Quando si sente la parola
"meccanica", e quando uno studente dice di frequentare il corso di
meccanica, viene ancora da pensare alla lima e al tornio, ma oggi non è più
così e questi "signori attrezzi" sono stati completamente sostituiti
da altri strumenti con l'uso dei quali un perito meccanico sviluppa in modo
molto diverso rispetto a qualche anno fa le sue abilità e competenze.
Sarebbe più esatto dire
una diecina di anni fa. Infatti per buona parte degli anni ottanta il corso che
frequento subì una seria crisi di iscrizione a favore dell'elettronica, che si
presentava come ricca di sbocchi occupazionali ed attirava studenti per essere
la disciplina del futuro. L'elettronico era quello che lavorava in laboratori
asettici, in camice bianco, non in tuta e in fabbriche rumorose. Si trattava di
pregiudizi perché anche nel settore della meccanica le cose stavano cambiando
in modo radicale per l'introduzione nei cicli di lavorazione dell'automazione.
Infatti il recupero
del corso meccanici è stato velocissimo ed ora scoppiamo. Il motivo va cercato
in massima parte nelle numerosissime richieste di lavoro che provengono dal
vicino polo industriale della Val di Sangro dove è frequentissimo trovare
operai, dirigenti, ingegneri e anche proprietari di fabbriche che hanno
frequentato il nostro istituto.
Le possibilità di impiego
sono inoltre favorite dalla preparazione che noi studenti riceviamo a scuola.
Gli insegnanti non svolgono solo lezioni teoriche, che non hanno nessun
rapporto con la realtà produttiva, al contrario, facciamo stages, esperienze ,
sviluppiamo dunque competenze anche grazie alla dotazione tecnologica dei
laboratori. Infatti essi sono ricchissimi dei macchinari più moderni: CAD-CAM,
Centri di lavoro automatici, PLC.
Nonostante le molte
possibilità di lavoro, molti studenti di meccanica scelgono di continuare gli
studi nella facoltà più attinente, quella di Ingegneria, anche se non si
escludono scelte differenti, abbiamo avuto avvocati, medici, matematici e
fisici.
Ci sono professori che
sono stati studenti dell'Istituto e con grande soddisfazione alcuni di loro vi
sono tornati a distanza di anni per insegnare, continuando quella perpetuazione
dei saperi e delle esperienze che rendono ricca la mia scuola e in particolare
la mia specializzazione, la meccanica.
Fabrizio D'Amario
V Meccanica A