(Star Trek: The motion picture)
 

 
Soggetto: Alan Dean Foster
Sceneggiatura: Harold Livingston
Regia: Robert Wise
Musica:
Jerry Goldsmith

- Data stellare 7412.6 -
Un'immensa e minacciosa nube si sta dirigendo verso lo spazio della Federazione: intercettata da alcune navi klingon, essa dimostra tutta la sua potenza distruggendole con facilità irrisoria. La sua rotta punta dritta verso la Terra, così la Flotta Stellare deve inviarle contro l'unica nave in grado di raggiungerla in tempo, cioè l'Enterprise, ferma da mesi nei cantieri orbitali per la ristrutturazione. James T. Kirk, ora Ammiraglio, riesce a ottenere il comando della nave per la missione, scontrandosi per questo con l'effettivo Capitano dell'Enterprise, William Decker, che, in ogni modo, rimane a bordo come comandante in seconda: infatti, Kirk ha una conoscenza molto bassa della nuova Enterprise la quale sarebbe ancora lontana dall'essere pronta, come reso evidente prima da un incidente con il teletrasporto e, dopo il varo, da un problema con la curvatura. Ma la missione deve proseguire ugualmente e un inatteso aiuto arriva da Spock il quale, dopo essersi ritirato per anni su Vulcano per dedicarsi al Kolinahr (il rito vulcaniano per il raggiungimento della logica assoluta), decide di riunirsi ai vecchi compagni. Raggiunta la nube e trovato il modo di rispondere al segnale alieno, l'Enterprise ne entra all'interno, dove, però, viene analizzata da una strana sonda che comincia a scaricare i dati dal computer; interrotta da Spock, essa porta via con sé la deltana Ilia della quale la sonda prende poi le sembianze per poter meglio comunicare con l'equipaggio. E proprio da essa Kirk e gli altri vengono a sapere che la nube è stata creata da V'ger, una potente entità che sta tornando verso la Terra per trovare il suo creatore e che, per raggiungere il suo scopo, è disposta a spazzare via dal pianeta tutte le forme di vita, visto che le ritiene la causa delle mancate risposte del creatore ai suoi richiami.

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Voto:

Commento: Mai come in questa occasione il giudizio su un film non può prescindere dal momento in cui è stato trasmesso al pubblico: infatti "Star Trek: The motion picture" significa il ritorno della saga dopo un decennio di assenza di nuove storie, con un successo basato unicamente sulle repliche degli episodi della Serie Classica. Questo, quindi, può spiegare alcuni - non tutti, però - dei momenti di estrema lentezza del ritmo di cui il film soffre: ad esempio, la lunga scena in cui Kirk rivede l'Enterprise dalla navetta prima di salire a bordo, sta proprio a indicare l'emozione del vecchio comandante - e, allo stesso tempo, di tutti i fan - nel rivedere finalmente la gloriosa nave, pronta per una nuova avventura. E tutta la trama del film è molto buona, con la sorpresa finale sull'identità del "cattivo" davvero ben fatta. Ma... ci sono dei ma. Quella lentezza nel ritmo a cui accennavo sopra, per esempio, non sempre può essere giustificata con l'amarcord o con il sentimento e, alla fine, rende il film in certi momenti troppo pesante; i lunghissimi sorvoli dell'enorme nube di V'ger, anche se mostrati con ottimi effetti speciali, alla fine tendono ad annoiare e alcune scene avrebbero potuto essere rese più corte e, quindi, meno stancanti. Molto probabilmente, questo è dovuto anche al fatto che la trama del film è stata ricavata da quella per l'episodio pilota (intitolato "In thy image") della seconda serie Trek - quella "Star Trek: Fase 2", che non avrebbe mai visto la luce - e per la quale era già pronto molto materiale: ma trasformare un episodio di 45 minuti in un film di 2 ore non è sicuramente cosa facile. In ogni modo, alla fine, il film non è affatto male, la trama è molto bella (compreso il nuovo trucco per i Klingon che proprio qui fa il suo esordio) e, lasciandosi trasportare dall'emozione di rivedere personaggi come Kirk, Spock, McCoy e tutti gli altri, si possono perdonare anche i difetti di una pellicola che, comunque sia, ha avuto l'enorme pregio di riportare Star Trek di fronte al pubblico, dando il via a una nuova e appassionante fase della storia della saga di Gene Roddenberry.