LEGGE DI NATURA
(Natural law)
 

Episodio #168

Soggetto: Kenneth Biller e James Kahn
Sceneggiatura: James Kahn
Regia:
Terry Windell

- Data stellare 54827.7 -
In rotta verso una conferenza scientifica, la navetta con a bordo Chakotay e Sette di Nove urta una invisibile barriera di energia che sembra proteggere una vasta area di un pianeta: modificando i phaser, Sette riesce ad aprire appena in tempo un varco nella barriera, il che permette ai due di teletrasportarsi sulla superficie un attimo prima che la navetta esploda. Chakotay, tuttavia, è rimasto ferito ad una gamba e non può aiutare Sette nella ricerca dei rottami della navetta dai quali tentare di recuperare qualche strumento ancora funzionante; sicché si ferma al riparo di alcuni cespugli nel tentativo di evitare di essere visto dai primitivi abitanti della zona. Il tentativo, però, è vano, perché egli viene scoperto e portato al villaggio, dove, però, il Comandante scopre un popolo molto amichevole. Anche Sette, pian piano, inizia a mettere un po' da parte le sue preoccupazioni per la contaminazione culturale, ma quello che i due non sanno è che se avesse successo il loro tentativo di tornare sulla Voyager, per i nativi questo rappresenterebbe un pericolo ben più grave della semplice contaminazione culturale.

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Voto:

Commento: Mancano solo quattro episodi alla fine e il buon Chakotay ancora si trastulla con visite fuori programma ai pianeti, visite che - come ormai dovrebbe aver capito - portano solo guai. Sicché, la storia finisce per non essere nulla di particolare e, di conseguenza, tutt'altro che indimenticabile, con la parte più interessante concentrata nel finale, quando i civilizzati abitanti del pianeta vogliono sfruttare il varco creato dagli uomini della Voyager nella barriera per entrare nella "zona protetta" abitata dai nativi ancora arretrati. Però, a così poco dalla fine della serie, non è questo il tipo di episodio che sarebbe bello vedere: comincio seriamente a temere che se ritorno sarà, avverrà nell'ultima puntata. E ammetto che sarebbe proprio una grande delusione.