Introduzione

La scuola media "Luigi Coletti" collabora con altri istituti del territorio, dalle elementari alle superiori, in attività di educazione scientifica ed in particolare:

Fa parte della rete LES (Laboratori per l'educazione scientifica) di Treviso, coordinata dal Liceo Scientifico "Leonardo Da Vinci". Tra le iniziative svolte al suo interno si segnala la partecipazione, attraverso la presentazione di esperimenti e modelli realizzati dagli studenti, alla Mostra didattico-interattiva "Esperimenti per pensare", a partire dalla prima edizione, nel settembre 1998.

Ha partecipato con un gruppo di docenti di scienze e di educazione tecnica al corso di formazione SeT (Scienza e Tecnologia) "Un laboratorio dai 6 ai 18 anni: la valenza formativa dell'educazione scientifica", coordinato dalla prof.ssa Giuliana Cavaggioni, del Centro Interdipartimentale per la ricerca Didattica dell'Università di Trieste.

All'interno del corso si sono prodotti e sperimentati percorsi didattici articolati tra i diversi ordini di scuole, aventi come finalità:

  • ·Stimolare atteggiamenti positivi verso l'educazione scientifica (curiosità, disponibilità a cooperare, a cambiare idea in base all'evidenza sperimentale, ad accettare l'incertezza…)
  • Sviluppare competenze relative all'indagine sperimentale (osservare, porre domande orientate all'indagine, fare previsioni basate su precedenti esperienze, formulare ipotesi consistenti con l'evidenza sperimentale, progettare e condurre indagini, misurare, trattare ed interpretare i dati)
  • Contribuire alla formazione personale degli studenti attraverso lo sviluppo di capacità logiche, linguistiche, critiche.

Le linee metodologie alla base delle attività proposte sono:

  • Favorire l'attività di laboratorio, inteso come luogo in cui si confrontano idee, si progettano e si realizzano esperienze, si costruisce una conoscenza condivisa.
  • Inserire le diverse attività all'interno di un percorso articolato dove le conoscenze acquisite costituiscono il presupposto per sviluppi successivi.
  • Far emergere (e valorizzare) ciò che i ragazzi già sanno per favorire, attraverso la rielaborazione di idee preesistenti, il graduale sviluppo di conoscenze.
  • Cercare di coinvolgere i ragazzi in tutte le fasi del lavoro (progettazione, realizzazione dell'esperienza, verifica ed interpretazione dei risultati), programmando lo svolgimento di attività in piccoli gruppi.
  • Integrare l'attività di laboratorio con la discussione, prevedendo una continua interazione tra momenti pratici ed esplorativi e momenti in cui attraverso il confronto e la condivisione di idee i ragazzi elaborano nuove ipotesi interpretative.