LA PELLE DEL MALE
(Skin of evil)
 

Episodio #22

- Soggetto: Joseph Stefano
- Sceneggiatura: Joseph Stefano e Hannah
   Louise Shearer

- Regia: Joseph L. Scanlan

- Data stellare 41610.3 -
L’Enterprise arriva su un disabitato pianeta sul quale è precipitata la navetta con a bordo Deanna Troi, ma l'operazione di recupero si rivela più difficile del previsto: infatti, il rottame in cui è bloccato il Consigliere è reso inavvicinabile da una strana entità oleosa chiamata Armus. La squadra di sbarco scopre che l’essere è la materializzazione di tutto il male di una popolazione aliena la quale, dopo essere riuscita a separarsene, lo aveva abbandonato sul desolato pianeta. La squadra cerca di trattare con Armus, ma esso, essendo composto esclusivamente di pura malvagità, non ha alcuna intenzione di lasciar andare Troi e anzi, per essere più chiaro, colpisce e uccide senza motivo Tasha Yar. L’equipaggio deve così far fronte a una invincibile creatura che non mostra né pietà né alcun rispetto per la vita.

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Voto:

Commento: Così, quasi alla fine della prima stagione, Denise Crosby, insoddisfatta dello sviluppo del suo personaggio, decide di lasciare la serie e questo porta, conseguentemente, alla fine anche di Tasha Yar. Quanto siano giustificate le lamentele di Denise Crosby è tutto da dimostrare - sono pochi, infatti, i personaggi che, per ora, possano essere definiti "ben caratterizzati" - e la decisione è stata sicuramente troppo affrettata, comunque sia l'episodio che ne scaturisce non è affatto male. La prima parte, quella fino alla morte di Tasha, è ben fatta, con la tensione mantenuta al punto giusto e musiche davvero adeguate: anche la parte finale dell'episodio è buona, stavolta andando a colpire le emozioni attraverso il messaggio finale di Tasha. Nel mezzo, il momento un po' più lento e meno convincente della storia, tutto teso a mostrare in ogni modo la cattiveria di Armus il quale viene sconfitto attraverso una semplice analisi psicologica, come se si potesse psicanalizzare il male puro. E proprio la rappresentazione di Armus risulta un po' contraddittoria: tanto inquietante nella forma oleosa e mentre emerge dalla sua pozza nera, quanto impacciato e quasi ridicolo una volta fuori, quando sembra qualcuno che abbia voluto indossare un abito troppo inamidato...