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Introduzione
L’arte giapponese
comprende la produzione artistica e architettonica del Giappone dall'epoca
dei primi insediamenti umani nel paese fino ai giorni nostri. La storia
dell’arte giapponese è segnata da una continua alternanza tra momenti
caratterizzati da una forte forte influenza e risonanza di idee e stili
provenienti dall’esterno e periodi in cui i contatti con il resto del mondo
sono stati ridotti al minimo.
Quanto ai campi dell’espressione
artistica, in ogni tempo ha avuto grande rilievo l’arte della scrittura e
della calligrafia, ancora oggi praticata a livello sia amatoriale sia
professionale. Al contrario la scultura non godette di favore e fortuna
costante, ed essendo stata quasi sempre associata alla religione, quando la
tradizionale fede buddhista cominciò a indebolirsi, si avviò verso un rapido
declino. L’arte della ceramica si distinse invece sempre per esiti di grande
raffinatezza, che le guadagnarono fama mondiale. Dalle opere architettoniche di
ogni epoca, infine, emergono soprattutto la predilezione per i materiali
naturali e la tendenza a stabilire un'interazione tra lo spazio interno ed
esterno fino ad arrivare alle opere odierne del periodo showa.

Tipico tempio
giapponese realizzato con materiali naturali. Si nota l'interazione tra inteno
ed esterno.
Periodo Showa
Il periodo Showa, il più
recente della storia dell’arte giapponese, ha inizio con il 1916: è
caratterizzato da grandi cambiamenti e innovazioni, in cui l’arte occidentale
giocò un ruolo molto importante.
Dopo il grande terremoto
del 1923 l’architettura di stile occidentale si impose in modo sempre più
massiccio, offrendo i modelli più adottati per gli edifici pubblici costruiti
tra gli anni Venti e Trenta. Dopo la seconda guerra mondiale, la
quasi integrale distruzione di numerosi centri cittadini pose il problema
urbanistico e architettonico in primissimo piano: le nuove tecniche e i nuovi
materiali entrarono definitivamente nell’uso corrente, mentre nelle tipologie
l’edilizia giapponese si distinse da quella americana solo per una speciale
predilezione per le superfici ondulate. Attualmente gli edifici giapponesi sono
tra i più famosi del mondo per innovazione estetica e per la tecnologia
antisismica. Nel secondo dopoguerra la pittura giapponese ha continuato
a conoscere la contrapposizione tra tradizione e tendenze filoccidentali, anche
se negli ultimi decenni del XX secolo quest’ultima corrente si è mostrata più
vitale e produttiva. Recentemente la pittura giapponese si è ancor più
internazionalizzata e oggi i pittori giapponesi danno con la loro opera
importanti contributi ai maggiori movimenti artistici contemporanei.
Opera
pittorica su tela realizzata nel 1903. Spiccano i soggetti
prevalentemente naturali.
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