ESILIO
(Exile)
 

Episodio #58

Soggetto e sceneggiatura: Phyllis Strong
Regia: Roxann Dawson

- n.d. -
Hoshi comincia ad avere strane allucinazioni di un uomo che la chiama: cosciente degli effetti che la Distesa può avere sulla fisiologia, decide di farsi visitare da Phlox che, però, la rassicura. Ma quando le allucinazioni si fanno più frequenti, Hoshi decide di affrontarle e così scopre che il tutto è dovuto ad un potente telepate alieno che l'ha usata per contattare l'Enterprise, visto che ha intenzione di fornire il suo aiuto nella ricerca degli Xindi. Archer - che, nel frattempo, aveva deciso di portare la nave verso un luogo in cui, secondo i calcoli di T'Pol, ci sarebbe un'altra sfera artificiale - decide di recarsi sul pianeta sul quale vive l'alieno, di nome Tarquin, il quale offre le sue enormi capacità telepatiche - causa, tra l'altro, dell'esilio dal suo pianeta natale - per trovare tracce degli Xindi, il tutto in cambio della compagnia del Guardiamarina Sato per i due o tre giorni necessari. Hoshi accetta e resta sul pianeta mentre l'Enterprise prosegue la ricerca della seconda sfera; ma quella ricerca porterà a scoperte molto più complesse del previsto e Hoshi si rende presto conto che Tarquin vorrebbe più che una compagnia per un paio di giorni.

Collegamenti:
Star Trek ENT - L'anomalia (Anomaly)
 

Voto:

Commento: La trama Xindi continua a funzionare piuttosto bene, visto che anche stavolta si possono trovare diversi spunti interessanti: il principale è il mistero delle sfere, le quali non solo sono ben più di una, ma, addirittura, potrebbero essere la causa stessa della formazione della Distesa Delfica e delle sue anomalie. Anche la trama dell'alieno in esilio per i suoi poteri non è male, soprattutto per la tensione che crea il comportamento di Tarquin il quale, fino alla fine, non si capisce bene se è solo una persona buona che si sente sola o se è in procinto di mostrare qualcosa di terribile. Ad ogni modo, il coinvolgimento che la serie riesce a creare è molto aumentato con l'arrivo degli Xindi: vediamo cosa altro ci aspetta...