ATENA

Atena fu una delle tante figlie di Zeus e fu anche quella alla quale il padre era più affezionato, non solo perché era nata dal suo cervello ma perché, patrona della pace e delle arti libere, fu la personificazione vivente della forza del divino padre.
Atena è dunque una dea senza madre: un giorno Zeus fu vittima di un tremendo mal di testa a causa del quale non potendo mettere riparo chiamò Efesto, il dio del fuoco , che non riuscì a capire il motivo di questo dolore. Zeus fu così costretto a farsi colpire sul capo. Con meraviglia di tutti , dal suo cervello uscì una bimba armata di elmo, di asta e di scudo. Alla nascita di questa piccola tutta la natura si commosse, la terra tremò, il sole si fermò, il mare uscì dalle sue sponde, lo stesso Olimpo si spaventò.
Atena fu divinità battagliera protettrice della guerra difensiva e giusta . Fu protettrice di Ulisse, di Achille, amò Briseide e pianse sul cadavere dell' amico Patroclo.

Ad Atena fu attribuito il merito di aver insegnato a soggiogare il cavallo e domare il toro, di aver inventato l ' aratro, il telaio, il flauto e aver donato all'uomo l' importante ulivo. Ad Atene si celebravano solenni feste: le PANATENEE che comprendevano gare atletiche, recitazioni di poemi e concorsi musicali. Le cerimonie duravano un mese e finivano con la processione che attraversando tutta la città si recava al tempio sull' Acropoli (il famoso Parntenone).

 

 

 

 

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