<< Polinesia
L'ultima hit dei Frida X, cavallo di battaglia di tutti i concerti. Una favola inquietante ambientata tra palme, sabbie cristalline e ragazze da sogno, con reminescenze disco, loop minimal-elettronici e un ritornello assolutamente impossibile da dimenticare.
<< Tsunami
Storia di un doppio tradimento senza lieto fine. Un omaggio al suono del più sanguigno indie rock, mai sopita passione adolescenziale di almeno un paio di Frida X. Il sempre più grande Steve Stevaldo ci regala l’assolo noise-metal definitivo.

<< Zen
Piccola sinfonia pop, in puro stile “nel nuovo millennio rileggiamo gli anni '60 alla luce degli anni '90”, con tutti gli ingredienti necessari: armonie vocali beachboysiane, aperture garage-noise, un testo graffiante e un ritornello travolgente. Che si può chiedere di più?
<< My Head
Tra i Pixies e il bubblegum, il primo pezzo in inglese dei Frida X. La storia di uno schizofrenico, raccontata con un ghigno. Tell me, don't tell me, don’t tell me, don’t tell me why…
<< Bejaflor
Qui bisogna aggiungere una bella descrizione per questo pezzo ecc. ecc.

<< Mexico
Il più fun tra i pezzi dei Frida X. Un testo misto in spagnolo e in italiano per raccontare una tenera love-story ambientata un venerdì sera a Cesena. Il ritornello vi liquefarà, definitivamente.

<< [ballad]
I Frida X rinunciano alla feroce ironia che quasi sempre li accompagna per una ballad struggente che parla di mari lontani, sospesa tra un crooning accompagnato dal solo pianoforte ed esplosioni psycho noise. E nessuna retorica, e nessun sentimentalismo.

<< No Future
L’invettiva totale. Tutto ciò che odiamo, senza pietà per nessuno, in tre minuti e mezzo. Lo spirito del punk, la furia dell’hardcore e un pizzico di distacco squisitamente pop: "No Future" è l'anthem del futuro.

<< Corpo
“Baby, that's art!” direbbe Frank Black a proposito di un pezzo che in soli tre minuti può vantare un testo grandiosamente immaginifico ad opera del sommo Wu Ming 2, un sax free jazzy e almeno quattro diverse atmosfere; e che in tutto questo riesce a mantenere un certo aplomb quasi minimalista. Baby, that's art!
 
<< Jackpunk
La prima hit dei Frida X. Nel lontano 1995 venne chiesto a due futuri membri della band di comporre un punk'n'roll travolgente per la colonna sonora del film "Jack Frusciante è uscito dal gruppo": la risposta fu "Jackpunk", che ancora oggi manda la gente in delirio quando i Frida X la suonano ai concerti
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<< Frida Is A Punk Rocker
Forse non tutti sanno che Joey Ramone aveva attorno al 1976 una fidanzata di nome Frida e che compose per lei questa meravigliosa canzone. Lasciato da Frida pochi giorni prima che i Ramones andassero in studio a inciderla, trovò di pessimo gusto cantarla col nome della sua ex: il pezzo diventò quindi "Sheena is a Punk Rocker", in omaggio ad un'eroina dei fumetti. I Frida X riportano la canzone agli antichi splendori e al testo originale, proponendo un'altra cover potenziale: come suonerebbe "Frida is…" rifatta dai Beach Boys?
<< Pedofilia
Altro testo di Wu Ming 2, con echi di Freud, Marco Dimitri e Luther Blissett, urlato su una specie di blues rumoroso e psichedelico figlio dei Jane's Addiction e forse anche dei Led Zeppelin. Il lungo finale strumentale chiude in grandezza il primo cd dei Frida X.