Salvamatricole: il testo...

Benvenuto!

E' il tuo primo giorno di lezione qui al Poli, non è vero?

Beh, ho presente le tue difficoltà nuovi luoghi, ritmi di studio, persone che ti circondano, magari non sei neanche di Milano e ti trovi in una città sconosciuta (e neanche troppo amichevole, vero?) già anche io le ho vissute non troppo tempo fa. Beh, dai, se vuoi posso darti una mano ad orientarti un po': anzi, facciamo così, ti presento due amici e insieme ti faremo da guida per il tuo primo semestre qui al Politecnico. A proposito, io mi chiamo Carlo, questi sono Marco e Andrea tu come ti chiami? Osvaldo? Come il preside ok, le presentazioni le abbiamo fatte: passiamo a discorsi più seri. Per esempio, sai arrivare all'aula in cui hai lezione? Va bene, ti accompagniamo però lo facciamo solo per oggi, da domani dovrai riuscire ad orientarti da solo, anche perché il criterio è abbastanza semplice. Per prima cosa devi trovare l'edificio, basta guardare la cartina (ce l'hai, vero? Altrimenti ne trovi una copia su welcome.to/terna/salvamatricole) con le sigle degli edifici. Dopodiché il primo numero indica il piano (zero per il piano terra) e il secondo indica l'aula. A questo punto se ti perderai sarà solo colpa tua

Ah, ascolta bene: qui la frequenza non è obbligatoria, ma di fatto lo diventa se ci tieni veramente a passare gli esami: i libri sono ben fatti, d'accordo, magari puoi procurarti appunti sbobinati, ma niente può sostituire veramente la frequenza di un corso. Credici, è importante seguire: magari non in prima fila (o in "fila zero", praticamente in braccio al prof, come fanno alcuni) ma un po' più indietro, verso la quarta-quinta in modo da poter cazzeggiare un po' quando dopo sei ore proprio non ce la fai più tra l'altro quest'anno ci sono i compitini obbligatori e farli senza aver seguito non è facile

Pausa, finalmente

La tua prima pausa... beh, guarda che non è una cosa strana, in genere si fanno 15 minuti di pausa ogni ora (sono veramente pochi i prof che non la concedono), ti abituerai in fretta. Anzi, certe volte sono fondamentali per sopravvivere... per esempio, per andare in bagno (mappa sul nostro sito) o per prendere il caffé (guarda, ci sono delle mattine in cui non se ne può fare assolutamente a meno...): al bar che c'è nel sottopassaggio per architettura, oppure ad una delle tante macchinette che ci sono in giro per il poli (anche per queste c'è una mappa sul sito). In genere vicino alle macchinette ci sono anche dei cambiamonete, quindi non preoccuparti se non hai spiccioli. Può essere comodo, comunque, farsi dare la chiavetta ricaricabile al piano terra (zero) del Trifoglio, accanto ai bagni maschili: costa 10.000 lire (di cauzione, se restituisci la chiave a fine anno te le danno indietro) e si utilizza in quasi tutte le macchinette dell'università. Se poi non hai bisogno di andare in bagno e il caffé ti fa venire la gastrite, puoi sempre impiegare il quarto d'ora di pausa per chiedere chiarimenti al prof di turno, che in genere rimane in aula proprio per questo. Oppure puoi dare una occhiata alle bacheche che ci sono in giro, potresti trovare qualcosa di interessante: ad inizio anno, soprattutto annunci per libri usati (spesso tra l'altro in ottime condizioni) o pubblicità di società private che offrono assistenza allo studio (sulla cui effettiva utilità, lasciamelo dire, ho i miei più seri dubbi...), poi si aggiungono anche i manifesti delle iniziative studentesche o delle conferenze del Poli. Ah, se poi ti capita di avere pause più lunghe (ad esempio perché hai un'ora di buco tra una lezione e l'altra), puoi approfittarne per andare a cercare libri, dispense e temi d'esame. Dove? Adesso ti spiego. I libri puoi trovarli in una delle due librerie del Politecnico, la Cusl (che si trova al padiglione Sud ed è gestita da Comunione e Liberazione) e la Clup (che si trova accanto al bar): in Clup tra l'altro trovi anche libri usati, soprattutto nei primissimi giorni (li esauriscono in fretta...). Altrimenti puoi cercare libri usati tramite annunci sulle bacheche, o ricorrere alle fotocopie: in questo caso mi tocca ricordarti che si tratta di una attività illegale, ma capisco perfettamente che il costo del materiale didattico altrimenti diventa proibitivo... Diverso il discorso per le dispense: alcune si trovano nelle stesse librerie Cusl e Clup, altre vanno cercate presso le segreterie dei dipartimenti, altre ancora presso le copisterie che ci sono nella zona di viale Romagna: saranno i professori a dirti a chi rivolgerti. Per quanto riguarda invece i temi d'esame, li trovi sempre presso le segreterie didattiche dei dipartimenti: devi farteli prestare (lasciando in pegno un documento), fotocopiarli e riportarli in mattinata. Altrimenti li trovi (ma a pagamento, e non sempre completi) presso le copisterie; in alcuni casi sono stati anche pubblicati come libri, e in questo caso saranno i professori a segnalarti titolo e casa editrice.

Andiamo a mangiare

Fame? Beh, ti capiamo sono le dodici e mezza e già hai seguito molte ore di lezione! Andiamo a mangiare tutti e quattro insieme, se ti va. Il posto lo scegli tu, ma prima ti diciamo quali sono le possibilità. Innanzitutto ci sono i punti di ristoro all'interno del Poli: possiamo prendere delle pizze, hanno appena aperto un punto vendita che dà sul piazzale con le panchine (il "tetto" della sala studio), oppure mangiare qualcosa al bar del sottopassaggio; poi ci sono la mensa e il fast food dell'Isu in via Golgi (in fondo a via Celoria, costeggiando il campo sportivo Giuriati), oppure tutti i locali privati su viale Romagna e nella zona della fermata della metropolitana. Non possiamo fare nomi, ma sappi che si trova di tutto: pizza, focacce, pasta, insalate di riso, carne, panini, gelati e quant'altro. C'è anche un supermercato vicino alla metropolitana in cui si possono prendere dei panini senza spendere molto. Ah, mi sono accorto di aver parlato dell'Isu senza spiegarti di che si tratta: è l'ente regionale per il diritto allo studio, che si occupa di gestire mense, collegi, biblioteche ed altre strutture di sostegno per lo studio universitario. L'Isu del Politecnico ha la sua sede amministrativa in via Crespi 12, a Lambrate, ed un centro servizi in via Golgi. Lì trovi la mensa, un fast food, la biblioteca e il servizio di prestito dei libri di testo. Per quanto riguarda i collegi, ormai è troppo tardi perché i termini di presentazione delle domande sono scaduti, ma per l'anno prossimo potrebbe interessarti sapere che l'Isu del poli ha a disposizione due collegi (uno in viale Romagna e uno a San Leonardo) per chi soddisfa particolari requisiti di merito e di reddito. La domanda per le borse di studio invece ha come termine il 30 settembre e quindi ti conviene sbrigarti a ritirare il modulo in via Crespi. Se ti serve una mano a compilarlo chiedi pure a noi. Anche le borse di studio sono concesse sulla base del reddito e del merito scolastico. L'Isu è retto da un Consiglio di Amministrazione di cui fa parte anche un rappresentante della Terna, Giuseppe Leto: trovi il suo indirizzo in ultima pagina.

Studio: tempi e luoghi

Scommetto che hai voglia di andartene a casa. Sì, ti si legge in faccia: andare di corsa a casa a poltrire sul divano... beh mi spiace, ma temo proprio di dovertelo sconsigliare. Gli esami qui al Politecnico sono tanti, e duri, soprattutto con il nuovo ordinamento in cui ti sei ritrovato: quindi resisti alla tentazione e cerca di studiare. Anzi, la cosa migliore è rimanere qui all'università e studiare con qualcuno, soprattutto per fare esercizi. Dove? Beh, ci sono un sacco di possibilità. Innanzitutto potresti cercare un'aula libera: basta consultare i poliself alla voce "informativa studenti - aule libere"; oppure potresti studiare nella nuova biblioteca, che si trova di fronte al bar (vi si accede dal sottopassaggio per architettura, purtroppo spesso è molto affollata).

Poi c'è Interfacoltà, al primo piano delle aule nord: è uno spazio dedicato interamente agli studenti in cui non si tengono lezioni. Interfacoltà è formata da alcuni stanzoni (invasi dai ciellini) e da tre aule più piccole: l'aula Brenta, sede del Collettivo LSD, l'aula dei Leninisti e, in fondo, l'aula della Terna Sinistrorsa, che contiene tutti i manifesti storici delle nostre iniziative e in cui potrai trovarci in riunione mercoledì a partire dalle 17.30. L'unico difetto di Interfacoltà è che lì c'è molta confusione: va bene per esercizi e studio poco impegnato, ma per concentrarti è molto meglio ricorrere alle sale studio: ne trovi un'altra all'ISU, in via Golgi, accanto alla mensa. Ah, dimenticavo: se il tempo è bello (e succederà sempre più raramente, almeno fino a maggio...) puoi anche metterti sul prato centrale...

Studio: tecniche, metodi, trucchi

Studiare per passare gli esami e ricordarsi qualcosa dopo è l’obiettivo di ogni studente, ma non è facilissimo metterlo in pratica. La cosa più importante è frequentare il più possibile le lezioni, anche se il professore non ti pare bravissimo, in quanto ascoltare le cose che dovrai studiare aiuta a memorizzarle successivamente. Il sistema dei crediti e dei "compitini" ti obbliga a farti valutare a metà e alla fine del corso e quindi devi mantenere un ritmo costante. Ovviamente ti consigliamo di prendere appunti perché dopo un mese o più non è facile ricordarsi le lezioni. Poi se riesci a riguardare e/o ricopiare ciò che hai scritto ogni giorno (o almeno ogni week-end) sicuramente ti aiuterà alla fine. Non sempre (quasi mai!) si riesce a rimanere in pari giorno per giorno. L’unica cosa che devi curare è studiare abbastanza in modo che le lezioni ti risultino comprensibili e che quindi sia effettivamente utile seguirle. Comunque non ti scoraggiare, prima delle valutazioni intermedie avrai sicuramente qualche giorno (non molti, però) per lo studio intensivo e, se hai seguito, puoi riuscire a preparare qualsiasi compitino. Altro punto importante: le esercitazioni sono importanti tanto quanto le lezioni, soprattutto per il famigerato esame di Analisi. Quindi non ne perdere una e lavora un po’ anche per conto tuo. Ehi, non fare quella faccia, sei stato tu a scegliere ingegneria! Ultima cosa: sfrutta il servizio di tutorato offerto dal Politecnico: i tutor sono studenti degli ultimi anni, pagati per darti una mano nello studio, e in genere ci riescono bene!

Se non hai voglia di studiare

Immagino che di pomeriggio non ti vada molto di studiare a parte il fatto che mi tocca dirti che è sempre meglio vincere la pigrizia e cercare quantomeno di rileggere gli appunti e fare qualche esercizio, per questa volta facciamo una eccezione e ti dico cosa puoi fare qui al poli nel tempo libero. Cominciamo dalle aule informatizzate (che sono EG8, S17, S12, S22, CE3, CDC1, CDC2): per accedere ad Internet è necessaria una autorizzazione particolare che in genere è difficile da ottenere, oppure un account da aprire su www.ilpoli.lombardiacom.it (è un servizio sperimentale di quest'anno), per il resto i pc sono a disposizione. Poi c'è il laboratorio di lingue, che si trova in N2.4. Lì potrai esercitarti per i test con dei Cdrom interattivi oppure - meglio - vedere film in lingua originale in una delle salette insonorizzate. Trovi la lista completa dei titoli dei film (aggiornata al 15 settembre) sul nostro sito. Nelle immediate vicinanze del Politecnico ci sono anche delle buone strutture sportive: il campo sportivo Giuriati, gestito dal CUS, si trova sulla sinistra della seconda parte del campus (al di là della via Ponzio, comunque sulla cartina lo trovi subito); in via Ampère, invece, c'è l'ingresso di una grande piscina comunale, aperta soltanto da giugno a settembre (cioè tipicamente mentre si fanno esami in Nave o al Trifoglio, dalle cui finestre si vedono i bagnanti in pieno relax è una vera tortura). Molti centri sportivi della città, comunque, offrono sconti o convenzioni particolari per gli studenti universitari. Se poi hai tutto questo tempo libero, beh potresti anche dare una mano a noi della Terna per organizzare le varie attività di questo semestre...

La Terna e gli altri gruppi studenteschi

Allora, Osvaldo, adesso parliamo un po' dei gruppi studenteschi. Cominciamo dal più numeroso e influente, che è quello di Comunione e Liberazione. Si tratta di una grossa comunità di studenti cattolici di destra molto religiosi: pregano durante la pausa pranzo, recitano le lodi la mattina e la sera, e quest’anno si sono anche fatti finanziare dal Politecnico il viaggio a Roma per il Giubileo. Il loro successo è in gran parte dovuto alla fitta rete di contatti che riescono a instaurare grazie alle diverse associazioni con cui sono presenti in università, associazioni dietro le quali spesso nascondo la loro vera identità. Si firmano infatti Student Office, Cusl, Lista Aperta per il Diritto allo Studio, Ateneo Studenti, Obiettivo Studenti, Obiettivo Bovisa, Associazione Leonardo, Matricola Point, Cavallo Rosso, Astropòli, Wiligelmo, Student Point e chi più ne ha più ne metta. Il gruppo meno numeroso e influente, invece, è quello del Centrodestra Universitario che non è molto attivo nel nostro Ateneo e ha infatti avuto scarsi risultati nelle ultime elezioni per i rappresentanti degli studenti. Infine esistono due gruppi di sinistra al Politecnico: il Collettivo indipendente LSD (che significa Liberi Studenti Democratici) e la Terna Sinistrorsa (imparerai in fisica da dove è tratto il nome), che è un circolo della Sinistra Giovanile ma volentieri aperto a contributi esterni; di quest'ultimo gruppo facciamo parte noi tre. Perché, chiedi? Ciascuno di noi ha ragioni diverse: dalla voglia di fare qualcosa di utile, al desiderio di partecipare alla vita universitaria non solo dando esami e seguendo corsi, alla volontà di confrontarsi con gli altri per comprendere meglio la società in cui viviamo. Eppure qualcosa ci accomuna: la volontà di realizzare progetti coerenti con le nostre idee (variegate, diverse, di sinistra) insieme e divertendoci. Esempi? Beh, conferenze, spesso prendendo spunto dalle materie studiate al Poli, ma con attenzione all'attualità (questo semestre: new economy), Cineforum tematici, Lanterna (il giornalino universitario) e anche il vademecum che hai in mano.

La riforma!

Beh, se ci tieni... in effetti è molto meglio così, abbi un po' di sano entusiasmo iniziale, altrimenti i ritmi frenetici che ti verranno imposti quest'anno non li potrai reggere...dovresti sapere, infatti (e se non lo sai sarai contento di averci incontrato), che tu e i tuoi compagni di corso siete i primi a sperimentare il nuovo ordinamento di Ingegneria qui al Politecnico. Secondo le direttive ministeriali (non sto a raccontarti tutti i dettagli della riforma, quelli magari te li spiego mercoledì pomeriggio alla riunione della Terna) la laurea "quinquennale" in ingegneria è stata trasformata in una struttura articolata in più parti: si comincia con un triennio di base, nel quale studierai sia le materie fondamentali del tuo corso che quelle applicative; al termine dei tre anni, ti sarai laureato in ingegneria, e potrai scegliere se cercare lavoro o continuare a studiare per altri due anni di laurea specialistica. Lasciatelo dire, è meglio che tu scelga in fretta cosa fare, per ché le materie sono comuni soltanto per tre semestri (ovvero per quest'anno e metà dell'anno prossimo): poi dovrai scegliere se seguire un indirizzo teorico oppure uno applicativo. E' bene chiarire che la tua scelta non ti vincolerà: anche con l'indirizzo teorico potrai fermarti alla laurea di base e lavorare (magari con qualche difficoltà in più), e similmente potrai specializzarti anche dopo un corso applicativo; in questo caso, però, ti troverai con dei "debiti formativi" che dovrai recuperare durante l'anno successivo con dei corsi supplementari. Se poi alla fine dei cinque anni non fossi stanco del Poli, ci sono anche altri due anni di dottorato di ricerca... Presto, comunque, si terranno due incontri esplicativi sulla riforma organizzati dalla Terna Sinistrorsa; inoltre il collettivo LSD ha curato la pubblicazione di uno speciale giornalino dedicato appunto a questo tema.

 

 

Lingua straniera

Il corso di studi al Politecnico prevede anche l'idoneità in una lingua straniera, che può essere (a tua scelta) inglese, francese, tedesco o spagnolo. L'esame che farai verrà conteggiato con un certo numero di crediti (dovrebbero essere 2,5). Vediamo in dettaglio le possibilità. Quasi sicuramente sceglierai di fare inglese, e allora ti toccherà fare il TOEFL, test che negli Stati Uniti viene impiegato dalle università per accertare la conoscenza dell'inglese per gli studenti stranieri. Si tratta di un test completo, che verifica le tue capacità di comprensione (di testi scritti e di dialoghi), di scrittura (dovrai fare una sorta di temino), e la tua competenza grammaticale. Tutto ciò, da un anno a questa parte, va fatto obbligatoriamente con il computer-based test, ovvero davanti ad un pc che funge da esaminatore. Non preoccuparti, il Toefl non è poi difficilissimo... l'unico problema è che il Politecnico offre pochissimi corsi di preparazione (i corsi CLIP), che peraltro costituiscono un impegno aggiuntivo non indifferente; se posso darti un consiglio, prova a guardare, magari in compagnia, qualche film in lingua originale in N24 e a leggere qualche rivista americana; e stai tranquillo che quando ti sentirai a tuo agio con il cinema e la stampa il Toefl sarà solo una mera formalità... Ah, i tuoi amici non hanno studiato inglese al liceo? Strano... beh, avranno fatto francese, o magari tedesco o spagnolo: anche per loro ci sono dei test (peraltro meno costosi del Toefl, e nel caso del tedesco ZDaF anche molto più facili), solo che dovranno farli presso strutture esterne e poi portare al Politecnico l'attestato di superamento. A proposito, guarda che il Politecnico rimborsa la spesa sostenuta per l'esame di lingua (il Toefl costa circa 270 000 lire): ma lo fa una volta sola, anche se si pagano tutti i tentativi non riusciti... quindi non prendere la lingua straniera troppo alla leggera... anche perché gira insistentemente voce che il rettore abbia proposto di tenere alcuni corsi per le lauree specialistiche in inglese... ancora niente di ufficiale, però la possibilità esiste, ed è meglio non farsi cogliere alla sprovvista.

Vademecum della matricola esterofila

Per andare all’ estero una sola è la regola: prima ci si muove, meglio è! L’anno migliore per partire è il quarto: si evitano alcuni degli esami più duri, si ha una maggiore scelta di esami per le corrispondenze, si può scegliere se eventualmente fermarsi e fare due anni con doppia laurea o la tesi, oppure tornare in Italia per fare gli esami del quinto anno. L’ unico lato negativo di un esperienza all’estero è che gli esami sostenuti oltre confini vengono approvati come equivalenze, ma non viene assegnata nessuna votazione; la media esami viene quindi fatta sugli esami sostenuti in Italia con conseguente "abbassamento" del voto della tesi. Ma questo piccolo inconveniente non cancella gli innumerevoli lati positivi (esperienza di vita, conoscenza di persone da tutto il mondo, perfezionamento o apprendimento di una nuova lingua etc.)

Come dicevo, meglio partire presto con la raccolta informazioni. Il Politecnico organizza nel periodo pre-natalizio incontri con gli ex-studenti Erasmus/Socrates divisi per aree geografiche. Questi incontri sono buoni punti di partenza, per sentire le esperienze di persone che hanno già fatto i loro anni all’estero ed iniziare ad orientarsi verso un determinato paese. Quando si decide di partire, si decide anche di imparare una nuova lingua: se è infatti vero che con l’inglese ci si fa capire in tutta Europa, è altrettanto vero che imparando la lingua è più facile entrare in contatto con le persone, capire la cultura del posto, seguire i corsi (che, nonostante quello che dicono gli opuscoli, sono quasi tutti in lingua). Per questo il primo passo è scegliere il paese. Per avere informazioni dettagliate sulle università del paese scelto ci si può recare al CRIFIM (vedi cartina sul sito). Scelta quindi la sede, ci si rechi dal professore responsabile per gli scambi internazionali del proprio corso di laurea (nominativo al CRIFIM o sulla guida studenti). A lui si può chiedere se è possibile recarsi nella università prescelta, e mostrargli un piano degli studi preventivo dei corsi che si vorrebbero frequentare all’estero. Inoltre gli si può chiedere l’e-mail di eventuali studenti dello stesso corso di laurea che si trovano attualmente nella università straniera. Contattando questi ultimi si possono ricevere altre informazioni utili (difficoltà dei corsi, eventuali corrispondenze di esami già approvate in passato). Sistemato tutto, si inizia con la trafila burocratica al CRIFIM, e qui basta seguire le loro istruzioni, sollecitando però spesso. Verso la fine, è bene contattare individualmente il responsabile studenti stranieri dell’ università che vi ospiterà. Tutte queste cose, se si parte con il giusto anticipo (a settembre per partire ad agosto) possono essere fatte in tutta tranquillità.

"Una bella donna vale un esame perso!"

Carlo - Adesso, Osvaldo, parliamo dell'argomento più serio e importante di tutto il salvamatricole: il cazzeggio e il tempo libero! E ne parliamo tutti insieme, anzi ti presento Daniele, Giulia ed Elena, che partecipano alla discussione. Vedo che la cosa non ti dispiace: sarai stanco di studiare...

Marco - E smetti, che problema c'è! Studiare così tanto non è giusto...

Daniele - Che poi uno invidia quelli che fanno scienze politiche...

Marco - Ma soprattutto perché devi trovare il tempo da dedicare alle donne, no? Anzi, un consiglio: pensaci in tempo perché per ora sono ancora abbronzate e carine, poi col tempo il Poli le rovina...

(a questo punto Giulia ed Elena si lamentano indignate)

Daniele - E comunque stai lontano dalle ragazze di architettura, che sono carine ma ti sgamano subito che sei un ingegnere e non ci stanno!

Carlo - Cerchiamo di tornare ad argomenti più utili: per esempio, a cosa fare di sera dopo una giornata di studio

Marco - Uscire con le compagne di corso, appunto! E' l'ideale perché di giorno si studia e poi di sera ci si diverte.

Andrea - Sì, d'accordo, ma portandole in giro per i locali di Milano, che sono tanti

Carlo - Ecco appunto, facciamo una mappa dei posti migliori

Marco - Casa propria: le si invita a cena, se accettano è molto probabile che...

(altra feroce indignazione delle ragazze presenti)

Andrea - Se il tempo è bello, si può andare lungo l'Adda, portare la legna e fare grigliate e falò, ovviamente con litri e litri di lambrusco...

Daniele - Beh, sicuramente una zona in cui vale la pena andare sono i navigli (MM2 Porta Genova o S.Agostino), che sono anche molto romantici. In primavera ogni tanto ci sono anche gli anatroccoli!

Carlo - Saranno quantomeno transgenici, per stare in quell'acqua... comunque un'altra zona interessante è quella di Brera-Corso Garibaldi-Corso Como (MM2 Garibaldi o Moscova)

Andrea - Ve la ricordate la sera in cui siamo capitati nel posto con la lap dance?

Giulia ed Elena (in coro) - Certo che ce lo ricordiamo! Facevate finta di essere indignati e in realtà stavate sbavando tutti quanti!

Giulia - Comunque sono ridicoli a fare certi discorsi maschilisti... anzi, noi ragazze al Politecnico siamo avvantaggiate... c'è l'imbarazzo della scelta!

Elena - Sì sì, ricordo benissimo che quando avevo bisogno di appunti non dovevo neanche fare la fatica di chiedere... poi quando trovi quello giusto che ti piace prima o poi è sicuro che cede!

Daniele - Va beh, cambiamo discorso: parliamo dei cineforum della terna?
Carlo - No, se ne parla già altrove: piuttosto, dei cinema in generale. La maggior parte sono in centro, ma si trovano multisala o piccoli cinema d'essai praticamente ovunque, basta consultare la cronaca locale di un buon quotidiano. Se poi ti interessa il teatro, qui a Milano trovi praticamente di tutto; in particolare, il Piccolo fa sconti e abbonamenti molto interessanti per gli studenti, informati al botteghino (MM2 Lanza) o su internet

Daniele - C'è anche lo Zelig! Si trova in viale Monza (zona Martesana), ed è un posto sicuramente da vedere: anche perché ci si diverte e poi la ragazza è contenta... e poi si trova sotto una sezione dei DS!

Carlo - Potresti evitare di parlare di politica, ogni tanto? Comunque si parlava di locali in generale, non di tecniche di aggancio...

Andrea - Manca ancora una cosa importante: alla fine della giornata, che non si ha più un c***o di voglia di studiare, è quasi obbligatorio l'happy hour! Si va in un locale, si prende da bere (a digiuno...) e c'è sempre un buffet per ingozzarsi

Carlo - C'è anche chi salta la cena, dopo gli happy hours, cosa peraltro comprensibile con i prezzi che ci sono in giro qui a Milano... Comunque, Osvaldo, sul nostro sito trovi un sacco di informazioni su locali e discoteche: dai una occhiata quando hai tempo e adesso, per piacere, mi dai una mano ad alzarmi e raggiungere il bagno che non mi reggo in piedi?

Ultima di COPERTINA

Bene, siamo arrivati alla fine di questo opuscolo. Lo spazio era inevitabilmente limitato ed abbiamo dovuto tagliare molti argomenti che sicuramente avresti trovato interessanti. Ci sembra giusto quindi dirti dove trovare altre informazioni. Innanzitutto sul nostro sito: www.welcome.to/salvamatricole. Ci trovi approfondimenti, cartine, consigli, link utili. Poi è utile leggere "Politecnico News", che trovi in distribuzione gratuita alla Clup, e ovviamente la Guida dello Studente distribuita dal Politecnico. Infine, puoi contattare direttamente uno di noi. Ti diamo gli indirizzi di noi tre autori, dei rappresentanti negli organi accademici e di altri ragazzi che fanno il tuo stesso corso di laurea. Non essere timido e scrivi pure!

Autori

www.welcome.to/salvamatricole

salvamatricole@infinito.it

Carlo Calabrò (ing. biomedica) carlo.terna@infinito.it

Marco Piana (ing. edile) superpiana@ciaoweb.it

Andrea Tricoli (ing. gestionale) daltar@quipo.it

 

Rappresentanti degli Studenti

Senato Accademico Daniele Bignami senacc03@postino.cdc.polimi.it

Consiglio d'Amministrazione Andrea Roscetti conamm01@postino.cdc.polimi.it

Consiglio di Facoltà Bruno Ceccarelli redpsk@tin.it

CdA ISU Giuseppe Leto gleto@pcteor1.mi.infn.it

Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari - Paolo Landoni landoni@tiscalinet.it

www.go.to/landoni

 

Contatti nei corsi di laurea

Ingegneria Ambientale Giulia Fiorese giulia_fiorese@hotmail.com

Ingegneria Elettronica Gabriele Ferri gferri@sniarimi.net

Ingegneria delle Telecomunicazioni Paolo Caravello cara@lombardiacom.it

Ingegneria dei Materiali Carlo Piccinini skidra@libero.it

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Data ultima revisione: 10/10/2000