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Episodio #135
Soggetto e sceneggiatura:
Mark Gaberman e
Andrew Shepard Price
Regia: Allison Liddi
- Data
stellare n.d. -
Chakotay, Kim, Paris e Neelix, di ritorno alla Voyager con il
Delta Flyer, si trovano improvvisamente di fronte un Cubo Borg:
nonostante il comportamento di questi Borg non sia efficiente
come al solito, il Delta Flyer viene catturato e Chakotay, Paris
e Neelix si ritrovano imprigionati in una camera di
assimilazione, mentre non ci sono notizie di Kim. Presto la
Voyager giunge sul posto in cerca della squadra e vi trova il
Cubo, ancora alle prese con le riparazioni; Janeway rimane
sorpresa dal fatto che i Borg, dopo la solita spavalderia
iniziale, accettino di contrattare la restituzione degli
ostaggi, anche se in cambio del loro rilascio pretendono il
deflettore della Voyager, un componente del quale la nave non
può però privarsi. Per guadagnare tempo, Janeway ottiene che
Sette possa salire sul Cubo per verificare le condizioni degli
ostaggi e quest'ultima scopre che sul vascello Borg è accaduto
qualcosa di molto strano e che i droni che sono in funzione sono
ancora più anomali.
Collegamenti: -
Commento: Per la seconda volta
nella stagione i Borg tornano protagonisti di un episodio e per la seconda
volta si tratta di Borg non proprio ordinari, dato che, anche in questa
occasione, si ha a che fare con dei droni che sono stati separati dalla Collettività:
tuttavia, stavolta l'episodio è davvero buono, sia per la realizzazione
tecnica (ancora ottimi gli effetti speciali) che per la trama. E quanto
avvenuto nella storia non mancherà di avere ripercussioni sul resto della
serie, perlomeno per la presenza dei nuovi ospiti a bordo della Voyager. Solo una cosa non mi ha convinto: alla fine l'equipaggio si trova
a disposizione un intero Cubo, ma sembrerebbe - spero che le future
puntate mi smentiscano - che non ne abbia fatto alcun uso. Fossi stato al
comando avrei fatto attraccare la Voyager nell'hangar del Cubo, lo avrei
fatto riparare e sarei partito a transcurvatura verso lo spazio
federale, con il doppio risultato di acquisire conoscenze inestimabili sui Borg e
di arrivare a casa molto prima. Ma, forse, in questo caso gli autori
avrebbero dovuto cambiare il nome della serie da "Star Trek: Voyager" a
"Star Trek: il Cubo" e non se la devono essere sentita...
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