lei ora il suo coraggio non ce piu' come pioggia sta scendendo giu': cadde sopra un fiore aspetto' il sereno ora verso il cielo piu' volare non puo finisce cosi' lentamente muore piu' non sfugge al sole non l'aiuta il vento resta sola. Sola nemica del sole la sua storia finisce qui; grida lontane parole ma non c'e chi la salvera'. Sola piu' sola di sempre non e' un sogno non si svegliera'. - SUSANNA E BASTA (R. Canzian - V. Negrini) Io la guardo e poi le chiedo: tornerai? Susanna appanna il vetro e scrive: aspetta. Qualche volta gia' lei fece il nido qui. Susanna se va via non torna in fretta. Io non parlo piu', e' tutto deja vu Susanna un altro viaggio un'altra attesa io non saro' mai randagio come lei Susanna se ne va via non chiede scusa. Si sente in volo si sente in corsa semplicemente ne' per bene ne' diversa Susanna e basta cattiva o buona e' una persona. Lei dipingera' ritratti dentro i bar sara' una gatta al sole, una straniera c'e' chi la vedra' sorridere tra se' passando a piedi un posto di frontiera. Si sente in volo, si sente in corsa senza biglietto di ritorno nella borsa se fa del male non lo fa apposta. Susanna e basta. - TANTA VOGLIA DI LEI (C. Facchinetti - V. Negrini) Mi dispiace di svegliarti forse un uomo non saro' ma ad un tratto so che devo lasciarti fra un minuto me ne andro' E non dici una parola sei piu' piccola che mai in silenzio morderai le lenzuola so che non perdonerai Mi dispiace devo andare il mio posto e' la' il mio amore si potrebbe svegliare chi la scaldera' Strana amica di una sera io ringraziero' la tua pelle sconosciuta e sincera ma nella mente c'e' tanta tanta voglia di lei Lei si muove e la sua mano dolcemente cerca me e nel sonno sta abbracciando pian piano il suo uomo che non c'e' Mi dispiace devo andare il mio posto e' la' il mio amore si potrebbe svegliare chi la scaldera'... nella mente c'e' tanta tanta voglia di lei Chiudo gli occhi un solo istante la tua porta e' chiusa gia' ho capito che cos'era importante il mio posto e' solo la'. - TEMPI MIGLIORI (R. Facchinetti - V. Negrini) Un caffe' per scaldarti il motore lunedi' non e' certo il giorno migliore ma il bambino si sta per svegliare e lo specchio gentile non e' con chi sta in piedi alle sei c'e' la radio che canta in inglese come ai tempi che scappavi di casa disarmata struccata curiosa sui gradini di un'altra citta'. In piazza si batteva il tamburo e lui sembrava un capo guerriero e avevi diciott'anni ed un mese da spendere viaggiando con lui che aveva un passaporto francese e si faceva sempre arrestare un figlio e due valigie improvvise t'hanno fatto guarire di lui. Ti assomiglia davvero crescendo il tuo piccolo campione del mondo e c'e' un uomo gentile, normale che ti trova bellissima e tu da un po' ti piaci di piu'. E i tempi sono caldi e migliori puoi prenderti un permesso e sognare ci pensi mentre fai da mangiare o in centro sui gradini del tram. Soldato hai combattuto ed hai pianto e hai messo molti fiori al balcone ne avessimo di queste persone in giro per le nostre citta'. Una doccia di sole e un Martini mezzogiorno d'estate pieno di suoni hai ancora un gettone e lo spendi per te stessa per dire di si'. - TERRA DESOLATA (R. Facchinetti - V. Negrini) Volano sopra di noi rondini di platino. Statue che somigliano a noi contro il cielo piangono. E la gente rimasta ponti senza fiumi passera' chinando la testa che un viso ormai piu' non avra'. E' una terra desolata ed e' la mia e non c'e' la forza per andare via. E la sabbia del silenzio copre ormai il diamante stanco che e' negli occhi miei. Bruciano carri d'argento sopra le piramidi. Cenere vola nel vento chiude gli occhi agli angeli. E la gente rimasta in caverne d'ombra restera' chinando la testa che le stelle in cielo piu' non sfidera'. E' una terra desolata ed e' la mia e non c'e' la forza per andare via. E la sabbia del silenzio copre ormai il diamante stanco che e' negli occhi miei. - TERRY B. (R. Facchinetti - V. Negrini) Dicesti tutto in una volta Milano esplose dalle dita come pezzi della luna contro i vetri del mattino come lampi in faccia, un anno e mezzo fa. Dove hai ballato solo un giorno ritorna gia' il secondo inverno. La compagna parla strano ma t'insegna l'italiano per capire, per spiegare come mai. Niente scorre via, tutto viene aperto come le valigie in un aeroporto. Ogni amore andato via quelle notti di persone e quel rumore che non se ne va. In quei tuoi occhi troppo grandi come le strade d'oltremare c'e' il disordine dei sogni degli alberghi senza cielo di quell'uomo troppo solo, anche per te. Atterrasti qui per cambiare vita tua sorella in fondo c'era gia' riuscita. Quale vento ti strappo' il biglietto di ritorno il quinto giorno di un'estate fa. Tutto scorre via, tutto si scolora da una mano all'altra come te allora come i soldi e le bugie e i giornali della sera chissa' che cosa cambiera' per te... - TI DIRO' (R. Canzian - V. Negrini) Ti diro' quando esco da quest'autostrada ti diro' chi e' dei due che ha bisogno di crescere. Ti diro' da che parte di me stai sbagliando anche se credi che tu sai tutto degli uomini. Ti diro' che mai nessuno al mondo possiede mai nessuno. Poi ti diro' che non siamo parenti e la vita va avanti con o senza di te se non mi schiacciano i TIR delinquenti che come elefanti si sorpassano in tre. Con tutti i miei problemi ci mancavi anche tu vedrai se io mi faccio imbottigliare mai piu'. Ti diro' che ho una voglia pazzesca di mare di riviste di pesca, di sesso e di musica. Ti diro' quando e se ti vorro' rivedere che mi sento una mosca in un campo di fragole. Ti diro' perche' non riesci a essere l'unica per ora. Poi ti diro', ti diro' che non sono un piccolo uomo, almeno spero di no e anche se sbatto la testa e mi sbaglio so quello che voglio e voglio quello che so. Stai pronta che ti chiamo appena arrivo in citta' speriamo di trovare una cabina che va. Ti diro' quando sento cadere il gettone che puoi essere tu che fai smetter di piovere. Ti diro' pero' che ho molta paura di crederci per ora. Poi ti diro' che non voglio legarmi che ho un sacco di allarmi che ho bisogno di te. E ti diro' che ho una fame da orso e cambiando discorso mangerei pure te tu dici sei diverso in tutto quello che fai ma di una innamorata non fidiamoci mai. - TRA LA STAZIONE E LE STELLE (R. Facchinetti - V. Negrini) Scende la notte e ti siedi davanti allo specchio vestita a meta' sciogli i capelli e prepari con cura il sorriso. Scivola lenta sul ponte la grigia corrente di macchine e va tutti un milione di piani al disotto del cielo. Batte il suo tempo la vita fra odori di cibo e le carte nei bar. Comincia il giorno per te attrice senza allegria piccola donna senza eta' ti aspetta questa citta' poi quando l'alba verra' nessuno ti conosce piu'. Fra la stazione e le stelle nascondi quel poco che resta di te ma il viale e' pieno di sguardi ed il cielo e' lontano. Cadono i dadi ed hai perso un mattino diverso non nasce per te. Comincia un giorno di piu' ombra nell'ombra sei tu lucciola che non vola piu' ti aspetta questa citta' poi quando il sole verra' nessuno ti conosce piu' dall'alba in poi per tutti noi tu non ci sei. - TROPICO DEL NORD (R. Facchinetti - S. D'Orazio) Vanno via. Domani vanno via i cento giorni magici sul tropico del nord. Vanno via le pioggie all'improvviso e il sole che ti brucia perfino se non c'e'. Telefoni roventi, a casa come va ma domani... Vanno via gli amici cioccolato campioni di biliardo e di tranquillita'. Vanno via le reti alle finestre il cane che fa festa, ma non parla l'italiano. La barca che va piano le storie di magia stanno andando via. Vanno via i canti della gente a un Dio che non si sente ma che certamente c'e'. Vanno via Dorina e le sue mele piangeva quando le ha detto ricordatevi di me. La strada contromano la spiaggia coi falo' da domani... Vanno via, ma un po' di azzurro resta sui vetri dell'airone che ci strappa da quaggiu'. La musica imbrigliata nel tropico del nord viene via con noi. - TU DOV'ERI (R. Facchinetti - V. Negrini) In quei momenti che io credevo a tutti quanti tu dov'eri. Quando in questi miei occhi chiari avevo mille futuri tu dimmi allora dov'eri In quelle notti che un uomo impara a stare al mondo tu dov'eri, quando ero piu' tenero dentro e piu' cattivo di fuori tu dimmi allora dov'eri. Tu dov'eri a parlare, a dormire a fidarti e a dire la tua. Dov'eri invece del tempo che ho perso a parlare da solo e a pensare per due. Io ci ho messo il mio corpo e il mio cuore anche quando era meglio di no, prendimi adesso per quello che sono con il corpo ed il cuore che ho. In quei momenti che non leggevo piu' e dormivo senza sogni. Quando erano i giorni peggiori dei miei tempi migliori tu dimmi allora dov'eri. Tu dov'eri a comprare, a sognare a incollare le fotografie. Dov'eri quando non c'era nessuno a riempirmi i pensieri o a portarmeli via. Ci son stati dei giorni feriti e guariti anche senza di noi, apriamo gli occhi per quel che saremo e chiudiamoli adesso se vuoi. Ma in quei momenti che se una donna ha del coraggio ha tutti contro. Quando trasformavi i tuoi sogni in quel che estate davvero chiedimi allora dov'ero. - TU DOVE SEI (R. Canzian - V. Negrini) Tu sei sparita all'improvviso senza un dove n‚ un perche' in quel matino maledetto, dimmi dove sei, Mi han consolato, ti hanno vista o forse no, non eri tu nessun telefono ha suonato, non esisti piu'. Ma perche', perche' tu perche'. Vuoi dirmi perche'. Sono impazzito per trovarti, ho perquisito terra e cielo in quale storia sei finita, dimmi dove sei, io scherzo e rido conla gente e dopo piango di nascosto van salvate le apparenze e non e' facile. Ma perche', perche' tu perche'. Vuoi dirmi perche'. Tu dove sei, a chi impedisci di fumare, a chi fai sognare a chi sbatti porte in faccia adesso, li con chi sei di chi e' il pigiama che hai addosso, se ce l'hai chi ha ilpermesso di spogliarti adesso. Li dove sei, ti viziano o ti fan del male, e come stai sei in gabbia o in paradiso, amore chiama se puoi. Non ce l'ho con te, lo so si sbaglia sempre in due ma perche' di te non so piu' niente? Se per conoscere qualcuno devi perderlo cosi che cosa posso fare adesso per riprenderti credevo di essere il piu' forte, invece mi sono fatto male. Ho il cuore e le valigie pronte, dimmi dove sei ma perche', perche' tu perche'. non sei piu' qui, perche'. Tu dove sei, chi ti fa le facce buffe, chi ti toglie dai guai stai lavando un pavimento o sei regina di un re. Son domande sceme di chi muore senza te. Nasce nu giorno nuovo e non ti trovo. Ma dove sei, chi e' che chiama, chi interrompe i miei pensieri, chi e' ? E' un'interferenza, e' uno sbagli parla, chi sei ? C'e' un respiro adesso al filo del telefono se sei tu davvero io ti aspetto. Ma dimmi, tu dove sei. - TU VIVRAI (R. Facchinetti - V. Negrini) Se sei nato gia' vincente, ma sai essere alla buona, se ti fidi della gente, ma non credi alla befana, se non dai la colpa agli altri, degli sbagli che tu fai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai. Se sei forte quando serve, ma sai chiedere anche scusa, se vai piano en certe curve, ma sai vincere in ripresa, se sai mettere d'accordo, chi non c'e' riuscito mai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai. Se non ti stanchi mai, di addormentarti stanco, se c'e' un bambino in te e te lo porti a fianco, se non ti prendi mai troppo sul serio, comunque tu vivrai, vivrai davvero. Se ti sai svegliare presto, quando vai a letto tardi, se rimani quasi onesto, in un giro di miliardi, se sai piangere di gioia, senza vergognardi mai tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai. Se non ti stanchi mai, di cose da imparare, se non disprezzi mai, quell che non puoi avere, se non ti prendi mai troppo sul serio, comunque tu vivrai vivrai davvero. Se sai perdere e cadere, senza mai toccare il fondo, se sai toglierti dal cuore, chi ti stave derubando, se sai dare tanto amore, quanto ne riceverai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai. - TUTTO ADESSO (R. Facchinetti - V. Negrini) Sono stanco di essere buono e percio' vado all'inferno sono stanco di vivere in stato di shock giorno per giorno da oggi abbiamo smesso di chiedere permesso io voglio tutto adesso. Sono stanco di essere stanco percio' fatemi strada sono stanco di facce che dicono: no, stattene in coda da oggi abbiamo smesso di chiedere permesso io vogio tutto adesso. Adesso adesso e togliersi via le mani da addosso, la vita e' la mia che prenda o che dia di piu'. Sono stanco di prendere il mondo com'e', non si respira sono stanco di chiudermi dentro perche' non ho paura da oggi abbiamo smesso di chiedere permesso io voglio tutto adesso. Adesso adesso e togliersi via le mani da addosso, la vita e' la mia che prenda o che dia di piu'. Sono stanco di farmi rispondere no! E' una prigione sono stanco di essere buono percio' fate attenzione da oggi abbiamo smesso di chiedere permesso io voglio tutto adesso. - TUTTO ALLE TRE (R. Facchinetti - V. Negrini) La tua valigia e' li' sul pavimento ricordo il giorno quando l'hai portata settimo piano quante scale eppure quanto ero contento mentre scendevo quel mattino per aprirti la mia porta. Entrasti come arriva un uragano successe come quando passa il vento ma io non ti capivo non ho mai capito niente quel mondo che creavi intorno a me sembrava solo strano. Ma ieri sera quando son tornato c'era un silenzio che gelava il cuore era un deserto un luogo abbandonato piu niente intorno piu nessun rumore ed inciampai nell'ombra di me stesso in quella casa c'era tutto a posto sulla valigia chiusa avevi messo due righe: "Vengo a prenderla alle tre eh. E' ancora notte ed io mi son svegliato e' strano risvegliarsi di traverso in questo letto grande troppo grande grande come un prato dove mi sento solo come un cane stupido e disperso. La tua valigia e' li' sul pavimento e odio la sua lunga ombra scura e' quasi l'alba nasce dietro le persiane un mondo di cemento e questo giorno che ora nasce piano piano si' mi fa paura. E quando un uomo scopre sul suo viso lacrime calde chiare di bambino tutto l'orgoglio muore all'improvviso mi alzo ad un tratto vado a un tavolino e su quel foglio gocce di sudore gocce di pianto pochi segni scuri ogni parola e' un grido di dolore ti chiedo scusa torna a casa amore. - ULTIMA NOTTE DI CACCIA Batte il suo tempo sempre esatto Il forte tamburo del petto Cuore di guerra sempre attento Cuore di quercia nel vento. Luna di maggio brucia il legno Per una donna ed un sogno Biondi capelli stretti fianchi Per una donna dei bianchi. Occhi di donnola bocca di fragola Pelle di nuvola, freccia che penetra. Luna di maggio gialla falce Grido d'amore dell'alce Ombre di carri nella sera Fuochi di gente straniera. Lei ha detto che verra' E lingua di serpente lei non ha Sul suo corpo tiepido La sete del suo sesso sciogliera' Per altre notti ancora il frutto si aprira' Il lupo di frontiera nutrira'. Stan giocando gli uomini La bocca all'acquavite e gli occhi a lei Si sentono invincibili Non sanno che li guardi e che ci sei La luna le sue spalle d'argento vestira' L'amante del ribelle lei sara'. Notte di cosa senza fiato Notte di volpe in agguato Batte il coraggio nella pelle Tra l'agrifoglio e le stelle. Porta la donna tua dentro alla terra tua Dentro la gente tua dentro la storia tua. Fuochi nel campo tutti spenti Mordi l'attesa tra i denti Vengono passi sul sentiero Mordi tra i denti il respiro. Quella e' la donna tua, quella e' la forza tua Gli uomini pallidi non la vedranno mai piu'. Lei ha detto che verra' E lingua di serpente lei non ha Sul tuo corpo d'albero La seta del suo sesso sciogliera' L'aurora le sue spalle di rosso vestira' L'amante del ribelle lei sara'. Ultima luna del tuo viaggio Cuore di puma selvaggio Vengono passi sul sentiero Un lampo di luce uno sparo. Occhi di donnola bocca di fragola Pelle di nuvola freddo che penetra. Batte il suo tempo strano e stretto Il forte tamburo del petto Cielo pesante come roccia L'ultima notte di caccia. Luna che scivola dietro a una nuvola Fiato di polvere senza capire perche'... - UN CAFFE' DA JENNIFER (R. Facchinetti - V. Negrini) Un caffe' da Jennifer che sapore avra' verso il nostro Atlantico questo treno corre, corre e va. Nel caffe' di Jennifer mi sedetti un d? le scogliere ripide alla mia tristezza avevan detto si. Jennifer corre svelta qua e la' non si stanca mai perche' pensa sempre a me. E' la sua vita quel caffe' il suo mondo e' tutto la' grigio e magico. Dolce e' la mia Jennifer mi sorridera' e l'Oceano Atlantico sale e miele oltre il muro gettera'. Jennifer corre svelta qua e la' non si stanca mai perche' pensa sempre a me. E' la sua vita quel caffe' il suo mondo e' tutto la' grigio e magico. Un caffe' da Jennifer troppo amaro e' ormai dove c'era Jennifer solo un vecchio muro abbandonato c'e'. Dove c'era Jennifer... (ripete ad libitum) - UN LEONE IN PARADISO (D. Battaglia - V. Negrini) Quanto fiato che ho sprecato per non farmi mai ascoltare. Forse c'e' piu' gusto a dormir da solo che con chi ti fa star male. Una o un'altra cambia il viso, e' un bersaglio senza poesia. e' una caccia all'emozione, per sparare alla malinconia. Ma un bel giorno arrivi, tutta e all'improvviso e il leone e' in paradiso. Tu sei mia. Io ti avro', l'ho deciso spezzo i nodi, le catene, lo faro'. Mangero' chi ti ha offeso c'e' un leone in paradiso. Io che ti avro'. Io non mangero' il tuo cuore, ma di te chi si puo' fidare. Staro' sveglio a far la guardia, non giurare per poi sbagliare. Ero un mascalzone, tu mi hai lavato il viso. C'e' un leone in paradiso. Perche' no. Io ti avro', l'ho deciso la zampata del mio amore ti daro' passero' dentro al fuoco. Questa e' vita, non piu' un gioco. C'e' un leone in paradiso. Chi l'aveva visto mai. Io ti avro', l'ho deciso con la forza che non c'era e adesso c'e'. Non staro' piu' rinchiuso c'e' un leone in paradiso dorme con te. - UN POSTO COME TE (R. Facchinetti - V. Negrini) Negli ombrelli della pioggia di Settembre penso a te che mi fai bene come l'aria di montagna, come il vino in buona compagnia come la notte dell'anno a Rio come sentirsi ripetere non dimostri gli anni che hai. A mo' di un altro giorno della vita oggi che non c'e' il giornale mi domando come io sarei adesso che indirizzo avrei chi mi vorrebbe al telefono se per un caso impossibile non mi fossi accorto di te. Un posto come te e' la prima notte di quiete. Un posto come te e' pioggia che toglie la sete, io lascio fare a te fintanto che posso contare su un posto come te. Io sono quello che volevo diventare nella festa e nel dolore dalla prima sigaretta del mattino alle tue braccia che fanno la terra piu' giovane tra i seni caldi dell'allegria quando c'e' bisogno di te. Un posto come te e' un'isola senza bandiera un posto come te e' un brindisi sulla frontiera, io lascio fare a te mi basta tornare stasera a un posto come te. - UN POSTO SULLA STRADA (R. Facchinetti - V. Negrini) La bambina bionda di citta' guarda l'orizzonte e sogna l'Africa sulla torre bianca e' immobile ad aspettare che il rovente sole tocchi il mare. Gente sta parlando attorno a me rosso il vino forte di montagna e' ho accettato un canto e un pane che sa di vento dicono "Ragazzo non c'e' altro" diventano ombre tra i miei occhi ed il tramonto mi dispiace se ne stanno andando. Nella scia delle stelle una donna sta correndo l'amore ha scelto proprio questa notte. Dentro il buio si accende ed un brivido sorprende il viso e scende forte sulla pelle. L'uomo non ricorda la sua eta' ma il racconto nasce e scorre semplice fuori dal silenzio la storia infinita e breve le sue labbra han sciolto come neve. Cent'anni di mondo in un sogno bambino e lo sguardo intanto va lontano. Nella scia delle stelle la bambina e il vecchio stanco la donna e sempre anch'io stiamo vagando per sognare un momento presso un fiume o in una stanza un posto sulla strada stiam cercando. - UNA DOMENICA DA BUTTARE (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini) Bene, come sono contento non c'e' un filo di vento il frigo s'e' spento e l'acqua vien giu' gi. fusa, in rigagnoli rosa s'e' disfatto il gelato, il vino e' finito col caldo che fa. Le strade le ha vuotate l'estate dorme il cane contento li' sul pavimento sta meglio di me. E tace ogni oggetto di casa non funziona piu' niente se manca corrente e oggi di piu' manchi tu. Dove sei? Scende una rabbia tranquilla dal soffitto che adesso pian piano e' piu' basso sopra di me. E suona l'orologio in cucina pomeriggio bruciato da un sole sfacciato che arriva anche qui. Qui da me. E mi viene la voglia di venirti a cercare. L'ascensore insiste a non salire. E mi passa la voglia. Ce la faccio lo stesso a aggiustare i pezzi di me stesso. Dove sei. Sento i vicini di casa fa rumore, si danno da fare si sente da qui. La gente, qualche volta ne ha voglia nelle ore piu' strane; Domenica infame senza di te. E mi viene la voglia di morire qui adesso ma non saprei mai se ti ho commosso. E mi passa la voglia e mi passa l'amore resta solo un po' di dispiacere. Dove sei? - UNA DONNA NORMALE (D. Battaglia - V. Negrini) Era tardi e la gente tornava il quartiere fuori ansimava rumori di ragazzi in moto su pezzi di prato e bambini in gioco e le cene sul fuoco e nello strano sole dell'ora legale dicevo: sei una donna speciale per me! Le radio suonavano. Piano piano l'aria di giugno si fece piu' viola spogliava il sogno ogni nuova parola disse e' questo, senti e' un gioco perdente toccai fra i denti un dolore impotente le finestre di fronte sbattevano al vento pensai soltanto: che ne facciamo di noi. E le radio suonavano. Taglia il tempo come falce sembri forte e ti travolge lei chino' la voce e disse: mi dispiace e' una storia senza testa e' un bel sogno che non basta sai da solo quel che c'era e quel che resta. Dissi piano: dammi una mano eravamo in tanti, non c'e' piu' nessuno e vado avanti solo in un rovo di gente in mezzo alla vita a sognare per niente le finestre di fronte occhi nel sole lei disse: sono una donna normale ormai. Le radio suonavano. Taglia il tempo come falce sembri forte e ti travolge separo' gli sguardi e disse: e' troppo tardi prima e' stato quel che e' stato e sara' da ricordare ma le storie vere non le puoi cambiare. Dissi piano: dammi una mano a sentirmi ancora come eravamo disse io non posso farci piu' niente bruciava rosso il cielo a ponente e fu del tutto sera e qualcuno tornava tornava presto, e il resto fu andare via. - UNA STORIA CHE FA RIDERE (R. Facchinetti - V. Negrini) Via di qui per favore via non saprei controllarmi piu' caro amico guarda ascoltami fa che tu, fa che lei non vi veda piu'. Pensa un po' lo sapevo gia' e cosi' non mi importa piu' molti errori avete fatto a voi lei lo so che cos'e' m'hai stupito tu. Se potessi scriverla e' una storia che fa ridere c'e' un ragazzo strano senza sangue nelle vene ha un amico solo e quello sono io che chissa' perche' gli vuole bene. Questo amico ha fatto molte cose sempre in vita sua molte cose giuste molte no fra queste una. Ha una certa donna quella li e ha creduto in lei come a nessuna. L'altro no, non sorride mai forse sa che ha un suo fascino l'indifesa sua solitudine. Tutti li intorno a lui a proteggerlo. E ogni giorno io l'amico sempre pieno di allegria spargo intorno a lui il sapore buono della vita. E l'esempio primo della vita e' lei lei che adesso e' li che trema e sta piangendo. Si perche' e' magia che piace tanto nelle favole il ragazzo fragile un bel giorno s'e' svegliato e nel modo in fondo piu' perfetto, si'. Cio' che non sopporto e' questa scena adesso. Via di qui per favore via apriro' le finestre e poi se mi viene io ne ridero'. Via di qui via di qui per favore via. - UNO STRANIERO VENUTO DAL TEMPO (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini) Dimmi chi sei. Io non lo so. Sei gia' stato qui? Che posto e'? Vieni dall'est? Che stella e'? La memoria e' piena d'ombra ormai. Quanti anni hai? Mille dei tuoi. Quante armi hai? Non so cos'e'. Che cosa vuoi? Sapere se li hai gia' visti gli altri come me. L'uomo guarda il fuoco e guarda il mare versa il vino e ha smesso di parlare son venuti in tanti a domandare troppi ormai. Ma la notte e' calda, immensa e chiara indica le stelle il vecchio ancora poi mi guarda in viso e dice: "Era come noi". - UOMINI SOLI (C. Facchinetti - V. Negrini) (Ed: Discorso - Babilonia) Li incontri dove la gente viaggia e va a telefonare col dopobarba che sa di pioggia e la ventiquattro ore perduti nel Corriere della Sera nel va e vieni di una cameriera me perche' ogni giorno viene sera? A volte un uomo e' da solo perche' ha in testa strani tarli perche' ha paura del sesso o per la smania di successo per scrivere il romanzo che ha di dentro perche' la vita l'ha gia' messo al muro o perche' in in mondo falso e' un uomo vero Dio delle citta' e delle immensita' se e' vero che ci sei e hai viaggiato piu' di noi vediamo se si puo' imparare questa vita e magari un po' cambiarla prima che ci cambi lei Vediamo se si puo' farci amare come siamo senza violentarci piu' con nevrosi e gelosie perche' questa vita stende e chi e' steso o dorme o muore oppure fa l'amore Ci sono uomini soli per la sete di avventura perche' han studiato da prete o per vent'anni di galera per madri che non li hanno mai svezzati per donne che li han rivoltati e persi o solo perche' sono dei diversi Dio delle citta' e delle immensita' se e' vero che ci sei e hai viaggiato piu' di noi vediamo se si puo' imparare queste donne e cambiare un po' per loro e cambiarle un po' per noi Ma Dio delle citta' e delle immensita' magari tu ci sei e problemi non ne hai ma quaggiu' non siamo in cielo e se un uomo perde il filo e' soltanto un uomo solo - VENTI (R. Facchinetti - V. Negrini) Ho dormito nel sole ho guidato di notte ho aspettato il mattino dal lato sbagliato ho speso moltissimo. Venti alle spalle venti giri di stelle. Chi l'avrebbe mai detto che la rotta era buona e' cambiata la gente, le donne, la scena ma c'e' ancora musica. Venti di pioggia venti giri del sole. Venti di terra e di mare mi hanno preso, mi hanno fatto passare per le porte piu' strette per le notti piu' chiare. Ho visto gente piu' forte del tempo ed altri andarsene in pezzi, soltanto perche' non si resta ragazzi per sempre eppure mondo ce n'e' ogni giorno di piu'. Chi l'avrebbe mai detto chi ci avrebbe scommesso. Son cambiate le strade il sesso, le lire le nostre inquietudini ma funziona lo stesso chi l'avrebbe mai detto. Si ricomincia da quello che so ad altri venti chi dice di no che siano raffiche o bassa marea o capodanni di piu'. Ho attraversato orizzonti, silenzi e rumori ho avuto amici e nemici migliori di me ti ho risposto, ho raggiunto il tuo cuore e forse altri che io non conoscero' mai. Venti forti e leggeri. Venti mila pensieri. Venti giri del campo e ancora c'e' tempo. Venti forti e leggeri. Venti mila pensieri. Venti giri del campo e ancora c'e' tempo. - VIA LEI, VIA IO (R. Facchinetti - D. Battaglia - V. Negrini) La chiami una sera: non c'e', non c'e'! Meglio se c'era ma, in fondo, a me... a me cosa importa: via lei, via io! Se l'anima e' persa, il mondo e' mio. La fontana lava da me la notte guardami pure, uomo che passi! Giu' nell'acqua, la liberta' spesa in fretta! Notte in amore e in rabbia, ma lei non sappia che si muore senza di lei, fa niente se vale meno di niente, meno di me. Mio lo sbaglio, sempre con me mi stanca, poi se ne va, mi manca, peggio per me! Pugni per strada, con chi non so. Chiedere scusa: son uomo o no?... Guardano male, perche', perche'? Sono normale, soltanto che... Giorni speciali, addio addio siamo rivali, il mondo ed io. Ruga nel cielo, vedrai, vedrai. Cede la notte all'alba, ormai. Frase di ieri: via lei, via io. Frase di oggi: dov'e', mio Dio! - VIENNA (D. Battaglia - V. Negrini) Donna sul ponte alla porta dell'est: passa un filo di nuvole sugli occhiali di lei. Vienna leggera, catturami un'altra volta, con i miei nodi da sciogliere fra le mani di lei. Aria d'argento soffia dall'Ungheria, come un serpente domestico il Danubio va via. Vienna pastello, cancellami la frontiera, con tutti i voli che partono e ogni treno che va. Fari di sole fragile, occhi di smalto blu e il passaporto pesa sempre piu'. Giugno dai muri tiepidi dietro le labbra di lei, mentre mi prende e mi risponde e mi pretende qui. Donna alle spalle alla porta del sud ed un riflesso che scivola fra le ciglia di lei. Vienna sospesa nel sogno di luna nuova: e' una ferita fra gli alberi l'autostrada che va. Sorsi di buio limpido bagnano gli occhi miei ma non so mai fermarmi, come mai? Vienna di legno e fragole, resta nel sogno con lei; c'e' un orizzonte troppo presente che mi pretente gia'. Vienna per niente, per andarsene come al solito. - VORREI Vorrei essere un bambino che scavalca un vecchio muro e si ritrova in faccia il mare. Vorrei essere un gradino dove inciampa un impostore e si riposa un muratore. Vorrei essere pioggia per bagnare il deserto. Vorrei spegnere il buio, rispuntare all'aperto. Vorrei essere un amante che scatena un temporale per sentirsi dire amore. Vorrei esser l'elefante che ha pazienza, che ha memoria e schiaccia chi gli fa del male. Fermerei il mio cuore per scoprire finalmente chi ama solo a parole e per chi sono importante. Io vorrei fantasia, liberta'. Mondi soli che si uniscono io vorrei questa felicita' che non fosse solamente mia. Io vorrei mille amici per casa e una donna quando vanno via. Ma ora basta parlare d'amore rimbocchiamoci le maniche per esempio vorrei rimanere me stesso. E a piccoli passi far di meglio vorrei. Vorrei essere una bomba che non scoppia sulla gente ma fa solo un buco in cielo per tirare giu' quel Dio dal suo celeste continente e ricordargli che ci siamo. Vorrei essere un uomo che ha soltanto una faccia. Vorrei essere il sole se la luna mi abbraccia. Io vorrei una vita piu' vita, pane e vino senza lacrime i miei vecchi abbronzati e felici e vederli sempre giovani. E una banda chiassosa per strada che ci dica che e' domenica. E vorrei, io vorrei, si vorrei non difenderci ma vivere. E alla fine del viaggio quando il tempo e' scaduto. Vorrei andare a dormire dove io sono nato. - WILD TRACK (D. Battaglia - V. Negrini) Let's break down the carousel keep ridin' alone you sparkling world champions beware of the sun. Dusty rags may suit me better your boats don't need a flag I jump on my wrong trains and wave you goodbye. My friends are all over there's no need to hide are climbing grass pillows with colour glassed eyes. I've got a monkey named Jenny McGee she makes out her whisky from coconut trees. There's a crash in half the highway a jet plane landed wrong some busy godfather was hurring for lunch. People come they shoot and scream the truck man is in jail my monkey takes pictures she knows where's the blame. The night gently shelters weak is the door on the next ship to India there's one person more. The clean lazy lady has buned all her dreams and makes up too slowly she's not good for me. With ivory branches I play lion skin drums l'm a lucky musician I love all my songs.