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Episodio #68
Soggetto e sceneggiatura:
Dennis Putnam Bailey e
David Bischoff
Regia: Robert Scheerer
- Data
stellare 43779.3 -
Durante una missione di cartografia stellare,
l'equipaggio dell'Enterprise
riceve dei nuovi ordini, portati a bordo da Tam Elbrun, un
Betazoide telepatico dalla nascita (anziché dall'adolescenza
come sarebbe la normalità) molto esperto in primi contatti, la cui carriera,
però, è macchiata da un sanguinoso incidente avvenuto proprio
nel corso di una
procedura di primo contatto. I nuovi ordini sono dovuti alla
scoperta - nei pressi si un sistema inesplorato la cui stella è
ormai alla fine della sua vita - di uno strano oggetto che la
Flotta Stellare ritiene possa essere un'astronave vivente e che
vorrebbe contattare al più presto: e la rapidità
è essenziale, visto che il sistema è conteso dai Romulani i
quali, come scopre l'equipaggio durante il viaggio verso
l'alieno ribattezzato Tin Man, hanno inviato una nave che li
segue occultata. Ma tra Elbrun e Tin Man si è già creato un
legame molto più profondo di quanto Picard e compagni possano
sospettare.
Collegamenti:
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Commento:
L'elevata qualità dei recenti episodi forse offusca un po' i
pregi di questa storia che, in ogni modo, sono innegabili: prima
di tutto, viene approfondita la conoscenza dei Betazoidi, che si
scopre diventano telepatici solo dall'adolescenza e un eventuale
sviluppo della dote sin dalla nascita porta il soggetto a
crescere tra grandi difficoltà; buona, poi, l'idea
dell'astronave viva e senziente, anche se non ho capito il
motivo del nome Tin Man (uomo di latta), visto che, proprio
perché organica, di metallo non ne ha traccia; infine la buona
caratterizzazione di Tam Elbrun, personaggio senz'altro
interessante, ma non interessantissimo. E, forse, è proprio in
questo sta il difetto principale dell'episodio: è sempre carino, ma
mai del tutto coinvolgente, sempre gradevole, ma mai
appassionante. Cose che, invece, le ultime storie erano sempre
riuscite a fare.
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