NULLA DI UMANO
(Nothing human)
 

Episodio #100

Soggetto e sceneggiatura: Jeri Taylor
Regia:
David Livingston

- Data stellare n.d. -
Un'onda d'urto dall'origine sconosciuta mette in allarme l'equipaggio della Voyager, ma dopo esserne stati colpiti, non viene rilevato alcun danno, anzi nel computer della nave risultano scaricati dei dati: essi consistono in una serie di suoni striduli, indecifrabili anche dal traduttore universale. L'equipaggio riesce a trovarne l'origine e, una volta arrivati, trovano una nave seriamente danneggiata: il Capitano Janeway fa trasportare in infermeria l'unica forma di vita a bordo, un essere non umanoide, ma il Dottore non sa come curare l'alieno il quale, improvvisamente, si getta su B'elanna attaccandosi a lei e invadendo alcuni suoi organi interni, senza possibilità di poterli separare. Incerto su come procedere, il Dottore decide di creare un programma di supporto basato sul noto esobiologo Crell Moset: dopo alcuni iniziali progressi, Tabor, un Bajoriano a bordo della Voyager, riconosce Moset come colui che ha sterminato tutta la sua famiglia e migliaia di altri Bajoriani durante l'occupazione in nome della ricerca scientifica e questo crea un problema morale sia per il Dottore che per Janeway i quali si trovano a dover scegliere se accettare l'aiuto di Moset - quindi avallandone implicitamente i metodi - o rifiutarlo,
condannando così B'elanna.

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Voto:

Commento: Bene bene, torna a farsi viva una sorta di contrapposizione tra Maquis e ufficiali della Flotta: oggetto del contendere l'aiuto offerto dalla versione olografica di un capace medico cardassiano che, nella realtà, si sarebbe, però, reso colpevole di enormi atrocità. La trama è interessante e affronta anche lo spinoso dilemma morale sulla questione del fine che giustifica sempre i mezzi oppure no; il Cardassiano - loquace e affabile come altri e più noti esponenti della sua razza - è, poi, molto ben caratterizzato e anche l'alieno parassita ha il suo fascino, soprattutto nei curiosi suoni che emette per comunicare. In ogni modo, ribadisco: quando c'è da perdere tempo 'sti ragazzi non si fanno mai pregare. Ma ci vorranno tornare davvero a casa?