Soggetto: Rick Berman, Brannon Braga, Ronald D. Moore
Sceneggiatura: Brannon Braga e Ronald D. Moore
Regia: Jonathan Frakes
Musica:
Jerry Goldsmith

- Data stellare 50869.3 -
Mentre Picard ha improvvisi e terribili incubi sulla sua passata esperienza come drone, i Borg tornano ad attaccare la Terra: inizialmente lasciato in disparte, Picard e la nuova Enterprise-E intervengono durante la battaglia, volgendone le sorti in favore delle forze di difesa; ma poco prima della distruzione del Cubo Borg, una Sfera si stacca dalla nave madre e inizia un viaggio a ritroso nel tempo, inseguita dall'Enterprise. E durante il viaggio temporale l'equipaggio capisce le intenzioni dei droni: tornare indietro nel tempo e cambiare la storia. Infatti, appena usciti dal vortice temporale, i Borg iniziano a bombardare una piccola stazione missilistica nel Montana, ma l'Enterprise, anche se senza scudi e senza sensori, riesce a distruggere la Sfera. Il perché della scelta dei Borg è presto chiaro per la squadra di sbarco: il luogo è quello che deve ospitare il lancio del primo veicolo a curvatura ideato da Zephram Cochrane e la data è il 4 aprile 2063, cioè il giorno prima dello storico primo viaggio a curvatura degli Umani e dell'altrettanto storico primo contatto con una razza aliena, tutti eventi che daranno il via a cambiamenti epocali nella storia dell'umanità. Picard, Data, Riker e il resto della squadra arrivano in un luogo devastato, ma, per fortuna, il missile è sempre intatto e Cochrane viene trovato poco dopo ancora vivo; tuttavia, l'equipaggio si trova a dover affrontare inattesi problemi, visto che l'Enterprise comincia ad essere velocemente assimilata da alcuni Borg sopravvissuti alla distruzione della Sfera e Cochrane, sopraffatto dall'essere stato informato dell'enorme valore storico delle sue azioni, non è più intenzionato a eseguire il suo viaggio, intimorito dal doversi prendere responsabilità così pesanti.

Collegamenti:
Star Trek TNG - L'attacco dei Borg, pt.1 (The best of both worlds  I)
 

Voto:

Commento: Questo è davvero un grandissimo film: si parte con la nuova Enterprise-E, erede della precedente (di cui ancora rimpiango la prematura dipartita), fino ad arrivare a vedere il momento forse più importante della storia umana in Star Trek, passando per intensissimi scontri con dei nemici tra i più carismatici mai creati in una serie di fantascienza, quei Borg che riescono, in questa occasione, ad apparire ancora più terribili di quanto fossero stati durante la serie (e già questo non è cosa da poco). Non solo, oltre all'ottima trama, bisogna aggiungere un ritmo sempre ben bilanciato, un'equa ripartizione dei ruoli tra tutti i personaggi (ognuno, infatti, ha il suo momento da protagonista) e la consueta, profonda analisi psicologica dei vari personaggi, principali e non: dal risentimento del Capitano Picard nei confronti dei Borg, alle tentazioni alle quali è soggetto Data, dall'eccitazione della squadra di sbarco (per esempio Geordi e Barclay) nel partecipare a uno evento di tale importanza, ai timori di Cochrane di fronte a così grandi responsabilità. E proprio Cochrane è un altro degli aspetti interessanti del film: diverso nell'aspetto e nei comportamenti da quello apparso nell'episodio della Serie Classica "Guarigione da forza cosmica", è interpretato dal premio Oscar James Cromwell, mentre Alice Kriege è l'altro grande personaggio del film, la terribile Regina Borg, capace di un ingresso in scena assolutamente spettacolare, grazie anche agli ottimi effetti speciali che si mantengono eccezionali per tutta la durata del film. Unico appunto, il solito momento da "sindrome della maglia rossa" che imperversava ai tempi della Serie Classica: quando Picard, Worf e Hawk escono con le tute in missione, chi dei tre farà una brutta fine? Vabbè, è il destino delle comparse e non sarà certo questo a rovinare uno splendido film che, così, fa dimenticare i dubbi sollevati da "Generazioni"...