|
Episodio #28
Soggetto e sceneggiatura: Harlan
Ellison
Regia: Joseph Pevney
- Data
stellare 3134.0 -
Mentre l'Enterprise sta studiando delle strane anomalie
temporali intorno a un pianeta, McCoy, a causa di un incidente,
si inietta per sbaglio una quantità eccessiva di un potente
stimolante che lo rende fortemente paranoico. Il dottore, che
nel suo delirio si sente minacciato, fugge sul pianeta,
inseguito dalla squadra di sbarco la quale, invece di McCoy,
sulla superficie trova uno strano portale parlante - il
Guardiano dell'Eternità - in grado di mostrare tutta la storia
di una civiltà, in questo caso quella umana: non solo,
attraversando il portale è possibile arrivare proprio nel
periodo storico visualizzato in quel momento e interagire con
esso. Ma McCoy, sfuggito al controllo degli uomini della
scurezza, attraversa il portale e in quello stesso momento l'Enterprise
sparisce: il dottore, in qualche modo ha cambiato la storia e
solo Kirk, Spock e il resto della squadra di sbarco sono stati
preservati dai cambiamenti temporali. L'unica speranza per
ripristinare la storia è che Kirk e Spock attraversino anch'essi
il portale per impedire a McCoy di alterare il corso degli
eventi, qualsiasi costo esso comporti.
Collegamenti:
-
Commento:
Questo è davvero un episodio strepitoso, il primo, vero, grande
viaggio di Star Trek nel tempo e nei suoi paradossi; non solo, tutta la
trama è ottima, alternando momenti di puro divertimento a situazioni
estremamente drammatiche, senza mai un calo vistoso nel ritmo. In più, il
personaggio di Edith Keeler - interpretato da una splendida Joan Collins -
ci fa riflettere anche su come scelte eticamente ineccepibili possano, in
certi particolari momenti, non essere quelle giuste. Unica pecca
dell'episodio la terribile scelta del titolo italiano che non rende
affatto l'idea di ciò che mostra la trama; ma con un episodio così, il
titolo è veramente l'ultimo dei problemi...
 |