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Episodio #136
Soggetto e sceneggiatura: Mark
Gehred-O'Connell
Regia: Victor Lobl
- Data
stellare n.d. -
Tristi
notizie giungono su Deep Space Nine: Morn, uno dei più fedeli e
affezionati clienti di Quark, è rimasto ucciso durante una
tempesta ionica. Ma per il Ferengi la tragedia viene in qualche
modo mitigata quando viene a sapere che è stato designato come
unico erede dei possedimenti di Morn che, nonostante le
apparenze, ammontano a ben 1000 mattoni di latinum. Tuttavia,
l'origine di quella fortuna non è così chiara come sembrava
inizialmente e presto Quark si ritrova ad avere a che fare con
alcuni loschi individui molto interessati alla somma.
Collegamenti:
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Commento: Giunge
finalmente il tempo di un episodio interamente dedicato a Morn,
il corpulento Luriano che, pur non avendo mai detto una sola
parola, è sempre apparso, dalla primissima puntata di DS9, in
tutti gli episodi della serie ambientati sulla stazione. La
storia è simpatica, anche perché ci illustra aspetti del tutto
inattesi del caro vecchio Morn, tipo che, nonostante il suo
aspetto e nonostante non abbia mai parlato, egli sia molto
apprezzato dal genere femminile e sia unanimamente definito un
grande chiacchierone. Si vengono poi a sapere anche altri
curiosi aspetti dell'universo di DS9 come il fatto che il famoso
latinum tanto bramato dai Ferengi è un viscoso liquido argenteo
contenuto in strisce, barre o mattoni di "inutile oro senza
valore" e che conservarlo lì si è reso necessario perché
"la gente si era stancata di fare affari con il
contagocce"... E un'altra trovata interessante è che,
durante il funerale, il Bajoriano che Quark fa sedere nel posto
che fu di Morn altri non è che l'attore che interpreta proprio
il caro Morn...
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