Perché
l'elettronica? Molti amici degli altri corsi mi sfottono un pò:
"L'elettronica fa tendenza... La new economy è il futuro... ma dove
andate senza la old economy?" e via discorrendo. Ad essere sincero, il
computer e i microprocessori c'entrano molto nella mia scelta; molto di
meno c'entrano la new economy, l'e-commerce e tutte le diavolerie che vanno
in giro in questo periodo: devo anche ammettere che su di esse non ho nemmeno
le idee molto chiare.
Invece
l'elettronica, il mondo miniaturizzato della trasmissione di dati mi affascinano.
Quando mi trovo nei laboratori mi sento davvero nel mio elemento, è
come se gli strumenti mi parlassero, mi sembra di essere Machiavelli che
entra nel suo studiolo e parla con gli antichi; a me capita con i microprocessori,
i linguaggi macchina, gli oscilloscopi...
L'elettronica
è il futuro, anzi no: è il presente. I dispositivi elettronici
li troviamo a casa, dal televisore al forno a microonde, nel luogo di lavoro
con il fax, le fotocopiatrici, i PC, nel tempo libero con i videogiochi
e i cellulari, nel settore dei trasporti con i sistemi di avvistamento,
controllo. guida automatica. E che dire del suo uso in campo sanitario,
dalla diagnostica alla attività terapeutica? La stessa ricerca scientifica
non avrebbe potuto avere il suo impulso impetuoso senza l'elettronica.
Non è più pensabile un mondo diverso, la rivoluzione è
avviata e tutto passerà attraverso i bit e le loro applicazioni.
Anche
nel mondo della scuola sarà rivoluzionata la vecchia maniera di
insegnare e di studiare grazie al computer, agli ipertesti, ai prodotti
multimediali e grazie soprattutto alla rete delle reti: Internet. Spesso
la rete è vista come l'arma del demonio di cui esso si serve per
traviare persone innocenti. La rete è invece una immensa libreria:
c'è qualcuno che pensa ad una libreria come ad una diavoleria? Quando
mai! E questo deve valere anche per la rete. Si entra e si cerca, si sfoglia,
ci si incuriosisce e si va oltre e si apprende e ci si arricchisce di notizie
e di idee, ci si incontra con altri lettori, si fa amicizia, ci si scambiano
informazioni e convinzioni. E' ovvio che si incontrano anche persone poco
raccomandabili, insinuanti e infide, ma come dappertutto. Basta stare attenti,
essere avvertiti. Ma questo non è compito della rete, che è
un luogo e basta, per quanto virtuale, ma delle cosiddette agenzie educative,
che per questo esistono (e che questo spesso non fanno).
Avete mai costruito una pagina web? E' sfizioso. E un sito internet? Ci si diverte, si crea, si spazia con la fantasia, si attiva il gusto per le immagini, i colori, i suoni, le combinazioni. Provare per credere.